dante, purg., 31-3: volgendo 'l suo parlare a me per punta
, 2-102: ma il re col can volgendo agli altri il tergo, / dal
bene ammascato — disse il capitano, volgendo il capo come un bue dalla mangiatoia
folla, nel cantuccio meno illuminato, volgendo le spalle ad una controspalliera di arbusti
a correre anche te? -fa il messeri volgendo, sotto l'arcuata groppa, la
vite terrene... montando e volgendo, convengono essere quasi ad imagine d'
ariosto, 10-112: ruggier si va volgendo, e mille baci / figge nel petto
chiabrera, 358: e se, volgendo gli anni, in campo armato,
accartocciano e dormono, fa piacere, volgendo lo sguardo all'intomo, osservare presso
precedono la chiamata e accorrono volontariamente, volgendo la faccenda in scherzo. 2
anch'egli sul ciglione della strada, volgendo le spalle alla moglie, una gamba pendente
, più mostrava borghese l'ira, volgendo il viso al cielo, e biastemando tutta
su per gli eburnei bischeri la chiave / volgendo per temprar nervo discorde, / un
... agevolmente / tira, volgendo il bìschero, la corda. d'annunzio
fior venia la mala striscia, / volgendo ad ora ad or la testa, e
bambina. panzini, ii-251: ma volgendo ella la testa, si vedeva il bianco
, i-869: riallungando il collo e volgendo in qua e in là la testa
/ le braccia intorno. e già volgendo i lustri / averrà che lor gloria
ricevesse. grazzini, 2-217: a mezzo volgendo per quelle viuzze quasi correndo, perciocché
cui passa la farina che si abburatta, volgendo una manovella esteriore. manzoni, pr
l'altro, a mille a mille / volgendo, se ne gìan caduchi e mobili
qua in là or questo or quel volgendo, / il suo ciascuna intra molti caendo
, e dàvvi su circa io colpi e volgendo il pettine la ne trae e quando
d'annunzio, ii-693: un dì, volgendo indietro il torso ignudo, / con
purg., 1-30: un poco me volgendo all'altro polo, / là onde
stumate orazione, e, volgendo la carta ove era il suo
madre del caffè. dossi, 226: volgendo un rùvido viso all'insù, barbuto
l'antemurale, si apprestò a doppiarlo volgendo la poppa alla città. moravia,
istaiora. g. villani, 12-18: volgendo nel garbo al chiasso che parte le
pancrazi, 1-46: la mano teme, volgendo ora il quaderno delle lettere che michelangelo
non importa. dossi, 226: volgendo un rùvido viso all'insù, barbuto
'l convento di san francesco; e quindi volgendo a man destra dalla parte verso ponente
qualche comerzio carnale. datila, 1-2-186: volgendo per l'animo l'offesa ricevuta dal
composizioni? tasso, n-iii-706: dunque, volgendo il ragionamento a le migliori forme del
d'annunzio, ii-693: un dì, volgendo indietro il torso ignudo, / con
vero, che faccia ciascun di essi, volgendo o governando l'orbe suo, armonìa
metta ancor più prontamente / a gir volgendo la terra e dell'acqua, / per
, conv., i-m-io: così, volgendo le cagioni sopra dette ne le contrarie
folla e il cavalier grotta rimaneva conturbato volgendo lo sguardo a diritta e a manca
, più mostrava borghese l'ira, volgendo il viso al cielo, e biastemando tutta
di febbraio. tasso, 6-iii-133: volgendo gli anni, io spero / ch'almen
d'un olmo alla cima frondosa / volgendo gli occhi, un lungo ramo vede;
terra il paradiso, / verso il garzon volgendo, a lui s'accosta. testi
. pascoli, 664: soletto deviò volgendo / l'astuto viso al fresco alito salso
per dire sue costumate orazione, e, volgendo la carta ove era il suo divotissimo
starò digiuno. foscolo, 1-309: tu volgendo, regina, al cielo i lumi
e sanguigno. faldella, iii-88: volgendo gli occhi di sbieco contemplai mia moglie
affondato. sacchetti, vi-135: al ciel volgendo gli occhi
fera / per l'imprese crudei, volgendo attorno / le sanguinose luci e le
. tasso, 4-74: il piè volgendo, di partir fea segno / tutta
sovrana dei cuori? savinio, 2-16: volgendo lo sguardo al passato si misurerà.
