sue parole nel sollecito petto fra me volgea; e ancora che abbagliato fosse il mio
, ora dinanzi a sé, ora si volgea e menava con sì grande romore,
petto / vaga di sua beltà gli occhi volgea, / e le dolci arme,
per cui d'oro le arene amo volgea / orfano or giace, afflitto, e
. manzoni, 314: il volto / volgea repente, pallida / d'amabile terror
, e in fuga / precipitando si volgea pe'campi / l'animoso destriere,
, di turbini e di tuoni / volgea goffredo la secura faccia, / rampognando
sue parole nel sollecito petto fra me volgea; e ancora che abbagliato fosse il mio
comandamento. sacchetti, 194-35: si volgea attorno, come fuori di sé, e
alla marina ed ora al monte / volgea la faccia all'aure fresche ed alme
mia forza, e tutto m'av- volgea, / e tutto come arbusto resinoso
pers, iii-500: un girevole ordigno oggi volgea / filli, di bianco stame intorno
il cuore / del timoniere, che volgea la barra / verso un approdo,
traeva a mano / una che addietro si volgea belando. saba, 72: ho
, 1-6: già 'l sesto anno volgea, ch'in oriente / passò il
notte il carro a l'occidente / volgea, né compariva altro campione: /
intorno a le catarattole dipinte, si volgea al cielo tutta via borbottando seco
caverò la pazzia *. / rinaldo indietro volgea presto il ciglio. pancrazi, 1-15
fronte, che con picciol cenno / volgea il mio core in questa parte e 'n
tosto fuggendolo, in altra parte gli volgea. 4. ant. agg.
l'unghia i la cavalla, e volgea la testa smunta / alla bimba.
cose malferme della terra. in me volgea sue luci beate, / mentr'io sentia
a casa. pascoli, 743: si volgea la notte / tornando all'alba e
fedeli. varano, 141: ogni obbietto volgea dolce in amaro, / tal che
/ amor l'uscier, che ne volgea le chiavi. cospessato, agg
buona sorte / carlo sapea, quando volgea la faccia. aretino, ii-51:
assai leggiadra e giovene, la quale volgea il detto arrosto. pulci, 2-23:
provata. ariosto, 8-37: ella volgea i begli occhi a terra invano, /
78: volendo questo filosofo sputare, si volgea di qua e di là, e
fiero teschio] le sue luci / volgea dintorno minacciose e torve. 2
; e disdegnosa, ché non mi volgea l'occhio, cioè ch'io non potea
: come ella fosse disnodata, tutta si volgea indietro, volendosi bere i labbri e
disia. sennuccio del bene, ix-48: volgea gli occhi soi soavemente / per saper
/ con non vario diletto ogn'or volgea, /... né in tre
dolorosa / uom, che gli occhi volgea sovente all'etra, / per veder
, 1-274. già il quinto anno volgea dal dì funesto / che io posi
/ il biondo capo ad ora ad or volgea. -per estens. tenuto ben
l'ora matutina. ariosto, 6-24: volgea la faccia all'aure fresche et alme
più tosto fuggendolo, in altra parte gli volgea. boiardo, canz., 136
cesarotti, ii-182: sotto lucido elmetto ella volgea / furtivamente l'amoroso sguardo / al
, iii-500: un girevole ordigno oggi volgea / filli, di bianco stame intorno avvolto
pers, iii-500: un girevole ordigno oggi volgea / / filli di bianco stame intorno
per cui d'oro le arene arno volgea, / orfano or giace, afflitto,
crucciato, contro se medesimo, 'si volgea coi denti'. sermini, 451:
tra 'l faggio, / quasi lucente turbine volgea / impregnata di rose in suo viaggio
buona sorte / carlo sapea, quando volgea la faccia. tasso, 19-30: stringea
, 1-6: già 'l sesto anno volgea, ch'in oriente / passò il campo
, 697: lo schiavo andando / volgea lo sguardo alle inamene roccie.
e l'onde. prati, 1-5: volgea verso il cenisio ultimo il sole;
8-30: spesso a un nido di passere volgea, / che su l'albor garrian
ghibellini. sennuccio del bene, 17: volgea li occhi soi soavemente, / per
purg., 17-48: i'mi volgea per veder ov'io fosse, / quando
littore e la carcere le si volgea dinanzi agli occhi, quando in
valle erano, il giorno / alto volgea, metteano l'onde un lagno.
occhi e santi / che sì soavemente amor volgea, / e lor volgendo, veder
levando all'alba il canto, / volgea di giulietta / la breve estasi in pianto
i-292: mentre ch'io jnjjiro gli occhi volgea, vidi... levarsi uno
la regina di cartagine dido non si volgea mai il truculente ferro nel latteo ed
/ flutto già sovra flutto il mar volgea. -che tratta argomenti di vita
, meravigliando, in ogni parte / volgea le luci, desioso e lieto / di
audace, / de'suoi nobili figli ella volgea / la venturosa prora / di tesori
288: flutto già sovra flutto il mar volgea; / già pendean tonde in monti
tosto fuggendolo, in altra parte gli volgea. alberti, 4-3: famiglie..
alla marina ed ora al monte / volgea la faccia. b. davanzati, ii-489
non piccola utilità del signore due mulina volgea. guido delle colonne volpar., 5-2
, 991: era il nocchiero che volgea la barra / del navil mosso a ricercar
, 13-701: visto toone che volgea le terga, / antìloco l'assalta
163: spesso con orgoglio al ciel volgea / tirata bia o nell'oscurità
/ e spesso con orgoglio al ciel volgea / tirata fronte e 'l nubiloso ciglio,
dire. graf, 4-88: cupa etade volgea, d'alte sciagure, / d'
: biechi / accesi sguardi in me volgea garzia / oltrepassando tacito e veloce /
, 3-188: un girevole ordigno oggi volgea / filli di bianco stame intorno avvolto
marchetti, 5-290: un orrendo / puzzo volgea fuor per la bocca il fiato.
