. doridi, xii-3-425: e quanto volgo più la fantasia, / più m'
in prezzo ed avvilisce le cose appresso il volgo. redi, 16-viii-5: abbraccio v
-figur. fagiuoli, 2-150: dal volgo... per ischemo e per disprezzo
non pure la lingua toscana ma il volgo le siepi e i muli di toscana,
accattano l'applauso e la lode del volgo. tommaseo, 1-416: io non
processo a tutti quegli miracoli acclamati dal volgo degli uomini semplici e delle donnicciuole.
volte accomodandosi alle opinioni comuni e del volgo, e non instruisca gli uomini nella
32 (559): da'trovati del volgo, la gente istruita prendeva ciò che
credute le pietre aculeate, dette dal volgo agoraiuole. foscolo, ii-2-28: la
mascheroni, 832: per li negati al volgo aditi entrasti. botta, 4-812:
ciro di pers, iii-512: mi volgo a voi, numi terreni, / a
stolte et aperte adulazioni de l'infido volgo. machiavelli, 378: quanto
orgoglio de'potenti, dalla ignoranza del volgo. saba, 129: come hai potuto
con disprezzo ai bassi affaccendamenti del cieco volgo appassionato. idem, ii-13-155: il gran
campanella, i-37: ahi, folle volgo, che, affissato a terra, /
nome. vico, 452: restò al volgo l'aggiunto perpetuo di « profano »
mille mali / i miseri mortali / volgo fiero e diverso agita e strugge. prati
/ lauro spinoso t'ha chiamato il volgo, / che sempre verde t'ammirò sul
. francesco da barberino, i-321: volgo sermone / a certa gente ch'òne
. a un tratto gli animi del volgo / e i cuori che s'allarmano,
quelle di mio marito sono favola del volgo. aretino, ii- 46:
non pure la lingua toscana ma il volgo le siepi e i muli di toscana.
, gr. dvaxuxxixóg (da dvaxoxxéco 'volgo indietro '). anaciclo,
'ignoranza popolare 'o meglio * del volgo '. se alfabreve tempo da che
di quei cioccolatini preziosi, ignoti al volgo, che dentro serrano ananasso, rosoli
dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son,
ne gema in duri ceppi avvinto / il volgo. 12. declinare, decadere
, perché andando dietro alle voci del volgo, non ne fecero forse esperienza
un andirivieni di curiosità fra la gente del volgo, e un movimento maggiore del consueto
dolci. idem, 16-iii-364: il volgo de'pescatori porta credenza che l'anguille
sapere come il fatto stia, onde mi volgo a dirittura a lei, pregandola dirmi
a non anteporre le sconce cose che il volgo troppo accetta, e sparge, innanzi
stelle, o comete, che tanto il volgo semplice e credulo di vanissimi spaventi sogliono
(deriv. da àtrooxpécpoa 'volgo indietro '). cfr. isidoro,
vico, 550: il quale [volgo] tanto è docile ad apprendere da'forti
lambruschini, 1-42: io non mi volgo ai curiosi, ai frivoli, agli
agli appassionati, ma a voi mi volgo, o istitutori vogliosi del bene.
] la propria setta; correva il volgo, ed applaudiva alle novità. menzini,
la rivai sedea / con l'umil volgo applauditóre al fianco. s. borghini,
più volte delle parole de'savi [il volgo] sente il suono, ma non
vico, 550: il quale [volgo] tanto è docile ad apprendere da'forti
ingegni, e l'acquista appresso l'ignorante volgo. machiavelli, 3: sogliono,
: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer de le donne
818: a te le luci mie / volgo, o stella, che serri ed
del vento le come crede il volgo. penetrava sin nelle ossa, con parole
, nobili, ignobili, tutti siam volgo senza autorità, senza credito.
nel barbaro secolo, non essendo dal volgo inteso, fu compreso per babbaleo ».
insetto, che scorpion marino dicesi dal volgo de'pescatori. idem, 16-iv-105: quando
salvini, 30-2-85: non essendo [il volgo] capace dell'idea dell'amore gentile
parlare e nello scriver colto. ora il volgo conservolla sempre, tanto che la trasmise
nome di ascesso, benché venga inteso dal volgo qualche tumore o gonfiezza in alcuna determinata
5-iii-44: non ha veramente ragione il volgo di argomentare in tal guisa, e
possono col tempo divenir principi ed assiomi nel volgo. baretti, ii-12: che pariate
bruno, 3-364: a te mi volgo e assorgo, alma mia voce. idem
cari nodi / ne'caratteri d'oro al volgo astrusi, / ed intesi da noi
bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. carducci,
comp. da a- privat. e rpénco volgo '). àtropo2, sm
curare. alfieri, 65: dal volgo pria dell'alme a lui conserve /
, smanceroso, che può piacere al volgo, ma è in effetto disgraziatissimo,
. bruno, 3-364: a te mi volgo e assorgo, alma mia voce;
e la vita, se anche il volgo di questo non si avveda e non si
, 8 (51): mi volgo a parlare a indiffinita persona, avvegna che
che sono avvenimenti palesi alle viste del volgo, non meno che a quelle de'
prezzo ed avvilisce le cose appresso il volgo. manzoni, pr. sp.,
varchi, v-742: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
91: sull'uscio di casa mi volgo e vedo il classico, baffuto, colossale
si possa servire se non far ridere il volgo. boccalini, ii-266: il secondo
tanto l'intendimento comune, che il volgo ci chiama distratti o balordi. dunque,
possa servire se non far ridere il volgo. monti, iv-156: quanto io desideri
ma d'accenti / col volgo degli sciocchi. / iroso, ma a
. gioberti, ii-15: giacché il volgo del medio evo uscì dal patriziato antico,
laddove i patrizi d'allora furono prole del volgo barbarico. tommaseo, i-532: l'
insieme intorno ai valdesi chiamati dal nostro volgo 'barbétti '. de amicis,
quelle di mio marito sono favola del volgo, e non che in broletto se
credete dunque, come le creature del volgo, alla vostra esistenza? siete ancora ravvolto
) e -tropismo (gr. xpérceo 'volgo *): * variazione '
, 48: e mentre che il volgo s'awolta e bisbiglia, / chi fia
voce sia e per poco solamente dal volgo usata, e per ciò non meritevole d'
di donato; il quale, per il volgo della plebe si diceva, che donato
morire. casti, 8-6: il volgo ignaro, che non è bastante / a
il saggio tai stima e non il volgo con falso translato. 13. plur
però poco inteso e manco apprezzato dal volgo nemico di virtù. achillini, ii-117
. ricchi, xxv-1-228: a te mi volgo (se feci mai perché benignamente
le quali, come indifferenti, nientemanco il volgo s'ar- rebbe possuto pascere? chiabrera
varchi, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
. bruno, 3-190: o dunque, volgo vile, al vero attendi, /
varchi, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
, pesandolo, o colla stadera del volgo, o colla bilancia del savio. d'
tasso, n-iii-978: taccia adunque il volgo ignorante, il quale pone il fine
-in bocca a tutti, in bocca al volgo, alla gente: di fatti o
di loro cagione di metterci in bocca al volgo. sarpi, ii-371: era passato
le bocche e per le carte del volgo, non credo io in veruna maniera.
parlamento era uno mettersi in bocca del volgo e forse publicare a tutto parigi quello che
de vivaci raggioni queste stimate dal cieco volgo le adamantine muraglia di primo mobile ed
2-150: di qui n'addiviene che dal volgo,... per ischerno e
esagerarle. forteguerri, i-164: il volgo sciocco, pazzarello e vano / che
di morire, perché lo sciocco e credulo volgo... avesse a creder lui
e alle accademie e all'ambiziosa briga del volgo let terato quasi non curante
. de pisis, 173: mi volgo, / in alto, nel cielo puro
quelle di mio marito sono favola del volgo, e non che in broletto se ne
/ e del suo bruto sangue un volgo imbelle / murò il parco de'cervi
a cui dintorno immemore / bulica il volgo vii. dossi, 751: di là
e di burbanza, / spregia il volgo, onde nacque, e a cui comanda
quando lo sarete, aspettatevi che il volgo de'pretesi medici vi fugga, aspettate
solchi bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta; / intende
professori della qual vita son dimandati dal volgo communemente guidoni, furfantoni e calchi.
ho gli umani giudizi; e il vario volgo / a'bei pensieri infesto, /
campagna per evitare i primi furori del volgo, quantunque a dir vero non siasi
vòrano questo atteone, facendolo morto al volgo, alla moltitudine, sciolto dalli nodi de
, non essendo vero quello che il volgo pensa, che dopo il sol- lione
trascorri, e premi ed urta il volgo / che s'oppone al tuo corso.
ciel di sue vendette; / e il volgo la chiamò: religione. tommaseo,
tanto che sono que'filosofi conformi al volgo, han prodotta una filosofia volgare. sarpi
invece delle insulse o sudicie canzonette dal volgo cantate per le pubbliche vie, gli
buon frate mantenersi in buona openione del volgo ed anco goder di quei diletti che
ecco i briganti! *. mi volgo, m'alzo in punta di piedi,
la via percorsa, se mi volgo, è più lunga / del sentiero da
, per lo più tra gente del volgo, si riceve o si dà una spinta
furono in su 'l principio credute dal volgo un laboratorio di tossici. i mendicanti pativano
ubbriacato. bocchelli, i-277: noi volgo profano e carnale, pur non dubitando dell'
antonio da ferrara, ix-135: po'volgo carta e tomo a lor mogliere:
stupendo / ch'ai cieco caso il cieco volgo ascrive, / altro non è che
. muratori, 7-ii-56: anche presso il volgo son io d'avviso che fosse allora
labbro tinto di cinabbro, o che volgo l'una e l'altra stella in questa
forse / in due parti diviso il volgo incerto; / quando con gran caterva
allume catina,... detto dal volgo sai vetro. catina2, v
classi. panzini, i-742: tutto è volgo. volgo i senatori, volgo i
panzini, i-742: tutto è volgo. volgo i senatori, volgo i censori,
è volgo. volgo i senatori, volgo i censori, volgo i tribuni, volgo
i senatori, volgo i censori, volgo i tribuni, volgo i cavalieri.