bianche acque sonore, / la prua volgendo dove non indarno / voleva il dito del
per levare quel romore, di farvi, volgendo quelle acque altrove, case e ville
fior venia la mala striscia, / volgendo ad ora ad or la testa, e
. guerrazzi, 6-446: filiberto, volgendo in mente la cortesia dei cavalieri antichi
conchiuse con una stretta di mano enfatica, volgendo un'occhiata al barone, il quale
divorzio '... o si fa volgendo la vocale in consol'ultimo dogma dell'
/ indugia e abbassa l'ali, / volgendo le sue frali / piccole antenne,
tutta la vecchia roma del tevere, volgendo le spalle alle candide inaspettate eruzioni granitiche
ed ogni colpa nella fraude de'cartaginesi volgendo. 2. rifl. difendersi
ha per scopo di educare i giovani volgendo a fini pedagogici il loro senso dell'
che sempre e in ogni dove ci appare volgendo intorno lo sguardo, l'uomo nella
destrezza, come un facitor di anagrammi, volgendo e rivolgendo le consonanze e le dissonanze
vostre. puoti, 1-209: vado volgendo in mente il disegno di un compendio
e nove, / che 'n mill'anni volgendo il ciel non piove, / qual
il fianco, piegava la bella incollatura volgendo il suo gran ciuffo verso la staffa
le fiamme. baldi, 5-6: volgendo poscia alla sinistra i lumi, / scorge
ariosto, 10-112: ruggier si va volgendo, e mille baci / figge nel
mantiene in filo, - disse zalèbi volgendo gli occhi per l'aria.
, 202: così, muto, volgendo entro la testa / profondi filosofici pensieri,
indugia e abbassa l'ali, / volgendo le sue frali / piccole antenne,
l'altro, a mille a mille / volgendo, se ne gian caduchi e mobili
sprone il fianco, piegava la bella incollatura volgendo il suo gran ciuffo verso la staffa
lui,... / mirar, volgendo gli occhi or la crudele / e
! -balbettò egli, fuori di sé, volgendo verso il viale i suoi occhi pallidi
farà, seguendo un parpaglione tarpato o volgendo uno uovo, infiniti mille e più bellissimi
). tassoni, 10-71: ella volgendo a titta un guardo ghiotto, /
, per * gioviale ', volgendo con sapiente errore 'giove 'in
quando al re, quando alla donna / volgendo il cor turbato, il saracino /
17-129: il morto abbandonò, gli occhi volgendo / tratto tratto all'indietro, a
in geladina. savinio, 2-16: volgendo lo sguardo al passato si misurerà,
dolci e gravi. parini, 292: volgendo il grave ciglio a tondo, /
n. 18. -guardare addietro: volgendo lo sguardo indietro. -al figur.
seco. tassoni, 10-71: ella volgendo a titta un guardo ghiotto, /
, e poi la 'mpruna, / volgendo chi sta 'n cima poi nel fondo,
, / ripete il giro, e sì volgendo ancora, / hai dell'arena l'
impossibile il dirlo. tasso, 15-11: volgendo il guardo a terra, i naviganti
imperi). tasso, 17-5: volgendo gli anni, il regno è stabilito /
non s'invia, ma camina indietro, volgendo le spalle al suo fine e rassomigliandosi
fèra, e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. arici
croce prestamente; / e poi, volgendo l'occhio, dicea piano: / -non
di cancelleresco, e gioverebbe evitarlo, volgendo il costrutto in altra forma. carducci
e con sospiri faceva la detta orazione volgendo alquanto i lagrimosi occhi verso quella parte
continua a star gonfio, sospettoso, volgendo e rivolgendo i lanternoni come un astrologo
., 1-30: un poco me volgendo all'altro polo, / là onde il
e'fior venia la mala striscia, / volgendo ad ora ad or la testa,
volentieri abandonava, si rivolgea; e così volgendo s'andò infino che licito gli fu
la gente che lì era, / volgendo 'l viso, raffrettò suo passo, /
soavemente amor volgea, / e lor volgendo, veder mi parea / due stelle,
or là cercando e ogni cosa sottosopra volgendo, nulla trovò. 5. caterina
/ [la volpe] disse, volgendo tanto di groppone: / addio:
fior venia la mala striscia, / volgendo ad ora ad or la testa, e
, 108-3: aventuroso più me volgendo quelle luci sante / che fanno intorno a
anima, tanto viene a poco a poco volgendo il suo caldo nel contrario e l'
filatrici, e l'aspo gira / volgendo la matassa luminosa. cassola, 5-49
, / del senato, quivi ognuno, volgendo gli occhi a quinzio, lo bel
la lenta salice, la sua aguta parte volgendo in cerchio, nel sodo maggese il
tutta la gente che lì era, / volgendo 'l viso, raffrettò suo passo,
or là cercando e ogni cosa sottosopra volgendo, nulla trovò. -sostant.
