,... non molto dello di volto, ma ben proporzionato e robustissimo,
quello stesso cavalier di cupido nel cui volto lampeggiava così tenera e bella gioventù.
cavacchioli, lxxv-210: tingi il tuo bel volto del fumo delle ciminiere, / ed
tirar sulla catena. -segnare profondamente il volto (i patimenti, le fatiche)
uno di maggiore, cioè quello ch'era volto al meriggio, e il cortile che
emo involto, / mostri orrendi in uman volto. rodopidi, sm. plur
la maschera che a suo stile metteva al volto di tutte le sue azioni.
una goletta dì batista floscia, il volto raso e rosa sotto la chioma grigia
l'identico colore giallastro, il loro volto romanzesco. landolfi, 16-20: -oh povero
e come che tritamente esaminasse il contraffatto volto della romita, non per aver tanto avvisar
l'ombre e le paure / scosse dal volto della cieca notte,.. /
vispo monellino, / che ti somiglia in volto, / sul romper del mattino /
di gelida paura / si tinse il volto, quando / rosso di strage intorno al
. pulci, lxxxviii-ii-317: rose incarnate il volto e di viole, / da fame
. e. cecchi, 9-139: il volto d'un roseo un po'farinoso,
che ne rischiarava l'animo e il volto. gramsci, 11-109: questa vittoria
a dolce stile / di sue lodi il volto tinge, / si colora e si
cercando le sommità e rilievi del detto volto bene per ordine; poi dànno una
2. sm. commerciante avido e volto esclusiva- mente a conseguire il proprio interesse
or per te vivifico / e già nel volto m'in- coloro e arrossico.
si scaricava in una rositilla universale nel volto, certamente non la racontavo. =
da'bruchi vèrmi in prigion roso il volto. seneca volgar, 3-369: neuna vite
, nessuna espressione passava mai su quel volto roso dalla salsedine. -roso dalla ruggine
un colore rosso vermiglio, soprattutto del volto che arrossisce. siila;..
arrossato per il grande calore (il volto, il corpo). linati,
salsa,... / e nel volto rosellìa. alberti, 1-35: mi pare
un aspetto affocato, congestionato (un volto). calandra, 331: non
di paglia. -roseo (il volto, la pelle). firenzuola,
non imbiancassero il naturai colore del rosseggiante volto, e'non se gli mettevano in sulle
ira o per la commozione (il volto); arrossato per il pianto (gli
e rossegiante, / per sangue al volto corso, il volto pinge / di viva
/ per sangue al volto corso, il volto pinge / di viva amma. g
all'orgoglio, all'eminente statura, al volto rosseggiante di sdegno, la conoscete:
e 'l mostrava nel rosseggiar vivo del volto. -imporporarsi, essere o diventare
pianti, / né mi par nel tuo volto l'usato suo sereno. svevo,
. -figur. riflettersi neh'arrossarsi del volto (la passione dell'anima).
guarda, e vedrai che mi rosseggia in volto. 6. farsi rosso per
era ed aceso, / in parte volto verso l'occidente, / e l'aria
ecco rosseggia una lanterna, appare il volto barbuto del missionario. 7.
2. arrossato, acceso (il volto). papini, 36-168: visino
.. colorito alquanto acceso del volto. ubrano, 1-75: veggo
irraggiamento. 2. rossore del volto per effetto dell'ira, della vergogna
non grande, ma tondo, volto / in fra rossiccio e bruno mi appar
, i-619: la bella maschera sembra un volto giovane, modellato in una creta rossigna
rossa. 8. arrossito nel volto per vergogna, per timidezza, per
, presto / t'aparve rosso spirito nel volto? boccaccio, dee., 8-3
? ». -con riferimento al volto stesso. manzoni, pr. sp
sicura. pecchi, 13-140: il volto della madre era tutto rosso, quello
colorito sano (una persona, il volto). - anche: rubizzo (il
). - anche: rubizzo (il volto, il naso). a.
7-156: svegliati, però, dopo aver volto un bel po'in giro gli occhi
donne rossissime di capelli e gonfie di volto come zucche. -sostant. (
. -per estens. avvampamento del volto per la vergogna. pirandello,
rossastre. 2. incarnato del volto molto intenso per natura, o,
un rossore piacevole. -arrossamento del volto per febbre. stampa periodica milanese,
, tratto tratto animava fi pallido suo volto. -in opposizione a pallore per
che è causa dell'ar- rossamento del volto (sdegno, rabbia e, più frequentemente
caproni, 7-99: i due che senza volto segano / legna, presso la carbonia
domenico, 122: non le rimase nel volto veruno segnacchio di male, trattone una
di lui, lo percoteva per lo volto e per lo capo ch'era calvo e
bianche ali aperte e il roseo rostro volto al cielo, i lucidi stagni di caistro
fuora. -spreg. bocca o volto dell'uomo (anche con riferimento a
seco le due lucidissime stelle fisse nel volto di rosmonda, ch'in lui ruotando
ragazzo, ruotandolo in modo che il volto venisse offerto alla nostra vista. fenoglio
che frequentan le case de'grandi con volto pallido e ruginoso, con la barba rabuffata
esser cortigiano col mutar così facilmente di volto, col voltar così di subbito d'apparenza
florida; essere ben tornito (il volto, una parte); paffuto.
, 6-ii-719: vedi all'un pieno il volto ritondeggiar qual sole, / vedi produrlo
contemplava il fesso, il cui volto non era per magrezza fitto nell'ossa né
, va allo in su gagliarda girando nel volto della fornace, e da poi sforzata
da poi sforzata dalla detta rotundità del volto della fornace, la fa girare di sotto
luna rotonda. -con riferimento a un volto di forma regolare. g. villani
. -in partic.: rotondità del volto. dante, conv., ii-xm-26
e rotto. 19. volto in fuga disordinata, scompigliato, sbaragliato,
. martello, 6-ii-136: trasparian dal volto del candido bambino / iterati rilampi dello
uno socco- dagnolo de'detti muli, volto con la coda verso la groppa del
fa nascere o l'espressione del volto che la esprime). fagiuoli
rosso acceso, vivo (anche il volto, per un sentimento improvviso e intenso)
] alata e 'n sembianza di donna il volto e 'l seno con le code a
della disperazione della sorella e si coprirà il volto con le mani e andrà a buttarsi
della calda nudità / con i tratti del volto ebbri e rovesci. -che
d'un rive- scio lo colse nel volto. tasso, 3-45: freme in se
in posizione di profilo, con il viso volto al lato sinistro del campo e spalla
una rovina di uomo giovane e di volto assai bello fu un giorno gittata là sopra
awide pienamente della rovina chyera il suo volto [di rubè], e s'accostò
dell'età più fiorita e nel suo volto e ne'suoi portamenti si veggono reliquie
giocoliere era un uomo anziano, col volto macilento, una voce da eunuco: implorava
frusto. -deturpato, imbruttito (il volto). badoaro, l \ l-i2-
319: avea povere vesti, avea nel volto / de'nativi suoi boschi la rozzezza
xxx-10-271: felice il prato che il suo volto vede: / convien che il rozzo
. moravia, xiii-21: il volto, in cima al lungo collo nervoso,
, / rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio, / il mio
riverisce e la lusinga / con umil volto e salutevol gesto: / non si mostra
i vagatonici abbandoni dell'epigastro e del volto vizzo e i sospiri della scampata ahimè
/ ma sol la naturale in ciascun volto. 2. disus. saccheggiato
una posa rubata a madama dudevant, col volto talora celato tra le mani o segnando
quarto polo / nube gentil del proprio volto indora. cesareo, 1-18: egli
rubicondo per le eccessive libagioni (il volto). biundi, 270: ''
libagioni); che ha la carnagione del volto naturalmente rossa (una persona);
tommaseo]: elle tosto divengono in volto rubicondissime. g. manfredi, 130:
: parlar pronto e lusinghiero, / volto vivo e rubicondo, / occhi grandi d'
2. roseo (il colorito del volto); rosato (le unghie);
stento il piede avanza / rubiconda nel volto e vergognosa. 4. gioviale
ma anche un po'tonto: il volto nella sua espressione, tumore di una
del mar degli indi trasse il robicondo / volto, e di gigli e di vermiglia
hanno punto scemato il rubicondo del vostro volto. parini, 1-ii-60: il bel volto
volto. parini, 1-ii-60: il bel volto giocondo / fra il bruno e il
del tuo labro il rubin, del volto i fiori. crudeli, 2-118: a
palpita il core, / spariscon dal bel volto ostri e rubini. 8.
condizione di ubriachezza (taspetto, il volto). c. arrighi, 1-53
dai capelli lunghi e bianchissimi, dal volto rubizzo e dagli occhi di gatto, del
: un vecchio dai capelli candidi, dal volto rubizzo, dagli occhi vivaci. cagna
a cui bastò graffiargli un poco il volto: / del resto lo mandò libero
ant. e letter. rossore del volto (che per lo più esprime vergogna)
: non tinger di rabor mentito el volto / per dar esca al mio foco mansueto
2. colorito sano e roseo del volto. s. giovanni crisostomo volgar.
di fede, rubricata da'rossori del volto per abilitarsi a spargimenti di sangue.