volgo i censori, volgo i tribuni, volgo i cavalieri. 5. chi
della cavallerizza..., appresso il volgo ignorante del mestiere parerà facilmente un bravo
/ e vedrai dove langue / vii volgo, ed egro per pietà rac
e da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano stati da'nostri antichi
: da esso cece vien creduto dal volgo che i cigni siano stati da'nostri
/ al gracchiar voto e del censito volgo / al petulante cinguettio, d'amici
. panzini, i-742: tutto è volgo. volgo i senatori, volgo i censori
, i-742: tutto è volgo. volgo i senatori, volgo i censori,
tutto è volgo. volgo i senatori, volgo i censori, volgo i tribuni,
i senatori, volgo i censori, volgo i tribuni, volgo i cavalieri.
i censori, volgo i tribuni, volgo i cavalieri. 2. nell'età
stando dentro, i mancamenti censurati dal volgo. nievo, 606: pur troppo io
quella parte della morale che tanto dal volgo quanto dagli scienziati è chiamata giustizia,
/ colei che in sacri ceppi il volgo allaccia [la religione], / incorolla
: la via percorsa, se mi volgo, è più lunga / del sentiero da
varchi, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
, 14 (250): presso il volgo di milano, e del contado ancora
in questo infausto orribil punto, io volgo / tutti i miei voti a voi:
/ al gracchiar voto e del censito volgo / al petulante cinguettio, d'amici /
virtude amor tien fede / più che il volgo non si crede. gioberti, ii-127
libertade noncurante e d'armi / chiassava il volgo a l'opre usato intento. fucini
. manzoni, 309: è il volgo gravato dal nome latino, / che
nel cuore / che dounque io mi volgo io veggio lui, / e se voi
mio; / deh! lascia al volgo errante ciance e fole. marini, xxiv-
tutto quel bene che se ne promette il volgo e che ne vanno proclamando i ciarlatani
giornalmente e celebrati da'ciarlatani e dal volgo ignorante. baretti, 2-39: non credo
tinto di ci- nabbro, o che volgo l'una e l'altra stella in questa
bel labbro tinto di cinabbro, o che volgo l'una e l'altra stella in
al gracchiar voto e del censito volgo / al petulante cinguettio, d'amici /
famiglia delle euforbiacee, sovente adoperata dal volgo per muovere il ventre. = voce
, / ma non di quella ch'il volgo si cionca. idem, 16-ii-202:
quella parte della morale che tanto dal volgo quanto dagli scienziati è chiamata giustizia, e
/ vincer dèi poscia la licenza e il volgo. 5. ant. proprio del
villani, i-415: quelli che '1 volgo appella gentili, per nobiltà di sangue
lascerà gracchiare, / che all'affannato volgo il re ch'è sazio, /
clamorosi scanni / mirato avria lo stupefatto volgo. 2. per estens.
riposa. leopardi, 868: il volgo s'inganna pensando che i colori sieno
cesarotti, i-75: è facile al volgo e all'anime basse o maligne
conv., iii-ix-2: e però mi volgo a la canzone, e sotto
delle nazioni non facessero che colorire: il volgo è attratto da'colori, e preferisce
ii-393: e 'n quale parte io mi volgo e giro, / un dolor mi
'quelle donne le quali il volgo nomina per comari. d'alberti, 222
ogni / novella, ad ogni susurrar del volgo / più non si tremi, e
calore e di luce, che il volgo reputa necessario nella combustione, non è
la qual natura tuttavia dura ostinata nel volgo, ch'ove veggano o una qualche
rio che mormorando stilla, / lungi dal volgo in solitaria villa, / compart'io
.., quindi è facile al volgo e all'anime basse o maligne di dare
d'ogni seconda disposizione, come il volgo crede,... mentre il vocabolo
393: e 'n quale parte io mi volgo e giro, / un dolor mi
, luogo comune, necessario, e dal volgo cesso. c. gozzi,
di poca fede addossatogli a gran torto dal volgo. goldoni, vii-1185: un galantuomo
salvini, 39-v-97: disingannisi adunque il volgo, e si ricreda, che bell'
porre in onore le scilinguature del volgo. = formazione di tipo composto
popolo, ma di pochi concitatori del volgo. giorgio dati, 1-130: lividineio
la neutralità. foscolo, 1-57: al volgo, ch'ama e invidia e anela
lambruschini, 1-42: a voi mi volgo, o istitutori vogliosi del bene, ma
, il quale, come dice il volgo, sia via là, via là,
noncurante e d'armi / chiassava il volgo a l'opre usato intento. buzzati,
dalla moltitudine, dalla conversazione, dal volgo, le quali son lustrate da pochi.
. manzoni, 309: è il volgo gravato dal nome latino, / che
le fallacie de'sofisti e cecità del volgo e volgar filosofia. 5. tenere
, che inganna / solo il credulo volgo, è la fermezza / che affettano
era nel secolo decimoquarto un rumore del volgo, letterato o no...
e guaisce in suon che al rude volgo / ribrezzo porta di stridente lima;
papa clemente che contra l'opinione del volgo, il quale pensava che sua santità
1-2-246: un dì potrebbe / il volgo contumace / per soverchio timor rendersi audace
si confonda, e questi conturbatori del volgo a questo modo apparecchiarsi a guadagnare il consolato
gli lontani, dee esser nato dal volgo d'un popolo principe dell'egitto,
salvini, 39 i-16: rifugge l'ignaro volgo... e barbare per esso
dice, oratore, benché piaccia al volgo, ma coquinaro e non medico.
al suonare la vii cornamusa, ancorché un volgo intero di orecchiuti ascoltanti ti faccia pur
corpi, egli non la propone al volgo, il quale non ne abbisogna. il
, il quale non ne abbisogna. il volgo è certo, e non dubita punto
! ecco i briganti! ». mi volgo, m'alzo in punta di piedi
quell'idea si andarono corrompendo attraverso questo volgo infinito. 4. cambiare,
trascorri, e premi ed urta il volgo / che s'oppone al tuo corso.
. manzoni, 18: a me dal volgo / tratto in disparte, la fatai
la qual natura tuttavia dura ostinata nel volgo, ch'ove veggano o una qualche
berchet], tiene il mezzo tra il volgo e i cosmopoliti. 2
o 4 pasticcini ', come il volgo chiama tanti ninnoli, a uno sputacchio
bronzino, 1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare, corimbo
arte, che inganna / solo il credulo volgo, è la fermezza / che affettano
: e del suo bruto sangue un volgo imbelle / murò il parco de'cervi al
hoc est buccea ', che il volgo bassamente dice: vivere alle spalle del
; 4 colore 'e xpétrto 4 volgo '. cromatura, sf. ricoprimento
esatta percezione del tempo. 'volgo '. baldini, i-171:
furono in su 'l principio credute dal volgo un laboratorio di tossici. i mendicanti
la prima. un pregiudizio inveterato nel volgo crede quest'accidente un indizio di buon
/ nulla abbiamo che in vista il volgo offende. moravia, iv-27: non l'
tanto superiore a quell'altra conosciuta dal volgo, quanto lo spirito immortale sovrasta alla
6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer delle donne
valle, i-41: pur a voi volgo il piè, solinghe mura, / e
bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. d'azeglio
in uom gentil che in un del volgo. bar etti, 3-146: e voi
. baretti, 1-81: il volgo di tutte le provincie nostre...
i primi malmenati e negletti dalla turba del volgo e ciurma de viziosi e dappoccacci,
, tu non ti darai ai sermoni del volgo, e non porrai ne'premi umani
, 3-273: prima di tutto il volgo che ne sorride [della filosofia] è
ne sorride [della filosofia] è volgo, e si dovrebbe mettere in regola prima
nuova, 8 (51): mi volgo a parlare a indiffinita persona, avvegna
si disse volgare, perché lasciata al volgo, e restava deforme e rozza.
: ma da che i versi fescennini del volgo e de'rustici degenerarono in ima troppo
possono chiamarsi con questo nome, dal volgo derivato, di cervelletti. arici,
fra'cervelluzzi, quelli, che il volgo chiama communemente morti; e sono di
strada, e fu causa che il volgo degli architetti, sorpresi dal falso brillante
. foscolo, i-m: il delirante volgo / disingannar solo potea calcante. gioberti,
/ por fine ai dolori d'un volgo stranier? papini, 20-98: ma non
. alfieri, 1-113: mormora il volgo, a cui tua legge spiace; /
aruspici e degli auguri, sagaci deluditori del volgo. = deriv. da deluso
quasi divina della materia, che il cieco volgo prosternato adora. d'annunzio, iv-2-471
provocare il livore e il sospetto del volgo; poi gli facea malignamente nominare nelle
iii-73: anzi vi renderanno favola al volgo, nulla curarti del vostro buon nome,
autentiche scritture, ma dalla bocca del volgo. carducci, iii-7-221: apparteneva
tanto non era da te depravato il volgo, che avesse dimenticato l'antico odio
, andandosi dietro alle depravate opinioni del volgo, s'anteponga molte volte nella elezione
carducci, iii-24-280: ciò che il volgo teme odia e deride sotto nome di poesia
ii-8-268: all'avversione e derisione del volgo verso la filosofia sembra far contrasto l'
che la opi nione del volgo. sarpi, i-70: fecero pregioni li
cagione. serdonali, 6-27: il volgo s'è compiaciuto sempre di cotali miracoli:
, 309: s'aduna [il volgo] voglioso, si sperde tremante, /
legame 'e dal tema di opinai 4 volgo '. desmòtropo, agg. chim
letargo, uccideste, a furore di volgo, saturnino: fu squarciato a brani.
