. a. degli alberti, ix-236: vuol ch'io sia certana / che la
che si fugge tuttavia! / chi vuol esser lieto, sia: / di doman
si dice / di ch'alio 'nferno vuol scender talotta. alfieri, vii-40
suo amante fedele; / questo non vuol per certo il nostro iddio. boiardo,
pananti, i-234: e mentre uno vuol quello, uno vuol questo, /
: e mentre uno vuol quello, uno vuol questo, / col cerusico io parlo
giovane, i-383: e chi 'l cervel vuol lambiccar, lambicchi. lancellotti, xxiv-311
è 'l bello, / non si vuol mai pensar quel che l'uom faccia,
contado ancora più, poeta... vuol dire un cervello bizzarro e un po'
le cose, lasciando abbaiare chi la vuol lessa e chi arrosto. svevo, 3-817
dicon che l'infante / non si vuol... /... fondar
compagni si cessa, / perché parlar vuol tacito e quieto. luca pulci, i-3
tuosi. ariosto, 26-133: ruggier non vuol cessar fin che decisa / col re
, specie del linguaggio giornalistico, e vuol dire 'gettare nel cestino ', il
società. verga, 4-163: rivoluzione vuol dire rivoltare il cesto, e quelli
, numera, e pesa, e vuol tutt'altri compassi, e computi, e
quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa? ed
: -che rusignolo è questo a che ella vuol dormire? io la farò ancora addormentare
, se una sola delle sue macchine e'vuol che operi, o più insieme,
fuor che in una cosa. quali vuol che operino insieme ma sole. g.
dal boccaccio nelle sue ballate: e che vuol se n'avenga. vale ancora molto
chiama un nero cherubino, perché cherubino vuol dire sapiente e sì come, angeli
francesco da barberino, iii-416: chi vuol la morte in figura trovare, metta
, 2-36 (i-1039): egli si vuol amar chi ama e non seguir chi
vita rifiuta. petrarca, 248-1: chi vuol veder quantunque può natura / e 'l
idem, ii-200: a chi dio vuol male, toglie il senno. michelangelo,
loda, / sia a chi si vuol, né alli nemici ancora. bandello,
s. la sua riputazione? si vuol lasciar malmenare dalla lingua d'un chiacchierone?
io vada subito isso fatto, / ché vuol la compagnia tutta adunata / veder razza
mandata amor per dimostrarci / con fatti vuol trovarci, / se voliamo / suo
... / gli sente e gli vuol vincer della mano; / perché gli
lippi, 9-4: orsù cerchi chi vuol battaglia e risse, / e si
/ fra paladini et altri, se vuol carlo / chiarir chi sia il miglior,
... oltre agli altri significati, vuol dire far conoscere l'errore, o
: chiarire... nel presente luogo vuol dire scaponire o sgarire. il tale
... in lingua furbesca, vuol dir bere (e s'intende positivamente ber
/ che possi dir di colui cu'vuol male, /... / e'
. lippi, 6-7: perché ne vuol veder quanto la canna, / ed
or, chiaro il vedi, / il vuol, per non più renderlo giammai:
... in lingua furbesca, vuol dir bere (e s'intende positivamente ber
. buonarroti il giovane, i-223: vuol che 'l camoval bagordi e spassi / brami
/ uomo serio, che in casa non vuol chiasso; / e per timor del
, se una sola delle sue macchine ei vuol che operi, o più insieme.
. marino, 20-214: 'l caso vuol che l'aversario inciampi, / ch'
chiavetta altrui fidar non osa, / tutta vuol che sia d'or semplice e puro
chiavetta altrui fidar non osa, / tutta vuol che sia d'or semplice e puro
? aristocratici... gente che non vuol conoscere chicchessia, gente molto chiusa nel
5. dichiarare il prezzo a cui si vuol vendere una merce. -anche: esigere
fa suonare, -dice qualche cosa che non vuol dir nulla, -e il soprastante che
astolfo che debba venire, / se vuol con esso in sul campo giostrare.
. bartoli, 34-106: questa sperienza ragione vuol che dia qualche pensiero a que'moderni
. fiore, 69-12: chi malabocca vuol metter al chino, / sed egli
chirugia è detto da chir, che vuol dire in greco mano, e ergia,
in greco mano, e ergia, che vuol dire operazione, quasi operazione manuale,
conservare. milizia, viii-337: chi vuol rendersi comune il muro del vicino per
fondo fino all'altezza della chiusura. se vuol servirsene più in alto, deve rimborsare
lo stomaco ». « eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci
eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro *. giusti
altro, ci vuol altro, ci vuol altro *. giusti, i-96: eh
d. bartoli, 33-307: perocché chi vuol smu rarmi che nel nudo
malmantile, 7-5: 'ciabatte'. vuol dire propriamente scarpe vecchie e quelle scarpe
col domenicale; in ciabatte, nessuno vuol farsi vedere. pirandello, 5-334: pareva
, ii-162: bisogna parlar così chi non vuol esser tenuta una cialtrona. i.
le ciambelle: vegna a noi due chi vuol comprarsi delle scienze. garzoni, 1-843
pananti, ii-50: e non ci si vuol gente ciampicona, / che vada come
ch'i'cianci al vento), e'vuol seguir del male. =
umore si dissiperà. e s'ella non vuol ciarlare, ciarlerò io. giusti,
è sì inviperito, / che lo vuol morto a ciaschedun partito. goldoni,
. è più calma!... vuol essere lasciata sola ». cicognani,
nutrimento. pananti, i-209: vuol giuochi, spassi ed ottima cibaia.
pure e faccian cicalecci, / perch'ei vuol far orecchie di mercante. montecuccoli,
passo passo le orme dell'autore che vuol confutare, egli comincia a parlare delle leggi
sia impossibile star con l'empireo, che vuol dir igneo. marino, i-96
nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni ».
modo contento. aretino, ii-101: che vuol dire agente e paziente? io non
ciglio, / ch'il gran signor le vuol far trionfanti. -aggravarsi il ciglio
fogli da stamparsi, quando loro si vuol dare un certo lustro di raso.
mezzo e cima / di tutto ciò che vuol pregi'e comanda. carducci, 730
qual tiene in mano una zucca, che vuol dire, che l'ha la mano
5-29: anche lui, del resto, vuol cimentarsi coi ferri, far proprio l'
: « ciò che vuole dunna, vuol signò, e ciò che vuol signò,
dunna, vuol signò, e ciò che vuol signò, tirli in birli *.
la coda tante volte / quantunque gradi vuol che giù sia messa. idem, par
fatti, / assai più che non vuol vergogna, aperto. varchi, 23-48
7-68: pon cinque e levi sei, vuol dire tu sei ladro. il detto
l. adimari, 61: vuol la calzetta d'inghilterra e lunga,
firenzuola, 124: forse che non vuol far testé del largo in cintura,
del contraddittorio...; ciò vuol dire che l'idea non è ben chiara
, e chi ciccia; / chi vuol dindi, e chi cioccia, e chi
non gli spetta, e che per tutto vuol far da maestre e quasi da padrone
, mentre cioccolato è preferito da chi vuol seguire la moda ed è scritto sulle tavolette
, o altra parte del discorso che si vuol dichiarare... alcuni, avanti
minchiona, hai detto? che vuol dire? moravia, ii-430:
deve essere ripulito e sfaccettato, se vuol brillare. non basta trovarlo, il prezioso
la cipolla /... / vuol avvisar di ciò mona cosoffiola. note al
vada in giro, in circolo mentre vuol significare 'passaggio'. borgese, 1-93: -in
descrivere praticamente un circolo, prima si vuol posare l'un piè delle seste, e
poeti a saturno, come cronos, che vuol dire tempo determinato o ver circuito temporale
in che si ricevono, si vuol fregar dentro con citreaggine, e con erbe
città averà tonduti i capelli, non si vuol portar la zazzera. vasari, iii-545
verbo ciuffare ha del furbesco, e vuol dire pigliar con presa stabile e buona,
bisogna domandar a lui s'egli lo vuol pigliare, perché essendo anch'egli ciurmadore,
non so qual presa gelosia, non vuol più fare a civetta con la terra.
eternamente claudi, / dove il ciel vuol che sia per te concetto / la gloriosa
medici, 579: per vincer si vuol fare ogni potenzia, / ma dopo la
dal punire quando potrebbe; la benignità vuol giovare, e giovando, piacere. benignità
]: tra le specie più notevoli vuol essere annoverata la 'cletra a foglie d'
climaterico, / che il tuo capo vuol ir di senno scarico. panzini,
. iacopone, 1-272: chi vuol esser suo servente / di buon core
teme il freddo, e all'inverno vuol essere riparata nell'aranciera.
vii-558: il sacco, quando si vuol votare, si piglia pe'pellicini;
arila, 96: chi poi vuol portare la * coccarda 'la porti pure
, per chi non lo sapesse, vuol dire: è...; e
a. alamanni, xvii: e chi vuol dindi, e chi cioccia, e
di un uomo d'onore e che vuol bene a una donna che è in quelle
v.]: se la dura, vuol esser proprio un bel coccolo! i
m. cecchi, 15-36: coccoloni, vuol dire star chinato in su le gambe
!... '/ * che vuol dire, mammina? '. /
, mammina? '. / * vuol dire una cattiva signorina: / non bisogna
la coda tante volte / quantunque gradi vuol che giù sia messa. idem,
. i greci dicono sianexéxtvov, che vuol dire a foggia di scure, e
di loro. tasso, 20-137: non vuol nel duro fin parer codardo: /
« romani, icilio è traditor: vuol farsi / in roma re ». suona
. tasso, 8-37: quivi egli vuol che da cotesta voce, / che viva
quale da'giuristi si dice codicillare; che vuol dire, che quando il testamento non
de'rusignuoli o becca- fichi, si vuol trovare quest'uccello, il qual vien detto
ha mai conosciuto gli stoici, come vuol perfettamente conoscere i suoi sentimenti, che
forza di sotto in su, egli vuol esser d'una durezza tale, che la
circonda / anche tua madre non ti vuol più bene? = voce dotta
che era innamorato dell'arte sua, che vuol l'uomo per sé solo e cogitativo
, 386: sopra il tutto ci vuol silenzio, perché, trattandosi di maritarmi,
, 1-2: per ora egli non vuol essere che una specie d'indovinello, e
che una specie d'indovinello, e si vuol celare sotto il misterioso nome di '
modo di dire usato quando non si vuol precisare a chi sono rivolte le ingiurie
a picco, colare a fondo', vuol dire * sommergere *; ed usasi generalmente
purissimo reverendo, la responsabilità forse che vuol misurarla come la forma misura la colata
con solidi e inoppugnabili argomenti, chi vuol sapere troppo. garzoni, 1-369
allo sparire del merito e del premio, vuol tutto per sé. -dir
: dice il signor giovanni che lo vuol dir per tutto e a tutti, che
pon, sin, mor, che vuol dire: potestà, sapienza e amore.
malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame. s.
e salta in collora come un li vuol favellare; in fine e'non si
che la tua capar - bità ti vuol far fiaccare il collo, io ho pensato
ix-162: questo legato /... vuol per forza diventar tiranno / di quel
decoro. nievo, 1-139: la celeste vuol andar laggiù dal signor ambrogio; e
]. aretino, 1-125: chi vuol sentire e veder platone in colloquio,
che si può a questi signori chi vuol esser favorito loro; ché chi colomba
là dalle colonne d'èrcole, e vuol fare il generoso, il liberale ed il
con buccia covolto, / com'amor vuol, così le colorava. passavanti, 2
incontenente, nato l'agnello, si vuol recar con mano alla poppa della madre,
assicurare è che il mio padrone non vuol far torto, né a voi né a
] del meli è un concettino che vuol colpire la scienza ne'suoi ciarlatani,
e coll'altra metà nel mezzo delle ipoteche vuol tentare i colpi colossali, si trova
colpo imbreccia, / massime quand'altrui vuol dar la freccia. note al malmantile,
un anno, e un vicolo la vuol vincere sull'altro: accadono risse, corrono
/ fra paladini et altri, se vuol carlo / chiarir chi sia il miglior,
, 156-2: figliuola mia, chi vuol gioir d'amore / con vien che
faremo il potestà di sinigaglia; / che vuol dir, comandare e far da sé
garzoni, 1-36: che il dottor vuol dieci scudi, il nodaro ne vuol
vuol dieci scudi, il nodaro ne vuol sei, il sollecitatore ne vuol quattro,
ne vuol sei, il sollecitatore ne vuol quattro, il comman- dadore ne vuol
vuol quattro, il comman- dadore ne vuol uno, i zaffi ne vogliono otto.
che m'à 'n comando, / vuol ch'io degia cantare. fiore, 15-6
al marito. savonarola, 7-i-72: chi vuol sapere, bisogna che studi con e'
per dio o per il diavolo, la vuol sempre combattere; quando ha perso il
diseredati contro gli usurpatori. ognuno ormai vuol partecipare, più o meno, al patrimonio
umanità, contaminate dal disonore, che vuol mettere per tutto il muso, quando
voglia, se non come quella / che vuol simile a sé tutta sua corte.
nostro nome, / che non ci vuol, più ch'io vi dico, appresso
caddi ancor mai, / ma ogni cosa vuol cominciaménto. diodati [bibbia],
raccolto e quieto; fidatevi di chi vi vuol bene: andiamo andiamo ». e
conc., i-60: la commedia vuol essere contemporanea. come non si tollererebbe
poliziano, orfeo, 336: chi vuol commerzio aver de'mie'sermoni, /
m'uccida. aretino, 8-382: mi vuol mandare a fare una imbasciata, la
segneri, iii-3-322: e che vuol dir babbiionia,... se
fiero, / guerriero, altiero, vuol sangue ed estinti, / vuol vittorie,
, vuol sangue ed estinti, / vuol vittorie, vuol vinti; e se,
sangue ed estinti, / vuol vittorie, vuol vinti; e se, commosso /
basta mostrarti. manzoni, 17: né vuol ch'io canti di gioia ora
, lei quelle compagnie le cerca, vuol dire che le piacciono. 4.
era innamorato dell'arte sua, che vuol l'uomo per sé solo e cogitativo
. al giusto serve / chi compagni ci vuol, non serve a noi: /
francesco da barberino, 37: pazienza chi vuol per compagna / d'ogni sua briga
e la stagione, / e'si pur vuol pensar della partita. ser giovanni,
e limita un'affermazione a cui non si vuol dare valore assoluto); relativamente.
xxiv-348: chi non ne ha, vuol averne: perciò va a ruba per comparir
ciò non t'incresca: / chi vuol de'grossi nel fondo giù pesca: /
pastoie e legano la naturai libertà di chi vuol comparir senza fatica. manzoni, 188
casa. non sa dove andrà. vuol soltanto allontanarsi da gente che alimenta comparse
legge generale del sale, 101: chi vuol pretendere l'amministrazione o deputazione de'sali
comparsa intera. bottari, 2-74: vuol far mostra di sé e far comparsa
comparti al povero; i sì vuol chi lo ti dié. 8
e con tormento. segneri, iii-1-211: vuol essere giudicato dal signor suo o compassionevolmente
misura, numera, e pesa, e vuol tutt'altri compassi, e computi,
alfabeto. garzoni, 1-167: chi vuol vedere più diffusamente le condizioni lodevoli e
canto. pirandello, 7-254: questa vuol essere la vita che si sposa alla
quale è compiacentissima; e, sebbene ella vuol esser ricevuta senza render conto di quel
fa conto di me, chi non mi vuol pur compiacer sol d'uno sguardo?
amor non voi invegiamento, / ma vuol esser soffritore / di servire a piacimento:
139: pien è il mondo di chi vuol far rime; i tal compitar non
se volesse far altro che quel che vuol fare, potrebe far altro che quel che
: anche oggi, quando uno straniero vuol dire un complimento all'italia, la chiama
complimenti, / fate pur conto che non vuol pagare. -non c'è tempo
10-45: v'è chi vaghi li vuol [gli amanti], chi li vuol
vuol [gli amanti], chi li vuol forti, / e chi di bianca
chi di fosca pelle; / chi li vuol rozzi, e chi complimentosi. collodi
. cesarotti, i-175: chiunque vuol analizzar un soggetto,... comporre
accidenti, che gli percuotono, secondo che vuol lo spirito e non come pare al
cavalca, 6-2-181: chi di questa opera vuol piacere a dio, sì la dee
. gli attraversi. / se comperar non vuol liti a contanti. foscolo, xv-370
-chi biasima vorrebbe comprare o chi disprezza vuol comprare: si è soliti parlare male
: sie sie, 'chi biasima, vuol comprare': -spesso anche aggiungono al proverbio:
». dice juccio: « e che vuol di questo? ». dice cola
nulla / che possi dir di colui cu'vuol male, / e 'n sè con'
or, chiaro il vedi, / il vuol per non più renderlo giammai: /
contrarie al nostro genio nazionale. ciò non vuol dire che gl'italiani, essendo uomini
, di malignità, quando uno non vuol far piacer onesto, di bugia, che
; / ch'oltre quel ch'in commun vuol che fruisca, / gli dà la
. soffici, x-354 ^ che cosa vuol dire esprimersi se non comunicare agli altri
ventre eternamente claudi, / dove il ciel vuol che sia per te concetto / la
, che sa d'astrologìa, / vuol, prima che il nimico si tambussi,
i rai del sole? / chi vuol che il nostro volto in ciel si nomi
vivo. machiavelli, 3-211: la vuol far ciò che voi volete: in
detti accortamente / l'ispano persuader vuol nel concilio / che non esca di
e pieno di garbo, e quasi vuol dire un attillato aggregamento. varchi,
fini che escono in mezzo quando si vuol cattivare i popoli o gli eserciti. di
l'oscurità ben spesso giostra / chi vuol esser conciso. algarotti, 1-354: quanti
due termini estremi della proposizione che si vuol provare; di più s'afferma l'
ire / l'una all'altra il vuol rapire; / esser vuole in conclusione
fìstula con sette di loro, che vuol significare la congregazione degli orbi de'sette pianeti
lui. intervenne luciano. « pablo vuol dire che finché c'è il capitale
e dice villania a me: cosi vuol ella ire. tommaseo [s. v
freddo non terrìa l'nvito. / vuol che si dian le carte presto presto,
vedi, / questo [il finocchio] vuol conditura, o pepe, o sale
'l mar ch'intorno spande / discerner vuol; che non avendo luce, /
male di conferirla con persona che ti vuol tanto bene quanto a se stessa.
boiardo, canz., 116: vuol questo il ciel, o la sventura
l'amico... « e che vuol dire? non lo sai? non
leggi. pananti, i-63: e vuol darmi [il notaro criminale] una pena
: per me, ci sia chi ci vuol essere, non mi voglio mettere in
o presto o lente, / come quel vuol, convien segua il cammino, /
significato diverso, da quello che si vuol manifestare? 4. sm.
destino / fatto ha per me, né vuol ch'io me conforte / de aver
passione. a riosto, 20-34: non vuol, che secondo il primiero uso /
passo passo le orme dell'autore che vuol confutare, egli comincia a parlare delle leggi
cerebrale. cicognani, 1-176: lei vuol tornare a casa stasera...