. -colorito, arrossato (il volto). bacchelli, 17-63: il
asembra / e fischia e ruggie e volto in rabia il smembra / cun denti acuti
, figliuolo caro, solo che tu set volto alle cose rudi e gravi del vivere
-duro nei tratti, arcigno (il volto). niccolò del rosso, 1-327-7
e l'offitio sancto, / celando il volto vèr me rudo tanto / che,
fantin che sì subito ma / col volto verso il latte, se si svegli /
dare de uno buderago 'seu ventre'per lo volto. aretino, vt-211: a me
al ruffianesimo dei rossetti, apparisse in volto sì scialbo. 2.
venerando, / di crespe rughe il volto ingombro e pieno, / che sovra
la roba. misasi, 7-1-54: il volto della ve- gliarda era tutto una fitta
non rimane che una ruga sul vecchio volto della storia. -segno lasciato dal
dall'effetto ch'è 'l rugarsi del volto. -apparire ondulato. onofn
5. ant. corrucciato (il volto). anonimo genovese, 1-1-202:
principale ornamento e vaghezza del loro delicato volto: né solamente una volta consentì coprir quegli
; / ruginosa la fronte, il volto adusto. bruni, 141: sotto l'
che frequentan le case de'grandi con volto pallido e ruginoso, con la barba rabuffata
asembra / e fischia e ruggie e volto in rabia il smembra / cun denti acuti
a ifigenia repente / tinge il languido volto e scolorito. g. gozzi, i-4-
-cosparso, bagnato di lacrime (il volto, il petto). b
3-293: ridevan rugiadosi i fior del volto. grossi, ii-183: l'ineffabil dolcezza
insperata subita novella, / ma chinò il volto rugiadoso e svenne / fra le braccia
verso il seno e contrae tutto il volto sbattuto e scomposto con una specie di
, in partic. sul volto di una persona; grinzosità.
coperto di rughe (la pelle, il volto, una parte del corpo);
. soldati, 2-20: anche il volto era rugosissimo: ma color del rame.
-che ha la pelle, soprattutto del volto, coperta di rughe (una persona
, 16-119: dove egli era / di volto 'ovenile e di crin arso,
stecchita, sì rugosa, sì bruna del volto che le si avrebbe dato agevolmente una
tempo al fine / fatto al bel volto tuo rugoso oltraggio. parini, 528:
-caratterizzato dalla comparsa di rughe sul volto (la tarda età). imperiali
massimi, xxii-34: o con pallido volto / non mirerò le mie sventure estreme;
intesi! / ora io volgea lo sbigottito volto / verso il fragor dei ramosi tetti
sui tasti. calvino, 12-169: mi volto e vedo la scrivania che m'attende
ella da per tutto rumorosi gli applausi, volto all'udienza disse: « or che
degna / trar delle rote e del tuo volto i rai. veraìnois, 45:
, per o dell'avambraccio volto rispettivamente a vibrare mociocché, estimando
leggiadro garzone in terra langue / pallido il volto e nubiloso il ciglio / e da
gli crini, illacrymava et il bellissimo volto cum le infeste ungue russando foedava.
[moneta], che ha un volto coi capei e barba rusticali. -privo
di denti, con certo rincagnar di volto e con certo salticchiar di cuore rusticamente contadino
, 122: non le rimase nel volto veruno segnacchio di male, trattone una
quella dello spirito. la ruvidezza del volto, la robustezza dei nervi, la durezza
alquanto parenti membrando, con gioioso / volto, se ben con rudi ragione,
per parer bella, tinto avea tutto il volto di rosso; e 'l rustico servo
, splendente (gli occhi, il volto); che esprime una forte passione (
rutile mura. -arrossato (il volto). d'annunzio, ii-679:
rughe paralle e profonde di tutto il volto... ne disegnavano ulteriormente l'aspetto
disegnavano ulteriormente l'aspetto. -ruga del volto. mattioli [dioscoride], 59
delle donne, ii-460: la ruvidezza del volto, la robustezza dei nervi, la
, del- l'andar contegnoso, del volto squallido e affilato. 2. rugoso
; non è men bella, sfiorito il volto, sotto ruvida e squallida guancia,
i-84: àvea [socrate] il volto ruvido, la testa di toro, il
ancor puro riserba, / aspra di volto e rigida di core, / ruvida d'
raccomanda, / e si fa in volto di color di sabbia. 3
pietre lo ferirono alle gambe e nel volto. b. corsini, 19-62: rodono
suoi nelle spalle e ai romani in volto. gualdo priorato, 8-84: sboccato.
. -grigiastro (il colore del volto). marotta, 5-13: aveva
5-13: aveva gli occhi pesti, un volto sabbioso. -scialbo. vittorini,
ritrovare in quella sfigurata mina almeno il piccolo volto d'una statua e la gentilezza d'
donne la più parte, coperte il volto d'ampi zendaii, molte scalze e vestite
, i-193: il picheumano mesto / volto sacerdotale / l'assembra una vestale / senza
amante fu già ch'ai bel d'un volto / sacrò 'l cor, fiso gli
disposizione del corpo, la venustà del volto, la gravità deha fronte, la maestà
martiri ognor strage inumana, / darle volto devea di tigre ircana. pisani, 318
un fuggito dalle forche, così in volto era smarrito. a. monti, 78
vedermi inseparabile da lei e leggermi nel volto ugualmente vive le impressioni della prima epoca
parini, giorno, ni-227: furibonda in volto / e infiammata negli occhi alto declama
-che esprime crudeltà (l'espressione, il volto). d'annunzio, iv-1-267:
cesareo si presenta a occhi aperti, col volto contratto dal dolore. =
sì, ma pudico di feminile occhio in volto formoso. g. gozzi, i-16-72
cattiva. 9. violenta percossa sul volto, data in modo improvviso e imprevisto
, i-285: la ben temprata vigoria nel volto / spegne de'vivi [l'acqua
, / che gli occhi e 'l volto di lagrime bagno. / vero è ch'
). viani, 13-52: il volto del donati... si era,
bevuto. l'uno gavillerà nel tuo volto, quell'altro si riderà del tuo
vendetta incolpabile saggittaria destra, svela il volto dell'autore, cuopre quello dell'offeso.
poi ch'ai sagittario / contrario febo ha volto ogni sua lampa, / spegne l'
pace, o voi d'un seren volto / sagittarie pupille e strali ardenti: /
sottilmente che vi rimase la pelle del volto con gli occhi e col naso, e
: come avevo intuito dalla sagoma del volto, grossa e potente,...
con un calesso ci attaccammo, / volto al contrario, onde i cavai tirava:
, / e quivi cominciò a svelar lo volto. domenico da montecchiello, 2-51:
e fichi marisci in luogo magro e volto al sole et in luogo grasso o concio
certo tal di tale, / squallido in volto e rabbuffato il mento, / semicanuto
, 103: l'acqua mi dà nel volto, e 'l terren molle / il
. -con riferimento all'espressione del volto. bandello, 3-4 (ii-277)
canapè lunga distesa; / pallido ha il volto, alti sospiri esala, / tutto
esperto le linee più caratteristiche d'un volto, le espressioni più salienti, gli
, pallido, scarno, coll'occhio volto alla croce e in tant'estasi a'amore
occhi il pianto); manifestarsi sul volto (un affanno); venire dal
: il sangue or tutto par ch'ai volto saglia. cebà, ii-30: avvertirà
può, ché non gli salga sul volto, o, se non può, astenersi
scaricato. crudeli, 2-97: sale al volto, e quello inonda / d'almo
, e il sangue le salì al volto. calvino, 1-101: gli salì alle
detrazione, certamente allora gl'impallidisce il volto, accostanseli le labbra e seccasi la
un angel vidi; e poi con lieto volto / promisse al viver mio più lunga
salmastrare2, tr. ant. impiastricciare il volto con belletti (e ha valore iron
acque e lisci per salma- strarle il volto. = denom. da salmastro.
denti; io m'inchino / sul tuo volto supino fra i tenui vapori salmastri.
darò una di queste pianelle su 'l volto e ti pestarò com'una salsa.
era così rassicurante, e il suo volto salso non meno. pratolini, 5-95:
i suoi denti opachi, il suo volto colore avorio: una pelle salsa, consumata
, poiché si sentì ventar su 'l volto l'amarezza della salsùggine e ridere nell'animo
, i-1079: solo rimane illuminato quel volto / sopra la saltazióne frenetica e misteriosa
di denti, con certo rincagnar di volto e con certo salticchiar di cuore rusticamente
che aveva deposta per vogare) il volto e cacciatesela indosso, si mise a cercar
16-70: non lasciossi il campion vedere in volto, / ch'e'tenne sempre bassa
e 'l militare / applauso, in volto placido e composto. p. della
tuo salvadanaio. -per indicare un volto paffuto o, anche, una particolare
di salvaguardia: provvedimento legislativo o amministrativo volto a impedire il deterioramento di una determinata
giusto spazio, in luogo accomodato, volto a mezzogiorno, per salvar meglio le paglie
, né si asciughi il sudore del volto con essa, né si annetti con essa
di dio comprese il loro disegno e, volto al centurione una donna salvifica)
dal quale non penetrasse la rossezza del volto m chi fosse di cama- tura da
cui ella s'era tutto impiastricciato il volto, le mani, le lenzuola.
