a che vi state / istupiditi come zebe [= capre], a cui,
/ in su l'uscita le ammucchiate zebe. -di animale: sbrigliato,
grima. grazzini, 72: il zebe è rimbambito, / ma pur colla sua
macello spinta [la plebe], come zebe, / per l'utile d'un
, / mei foste state qui pecore o zebe! bibbia volgar., ix-153:
, / mei foste state qui pecore o zebe! guido da pisa, 1-8:
ciottoli / che a fatica v'andren le zebe e iscucioh, / benché questa non
/ mei foste state qui pecore e zebe! tarchetti, 6-i-326: indarno cercheremmo
eciottoli / che a fatica v'andren le zebe e iscucioli. = forse alter,
sempre è in conto di pecore e di zebe! 3. che non
compagnone, / menate maso o 'l zebe in compagnia, / ch'io vi so
, / mei foste state qui pecore o zebe! guiniforto, 713: voi foste
mei, cioè meglio, pecore o zebe, o capre, che uomini per cadere
è in conto di pecore e di zebe! campanella, i-52: ma noi siamo
a che vi state / istupiditi come zebe, a cui, / dopo scorso un
lena? niccolini, 40: le fiorentine zebe / preme il britanno ad ampie strade
/ noi siamo nati a viver come zebe, / ed a morir per ingrassar
e lasciati rire come pecore e zebe, raccoglierebbe altri segni delle ntà
capretti saltanti... sono detti zebe, perché vanno zebellando, cioè saltando.