eran brighe e pene. della casa, xxvi- 1-150: poter aver più tosto delle
l'onor ricevuto gli rendeva. mauro, xxvi- 1-220: io era, a dir
delle buone donne per moglie. mauro, xxvi- 1-186: gli uomini com'eran vaghi
facea di lui. fiore di virtù, xxvi- 80: frutto di vantagione si
ma depinta. s. del piombo, xxvi- 1-126: il berma ringraziate mio signore
come fa la sventurata musica. berni, xxvi- 2-8: or questa nobil [piva
, / lineando sei faccie. dolce, xxvi- 1-358: qui, donne, avanza
gli altri forami del corpo. mauro, xxvi- 1-185: datemi aita, e d'
pratica nelle cose del mondo. mauro, xxvi- 1-258: molte persone di giudizio /
dio. g. f. bini, xxvi- 1-322: ogni cavallo, o tristo
non la riconosce e adora. rosmini, xxvi- 217: di tutti questi misfatti
vivere nella memoria dei posteri. rosmini, xxvi- 108: per la fede in cristo
il cesari, a'casisti. rosmini, xxvi- 250: da tutte le quali
presunzione della legittimità dei possessi. rosmini, xxvi- 366: io sono..
la mano il barattiere. della casa, xxvi- -1-154: saria da comprarla [la
a piè d'un gigante. rosmini, xxvi- 258: ammonire il penitente del
qualche risposta arguta in pronto. rosmini, xxvi- 251: coscienza stupida quella che
pretori gli sostenevano per equità. rosmini, xxvi- 369: la possessione della cosa che
meno probabile e meno sicura. rosmini, xxvi- 11: io definii per '
, medagline e ricametti. mattio franzesi, xxvi- 2-167: un giubbon dal sartore allor
cappa e la berretta spelata. ruscelli, xxvi- 2-108: forse ch'a questa festa
rinfrancarebbe i suoi danari. mattio franzesi, xxvi- 2-177: la dogana di roma si
i più scarsi. r. bertini, xxvi- 3-251: ch'ho da far,
dal mare la sua sorgente. rosmini, xxvi- 220: l'uomo sensuale pensa
/ trattar con omo nato. rosmini, xxvi- 370: questa è la questione