non si dà alcun pensiero, è zotico e scostumato. idem, 558: i
che bisogna, né sì duro o zotico, che io non ammorbidisca bene e rechilo
che venga da croio, che vuol dire zotico e duro... da questa
figur. ignorante, sciocco; villano, zotico; proprio di persona ignorante, villana
mezzodì. 8. figur. zotico, rozzo, incolto; intrattabile,
ineducata, villana, insolente; cafone, zotico. giusti, ii-49: quando
- al figur.: individuo rozzo, zotico. ricchi, xxv-1-231: non camperai
/ che 'l tempo, villan zotico, / nel terren fra! del misero
mente, che il cignone non sia zotico. carena, 1-277: 'cignone',
. -uomo di grossa cotenna: zotico, grossolano, rozzo. note
disprezzo, e per intendere un uomo zotico,... si dice 4 uomo
2. figur. uomo rozzo, zotico, grossolano. = acer, di
cotile di buono vino. grossolano, zotico; villanzone. mattioli [indici]:
amore. 5. figur. zotico, rustico. pannunccio dal bagno,
: e domandando se l'aveva del zotico, dicemi di no, ch'ell'è
non si dà alcuno pensiero, è zotico e scostumato e disavvenente. d. bartoli
] con l'occhio nostro medesimo sì zotico e dispostato nelli sminuzzamenti della mano e
ma che bastavano a corbellare un volgo zotico e minchione. e. cecchi,
alcun... sì duro o zotico, che io non ammorbidisca bene e rechilo
: qualche villanzone del contado, qualche zotico castellano del friuli osava dire che l'era
lupacciotto famelico, il rozzo, e zotico garzonaccio, con le scarpe infardate e grossolane
leopardi, 227: resta che il viver zotico e ferino / corruzion si creda e
individuo). - anche: rozzo, zotico, volgare. bibbia volgar.,
di beneficenza. sbarbaro, 1-134: per zotico e tonto avrei più grado esser tenuto
, qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe infardate e
, 227: resta, che il viver zotico e ferino / cor- ruzion si creda
perverso! sbarbaro, 1-134: per zotico e tonto avrei più grado esser tenuto che
grossèro, grossièri), agg. zotico, materiale, goffo, ignorante (una
, tardo di mente, ignorante; zotico, villano, grossolano, volgare; incivile
[le armi]. -diventare zotico, rozzo, ottuso. dante,
appunto sull'esecuzione. 8. zotico, sgarbato (nel modo di pensare,
grossolóne, agg. dial. ant. zotico, goffo, ignorante. straparola
scoppiato da una grotta: ignorante, zotico. boccaccio, iii-1-29: non stimavan
grottone '. uomo di cera burbera, zotico. 4. locuz. a grottoni
di riuscire deputato. 4. zotico, villano; maleducato (spesso come
... vale ancora ingrato, zotico, villano, e poco amorevole: ed
dispiacere, cioè di non ti rendere zotico, incivile, indiscreto, perché quei vizi
di cultura; ignorante; rozzo, zotico (una persona). boccaccio,
per verità era sully di umore sì zotico e duro che prevedeva una incompatibilità in futuro
nostri antichi in significato di duro, zotico, intrattabile, e per metafora uomo
pianura... il rozzo e zotico garzonaccio con le scarpe infardate e grossolane.
chiamavasi ella mal sodisfatta, trattandolo di zotico e d'austero. carducci, ii-2-290:
aizzato sempre da lei, ingiusto, zotico e crudele a sua volta. fogazzaro
-al figur.: rendere rozzo, zotico, intrattabile; abbrutire. petruccelli della
. figur. imbarbarito; diventato rozzo, zotico o insocievole, intrattabile; abbrutito.
,... tozzo, furbo, zotico,... grinzoso, minchione '
, inzotichisci). letter. diventare zotico, rozzo, volgare.
grullo... tozzo... zotico 'e mai o quasi mai..
più. 3. tr. rendere zotico, volgare. 4. figur.
esperienza. = denom. da zotico (v.) col pref. in-con
riquadrato, costoluto, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammor- bidarlo
ant. inetto, sciocco; grossolano, zotico; vile, spregevole. cieco
vento. 2. rozzo, zotico. bocchelli, 19-97: da tutti
rale, scostumato. -anche: maleducato, zotico, villano. trattati
buone maniere; ineducato, rozzo, zotico, villano (cfr. creato1, n
origini ignobili; rozzo, volgare, zotico. -anche: screanzato, villano.
teco a tenzone. -rozzo, zotico. ariosto, 829: io non
estens.: grossolano, rozzo, zotico. baldini, 12-24: che cosa
come suffeno, così vive ancora quello zotico del fratello maggiore di asinio pollione, che
. rozzo, incolto, incivile, zotico. arlia, 1-215: quella servetta
. -a). dial. contadino zotico, burino. pasolini, 3-134:
dial. conta dino; zotico, tonto, babbeo. -anche: briccone
di santa cristina a pàncole, dall'aspetto zotico, di nulla intellettualità. cassola,
qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe infardate e grossolane
qual lupacciotto famelico, il rozzo e zotico garzonaccio,... sparutaccio il ceffo
ordire nelle taglie, acciò non fusse zotico. marinetti, 2-i-504: la casa
da lei sempre considerato un tardo e zotico neghittoso, e che adesso era scelto
riquadrato, costoluto, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbidarlo.