fèra, e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. /
africano. tasso, 17-5: volgendo gli anni, il regno è stabilito /
mediante i pignoni,... volgendo i quali con una chiave si tendono le
più precedono la chiamata e accorrono volontariamente volgendo la faccenda in scherzo. -estate
fui partito, / un poco me volgendo all'altro polo, /...
/ delle campagne scena / gli occhi volgendo liberi / dove il desio li mena
questo arnese contro il legno, e volgendo in cerchio coll'altra mano il manico
di 400 scudi. amari, 1-1-6: volgendo prestamente la feudalità all'anarchia feudale,
fermato / che, da quel dì volgendo il sesto mese, / l'avrei nella
avvolto / certo sen giva un dì, volgendo gli anni, / per gran possanza
mi scuoto e, i mesti / lumi volgendo, mi rimango eguale / a chi
le mani nette fino al fondo, volgendo e rivolgendo quella massa, finché si cognosce
destrieri si misse a filo, non si volgendo ad alcuno che lo ferisse, ma
il mezo giorno. tassoni, 4-67: volgendo il sol dal mezzo giorno, /
. massaia, xii- 53: volgendo lo sguardo a kassala, che ci stava
armoniose fila. da ponte, 14: volgendo il capo, veggomi a tergo l'
drago / l'immensa mole sua giva volgendo. passeroni, 1-147: sì minuta
mi venne trovato questo verso, che volgendo al morale un modo di virgilio, dimostrò
con morbida man briglie dorate / ite volgendo su gli arcion pomposi: / ed esperti
, aiutando. tassoni, 11-12: volgendo il conte l'affannata mente / al
persone. buonarroti il giovane, 9-64: volgendo a man destra, / vedrete uno
tua fama. petrarca, 63-3: volgendo gli occhi al mio novo colore /
l'immaginativa. -andare meditando o volgendo per la mente (un pensiero
panzoni al clamore aperse le palpebre; volgendo i grossi globi visivi ancóra stupidi di
sen già grave di nascente prole / volgendo il crudo, interroga e minaccia.
incomprensibil gioia, / tutta lieta giunon volgendo il guardo / incominciò. marchetti, 4-311
spingevi innanzi la tribù tua fiera, / volgendo il capo, ed obbedendo al fato
trivi ai ponti ai borghi, / volgendo le due lunghe ombre del capo, /
ode uscir fore, / a voi sola volgendo i sensi e il core, /
: mentre gli oriluvi delltjrale vanno già volgendo a una lenta decadenza, la produzione
. lambruschini, 4-205: rinnovando e volgendo a miglior uso la leggiadra costumanza di antichi
strider le rote / del carro che, volgendo in ciel boote, / dietro si
di un'imbarcazione a vela, ottenuta volgendo la prua verso la direzione del vento
, i-226: quivi non fermandosi, volgendo i suoi passi a mezzogiorno, si lasciò
uomo parla non solo da sé, volgendo la parola a chi non è seco o
casa farà seguendo un parpaglione tarpato o volgendo uno uovo infiniti mille... bellissimi
con uno o con più, non volgendo il discorso a tutti. e di
un moto comune a tutte si vada volgendo. buonafede, 2-1- 108:
a correre anche te? -fa il messeri volgendo, di sotto l'arcuata groppa,
passar per qualunque luogo,... volgendo senza paventare a dritta ed a manca
4-17: or impara ancor tu (volgendo il piede) / a non comprar sì
ebbi terminate. canteo, 304: volgendo in me la dea gli occhi turbati
barbaro, 1-462: l'acqua, volgendo la ruota, faceva che altre ruote
venne trovato questo verso, che, volgendo al morale un modo di virgilio,
d'oro. moretti, ii-433: volgendo intorno lo sguardo, m'accorsi che
fortuna fermare il suo gran corso / volgendo in riso la mia doglia longa.