[il caffè], 200: il volgo si determina per lo più a considerare
bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta; intende l'orecchio
di hiera, che come sacri dal volgo sogliono esser fitti ne'clisteri, si
lattuari di hiera, che come sacri dal volgo sogliono esser fitti ne'clisteri, si
confutar quello che era infino all'ultimo volgo palese. 2. ant.
volerlo un dialetto diverso da quello del volgo. monti, vi-265: e sarebbe pur
pazzi frenetici e deliri suol chiamare il volgo; e la loro cella nell'ospidale
chinai il mio capo all'ire del volgo, senz'altra difesa che me stesso.
il signor galileo ambizioso degli onori del volgo, ma di quella gloria che dal volgo
volgo, ma di quella gloria che dal volgo differenziar lo poteva. segneri, i-199
, si differenzia più altamente [dal volgo]; e il volgersi [per filosofare
, 309: s'aduna [il volgo] voglioso, si sperde tremante, /
facesti / suonar le rote tra 'l diffuso volgo, / / su te, sull'
come che io creda che presso il volgo quel nome di « frate » non giovi
fiare 'è basso. il volgo l'adopera a modo d'imprecazione
popolo di dilettanti e d'orecchianti, un volgo sensuale; e ritorniamo all'amore puro
cercare la dilettazione ed il plauso del volgo, ma l'emendazione de'costumi, ed
8-374: dinasati / erano dal vii volgo beffeggiati. papi, 3-ii-48: alcune
a cui dintorno immemore / bulica il volgo vii. 3. a un
felicità con uno stile che allontana il volgo non illuminato ed impaziente. de sanctis,
forte / sol di fere plebee tra volgo indegno. bocchelli, 1-iii-546: il
, ii-289: pertanto dee [il volgo] dall'imperio esser disciplinato, di modo
tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi fuor
d. bartoli, 9-24-1-59: ahi volgo insensato e disconoscente! 2.
, a te, cristoforo, mi volgo. galileo, 3-1-63: l'una e
sero nel comporre a ritirarsi e discostarsi dal volgo. cesa rotti, i-112
che tacque steano, ed appo il volgo è appellata « acqua di fele »;
disvolture e smanie spagnolesche non dimostrino al volgo quello che si deve tener segreto. straparola
volte oscuro, non al sol rozzo volgo, ma eziandio agl'intendenti medesimi,
una reai donzella / debba, del volgo alla licenza esposta, / strascinar
la curiosità di que'riti sconosciuti al volgo, sostenni senza angoscia l'irreparabile disgiungiménto
: accade qualche volta che alcuni del volgo della città, non avvertendo tal corso
si disinganna. leopardi, v-223: il volgo principalmente, vale a dire la
cosa è il disinsegnare, e dal volgo degli uomini ottenere che le opinioni una
disonesto in lingua nostra, secondo il volgo, vale, non solamente sfacciato e
viver disonoratamente e diventar la favola del volgo. denina, v-37: costretto..
250): tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a manomettere le parole, e
(250): tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a manomettere le parole,
bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. pascoli, i-534
gli umani giudizi; e il vario volgo / a'bei pensieri infesto, / e
sede, / e a lui mi volgo, che ora tienla in braccio.
voce, tanto fra'dotti e nel volgo celebre e disputata, anche a noi
, 1-187: come è costume del volgo, in ogni parte si parlava dissolutamente
che si distendono in favole per gradire al volgo. 11. mettere per scritto,
una via disusata, alcune donne del volgo videro un soldato con un involto sotto
. martelli, 1-2: quand'io volgo la mente a dire in rima / alcuna
disvolture e smanie spagnolesche non dimostrino al volgo quello che si deve tener segreto
fr. colonna, 1-903: mentre volgo tra me, che a dir non
insieme sui campi cruenti / d'un volgo disperso che nome non ha. palazzeschi
cose ordinarie e facili son per il volgo ed ordinaria gente; gli uomini rari,
una capitale, si estolle agli occhi del volgo al disopra dei feudatari, i popoli
. bruno, 3-364: a te mi volgo e assorgo, alma mia voce:
desidera sapere. vico, 550: il volgo... tanto è docile ad
e villane fregagioni, che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente. cesarotti
/ por fine ai dolori d'un volgo stranier? b. croce, iii-27-42:
morte. delfino, 1-70: il volgo / gli affetti estremi sol conosce,
, ii-342: certe, come dice il volgo, femmine sperticate, certe donnone,
alfieri, 6-138: donzellina, / volgo al certo non sei. foscolo, gr
betteioni, vi-442: vo'che al volgo il dotto acciaro / faccia fé,
/ amor, dove raggiri? / sol volgo a quel che piace a'miei desiri
: dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son,
, ma che bastavano a corbellare un volgo zotico e minchione. e. cecchi
vediamo che le relazioni delle persone del volgo sono quasi sempre drammatiche. g
'e dal tema di tpénoì 'volgo '. dròngo, sm. (
ad altri errori, non è del volgo chi non sappia. = cfr.
maschio e femmina, i quali il volgo chiama androginos, come nel più delle cose
pallavicino, iii-16: primieramente que'romori del volgo... rimasero per maniera di
si offrissero modello di virtù magnanime al volgo; né il volgo diverrebbe mai servo
di virtù magnanime al volgo; né il volgo diverrebbe mai servo, né i re
. varano, 1-541: io volgo i miei voti alla divina / lampa
veloce / tosto le corde ad eccitar mi volgo, / ed al vario concento /
/ di tenda in tenda concitava il volgo. verga, i-308: si udiva il
della palpebra ', da èxxpétrco 'volgo in fuori '; cfr. fr.
i più elati colli, / e volgo gli occhi stanchi in quella parte, /
sole 'e il verbo rpénco * volgo ', anche 'rifletto '(per
trombe. manzoni, 309: è il volgo gravato dal nome latino, / che
di costoro, di cui lo sciocco volgo si maraviglia, riceveno de la lor
d'annunzio, iv-2-254: una femmina del volgo, che faceva professione di magia e
, ed è quella che appresso il volgo tuttavia conserva qualche credito: perché bene
... che l'orecchie indotte del volgo si rallegrano al solletico d'irregolari cadenze
4 interno 'e tpénopiai 4 mi volgo '. endòttico (endòptico, entòptico
? 4 vortice '(da etxéco 4 volgo '). entereurisma, sf.
'e dal tema di xpéreco 'volgo epatta, sf. cronol.
da ini 4 sopra 'e oxpétpco 4 volgo, giro '); cfr. fr
d'affetto, e non più intese dal volgo, con cui spiegano bensì la stessa
ènl 4 sopra 'e xpérro) 4 volgo '). cfr. isidoro,
sovra il legno / per noi moristi, volgo il fedel core. lalli, 1-3-73
per aspre che appaiano e lontane dal volgo e come inaces- sibili ed ermetiche,
le cose ordinarie e facili son per il volgo ed ordinaria gente; gli uomini rari
. manzoni, 309: è il volgo gravato dal nome latino, / che un'
sovra il legno / per noi moristi, volgo il fedel core. cadetti, 126
a favellare assai, perocché afferma il volgo che l'uno è di natura di
mina alzar la voce dal volgo per commendarla con quel celebre esclamamento:
rimorsi e i prodigi, disse il volgo, tra le esecrazioni di esso certamente.
di così doloroso giudicio e odioso al volgo, né della pena dopo il giudicio
una gran gente, un mise- rabil volgo / d'ogni età, d'ogni sesso
'e dal tema di rpércco * volgo '. espàccio, sm. ant
mosè, / allor ch'a sanità del volgo esangue / per gli attoscati morsi,
di una contemplazion sollevata e inaccessibile al volgo, ma un semplice espositore e critico di
, può subito essere inteso dallo stesso volgo. mazzini, i-246: le idee espresse
, ma bensì da ciò che il volgo chiama * azzardo ', cioè da
.., sono scorrezioni non del solo volgo; e perciò
., sono scorrezioni non del solo volgo. labriola, ii-102: mancava di quell'
esquisite di terreno, le quali dal volgo son calcate con piè disprezzevole: là dove
questi, noi nego, dell'errante volgo / folle schiamazzo, che con falso
il resto. delfino, 1-70: il volgo / gli affetti estremi sol conosce,
, / per vendicar, siccome il volgo crede, / con un colpo il suo
vernacole, lasciate alle femminelle ed al volgo, restassero eternamente in una barbara infanzia.
. carducci, iii-26-126: tuttavia il volgo dei declamatori contro quelle che in generale
saccenteria. bottari, 5-64: per volgo intendo tutti quelli, che non sanno
'e dal tema di rpénco * volgo '. ex parte, locuz.
direzione * (dal tema di xpiiroi 'volgo, mi volgo '). ezoognosìa
dal tema di xpiiroi 'volgo, mi volgo '). ezoognosìa, sf.
nomi: l'una è conosciuta dal volgo, la qual significa le cose naturali o
sepoltura / gotica, come dice il volgo indotto, / di quelle che a mirar
, coll'intento di abbagliare il facile volgo, molte piaghe pubbliche e private,
: la moltitudine, che i saggi chiamano volgo, dando piena fede ad omero,
perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi
aperte le fallacie de'sofisti e cecità del volgo e volgar filosofìa. d. bartoli
* appetito canino 'e dal volgo 'mal della lupa '; ed è
si trovano fauni e silvani, dal volgo chiamati incubi, cioè fantasme, i quali
chiamare la cinigia, una femmina del volgo, che faceva professione di magia e
e dal consorzio de'poveri e del volgo. carletti, 147: un certo
dire: aspettami figliuola: / mi volgo, e dietro veggomi una fata.
manzoni, 18: a me dal volgo / tratto in disparte, la fatai
un fatalismo, che (come pensa il volgo) renda inutile la medicina,.
mistione, / dove la plebe e 'l volgo anch'ei si mostra, / e
a favellare assai, perocché afferma il volgo, che l'uno è di natura
: s'a te dunque miei versi / volgo, signor, e se divoto amore
poi seguita con molta superstizione dall'ignorante volgo, assegnavan loro diversi luoghi particolari,
carducci, iii-25-217: eccolo qui questo volgo italiano, sempre arcade, sempre dilettante
diviso / dai fecciosi costumi del vii volgo, / un cotal nuovo inaspettato avviso
amor paterno / se pur tra tanto volgo è certo il padre. =
fede, soggiungano essere opinione falsa del volgo che le rondini da'paesi freddissimi.
