la tovaglia e i tovaglioli). m . palmieri, 1-8: sovvenuto al corpo
sm. e f. (plur. m . -i). mus. compositore
e questa mezzanamente scalda e conforta. m . savonarola, 1-183: spesso suole
. terzo, la disposizione spirituale. m . palmieri, 1-12-21: s'el lume
ne caccia e parte. f. m . zanotti, 1-8-80: regni e imperii
mortai degli occhi miei. f. m . zanotti, 1-9-75: potesse [
parve aprir di giano il chiuso tempio. m . adriani, i-251: la speranza
i segni mortali del suo compagno. m . savonarola, 23: mortale signo è
mortalista, agg. (plur. m . -i). letter. che è
e d'incendi nella città di firenze. m . villani, 2-44: mortalità di
dal corpo ov'ella è stata. m . villani, 2-44: mortalità di comune
danno, sciagura irreparabile. g. m . cecchi, 26-61: oimè! ch'
eccessiva, quasi insostenibile. g. m . cecchi, 83: ha con seco
condanna capitale, chiederne l'esecuzione. m . c. bentivoglio, 10-927: semivivo
spezialmente abbonda nel lito del mare. m . palmieri, 2-4-39: per tutto
dei verdi. = dimin. m . di mortella. mortellino2,
mortella romana '. = acer. m . di mortella. morténe, v
ventunesimo giorno di ottobre. g. m . cecchi, 1-1-183: amor è
l'uccello nella sommitade del capo. m . garzoni [tommaseo]: argento
e avuti in riverenza. g. m . cecchi, 3 -prol.: egli
mortine e del sicomoro e ginepro. m . adriani, iv-190: non era padiglione
da sedere ricchissimamente. = forma m . di mortina. mortisa,
indarno fare che indarno stare ». m . palmieri [reza- sco],
quando sono innamorati morti. g. m . cecchi, 95: io voglio
felice e beatissima notte. g. m . cecchi, 1-1-6: -ma ditemi
tavola / de'morti. g. m . cecchi, 1-ii-221: costui va ricordando
di santa mare- noa. r. m . bracci, 2-71: io vi veggo
(femm. mortadifame; plur. m . mortidifame). che è estrema-
qual pianta in morvido terreno. g. m . cecchi, 69: nel terren
condiscendente, conciliante. g. m . cecchi, 1-2-239: se a questa
letto de dui anni scirca de morveglioni. m . ricci, ii- 313:
sm. e f. (plur. m . -t). artista o artigiano
moisàico), agg. (plur. m . -et). che si "
musàico), agg. (plur. m . -ci). ant. e
sm. e f. (plur. m . -t). seguace della
sm. e f. (plur. m . - *). artista o
passare del tutto inosservato. g. m . cecchi, 1-2-499: e'vanno su
fastidiosi a guisa di mosche. g. m . cecchi, 276: mosca
evitare un castigo meritato. g. m . cecchi, 1-i-94: e tu.
critiche e delle minacce altrui. m . villani, 7-24: avendo per alcuni
spesa e fatica. g. m . cecchi, 1-ii-334: ma se pure
le mosche dal naso. g. m . cecchi, 1-ii-174: voi / gli
quanto non siano. g. m . cecchi, 19-11: il povero /
in su'cavagli magri. g. m . cecchi, 1-ii-19: -mi par
come e'sa di mo- scado. m . ricci, ii-98: il moscato vale
al plur.). g. m . cecchi, 1-2-423: ha tre sorta