], e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. /
6-207: abbandonando il placido tago e volgendo i lenti passi verso lo stallage,
fui partito, / un poco me volgendo a l'altro polo, /..
figure di molti lati e angoli eguali. volgendo lo strumento dall'altra parte, ci
con morbida man briglie dorate / ite volgendo sugli arcion pomposi, / ed esperti a
..., socchiudendo gli occhi, volgendo la testa, assume la posa dell'
tu ti scusi, e a me volgendo il podice, / mi posterghi, mi
i due cavalier seguir dovea, / volgendo il conte l'affannata mente / al periglio
rapido e incalzante, per lo più volgendo al peggio (gli eventi); evolversi
, quando dalla sua villa di fiesole volgendo il guardo su questa città...
. stampa periodica milanese, i-218: volgendo i suoi occhi al cielo e giungendo
particolare modo di presentare le cose, volgendo il discorso al patetico, fino a convincermi
tornò tutto dolente e mesto / fra sé volgendo il non pensato caso: / e
, xcii-ii-196: vogliono,... volgendo la sua punta in giù con andar
a questo modo ha forza di privazione, volgendo il significato in contrario.
davanti con parole degnissime di voi, volgendo contro d'esso il medesimo flagello che
tal era io in quella turba spessa, volgendo a loro, e qua e là
l'uom le colpe pronte, / volgendo a noi la mansueta fronte, / gli
amendue li cherubini si guardano insieme, volgendo i volti nel propiziatorio. bibbia volgar
gradir, sempre la bella / faccia volgendo altrui lieta e cortese, / nato fra
inghilterra, egli si contentava che, volgendo le forze a favor della lega, sbarcasse
quando, dalla sua villa di fiesole volgendo il guardo su
stampa periodica milanese, i- 329: volgendo il 1637 un pro-zio di mio avo comperò
, xcii-ii-196: vogliono,... volgendo la sua punta in giù con andar
là dal fiume sacro », / volgendo suo parlare a me per punta, /
non lontana, si ferma o gattona, volgendo il muso nella direzione di essa.
così va chi mal saggio, / volgendo il tergo al ciel, sua speme fonda
pisa, 2-111: tu vai quincioltre intorno volgendo le ruote del carro e non so
, ii-74: almena, a lui volgendo gli occhi bieci: / non so sì
sedere lontano dalla folla,... volgendo le spalle ad una controspalliera di arbusti
fera, e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. /
le greche, or le latine carte / volgendo a lume d'oglio o pur di
tutta la gente che lì era, / volgendo 'l viso, raffrettò suo passo
/ provat'abbiamo. ceresa, 1-283: volgendo alcuno e ragirando, / prese diporto
. s. borghini, 1-67: volgendo colassù gli occhi, noi cristiani, colle
si vanno con la persona storcendo e volgendo, et avendo ad imitar con suono
, e poi la 'mpruna, / volgendo chi sta 'n cima poi nel fondo,
tanara, 13: il nibbio, volgendo la coda per l'aria, regola
spirituale omaggio, salutandola attentamente e affettuosamente volgendo sempre la faccia a lei. antonio
fortuna fermare fi suo gran corso / volgendo in riso la mia doglia longa, /
: risorse non senza timore e, volgendo gli occhi da quella parte ove sentiva
autori del tutto immaginari e rabelaisiani, volgendo ogni cosa in gioco. ma casorin
4. che cammina all'indietro, volgendo il dorso verso la meta (anche
. il camminare all'in- dietro, volgendo il dorso verso la meta.
. a questo, riallungando il collo e volgendo in qua e in là la testa
: certo sen giva un dì, volgendo gli anni, / per gran possanza e
si ragunò il senato, quivi ognuno volgendo gli occhi a quinzio, lo riguardavano
i-119: carlo, in quel mezzo, volgendo cammino, ridusse gli altri tumultuariamente a
] l'un l'altro, / lenti volgendo ad ora ad or la testa,
e furore come bon guerreri, / volgendo li cavalli con lor freni, / fecero
con persone o in circostanze sfavorevoli, volgendo tutto a proprio vantaggio. soldani,
lei. giusto de'conti, i-89: volgendo gli anni, / pur ferma la
chi ci si lascia alle spalle, volgendo indietro il capo o la persona. -in
si ragunò il senato, quivi ognuno, volgendo gli occhi a quinzio, lo riguardavano
, e schifa i luoghi pericolosi, volgendo le sue vele in altra parte.