v-860 (186-8): non curate del volgo, e lungi a quella / gente
/ com'una pur del vii femineo volgo? fed. della valle, 354:
, xxii-39: il diventare, come il volgo lo concepisce, non esiste in natura
che s'io fossi stato un uomo del volgo. foscolo, xiv-241: non so
, dove raggiri? / -sol volgo a quel che piace a'miei desiri.
del peggioramento a cui dovette riuscire il volgo gesuitico nell'età più recente, che è
fien qual fiere destinate a scherzo / di volgo stolto: lacerati, estinti, /
fra spine, e pene: ivi nel volgo errante / il tesor troverai, per
mille mali / i miseri mortali / volgo fiero e diverso agita e strugge.
ad amici non napoletani le filastrocche che il volgo napoletano rivolge a san gennaro per invocare
in filosofia, occupando agli occhi del volgo filosofante il primo piano della scena,
tanto che sono que'filosofi conformi al volgo, han prodotta una filosofia volgare;
. manzoni, 310: d'un volgo straniero por fine al dolor? dossi,
involta / celasi al guardo del profano volgo. p. verri, i-361: nei
distillano il cervello intorno al mercurio del volgo, per congelarlo e fissarlo in fine argento
del linguaggio. leopardi, i-844: il volgo non può essere il legislatore della favella
'e dal tema di rpé7t6> * volgo '. fitoxantina, sf.
, iv-214: or pò ben estimare il volgo cieco / se 14. geom
bronzino, 1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare, /
né appreso dal padre o dal volgo in firenze la lingua volgare, ma essersi
dire la 'sapienza volgare 'o 'del volgo '. panzini, iv-270: 'folklore'
,... / contra 'l volgo si volse, e 'l lito e 'l
popolo. - con valore spreg.: volgo. p. verri, i-197:
. campanella, i-37: ahi, folle volgo, che, affissato a terra,
salviaii, 9-16: ma eziandio [il volgo] in più storti [modi]
salviaii, 9-15: usa anche il volgo questi parlari: * attendere a cavar
. tommaseo, 7-105: il 'volgo fello 'e il 'romano spirito
in fondo ai parlari specifici del poetico volgo. -tenere nel fondo: in
spada dove appella / dello stomaco il volgo la forcella. botta, 5-429:
legale formalità alle orecchie così preparate del volgo. 5. ant. filos
, 5-112: la febbre scarlattina sembra al volgo una malattia leggierissima, e di niun
cadenti, /... / un volgo disperso repente si desta. leopardi,
che è in possesso dell'indipendenza cecità del volgo e volgar filosofia. sarpi, i-n:
religione e morale, da lasciarsi al volgo: ma quanto alle dottrine di eguaglianza
fortuna, / ne la cui cima il volgo ignaro pensa / ch'ogni quiete sia
involta / celasi al guardo del profano volgo. alfieri, 1-488: fama è ch'
fare un po'sfrusciare anco le frasche del volgo letterario. -frasche! foglie
guidi, xxx-5-296: tu lascia / al volgo de'ministri, / tuoi fratelli minori
formalità alle orecchie così preparate dal volgo. 12. che è animato
rozze e villane fregagioni, che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente. a
ne sta di troia e di sicilia il volgo / meraviglioso, e ne gioisce e
fr. colonna, 1-303: mentre volgo tra me, che a dir non
. traendoci dalla fallace via che il volgo per abitudine frequenta, in quella magistrale
. battista, vi-1-164: sudi il volgo profano / in formar di palagi alta struttura
bandi puntò il fucile alla feritoia, un volgo disperso repente si desta. praga, 2-36
al favore sempre vano e fuggevole del volgo nelle loro deliberazioni la mira tenessero.
oggetto de'perversi gridi / del basso volgo. manzoni, pr. sp.,
mille sberrettate il giorno alla ciurmaglia del volgo. foscolo, xv-146: rimeggiando e
tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi fuor
letargo, uccideste, a furore di volgo. g. bassani, 1-97: i
suprema. lancellotti, 3-328: il volgo de gli hogg indiani, sentendo ragionarsi
: chi da le umili, dove il volgo ondeggia, / garrule vie mi parte
fuorusciti e fatto, come diceva il volgo, un sacco di gatte, attendeva a
splendida e copiosa vita erono chiamati dal volgo frati gaudenti, e massime perché erano
. dotti, 1-91: filli, volgo talor gli occhi piagati / al candor,
-anche: persone comuni; popolino, volgo. dante, conv., ii-iv-2
le cose ordinarie e facili son per il volgo ed ordinaria gente. -gente mezzana
gentùgliora, sf. tose. popolino, volgo. viani, 14-279: la
). pagano, 1-309: il volgo, che in mezzo alle più colte
scioccherie, divenendo essi la favola del volgo e facendo gitto della prudenza e de
, 80: la voce ghianda è dal volgo usata in vece di danaro, e
parotidi 'vengono chiamati, e presso il volgo hanno anche il nome di 'ghiandusse
perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi
martire d'amore, / son dal volgo deriso e messo in gioco. alfieri,
/ per ricantar le vecchie fole al volgo! d'annunzio, iii-2-79: i
al pari / d'ogni uom del volgo, or la cervice inchini? pananti,
sta di troia e di sicilia il volgo / meraviglioso, e ne gioisce e freme
b. croce, i-1-193: al volgo, che non intende « sua ragione »
gli occhi quanto acutamente son mirate dal volgo. = da giorgio nel significato di
l'orizzonte -che è il giorno del volgo, e chiamasi da alcuni 4 artificiale
varchi, v-742: quanti nomi usa il volgo nostro che significano... il
, ii-393: in quale parte io mi volgo e giro, / un dolor mi
calamita per natura, / mi giro e volgo ov'è la sua figura. bembo
: dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son,
intorno ed avvicinandosi a me, io volgo gli occhi nel santuario dell'anima mia
non s'ingannano mai, sebbene il volgo dei giudicanti soglia vederla dove non c'è
nell'onde, / come mobil è 'l volgo, / che gli affetti ha in
molto fallace suole essere il giudicio del volgo. galileo, 1-1-388: dopo levata la
varchi, v-742: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
vecchi tempi... l'ignorante volgo. russo, i-351: distruggi lo stato
soddisfare i crudeli ozi del volgo, fu quella, siccome lieta festa,
. l. salviati, ii-1-83: il volgo d'oggi usa allo 'ncontro 4 gli
non 10 fosse, e che il volgo ha creduto lingue di serpente le glossopetre
più moderno in conformità dell'uso del volgo. -in posizione enclitica dopo un
gr. tpétrop. at 4 mi volgo verso '. gonagra (goniagra)
fiorentina, / senza la gorga che dal volgo è usata. passeroni, i-23-62:
: vi rimasero, per dir come 'l volgo, dimolte gozzaie. siri, v-1-185
ei lascerà gracchiare, / che all'affannato volgo il re ch'è sazio, /
/ al gracchiar voto e del censito volgo / al petulante cinguettio, d'amici /
che si distendono in favole per gradire al volgo. -di animali. magno,
bruno, 3-364: a te mi volgo e assorgo, alma mia voce:
quelle stesse voci e frasi che il volgo e la prosa adoprano ancora. bocchelli,
: non è, come si crede il volgo ignaro, / leggiera cosa a scongiurar
dicon * rictus 'ed il nostro volgo 4 ceffo 'ovvero 'grifo '(
al ragnolocusta del vallisnieri, dal volgo fiorentino detto cavalletta verde.
disfarsene. batacchi, ii-163: il volgo alfin da ate sollevato / cominciò per
, ordinario; secondo le abitudini del volgo; senza delicatezza, senza ricercatezza,
consiglia, si volse a dipingere pel volgo grossolanamente. grossolanità, si vede mirabilmente rappresentata
commettersi all'ottuso e grossolano ingegno del volgo, ma dee in ciò avere la maggior
moderni tempi, sono poi state dal volgo chiamate grotte: e quelle poche pitture
perir tra immensi guai? / tema il volgo. tu sai / dirsi morir chi
felice. carducci, iii-26-47: il volgo non è avvezzo a prestar fede che al
. calvino, 3-123: quello che il volgo... tiene per massimo diletto
14 (250): presso il volgo di milano, e del contado ancora più
... tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a manomettere le parole,
: corre un commun detto tra il volgo, che guastando s'impara o guastando
: non io l'applauso invidierò del volgo / a chi per noi guerreggia. pascoli
ii-226: i timidi tiranni guidano il volgo come gregge tremante allo scoppio del fulmine
poi ch'erano mendici e feccia del volgo. nuovo modo de intendere la lingua zerga
.. / solo - e dal volgo si credea ch'esangue, / cupo,
la desinenza dell'inf., così il volgo aretino 4 e u ho a i?
ardigò, ii-143: nella idea del volgo il sole e i pianeti sono fatti di
. e letter. che appartiene al volgo; privo di istruzione, indotto;
oggetto. pisani, 115: fu dal volgo adorato / giove capitolino, / e
cause inesistenti quali, nel pregiudizio del volgo: sete, mancato sfogo sessuale, ecc
/ silenzio, ond'io m'involo al volgo ignaro, / e tutta del mortai
77-33: materialisti immorali celebrati grandi da un volgo ignaro e corrotto. -sostant
tanta è la cecità del moderno ignorantissimo volgo,... che sotto altro titolo
biasimatissimo. poerio, 2-298: il volgo oscuro illaudato è il solo / che
favella illustre comune separata da quella del volgo. rajberti, 2-24: ho scritto
dimostrare che alcuno sia divenuto favola del volgo, imbianchito lo nominiamo. imbiasimare (
. fr. morelli, 45: il volgo è una generazione scimmiesca, che vive
cariteo, 295: quando eravam tra quel volgo imprudente, / che solo admirar suol
'per 'fagotto'è tutta voce del volgo, e del solo volgo toscano:.
voce del volgo, e del solo volgo toscano:... no (gridiamolo
pondo, / ché 'l vii uso del volgo anco te vinse. tesauro, 3-283
: / dillo a lui solo, al volgo il tacerai, / ch'essendo sano
baretti, 1-304: siegua pure il grosso volgo a imparadisarsi colla lettura de'chiari e
illustre / che da i confin del volgo è più divisa / e poetica luce
far bottino e sangue, l'impazzato volgo s'avvedeva, che bisognava pensar ad
: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, / sol piacer de le donne
prose tutte lontane dalla prof- renza del volgo: che solo tengono tanto del romagnolo
, / e con lingua mendace al volgo impone. lami, 2-16: o si
che impongono il più agli occhi del volgo, svaniscono esaminate da occhio critico.
