per li dannati aspri legami. g. m . cecchi, 157: nel cieco
mostrare la dannazione dell'ariana eresia. m . villani, 3-88: e per
sm. e f. (plur. m . -i). il nuotatore che
l'erede al trono. m . villani, 7-53: detto abbiamo poco
qualche sagace persona. g. m . cecchi, 5-84: i'so,
gentilezza; con squisito riguardo. m . adriani, v-297: e la casa
mio scorno e del suo furto altero. m . adriani, ii-106: alcibiade spesso
dolcissimo dell'anima mia innamorata. g. m . cecchi, 21-24: e perché
/ son le delizie dell'altre. m . adriani, v-177: soleva [
demiocràtico, agg. (plur. m . -ci). iron. democratico,
demiùrgico, agg. (plur. m . -ci). proprio del demiurgo
democràtico, agg. (plur. m . -ci; superi, democraticissimo).
e sm. (plur. m . -ci). proprio della filosofia di
sm. e f. (plur. m . -i). proprio della filosofia
demodèttico, agg. (plur. m . -ci). rogna demodettica:
demogràfico, agg. (plur. m . -ci). che si riferisce
stessa). - anche assol. m . leopardi, 1-52: un governo senza
opera. -per simil. m . adriani, i-381: non è da
demonìaco, agg. (plur. m . -ci). che si riferisce
dimònico), agg. (plur. m . -ci). letter. demoniaco
sm. e f. (plur. m . -i), adora
demonològico, agg. (plur. m . -ci). che si
demoplutocràtico, agg. (plur. m . -ci). proprio della demoplutocrazia
demostènico, agg. (plur. m . -ci). che si riferisce
demòtico, agg. (plur. m . -ci). popolare, vol
cfr. mólcere). m . franco, 1-19: gigi, i'
danaiésco), agg. (plur. m . -chi). ant. e
non pigliaremo manco un denaio. g. m . cecchi, 15: chi ha
quale eleggerà iddio tuo signore. g. m . cecchi, 376: 10 ho
danari al soldo. g. m . cecchi, 212: deh! lassate
con i quattrini. g. m . cecchi, 15: infatti, chi
può compiere nessuna attività economica. m . adriani, v-50: ma il primo
danarin di lupini. g. m . cecchi, 29: due cose sono
-spreg. danaiàccio. g. m . cecchi, 1-ii-173: non m'ha
dendrìtico, agg. (plur. m . -ci). che è simile,
dendrològico, agg. (plur. m . -ci). che riguarda la
della casa, 1-32: farò toffizio per m . oraziotto, il quale credo che
della verità della supplica. g. m . casaregi, 1-343: il presentatore
la sibilla ch'era denominata cumana. m . villani, 1-24: dinominò e
densimètrico, agg. (plur. m . -ci). fis. che
densitomètrico, agg. (plur. m . -ci). che riguarda la
poco, colla lenta morte. m . villani, 3-9: perché dunque dovevamo
delle due marre dell'ancora. m . adriani, 3-3-267: 'ma non
di superbia e d'ira. g. m . cecchi, 18-9: tu te la
con parole ingiuriose e aspre. m . franco, 1-46: pazzarel nidiace,
farina da'suoi denti? g. m . cecchi, 1-ii-3: a veder recitare
la borsa, com'agnel si placa. m . villani, 9-31: per la