, sciocco; goffo, rozzo, zotico. varchi, v-472: d'uno
fa molle ogni duro e piacevole ogni zotico, si poterono li due petti a vicenda
sia un omiciatto da poco, uno zotico,... è divenuto tale con
campane? che fuor di quell'ordinario zotico tuono che loro diede l'artefice,
potere ordire nelle taglie, aciò non fusse zotico. statuto dell'arte della seta,
belli, intr.: chi è zotico, scioperato, villano, è stato
. colla sua santissima mano benedica questo zotico pane d'orzo. 10.
.]: tuttavia un uomo duro, zotico, si chiama un panduro. che
aggett.): rozzo, grossolano, zotico, incolto; ingenuo, sciocco,
che non mi comprendesse pel suo ingegno zotico e triviale! carducci, ii-7-
alle ballerine. -grossolano, zotico, rozzo. fogazzaro, 13-62:
che non mi comprendesse pel suo ingegno zotico e triviale! carducci, ii- 19-73
, v-18: io, col mio stile zotico ed abbietto, / lascio le perfezioni
. fracchia, 751: -chi? quello zotico, quella testa di pipa? -esclamò
-figur. uomo balordo, grossolano, zotico. g. c. croce,
con valore aggett.): rozzo, zotico, maldestro. grillo, 683
139: il padre, così goffo e zotico e provano conoscendolo, dispose di levarselo
questi puzzolenti. -rozzo, zotico. bianchetti, xxxvii-191: guarda come
: atto o contegno grossolano, villano, zotico. del tufo, 357: lasciando
idem, v-584: il rozzo e zotico garzonaccio, con le scarpe infardate e grossolane
luto, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbi-
riquadrato, costoluto, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbidarlo;
v.]: è un gran coso zotico, un gran rozzo- naccio.
certi involti di speziata carne che a zotico tirato avrian la lingua di casa, quella
. m. -ghi). rozzo, zotico. pasquinate romane, 595:
so. -comportamento o atto rozzo, zotico, maleducato. bembo, 10-viii-56:
va- -con valore spreg.: zotico, cafone (una pergliese è forte
lo fecero dai più ritenere come zotico e stupido. baldini, 7-23: tu
carica di sottogovematore un tal contadino zotico e di maniere ruvide su 'l quale l'
la saggina... fa pane zotico e ruvido, ma se ne vive,
del pregio del pesce, esso più zotico che prima rispondendo pur saldo in su'
non si dà alcuno pensiero, è zotico e scostumato e disavvenente. g. c
un francese intelligente che a un italiano zotico. sinisgalli, 6-49: la poesia non
carrer, 2-605: tu sei uno zotico, selvaggio come gli uomini appunto che
o, per estens., rozzo, zotico. -anche sostant. boccaccio,
2. per estens. rozzo, zotico, insensibile. fr. colonna,
certi involti di speziata carne che a zotico tirato avrian la lingua di casa,
agg. dial. sen. rozzo, zotico. biscioni [s. v.
v.]: 'strimigióne': rozzo, zotico, intrattabile, di natura ruvida.
comico. pea, 7-423: uno strozzino zotico e segreto... avrebbe potuto
4. figur. rozzo, zotico, babbeo. - anche sostant.
, sm. tose. giovane rozzo, zotico. nieri, 3-232: 'tanùcchio'
propriamente di contadino. e dicesi per zotico, rozzo, salvatico. -sostant.
, tàrpanó), agg. rozzo, zotico; che ha spirito ottuso e natura
tòrchio, agg. ant. rozzo, zotico (contadino). - anche sostant
dalla rozza, e villana natura dello zotico fratello, esorta il medesimo a scusare tutti
un francese intelligente che a un italiano zotico. -che nella propria opera presenta
2. grossolano, rozzo, zotico, plebeo (una persona). -
e dispettosa. = deriv. da zotico. zoticaménte, aw. in
romanzetti? = comp. di zotico. zoticherìa, sf. letter
su'popolo. = deriv. da zotico. zotichézza, sf. grossolanità
più. = deriv. da zotico. zòtico (ant. zòttico
compara e quanto ne volesse, scopone zotico appena rispondea, siccome poca cura fa
de figliuoli. ammirato, 2-4-52: quel zotico di vincenzo, ch'ancor egli stava
. tasso, ii-566: al zotico solo dispiacciono le piacevoli conversazioni. d
andava da sé stesso facendo, ritroso, zotico, scostumato. brusoni, 6-25:
dileggiate / come s'io fossi un uom zotico e vile, / e studio invan
. lo fecero dai più ritenere come zotico e stupido. 2. per
di santa cristina a pàncole, dall'aspetto zotico, di nulla intellettualità. cicognani,
di santa cristina e pàncole, dalraspetto zotico, di nulla intellettualità.
epiteto ingiurioso. svevo, 6-361: zotico che sei! 3. che ha
.. colla sua santissima mano benedica questo zotico pane d'orzo. mattioli [dioscoridej
i villani farina e di quella pane assai zotico e ruvido. g. soderini,
, ii-365: la saggina macinata fa pane zotico e ruvido, ma se ne vive
, riquadrato, costoluto, nervoso, tanto zotico, che fu un fastidio a rammorbidarlo
dar si potesse ad un procedere sì zotico e tondeggiante. muratori, iil266:
modi. leopardi, 227: il viver zotico e ferino / corruzion si creda è
, v-18: io col mio stile zotico ed abbietto / lascio le perfezioni e parlerò
che servono? = deriv. da zotico. zottarìa, sf. dial.