agg. e sm. (plur. m . -ci). seguace dell'acatalessia
agg. e sm. (plur. m . -ci). malato di acatalessia
acatalètto), agg. (plur. m . -ci). metr.
agg. e sm. (plur. m . -ci). non cattolico e
acca, sf. (anche m .). ottava lettera dell'alfabeto
. con appuzzare tutta la contrada. m . villani, 1-2: tre dì e
aprico, agg. (plur. m . -chi). letter. aperto,
il primo della primavera. m . villani, 6-12: e vedemmo continovamente
sm. e f. (plur. m . -t). chi giudica astrattamente
apriorìstico, agg. (plur. m . -ci). filos. che è
. con la particella pronom. m . villani, 5-78: [gli assalitori
tutta sonnacchiosa fu aperta. g. m . cecchi, 87: tosto,
, apri, spacciati. g. m . cecchi, 28: va', fa'
le segrete cose de'fati. m . villani, 10-23: lo cardinale non
offrire ricevimenti. g. m . cecchi, 1-1-195: il giovane venuto
una città, una fortezza. m . villani, 1-51: il traditore gli
asconder quel ch'io non ascondo. m . villani, 2-66: coll'ingegno e
aptonàstico, agg. (plur. m . -ci). bot. caratterizzato
aptotròpico, agg. (plur. m . -ci). bot. che
aquitànico, agg. (plur. m . -ci). disus. che è
arabésco1, agg. (plur. m . -chi). arabo; che s'
aràbico, agg. (plur. m . -ci). arabo; proprio
aràchico, agg. (plur. m . -ci). derivante dall'arachide.
aràldico, agg. (plur. m . -ci). che concerne
aramàico, agg. (plur. m . -ci). che è proprio
in senso osceno). g. m . cecchi, 1-2-143: ho bisogno di
, / et negro semen seminaba. m . villani, 11-3: avemo arato il
con molte arazioni s'eserciti. m . adriani, 3-5-485: senza comandare e
ora è sua per forza. g. m . buondelmonti, ii-16: da niuna
o uno arbitrato sanza sua licenzia. m . adriani, 3-2-361: sovvienimi di aver
-sentenza arbitrata: pronunciata da arbitri. m . villani, 9-44: l'arbitrata sentenza
o l'autoriz- zazione altrui. m . villani, 3-51: faceva di suo
un litigio, una baruffa. m . villani, 6-77: gli otto arbitri
teco, del maschio e della femina. m . villani, 1-1: iddio mandò
arcàdico, agg. (plur. m . -ci). che è proprio di
arcàico, agg. (plur. m . -ci). antico, primitivo
arcaìstico, agg. (plur. m . -ci). che si rifà,
. forcella, bocca dello stomaco. m . villani, 9-61: fu ferito d'
arcangeli co, agg. (plur. m . -ci). disus. che è
agg. e sm. (plur. m . -i). letter.
distanza di un tiro d'arco. m . villani, 10-101: i pisani levarono
ne fate capitai nessuno di quel che m . bonaventura ha detto a m. ercole
che m. bonaventura ha detto a m . ercole, perché trae in arcata
pervenire allo 'ntento loro. g. m . cecchi, 1-1-467: perché senza studiar
così i bisavoli ed arcavoli. g. m . cecchi, 20-11: il bisavolo
archeològico, agg. (plur. m . -ci). che si rife
agg. e sm. (plur. m . -ci). paleont. era
architéttico, agg. (plur. m . -ci). ant. archi-
. architettònico, agg. (plur m . -ci). proprio dell'architettura