, importa il tutto dinanzi quelli del volgo. leopardi, 846: negli uomini e
che sia nobile o magnanima, o dal volgo così reputata. g. bargagli,
cariteo, 294: quando eravam tra quel volgo imprudente, / gli desse. davila,
., 17: venendo in cognizione del volgo ignorante quell'eccezioni e cautele, con
per aspre che appaiano e lontane dal volgo e come inaccessibili ed ermetiche, se
inalberar le corna, i contra al volgo si volse. segneri, iii-3-335: inalberando
antonio da ferrara, 142: po'volgo carta e tomo a lor mogliere:
diventare canaglia; scendere al livello del volgo, atteggiarsi a plebeo; ingaglioffarsi.
lxi -pref.: in tutto falla il volgo, che dice come egli fu per
in cotal guisa per accomodarsi all'incapacità del volgo. pallavicino, 10-i-176: appresso,
, 5-6-340: ell'è ferma openione del volgo che vicino al monte etna, dove
, /... / e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea parca
hanno altro fondamento che l'opinione del volgo che discorre di quello che meno intende
dirupi scoscesi e vaste zolle, / volgo incerto il pensier, dubbie le piante.
turba, e vien diviso / il volgo incerto in voti assai diversi. davila,
d'onde, ingombra / l'instabil volgo: ei pure, / non men de
di gallina. boterò, 9-68: il volgo... inchina per l'ordinario
inciampare. gigli, 4-95: il volgo sanese dice 'inciampicare 'per 'inciampare
: a seminar sussurri / si diè nel volgo, e procurarmi inciampi / ond'io
sciocchi abbiano lusingato le inclinazioni istrioniche del volgo dei lettori. fogazzaro, 5-61:
e ignoranti e incolti, e generalmente il volgo, non si può tenere che in
grandi, che eccitano ammirazione, deono dal volgo, giudice tanto incompetente della verità,
ignoto. cariteo, 196: quel volgo inconsueto il volto admira, / invidiando
. caraccio, xxvi-4: l'inconsulto volgo avien che voli / a beroe, ove
167: perché, nel concetto almeno del volgo, che è la maggioranza, spargere
non ha le idee comuni né col volgo né colla corte né col clero.
dapperutto s'incontrano famiglie, particolarmente del volgo, che riconoscono il cognome da qualche luogo
'inclemenza '... così il volgo dice 'sarga 'per * salga '
che anche fra noi si deponga dal volgo quella dura e rozza grossezza di pensare
, nel torpido gelo, tra il volgo troppo conosciuto della pianura! d'annunzio,
'indifìcile '. è comunissimo nel nostro volgo per: difficile; certo per analogia
condib. croce, ii-6-49: il volgo... è poco individualizzato, zioni
coteste gioie son prò indivise / col volgo... / e dall'uso comun
: / dillo a lui solo, al volgo 11 tacerai, / ch'essendo sano
l'indomita insolenzia / de l'inconstante volgo et inquieto. delminio, i-146:
grande maggioranza della nazione illetterata, il volgo campagnuolo segue svogliato il progresso delle menti
gravollo. borsi, 22: se volgo a te [dio] gli occhi anche
della ricostituzione nazionale, eccolo qui questo volgo italiano, sempre arcade, sempre dilettante,
questa loro inettitudine è considerata solamente dal volgo. delfico, ii-283: le prime
, bisogna sapere che, presso il volgo di milano, e del contado ancor più
gigli, 4-116: 'pescio 'del volgo fiorentino non è nel vocabolario e non
delicate figure e leggiadre maniere di favellare al volgo infermo, confonde l'impietà con la
. leopardi, 26-67: il vario volgo / a'bei pensieri infesto, /
3-1-121: e'non ha scritto per il volgo, né si è obbligato a infilzare
e della pinguedine dell'infima donna del volgo..., voi mi avreste adorato
d'alto lignaggio o per infingersi presso il volgo indotto d'essere scienziati o per essere
, iv-1264: tutte queste meraviglie che il volgo non vede, e che i mediocri
io esco di chiesa o io mi volgo / in altra parte, e così me
infinto, si frammischiava di notte tempo pel volgo, notando ciò che di lui discorrevasi
la vita che il creato informa, / volgo alla cima del vicino colle, /
nuovo travaglio, con metterci appresso del volgo infruttuosamente in concetto d'uomini di mala
, 2-287: un tal inganno del volgo nasce per lo più dal voler ei giudicare
io non curo / che 'l rude volgo snodi questo gropo. leonardo, 2-497:
14 (250): presso il volgo di milano, e del contado ancora più
affronti. casti, ii-2-15: il basso volgo e la vii plebe in folla /
è nata una certa tradizione appresso il volgo non pratico e semplice, fomentata e
tuo divino stato / tonte del volgo ingrato / ricompensar tentai, /
al volgo. pirandello, 9-210: si sa che
aggiungevano. fantoni, i-140: del volgo ignoto al vigile / sguardo maligno, e
contro a otone;... il volgo vago al solito di innovare. baldinucci
lor non bada / più inoltre il volgo dell'avare genti. casti, 1-1-197:
d'onde, ingombra / l'instabil volgo: ei pure, / non men de
in piatti di terra per imprimere nel volgo la credenza dell'estrema sua inopia. goldoni
, in una parola, quelli che dal volgo appellansi elementi. tommaseo [s.
'e dal tema di rpérrco * volgo '. inottemperativo, agg.
affienar l'indomita insolenzia / de l'inconstante volgo et inquieto. guicciardini, vi-61:
apparenti. bandello, ii-1061: i passi volgo verso il colle, / rompendo a
quali illudersi dagl'idioti medici il povero volgo. milizia, i-227: [le
fate, queste sono insipidezze e scioccherie del volgo. giuglaris, 40: chi sa
insopportabili. saraceni, i-40: attribuisce il volgo a salomone... l'avvertimento
sorte / cieca nell'opre il cieco volgo appella. -privo di forza d'
. vadasi ciecamente sognando, come dal volgo è detto, fandonie insulsissime. milizia,
). siri, 52: il volgo le false et insussistenti nuove approva,
con altri errori in alcune teste del volgo. intanfare, intr. con
intemperante... al solito il volgo ne'suoi affetti, dalla facilità,
bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta; / intende
/ ch'io spregio ciò che 'l volgo amando apprezza, / perché d'ira crudel
è feritate / questo che 'l cieco volgo onore appella. sarpi, i-1-61:
negozi, te gli interrompo; non ti volgo l'azione, ti aggiungo la considerazione
offerta avidamente. bruni, 139: volgo le luci a contemplarlo intese, / e
distillano il cervello intorno al mercurio del volgo, per congelarlo e fissarlo in fine
tutti que'beni, quantunque adorati dal volgo,... eran di qualche
da signori e gentiluomini intrattenuti e dal volgo onorati. guicciardini, v-310: ordinossi
e idolatrice frenesie inconsultamente esponeno all'ignaro volgo: onde gli animi de gli incauti
vincer dei poscia la licenza e il volgo. -intimamente pervaso da un sentimento
, / ch'« onor » dal volgo insano / indegnamente è detto, / non
ch'egli è, sta dei regnanti al volgo, / come sta il mille al
-intr. canteo, 196: quel volgo inconsueto il volto admira, / invidiando
abitatrici olimpie. poerio, viii-339: dal volgo invida sale / maraviglia al cantor quand'
e perché non 10 sbranavano, il volgo sciocco credeva che fusse inviolabile. pallavicino
varchi, 18-2-141: era fama nel volgo fiorentino che la tavola della madonna delltmpruneta
silenzio, ond'io m'involo al volgo ignaro. guarini, 1-405: fate
involo. caro, 16-27: u'mi volgo e donde / chiamo aita, m'
tra gl'involgimenti delle segretezze, il volgo n'abbia formato egli la sua istoria
nebbia involta / celasi al guardo del profano volgo. 12. tradotto, volgarizzato
alfieri, 1-548: l'opinion del volgo, / che il nostro petto invulnerati
, questo è un parlare del volgo. = ¦ comp. di
e un filosofo?... il volgo risponde subito che più forte è il
resta ai grandi la pace, al volgo il pianto. foscolo, gr.,
i-325: signor, se gli occhi volgo / a la tua irata faccia, /
. tasso, 1-9-96: e 'l volgo, irriverente, audace, / tutto fremer
'e dal tema di tpético 4 volgo '. isotta no, v.