tua bocca freno -che può essere volto da una condizione negativa a una positiva
/ non mi sanasse col suo dolce volto. buccio ai ranallo, 1-387: li
una parte della scienza medica); volto al mantenimento o al ricupero della salute
più dolce sorriso, nella sanezza del volto arso di sole e di vento,
, / forse, il pallor del volto le invermiglia. ungaretti, ii-78:
prima, io! -cavare sangue del volto a qualcuno: ferirlo in viso.
come elli m'àe cavato sangue del volto. -cavare, tirare sangue da
sangue. serao, i-527: il volto del vecchio sempre sanguigna- mente colorito malgrado
. abriani, 1-117: quali in volto ti miro orrende ecclissi, / divo sol
. / di sanguigno liquor bagnando il volto. poliziano, st., 1-86:
... / e lordo il volto pe'sanguigni baci / delle leonesse.
di tema ingombra; / avea torbido il volto, il lume irato / e fero
: aveva lineamenti regolarissimi e marcati nel volto sanguigno. g. bassani, 5-104:
082: qui lo stile sanguina come il volto del crocifisso, e oltre il velario
: poi ch'elo se ge fu volto una bunna pega [nelle spine],
: scapigliata e sanguinolenta, squarciandosi il volto,... fa tuttavia ogni giorno
et aveva i capelli tosati et il volto sanguinolento. guerrazzi, 1-437: oliverotto
tingendo intorno, / sì che 'l volto di lui non sia giocondo. guidi,
'l vel cinereo / del fumo il bel volto di lei / viaggiante al mio cielo
, dritte nei fianchi poderosi, col volto arsiccio e gli occhi lucenti. gozzano,
a princìpi di probità e rettitudine; volto al bene (un'intenzione, un
, 140: si mostrò con brusco volto / e pelo rosso un garzoncel boemme:
modestia che l'ha mostro sempre nel volto? vasari, ii-464: dalla parte destra
bel 'santino'/ oggi ritrovo: il volto addolorato / d'una madonna del sassoferrato
sepolcro: v. sepolcro. -santo volto: v. volto. -come epiteto
sepolcro. -santo volto: v. volto. -come epiteto di dio o di
ramante (una persona, il suo volto, i suoi occhi, gli oggetti
sonno sciolto / ritorna a riveder l'amato volto. -come appellativo affettuoso della persona
questa pratica costante del bene imprime sul volto uno stampo indelebile di contentezza suprema;
una gran voglia non di adorare il volto santo, ma, se sapessi,
capei, chi 'l petto e 'l volto / priva d'ogni saver si batte e
in partic. una giovane, il volto). c. altarocca [«
una bambolona... né un volto troppo acqua e sapone. -per estens
, xxi-3a6: pensando di lui [del volto di gesù], sì me ne
cisti vedeva fare, sete avea generata, volto agli ambasciadori sorridendo disse: « signori
e più saporita mostrò nell'aria del volto de'circonstanti esser tenuta e gustata la risposta
sarcasmo. -con riferimento all'espressione del volto. f. f. frugoni
paranze in un mese. -scavare il volto (la vecchiaia, una malattia).
. bigiaretti, 10-125: il volto dell'ammalato era ormai irriconoscibile; l'
padrone, bracco, bracco, ha volto il capo alla stiva dei formaggi compitando
e separa i muscoli labiali, dando al volto un'espressione allegra e ridente; può
; malvagiamente allusivo (l'espressione del volto, uno sguardo, il tono di un
affettata) amaramente derisoria e allusiva del volto; risata di scherno crudele e provocatoria.
le vive membra: / sì dal volto crudel spandeasi fuore / mirabile terrore.
veduto..., cereo in volto e gelido, le mani quasi sassificate.
. che trasforma in pietra (il volto di medusa). anguillara, 5-57
la forma del corpo anco e del volto. loredano, 267: la maggior
e in sassi di stupor gli uomini volto. 14. prov.
], 3: certo, dal volto santo di lucca al 'povero cristo'di martin
delle membra, in partic. del volto; elefantiasi. dalla croce
parini, 431: dagli occhi, dal volto e fin dal gesto / spira l'
. sicuro nell'animo, allegro nel volto, con una nobiltà di saviezza e gravità
idolo mio! saziare 7 nel bel volto potrò gli avidi sguardi. cesari,
>adre, di rimirarlo, d'inonaargli il volto e l'usbergo di agrime. capuana
dicevo, non saziandomi di fissare il volto. -appagarsi del godimento di un
stipiti. -gettare addosso, sul volto (la neve: il vento).
o rivela turbamento, sbigottimento (il volto, gli occhi). visconti venosta
. arpino, 16-97: mimi osservava il volto giovane del poliziotto con occhi sbalorditi.
(una persona, l'espressione del volto). s. gregorio magno volgar
il capo con terribile urto contro il volto della timonella. angioletti, 210
donna massiccia, spettinata, rossa in volto esce belluina e si scaglia contro un
meritaresti essere sbandito ed allontanato dal suo volto per tutta l'eternità. -rifiutare
era il sinistro corno del contestabile, volto anch'egli a quella parte,.
, agg. sconfitto, disperso, volto in fuga rovinosa (un esercito)
ancora privo di barba o di peli sul volto (in partic. un bambino,
. un bambino, un giovane, il volto, le guance); liscio,
-anche: la pelle rasata del volto. gozzano, i-1165: ecco il
ombra bluastra della sbarbatura che dà al volto una nota più virile. 2
]: 'sbarcadèro': voce usata qualche volto per 'sbarcatoio, e che rende lo spagnolo
, 869: la celeste clemenzia il sacro volto / lieta così vi scuopre, il
due nastrini stellati d'argento e col volto bruciato dal vento, ballava sereno e
esser fucilato. -inespressivo (un volto). c. arrighi, 4-220
la luce. -colpito in volto dalla luce riflessa. buonarroti il giovane
di salute precaria (una persona, il volto). manzoni, pr. sp
rico si pensò che la pallidezza del volto, gli occhi sbattuti, le ginocchia
esser quello che, acconciatasi la maschera al volto con mimiche gesticolazioni e lascive cantilene,
/ sbendato il lume e smascherato il volto. d annunzio, iii-1-237: i
, ferita o cicatrice che deturpa il volto, provocata da un'unghiata o da
smorfia, espressione alterata dei tratti del volto che esprime irrisione, scherno, disprezzo nei
. 6. ant. volto sgradevole, deforme; ceffo. aretino
. trucco per schiarire la pelle del volto. fanzini, iii-44: la
che la ragazza gli porgeva sbiancata in volto dal dispetto, livida. tecchi,
, poi sorride, si copre il volto con l'avambraccio alzato, come un'educanda
: pure, dimostrandomi meno sbigottito nel volto di quel ch'io mi fossi nel
662: tutti i lineamenti del suo volto si spiegarono come a fiore che sbuccia
sbramar questa sete / pur rimirando quel volto sereno, / ognor più m'inviluppo
/ sotto la man de'fabri / volto e vigor prendevano / i massi informi
le fattizie belle, / il senil volto appar pallido e scabro, / la
, un'ombra di sorriso diffusa sul volto bello e scabro. -emaciato,
sei zoppo e fabro / e di volto e di membra orrido e scabro.
superficie e ruvido e macchiato vergognosamente il volto più liscio e più candido. ferd.
espressione di tristezza, di malinconia dal volto. atanagi, xxxvi-171: scaccia quel
/ e milli baci dare al freddo volto, / poi col ferro cagion del
... si vide scacciato dal volto degli occhi di dio. straparola, ii-104
che tien gli occhi / sempre addosso al volto amato, / tolto un scacco per
partic.: emaciato, smunto (il volto, anche nell'espressione scaduto di volto
volto, anche nell'espressione scaduto di volto). -anche: impallidito (il
-anche: impallidito (il colorito del volto). f. f. frugoni
/ e dell'arsiccia estate infiamma il volto. gnoli, 1-99: il sole /
/ e scovre ornai la cenere del volto / qual sia la fiamma che mi
o lidia, / lodare il roseo volto, le candide / braccia lodar di telefo
in un vestito attilato, in un volto lassivo, in un vago cimiero, dimostrano
. -per estens. arrossato in volto per il dolore, il pianto,
frugoni, i-14-56: essa pur scaldata in volto / col chirurgo gridò molto, /
strapparsi i capelli e il graffiarsi il volto). tommaseo, 2-ii-182: le
scanni de dita scala, et il volto de soto si risentì. p. cattaneo
una loggia, a nostro modo in volto, alta da quel lastricato quattro over
-per estens. arrossamento, congestione del volto dovuta a eccessiva eccitazione. de marchi
d'animo che determina l'espressione del volto. aretino, 20-254: in quel
eroe, che par gli intagli quel dolce volto con uno scarpello più severo. onofri
o delle armi) di una persona volto a celarne l'identità; travestimento.
