: a noi si conviene, sen- z' adastiar alle altrui fortune, mirar con occhio
corone. petrarca, 338-10: sen- z' ella è quasi / senza fior prato,
quando il latte li s'appanni sen- z' inforzare. = deriv. da
dove l'archivio è conservato. z' altro ornamento tra l'architrave e l'archivolto
e pur la vuole, e sen- z' essa non sarebbe; e l'autorità reprime
carta e tutta l'antichità, sen- z' averne minimo dubio, fino al presente secolo
suo fare cerimonioso tolse commiato. « non z' è bisogno d'altro, con me
antichi, o necessariamente v'incorsero sen- z' awedersene. giusti, iv-37: tra le
solo, senza consanguinei prossimi, sen- z' alcun legame comune, indipendente da ogni potestà
, sicurissime, conducenti, sen- z' alcuno sforzo. b. croce, ii-12-27
gote bianche paion di cristallo / san- z' altro liscio, né scorticamenti, / rosse
motto, grullo grullo, e sen- z' altra cena, se ne andò a cercare
fare cerimonioso tolse commiato. « non z' è bisogno d'altro, con me.
, / hanno lor vita, san- z' altro lavoro, / de'frutti che la
più dispiacenza / sopra le spalle sen- z' alcun conforto / mi faranno portare, e
, / sua disianza vuol volar san- z' ali. petrarca, 366-98: or tu
frate tomascino; e dielili me- z' edima a mezo genaio e chiamosine pagato.
questo, con acqua rosata o san- z' essa, si facci epittimazióne, perocché rende
alti di minuto in minuto, sen- z' estendersi. -ant. inveire.
ci avrebbe più dormito insieme, sen- z' aver primo espiscati altri nomi maschili e femminili
tua mente; / ama iesù sen- z' altr'amor fallente. tesauro, 4-524:
trattandosi di fianco di fortezza, sen- z' altra distinzione, s'intende quella parte che
[il mio libro] però sen- z' alcun vezzo; / sen vada senza frónzoli
ognun lassù leggiero / sarà sen- z' aver nullo gravamine. = voce
ben detto o male, / sen- z' altra indugia accorger ti farei. sarpi,
non si può movere un passo sen- z' esseme imbrattato da capo a piedi. pancrazi
da un paio d'ore, sen- z' altra novità che lo spopolamento...
incurioso / come nave sen z' ancora né vela / che abbandona la sua
togliendole di mano il rasoio, sen- z' aspettar altra informazione, tagliò egli la gola
ziada da dio, anche ché tu z' ài tolto lo séno de grezia.
chi non seguìa sua intenzione, sen- z' altra colpa, lo facea morire. tommaseo
dismontò coll'altre genti in terra sen- z' alcun ostacolo. f. corsini, 2-85
lietamente i vostri giorni, / san- z' aspettar che 'l dolce tempo torni, /
, / vincendo lonze rie, sen- z' altra spada. tasso, n-iv-55: dante
lucente. bocchelli, 1-ii-392: sen- z' esitare, la franca donna...
lo fé'star fermo sen z' altro parlare tanto che furino presso a firenza
che argento senz'alcuno artificio e sen- z' alcuna commutazione mercatantesca moltiplichi argento e grano
da sala, xxxviii-342: modo non z' è da minimar la pena, / la
quella scrittura, della quale sen- z' esso noi veggiamo se non i caratteri maiuscoli
tra montanari e masnadieri, prese sen- z' alcuna fatica... firenzuola. zuccolo
1-iii-316: pugno proibito, forse sen- z' accorgersene, s'era messo a stringere il
non tra'de piglio, / non z' è speranza se non de l'inferno,
dalla scritta da se stesso prodotta sen- z' esserne ricercato da alcuno. cesarotti, 1-xxv-52
= voce dotta, gr. tzi'z' tvp'x 'velo, copertura', deriv.
non tra'de piglio, / non z' è speranza se non de l'inferno.
, comp. dal gr. tzi'z' zcl 'pece'e < nzópo$ 'seme'.
con zoie lizadre / un bel pomaro z' ene, o mare, caro, /
mola de la sosta. - / alor z' a pope ciaschedun s'acosta. dizionario
potevan due mesi istar sicuri / sen- z' esser circondati d'altri muri. machiavelli,
che presero in un'ora, sen- z' alcuna loro perdita e con priggionìa di tutti
3-225: taronna, invece, ter- z' anno di ragioneria, una lingua straniera,
l'aiuto de'contestabili e può sen- z' essi levamela quando gli paia.
occasioni che sono occorse. bruno, z' it2'-presiedano i giusti [nelle repubbliche
cielo, il mar sen z' onda stanno, / perduto è quaggiù il
44: essendo affatto briaco, sen- z' altra riflessione s'alzò tutto infuriato e cominciò
il rammarico della sua vita tramontata sen- z' alcun ricordo di vera gioia. moravia,
e crebbe il suo regno, sen- z' altri ingegni, né macchine, né violenza
/ che fièr la selva e sen- z' alcun rattènto / li rami schianta, abbatte
dolorosi, gente indiavolata. poerio, z' z27: quel peccar che pa- rea
i poeti, dice tutto, sen- z' esaurire nulla. intanto può ricreare il tuo
la sua gente scesono a piè san- z' altro rinfrescamento e percossono al campo di messer
, rintascato il foglio, uscì sen- z' aggiungere parola. imbriani, 7-41: ho
dona l'abitazione d'una casa sen- z' altra espressione o restrettiva. leti, 5-v-88
senza minio venal, sen z' arti maghe. tommaseo, 1-78: erano
donna in... diletto sen- z' altra saputa, giocasta più volte il domandò
tempo a chi scrive sarebbe questo sen- z' alcun dubbio: che, ritornandosi nella replica
prillava e scambiettava un bel po'sen- z' avanzare. d'annunzio, iii-1-628: il
o cerne e lasciarli nel campo sen- z' esercitamento, nella città senza freno, fuori
: solino in prima e io sen- z' alcun sermo / mirando andava dietro a lui
/ che fìer la selva e san- z' alcun rattento / li rami schianta, abbatte
in modo concitato. nieri, ¦ z' jz-. si sguindolava su per il pulpito
facendola impigliare. guglielmotti, l'j'z' j: 'sporcare. termine marinaresco. rendere
mola de la sosta. - / alor z' a pope cischedun s'acosta. /
goal. g. raboni, ^ -'z' j: il tiro, maledizione, ribattuto
sai lo gran dalmago / che e'ghibilini z' àm fatto / e 'l gran falire
buste sigillate da aprire all''ora z'. -ora x: momento preciso in
. zercare, tr. (z' erco, zérchi). ant. cercare