32 (559): dai trovati del volgo, la gente istruita prendeva ciò che
per farsi strada nell'instupidito intelletto del volgo ignorante e servo. manzoni, fermo
opre fatue / in che l'efimero volgo fatica, / oh come immobile, oh
mani veggomi continuamente lacerato dalle lingue del volgo. -sostant. pulci, 28-42
di colpo che lambendo striscia; / volgo addietro lo sguardo; al pié mi
. dopo aver tentato di spargere nel volgo la lor filosofia « insegnandogli leggere e
, o continuano a dolersi che il volgo è rozzo, e non discorre malgrado
cantiì, 487: vantava [il volgo]... la grande abilità di
un languidezza rimirando / e tal del volgo un sussurrare udendo. lottini, 18:
'1 suon venne / gli occhi languidi volgo, e veggio quella / che amò
chi per più ricco e largo il volgo addita. 19. che sta
dove, rimosso dal rude ed ignobil volgo, se la spasseggia. f. negri
; sistema d'opinioni rilasciate sparse nel volgo nel secolo vm e favorevoli alle cupidigie
consente, / e con lingua mendace al volgo impone. tommaseo (s. v
locuzione andamento più grave e più ritirato dal volgo, elegantemente si adoprano da tutti i
d'olmi e titimali, detti dal volgo latteroli, che dissolvono i corpi loro
. bùgnole sale, 5-147: il volgo... ha l'ignoranza per sua
appunto di quel popolo ch'è tra il volgo laureato e il volgo pezzente.
è tra il volgo laureato e il volgo pezzente. 4. figur.
: ma sempre abbaian poi, col volgo indotto / contro ai tiranni ch'ei
: non s'abbassava, come dice il volgo, a leccar le scarpe di nessuno
6-ii-334: la condizione delle donne del volgo ha ciò di preferibile alla nostra,
e non tema di quel che il volgo si dica, ché mostrerebbe leggierezza e
. ammirato, 1-ii-296: conchiudiamo il volgo esser mostro terribile, leggiero, pigro,
vero elle stanno meglio nella bocca del volgo. m. adriani, vi-241:
doni, iii-133: con applauso anco del volgo ignorante, il quale non sa discernere
tommaseo, 11-282: quanto al volgo dei leggicchiatori che chiamansi gente cólta,
povero leopardi, forse per mostrare al volgo de'leggiucchiatori che si dichiarava annoiato delle
dignità del regno: / saltar tra volgo indegno? tansillo, xxx-3-289: abbia il
cerimonie, alle quali si suole fermare il volgo ignorante della plebe leguleica.
elefantico, o leonino e satiriaco e dal volgo male di san lazaro.
e drudo d'una femina e favola del volgo, se dal cielo non veniva risvegliato
i quali tal che mostrano, al volgo e a chi non sa, di sapere
mai alle orec chie del volgo. monelli, 2-370: parlava sempre così
cola di rienzo, un giovane del volgo, ma colto e imaginoso, imagina
dall'utero o dalla vagina. presso il volgo si chiama 'fiori bianchi', in
, 1-101: qui, divisi dal volgo sonnolento / che compra e vende, ignora
dalla gente che si vuol levare sul volgo rese volgari. -acquistare autorità e
manifestarle il mio sentimento come uno del volgo, le dirò liberamente che a me
, 3-ii-22: noi abbiam ligio il volgo; al volgo insieme / guideremo que'
: noi abbiam ligio il volgo; al volgo insieme / guideremo que'saggi eletti veri
incorra negli errori e nelle corrotte maniere del volgo. pisani, ded.: le
, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade s'accalchi
alla immaginazione d'un uomo superiore al volgo. a. verri [caffè],
boccardo, 2-119: il governo ed il volgo non sapevano trovare modi migliori di questi
7rixó <;, da rpéncù 'volgo, dirigo '. lipòtropo, agg
'e dal tema di ritinto 'volgo, dirigo '. lipovaccino, sm
? vasari, i-524: comecché il volgo migliore giudichi una certa delicatezza esteriore ed
'lettanie 'è sproposito comune al volgo; e debbe dirsi * litanie '.
la lingua greca) litanie, che dal volgo si dicono processioni. zena, 3-115
di due anime di sesso diverso, il volgo non può comprendere senza l'ombra livida
alle mille miglia dalla pedestre loquela del volgo. b. croce, ii-2-202:
muratori, 7-iii-7: nella loquela del volgo, e particolarmente
molti anni indietro dalla superstiziosa cupidigia del volgo. nievo, 81: magnificava sempre le
brillar con luccicaménto superficiale nell'estimazione del volgo son pur scempiezze da chi non ha
stile, che ben paia umile al volgo, a'dotti sia diffìcile da imitare,
detto come risposta alla falsa opinione del volgo, che i granchi sieno magri a luna
lungi, senza arrivar mai alle orecchie del volgo. d'antabacco, operaio addetto alle
ne'nostri paesi sono simili sbagli nel volgo, credendo fermamente ch'il cancro detto lupo
alla macca di cotali largheze correva il volgo. gioberti, i-iv- 470: un
ii-8-167: perché, nel concetto almeno del volgo, che è nelle nuvole, ho
25-326: chite, uccello ignorato dal volgo, / la madre e 'l padre in
caso che i nostri avoli facessero del volgo fastidiosissimo dei madrigalisti e dei sonettanti.
mezzi bensì naturali, ma sconosciuti al volgo. -magia nera: quella che si
a non curare il magistero del nostro volgo: e cercarono pe'libri quella sola lingua
pena d'un anno di persone di volgo si trovi ne'primi magistrati, e di
con uno sforzo supremo di magnanimità io volgo un saluto piuttosto cortese al figlio del
chiedete? / la gran pressa del volgo baldanzoso / vi spinge ed urta, e
rozzi, e ne stupisce l'occhio del volgo. chiari, 1-ii-43: le parlò
pensar già ch'io ancor col malaccorto / volgo de'sciocchi amanti erri, e fors'
. davanzati, ii-357: spargevano nel volgo... scritture maldicenti de'preti
li noiosi maldicenti, / che là non volgo l'arco, ov'eo ne fero
: da che i versi fescennini del volgo e de'rustici degenerarono in un troppo esorbitante
leonino, e satiriaco; e dal volgo male di san lazaro, gli cui segni
verme ': nome col quale il volgo indica il farcino. -mal nero
infermo il quale, come dice il volgo, sia via là, via là,
varchi, 18-2-325: le lingue del volgo, né anco quelle de'cittadini maledici e
egli, gettando polvere negli occhi del volgo, finse secondo l'avviso di sesto empirico
197: donna, da voi lontan ben volgo il piede mal mio grado sovente.
fa? fantoni, i-140: del volgo ignoto al vigile / sguardo maligno e al
poca fede addosatogli a gran torto dal volgo. bottari, 5-48: sentendo continuamente
saggio darebbero. botta, 7-193: il volgo, che non sa distinguere il buono
di parlare è una delle mille corruzioni del volgo, cui la potente e continua forza
il diavolo sapesse che farsi di questo volgo d'ipocriti puzzolenti. panzini, iv-397
e dal tema del gr. tpé7ra> 'volgo '. mammuccerìa, sf. ant
forma umana, come si crede il volgo ignorante e le semplici donnicciuole. montigiano,
sansovino, 2-168: usasi fra il volgo di pigliar carne fresca due dì della
: circa al mangiare, usasi fra il volgo di pigliar carne fresca due dì della
. rovani, 3-i-251: il « volgo » e la « medicina » segna,
ma sono rozzi e usati solamente dal volgo. tasso, n-iii-985: qual operazione
boterò, 6-108: sparsero tra il volgo un manifesto nel quale, dichiarando cotal
, pago, l'autista riparte, mi volgo verso via giulia, vuota a perdita
dopo i venti piovosi e l'inesperto / volgo de'medicastri usala poi / in fare
250): tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a manomettere le parole,
chiaman 'prega dio ', e dal volgo si reputano insetti sacri. linati,
lingua greca, come nella latina; il volgo nostro,
vada a marcir chi non fu mai del volgo. -lasciare marcire in pace:
margine alla comunal credenza, spezialmente del volgo, che non era capace d'intendergli
principe, per motivi non penetrati dal volgo, restarsi di porre in mare un'armata
altrettante rabbie gli marito, / e ne volgo la mira al giuntatore. filicaia,
/ le donne, i vecchi, il volgo e la marmaglia. briccio, 54
certo giovane nominato innocenzio, ma dal volgo detto ciente, ch'aveva una cotal
fa per amore o (come il volgo dice) per martello, si chiama rimorchiare
color delle api, che si chiamano dal volgo
nuovo martire d'amore, / son dal volgo deriso e messo in gioco. salvini
estinto. b. tasso, i-45: volgo mal mio grado il debil legno /
del senato e per comperare l'aura del volgo, ma in questa stessa soavità di
]: di alcuni malori, secondo il volgo: 'resipola maschio 'e '
(559): da'trovati del volgo, la gente istruita prendeva ciò che si
-materialòtto. lancellotti, 3-328: il volgo degli oggidiani, sentendo ragionarsi di fortezza
a materialisti immorali celebrati grandi da un volgo ignaro e corrotto, condanna le mie
delle api, che si chiamano dal volgo martinelloni, o sia mattoncini grossi,
mazzacane '. così è detto dal volgo, ma si doverla chiamare...
morte? gigli, 2-57: il volgo fiorentino ed il sanese raccorciano diversamente [
mea, donna della campagna o del volgo ». mèa2, sf.
umile condizione sociale, che appartiene al volgo; popolano, plebeo (e spesso
colle quali illudesi dagl'idioti medici il povero volgo. targioni tozzetti, 4-7: la
contraddizione della quale menano vampo e il volgo e alcuni medicastri. lucini, 3-257
volgo che si danno ad intendere di far le
.. e l'insanie casuali del volgo, sollevazione meditata di tutto il paese.
questo e a quel de l'umil volgo / accattandomi il pan come mendico. carducci
, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire,
/ e sento, ove il pie'volgo, un che mi smembra / tal
a questo e a quel de l'umil volgo / accattandomi il pan come mendico.
; altra cosa che 'la mente del volgo ', cioè degli uomini che appartengono
che s'io fossi stato un uomo del volgo. -mentire per la gola o per
il quale non sa, il rozzo volgo, ch'egli sempre nuota, come i
sta di troia e di sicilia il volgo / meraviglioso. boterò, 8-15: restarono
distillano il cervello intorno al mercurio del volgo, per congelarlo e fissarlo in fine
. gioia, 1-i-28: nell'opinione del volgo il merito comincia ove comincia la vittoria
di cui far parte si disdegna / al volgo errante ch'ogni bel disprezza; /
'e dal tema di tpé7rco 'volgo ', col suff. astr. -ìa
zione », o, come il volgo dice, « fare il mestiere ».