e sento il bisogno d'avere un volto gentile col quale io potessi scambiare un
ddlimpo in sé racchiude, / tutta al volto ai costumi alla favella / pari alla
non che mezzo scancellati. -dileguato dal volto (un'espressione). abriani,
, / dori, nel tuo bel volto, / ma non già scancellate / quelle
e taciti guardavano se le riapparissero sul volto gli ornai scancellati segni della vita.
meraviglia, sdegno, contrarietà (il volto, un'espressione, un atteggiamento, un
per appunto, star deh'antinori il volto. bernari, 5-296: istintivamente che non
toglierle le bende e di nudarle il volto e di scapigliarla. manzini, 18-199
a scapigliarsi e darsi delle mani nel volto. g. f. achillini, 117
trasfigurata, con la chioma scapigliata, il volto lacero e guasto, con voce tremante
due orazioni. calandra, 3-114: col volto, il collo e le mani annerite
monte per combattere. -non più volto a un comportamento riprovevole, a un
vibrò un colpo di scu- riada sul volto del mendico... così scapricciva la
loro generazione. buzzati, 4-453: mi volto indietro; l'utilitaria è in fondo
-glabro, senza barba (il volto). baldi, 184: febo
sua lassù. -fortemente arrossito nel volto; paonazzo. -anche con riferimento al
; paonazzo. -anche con riferimento al volto stesso o a una parte di esso
più lungo, si alternarono sul suo volto le fiamme scarlatte e le pallidezze cadaveriche.
-farsi di scarlatto: divenire rosso in volto per una violenta emozione. foscolo
nell'animo la furia che sconvolgeva il volto di lei. -per simil.
i capelli fulvi e scarmigliati, il volto d'un color d'oro olivigno. moravia
persona); affilato, scavato (il volto). attribuito a petrarca, xlvii-200
non mi star a portar in pubblico un volto pallido, scarmo e macilento, onde
virtù di una forte sofferenza (il volto). tarchetti, 6-ii-51: vidi
tarchetti, 6-ii-51: vidi il suo volto impallidire, affilarsi, scarnarsi, curvarsi
affilato, emaciato, smunto (il volto). biondi, 1-iii-26:
, la bocca severa e placata nel volto scamato. -in un accusativo di relazione
. -in partic.: rendere il volto smunto, le guance incavate.
smunto, fortemente affilato (il volto). t. valperga di
, un momento, a riconoscere in quel volto massiccio ma scarnito, in quei grossi
esso); smunto, affilato (il volto). giovan matteo di meglio
da quegli occhi belli e vivissimi nel volto scarno e soffrente. pratesi, 5-430
. beltramelli, ii-463: leggevi nel volto [delle turiste americane] la disperazione
suo, con du meravigliosi occhi nel volto, luminosissimi, lucidi; ma incredibilmente
-poco marcato o definito (un tratto del volto). moretti, i-839: ella
ma dove e ^ li era / di volto giovenile e di crin arso, /
, si drizzò istintivamente e scoprì il volto. -scarso rendimento: valutazione della
non serve, con me, coprirsi il volto ». -stimare una dramma scarsa
carta qualunque per non soffrire. se adesso volto la carta del povero frate resto con
, ge butono li bussoli e scartozzi nel volto. messisburgo, 45: pigliarai uno
fuore. aretino, 20-108: mi volto allo astuto e gli dico: « di
temendo spesso ne spavento, / col volto mesto e passo, / d'ogni piacer
. -per estens. rendere il volto incavato, emaciato (una sofferenza o
abuso dell'alcool gli avevano scavato il volto. moretti, 84: ora, chi
. causare il formarsi di rughe sul volto (una preoccupazione, una sofferenza).
ad ogni respirazione. -incidersi sul volto (una ruga). frateili,
per simil. incavato, scarnito (il volto, le guance). - anche
dogliuto, crepato, / per lo volto di dio, mal lo fai, /
/ avesse pieno e poi scemato il volto, / con picciol intervallo il fortunato
spettacolo serena / co'raggi del bel volto, amor, che tenti? c.
sopr'alle picche dell'armate, / volto a febo, con te vengo in iscena
2-145: tutto ardente il sire, / volto a'suoi, disse: « olà
ambasciata / scese un messaggio, dal cui volto uscia / tutto il seren della magion
di tentare eroicamente l'incognita del suo volto glabro (è dieci anni che non si
un pochetto commossa e infiammata, con acceso volto disse: « chi ha permesso venire
fretta per la scesa, tutto infocato in volto. carducci, ii-17- 110:
o distacco, indifferenza (un'espressione del volto, degli occhi, della bocca,
co'guanti or mi conviene e il volto / con una vecchia maschera stampata / d'
incurante e scettico e non senza spiare sul volto dell'altro l'effetto delle proprie parole
4. segnato profondamente nei tratti del volto dall'età, dalla fatica, da
fra gli scherani del sinedrio, col volto livido per le percosse e coperto di sputi
schermiva, ridendo, tutt'accesa nel volto; e torceva il grembiule, mentre le
tacqui, ponendo a schermo del mio volto l'ombra del velo, / con le
150: ch'ove fere un bel volto / schermo non è che reggia / la
un saluto schernevole della mano e del volto, dicendogli: « va', va',
/ quei che soglion schernire il nostro volto! g. gozzi, i-26-160: si
convento / che l'anemo stesse nel volto scrito: / engano non fora ni tradimento
potrò, lo spero, mirare quel volto per me ripieno di fascino. -con
(il riso, un'espressione del volto, un atteggiamento, un gesto)
. -sogghigno, espressione ironica del volto. quaedam profetia, v-583-114: consulamentu
quando l'umiliato si curva, il volto di lei non veduto s'illumina tutto di
scherno vittorioso. bontempelli, 7-84: sul volto del domestico c'era un lievissimo scherno
tarchetti, 6-i-397: alzai gli occhi in volto al mio vicino, sicuro di trovarvi
scherzando gite d'ogn'intorno, / volto, che d'onestà sei così adorno
: socrate... avea il volto ruvido, la testa di toro, il
uno o più schiaffi una persona, il volto. giov. fiorio, 1-352:
provocazione deh'awersario consistente nel dargli nel volto un leggero colpo con la mano aperta
clamore di grida, di invettive, volto a intimorire o a schernire.
innanzi le braccia, vi nascose il volto e d'improvviso schiantò dai singhiozzi. e
. beatrice, che si copriva il volto con le mani, ode lo schianto e
quei luoghi che sembrano avere un secondo volto nelle canzoni schubertiane, nei costumi pittoreschi
la -per simil. bagnare il volto con copiose lacrime. fazio, ii-39
. pratolini, 3-213: il suo volto, non più dipinto ma appena scialbato
/ e venne, benché fosse in volto scialbo / per una malattia che il tenne
. 2. cosmetico bianco per il volto. piccolomini, xlv-25: si pongon
nel salone dell'udienza, si coprì il volto col lembo del suo sciamma e guardatomi
. -inespressivo, insignificante (il volto, uno sguardo). borgese
. scopone. 7. che è volto allo studio e alla ricerca o che ne
nato nell'ambito del positivismo ottocentesco, volto a ritenere unico vero sapere quello delle
sforzasse di rassomigliare nel piglio e nel volto al suocero, che è inimitabile..
. si tassa... ladeformità del volto. fagiuoli, x-70: comparisca, venga
: così diss'egli tutto infiammato nel volto, gittando fuori per gli occhi quasi fiaccole
indi col gelido imperio di tutto il volto, se pure con una scintilla di
considerabilmente la febbre e 'l rossore del volto e 'l troppo scintillare degli occhi
tra le grinze. -mostrare nel volto una forte eccitazione. tasso, 19-126
tasso, 19-126: il giovenetto in volto / tutto scintilla edha negli occhi il foco
tanto amorevoli gli applausi renduti dal vostro volto a qualunque vivace lampo d'ingegno che
a male scioccheggiar, uom che col volto / in su domandi la celeste altezza
: sedeva in cattedra portando dipinta sul volto una stanchezza remissiva, da uomo ben
sciocchezza. -ottusità dell'espressione del volto. soldati, 2-258: era magretta
, vacuità, scarsa intelligenza (il volto, lo sguardo, l'atteggiamento).
marinai, beffiam la ciurma, e con volto ridente diamo commiato a'passeggieri che sciolgono
da lei, si scioglie e torce il volto e la mano. cesarotti,
atteggiamento naturale (il corpo, il volto). frateili, 1-2 io:
desiri il morso sciolsi, / del bel volto i confin passar non volsi.
