dissolvere e maturare; il seme masticato fa vomitare. dioscoride italiano, 3-168: chi
di compierla. -recere l'anima: vomitare molto. -anche al figur.
che con certo mezzo artificio gli fa vomitare il suo secreto, e mostra la differenza
leggenda biblica, e si mette a vomitare fuoco di drago contro chiunque non
bomisco, bomisci). ant. vomitare. bencivenni [tommaseo]: l'
, bomicare, sardo bòmbere * vomitare '. bomprèsso, sm. (
suo [un livore], per vomitare poscia sino dal nord sopra ad un
questa casa. -cacciar fuori: vomitare. berni, 135: e bisogna
maravigliose contro al veleno, ché fanno vomitare, sudare e fare le sue cose.
dove noi ci vogliamo correggere, e vomitare il fradiciume del peccato per la santa
. -rivedere i conti innanzi desinare: vomitare. firenzuola, 710: l'è
maravigliose contro al veleno, ché fanno vomitare, sudare e fare le sue cose.
la terra e cominciò a tossire e a vomitare sangue: il suo dé-con valore privativo e
.. cominciò... a vomitare e a gemere che pareva dovesse spirare lì
là per sempre. -espettorare, vomitare. giusti, iii-279: lo spurgo
passare il sostantivo. -sputare, vomitare epiteti: ingiuriare, insultare. fogazzaro
bocchelli, 13-748: nel trovare e vomitare ingiurie e dileggi era fluente, eruttante
il gas formatosi nello stomaco); vomitare. frezzi, iii-13-157: la prima
. di evo mère 'vomitare '; voce registr. dal tommaseo.
, gocciare (sangue, umori); vomitare, rigettare (schiuma, bava,
difensore. -spirare, anelare, vomitare, sputare fiamme, fiamme e fuoco
fiamma 'e dal tema di vomire * vomitare '). fiàmmola (ant.
arienti, 260: facendo sembiante de vomitare, li gettò tutto il'suco fine
bocchelli, 13-748: nel trovare e vomitare ingiurie e dileggi era fluente, eruttante
bacchelli, 13-748: nel trovare e vomitare ingiurie e dileggi era fluente, eruttante
alla forcella dello stomaco ed una inclinazione al vomitare. -il pube, l'attaccatura degli
dove noi ci vogliamo correggere, e vomitare il fradiciume del peccato per la santa
i nasali; e le cose per vomitare. 6. con uso avverb
senso del dovere, la voglia di vomitare, e la paura di mollare: con
o l'altro lo si sarebbe veduto vomitare il demone che certo lo possedeva. comisso
piagnere, e l'amaro / fa vomitare, e 'l pizzicor pel dosso / scuotersi
pres. di vomère 'rigettare, vomitare '; cfr. lat. ignivòmus (
: non avevo mai visto un angiolo vomitare. ed ecco: uno ne apparve
con l'olio che si dà per far vomitare, la cozzione della malva, overo
,... facendo sembiante de vomitare, li gettò tutto il suco fine nel
, che fa ridere gl'indotti e vomitare i dotti. = deriv. da
gómbro; cfr. gomitare per 'vomitare '). gomìa, sf
. tose. ant. vomire, vomitare. - anche assol. bencivenni,
[gómito). dial. ant. vomitare. -anche assol. fasciculo
gomitava. = deriv. da vomitare, per sonorizzazione della v iniziale.
part. pres. di vomire * vomitare, eruttare '. ignivomo,
'e dal tema di vomire 1 vomitare, eruttare '. ignizióne, sf
a correre più imperversato di prima a vomitare improperi. -di animali: imbizzarrito.