, nulla abbiamo che in vista il volgo offende; siamo a tutti due buoni
oggetti che appaion per chiari al volgo, perch'ei non alza gli
, e dal tema di xpércco 'volgo '. metàura, v. meteora
più temerari, soprannominati perciò meteoroleschi dal volgo, quasi ciurmadori delle materie sublimi.
signor del ciel, quand'io mi volgo addietro / a rimirar la mia passata
che gli agricoltori e le persone del volgo mettono in rozzi versi i loro semplici
gran fatto le dicerie mal fondate del volgo, ero oltre modo aliena del mettergli
, 5-379: vita mezzana ed uniforme il volgo / vive sino alla morte.
la quale scioccamente se ne tira dal volgo ignorante. -precauzione. guidiccioni,
dal tema del gr. tpéiko 'volgo, dirigo '. midolluto (
tutte miglio- remente spesseggiate dalla voce del volgo. liburnio, 3-75: non so
, mimo a'piaceri / d'un volgo spettatore; / guizza ne la procella de'
rifritture dei salviati e buommattei, tuttavia il volgo dei declamatori contro quelle che in generale
già prese l'arme, [il volgo] minacciava tumulto. brusoni, 1042:
minori classi chiamate persone basse, plebe e volgo. -ubbidiente, sottomesso.
. battista, ii-196: se il volgo idiota non discerne le cose fatte con
accomodata a pratica popolare, dispensano nel volgo. 5. figur. addolorare
'e dal tema di rpércco 'volgo, dirigo '. miòttero, sm
in dare opra al suo segno, / volgo il mio stil da sì mirabil tema
anello che non s'era fuso. il volgo aggiunse mirabilia e miracoli.
vanno le misericordie / e i miraeoi del volgo. salvini, v-421: * e
: dovunque eo vo o vegno o volgo o giro, / a voi son,
certi sbattimenti e stonature, indistinte al volgo, ma le più lontane, in loro
umane. canteo, 106: questo volgo che vive or qui tra noi, /
il disastro, per l'esilio; volgo miserando, preparato a recarsi dove il
le misericordie / e i miraeoi del volgo. 5. stor. compagnia
avarizia] che nel comun parlare del volgo esser misero ed esser avaro suona lo
altissimi sensi, a bello studio celati al volgo dai sapienti. d. bartoli,
mistione, / dove la plebe e 'l volgo anch'ei si mostra. 7
guazzo, 1-17: veggendo [il volgo] ch'essi [i letterati]
per degno di mitera, nome addossato dal volgo ordinariamente a coloro i quali, con
3-127: mitora: si sente nel volgo spesso invece di mitria o mitra.
, 44-50: né dal nome del volgo voglio fuori, / eccetto l'uom
non ha il suo nome e dal volgo vien chiamata mulino. v.
carducci, iii-23-261: quello che il volgo scambia per progresso è la modificata rinnovazione
il personaggio, facendo concepire al credulo volgo che sia vestito all'antica. landolfì,
idee. padula, 406: il volgo, che dice tutto a suo modo,
re- voluzioni del po, che il volgo chiama 'moie 'le quali non
, 213: 'mettere a mollo'usa il volgo, ed anche chi non è volgo
volgo, ed anche chi non è volgo; debbe dirsi 'mettere in mollo'. moretti
'e dal tema di xpé7wo * volgo '. monotropacee (disus.
stato, / non può l'errante volgo universale / immaginar quanto tal grado sia
. arrighetto, 222: io mi volgo e rivolgo, e il letto mio,
forma 'e dal tema di rpérao 'volgo, volto '. morfotròpico,
2-384: rino- vossi di ciò nel volgo orrore / e tremore e spavento, e
rador di corti, un uom del volgo. fontanella, i-256: stima il
fermamente di non curarsi delle mormorazioni del volgo né del giudicio di chi si fosse
gl'italiani, e vien detto dal volgo mor, quasi moron, cioè giuoco di
: 'morrocca': voce già usata dal volgo nella frase 'fare la morrocca ',
ragion provare, / l'anime mortai volgo al mio piacere. ariosto, 34-51
? perché ella e, come il volgo stima, cessar di esserci. baretti
... / a te mi volgo, generosa morte. /...
, fra'cervelluzzi, quelli che il volgo chiama commune- mente morti, e sono
tempo tornano a spirare, che oggi dal volgo, preso il nome, come io
cadenti, /... / un volgo disperso repente si desta. misasi,
tutto ciò... le mani al volgo o se gli mette quasi la museruola
correnti cani. cantù, 487: il volgo traeva ad ammirare que'bei cavalli,
da un momento all'altro si muta il volgo. g. gozzi, 1-70:
e note / sien le mute virtù del volgo oppresso! poerio, 3-177: richiama
loro letterale, non comune oggi al volgo, ma noto solo ai dotti e usato
i vocaboli e le frasi ancora del volgo. muratori, 8-ii-n: nascono tutto
è fortunato, per la opinione del volgo che chi nasce coperto e come vestito
marchetti, 5-218: or di nuovo mi volgo al nascimento / del mondo.
, 4-ii-301: né potendo credere il volgo che in poche ore si fosse imbarcato tutto
: 'nasturzio officinale': assai conosciuto dal volgo sotto il nome di 'crescione '.
davanzati, ii-547: questa lingua del volgo, nata di correzione, è stata come
e naturai divieni, / tutto il volgo ignorante avvinci e prendi. salvini,
sogliono nell'interno piacere agli occhi del volgo, ma che agl'intendenti son pur
involta / celasi al guardo del profano volgo. romagnosi, 17-85: a qualche
sordo / niego a le brame dispensar del volgo / che vien di fama ingordo.
. rajberti, 3-ii: sono volgo tutti quelli che accusano la medicina di
orme novelle / stampar, lungi dal volgo, or sì negletto, / bramo.
. amari, 1-i-176: vide [il volgo] apparire, su le vestimenta,
negromanzia e stregonerie de'quali pure il volgo, per natura credulo, faceva rei il
e che non iscompaiono più. il volgo le attribuisce altinfluenza degli appetiti, de'
, che avea fatto parlar tanto il volgo e gli sfaccendati, aggiungeva nerbo all'accusa
2-469: ogni sabato -giorno in cui il volgo crede che gli arcangioli neri sieno scatenati
e dal tema di xpétcco * volgo '. neuròtteri (nevròtteri)
le siepi, / quasi pianta del volgo / l'odorata siringa, / in abito
degli occhi dei cavalli, distinta dal volgo semplicemente col nome di luna.
nidiata di matti i quali son dal volgo addimandati matti balordi o torlurù. buonarroti
boria o paura è un farsi feccia di volgo. carducci, iii-7-335: il petrarca
. del bene, 79: mentr'io volgo il pensiero / a te che 'l
il pensiero / a te che 'l volgo sol devria nomare, / di corte
: 'noccioli ': voce adoperata nel volgo per danari. 9.
. botta, 4-1126: riguardandogli [il volgo, certi pesci sintomatici di terremoto]
la voce e men possa noiarmi il volgo, / sovra l'estremo spron ch'
altri assassini, / cui noma il volgo stupido avvocati. foscolo, i-160:
posano insieme sui campi cruenti / d'un volgo disperso che nome non ha. mazzini
idol d'inganno, / quel che dal volgo insano / onor poscia fu detto.
ci conforta asserendo che colei che il volgo nomignolava * madrema non vo''sapeva
bisogno, fra l'ostile indifferenza del volgo,... io ho saputo compiere
'e dal tema di xpétrto 'volgo '. nòssa, sf.
che, senza esser notorio / al volgo, stato umil non have a sdegno.
: miseria fa novantuno, dice il volgo, perché è numero che non esce
nove mesi overo dieci, secondo il volgo, e ne i dieci partorisce. b
con dir quello che ordinariamente dice il volgo esser malaugurio in vita farsi la sepoltura
cotal guisa per accomodarsi all'incapacità del volgo. tommaseo [s. v.]
sì perché il numero la stacca dal volgo, sì per altre cagioni. muratori
immaginato. manzoni, ii-613: un volgo disperso repente si desta, / intende l'
. bracciolini, 5-dial.: il povero volgo ignorante è appunto a guisa di bambino
marino, xxx-5-4: m'appella il volgo / d'incanti empia nodrice / e
nel quale volle quel filosofo nascondere al volgo le sue nuove ed elevate dottrine, ei
, né obbedienza, / che 11 volgo ignaro per dolor trafigge. -per estens
la nobiltà stessa ha il suo rispettabile volgo in coloro il cui albero genealogico o non
vada a marcir chi non fu mai del volgo. / e se della sua morte
. menzini, 5-12: riditi del volgo ammiratore, / che crede oche
del linguaggio. gioberti, 3-38: pel volgo dei dilettanti l'oggetto immediato dell'intuito
, per occasion di rubare, il volgo, come è suo costume, vago di
e favole, e così renderle al volgo tanto più venerande quanto men erano intese
) dette da'profeti, affinché il volgo non s'impacciasse degli occulti giudici di dio
gola, e taceva: imperciocché il volgo abbai, come cerbero per avere l'offa
/ nulla abbiamo che in vista il volgo offende. -offendere a morte,
'e dal tema di -cpérao 'volgo, giro '. oftalmotropometrìa, sf
infermo il quale, come si dice il volgo, sia via là, vialà o
ciro di pers, 44: al volgo in guisa tal che poco saggio / schernisce
modo moltiplicate e sparte che tutto il volgo e la meno scelta parte del popolo
oltramarini nuovamente italia- nati, o dal volgo e da'contadini di bergamo, di milano
oltramonti, uso a rappresentare il minuto volgo specialmente in atto di gozzovigliare per le
. galileo, 5-130: quando mi volgo a considerare i cavalieri con le loro azioni
'e dal tema di < rcpé9to 'volgo, giro '. ommàyyade,
chi da le umili, aove il volgo ondeggia, / garrule vie mi parte?