: amor che tutto piega, / vuol, fausto iddio, commetterla [la fanciulla
quel malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame. straparola
la fìstula con sette di loro, che vuol significare la congregazione degli orbi de'sette
dimeno la è congruentissima a dio, che vuol salvare per ragione della sua bontà.
galileo, 3-1-316: per qual ragione vuol quest'autore che noi accettiamo per più
esse la filatrice pone ciò che essa vuol ridurre in filo. gioberti, 1-iv-397
vizi, guardi pure se quello ch'egli vuol fare, si muove dalla virtù d'
cognosco io che mia fera ventura / vuol che vivendo e lagrimando impari / come
: procuri dunque il biografo, che vuol rendersi degno d'un così bel nome
]: ah! tizio non conosce; vuol quattrini. -caio era duro a trattarsi
povera gen tildonna. -che vuol dire * conquibus '? -danari, vuol
vuol dire * conquibus '? -danari, vuol dire. martini, 2-94:
: l'esser consecutivo a qualche cosa vuol dire venire, o esser dopo a quella
colui. arila, 102: 'conseguente'vuol dire 'che consegue', ed è errato
. annotazioni sul decameron, 22: vuol dire [la voce croio] il rovescio
non vuol dire con questo che egli intenda ricostruirla
si debbono presto operare: ma il consiglio vuol esser ben pensato con alquanto di tempo
, e sa da qual lato si vuol prendere. monti, 10-646: mischiossi in
tribunale si chiama « pimpù », vuol dire consiglio di guerra. davila, 546
sai, che uom diliberato / non vuol consiglio. 26. dimin. consigliétto
formazione] molto numerosa, se si vuol guardare al numero, ma ha una consistenza
sia. jahier, 177: manovale vuol dir servo operaio, mestiere sprezzato. il
l. bellini, 5-2-368: vi vuol poi sempre chiusi e sempre nascosti ne'
quei caratteri come mille gesti diversi. ella vuol piacergli a ogni costo, e
non debbo essere. un vostro consorto mi vuol torre una vigna, la quale io
cristiani, che doveva esser ricevuta da qualonque vuol esser nel consorzio della chiesa. marino
produttori allo scopo di far lavorare tutti vuol dire aumento della disoccupazione e riduzione dei
; / ma generoso e giusto / vuol che ne venga vindice e custode /
è il vostro vescovo che... vuol saper da voi il perché non abbiate
ragione. bruno, 3-500: chi vuol perfettamente giudicare, come ho detto,
ha consulto né scrutino, / si vuol far presto come fa la vampa. sarpi
. verri, i-293: questo giovane principe vuol informarsi di tutto; ascolta tutti;
eruditi è stravagante: il che non vuol dire che essi non siano utili e
ch'ei fa la contadina, / vuol ch'ei faccia però la tombolata.
umanità, contaminate dal disonore, che vuol mettere per tutto il muso,..
avere il suo in contanti nella lingua 'vuol dire avere tutto quanto il maggior capitale
taglia, / ma ognun di contanti vuol pagare. -ridurre qualcosa in denaro
come s'arriva a dieci e che si vuol dire undeci, si fa così,
., 25-42: poi che per grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro
1-iii-518: a davo di cosenza / vuol che l'una di loro / sia moglie
sia moglie... / e vuol di più, ch'a titolo di dote
piacere, e sia pur vivo, ragion vuol che tu te ne astenga, se
la poesia venga più di rado, non vuol dire che sia finita, ma che
movi a contentar questo legato / che vuol per forza diventar tiranno / di quel che
ii-519: la qual [pena] non vuol che i dolenti sospiri / vadano in
è espressa in virgilio tra anchise che vuol rimanersi e morire, ed enea medesimo
e morire, ed enea medesimo che vuol salvare il padre dalle mani dei greci.
le ricerchi, ma perché il poeta vuol che si dicano. marino, vii-412
addattarsi all'usanza vecchia del paese che vuol sentire sulla contièra il tintinnio del
s. maffei, 5-1-10: non si vuol lasciar d'avvertire... aver
. fagiuoli, 1-5-45: -anzi vuol esser pagato lui di certo grano, che
promessa. lippi, 6-103: s'ei vuol sturbar la nostra pratica, / fa
conto di vero quello che il mersenno vuol che si creda alle sue mani,
d'orazio, tu ti inganni; non vuol esser carne pe'tuoi denti. manzoni
il volere. imbriani, 1-201: cosa vuol dire, fare i conti senza l'
/ se con lancia di sella la vuol tore; / apparecchi il tesoro in quel
a lato come una sposa che non vuol sopravvivere.
van gridando per le contrade: chi vuol stagnar padelle, paioli, caldare. tassoni
nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli... ih! leopardi,
. bruno, 3-500: chi vuol perfettamente giudicare... deve l'
farlo quando piacerebbe a me? questo vuol dire che siete uno spirito di contraddizione
dare un capitale a ima dottrina che vuol distruggerlo. — principio di contraddizione
/ e que'che non ha pan, vuol contraffare / que', che n'ha
potestà di dio. ariosto, 19-80: vuol ch'alle leggi innanzi di quel regno
di quella nuova parola di luciano che vuol dire: contrappersona, e colla sua
che argine appresso l'italiana. né altro vuol significar contradicco che un contrargine, per
. menzini, iii-267: non si vuol per tanto, come van dicendo taluni
onde s'argomenta la livrea, / vuol dir contrassegnarsi e farei noto / a
la fortuna o 'l mondo / mi vuol pur contastare, / non me ne vo'
così almeno avvien d'ordinario: che chi vuol mettere in luce una verità contrastata,
che farsi: / ben sa che vuol venire all'atto bieco, / ove i
un porco su la testa. « che vuol dir questo? * con le spade
. gioberti, ii-15: se si vuol ripetere la nobiltà dalla prima origine delle
: il buono e fedele critico, qualora vuol giudicare dell'opinione e del concetto che
soverchio a servire i poveri; e non vuol fare instro- mento a instanza di quegli
cosa è tanto disconvenevole a quegli che vuol far penitenzia, quanto è il conturbante
o presto o lente, / come quel vuol, convien segua il cammino, /
sbassare. goldoni, vii-ioii: chi vuol figurare nel mondo, convien che faccia
non voi invegia- mento, / ma vuol esser soffritore / di servire a piacimento:
. crudeli, 1-166: procuri chi vuol piacere alla sua donna, o di
cosa è tanto disconvenevole a quegli che vuol far penitenzia, quanto è il conturbante furore
del suo convertimento ei desidera, e vuol che tutti siamo come lui stesso.
dio. segneri, iii-3-x4x: confessarsi vuol dire... convertirsi. e
... convertirsi. e convertirsi vuol dire cambiarsi tutto di volontà. moneti,
del reo. pananti, i-63: e vuol darmi [il notaro criminale] una
e quieto; fidatevi di chi vi vuol bene: andiamo *. e la comitiva
, nel moto convulsivo col quale faraone vuol difenderlo, non fosse andato a cadere
in uno de'nostri fiaschi, che vuol dire in sette libre d'acqua, la
coppe e dare in bastoni ', che vuol dire mostrare di voler fare una cosa
mio coperto. tasso, 6-36: e vuol che 'l suo valor con chiara emenda
non ce n'erano altri, colla corazza vuol dire come chi dicesse voi altre donne
cose lampanti. goldoni, vu-1091: -che vuol da noi questo seccatore? -non lo
, e farlo martino -che in gergo vuol dire appunto farlo minchione. giusti,
cor fanatico. tansillo, ix-605: chi vuol veder la piena d'occhi ed orba
io non torno or ora che mi vuol dar de le ferite, ed aspetterà
questa ribelle / genia di francia ci vuol corda assai! verga, 3-54:
tuo padrone che ha tolto moglie vuol comperare una carretta dorata, bella e nuova
oblique in dipendenza della direzione che si vuol dare alle piante coltivate con tale sistema
derivarla da x ^ pùxiov, che vuol dire palla, sapendo noi aver avuto
il chiamato o non ode o non vuol udire,... si dice al
musico nel concerto, la qual musica vuol essere flautizzata: cornetti muti, flauti
che fai nella sommità del casamento, vuol pendere, da lato verso lo scuro
del sangue. redi, 16-ix-318: vuol sapere v. s... se
. ». « ebbene? cosa vuol dire? segno ch'è piaciuta, se
intagliato: / « suoni chi vuol provar l'alta ventura *. d.
. firenzuola, 653: - che vuol dir cotesto declina? - vuol dir
- che vuol dir cotesto declina? - vuol dir declinare una cosa che si declina
lagna il mio cornuto armento, / né vuol bagnare il grifo in acqua pura
il grifo in acqua pura, / né vuol toccar la tenera verdura. varchi
): questo becco cornuto non mi vuol rendere mia moglie, ed io la voglio
terra... il quale volgarmente non vuol dir altro che 'piè di cornacchia
leone ebreo, 243: a nissuno modo vuol che cieli e stelle abbino materia sustanziale
poeta, che vuole esporre la scienza e vuol pur fare una poesia, si propone
154): digli, che se mi vuol finire quell'opera per fame un reliquiere
cecchi, 18 -prol.: e'non vuol che la sodiate [la dote]
che anco fossi abile, e che cosa vuol ella ch'io trovi da cord'onta
questo vizio, / non intende e vuol correggere; / la stiche, e
chiacchiere gazzettarie, e tutto in somma il vuol far da intelligente / fino in ciò che
i pasmedici, 585: e chi vuol altri dagli error correggere, / seggeri
, per rimediare. nievo, 247: vuol intricarsi de'corrèggere, tr. (
emendabile. redi, 16-v-267: che cosa vuol ella ch'io trovi da correggere
al vento, / ché il matto non vuol mai correg- gimento. libro di
cui questa voce s'intende comunemente, vuol dire d'uno spirito buono, devoto
: i venti, poi, non si vuol credere che non si sian altro che
. f. doni, 3-111: chi vuol che i poeti, gli storiografi 10
giamboni, 2-53: chi vuol sapere che anni corrono nel mondo de
regole, ridotto alla forma che si vuol dare (una cosa). c
correttamente. bonichi, 1-12: se vuol, senza fallir, viver corretto.
che mi dà un po'd'uggia, vuol far la correttora e la sputa sentenze
s. v.]: che cosa vuol ella ch'io trovi da correggere e
., xx-11 (254): chi vuol venire al sommo della perfezione, non
volgar., 9-60: colui che vuol comperar greggia da'mercatanti, de'principalmente
, 2-12: anstotele dice che chi vuol fare e trattare la dialettica e la retorica
picciol garzone / quando 'l maestro gli vuol dar palmata. cavalca, ii-139: domandato
/ comenzollo a menacciare: / -che vuol dir se'tanto stato? / dimme
. canigiani, 1-51: il terzo vuol sua volontà fornire / sanza consiglio,
, 10-3-3: oh, il padrone vuol far altro che venire al corso! parini
iii-446: « se tinfermiera non telefona vuol dire che la malattia segue il suo corso
. marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto / col
la cavallina: / la gioventù la vuol fare il suo corso. -ant
in sua grazia rinchiuso / tanto che vuol ch'i'veggia la sua corte / per
. gioberti, ii-194: la riforma vuol essere interna, vitale, organica,
esclamano i censori d'ognuno, chi vuol fare il grande ed il magnanimo. guarini
cortigianeschi. redi, 16-vi-155: così vuol la convenienza cortigianesca. algarotti, 1-368
si dimena e gratta, / e perché vuol far meco il cortegiano, / questo
no, i cortigiani della moltitudine sovrana che vuol dimenticare la laida vita della giornata.
