e piombi adoprar, compassi e squadri. m . leopardi, 4-61: se non
, cori ed uscite nominiamle. f. m . zanotti, 1-6-171: avendo finquì
lamenti, ciò faccia cantando. f. m . zanotti, 1-6-61: la tragedia
caldeggiare una tesi, una proposta. m . soriano, lii-4-127: poiché mancò quella
trattativa. f f m . villani, 8-73: con sollecitudine procedea
demonio e suo consigliere e ragionatore. m . palmieri, iv- 96:
-anche: pensatore, dotto. m . villani, 10-95: io non mi
ed essa poi la perfeziona. f. m . zanotti, 1-4-328: la quistion
seguito aristotele e le sue ragioni. m . adriani, ii-267: quella [
d'accordo sarete oggi con noi. m . soriano, lii-4-123: non è
della pulitezza e civiltà romana. a. m . bandini, 159: impiegava il
la ragione commette lo suo governo. m . villani, 9-93: in corte di
con amplissimi titoli la loro fortuna. m . cavalli, lii-3-92: ha il re
colpe e i novi errori. g. m . casaregi, 1-104: si ributta il
porto una nuova ragione. g. m . casaregi, i-viii: quando li soci
autorità giudiziaria, rendere giustizia. m . palmieri, 5-15: tutti gli uffici
, un tipo di condotta). m . adriani, iv-294: il quale accidente
. -pensare, riflettere. m . adriani, v-157: poi facendo seco
rasone da per loro. g. m . cecchi, 1-1-213: noi siamo in
, di ogni ragione: ingiustamente. m . frescobaldi, 1-87: fuor di ragione
d'insalata. -inopportuno. m . cavalli, lii-3-102: non saria forse
di sé, delle proprie azioni. m . leopardi, 4-99: finché le influenze
secondo giustizia, legalmente. g. m . cecchi, 1-1-26: adagio col oravare
dice) sindacati da altri. m . adriani, 3-4-253: voler esser portato
rivoltare i panni. g. m . cecchi, 17-66: usa alcuno,
sm. e f. (plur. m . -t). studioso o esperto
per ben loro. f. m . zanotti, 1-4-201: l'ultimo fine
da ragionevol giudicio considerati. g. m . casaregi, 2-51: non può
misurando gli altri con la bontà loro. m . cavalli, lii-12-288: ogni altro
la peste. -spiegabile. m . giustinian, lii-1-189: si mette in
l'istoria non sieno soggetti di poesia. m . cavalli, lii-1-269: avendosi mò
dunque le utilità sì evidenti. f. m . anotti, 1-4-166: l'amicizia
il risultato di un'operazione). m . membri, 48: il califfa ha
ragionierésco, agg. (plur. m . -chi). che si riferisce
ragionerìstico), agg. (plur. m . -ci). cne si riferisce
la ragna da se medesimo. g. m . cecchi, 355: il dubitare
o con l'inganno. g. m . cecchi, 7-3-2: che c'è
ragnatelésco, agg. (plur. m . -chi). letter. proprio
perdersi per un nonnulla. g. m . ceccni, 19-n: non vi dicn'
. 8. prov. m . adriani, i-180: anacarsi si rise
ragn ésco, agg. (plur. m . -chi). di ragno, proprio
-concentrare, far convergere. m . palmieri, 1-33-29: orni graveza giunta
, ragunaronvisi di loro grande moltitudine. m . villani, 1-47: del mese di
ragunato ci si vede. g. m . cecchi, 19-18: -messer alfonso,
un nucleo, una comunità. m . palmieri, i-62: da così facta
sangue de'suoi sudditi si sieno consumate. m . palmieri, i-142: si diviene
originario. - anche sostant. m . cavalli, lii-12-276: mi pareva troppa
al mondo sia cosi fatta gente. m . zane, lii-14-436: gli ambasciatori
, la torpedine e altri simili. m . fiorio, 531: i pesci che