d'inganno, / eh onor 'dal volgo insano / indegnamente è detto, /
6-67: egli è falso il creder del volgo, che il duello opera sia di
non sottoposto all'o- inar del volgo: / parlo a un guerrier. b
opinion non è sì stolta che da volgo non sia tolta. -la matematica
fuoco, il che fa molto stimarli dal volgo. c. gozzi, 1-480
maggiore ch'ebbe platone venne da un volgo di filosofi che lo dipinsero ad un
di filosofi che lo dipinsero ad un volgo di lettori in quel modo che la loro
impavido in campo e a te mi volgo, / giovane egregio, che le prische
del parlare sieno differenti da quei del volgo, acciocché più maestoso, nuovo,
il suo nome da un errore del volgo che lo crede privo di occhi,
quelli cattivi. baldelli, 5-4-198: il volgo... usa di chiamar chiesa
delle branchie, le quali branchie dal volgo sono appellate col nome d'orecchie.
né crediamo già noi ciò che il volgo va cicalando, che i prìncipi abbian l'
di dilettanti e d'orecchianti, un volgo sensuale; e ritorniamo all'amore puro
. b. croce, iii-25-323: il volgo dei letteratucoli orecchianti. moretti, iii-281
'indovinarla', cioè (come dice il volgo) esser l'uomo tagliato a buona luna
dal tema del gr. rpérao 'volgo '. organotròpico, agg.
dal tema del gr. rpérao * volgo '.
dal tema del gr. tp£7t<0 * volgo organozòo, sm. parassita animale che
/ tutto fremer s'udia [il volgo] d'orgogli e d'onte. loredano
appoggiarsi allo zelo fanatico e accarezzato d'un volgo vizioso. tarchetti, 6-i-82: vi
oriente. pallavicino, 1-19: se volgo le ciglia finalmente alla francia ed
come non si sarebbe saputo dire dal volgo quelle stesse cose che erano conosciute e
, / in cui lettre, dal vii volgo rimoto, / alcun vergilio o
i-192: non tutto il parlare del volgo è oro schietto, ancor che sia di
d'inganno, / quel che dal volgo insano / onor poscia fu detto,
così insoliti all'orecchie e sensi del volgo, fussero i cittadini sbigottiti per proster-
[del caso di laocoonte] nel volgo orrore / e tremore e spavento. panigarola
me. d'annunzio, iv-2-1349: mi volgo, e vedo il marinaio che m'
questi mal avveduti censori di sedurre il volgo ignorante? condannano i sensi liberi,
iscritto i sì fuggevoli discorsi di questo volgo. = deriv. da ortografia
ortografizzato su la sempre scorrettissima pronunzia del volgo. ortògrafo1, sm. ant
e dal tema di xpérao 'mi volgo '; cfr. fr. orthotrope (
... la prevenzione istessa del volgo contro i disordini che oggi esistono..
dalle parole rimote o dal favellare del volgo,... quanto dal non
cose ho in mente oscure al basso volgo. varano, 1-106: lessi aperto in
li fa sembrar pazzi od ossessi al volgo. barilli, i-257: nel vuoto polveroso
e di acquistarsi l'aura vana del volgo. gravina, 14: hanno più voglia
64: precorrer voglio / ed ostentarmi al volgo. 8. intr. fare bella
spagnoli e francesi], che il volgo stima ostialità naturale, è da me riputata
questo un numero saltellante che la fece del volgo tra noi lombardi usa nelle sue frottole
questo mio ozio prudente, lontano dal volgo e dalle cure e dalle ambizioni.
giammai perdere; che, venerato dal volgo con istupida ammirazione, è risguar- dato
papini, 42-159: non creda il volgo analfabeta... che sia riserbata
premio han di poeta, e il volgo / ed il palagio al lor cantar risponde
'e dal tema di atpécpw 'volgo '. palito, sm. ant
'palettóne ': chiama così il volgo quel soprabito grave da portarsi l'inverno
tema del gr. tpétroj 'volgo, spingo '. pancreopatìa,
usasse farina fantastica di cui pascendosi il volgo pian piano svenisse e per mancamento di
farne camice per contadini e gente del volgo, il quale panno dicesi pure '
edifizio di una cartiera, detta dal volgo la paperera. = deriv. dal
tr. milizia, i-437: il volgo, se ha da pappagallare qualche
poeti] le prendessero dalla lingua del volgo tenace sempre dell'antica favella e di
dal tema del gr. xpéroo 'volgo, dirigo '. parasinanche, sf
dal tema del gr. tpétcto 'volgo '. parassitòtropo, agg.
... j e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea parca,
/ e del suo bruto sangue un volgo imbelle / murò il parco de'cervi al
soli che talora con tanta maraviglia del volgo si son veduti nel cielo, i
noi ci accostiamo alquanto a'parlari del volgo. tommaseo, 3-i-161: s'addestrino a
uirini, 35: a te mi volgo, o saggia / parlatrice faconda,
, 39-v-97: disingannasi... il volgo e si ricreda, che bell'ingegno
sentita così profferire in toscana né dal volgo, né dagli uomini della corte, appresso
. davanzali, ii-547: questa lingua del volgo, nata di corrozione, è stata
marchetti, 5-218: or di nuovo mi volgo al nascimento / del mondo e della
quanto la parvenza; quella che il volgo le contrappone, interna parvenza sendo.
sciocchi abbiano lusingato le inclinazioni istrioniche del volgo dei lettori. -esibire le
disinvolture e smanie spagnuolesche non dimostrino al volgo quello che si deve tener segretissimo.
, 7-27: o che altro significa esser volgo, tranne che vivere passionalmente, '
negli errori e nelle corrotte maniere del volgo. -senza soluzione di continuità.
: man mano disingannare tanta gente del volgo ne'loro pregiudizi e toglierle gradata- mente
fiorentini e per lo più parlare di volgo, non vi conforterei a usargli.
, sì nobiltà feudale e cortigiana, volgo schiacciato da viceré, gesuitismo. bacchelli
solo il poder have, / il minor volgo applaude inseme e pavé. bembo,
non t'allarmare acciò t'ammiri il volgo: / sta'contento a pochini che ti
, sat., 6-34: ride il volgo, se sente un ch'abbia vena
canti, sì come il volgo alle volte, quando parla e quando
: cola di rienzo, un giovane del volgo, ma colto e imaginoso, imagina
. bruno, 3-202: appresso il volgo tanto vai dire un filosofo quanto un
, i-59: moltissimi anzi quasi tutto il volgo di quelli che si applicano alla poesia
andar dietro alle pellegrine e remote dal volgo. giusti, i-545: nel laberinto di
chiamati sudamini e per altro nome dal volgo chiamati pedicelli, i quali per la
l'antica versatilità e doppiezza e il volgo direbbe di loro che mutano il pelo ma
stava per anco pendente nell'opinione del volgo la partenza del conte da loecces. mazzini
la fronte mi condanni / appresso il volgo e sia / chi penetri il mio cor
guasta e mancante che è sparsa nel volgo dei medici, ma non lo è già
innamorano da lungi gli occhi pazzi del volgo. 6. espresso musicalmente;
migliorasse. pallavicino, 1-368: il volgo crede che niun altro abbia saputo pensare
furore di gloria e dal disprezzo del volgo. pirandello, 5-32: né il
ora si mostravano baldanzosi; e chi del volgo badava un po', percotevano con la
petrarca, 125-68: ovunque gli occhi volgo / trovo un dolce sereno / pensando
[petrarca], 255: il volgo, essendo guidato dalla cecità della sua
gnoli, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade s'accalchi a
murrini, 97: dice il nostro volgo, per simil guisa, perdinci santo.
viversi in questo mondo (parole del volgo) alla carlona, alla giornata, alla
pollonia e datia i mie'camini / volgo li passi frequentati e stanchi / da quei
scelti vocaboli peregrini che sfatavano quelli del volgo. giuliani, i-2: la lingua
giuliani, i-2: la lingua di questo volgo è troppo più notabile che non si
in parole / et in pensiero al volgo ognior dimostro, / no''l celo a
rapportino alla fantasia quegli oggetti ai quali il volgo dà nome di bellezza. sappi che
provocare il livore e il sospetto del volgo. serao, i-1043: malgrado le
secondo le proposte materie, persone di volgo a ragionare traponendo, s'ingegnasse di
con le voci con le quali il volgo parlava, nondimeno egli si vede che in
. b. croce, ii-6-49: il volgo... è poco individualizzato,
campanella, 5-45: questi, che il volgo sentimenti appella, sono parti del corpo
gigli, 4-116: 'pescio': del volgo fiorentino. non è nel vocabolario e
in banco / per parer petrarcheschi al volgo indotto / che intende come lor, né
. bartolini, 15-327: colei che il volgo nomignolava 'madrema non vo sapeva di
varchi, 8-2-94: quanti nomi usa il volgo nostro che significano, si può dire
italia, dove chi nulla nulla esce dal volgo è sempre minutamente osservato dai molti oziosi
: attentati temerari, pasto ordinario del volgo rozo e petulante. mascheroni, 8-382:
a più sublime impresa, / ché il volgo petulante non ti spregi. bocchelli,
apparenti sconvenevolezze nel piegarei alle petulanze del volgo non apparire considerabili in accidenti sì gravi
allora egli era, spiaceva forte al volgo. lancellotti, 2-129: con quale sferza
ragione / se al teatro ancor io volgo lo sguardo; / e se non sarò
costume, che non solamente l'ignorante volgo, ma anche i prìncipi, anzi gli
trafigger anco. botta, 6-i-417: il volgo si persuadeva che la vittoria potesse far
307: 'pottaione': più comune tra il volgo che la voce precedente [porta]
il povero leopardi, forse per mostrare al volgo de'leggiucchiatoli, che si dichiarava annoiato