. magalotti, 21-59: cominciammo a votar l'aria della scatoletta con imo schizzatoio
piagato, / e morto lo facea votar l'arcione. calvino, 3-46: l'
battaglia, i che crede ben fargli votar l'arcione. 3. locuz
431): quand'io ebbi finito di votar la detta fossa, allora io presi
latini, or di falerni / a votar tazze ed asciugar bigonce, / ed
latini, or di falerni / a votar tazze ed asciugar bigonce, / ed
, che di rannata / fredda, votar appunto volea agnola, / di curradin casiera
, 2-75 (431): cominciai a votar la fossa per sotterarvi la mia forma
, i-936: il priore che si vedeva votar il sacchetto ed il lavoro non comparire
cronache, e non se ne possano votar la bocca. 6. dimin
prima 'l mar con una secchia / votar, o far parlar uom muto e sordo
, lontan da'gonzi e'graffiasanti, / votar fiaschi con te tutta una sera.
bevendo or molto or poco / duo barili votar pieni di greco. lancerio, lxvi-1-319
carducci, ii-9-236: il prefetto farà votar per lui le guardie di pubblica sicurezza.
oltre ogni altro più vii servigio, votar le immondezze delle vasa communi. baldinucci,
magalotti, 21-59: cominciammo a votar l'aria della scatoletta con uno schizzatoio
medesimo disegno. a ciò non basta votar leggi in consiglio; bisogna poter delegare
): e'[il gioco] fa votar le borse de'fiorini / e dell'
forte stropicciar del cuoio / e col votar dell'abbeveratoio. = voce
, / o di nettar di chianti / votar ne vo'ben tre [calici]
a due begli occhi, né quindi votar la faretra. -farsi il nido
quando si cerca quale è prima, il votar l'anima de'peccati o l'empirla
battaglia, / ché crede ben fargli votar l'arcione. tasso, 7-92: al
argentato umore, / e tutti insieme si votar repente / al comandar de la divina
pigliar quel catin che di rannata / fredda votar appunto volea l'àgnola / di curradin
s. v.]: 'scassettare': votar la cassetta, scherzoso, portar via
marmi e di metalli io scemo / votar gli abissi e scavernare i monti. l
scudelle, a nettar le pignate, a votar i destrie a far gli altri servigi di
trovo / ch'assai vi resta per votar lo scrinio, / e mi nasce di
, 1-1-304: a ben dar termen no votar, / e de le peccae te
prima 'l mar con una secchia / votar, o far parlar uom muto e sordo
veniva in sommo alla pelle, a votar la sentina che ne avea dentro, gittava
duca di glocestra / a matalista fa votar l'arcione; / ferito a un tempo
. carena, 2-267: 'sgozzare': vale votar il gozzo ai polli scannati o ad
della sciagura a sorso a sorso / votar l'amaro calice dovrai. g. giudici
stampigliare gli asfalti coi soliti inviti a votar per questo o quel partito, si trovano
, e dotti, / mastri di votar borse, / sventar salvadanai / e far
): fa [il gioco] votar le borse de'fiorini / e dell'agiato
duca di glocestra / a matalista fa votar l'arcione. idem, 22-74: il
e ogni lor cura / pongono nel votar di gran bicchieri? fantoni, i-202:
umore, / e tutti insieme si votar repente / al comandar de la divina
dentro a due begli occhi, né quindi votar la faretra. -votare tardone
solemus: 's * è messo a votar amo con un cucchiaio'. =