3-49: * pisciar nel cortile *. vuol dire 'far la spia': e questo
altezza. sassetti, 296: chi vuol fare una casa là, che abbia verso
, 12-67: canzone, il tuo cammin vuol esser corto; / ché tu sai
qui è lo stesso) come persone, vuol dire cercare le immagini fuori del loro
più il nome (o non lo si vuol dire in presenza di estranei).
uscire. forteguerri, 8-41: adrasto vuol saper cosa le duole: / ella non
, con diligenza e con pazienza esemplare vuol egli [apollo] intendere, sapere e
chiabrera, 2-13-34: cosa quivi non vuol, che si ri- magna. pindemonte
strettezze? ». « cosa vuol mai, mio buon signore! » rispose
ora che muoia ». -cosa vuol dire, che cosa vuol dire: ciò
-cosa vuol dire, che cosa vuol dire: ciò che in effetti significa
. goldoni, iii-42: vedete cosa vuol dire a dar la roba a credenza
: capii lì per lì che cosa vuol dire non essere nato in un posto,
: modo di dire usato quando si vuol fare intendere che sta sopraggiungendo la persona
. trattato d'amore, 52-8: vuol covrire / lo ben altrui, andandolo
l'amico che fa il servizio, che vuol così. alfieri, viii-84: atterro
mondo è cori e cori; e si vuol pigliarlo com'è, ed è inutile
od alle membra dell'uomo (che qui vuol dire specialmente donna).
ogni cosa. lippi, 5-48: vuol avvisar di ciò mona cosoffiola, /
/ ma ben fo, a chi lo vuol, caro costallo. guarini, 405
; costi ciò che vuole; se vuol costar costi: indica la decisione di acquistare
, / dicendo: ciò, che vuol costar, si costi. aretino, 8-210
di levarlo, e costimi / che vuol. sassetti, 175: se io mi
franco / la via, costi che vuol, ben scelta in prima. manzini,
, allo stato rudimentale ben inteso, vuol dire che l'essenziale, il constitutivo
poeta, che in lingua d'oca vuol dire mendico, non è che non
è giornata!... oggi ci vuol prudenza! soffici, ii-321: mi
solito della vedova di buona famiglia che vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a disfarsi
lo spirito, a voler far prode, vuol esser libero, e alla franchezza il
che l'altro paghi, ed el vuol far la vista. storia dei santi barlaam
sola qualità che si richiede in chi vuol fare il poeta. p. verri,
. pucci, ix-359: se 'l giovane vuol esser costumato / convien ch'abbi vergogna
cotidiana e la terzana, ma vuol esser fatto innanzi all'accesso.
dei colombi. panzini, iii-64: se vuol venire questo settembre a vedere come si
altra veste o panno di cotone, vuol dire: fatto di bambagia filata. c
-per simil. caro, 12-ii-314: vuol sonetti da me, come s'io gli
una bugìa, / perch'ei non mi vuol più cotta né cruda. -non essere
tuo sposo futuro. -chi la vuol cotta e chi la vuol cruda: i
-chi la vuol cotta e chi la vuol cruda: i desideri degli uomini sono
verga, 3-23: « chi la vuol cotta e chi la vuol cruda »,
« chi la vuol cotta e chi la vuol cruda », conchiuse. « padron
chiuso. almeno, se non mi vuol dar covelle del suo, restituiscami il mio
. pavese, 8-50: aver peccato vuol dire restar convinto che quell'azione è in
semplice denotativo di stato, e non vuol dir altro, se non che la
della requie. marino, vii-108: chi vuol notare la sovrana eccellenza e nobiltà di
fraterna / pace, dic'ei, vuol testimoni in tebe / gli argivi aver
parve, certamente, se si vuol credere alla testimonianza degli occhi. alfieri,
uno fiorino. varchi, 23-90: che vuol dunque dire, che tu a questi
prima di me, e se non vuol fare un'ingiustizia al suo sangue,
lontano. serao, i-999: chi vuol prendere alla * bonafficiata ', oggi,
preso nel senso d'allentare, che vuol dire quando a uno per la soverchia
quel propizio l'esce; / e come vuol, li minuisce e cresce. g
tenervi troppo a cresima, / chi vuol vivere allegro in ogni stato / senza imparare
8-28: il vescovo, che domane vuol cresimare, lo debbe avere miso a
si calmò, col sorriso indulgente di chi vuol far capire la ragione proprio a un
ci resta. / ogni vii terra vuol rizzar la cresta. varchi, 24-24
operai milanesi alzan la cresta; chi vuol gente abile, bisogna che la paghi
e manovale fino alla chiamata. cretino vuol dire trascurato da piccolo, denutrito,
piccolo, denutrito, inselvatichito. manovale vuol dir servo operaio, mestiere sprezzato.
, iii-136: [la sulla] vuol terre sode cretose e bianche. faldella,
municipale, ma il paese non la vuol né per cristo né per i santi
uguali. aretino, 1-91: che vuol dir le minorine; il cala- brache
negroponte fa un cricchio per cenno quando vuol frangersi, e per questo si sal-
ch'è mio debitore, che non vuol pagare i diritti al tribunale; questo è
presto il suo processo, / e vuol darmi una pena capitale, / quantunque
: un nume che di raggi crinito vuol i suoi seguaci d'illustri idee.
impossibile star con l'empireo, che vuol dir igneo, ma acque sopra il cielo
, è altro dal cristianesimo? accettarlo vuol dire alla lettera entrare nel mondo del
è fermato a eboli *. cristiano vuol dire, nel loro linguaggio, uomo:
persona, per certi criteri suoi, lo vuol fare consistere [il matrimonio] unicamente
secca nello spiegarsi e senza far mai nulla vuol giudicar d'ogni cosa. algarotti,
ci confondiamo, / il mondo già vuol sempre criticare; / quel che ci
frutti. panzini, ii-96: il servo vuol fare il padrone, il sottomesso vuol
vuol fare il padrone, il sottomesso vuol criticare il capo, i contadini vogliono
ha cinto il crocco, / con che vuol chéd i'tenda / s'i'vo'
lippi, 11-36: pur anco gli vuol far, mentre ch'ei muore
da 'crocchiare', che in significato attivo vuol dire 'percuotere '. =
... che a mio creder non vuol dir altro che crocchiante e panca edere
il verbo * crocchiare '... vuol anche dire quel suono che fa un
mocenigo, il quale nella sua alvisopoli vuol dare delle grandi feste per la nascita
andato a fare in cucina? -curiosità. vuol saper tutto. vuol saper quel che
? -curiosità. vuol saper tutto. vuol saper quel che si fa, quel che
, iii-36: e curioso costui. vuol parlare latino e non sa nemmeno parlare
di parola, un liberale che non vuol essere né ministro, né capo- popolo
gallina o più, quando loro si vuol dare a beccare. pascoli, 323:
dinanzi al mio padrone, il quale mi vuol far suo maestro di casa. cardarelli
al giusto serve / chi compagni ci vuol, non serve a noi: /
; / ma generoso e giusto / vuol che ne venga vindice e custode /
così malato com'ell'è, ci vuol dimolto custodiménto. -con tanto custodiménto,
.. /... a voi vuol che ne venga, / ed al gran
di tenermi sulla griglia. ma se vuol calcolare, son più bravo io.
il dado e noi trassini, / se vuol delle virtù essere amico. burchiello,
mangia tossa, e mi paga, mi vuol parere d'aver fatto diciotto con tre
più artificioso non può riuscire ove si vuol dar piacere a molti. foscolo,
. canti carnascialeschi, 1-165: chi vuol buon damaschini, / tolgagli che sien
mirabil vedere. tassoni, 314: vuol il governator che gli stendardi, /
457: il vecchio navagero che non vuol per casa damerini e cascamorti di venezia
. b. andreini, 99: così vuol del gran dannaggio il duce. marnioni
altro. pallavicino, 7-56: chi solamente vuol non dannarsi, non ha il voler
al proposito, veda come egli di nuovo vuol pure che io abbia riputato gran mancamento
che voi; perché credo che non vuol promesse in danno del prossimo. leopardi
boiardo, canz., 70: come vuol, frema -il mare e il ciel
con loro. magalotti, 1-328: chi vuol conoscere un dappoco, gli faccia accendere
lucia, 221: « non vuol venire, » diss'ella, con un
un sorriso di scherno: « non vuol venire: è una dappoca ». «
modello più nitido; e non vi vuol meno che tutto il ben fondato timore di
, xxx-4-245: quando l'amata sua vuol dargli il merto / e il guiderdon
mangiare agli operai. pecchi, 11-46: vuol darmi sùbito una spiegazione, si sente
. de sanctis, 7-63: chi vuol conoscere la coltura di quel tempo,
tutti quelli della terra dicono: che vuol dir questo? storie pistoiesi, 1-36
stracca. papini, 20-141: chi vuol venire con me, dice gesù, dia
ancora persuaso: « lucro, ma che vuol dire lucro? ». « e
? ». « e dàgli: vuol dire guadagno ». pavese, 7-47:
rimprovera. cavalca, ii-43: ciò vuol dire, che l'uomo debbe dare allegramente
buonarroti il giovane, 9-425: non vuol dire scolare un giovin sciolto / dall'
cattivi. mamiani, 1-223: che vuol sul carro / felice di vittoria aver
lì. goldoni, vii-1133: se vuol andar, vada, se non vuole,
buon proponimento per udire / come dio vuol che 'l debito si paghi. cavalca
frigge con l'acqua e non le vuol dare a ufo, ce le metta
. proverbi toscani, 93: chi vuol quaresima corta, faccia debiti da pagare
tempra o dura. / sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova
negoci. malvezzi, iv-270: quello vuol animosità, e questo nasce sovente da debolezza
mezza parola; / tutti gridano, ei vuol far il saccente. d'azeglio,
mi bisogna a carlo ritornare / che vuol seguir della giustizia il ballo / e far
qual pudor cert'opra, / che vuol natura, ei con lo zampin ricopra.