il freno; / al collo, al volto, al seno / drizzin l'
si tratti di un colpo di stato volto a instaurare un regime autoritario, dalla
più era già per noi del monte volto / e del cammin del sole assai più
svena quest'e quell'in fuga ha volto. muratori, 6-292: certo che
/ mirando, abaglia e d'un volto fa volti / per li spirti che fa
78: l'ultimo desio si sta nel volto / come l'ar- cobalen sul nembo
, làu'era il gran gigante, il volto. boterò, 1-5-41: 1 padri,
: pallido, emunto ma sereno il volto / che mal nasconde del pensier l'arcano
servo: que'lumi suoi, quel volto, / che il sol tinger non
rima / farò forse arrossar qualcuno in volto. tommaseo, 15-3: la commedia,
si dice con atteggiamenti ed espressioni del volto eccessivamente sdolcinate e suadenti. faldella
tuoi campi scissi. / m'avvampa il volto per lefenditure / l'ardor della bellezza ch'
i lineamenti schiacciati, appiattiti (il volto). luca pulci, 4-88
avea di bellezze solo una, / un volto giallo e tondo e scofacciato / che
-con riferimento a un'espressione del volto stupefatta, sbalordita. allegri,
da marviglioni francese. in tutto il volto che le si scolò e perdé irrimediabilmente
diceva il mat -diffondersi sul volto. tioli, / il mal della
altre [donzelle] la lidimento del volto. terra indorano; / con veli tenebrosi
incertezza della grande azzione le serpeggiava sul volto, per meglio disporsi alla fuga licenziò tutta
. alterare il colorito o l'incarnato del volto facendolo impallidire e rendendolo smorto, diafano
terra / e scolorato il più ligiadro volto. ceresa, 1-1585: quindi vien quel
giurò di non iscolorare la tranquillità del volto, eziandio che il figliuolo delle sue
tuo, ch'a me giungesse, il volto / scolorarmi. carducci, iii-2-151:
6. impallidire, sbiancare nel volto per un'emozione, per il timore
cuor balza, si scolora / tutto il volto, e che tu mora / giureriano
... / dolcemente appressando al volto afflitto / e scolorato dal mortale affanno.
che cosa? moretti, i-877: il volto di mireille appariva ora talmente scolorato,
sono affanni che scoloriscono alla genitrice il volto, che a lei smungono il petto.
deteriorata. 2. impallidimento del volto. cicognani, iii-2-59: se ci
fare impallidire, alterare l'incarnato del volto. tasso, 18-33: in bei
gli occhi... e fissò in volto la fanciulla che scolorì un poco,
icaro inchina, / e par nel volto scolorir la luna. deledda, ii-72:
pers, 3-251: fan parer del tuo volto i vivi fiori eri un vivo
aspettavano, ar fioco, / il volto lacrimoso e scolorito / osserva attenta
, / in vèr te volterò mio mesto volto, / ferma d'amarti et onorarti
-mettere in evidenza i lineamenti del volto di una persona (la luce)
/ ti si scolpiscon sì forte sul volto / che indarno il labro negherìa. de
diversi affetti..., sul volto mobile scolpitegli l'anima diversamente agitata e
, 30-27: p temo di cangiar pria volto e chiome / che con vera pietà mi
. che si rivela nell'espressione del volto, negli atteggiamenti (un sentimento, uno
. goldoni, xiii-426: ecco nel volto ha l'allegria scolpita / sua eccellenza
l'eroe, che gli porta scolpiti in volto e gli mostra all'europa contro ai
bouvard penetra in quel luogo colla gioia scolpitasul volto, lecchi, 12-101: gli vide scolpita
una sua parte, i lineamenti del volto). straparola, i-202: flamminio
segnato dal trascorrere del tempo (un volto). arpino, 16-132: si
: si chinò verso i tratti di quel volto scolpito dagli anni sussurrando: « vuole
non lascia trasparire alcun sentimento (un volto). marotta, 2-124: con
, da un vaso di bocca stretta volto all'ingiù. -con uso awerb
far che scolpito nel core / il volto di mia dea non porti ognora. sannazaro
delle coscienze, senza più il suo volto di serva fedele o di domestica scolta.
pensiero lo scombuiò ansiosa o incollerita (il volto). improvvisamente, di non sapere
i lisci a soma / stender sul volto ed in ritorte anella / o 'n vaghe
attimo allora ella ripiglia / l'usato volto e per nome lo chiama: / e
vago aspetto / smorto toscar féssi nel volto e ad esso / amoroso scompiglio invase il
si mostra di quand'in quando sul volto delle spose, e, senza scompor
in una smorfia (la bocca, il volto). emesse dal radar andavano ad
era commossa nell'animo né scomposta nel volto. muratori, 6-322: non ostante questa
? panzini, iii-50: il suo volto, prima così serio, ora che ella
meno bella. -che ha il volto visibilmente alterato, sconvolto (una persona
persona) o che appare tale (il volto). firenzuola, 26: come
, avrebbe goduto a vedere scomposto quel volto corretto ed inanimato. de roberto,
4-62: la baronessa, scomposta in volto, portò le mani ai capelli.
occhi sereni di meleto fissavano lo scomposto volto di anito. 6. che
maria, salvateci; e ci fiorirà in volto una perpetua gioventù col corpo impassibile,
sono affanni che scoloriscono alla genitrice il volto, che a lei smungono il petto
i-194: ardirebbe mai una donna portar il volto in pubblico senza farsi avvertire da quattro
sei occhi se abbia alcun neo nel volto o alcuna sconciatura ne'capelli o altro
, conservati questi capelli, lavati il volto, va'polita, ché altrimenti orni uno
buonafede, i-84: socrate per lo suo volto, per l'abito del suo corpo
tutto il rimanente de'suoi rotto e volto in isconfitta. = femm. sostant
nuovo scongiuro, don abbondio, col volto, e con lo sguardo di chi ha
a un gesto sconsolato, atteggiando il volto d'un sorriso amarissimo, che gli
effetto quando in ultimo appare sul suo volto. pavese, 4-211: sentivo che il
cfr. torcere). storcere il volto in preda a un'emozione, in partic
gli occhi con scontorcimenti di tutto il volto ridicoli e pietosi a un tempo.
lei? pignotti, 204: un pallido volto e scontraffatto. guerrazzi, 1-712:
con una giovialità che gli rideva in volto. -trovarsi casualmente in un luogo
(un atteggiamento, un'espressione del volto, un discorso). de marchi
di vivere). deliziosamente sconturbandosi nel volto. sa o troppo preziosa. bernari
volgendo in modo tragico tutto il suo volto. frateili, e. cecchi
sconvolto / ier mi fé cambiar di volto, / di duol fémmi impallidire. passeroni
(l'aspetto di una persona, il volto). saluzzo roero, 3-i-69:
, / scope, ginestre, volto a suscitare, in modo esasperato e,
mostrare! landolfi, 2-23: un volto pallido, dei capelli bruni, un seno
g. gozzi, i-4-48: egli volto sozzissime e orribili a vedere, tal che
3. figur. svelamento, rivelazione. volto, si tirò la veste in capo e
antichi dipinti? -mostrare il proprio volto o una parte del corpo. g
argento / fuor del salso elemento / il volto e il sen scoprì. -espandere
mi sveglio scopro 7 il tuo volto più pallido. pavese, 10-206: esaminando
scoprendosi. -togliere le mani dal volto. d'annunzio, iv-1-573: ella
fuori. -apparire dall'espressione del volto; rivelarsi attraverso gli occhi (una
. piccolomini, 1-16: il qual volto così proporzionato agli affetti dell'animo è
che sia tanto bello in un sol volto, / gli è qual chi scorga in
certo io femminile che si copre il volto con lo scialle. papini, non vi
/ una loriti fiori / entro 'l bel volto tuo scorgo, nicea. muratori,
a l'usato ta / nel volto; troppa vampa ha consumati / gl'indizi
sei: / questo tu puoi dal mio volto sapere, / da la pietà chenelle tavole
di leo, 200: scorgo nel tuo volto impresso / ch'ardentevoglia nel tuo petto è
raggi suoi / tra le nubi d'un volto ottuso e spenti, / che fia
del futurismo, 2: allora, col volto coperto della buona melma delle officine,
uno, gli le gridassero entro il volto. dante, inf, 19-60: tal
poi colle piombate, poi colla pietra lo volto e poi col fuocolo fé arrostire in sulla
. -affluire (il sangue al volto). campofregoso, 7-44: il
la lor vergogna / gli scorre al volto, dove più bisogna. 16
scorre liberamente. 28. diffondersi sul volto, manifestarsi nell'espressione (la traccia
feci una scorreria con gli occhi pel volto della signora. 2. per
irregolare, sgraziato (i tratti del volto). tarchetti, 4-i-147: soltanto
armonia fantastica delle linee scorrette ai quel volto. barilli, 8-20: esseri dalla den
2. corrucciato (l'espressione del volto). guerrazzi, iii-154: fabrizio
accigliato (lo sguardo, l'espressione del volto). bracciolini, 1-4-43: vulcano
suoi figliuoli. loredano, 1-45: il volto non può significar maggiormente il dolore che
variò perpetua più volte i colori del volto a somigliante proposta e, data prima una
né turbamento di cuore, né alterazion di volto, né scorso di parole o altra
diletti, in scorta prese / un bel volto leggiadro, et indi attese / con
fallaci scorte / seguendo e d'un bel volto insidioso. basso, i-336: del
semente il tappeto sulla testa e sul volto. 2. in modo scorretto
e dando con una parte della pelle sul volto delle persone che non davano niente.
