: ecco la caterina; sì, vuò subito / entrar di balzo seco lei
a dire: esci di lì, ci vuò star io *. panzini, ii-332
distesa? allegri, 77: non vuò... / il pan a conto
. guarini, 312: lurco, non vuò contender teco, ché ne sai troppo
posta m'addolcisco e stizzo. / non vuò che mi dilacci o tenga stretta,
. pucci, 5-8: i'vi vuò dar della mia gente / dumila turchi con
e sono un dolcin- tingolo, / vuò torre all'arricchir tutti gli ostacoli / con
, e sono un dolcintingolo, / vuò torre all'arricchir tutti gli ostacoli /
rechion con un guanciale, / esser vuò mercatante e non sensale, / e farmi
frittella, /... / esser vuò mercatante e non sensale, / e
egli rispose: e'sì passi; io vuò cacare. = deriv. dall'
di mischiar, d'impastricciar e (vuò pur dirlo) di smerdar le porporine
, che il vel del crin voli ove vuò, princìpi enunciati. / che più
torre. gigli, 2-123: io vuò, disse, piuttosto arrischiare il mio ventre
budello. gigli, 2-123: io « vuò », disse, piuttosto arrischiare il
. tesauro, 2-ii-21: non vuò già che per fato alcuno intenda quella
e replicando gli altri: io la vuò tenere. note al malmantile, 1-287
lascia che al piè ti latri quanto vuò / la natura de'venti in libertà.
312: contro una tale sentenza, vuò condur in battaglia una legione di padri,
insaziato pitocco. loredano, 5-172: io vuò vederli... /..
, amomo, /... vuò vi si stillin gli occhi. cattaneo,
mi voglio maritare. / in casa non vuò stare; / anch'io vuò divertirmi
non vuò stare; / anch'io vuò divertirmi al colle e al prato / coll'
su la ligustica spiaggia marittima, / vuò un agnelletta candida / ai fausti zefiri
e d'olio del cancaro che non vuò dire, fan rinegar la lucerna. ulloa
ch'i'viva / i'non mi vuò seppellire in un'arca. manzoni,
conto. allegri, 77: non vuò, sì come s'usa alla taverna,
d'occhietto, / cento dobloni / gli vuò donar. alfieri, 12-130: meco
pericolose, / tuo studio persevera / se vuò tener intera / la memoria ch'ài
boemia. lippi, 5-12: io mi vuò delfo- pra lor valere / in cosa
a. pucci, 5-8: i'vi vuò dar della mia gente / dumila turchi
mia verginine, che tutte tutte le vuò collocare ne 'l tuo divin cuore, nell'
bonfadio, i-199: io non le vuò dar questo piacere / di poter dir
.. puh! puh! a'vuò anar a muò un desperò, malabianto
patria. tasso, 2-49: i'vuò ch'in merto / del futuro servir que'
: / ma siasi pur, non vuò però né posso / seguir la guida mia
/ mille colori e mille rettorismi. / vuò dar l'assalto, ch'a forza
. bertini, 1-121: io vi vuò fare un altro benefizio che voi non ve
. ciro di pers, 2-11: vuò rilassare il rigoroso aspetto, / ché par
affanni. raineri, 2-1-15: anzi vuò far tutto a rovescio e per ippolita:
e d'olio del cancaro che non vuò dire, fan rinegar la lucerna.
qualcuno. tesauro, 5-279: io vuò che tosto tu rinversi / sopra il
e ria / esser ivi raccolta i'vuò ch'insegni. - pauroso;
imbriacato per certo. ehlà! ehlà! vuò tirarli la barba, acciò si risenta
di prima me rivolto: / io vuò che vadi a ogni modo a timone,
di zelo. goldoni, xi-708: vuò prepararmi / per cimentarmi: / all'
innanzi. allegri, 49: io non vuò per tanto inferir quel che par che
/ quel ch'io ti dicerò, se vuò saziarti ». -con metonimia.
strenghe di lenzuola. goldoni, x-633: vuò fuggir la vergogna e scampar via.
scempio del mio enorme fallo, almeno / vuò con questo infelice vecchio anch'io /
e d'olio æl cancaro che non vuò dire, fan rinegar la lucerna.
maddalena de'pazzi, ii-320: io non vuò più dire chel'ingratitudine secchi il fonte della
scempio del mio enorme fallo, almeno / vuò con questo infelice vecchio anch'io /
un corteggiatore. - anche sostant. vuò ch'in metto / del futuro servir que'
.. a'sento pur sfreghezare. a'vuò sigolare: sbio, sbio..
don, don, don! a'vuò tornare: ta, ta, ta,
, xi-331: non basta; / vuò che mi fate poi la sicurtà / che
in carriere affaticandosi. goldoni, x-72: vuò veder se avvicinasi / de'due pianeti
, d'impastric- ciar, e (vuò pur dirlo) di smerdar le porporine,
maddalena de'pazzi, ii-234: non vuò che tu sia più senza quel sollazzoso martirio
è licore.!... / vuò che ce lo beviam metà per uno
eterne. g. argoli, 316: vuò veder come parli e come rida /
, perché non erri, io le vuò meglio / veder che me non vedo entro
ho paura: affé, se torna / vuò spennacchiarlo e rompergli le coma. c
preparazione. beolco, 389: a'vuò che a'fazén fare / una festa a
soza stamma. morone, 187: io vuò trapormi ai lor discorsi e ordire /
. edo, 7-85: se tu vuò finir li sventurati / colpi d'amore,
beolco, 1155: a'no ve vuò zà ch'abie vezu svolare un aseno.
carmi. goldoni, xii-630: io vuò che mora / l'usuipator di questo regno
. ercole bentivoglio, 11: non vuò che si vanti / di farmi digiunare
che ho libra la persona mia / viver vuò onestamente; io non son sottoposta