. ariosto, 26-133: ruggier non vuol cessar fin che decisa / col re
, 7-36: né può né creder vuol che morto sia; / perché di sì
che mal si declina / quello che vuol la volontà divina. tasso, 9-49:
chiama rovina, che rovina, e vuol dire una gran rovina, e si declina
maravigliandosi, diceva: -figliuola, che vuol dire che tu istai così pensosa.
può nel moto contrario a quello dove vuol generare la ralità degli italiani ha
ben raro, ma necessario a chi vuol giungere all'ottimo. goldoni, iv-341:
, ii-229: è risoluta, / e vuol partir. per argomento adduce / che
convulsioni; per la fortunata inghilterra pace vuol dire sviluppo della ricchezza pubblica, diffusione
229: quando il filosofo geometra vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in
che la pugna domanda, / non vuol ch'oltra quel dì si difinisca.
di maggior estensione dell'oggetto che si vuol definire, il quale concetto venga ristretto
signorelli, xix-4-605: il teatro che vuol considerarsi come uno de'pubblici educatori, per
/ si degna, e che non vuol che le si faccia / intorno da cert'
. proverbi toscani, 32: chi vuol lavoro degno, assai ferro e poco legno
» stessa di talete... non vuol essere una deità ma un concetto.
rinaldo: questa gente ria / la vuol far, come il delfino al tonno
, i24- 128: catrina, morte vuol ch'io vada seco, / ed io
223: uomo deliberato, non vuol consiglio. 9. sm. la
ritornare sopra le sue deliberazioni, se vuol dimandarne una dilazione nella risposta..
pregio ben raro, ma necessario a chi vuol giungere all'ottimo. goldoni, viii-324
li preti delinquenti, mostra che si vuol conservare la libertà ed autorità.
de'medici, i-83: cerchi chi vuol le pompe e gli alti onori, /
zite. montano, 329: ci vuol poco a spiegare il piacere sempre rinnovato che
che l'infida moglier così delusa / vuol ch'ivi al drudo suo si resti
. gramsci, 7-68: t demagogia » vuol dire parecchie cose: nel senso deteriore
popolari, ii-548: la parola democratico vuol dire amante e seguace della democrazia,
ripe. boccalini, ii-168: se altri vuol demolire una torre fabbricata con salde mura
. carducci, ii-12-151: se ella vuol seguitare... a scrivere di
salvini, 6-34: carolare allo iddio (vuol dire dio bacco) o portar
*, pare un bisticcio, ma vuol dire 'togliere al tabacco una parte della
: se la giustizia... non vuol dir altro che utilità, perché applicare
adesso io conosco chiaramente che donna non vuol dinotare altro che danno. magalotti, 21-93
è semplice denotativo di stato e non vuol dir altro, se non che la creatura
la primogenitura / ad un ingordo, che vuol porsi il dente. pascoli, ii-164
; / ciuppa ciuppa ciuppa, non vuol ministruccia, / perché non avea dentucci
: ma chi confronta, chi giudica, vuol essere intelligente e denudato di prevenzioni.
vendette private per un oggetto, che vuol essere trattato con dolcezza, e di
suo depon l'altiera fronte, / e vuol che chi s'umilia vi sormonte.
quali ci se fatto dare / e vuol che voi siate il depositario / in fin
della pietà; e si vuol dar drento, e chi ha danari dote
egli, e sa da qual lato si vuol prendere. giannotti, 2-2-137: andare [
. cieco, 19-57: ei non si vuol fondare in aria, / ma tener
non si contenta di vincere, ma vuol anche deprimere i vinti col suo disprezzo.
. pellico, corte., ii-18: vuol deprimere la nobile alterezza di giulia insultando
non istà dappresso / nessun uccello se non vuol morire / e dalle branche sue venir
. equicola, 24: amor vuol espugnar la rocca fatta dalla gelosia,
quattro volte, e sei / sciocca vuol dirsi e stupida colei, /
avarizia. segneri, ii-519: se non vuol che la fama deriditrice apra dipoi le
nazionali è insufficiente quanto quella che si vuol derivare dal riconoscimento degli istinti.
. f. negri, 231: vuol adoprar ingegno esso per il testatore, annullando
ricapito, cioè più baratto, che vuol dire buona derrata. chiabrera, 561
conturbò. bocchelli, 1-i-332: chi mi vuol derubato, ladri e traditori; e
, ladri e traditori; e chi mi vuol morto, assassini! moravia, xi-539
, 2-487: desco... vuol propriamente dire la * tavola dove si
testimonio attento e assiduo della vita cui vuol descrivere. sbarbaro, 1-56: di
/ sì che non può o non vuol render merto, / si duol se scontra
in sì fero stato / fortuna ria mi vuol, per appagarsi. leopardi, 1020
savonarola, iv-445: io ti domando che vuol dire che tutte le profezie si verificano
e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
te non ricorre, / sua disianza vuol volar sanz'ali. giusto de'conti,
ha preso il cioccolato, e adesso vuol mangiare? tommaseo, i-275: desino nella
o povertà / santa! chi ti vuol t'abbia. tu sei simile / alla
un ragazzetto è un piccolo despota: vuol quel che vuole. p. viani,
mutar veste è solito più di chi vuol comparire un altro, che chi ha
sua sorella per certi danari, e vuol irsi stasera con dio. -oh cotesta
assalto a la città destina, / e vuol ch'ogni altra cura ornai si lasce
se giudizio o forza di destino / vuol pur che il mondo versi / i bianchi
piccolomini, 1-459: destino... vuol dire cosa naturale, dipendente da quelle
il numero delle domande per le quali la vuol concedere [una grazia], una
sua immaginazione aver determinato l'accordo che vuol effettuare. foscolo, xiv-226: soprattutto
da montalbano, 920: figliuola, che vuol dire che tu istai così pensosa,
3-13: a scrivere una lettera non ci vuol tanto, e molto più trattandosi di
arte, / che de'usar chi vuol seguir bontate. cieco, 1-7: costui
parere. berni, 55: chi vuol saper se le pèsche son buone, /
. galileo, 3-4-278: qui egli vuol mostrare, che né anco ponendosi il
3-299: d'abiti e di anni grave vuol parere, / sia fedele e segreta
lancellotti, 261: al fanciullo che vuol imparare di leggere fa di mestieri conoscer
distinzione non va tralasciato, se si vuol parlare e scrivere regolarmente. idem,
frutti, e simili: però ci vuol discrezione, e non istendere troppo l'
', e 4 chilon ', che vuol dir 4 sugo '; onde questo
ricordati, 1-38: i diaconi (che vuol dir ministri) li quali evaristo sommo
malmantile, 1-134: diadema appresso di noi vuol dire quell'ornamento o corona di splendori
eristico è nemico dell'interlocutore, 10 vuol negare; il dialettico lo ama come la
ama come la sua stessa vita, vuol costituirgli la persona. -raro.
assumere come premessa la proposizione che si vuol dimostrare; circolo vizioso, petizione di
iscusato. fagiuoli, 3-4-282: chi vuol una commedia, un dialoghétto, 1
malmantile, 2-688: batter la diana vuol dire battere il tamburo all'apparir del
10-193: la diapason diapente, che vuol dire ottava e quinta, che i musici
muratori, iii- 145: si vuol aggiungere che la 'triaca', il 'diascordio
che chiamavasi diastaltica, dal verbo che vuol dire allargare; onde diastole si dice
quel di diavolo, che altro non vuol dire che calunniatore; onde convien dire
, quel diavolo! dicesi pure che vuol concorrere all'asta per la gabella delle
: e la seta? quella sì vuol costar molto ora che c'è questo diavolo
, 23 (397): ci vuol tanto a fare il galantuomo tutta la
, muove in tempo difficoltà a chi vuol bene, dice: 'io fo la parte
piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire arrivare a tavola e trovare tutto
: * vestiti '... chi vuol vedere il diavol vero, metta insieme
. idem, 355: il diavolo vuol tentar lucifero (si dice quando imo
. cecchi, 18-34: la rovina non vuol miseria. vedi / se tutti i
a un suono? -quando il diavol vuol andare in processione, non gli mancano
ucciderli tutti. dossi, 769: vuol forse lo stato mandarci all'asta, lui
rosmini, xxii-264: un uomo che vuol vendere ima casa afferma che vale lire
che vale lire centomila; colui che la vuol comprare osserva, che da questo valore
stolti, / che se per voi si vuol difesa farsi, / tutti sarete dibrusciati
l'alma dicata; / che tutto vuol far tuo ciò ch'opra e scrive:
vostre scempie dicerie. i altro ci vuol che queste filastrocche, / a convincer di
, 1-388: per dichiararsi autore, vi vuol altro che saper porre in rima quattro
al nemico più di quello che si vuol dire. botta, 4-465: l'ostile
la prima parla ai sensi, la seconda vuol parlare alla ragione: la francese è
scandendo le sillabe come un dicitore che vuol dare un senso recondito a una massima,
delle cose; e però l'ordine si vuol guardare più che altrove in questo genere
qual si voglia numero: come se si vuol dir cento mila, si dirà dieci
appresso a'medici, * dieta 'vuol dire regola di vita universale. dizionario
iii-14-190: la ninfa dice che non vuol più nessuno, ma viceversa chi le vuol
vuol più nessuno, ma viceversa chi le vuol ben la segua, e s'avvia
di qualche corpo di difesa, non vuol dir altro che drizzarla verso quella parte
una qualche mancanza, ed ella si vuol supplire coll'intelletto. guerrazzi, i-245
senza pensarci,... e vuol dire che hanno la tasca piena, e
nella nostra terra. estirpare i primi vuol dire distruggere anche le seconde. buzzati
lor. muratori, 5-ii-245: si vuol rispettare l'antichità e commendarne il valore
c. dati, 3-52: egli si vuol fare acconciare il naso, del quale
perché secondo loro se don elia compra vuol dire che il mercato sale. e voi
, 1-395: dal sonetto non si vuol levare qualunque sia difficoltà; stando appunto
marchi, iv-218: il sor giacomo non vuol sentire le mie ragioni e mi dà
santa chiesa. cesarotti, i-85: chi vuol mantenere la squisita conoscenza dei termini e
guarda gli armenti, / che se vuol la sua ninfa / tentar d'amor talora
boccalini, i-271: il rimedio che altri vuol applicare al formazione, alterazione. -per estens
ii-15-313: per la fortunata inghilterra pace vuol dire sviluppo della ricchezza pubblica, diffusione
ix-439: a ben far difìzio / si vuol sì provveder del fondamento / che per
digerito un'esperienza, avere il distacco vuol dire vederla come un'ingenuità infantile.