proprio chiamati scorticatori. 4. volto alla spoliazione del prossimo (un comportamento)
che farà la misera prò aver polito 'l volto? / porrassece lo scorteco, che
-che si rivela nell'espressione del volto (un moto dell'animo);
. mazza, iii-139: con volto e cor di bronzo ai due s'interza
dolcezza iscosso / con tatto ha 'l volto dal celeste raio / nelle valli
da astolfo si scosta, / e, volto, disse a lui: « vieni a
arrischio ch'ogni dì mi sia sfregiato il volto: per allora ti stie in
/ ora un piede, ora il volto, ora una mano, / e qualche
, rintonaco o anche il belletto sul volto). lubrano, 2-511:
-per estens. segno di patimento su un volto smagrito e scavato. fagiuoli,
l'altro,... il volto marcato e impulsivo, i capelli in disordine
12-20: sullo splendente pallore scuro del volto quella bocca poneva la grazia incongrua di
/ cozzano i denti, gli desola il volto / pallidezza dizionario delle professioni [
/ stampa pur de'tuoi morsi il volto mio, / poiché de le tue perle
quella che porta le chiome lisce sul volto rosato / e cuce e attende al
mustaccio, posto in arnese il profumato volto, inarcate le ciglia, spalancate le
-segnato dalle sofferenze (un volto). cagna, 2-169: la
. 11. lasciare segni evidenti sul volto di una persona (il tempo,
una o due coppie di vecchiarelle afflitte in volto, e per mostrare ch'elle sieno
corpo o di una parte di esso, volto a liberarsi da un peso opprimente,
- rimuovere il trucco dal volto. f. f. frugoni,
fatto, le quali tergendosi 'l volto sudato ne scrostavano il belletto umidito.
pres. di scrutare1), agg. volto a conoscere, a chiarire.
angioletti, 148: appena scorgevano il mio volto alteratoe sofferente, tutti ridiventavano seri, contrariati
cinico, il quale gli andava scrutinando in volto col lume della lucerna. garibaldi,
scultor quasi ad arte parve asconderti il volto, / perché il tuo non potessi confrontar
. profondamente segnato dalle rughe (il volto). cesarotti, 1-xix-240: osserva
io t'adori a sdegno / in un volto che fésti a tua sembianza / più
apersi / nel divin, non umano amato volto, / ond'io scorgo, mirando
: o miserabil vecchio, nel cui volto / il vero aspetto del dolore è scolto
. poerio, 3-424: vidi il bel volto, / deposto il pondo del mentito
e armonioso (un corpo, un volto). pratesi, 5-341: più
ombre e le paure / scosse dal volto della cieca notte, / e l'avare
? 20. tenere lontano dal volto agitando la mano; allontanare con uno
grillo. -scostare i capelli dal volto, liberandone la fronte, gli occhi
aleardi, 1-478: dall'ardito / volto, cui fiamma subita invermiglia, /
/ dagli giu- placido al sol mi volto, / e 'l sol vela di nubi
: donne che vedove andate, / volto: / scurasi 'l ciel seren. traite
di quegli occhi azzurrini, vide il picciol volto scurastro della cameriera infiammarsi di rossore,
cenni al littore, / minaccevole in volto, de'perfidi è il signore. /
. giustiniani, 1-290: el tuo bel volto parea aver unrazo / che a mezo el
-abbronzato, tendente al bruno (il volto). c. e. gadda
facesse un po'icché voleva: abbacinati daquel volto scurito, da quegli occhi fermi, neri
(una persona, lo sguardo, il volto, ecc.); imbronciato,
, in /, 24-71: io era volto in giù, ma li occhi vivi
18. letter. espressione enigmatica del volto. d'annunzio, iv-2-990: di
al peggio. serdini, 1-38: volto il tempo a scuro, / dove per
un errore, ecc.; discorso volto a chiarire i motivi del proprio operato
/ tomonsi a lor signor con basso volto, / né s'ardiscon d'entrar all'
. che esprime sdegno e irritazione (il volto, un gesto). lemene
cota euro disciolto, / sdegnato ha il volto / e 'l noccnier tonde spaventano.
, / d'un simulato sdegno adorna il volto. c. stampa, 68:
sulle labbra. -adirato (il volto). b. segni, 64
, avendo detto più volte con isdegnoso volto: « ah traditor malate- sta »
'l periglioso a dire / sol nel volto sdegnoso altri ti legga. -atto a
da lei si scioglie e torce il volto e la mano. c. i.
2-31: pallade sdegnosetta e fiera in volto / venia su una chinea di bisignano,
di morte. -slavato (il volto). piovene, 2-179: la
russa sdraiato co 'l cappel su 'l volto. moravia, xi-136: lui stava sdraiato
terra / cadde niso infelice, e'l volto impresse / nel sacro loto. marino,
travagliato sacripante. porcacchi, i-22: volto a'suoi disse: « se io non
petrarca, 325-100: sì chiaro ha 'l volto di celesti rai, / che vostra
, belli e vaghicolori, erano in quel volto dipersé, ma più luminosi e più
vi hanno nel grado mente del volto. dell'equazione di questa curva in coordinate
del naso o di altre parti del volto. = voce dotta, comp
te acerba / discolorito ha il volto / di quella che, piagnendo,
... le forze seccano, lo volto impallidisce e diventa negro,..
., 36-5-14: gtimpallidi- sce il volto, accostanseli le labbra e seccasi la scialiva
-avvizzito, raggrinzito (la pelle del volto). buzzati, 3-168: erano
asciutte, con occhi chiari, il volto semplice e come seccato dal sole.
della bestia agonizzante, gli schizzava sul volto. d'annunzio, ii-20: le secchie
freccia, / presa la mira, in volto e nelcor torbo, / lo féi [
monna carestia / un pollo arrosto, volto per ischiena, / arido, secco
. -incavato, smunto (un volto, le orbite degli occhi).
territoriale, ecc.; che è volto a promuoverla; secessionistico. stuparich,
mondo poco più de la sesta parte è volto; e noi siamo già ne l'
lemene, 1-68: secondate il bel volto, amiche stelle, / e il
si accosta ad anna, che si copreil volto con le mani. pirandello, iii-359:
trecce ornate e bionde / contrario al volto suo bagnate e sparte / quella, dove
tal podere? / tu mostri il volto prospero e segondo / e poi di subito
et blasphemati, gli supercilii subducti, cum volto turgido. gli quali negli robusti humeri
. pallavicino, 1-17: lmlegrezza del volto scaturisce dalla filosofia, di cui è
orgoglio, all'eminente statura, al volto rosseggiante di sdegno la conoscete: è
/ sparse le chiome, pallidetto il volto. foscolo, iv-341: ella sedeva sopra
: se angoscia / grave misiede sul pallido volto, / qual maraviglia? pindemonte,
, i-44: oh qual ti siede in volto 7 pailor tremendo! poerio, 3-199
3-199: uno stanco pailor le siede in volto, / un pailor che non è
, rivede sua madre, rivede il proprio volto sedicenne. gozzano, i-296: visse
nella sedicesima lettera dell'alfabeto il mio volto non tradirebbe nessuna emozione.
fra lor non veggio / od occhi o volto onde non spiri amore, / perché
ognor di male in peggio, / e volto e in mio contrario sole e luna
con te braccia aperte, essa con volto rassegnato gli disse: « hai dunque
seggiola, premendosi forte, forte, il volto con tutt'e due te mani.
, perché le lunghefoglie acuminate le seghettavano il volto. 3. intr. frinire
lingua accoglie una sia alzato un volto composto eadhie dei segmenti serie molto
domenico, 122: non le rimase nel volto veruno segnàcchio di male, trattone una
il nero dei capelli e allontanava il volto puro e forte. 6.
meno bene mo ridere del pargoletto che sul volto gli comparisca è organizzata, con
questa provincia sì ànno tre segnali nel volto: l'uno si è da la fronte
e ogni segnai che fosse sopra il volto, bagnandosi con le dita ogni
posa rubata a madama dudevant, col volto talora celato tra le mani, o
-fig ^ ir. conferire un'espressione al volto. bocchi, l-iii-134: questi [
l-iii-134: questi [il carattere] del volto umanomirabilmente la superficie stampa e la colorisce e
vaghissimo de'suoi capelli lo [il volto] segnavano d'una bellezza così straordinaria
e si manifestano segnatamente nei muscoli del volto, il quale mostra un certo parlare
-figur. che porta impresso sul volto un sentimento (una persona).
che ne porta i segni (il volto di una persona). cellini,
dai capelli neri pesanti e con un volto già da donna, con le occhiaie
-figur. rivelato dai tratti del volto (l'età). poerio,
il quarto lustro (che l'età sul volto / portisegnata) non è mai sì prono
. -figur. aspetto, espressione del volto. tansulo, 3-4: sebben costumi
barbaro], xxxi- 123: il volto è quello che tiene in sé più veri
, 2-221: quando hai a fare uno volto a mente, porta con teco un
; e quando hai dato una occhiata al volto della persona che voi ritrarre, guarderai
/... / disse con lieto volto: / « prendi figlio, ch'a'
, 6-39: andavamo cercando su quel volto familiare le prove, i segni,
grida sognando: « ah quel bel volto è mio! ». -freno.
dell'amore si suole credere, il volto della verità suole vacillare e declinare dal segno
che aveva i segni della morte sul volto. -emozione, turbamento.
