it., fr., provenz. catal . e aragonese; per il n
. poiacre (nel 1625), catal . polacra e pollacra, portogh. polacra
. tornate (nel 1598), il catal . tomatec, tingi, tornato e
fr. prière; spagn. piegaria e catal . pregaria. preghièro { pregherò
presto1); cfr. provenz. e catal . presi, fr. prèt.
primevoire e primevere, provenz., catal ., spagn. e portogli, primavera
e cera 'cera '; cfr. catal . primicer, spagn. e portogli
spagn. proel (e proer) e catal . proes (v. prodiere).
e quarantèno. = dal catal . o provenz. carantén:
. fr., provenz. e catal . car, dove la voce vive in
= dallo spagn. cartabón (catal . cartabó), deriv. (attraverso
ammendare dal padrone della nave. = catal . ant. rag (e moderno raig
. rampina (nel 1284), dal catal . rampi. rampinàio, sm
fr. raser e spagn., catal . e portogli, rasar.
nelle altre lingue romanze (cfr. catal ., spagn. remolar, portogli,
fr. riche, provenz. e catal . rie, spagn. e portogh.
che ha continuatori nel provenz., catal . e spagn. (remo icar
. rosmarino): cfr. anche catal . romani. romania, sf
v. salice); cfr. anche catal . salguer, spagn. salguera e
via l'ancora', da cui il catal . anxarpar che sarebbe alla base delle voci
: è l'ora. = voce catal . di origine incerta. sardanapaleggiare
scaccomatto, attraverso il provenz. e catal . ant. escac; per il n
. échaujfer e il provenz., catal . e portogh. escalfar. scalfare2
fr. échapper e provenz., catal ., spagn., portogh. escapar
vive anche nel portogli, cagào, nel catal . cassò e nello spagn. cazón
esclater e il pro- venz. e catal . esclatar 'scoppiare'); secondo altri,
dimin. di sciabecco-, cfr. anche catal . xambequi e spa- gn. chambequin
= adattamento dello spagn. escorzonera (dal catal . escur-temendo non con quella sua licenza mi
dial. azavara (standard zàbila) e catal . atzabara, (atzavara) e
, cfr. anche spagn. acena e catal . cenia 'mulino ad acqua'.
cfr. fr. èloigner e catal . allunyar. slogolìo, sm
. esmaier, il provenz. e il catal . ant esmayar), che è da
fr. email, provenz. esmaut e catal . esmalt. smalto2,
il provenz. esmainar (cfr. anche catal . esmagenar e bellunese ant.
= voce ai area ibero-romanza (cfr. catal . solà, spagn. solano e
sincopata di sugherello, per probabile tramite catal . (sorell). sorèlma
fuora del sorgitore per me = dal catal . surgir 'ancorare, approdare', dal lat
parte anteriore della spalla. = dal catal . sorra, che è dalrar. sorra
o continuato nel pro- venz. e catal . estadge 'piano d'abitazione'.
con metaplasmo; cfr. provenz. e catal . estremir. stremirèplica, sf.
logia di una voce straniera: il catal . sordi, dimin. del lat.
= dallo spagn. atabal, catal . tabal, che è dall'ar.
): cfr. fr. tache, catal . un'altra sorte di gomma o rasina
in quello romanzo (spagn. tafanàrio, catal . e provenz. mod. tafanari
. = voce da confrontare con il catal . e spagn. tafurea 'chiatta per
tancare 'chiudere, serrare', di origine catal . tancato, sm. region
arida, passato anche nel provenz., catal . e spagn. (tarida)
. = dallo spagn. e catal . tira, propr. 'struscia'(v