fortuna. matteo correggiato, 34: volgendo pur la rota al tuo volere /
da far il colpo, s'andava volgendo ora su l'un fianco ed ora su
io il simile feci, li ochi volgendo per vedere chi. ssì utilissimamente parlato
: spetro biancheggiante / nel sudario, volgendo il vóto sguardo / sui vivi,
se la metà del tempo che i barbassori volgendo e rivolgendo i fogli di que'libri
, / o per le vigne col vomer volgendo / ir con destrezza i repugnanti tori
. b. croce, i-4-237: volgendo il pensiero ai libri del secolo decimottavo,
andai timoroso, tremante e ristretto, volgendo di volta in volta la testa indietro
ritirianci a poco a poco, sempre / volgendo il viso al viso dei nimici.
. giusto de'conti, i-89: volgendo gli anni, / pur ferma la
questo portano pellicce d'ogni ragione, volgendo rittorovescio. = comp. da
'n vista altera, / lo fren volgendo a l'una e l'altra fera /
. gnoli, 1-322: tu stai volgendo e rivolgendo / ne la tua testolina
[l'umano ingegno], fra sé volgendo / spesso umani costumi, e veder
». gnoli, 1-332: tu stai volgendo e rivolgendo / ne la tua testolina
io il simile feci, li ochi volgendo per vedere chi. ssì utilissimamente parlato
si trasporta in ogni voluta direzione, volgendo colle sue mani due manovelle, o
bianche acque sonore, / la prua volgendo dove non indarno voleva il dito del
). ceresa, 1-284: quindi volgendo alcuno e ragirando / prese diporto tra
al sonno. tasso, 17-5: volgendo gli anni, il regno è stabilito /
su questi muri sacramentati? » diceva volgendo l'occhio nelle prime luci dell'alba
la lenta salice, la sua aguta parte volgendo in cerchio, nel sodo maggese il
soavemente amor volgea, / e lor volgendo, veder mi parea / due stelle
/ o per le vigne col vomer volgendo / ir con destrezza i repugnanti tori
rami scherza. bandello, ii-1151: ella volgendo gli occhi / (ma chi dir
scilinguagnolo, chiacchierava a voce alta, volgendo la parola ai più lontani. di giacomo
si vanno con la persona storcendo e volgendo, et avendo ad imitar col suono
io in quella turba spessa, / volgendo a loro, e qua e là,
le ali calate giù lungo le gambe, volgendo i becchi verso l'occidente. pascoli
radicalmente un concetto, un pensiero. volgendo in modo tragico tutto il suo volto.
da far il colpo, s'andava volgendo ora su l'un fianco ed ora su
veniste ». guerrazzi, 1-778: volgendo gli occhi scorrucciati verso i loro capitani
, tanto viene a poco a poco volgendo il suo caldo nel contrario e l'
si trasporta in ogni voluta direzione, volgendo colte sue mani due manovelle, o
di là dal fiume sacro », / volgendo suo parlare a me per punta,
dante, purg., 12-m: noi volgendo ivi le nostre persone, / 'beati
si sface, / gli occhi fiso volgendo e le parole, / aquila fortunata,
gambe. -trascorrere troppo velocemente, volgendo inesorabilmente al termine (il tempo,
per dissiparla [la perla], volgendo in beneficio e miglioramento la violenza de'
l'un l'altro, / lenti volgendo ad ora ad or la testa. cassola
4-7: de l'amato enea fra sé volgendo / il legnaggio, il valore, il
che non pozansa è mai, ma va volgendo. b. palmieri, axxv-i-445
. boccaccio, v-13: gli occhi volgendo sonnolenti in giro. ariosto, 18-167
a. f. doni, 4-3: volgendo e rivolgendo la fantasia come doveva fare
che diversi colori / vanno invèr me volgendo, / ond'io vivo ismaruto e trapensato
. 4. non vedere, volgendo lo sguardo verso l'alto.
6-207: abbandonando il placido tago e volgendo i lenti passi verso lo 'stallage',
non poteva attenderci. marino, 1-10-160: volgendo adon l'occhio in disparte, /
[erone], 61: di novo volgendo il manico, non movendo però dalla
or là cercando e ogni cosa sottosopra volgendo, nulla trovò. g. m.
sì com'egli avviene, / e sottosopra volgendo ogni cosa, / cri- seida gli
sovrano. tassoni, 299: gli occhi volgendo al tuo valor sovra no
fasto / venere il prende, indi volgendo i lumi, / « cedetemi l'onor
sguardo fui partito, un poco me volgendo a l'altro polo, / là onde
, / i lumi in ver settentrion volgendo, / un tuon re2).
