co ragione laudarmene voglio. guinizelli, xxxv-ii- 471: ch'eo cor avesse
per cui penar non fino. alfani, xxxv-ii- 011: la prima volta chea
ti dà cagione. amico di dante, xxxv-ii- 710: lo più ch'io
andrà via la tua noia. garzo, xxxv-ii- 308: quando ben puoi fare
ché ne può nascer briga. garzo, xxxv-ii- 309: regno è conquiso /
te, gioioso, disdegna. guinizelli, xxxv-ii- 484: a ciascun reo sì
dell'altra parte. amico di dante, xxxv-ii- 746: quand'io mi vo'
segnoria -me aquistare. amico di dante, xxxv-ii- 775: ringrazio i vostratti cortesi
amor -tormenta senza alcun riparo. cino, xxxv-ii- 668: amor celato fa sì come
prima elette. detto del gatto lupesco, xxxv-ii- 292: io ristetti per vedere
disparlane la gente. g. cavalcanti, xxxv-ii- 508: il forte e 'l
ogne ruscello. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 411: aranci e cedri,
lu cori sbatti e sagna. guinizelli, xxxv-ii- 479: par, sì lorina
cavaliere. cenne da la chitarra, xxxv-ii- / 122: chi lo vedesse schermire
e caldo. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 418: beffe far de'tristi
. giostra delle virtù e dei vizi, xxxv-ii- 326: persone lu falsu angelu
tenuto n'è selvaggio. lapo gianni, xxxv-ii- 570: voi, non seguendo
e pesanti. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 414: di settembre vi do
eu dibia parlare. amico di dante, xxxv-ii- 720: è piacente -in ciò
nella città. detto del gatto lupesco, xxxv-ii- 291: uscio fuor dello rumitaggio
li fianchi. folgore da san gimignano, xxxv-ii- 406: quando la compagna fosse
faceano, venieno al tevere. rustico, xxxv-ii- 362: escegli disopra un tal
la terra devota. amico di dante, xxxv-ii- 700: son certa ben di
/ lo bianco fiore auliso. guinizzélli, xxxv-ii- 450: tegno de folle 'mpres'