roba che non mi andava. moravia, xi-25 : ero stanco morto e non mi
sue discorde e greve. parini, xi-25 : vincere il suon discorde / speri colui
è una deità eminentemente efebica. ungaretti, xi-25 : in tutto l'egitto sorgono per
né lui, starnutare. moravia, xi-25 : raul, un po'sorpreso, aggiunse
carlomagno dalla barba fiorita. ungaretti, xi-25 : serapide, come lo vedi nei
, leggerezza e vigore. ungaretti, xi-25 : in tutto l'egitto sorgono per i
giungevano perfino ad offenderla. moravia, xi-25 : giunse fino ad invitarlo a cena,
vituperosa morte le minaccia. goldoni, xi-25 : si dice / che sia menzognero
opinione. mo ravia, xi-25 : al solito raul, ottenuto lo scopo
: misura di capacità. monti, xi-25 : fatto edil municipal di poco, /
/ desperàmone allore. chiaro davanzali, xi-25 : tant'aio minespreso feramente, / ch'
, eh, compagnacci? fagiuoli, xi-25 : questo mo di parlar stupir mi fa
senno [di giove]. ungaretti, xi-25 : il nuovo idolo personifica dionisos,
a una nazione. chiaro davanzati, xi-25 : quanto vivo sanza cor, più
unità poetica un popolo intero. ungaretti, xi-25 : il nuovo idolo [serapide]
fu privilegio dei vincitori. ungaretti, xi-25 : il clero egiziano può essere ligio
sacro, anzi 'tabù'. ungaretti, xi-25 : serapide, quest'iddio, vorrà somigliare
anche tutti e due. de amicis, xi-25 : un falegname, che aveva spacciato
verso una miglior perfezione. ungaretti, xi-25 : il clero egiziano può essere ligio