; adultero. amenta, 4-70: volgendo tantosto il pensiero alla sua infedeltà,
superiore, dice le parole che segueno, volgendo el viso a li spectatori. piccolomvni
che tumido sfumava, per dissiparla, volgendo in beneficio e miglioramento la violenza de'
iuda. tassoni, 10-71: ella, volgendo a titta un guardo ghiotto, /
questo modo ha forza di privazione, volgendo il significato in contrario. come 'sde-
allora / resta a cleopatra, a te volgendo i lumi / pieni d'amor,
, 1-iii-621: assalì le personificazioni, volgendo la spada contro gli uomini che le sosteneano
donna starsene seri e silenziosi, uno volgendo la testa da una parte opposta all'
, 2-172: tu, che in egitto volgendo il cammino / 'l frutto divino -copristi
fanciulla, / or qua or là volgendo il suo bel viso / com'uom che
cornice, la quale... volgendo sopra essa formerà il supercilio o superli-
porta. guarino guarini, 1-219: volgendo [la cornice] sopra essa [finestra
. distogliere la propria attenzione, concentrazione volgendo il pensiero ad altro, perdendosi in considerazioni
dante, purg., 31-3: volgendo suo parlare a me per punta, /
farà seguendo un parpaglione tarpato, o volgendo uno uovo infiniti mille più bellissimi e
], 37: come in altro modo volgendo una chiave per opera dell'effusione d'
. intr. milit. disus. fuggire volgendo le spalle al machiavelli, 1-ii-446:
grandissimo scroscio di riso, per lo quale volgendo il capo, veggomi a tergo l'
: lucio settala sorride con timidezza, volgendo ancora le dita lo scarabeo; mentre silvia
più giocondo. panni, 292: volgendo il grave ciglio a tondo, / fiso
. deviare un percorso, mutare strada, volgendo i passi in un'altra direzione.
2. trascurare o abbandonare la persona amata volgendo l'amore, il desiderio a un'
la litterale sentenza transcorrerò, per questa volgendo lo senso de la lettera là dove sarà
io in quella turba spessa, / volgendo a loro, e qua e là,
, ii-57: gli svegliati / occhi volgendo in giro, a poco a poco /
. canteo, 167: qual turbo volgendo / da fanciulli battuto. = voce
de'delitti e delle sciagure dell'umanità volgendo gli occhi ai pochi illustri che quasi primati
borghesi, lxv-121: in qual parte andrà volgendo l'armi / ei venne (potrà
di due palmi la colonna vertebrale, e volgendo intorno un'occhiata di compiacenza, apre
mistico vespaio mi allontanai di pochi passi volgendo verso princes'street. -
fera, e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. /
de la primavera, quando iddio, volgendo gli occhi a terra, rimirò i
non potevo abbandonare quel palcoscenico tremendo, volgendo gli occhi alle fortune che passavano,
panzoni al clamore aperse le palpebre; volgendo i grossi globi visivi ancora stupidi di
ode uscir fore, / a voi sola volgendo i sensi e il core, /
tutta la gente che lì era, / volgendo 'lviso, raffrettò suo passo, / e
canto [del rigogolo] si contrafà volgendo la lingua, nel fischiare, e con
, e 'n vista altera / lo fren volgendo a l'una e l'altra fera /
4-4: de l'amato enea fra sé volgendo / il legnaggio, il valore,
come giovinezze romantiche ad una riviera, volgendo pensieri di lutto. 11.
la litterale sentenza transcorrerò, per questa volgendo lo sensa della lettera là dove sarà
che non pozansa è mai, ma va volgendo. chiari davanzati, lxi-74: ché
savonarola, 8-i-67: e1 cielo, volgendo, è causa d'ogni movimento. chiabrera
festa; ché sapea quanto ella, / volgendo gli anni, saria ornata e bella
g. capponi, i-35: 1 vincitori volgendo toste contro alla stessa pisa,
la con sagictario el suo camin volgendo / che ad finir tanno resta
ai trivi ai ponti ai borghi, / volgendo le due lunghe ombre del capo,