, si arrestò, non lasciando di vomitare ingiurie. d'annunzio, iv-i-
10 ha ingozzato di pappe fino a farlo vomitare. moravia, i-542: si dedicava
alla conservazione di casale, ma far vomitare a'spagnoli le conquiste del piemonte e
l'aveva svegliato, fatto sudare e vomitare; poi avevano litigato col prete che
914: non lasciava intanto il monte di vomitare con ispaventevole rimbombo le sue ceneri infocate
.. a preservare da'veleni e a vomitare i già presi. = voce
giunto che io fui, cominciai a vomitare; inel qual vomito mi uscì dello
malannaggia!... mi viene di vomitare. 2. sm. maledizione
se le commosse, che cominciò a vomitare con gran furia il cibo non digesto,
il primo tributo al mare ebbero a vomitare le budella. giordani, i-2-304: in
: sono tutti una massa di ipocriti da vomitare. cassola, 2-275: quando ti
anno. -fare recere, far vomitare la minestra a qualcuno: fargli scontare
: vienna, avignone, remoully dovevano vomitare sul nostro disgraziatissimo treno una congerie di
di dispetto / posto a sedere a vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato
914: non lasciava intanto il monte di vomitare con ispaventevole rimbombo le sue ceneri infocate
vivi i morti. — fare vomitare il morto a qualcuno: costringerlo a
i-349: accorsero... a fargli vomitare il morto, e così lo cacciarono
leggenda biblica, e si mette a vomitare fuoco di drago contro chiunque non si
.. cominciò a nabissare e a vomitare contro di lui le più laide ingiurie
per bocca, dar gargarismi, far vomitare, dar coliri, metter nasali.
vie del centro leggere il giornale e vomitare: le due occupazioni avvenivano senza pregiudizio
chiamano presteri, e similmente vale a fare vomitare, ove si fossero mangiate cose
paura di fare un arrosto, continua a vomitare articoli che palesano la razza di fegato
. linneo dice che la radice fa vomitare come l'ipecacuanha, ma in dose
: giunto che io fui cominciai a vomitare; inel qual vomito mi uscì dello
peschi mangiati solvono il corpo e fanno vomitare con affanno e con sudore. galileo
targioni tozzetti, 5-7: cominciò a vomitare gran copia di pituita vischiosa o mucco
.. cominci a singultar e anco a vomitare quel che hai mangiato. agostini,
9. locuz. -fare i porcellini: vomitare, rigettare. -parere un porcellino grattato
singiozzo è su la porta e il vomitare è in casa. tommaseo [s.
postema che ci affogava e quasi un vomitare il veleno che ci uccideva, grande
vie del centro leggere il giornale e vomitare; le due occupazioni avvenivano senza pregiudizio
sulle reni, senza mai cessare dal vomitare le ingiurie più strane e brutali.
tanto onesta non tardò la maldicenza a vomitare il suo nero veleno. dal vicinato
, v-3-4-4: il frequentativo latino 'vomitare ', dal prototipo o primitivo '
.. e, comeché era proclive a vomitare, il commesso disordine così veniva a
scoprivano in cucina, certe pappe da vomitare. = dal fr. purée
colera e gli umori aquosi e fanno vomitare. ma è veramente purgazione fastidiosa,
racchi). nel gergo marinaresco, vomitare. dizionario di marina [s.
, bevendosi con l'acqua melata, fa vomitare. a. neri, 1-225:
la bocca il contenuto dello stomaco; vomitare, rigettare. lancia,
33. ingoiare, trattenere, non vomitare (il cibo). trattato de'
-reggere il vomito: riuscire a non vomitare. p. petrocchi [s
vomito ': se resisti a non vomitare. -non evacuare. p
ea altre acque. 18. vomitare. - anche assol. testi fiorentini
, colà dove noi ci vogliamo correggere e vomitare il radiciume del peccato per la santa
che il villanzone tramanda. 3. vomitare. machiavelli, 1-i-410: avendo quello
ch'era, purtroppo, il momento di vomitare quella ricotta libresca preparata e ingoiata con
ant. rigittaménto), sm. il vomitare. - anche, con signif.
soffiato la parte. 2. vomitare. - anche assol. testi fiorentini
. dial. ant. rivomitare, vomitare di nuovo. p. petrocchi
v.]: 'rigombitare'e 'rigomitare': vomitare. = voce di area tose.