, ma l'osso è duro e vi vuol flemma per digerirlo. 6
pindaro, / che sopra i lirici / vuol far da principe, / e gara
di ricostruzione, di riallacciamento. si vuol collegare lo stomaco, rimasto senz'esito
ch'ai cominciare / ed ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo
astronomico. galileo, 3-4-186: che vuol fare il sarsi del moto intorno al
eccellente bornicco un tal digrasso / propio vuol inferir. gioberti, i-16: non si
cane, quando digrigna i denti e vuol mordere. leopardi, 204: digrignando
diguazzar de la testa, che non vuol venire, onde io vado a lei,
f. doni, 3-171: pure come vuol la sorte v'era un certo quanqua
mansione troppo decorosa per un reai pastore che vuol prendere moglie: onde fu, in
deve il silenzio custodire, / perché non vuol che scandal si dilati. p.
, 54-45: la dea, che passar vuol per chiusa figlia, / fu solita
, affermativa o negativa, che si vuol dimostrare (e perché raggiunga lo scopo
di facezie. marino, 374: chi vuol, canti a sua posta: /
mi fa pensare; / e se vuol l'un de l'altro dilettare, /
gente eletta e degna, / che vuol che vada ove più gli dilette. parini
, / guerriero, altiero, vuol sangue ed estinti, / vuol vittorie,
altiero, vuol sangue ed estinti, / vuol vittorie, vuol vinti; e se
ed estinti, / vuol vittorie, vuol vinti; e se, commosso / da
rosalinda. segneri, ii-509: che vuol dire dilucidare, signori miei? vuol
vuol dire dilucidare, signori miei? vuol dire, render chiara una cosa oscura;
da far talvolta anch'ella, / vuol ch'io fermi la pala e ch'io
l'abbin ripreso il solito dimenio ci vuol del tempo. saccenti, 1-2-31:
a carlo, / che non si vuol però dimenticarlo. perticari, i-27: crederemo
. c. gozzi, 4-319: vuol una stanza picciola e dimessa / con poche
disgrazia si trova esser soriana, che vuol dir di nessuna domestichezza. -il
, / disse: contro a costor si vuol procedere, / perocché non è cosa
: e per poter l'esercito levare / vuol che obbligata sia questa città / ottantamila
a tutto il passo di cui si vuol scemar la forza, e che vanno a
né a diminuzioni: ché tutto si vuol soddisfare fino all'ultimo centesimo. trattasi
come è la mitigazione dell'ira, che vuol che si diminuisca il fallo. b
, iii-160: giacché mio padre mi vuol far arrossire, sono obbligato a dire
gran pena con parola disse: or che vuol dire questo così dubbioso modo di dimostraménto
, non mai veduta in prima, / vuol dimostrar con l'altre cose belle.
segno singoiar dimostrativo / che il verno vuol dar loco al tempo estivo. savonarola
c. dati, vii-3-115: chi vuol dottrine dimostrate, ricorra alla geometria,
., 1 (23): « vuol dunque ch'io sia costretta di domandar
dell'autonomia e dell'eteronomia dell'arte, vuol dire, in fondo, ricercare se
per adornarne i suoi stellanti chiostri, / vuol ch'i'depinga a chi no 'l
la favola verisimile, s'ella non vuol esser tenuta per vera, risponde egli
apollo un ramoscel, che in don vuol darlo / a un bel sonetto, che
s. c., 4-2-2: ragionevole vuol dire con discrezione e sanza niuno troppo
qui è prima da vedere che questo vocabulo vuol dire però che qui è maggiore mestiere
a visitare. savonarola, iii-3: che vuol dire che alcuni sono predestinati ed alcuni
che n'è di voi? che vuol dire tanto silenzio? da poi ch'io
g. gozzi, 3-5-381: ma che vuol dir che mentr'ei legge, il
e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa? ed
gumedra in quella lingua del gran cane vuol tanto dire quanto imperadrice nella nostra.
lissa 'che dice cioccolani, cosa vuol dire? parola bizantina, vuol dire
cosa vuol dire? parola bizantina, vuol dire * regina '. 24
vive; la vive, e mi vuol sotterrare. -a dire di (con
giunga sempre all'ultima verità ricercata, vuol ben dir cattivo che alcun piccolo lume
-iron. fagiuoli, 3-3-310: vuol farla anch'egli da predicatore; j
consiglio da persona / che vede e vuol diritta- mente e ama. bibbia volgar
umani, / sì che remo non vuol né altro velo / che l'ali
una specie di convulsione... tutto vuol vedere co'propri occhi, di tutto
. trattato d'amore, 6-3: chi vuol aver gioiosa vita intera / fermisi bene
la diritta è provare, / chi vuol, che qualche cosa più gli piaccia
l'opinion mia, / a chi vuol una cosa ritrovare, / bisogna adoperar la
che non è atto all'uso che si vuol farne, allo scopo che si desidera
amare / ed ancora colui / che vuol far men che ricever d'altrui.
e disamare non sta a chi lo vuol fare. fogazzaro, 7-187: sentì rimorso
s'accosta / a spagna e ognuno vuol la foggia nuova. magalotti, 24-139:
cosa debbo dire a luisa, cosa vuol mangiare? ». è disarmante,
mie lucide armi, / qual duro fato vuol ch'io mi disarmi? d.
le più minutamente ma separatamente considerate si vuol comporre un gran tutto, si trovano
e a vincere quegl'istinti ferini mi ci vuol gran forza, e sento uno strazio
si può ben fare / ch'ella non vuol covare, / e m'intorbida l'
il cielo, o diva mia, non vuol ch'io tàcciati; / anzi, perché
e quelle che discende / conta, ché vuol saper quante ne lassa. d'annunzio
salimento, intorno alla ricisura della mano vuol dir discendimento e male. 2.
discenso della mano verso la apic- catura vuol dire il contrario. campailla, 6-30:
mondo cosa alcuna eterna: / fortuna vuol così, che se n'abbella, /
da sgombrare quelle artifiziose tenebre, se ne vuol discemere il proprio e il vero.
al popol d'italia chi un calcio vuol dar? pascoli, 702: ed ecco
delfino ed un core, che disciferató vuol dire: amo del fino core.
il cavallier, che ricordargli / sol vuol che da gabrina si disciolga / prima
. g. bentivoglio, 4-212: che vuol dire questo dare l'armi, e
de'medici, ii-18: ché grave colpa vuol gran disciplina. della casa, 548
figur. tasso, 8-6-290: altri vuol ch'ella figura e forma / abbia
: se non mi credi, questo vuol dire che tu vuoi potermi disprezzare a
pur rimasto tanto di saviezza che non vuol esser chiamato cavaliere, perché non giova
5- 468: chiami, e non vuol rispondere / quest'arido mio cuore;
lo volesse io; / se rinaldo lo vuol, non disconviene, / come io
la statua d'omero sopra una rovinosa base vuol dire la discoverta del vero omero.
e, quando par che ne discordino, vuol dire che sul primo è sorto o
alfin consiglio. groto, 41: qualunque vuol prender moglie discorra prima, perché la
cattivo scrittore, un cattivo discorritore chi vuol tutto dire, e nulla lascia ad
letterato] domanda al pittore che cosa vuol dire, e, a seconda di quello
. berni, 3-2 (i-59): vuol esser la sentenzia ben matura, /
lor medesime. il discorso de'medici non vuol pietra di paragone. 6
tutta manna. pirandello, iii-274: vuol discorrere lei? prima lei deve stare
v. franco, 332: la ragion vuol ch'ogni ben di voi creda,
. salvini, 41-396: conforto vuol essere ed animo, ed una lode più
disse a quel molto discretamente / che vuol partir dalla sua riverenzia / e domandava
inteso: è una madre discreta; vuol far le parti giuste colla figliuola.