26-29: bellissimo di vita e di volto, dove appena appariscono i primi segni
i-13-188: il viver loro è più volto all'utile che all'onesto: in ciò
certo bel giovane, nel cui bel volto appena appariva alcun segnuzzo di barba. genovesi
suoi pensieri nascosti tra le tenebre del volto. piovene, 7-195: la francia possiede
segretezza del suo tradimento, si portò con volto franco alla casa della suocera, fingendo
a la mia pose / con lieto volto, ond'io mi confortai, / mi
; e lo vela non meno co 'l volto che con le parole. gruppo
ritorna atteon sparso e diffuso / il volto di sudor tutto e di
, a passo non errante / seguon del volto la difforme traccia. 37.
. b. corsini, 7-25: pur volto ad addolcir gli amari / pensieri dell'
fortuna a voi è mostrata con chiaro volto, tanto più chiari lumi senpre vi
scorte / seguendo e d'un bel volto insidioso. -farsi seguace, discepolo
gran tempo fra la turba e, volto / a seguitar con gli altri un dolce
le lor parole, i colori del volto, i movimenti e sino i gesti.
tra noi, dirce crudel, che volto / fu da medusa in selce il
la selvaggia testa, / amo il volto affondar nella foresta / de'tuoi capelli scom
che tutto abbellisce dava a quel suo selvoso volto un'aria originale e fiera. fogazzaro
al plur.): aspetto del volto, fisionomia, tratti, lineamenti (
considerata per le fattezze: viso, volto, anche in quanto rivela un determinato
/ l'angelico sembiante e quel bel volto / cn'all'amorose reti il tenea
d'un ingegno. -con riferimento al volto di dio. leopardi, 431:
2. atteggiamento, espressione del volto, spontaneo o intenzionale, che rivela
.): tratti, lineamenti del volto, fisionomia (e la persona considerata per
, delicati, gentili: viso, volto di una persona, anche in quanto
le sembianze. -l'immagine del volto di cristo impressa sul lino della veronica
fischiar delle ceraste, / e 'l volto e l'elmo e 'l folgorar del-
2. espressione o atteggiamento del volto, spontaneo o intenzionale, che rivela
ed a par de la luna / cangia volto e sembianza. / non ti fidar
pietra preziosa. -con riferimento al volto dell'uomo in quanto creato a simiglianza
suo aspetto (con partic. riferimento al volto dell'uomo in quanto creato a simiglianza
] alata e 'n sembianza di donna il volto e 'l seno, con le code
(che pure / tal mi sembrava al volto, a la gonna). buonarroti
-cenno iniziale di un'espressione del volto. bacchelli, i-26: aria abbracciò
de'grandi; spesse volte il tacente volto hae semenza d'odio. tasso,
valperga di caluso, 338: or costui volto con impertinenza: / « che cristo
: la maggioranza ha mostrato il suo volto più arcigno decidendo la semestralizzazióne della scala
tal di tale, / squallido in volto e rabbuffato il mento, / semicanuto
stava dinanzi, lì incantato, col volto in fiamme, con le labbra semichiuse,
cecchi, 5-177: non consiste, il volto [della statua], che in
si dimostra, con l'espressione del volto, alquanto contrariato o insoddisfatto.
i passi / con piede insanguinato e volto esangue / per quegli alti spineti e
sol fa operazione / che a riceverla è volto e ben disposto. ghislanzoni, 16-118
fra rudi forti uomini sotto il basso volto intenso di una semiosteria. = comp
, / segnata d'un semispento / pallido volto gor- gonio. palazzeschi, 6-165:
quasi inespressivo (lo sguardo, il volto). a. piazza, 2-61
, 22-198: ha [arafat] un volto di semitismo esemplare, che colpisce
velo leggero, quasi trasparente (il volto o il corpo). franzoj
tutta, direi la poesia biblica del volto semivelato e del corpo quasi nudo.
or che tomo a mirar suo vago volto. c. i. frugoni, i-13-174
: se mai l'onda marina / il volto le copriva, / ella subito apriva
così traendo i piè, torcendo il volto, / il ferreo sonno e sempiterno oppresse
sogliono i fanciulli con le mascare al volto andare alle case de'gentiluomini accattando frutti
mi è più possibile, poiché volto, sia disobediente al padre, possa esser
la fronte e s'imprime in tutto il volto aria e semplicità celeste. -con
sempre e rigido in aspetto; re 'l volto difendea dal solar raggio, / con ghirlanda
te gi di'mostrar senpremai cum aiegro volto. cino, cxxxviii- 83-1: questa
. tose. persona che ha il volto pallido ed emaciato (nell'espressione seneca
.: atto o comportamento previdente, volto a contrastare il caso o la fortuna
seno la stringo, di sudore il volto / ferveva e il petto.
/ la scorza sol d'un miniato volto. buonarroti il giovane, i-115:
marino, 2-i-25: costei, che, volto in fuga / da l'osceno d'
buonaccorsi, 192: mi rapresento al desiato volto, /... /..
vermine della cotutto festoso e rubicondo il volto / ciba l'avido gusto. scienza
sensuale. bacchelli, 12-20: il volto, nella bocca larga e carnosa, riusciva
letteraria, un'opera plastica); volto a rappresentare quanto è colto dai sensi.
... la poesia biblica del volto semivelato e del corpo quasi nudo,
sensuale del corpo, dei lineamenti del volto. bacchelli, 12-20: il volto
volto. bacchelli, 12-20: il volto, nella bocca larga e carnosa riusciva
d'èva, e non chinate il volto / sì che veggiate il vostro mal sentero
la dona. tarchetti, 6-ii-417: quel volto sfigurato dalle lacrime e dal sentimento eccessivo
colonna, / sente foraggio che cade dal volto. boccaccio, dee., 6-10
! non così tosto / mirato ebbi quel volto / che di subito n'arsi. baldi
per sdegni si faceva avara del suo volto. overo mentre lo mostrava turbato.
s'era addossata, sfavillò d'ira nel volto: « badate che io mi farò
, / rozzo le membra, in volto aspro e selvaggio, / il mio
e riguardevoliper bellezza e per buon aspetto di volto e d'ingegno... vuolil principe
profonda amarezza (una persona, il volto). praga, 4-59: si
di vanità e di piacere in quel volto sepolcrale. -che ha una vita
/ con parrucca gentil s'adorna il volto. bazzero, iv-97: ave
donna, benché ti mostri lieto 'l volto / e par che spesso rida e stia
tempo di guerra. -nascondere il volto fra le mani. fenoglio, 5-i-830
, la faccia cadaverica e immobile, un volto color della cera. -infilato
: le donne andavano neglette, senzaconci in volto e senza fiori in testa, fuggiasche,
in altri (una persona, il volto, un'espressione, e può avere
poco toglieva gioventù e freschezza a quel volto, ma solo per donargli una serafica
, con due delle quali velano il volto del signore, con due si coprono i
ed un ina beltà non sua nel volto serba, / accattata da biacca e orbe
mutare un atteggiamento, un'espressione del volto. forteguerri, iv-427: serba cotesto
alcuna e sono soggetti alla bruttezza del volto e del corpo. gemelli careri,
anche esprimere enfaticamente l'effetto prodotto dal volto, dal sorriso o dal suono delle
delli uomini e delli dei, sorridendo col volto col quale serena il cielo e le
pace che tranquilla. -atteggiare il volto o lo sguardo a un'espressione che
: scopri [o mare] il volto tranquillo al ciel sereno, / ma
(e lo manifesta nell'espressione del volto). ugurgieri, 229: doppo
vostro polidoro vergilio quest'opera con lieto volto, e con quella serenità di fronte
. -espressione tranquilla e rilassata del volto, dello sguardo. fausto da
nel fodero, con una serenità di volto, come se venisser da nozze. verga
. moravia, xii-80: sul suo volto rotondo si diffuse una serenità placata, come
preoccupazioni, soddisfazione, benevolenza (il volto, l'atteggiamento di una persona)
/ vedere tal fiata / el tuo bel volto sereno. landino, 421: diciamo
più d'un bel mattino / fa il volto allora, e sgombra i miei timori
dev'esser serina, -or ha 'l volto scurato: / perché en lei non
poi che me partìo da quel bel volto, / non ebbi ora serena, /
13. per simil. radiosa bellezza del volto lieto e sorridente o luminosità e vivacità
anche l'espressione lieta e distesa del volto). petrarca, 125-67: ovunque
vecchiezza i danni / t'abbiano a tòrdel volto il bel sereno. g. gozzi,
, i-84: socrate per lo suo volto, per l'abito del suo corpo,
, triste (una persona, il volto, lo sguardo). casti,
dell'aspetto esteriore o dell'espressione del volto. boccaccio, dee.,
di fresco vigor la fronte e 1 volto / riempie; e così allor ringiovanisce /
). pindemonte, ii-365: del volto la beltade, e tutto / conestasi ammirava
distinto di quadrupedi andanti. -soffondersi sul volto (il rossore, il sano colorito
incertezza della grande azzione le serpeggiava sul volto, per meglio disporsi alla fuga licenziò tutta
: fior di vermiglio sangue / sul volto, che rosseggia, / fra il bel
ch'ogni bellezza doma, / sparsa nel volto del bel sol, ch'adoro,
... valle alla rossezza del volto, alle serpigine overo volatiche e simil
: già la serpigna squama asconde il volto; / se vuol favellare, il sibil
grimose ed umide, / si vela il volto colla lunga clamide. pananti, i-244
terra / e scolorato il più ligiadro volto. <). chiudere la
aita. tansitto, xxx-3-273: non sempreal volto appar quel che '1 cor serre.