. io. rigettare, rimettere, vomitare. c. e. gadda
5. per estens. recere, vomitare (anche con riferimento a mostri mitologici
: non lasciava intanto il monte di vomitare con ispaventevole rimbombo le sue ceneri infocate
, eliminare dai tessuti. -anche: vomitare. g. manfredi, 78:
della sera a torcello. 4. vomitare. seneca volgar., 3-300:
rimpinza, mi soffoca, quasi mi fa vomitare. 6. rifl. mangiare
non ristettero i vulcani e 'l vesuvio di vomitare fumo, cenere e sassi infocati.
e in frase negativa indica lo stimolo a vomitare o, anche, l'incapacità di
. manfredi, 100: alcune erbe fanno vomitare, perché perturbano la bocca del stomaco
sindacato. -rivedere il mangiato: vomitare. dossi, 1-i-301: non ci
lieta mostrar la fronte. 10. vomitare. brusoni, 1-175: qui ritornata
. ant. (rivòmo). vomitare, rigettare. ugurgieri,
(rivòmico, rivòmichi). ant. vomitare, rigettare. albertano volgar
{ rivomisco, rivomisci). letter. vomitare, rigettare. d'annunzio
), tr. { rivòmito). vomitare, rigettare. c.
, e intens., e da vomitare (v.). rivomitato
al messere ». -far vomitare un rospo: risultare tanto rivoltante da
cretinerie e di romanticherie imbecilli che farebbe vomitare un rospo. -fuori il rospo
. -rovesciare il proprio stomaco: vomitare. giovio, ii-125: bisogna
. il cratere dell'etna, per vomitare addosso au'umanità tutto quel fuoco che
, si arrestò, non lasciando di vomitare ingiurie. palazzeschi, ii-149: h
mangiar fin al ruttare e bever fin al vomitare. g. b. maccan
lo spirito per le coma e fargli vomitare tutto il ben di dio di cui
particella pronom. liberarsi lo stomaco, vomitare. cagna, 3-216: annaspando con
di tosse, poi incomincia dolcemente a vomitare... dopo il primo sbocco
* vomicàre (v. vomicare e vomitare). sbombolóne, sm
: vassene il franco in francia, a vomitare / quel che in italia forse gli
sbrodetti come in gelatina. 2. vomitare. biundi, 534: 'vummicàri':
. 6. scherz. far vomitare. a. casotti, 1-1-124:
anch'io / che voglia ci farà di vomitare. forteguerri, 19-68: il mo
ripariamo con alcun odore, ne fa subito vomitare. galileo, 4-1-88: in tal
radice bevuto al peso d'una dramma fa vomitare. piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-4126:
giozzo è su la porta e il vomitare è in casa. = deverb
vista, cominci a singultar e anco a vomitare quel che hai mangiato.
fa piagnere, e l'amaro / fa vomitare, e 'l sodo e d'
piagnere, e l'amaro / fa vomitare, e 'l pizzicor pel dosso / squotersi
la còlerà se le commosse che cominciò a vomitare con gran furia il cibo non digesto
pubbliche spese in inghilterra o si dovranno vomitare in massa su le povere colonie dell'
: il mio stomaco è fisicamente ritroso a vomitare; e le malattie che mi vengono
avessero menato del corpo, ti facessero vomitare, aiutalo, e ispurga bene lo
fa piagnere e l'amaro / fa vomitare, e 'l pizzicor pel dosso / squotersi
. le; avere il voltastomaco; vomitare. attribuito a iacopone, i-ii-9:
ranalli. -dare di stomaco-, vomitare. alfieri, i-15: mi spinsi
: preparai un certo beverone per farlo vomitare, ma il buono uomicciattolo strigneva la
mareggiandosi e piegandosi ad una sponda per vomitare in mare, la nave per una ondata
caldo, io ti comin- ciarò a vomitare. = deriv. da timoroso.
potesse tollerare. trattenere, non vomitare un cibo. manso, 2-132
di dispetto / posto a sedere a vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto.
. bacchelli, 13-748: nel trovare e vomitare ingiurie e dileggi era fluente
ho letto questo. -buttare, vomitare veleno-, dare libero sfogo all'odio
a preservare da'veleni, e a vomitare i già presi. foscolo, iii-1-178:
persone avvelenate, le quali si rimediarono con vomitare il veleno con olio di vetriolo.
annunzio, iv-1-772: quando finirà di vomitare veleno quella vipera di tua madre? bernari
la colera se le commosse che cominciò a vomitare con gran furia il cibo non digesto
voltare lo stomaco a qualcuno: farlo vomitare. -anche: disgustarlo, provocargli ripugnanza
(vòmo). ant e letter. vomitare. - anche assol. ugurgieri
'vomica': sorta di medicamento da far vomitare. = voce dotta, lat vomica
vòmichi). ant. e letter. vomitare. - anche assol.
