una gallina, un uccello, in partic . di cortile, ecc.).
e disordinati; agitarsi scompostamente. -in partic .: fare clamore in modo fastidioso e
vive sulla terra (gli uomini, in partic . consiv.]: 'terrier'
trapposizione a chi è forestiero). -in partic .: abitante 4. sport
sm. che provoca terrore, in partic . diffondendo voci allarmistiche. mazzini,
timore, rispetto, soggezione (in partic . con riferimento alla sfera del divino)
dita sfiora la vertigine. -in partic .: conterraneo. venuti, lxxxviii-ii-704
è costituito o rappresentato da terreni in partic . agricoli; terriero. foscolo,
in beni territoriali. -in partic . fondiario. -banca territoriale-, banca
praticati su campo (e, in partic ., nel calcio), predominio di
che abita un determinato territorio, in partic . agricolo. leoni, 191:
inibizione della normale attività psicomotoria. -in partic . terrore notturno: crisi di panico infantile
a influenzare comportamenti, opinioni. -in partic .: diffusione, attraverso i mezzi
, tanto da risultare rilucente. -in partic .: lucido (un oggetto me
di beni e di risorse. -in partic .: tipo di tassazione corrispondente a
tose. ant. arsenale. -in partic .: a lucca in età medievale,
voce di area sett. e, in partic ., piemont. (terzaról),
indica quello dell'ultima mano (in partic . nelle espressioni fare, prendere, serrare
vigore a napoli e nel meridione in partic . applicate alla navigazione e alla produzione
misura di capacità un tempo usata in partic . per la vendita di vino e
da uno o più strumenti, in partic . inserita nel contesto di un melodramma.
verificarne l'esattezza del cabro (in partic . nell'espressione terziare il pezzo).
la terza volta'e, in partic ., 'arare per la terza volta',
a un terzo ordine religioso, in partic . francescano, in quanto non possiede
relativo al settore dei servizi, in partic . del commercio e dei trasporti (
dall'industria). -anche sostant. -in partic .: terziario avanzato: quello che
in un'era relativamente vicina (con partic . riferimento alle colline). g
nel medioevo in alcune città, in partic . in quelle toscane, era suddiviso
i vin- sostant. (in partic ., per anton., con riferimento
sm. misura di capacità, usata in partic . per la vendita del vino e
: recipiente di tale capacità, in partic . per indicare un fiaschetto dal collo
destro e terzino sinistro). -in partic .: terzino di fascia o fluidificante-.
un prodotto (ed è procedimento diffuso in partic . nell'industria tessile).
con iii in quella romana). -in partic .: che è l'ultimo di
costrette a dormire in treno. -in partic .: indica tale collocazione nell'ordine dei
indica che già altri due (in partic . della stessa dinastia) hanno portato
cielo scolastico (ed è, in partic ., quello conclusivo). -nell'uso
): nella liturgia cattolica, in partic . prima del concilio vaticano ii, ora
reciproca contrapposizione (e indicò, in partic ., durante il fascismo, il corporativismo
e controversie di tali persone. -in partic .: arbitro. -nel linguaggio giuridico
direttamente in capo ad esso. -in partic .: chi a qualunque titolo, ha
di qualsiasi tipo con un'azienda. -in partic .: consegnatario; corrispondente.
incomodo: chi è di troppo, in partic . in situazioni intime, o interviene
un gruppo di persone. - in partic .: parte non trascurabile, rilevante.
diversa da emittente e ricevente (in partic . legate ai pron. egli, ella
isolata, parallela ai binari (in partic . nelle linee di metropolitana).
ai paesi del terzo mondo (in partic . connotato, nella pubblicistica politica,
cupola. -anche al plur., in partic . quando si specificano forma e dimensioni
tesàggio1, sm. tesatura. -in partic .: nella tecnica del cemento armato
cavo; la tensione ottenuta. -in partic .: lo stendere i conduttori di una