cura nostra e onni amore. idem, xxxvii- 18: chi tanto fu per
dal lat. gemys -ytis (plinio, xxxvii- 11, nella lezione del codice laurentianus
dono e di sua larghezza. bonafi, xxxvii- 96: cristo grazioso e benigno /
conti più s'impiglia. maestro benintendi, xxxvii- 187: colui che men s'
archivio storico per le province napoletane, xxxvii- 183: la sera precedente,
torneo sotto titolo di insaio. idem, xxxvii- 138: [il favorito del viceré
un sonetto vostra intenza. rime anonime, xxxvii- 208: de', mo cum farazo
'l servo è più laudato. guinizelli, xxxvii- 472: io voglio del ver la
.. vegghiava. p. zambeccari, xxxvii- 66: quando el sol se lieve
a nesum sum avari. rime anonime, xxxvii- 213: morder de lovo,
fia sapor di forte agrume. bambagiuoli, xxxvii- 11: amor,..
camere quasi relegata la teneva. sanudo, xxxvii- 349: da altre bande son
gran fiamma. detto del gatto lupesco, xxxvii- 288: cavalieri siamo di bretagna,
seda alora non vale negotta. idem, xxxvii- 156: s'el eresse li
/ che meve no misprenda. bambagiuoli, xxxvii- 34: anci al grave accidente
madre di quegli da vallecchio. bianchetti, xxxvii- f f 190:
di razzese. folgore da san gimignano, xxxvii- 406: vestiti di doagio e di
de tutta roma foe soldanu. angiolieri, xxxvii- 386: s'io cimo 'l panno
, sodisfarvi tanto. amico di dante, xxxvii- 718: i'prego quei, nel
, gioco e riso. laude cortonesi, xxxvii- 48: tu reggi la sua vita
ch'han fatti e ordinati. dante, xxxvii- 35: quanto è ne tesser
spese nella detta brigata spendereccia. bambagiuoli, xxxvii- 29: non fa cortese,
notte dia. detto del gatto lupesco, xxxvii- 291: l'aria era molto scura
male glie gamisse talvolta elfo. idem, xxxvii- 09: cotal terren se adapta
di feccia di vino. paganino bonafè, xxxvii- 175: toli doe chiave de