. proverbi toscani, 134: chi vuol esser discreto conosca bene altrui.
vostro. e dice la chiosa: ragionevole vuol dire con discrezione e sanza niuno troppo
onore e l'interesse della patria; vuol pensare a'casi suoi ed a'suoi guadagni
s. pietro, chi di loro vuol recedere. guerrazzi, i-271: se
sopra l'altra; e dove si vuol fare scuro si soprappone più linee,
com'io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga.
sole, potrà dirsi che qui solamente si vuol disegnare quel risalto che faceano i capelli
lino, inclito bel lavoro / da chi vuol la mia dea prender disegno / per
solo... bisognerebbe disertare. -cossa vuol dir desertar? -vuol dir fuggire.
lapiti immane. leopardi, 208: che vuol dir questo? ripigliava il conte:
per solito della vedova di buona famiglia che vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a
. tuo padrone vuole andarsene da nuoro e vuol disfarsi di te; ma prima vuol
vuol disfarsi di te; ma prima vuol darti marito. baldini, 7-125: bisogna
): « ecco il galantuomo che vuol mandar me al cellulare per ima dozzina di
la orgogliosa sì minaccia, / e vuol disfare il celo e il suo macone,
è l'una; ma l'altra vuol troppa / d'arte e d'ingegno avanti
e preparati? miserie; ma ci vuol così poco a disturbare uno stato felice!
ingrato / all'odorato, / che lo vuol prima purgato. pananti, ii-218:
tasso, aminta, 906: chi imparar vuol d'amare, / di
dare alla rete onde color dislacci, / vuol, ma si straccia poi le bionde
magalotti, 12-ii-3-181: avveduto mercatante non vuol comprar gioia di gran valore, se
, da non essere accolto da chi vuol essere italiano. svevo, 5-283:
è chiamato « kom », che vuol dire collina, tanto è pianeggiata la campagna
, v-ico: marco di sciarra non vuol disloggiare, ed ogni giorno si scaramuccia,
decoro e convenevolezza delle cose: e vuol dire in sentenza, che quella cosa che
limosina di pagore i cavalli a chi vuol mandare i cervelli per le poste, che
, iii-211: -dopo qualche mese, le vuol toccare a gettar più d'un sospiro
ella m'ha fatto intendere che non vuol venire a osteria né in luoghi disonesti.
inique tentazioni. pascoli, ii-680: dante vuol insegnarci che il peccato originale disordinò primamente
, ma facilmente ancor si disordina chi vuol disordinare. s. maffei, 5-1-106
era, fu fatto mondo, che vuol dire corpo ordinato, e ornato altresì
natura, che, come dicemmo, si vuol perfezionare dai poeti. torti, xix-4-892
dal metterla in disordine: il consumarla vuol dire distruggerla, né lasciarvi altro avanzo
dispaia / e chi gustò treggea, non vuol civaia. = comp. da
qual'or l'acqua o il pome vuol gustare, / subito l'acqua e
vede / il danno suo e non gli vuol dar lato. giov. cavalcanti,
da far proprio morir un disperato, / vuol trucidar ognuno, ognun vuol morto.
, / vuol trucidar ognuno, ognun vuol morto. note al malmantile, 1-28:
-io ho tanto tormento: / amor non vuol che a lui io 11.
. bartoli, 9-30-69: e se vuol farsi paragon fra gli eccessi: il tutto
fiore, 156-3: figliuola mia, chi vuol gioir d'amore / convien che sappia
il diritto della libertà dell'uomo quando vuol porsi impedimento alla comunicazione delle sue opinioni
'monte de li chevi ', che vuol dir de'topi, per la plaga
/ che, come fa, non vuol ch'a noi si sveli. giov.
significa l'anima o l'intelletto e vuol dire: disponti bene, purga l'
, allo stato rudimentale ben inteso, vuol dire che l'essenziale, il constitutivo
papini, 120: governare despoticamente non vuol dir altro che governare a suo talento
è un leone; / ch'ei non vuol niente di ciò ch'usa qui.
compositor si comporta quivi come despotico; vuol pure far da sé, e piacere unicamente
autonomia e dell'eteronomia dell'arte, vuol dire, in fondo, ricercare se l'
carnascialeschi, 1-416: quel rozzo contadin vuol disputare / de'corsi delle stelle
dis- s'egli), che non vuol patire che si divida per metà, e
* profano '; il che non vuol dire 'non sacro o non consacrato',
non consacrato',... ma vuol dire 'dissacrato', cioè violato e contaminato
auda [tommaseo]: quando uno li vuol cuocere [i fagioli], ne
fagioli], ne piglia quella quantità che vuol cuocere, e li mette a mollo
gli avete fatto? -niente; non vuol compatire la gioventù. -via, posso io
dissimigliantissimo il fine, poiché l'una vuol convincere e persuadere di cose e a
della composizione. settembrini, 104: ci vuol altro che il microscopio a discoprire le
dal metterla in disordine: il consumarla vuol dire distruggerla, né lasciarvi altro avanzo
dobbiamo sapere che chi di quest'opera vuol piacer a dio, sì la dee far
orecchio, benché armonioso e pittagorico, vuol tal ora ne'perfetti concerti esser di
, 520: scrivere elegantemente non vuol dire altro se non scrivere in modo
). anguillara, 10-57: raccordar vuol, pria che di novo cante,
posa. sassetti, 127: chi ne vuol comperare va quivi, e guarda loro
si sente la gente lontana, chi vi vuol bene e chi vuol male; tenere
, chi vi vuol bene e chi vuol male; tenere ondate rotolano sul cuore disteso
parecchie carte / che un disteso cotal vuol esser lungo, / cioè il registro di
agostino volgar., 1-8-208: or che vuol dire questo, se non la mano
. ginanni, 1-157: il colonna vuol... rinvenir la luce nel cadavero
fida [il bonomo], e non vuol vedere la * distinta ', e
, come accorta e diligente, / qual vuol ch'allor s'adopra e qual si
vi vede in separato tutto ciò che vuol vedervi, e non più;..
sia ùtili, sia dilettévoli, come vuol la corrente e stùpida distinzione. pea
e muto / starsene vede, non vuol dargli distorno. = deverb.
mani e di ginocchia ed ogni passo vuol essere studiato e misurato, la mente
qualche amico ch'è fra noi distretto / vuol e'far prezzo della mia persona.
già mai? aretino, 8-215: chi vuol uscir di cenci, dico, chi
uscir di cenci, dico, chi vuol distrigarsi da gli stracci, sia saviolina,
baruffaldi, xxx-1-112: ma così vuol la sperienza tormentare, turbare,
dal metterla in disordine: il consumarla vuol dire distruggerla, né lasciarvi altro avanzo
formidabile fantasima della potenza russa napoleone lo vuol distruggere. carducci, ii-10-264: il
e preparati? miserie; ma ci vuol così poco a disturbare uno stato felice!
direbbe diseguale / a me al qual vuol dar donna reale. boiardo, i-15-17
coloro, / gridando: -chi mi vuol vietar la strada? p. f.
o per far sapere che non si vuol parlare. dante, inf.,
a saldar di mie disgrazie / altro ci vuol che dittamo cretense. p. verri
compilare un vocabolario che ad ogni modo vuol essere fatto a firenze o a siena
non vi manca chi questo mal uso vuol favorire, con dire che comunemente così
: per te come per me non ci vuol altro che divagamenti e passatempi. carducci
a costoro, né di quello che si vuol fare, né di quello ch'io
236: semina nelle spine colui che vuol ritrarre le ragioni della natura: la garritrice
! sacchetti, 66: vada chi vuol pur alto e meni orgoglio / ché io
cuore?... a chi vuol divertirsi alle tue spalle, o a chi
tratta di un umorista senza lavoro che vuol divertirsi a mie spese ».
e quindi creduto figliuol del sole, vuol reggere il carro d'oro del padre
dissi, ho questa compagnia / che vuol fare una lieve merendina; / dateci qualche
1-130: viene avviso che il turena vuol cercare d'introdurre tre convoi nel campo
ne fu detta « teologia », che vuol dire « scienza del parlar degli dèi
bella, / com'a sé simil vuol cosa immortale. mascardi, 238:
divisa. buonarroti il giovane, i-360: vuol far divisa / dalla amicizia mia sol
i greci a gara; / ma tullio vuol partir. -separazione legale fra coniugi
faccia qualche domanda. ma sì, vuol sapere per esempio da quali numeri il
savonarola, 8-ii-44: « baal » vuol dire « de voratore », cioè il
alfieri, v-2-853: il dizionario politico vuol essere rinnovato del tutto: tutti i
bertini, 6-249: se lei non mi vuol dar de'suoi do- bloni, /
; /... / ciascun dì vuol saper che fa, che dice, /
ritorna a tua scienza, / che vuol, quanto la cosa è più perfetta,
forza vuol tirar pur l'arco, / benché sia
; / ciuppa ciuppa ciuppa, non vuol ministruccia, / perché non avea dentucci
. michelangelo, i-23: troppo dolor vuol pur ch'i'campi e viva.
musico nel concerto, la qual musica vuol essere flautizzata: cornetti muti, flauti
, 1 (23): vuol dunque ch'io sia costretta di domandar qua
quale avevo domandato settecento scudi, che vuol dire quasi quattromila franchi, me ne ha
. 5. ant. che si vuol raggiungere (un determinato luogo).
che si fugge tuttavia; / chi vuol esser lieto sia: / di doman non
col domenicale; in ciabatte, nessuno vuol farsi vedere. fogazzaro, 1-250:
pananti, i-i: la musica vuol far la gentildonna, / e l'
avere questo godimento ogni casa di campagna vuol essere situata in qualche eminenza. così
solari). fagiuoli, 1-2-129: vuol essere averne un po'di cura,
michelstaedter, 313: come il maldestro che vuol smuovere una pietra, che ignaro della
iv-233: voi, donne, si vuol che facciate la vostra riforma, ma
donati. gozzano, 1185: il sultano vuol donare francesco di ricchi doni. schiavi
tapini voglion profetare / e tal si vuol mostrare / isaia, eliseo o daniello,
donde. ber ni, 155: chi vuol sapere il come, il quando o
dondola, ch'io sconto '. vuol dire: sconterà il buon tempo che
[c'è] una tesi estremista: vuol proclamare addirittura che non esistono, né
forte è da blasmare i quel che vuol medicare, / se non sa ben dottrina
grande e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
a te non ricorre, / sua disianza vuol volar san- z'ali. petrarca,
e buoi dei paesi tuoi', chi vuol vivere e star sano, dalle donne
lavori. carducci, ii-9- 193: vuol vendicare con dolce ferocità donnesca certe cattive
, prete cicisbeo, / che in arabo vuol dir prete frullone.
lavoro che non si può o non si vuol brunire o lustrare, coprendo la cosa
, non mai veduta in prima, / vuol dimostrar con l'altre cose belle.
