iddio voleva essere adorato e onorato. zinano, 8-m: tosto conosce ognun l'
. strapparsi, tagliarsi le chiome. zinano, 17-71: uopo m'è ordir di
intr. con la particella pronom. zinano, 9-36: cominciò in voci gravi appena
un'ora davanti al convito la contessa. zinano, 18-98: udite il mio diviso
aggiungere. -anche al figur. zinano, 1-17: s'a nave, che
/ portò quaggiuso una facella accesa. zinano, 5-14: chi d'effigiar materie aspira
che supera ogni limite per grandezza. zinano, 2-50: però il valor sorga a
canaletti che diciamo da condurre le acque. zinano, 17-13: convien ch'io asciughi
. -lago, pozza. zinano, 13-72: cadon di sangue in miserabil
a cui la mente il vero alluma. zinano, 5-31: aspira di frenar la
da l'affocate fauci awentan lunge. zinano, 1-29: talor fulmina [il destriero
ed altri guelfi della città sua giurati. zinano, 8-37: l'onde a la
lunghe e griffi acuti e tampinati. zinano, 24-19: aumar che vede approssimar la
ampio corpo una gran parte scopre. zinano, 16-32: poi si ritira, e
il crine indora di spiche d'egitto. zinano, 9-18: di corona ingemmata il
la cera tanto più la mollifica. zinano, 1-15: il sol nel sormontar le
'l dì sereno, / veggo oscurarsi. zinano, 11-46: di profondo stupor resta
e d'altro hai fatto acquisto. zinano, 3-28: o sia mio questo orgoglioso
miando quei che gli messero al mondo. zinano, 24-61: piange l'un di
il legame et ebbe salva la figliuola. zinano, 19-52: varcata tutta avean la
senno chi di sua roba s'orgoglia. zinano, 2-1: ben che d'armi
colpire con un'arma da taglio. zinano, 13-93: ciascuno innanzi i suoi di
per sé medesimo dà la volta. zinano, 22-117: orrido monte, /.
scemere alcune fattezze de la sua fenicia. zinano, 18-58: mirabil cosa era a
ha più scienzia ha più dolore. zinano, 7-80: giunser gli amanti d'
ch'egli ne strugge e sface. zinano, 24-24: corre, o quasi
premere il suolo col proprio corpo. zinano, 11-8: stretto parea tenerlo e,
/ né tal furor remedio alcun raffrena. zinano, 17-20: seguiran poi le macchine