: individuo oltremodo crudele. dante, inf ., 24-126: vita bestiai mi piacque
ghiande sen gire mangiando. idem, inf ., 24-124: vita bestiai mi piacque
pistoia mi fu degna tana. idem, inf ., 32-133: « o tu
umana natura). dante, inf ., 11-83: non ti rimembra di
men biasimo accatta? boccaccio, viii-3-79 [inf ., 11-83]: la matta
una medesima cosa. ottimo, i-207 [inf ., 11-83]: se lo
chiama vita bestiale. landino, 87 [inf ., 11-83]: alcuna volta
disposizione è detta bestialità. vellutello [inf ., 11-83]: la tua etica
si vengono per processo dissimigliando. idem, inf ., 24-109: erba né biada
quasi bianchi). dante, inf ., 24-9: lo villanello a cui
anche di persone incanutite. dante, inf ., 3-83: ed ecco verso noi
. speranza delusa. dante, inf ., 25-66: come procede innanzi dall'
di parte bianca. dante, inf ., 24-149: ond'ei repente spezzerà
di biasimo e d'abominazione. idem, inf ., 5-57: che libito fe'
difetto di quello che ode. idem, inf ., 7-93: quest'è colei
della trebbiatura. dante, inf ., 29-66: non credo ch'a
coda dell'occhio. dante, inf ., 6-91: li diritti occhi torse
torse allora in biechi. idem, inf ., 23-85: quando fuor giunti,
una disposizione malvagia). dante, inf ., 25-31: non va co'suoi
2. per simil. dante, inf ., 23-102: le cappe rance /
lor bilance. buti, 1-601 [inf ., 23-102]: bilance cioè noi
- anche assol. dante, inf ., 11-44: e però nel secondo
di piccole dimensioni). dante, inf ., 9-77: come le rane innanzi
terra ciascuna s'abbica. idem, inf ., 25-20: maremma non cred'
belle e gran terre. dante, inf ., 23-140: mal contava la bisogna
ant. castoro. dante, inf ., 17-22: e come là tra
, stizzoso, iracondo. dante, inf ., 8-62: e 'l fiorentino spirito
medesmo si volvea co'denti. landino [inf ., 8-62]: spirito bizzarro
piccola offensione s'accende. daniello [inf ., 8-62]: bizzarro chiamasi.
non v'entrasse. dante, inf ., 6-23: quando ci scorse cerbero
mostrocci le sanne. idem, inf ., 33-1: la bocca sollevò dal
di retro guasto. idem, inf ., 34-55: da ogni bocca dirom-
vita ne serà gioiosa. dante, inf ., 5-136: quando leggemmo il
. organo della parola. dante, inf ., 31-68: « raphèl may amèch
); sfiatatoio. dante, inf ., 19-22: fuor della bocca a
inferno di dante. dante, inf ., 18-104: quindi sentimmo gente che
medesma con le palme picchia. idem, inf ., 23-32: s'elli è
fuggirem l'imaginata caccia. idem, inf ., 23-45: e giù dal collo
all'altra bolgia tura. idem, inf ., 26-32: di tante fiamme tutta
liquido). dante, inf ., 21-124: cercate intorno le boglienti
intero va sopra le tane. idem, inf ., 22-141: ma l'altro fu
alla superficie). dante, inf ., 21-8: quale nell'arzanà de'
legni lor non sani. idem, inf ., 21-17: tal, non per
la ripa d'ogni parte. idem, inf ., 33-143: « nel fosso
cuocere nell'acqua bollente. dante, inf ., 12-47: ma ficca li occhi
da una ferita). dante, inf ., 7-101: noi ricidemmo il cerchio
da lei deriva. buti, 1-215 [inf ., 7-101]: l'acqua
bollita. -sostant. dante, inf ., 12-102: or ci movemmo con