. manzoni, 65: se prudenza il vuol, vegli pur l'occhio; /
/ cotanto il cor, ch'ei vuol portarlo sempre. 8. dimin
mi senta il zio. / se vuol dotar la serva, non lo ha da
/ e a consorte la dia cui più vuol bene? verga, ii-32: la
perciò ch'egli co'suoi dotti scalpelli ne vuol formare. menzini, i-252: non
genere umano o non sa o non vuol fare né una cosa né l'altra.
santi dottori tengono che a chi vuol divenir beato si convien fare la penitenzia che
pare che non sia un imbecille: vuol molto bene a questa sua innamorata;
quale vuole accettare l'aiuto che esso vuol fare, subito soccorre là due costui
dante, conv., ii-1-2: si vuol sapere che le scritture si possono intendere
bellissimo, / che un gentiluomo amico mio vuol vendere? 7. ant.
fastidioso, volgare, ignorato, ci vuol forza di volontà e persuasione che il dovere
uno ad uno, come di chi vuol fare bella figura spendendo poco. manzini
dra- ghetto, disse: chi mi vuol bene mi segua. guerrazzi, 9-i-93
/ dragoncello, / qual ragion, vuol ch'io mi taccia? 2
drattesto', onde è detto 'dracma', vuol dire impugnare. montanari, ii-245: in
a sproposito un fare appassionato: * ora vuol fare un dramma '. 'che
applicarmi a fare una poesia drammatica vi vuol tempo e fatica. gemelli careri, 2-ii-
alla felce... driòpteri non vuol dire altro che felce di quercia, im-
. angiolieri, 65-3: qual uomo vuol purgar le sue peccata, / sed
per tornare al principal dubbio, chi vuol conoscere se egli o alcun altro è
ipocriti. -stupito, che non vuol convincersi di ciò che accade.
ci fossero delle persone. egli non vuol essere veduto da chi che sia.
è troppo buona per loro: che non vuol dir altro che dubitare ch'ella non
, 217: se il compratore li vuol fare offerta di 130 ducati, piglia
un dito della mano del sensale e stringendolo vuol dire « darò 100 ducati » e
torna a stringerne tre altri insieme e vuol dire tre decine di più, ch'il
quattrini per comprarlo. -non gli vuol dare? -o buon, o buono;
note ha tal temeritade, / che vuol col galantuom stare a duello. c
ha sempre i suoi dunque, e vuol ritorcere ogni mio argomento col dunque,
mio argomento col dunque, e mi vuol dare del babbuino col dunque. jovine,
ché, corno ella s'invezza, così vuol poi durare. grazzini, 4-422
sordo (anche insensibile, che non vuol capire). baretti, 1-20:
ragione a orazio, quale / la legge vuol del perduellione. tesauro, 2-8:
bocca dello stolto ebollisce stoltizia, ciò vuol dire: che per la vanità del cuore
, corno ella s'invezza, così vuol poi durare; e quanto che nell'
promessa. giusti, iii-195: di che vuol egli incolpare il ministero? del non
sensi. cieognani, 2-130: che cosa vuol dire lontananza se non tutt'un ordine
sistematicità. savonarola, 5-i-210: questo vuol dire che 'l profeta si va elevando
n'elice, / altra ne taglia e vuol senza radice. b. corsini,
scritto. bacchelli, 3-50: si vuol dire che troia è veramente esistita perché il
filiasi per elongazione? in astronomia vuol dire tutt'altro che distanza.
l'emenda, / e chi altro ne vuol, è crudo ed empio. n
della nartece. monti, vi-35: si vuol fare una ristampa, quanto più si
, essendo ammonita secretamente, non si vuol correggere, debb'es- sere punita di
ha più che lo distingua, / se vuol tirarsi innanzi passo passo / bisogna che
/ ma sol colui che, ciò che vuol, può fare. savonarola, 8-ii-370
iii-34: l'articolazione del ginocchio non vuol essere che accennata con un'eminenza dolce
uomo empio ». « che cosa vuol dire empio? ». « il contrario
, empia e severa, / vuol ch'ogni donna, e di ciascuna sorte
la volontà di dio, / che vuol che tutti gli uomini sian morti /
? varchi, v-49: quando alcuno vuol mostrare a chicchessia di conoscere che quelle
appresso che tempi toio over gitto sempre vuol più presto esser grande che piccolo.
ora è d'uso, sicché ciascuna nazione vuol conoscere più a fondo che può le
disse: / « chi la pace non vuol, la bolle ed enfiagioni dell'
dagli occhi spirando entrambi morte, / vuol darla alcide a forza, antèo di furto
se sostien difficilmente. / il pagan vuol entrar, ma il piè gli falla
guerra entra fortuna, e sempre / vuol la sua parte. carducci, ii-6-481:
anno; / e perché l'uso vuol di quelle parti, / che del regno
gli avoli nostri! tasso, 11-43: vuol poi trame / lo strale, e
: poiché pieno ha l'epe, / vuol che di fame altri si muoia e
. casotti, 6-59: zuffe non vuol, con tanto d'occhi attenta / a
la dimandano essi protasi, che non vuol dir altro che la proposizione, cioè
. cecchi, 2-14: non ci vuol molto ad accorgersi che l'epodo oraziano è
la disgrazia merita compassione: l'errore vuol equità. tasso, n-iii-777: l'equità
mazzei, xxi-272: sapete che iddio vuol modo, e niuna cosa immoderata mai
provinciale, « quel che il signor conte vuol dire ». svevo, 1-133:
questo tiro a lorena, non si vuol fermar qui. -erba voglio:
ii-101: la principal cosa il cortigiano vuol saper bestemmiare, vuole esser giocatore,
eristico è nemico dell'interlocutore, lo vuol negare; -il dialettico lo ama come la
ama come la sua stessa vita, vuol costituirgli la persona. = voce
. ariosto, 15-12: più tosto vuol che... /...
sul viso, e si sospinge e vuol farla da eroe. fracchia, 707:
di erompere non ha virtù, / vuol vivere e non sa come; / se
: « per questo loco / si vuol tenere alli occhi stretto il freno,
andare vagabondo, onde * pianeta 'non vuol dir altro che erratico. marino,
compagni, ii-221: legisto che buon pregio vuol seguire / convien c'apprenda retto iudicare
chi dalla prima porta vuol venire a quella di dite, si dee
le foglie. alamanni, 5-5-829: chi vuol gusto variarle al suo congiunga / del
degli eruditi il sentimento; / chi vuol il pian, chi vuol sito elevato
; / chi vuol il pian, chi vuol sito elevato, / chi ha il
accorgo che dal modo del suo trattare vuol farmi accorgere che io spero in vano
/ si disacerba e scema, / vuol, ch'io rotto dal pianto alzi viani
alla moltitudine degl'indifferenti, la quale vuol vivere comodamente, non si briga di
, / un cattivo intenzionato / e che vuol repubblica. serao, i-122: mostrava
/ so che a donna che il vuol non manca mai. goldoni, iv-127:
. sia certo / ch'ei felici ne vuol; che spesso viene / dall'abisso
. l. bellini, i-83: vuol custodie di specchi e tinte d'ostro,
canti carnascialeschi, 1-553: dica pur chi vuol; la trippa / sempre è 'l
necessità dall'una parte o dall'altra vuol durar delle fatiche a uscire de'suoi laberinti
anzi tenere per fermo, che ella vuol concedere alla facoltà filologica di bologna qualche
con gentilezza. barrili, ii-1080: ci vuol filosofia, nelle cose del mondo:
vita. serao, i-611: -vi vuol bene e vi maltratta? -il maltrattamento
/ càlano umano e mite, ormai vuol torsi / di questa corte, ch'è
. tanaglia, 1-1135: chi bigatti vuol mettere in pastura, / pensi d'
-sf. alvaro, 9-192: ella vuol piacergli a ogni costo, e lo
, h-5-337: dell'allegoria, che vuol prendere il posto della poesia, il critico
delfino ed un core, che disciferato vuol dire: amo del fino core.
, 1-64: chiede da cena, e vuol stare in cucina, / e dà
a girar l'arrosto: / che vuol parer un da dozzina: / ma l'
giocosa, 72: chi è che non vuol mangiare? quel signore? bocche fine
.. di cosa molto importante mi vuol parlar a certa finestra, che risponde
io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga. boccaccio
/ di qualche applauso; e grande il vuol qua lora / in essa
/ ma a forza, s'e'vuol vivere, si finge / saggio, buon
impuri, o maturità già declinante che vuol fingersi forza. landolfi, 3-136:
e a tagliar finimenti al cavallo che si vuol lasciar correre a suo capriccio. pesci
, /... / che ragion vuol ch'e'sia per tutto visto /
/ coll'idea d'essere orfeo / vuol mestare in un cibreo / l'universo
lontana dal sole quarantasei gradi, come vuol timeo. -con riferimento ai verbi
, iii-416: chi ha nemici e vuol lor morte dare, menim'allor che 'l
valletto, / e gli comanda quanto vuol ch'el faccia. b. davanzali,
cuore. pascoli, 412: si vuol finire, prima che si ceni. comisso
: e quel vocabolario della crusca che non vuol uscir fuora? e pure non si
piatto o nel fiasco, secondo, vuol dire arrivare a tavola e trovare tutto finito
qual si chiama orizzonte (che tanto vuol dire quanto * finitore del nostro vedere '
, / che non fa sangue, ma vuol che si sparga; / d'uno
ariosto, 28-3: passi, chi vuol, tre carte o quattro, senza /