se'ora tiepido, e comincerotti a vomitare dalla bocca mia ». s. caterina
. * vomicare, forma parallela del tardo vomitare (v. vomitare), rifatta
parallela del tardo vomitare (v. vomitare), rifatta su vomìcus (v.
politi, 1-733: vomicare. fiorentino per vomitare... vo- michevole, che
vomisci). ant. e letter. vomitare. - anche assol. bencivenni
dannazione. = nome d'azione da vomitare. vomitante (pari. pres.
vomitante (pari. pres. di vomitare), agg. che vomi
umano poeta! = deriv. da vomitare, sul modello di errabondo, meditabondo,
, meditabondo, ecc. vomitare, tr. { vòmito). emettere
avessero menato del corpo, ti facessero vomitare, aiutalo, e ispurga bene lo
còlerà se le commosse che cominciò a vomitare con gran furia il cibo non digesto.
velenosi, a preservare da'veleni e a vomitare i già presi. cesari, i-652
e il tipo grassoccio. li facemmo vomitare sul muretto. -rigettare dalla bocca liquidi
che c'affogava, e quasi un vomitare il veleno che ci uccideva, grande stoltizia
, non cessando mai il vesuvio di vomitare materie infiammate, e ceneri e pietre.
posizione in posizione, fermandoci solo per vomitare le nostre scariche sulle loro masse. buzzi
freddo né caldo, io ti cominciarò a vomitare. pasini, v-477: il sangue
spese in inghilterra, o si dovranno vomitare in massa su le povere colonie dell'
1-201: la malia femmina cominciò a vomitare contro di lui le più brutte cosacce.
che con certo mezzo artificio gli fa vomitare il suo secreto, e mostra la differenza
, lxxix-i-104: convennemi, oltria ciò, vomitare in questo mezzo tempo un'altra oda
alla conservazione di casale, ma far vomitare a spagnoli le conquiste del piemonte,
, a suo tempo ve lo faremo vomitare fino all'ultima moneta, state pur
far crepare il vetro, o vero di vomitare tutta fuora. 12. locuz.
. 12. locuz. - da vomitare (con valore aggett.): spregevole
sono tutti una massa di ipocriti da vomitare e tutti vivono e parlano e si
figli la propria casa. -far vomitare, far venire voglia di vomitare, suscitaa
-far vomitare, far venire voglia di vomitare, suscitaa. cattaneo, ii-58:
sa: / questo qui non fa egli vomitare? tommaseo [s. v.
quelle carezze sguaiate fanno venir voglia di vomitare. giusti, v-7: è inoltre sorto
certo entusiasmo per certe cose che fanno vomitare. -far vomitare il morto:
cose che fanno vomitare. -far vomitare il morto: far confessare un misfatto.
e il sor battista, a fargli vomitare il morto, e così lo cacciarono via
nudo e crudo. -venire da vomitare, provare un'avversione, un disgusto
, 221: a don blasco veniva di vomitare, udendo queste cose, e s'
di dispetto / posto a sedere a vomitare il tosco / multiplicato nel sdegnato petto.
d'annunzio, iv-1-772: quando finirà di vomitare veleno quella vipera di tua madre?
vomitò l'alma ritrosa. = lat vomitare, intens. di vomire (v.
cacciano le dita in gola per vomitare, e tornare poi a mangiare. ma
veleno. = nome d'agente da vomitare. vomitatòrio, agg. disus
. = agg. verb. da vomitare. vomitatura, sf. letter
. = nome d'azione da vomitare. vomitazióne, sf. ant
vomitazióne, sf. ant. il vomitare; vomito. salvini, v-3-4-4
. = nome d'azione da vomitare. vomitévole, agg. che
. = agg. verb. da vomitare. vomitìccio, sm. ripresentazione priva
degli ubbriachi. = deriv. da vomitare. 2. figur. che
= agg. verb. da vomitare. vomitato (pari. pass
vomitato (pari. pass, di vomitare), agg. rigettato attraverso la
in cui non è successo niente, vomitare subito prima di rientrare in casa e svegliarsi