. 2. chiusa cupezza del volto. fenoglio, 5-i-477: la preoccupazione
un crine e con le fiamme un volto. leopardi, 29-88: cupido tiseguii finch'
che fumo prima specchio al suo bel volto, / servando sempre in loro i
/ al grande, al bel non mai volto l'affetto. -conservato nel
di rascia o di panno un mezzo volto che la cuopre. castelvetro, 8-1-121:
che tolto / m'è quel legiadro volto. bandello, 2-44 (ii-116):
occhi servili, così rari a vedersinel suo volto, attendendo un sorriso. cassola, 6-78
penso quella camerista / che ci servì con volto d'assassina. pavese, 5-81:
al core, ai sensi conformando il volto, / servi alla vita e non
d'annunzio, iv-1-51: portava sul volto una specie di maschera socratica in cui
dell'apostrofo, che cosìchiamasi quel piccolo 'c'volto a ritroso che scriver si suole accanto
erotica. bacchelli, 12-20: il volto, nella bocca larga e carnosa riusciva
sessuale grazia, il collo; il volto sorrideva per sessuale malizia, per tutto il
in bianca donna, quando 'l volto / suo si discarchi di vergogna il carco
poco più de la sesta parte è volto; e noi siamo già ne l'ultima
, alcuni paiono fatti come uno scudo volto al contrario, cioè quello di sotto
con un gran mobile di lana sul volto e una selva di setole in capo.
arpino, 19-87: mostrava anche lui un volto curiosamente canino, pendulo dai lobi degli
collettone, il naso lungo, il volto esangue. settecentèsimo, agg.
caratteristico della politica italiana postunitaria, volto a sostenere e a rafforzare il predominio economico
(lo sguardo, l'espressione del volto, un gesto). renieri,
iv-61: la madre lo accolse con volto grave e severo, mal sapendo dissimulare lanoia
(lo sguardo, l'espressione del volto) o le dimostra nell'aspetto (
, 95: conciò sia che al doloroso volto dolorose parole si convengano, altirato minaccevoli
orizzontale della bocca, che conferisce al volto un'espressione definita 'severa'che si differenzia
dal tempo, frange e sfaccetta il suo volto. 3. figur. considerare
, lo spaventava con grida, con volto e spessamente venendogli addosso e per altri
: o che sfacciato / poltron: che volto invetriato. galileo, 4-1-356: del
esser mai stato fan tingere di rossore il volto a'prìncipi modesti e geneal mondo,
9. ant. privo di volto. savonarola, 7-ii-17: questo è
brevi lembi sfaldati arrivavano a bagnarci il volto. -per simil. che presenta
tutto lo sfarzo della felicità. nel volto, nel gesto, nel vestire, nel
con un calesso ci attaccammo, / volto al contrario, onde i cavai tirava:
impulso dell'animo (lo sguardo, il volto, una persona). boccaccio
brusoni, 9-309: volti gli occhi nel volto della giovanetta, ilvide in così inusitata maniera
un numero infinito nell'espressione del volto, nello sguardo, nelle pa
-arrossire (una persona, il volto). segneri, ii-38: se
di cui vedreb- besi qui sfavillare ogni volto? alfieri, 1-736: lusinghe,
; e in dirlo / non io nel volto di rossor sfavillo. 4
e l'intensità dell'espressione (il volto, lo sguardo). - anche sostant
sfavillare a guisa di sol nascente il volto bellissimo di costanza. -mostrare un'espressione
, 9-64: freme nel cor, nel volto arde e sfavilla / di desio di
era addossata, sfavillò d'ira nel volto. -esprimersi con particolare estro e
ed a lui tenero gaudioe tale / sul volto sfavillò ch'io mai non vidi / sì
iroso foco sfavillò repente / d'achille in volto. pedemonte, ii-205: virtù verace
son le guerriere squadre, in ogni volto / un bellicoso ardir sfavilla. de
9. figur. esprimere, palesare nel volto, negli atti uno stato d'animo
: alzatasi di letto, sfavillava dal volto un profluvio di raggi di pellegrina bellezza.
1-i-260: sferrando gli occhioni di falco in volto a sampiero: « ecco » disse
, lasciossi l'addolorata signora cadere col volto su u pavimento. lemene, ii-374:
». -battere o toccare il volto o il corpo (i capelli:
. garopoli, 3-4: il crin volto in annella ondeggia a l'ora /
(che aveva deposta per vogare) il volto e cacciatasela indosso, si mise a
smaniò morsicandosi le labbra. poscia dal volto fisso ed eretto faceva scendere parole,
vedevi né ombra né indizio in quel volto. linati, 18-217: tutta la massa
un gruppo e l'altro, stampata in volto avevano pazienza tarda ed acuta, capace
strabocchevolmente. nievo, 467: col volto sbigottito della paura si palpava il petto e
(un atteggiamento, un'espressione del volto, ecc.). moretti,
: su quelle poche facce chesi vedevano in volto era per lo più scolpito, compenetrato,
. manzoni, 41: con quel volto sfidato e dimesso, / con uel
. sfigmico) e dal grime bagnando il volto e 'l dosso. c. i.
figura umana e in partic. del volto. -in senso concreto: ciò che
sfigura, che deturpa i lineamenti del volto. fenoglio, 5-i-673: ettore cadde
, in par- tic., il volto; sfregiare, deformare le fattezze con
ti mosse a non immerger in questo mio volto il ferro? tu che fosti così
lividezza del suo veleno, trasparisce nel volto, lo scolora, lo macera,
percuote un caldano, non hanno il volto coperto da una maschera, sibbene da
e, in partic., nel volto, per i colpi o per le percosse
: « vedemmo » disse « 'l volto suo nascoso, / nel qual non era
nella speranza e nel terrore di vedere il volto di mio padre, sfigurato dalla mitraglia
. boiardo, 1-26-13: smarito era nel volto il mandrino, / ma non sa
oltraggio e il torto, / parea nel volto sfigurato e morto. g. visconti
dissolutezza. tarchetti, 6-ii-417: quel volto sfigurato dalle lacrimee dal sentimento eccessivo del piacere
). ant. cambiare colore nel volto, impallidire. bernardo da bologna
sfigurito, agg. deturpato nell'aspetto del volto in modo da essere irriconoscibile. -anche
sue lagrime, che sfilatamente gli rigavano il volto. = comp. di sfilato5.
del corpo); smunto (il volto, le guance); affusolato (le
di rosa sulle guance sfilate, quel volto raccontava soltanto la gioventù, la forza,
figura con corpo di cane, busto e volto di donna, zampe di leone e
misterioso, enigmatico, impenetrabile (il volto, l'espressione). negri,
nera, se tendi lo sfingeo / tuo volto allafuria, alle rombe / del tragico fato
, ii-448: quando poi atteggiava il volto all'espressione fatale del 'primo piano'immancabile
verga [la sicilia] aveva assunto il volto sfingeo di un remotissimo paese mitico.
sfinita dal tempo, lo guardò in volto accanita, pronta al rifiuto. g.
un po'invecchiato e sfiorito questo piccolo volto di donna ancor giovane. c. prosperi
men chiaro il sole? / in un volto... tra guance iva
. region. alterare i tratti del volto, stravolgendoli (una violenta emozione,
5. scialbo, anonimo (il volto). tato la forza delle segherie
di parto, senza increspar punto il volto o sfogarsi con un sospiro, soffriva
, nel comportamento o nell'espressione del volto (un sentimento). carducci,
2-60: non recidere, forbice, quel volto, / solonella memoria che si sfolla,
di roma mostravano le figure come sfondato il volto d. bartoli, 1-3-63:
celebrare chi, segnando rete, dà un volto al risultato dell'incontro: insieme a
operai del nonno, che per menon hanno volto né carattere. figure di sfondo.
. l'animo tuo non tenne / urania volto sì che le sorelle, / a
imbruttita. -stravolgersi nei lineamenti (il volto). guerrazzi, 2-299: da
adira altera tanto o quanto le forme del volto. p petrocchi [s. v
con partic. riferimento alle fattezze del volto). bembo, 10-viii-294: meritate
, è trista, avegna che in volto mostri letisia. febe fu isforsata e anco
era nella sua voce e nel suo volto mentre da me si informava della