; che è privo di malizia. -in partic .: che non ha ancora la
anche, castità, integrità). -in partic .: incapacità di discernere fra il
2. ant. ineffabile (con partic . riferimento a dio). -
o non lo ha ricevuto (con partic . riferimento alpaccademia della crusca);
tutt'altro che invidiabile. -in partic .: ammirevole. fantoni, i-44
suoi la madre antica. -in partic .: liberare, emancipare. carducci
, sottrae, impedisce. — in partic .: che nasconde. ceresa,
di determinati fini (e, in partic ., che le leggi siano fedelmente
le tireranno dietro. -in partic .: assumere un aspetto squallido e
né una voce alla risposta. -in partic .: mortificato, umiliato. m
, complicazione, difficoltà. - in partic .: tortuosità, complessità. sercambi
mediante l'attività di privati. -in partic .: che non è legalmente consentito sottoporre
(una persona). - in partic .: che si è conservata vergine
e tenaci; imbrattare. -in partic .: spalmare di vischio rami, funi
di materie vischiose e appiccicaticce. -in partic .: spalmare di vischio funi o
a osservarsi, a distinguersi. -in partic .: piccolissimo, minimo, quasi
3. sollecitante, incoraggiante. -in partic .: che appare desideroso di una
impressione, un sentimento). -in partic .: colmo di dissimulati e maliziosi
cerimonia, a uno spettacolo. -in partic .: mandare un biglietto d'invito
sm. ant. invocazione. -in partic .: protasi del poema, in cui
un'opera letteraria (e, in partic ., protasi di un poema epico)
buccia; guscio; scorza. -in partic .: il complesso delle brattee, che
come la buccia del mandarino. -in partic .: lenzuolo funebre (e per antonomasia
buccia, guscio; scorza. -in partic .: il complesso delle brattee che stanno
. ant. avvolgimento. - in partic .: ciò che avvolge o serve ad
prendere la malattia della volpe (con partic . riferimento al grano); ingolpare
celato; oscuro, misterioso. -in partic .: formulato in modo poco chiaro
guscio; scorza; invoglio. -in partic .: il complesso delle brattee che
a una vuota ferraglia. -in partic .: fodera di guanciale, sacco di
zeppo, riempire, stipare. -in partic .: rimpinzare (di cibo,
di zolfo; trattare con zolfo. -in partic .: spruzzare, irrorare gli organi
che se ne imbeva. -in partic .: immergere pane o biscotti in bevande
un oggetto impregnandolo e intridendolo. -in partic .: infradiciare, ammollare (una
il campo s'inzuppa. -in partic .: infradiciarsi, ammollarsi, diventare
in un liquido fino a imbeversene. -in partic .: immerso in bevande, sughi
sangue di mio figlio. -in partic .: infradiciato, ammollato, zuppo
-con funzione di predicato nominale, in partic ., dopo i verbi essere, parere
; tessere consapevole di sé. -in partic .: la parte intima di una
, di esultanza, di giubilo (in partic . in occasione di trionfi militari o
di iodio (una sostanza, e in partic ., un composto chimico).
riscontra in alcuni tessuti animali (in partic . nella tiroide); è un solido
è stato trattato con iodio. -in partic .: coperto da uno strato di
colonie ioniche dell'asia minore, in partic . di mileto, fioriti nel vii
in natura nelle solanacee (e in partic . nelle foglie e nei semi del
. eccesso di acidità. -in partic .: ipercloridria. = voce dotta
in un liquido organico e, in partic ., nel liquido cefalorachidiano come conseguenza
in modo artificioso e inverosimile. -in partic .: smodatamente elogiativo; encomiastico,
in modo artificioso e inverosimile. -in partic .: eccedere nelle lodi, adulare
situato a settentrione; settentrionale. -in partic .: che è proprio, che
. ipersecrezione di succo digestivo (in partic . gastrico); gastrosuccorrea.