144-10: i'vidi amor che'begli occhi volgea / soave sì ch'ogni altra vista
/ ch'ovunque il guardo di lontan volgea / rincarava le trippe e le fritelle.
. firenzuola, 227: non altrimenti volgea gli occhi nel volto suo ch'io
: il quarto di mia età lustro volgea, / né di pelo fiorian le guance
ergea / dismisurato in perno globo che si volgea, / su cui, delineata con
la regina di cartagine dido non si volgea mai il truculente ferro nel latteo ed eburneo
smarrite pecorelle: / verso del fiume poi volgea le piante / a tesser con li
signore due mulina [l'acqua] volgea. trattato del ben vivere, 8:
materne / al talamo beato il piè volgea. metastasio, i-i 167
. oerio, 3-318: all'occaso volgea rapido il sole / già piegante all'
mercadantessa audace / de'suoi nobili figli ella volgea / la venturosa prora / di tesori
malatesta malalesti, 1-156: ogn'uom volgea la mente / e gli occhi a
, ii-60: dietro / gli si volgea co'fulmini la presta / infaticabil aquila.
: altri studi, altre carte io già volgea, / messo in non cale d'
per cui d'oro le arene amo volgea, / orfano or giace, afflitto
/ talor il dolce sguardo in me volgea / e poi gli occhi chinava. tasso
, 5-290: un orrendo / puzzo volgea fuor per la bocca il fiato, /
, purg., 17-51: i'mi volgea per veder ov'io fosse, /
sfrenato volere avvezzo di trasportarmi ovunque si volgea. piccolomini, 1-379: essendo..
salvo, ché, dovunque il passo / volgea, cessava il foco e fuggian tarmi
/ e spesso con orgoglio al ciel volgea / tirata fronte e 'l nubiloso ciglio,
, 1-6: già 'l sesto anno volgea, ch'in oriente / passò il campo
tenera / alle donzelle il volto / volgea repente, pallida / d'amabile terror
, 5-290: un orrendo / puzzo volgea fuor per la bocca il fiato, /
/ la quale a caso in lui volgea la vista; / onde si rincontrar le
occaso, donde / co'suoi pianeti si volgea la notte / tornando all'alba e
, purg., 17-48: 1'mi volgea per veder ov'io fosse, /
/ la quale a cosa in lui volgea la vista, / onde si rincontrar le
gonzal gustio / ai suoi figli si volgea, / rotto il cuor da tanto affanno
tenendo gli occhi aperti, quando si volgea dalla parte ritta del letto e quando dalla
mio roso da ignota lima / ogni obbietto volgea dolce in d'annunzio, iv-2-44: «
ergea / dismisurato in perno globo che si volgea, / su cui delineata con color
/ e a tempo rotto si volgea, / rotto il cuor da tanto affanno
» gridar v'intesi! / ora io volgea lo sbigottito volto / verso il fragor
la vacca rumando entro le canne / volgea gli ammaliati occhi a guatare. rapini,
mezzo del ciel febo trascorso / volgea le rote luminose, e grave
rossa, / l'acqua dovunque egli volgea il camino. 4. fare
, già fatta pia, gli occhi volgea, / ed al suol inchinata, al
e santi / che sì soavemente amor volgea, / e lor volgendo, veder mi
corso. pascoli, 573: la cavalla volgea la scarna testa / verso mia madre
, 3-188: un girevole ordigno oggi volgea / filli di bianco stame intorno avvolto,
volto, e d'intorno / ella schive volgea luci pietose. leopardi, 21-46:
: detto questo, a ipalca si volgea, / che un rotolo di carta in
1-8-30: spesso a un nido di passere volgea / che su l'arbor garrian,
, e in fuga / precipitando si volgea pe'campi / l'animoso destriere. montale
al chiostro intorno / schiera de'drudi suoi volgea le iante. parini, 351
/ dal suo gran seggioil re del ciel volgea. oliva, 401: e trionfatori e
: / onde le prore a quel sentier volgea, / dove pa- provvedimento:
seduto; accovacciato. settaria plebe si volgea. boccamazza, i-1-357: li uomini andaranno
che prima / gli occhi a terra volgea pietosamente / di lagrime ripieni, or
malatesta malatesti, 1-156: ogn'uom volgea la mente / e gli occhi a
, donde / co'suoi pianeti si volgea la notte. papini, i-333: in
. sennuccio del bene, 17: volgea li occhi soi soavemente, / per
il sole, e il verno si volgea contro il meriggio, e sollazzevolmente diceva ch'
271: le prore a quel sentier volgea, / dove parean dal vento esser sospinte
e giurasse il falso, la macina volgea; e se giurava il vero, la
, odisseo, ma spesso / si volgea su le foglie stridule aspre.
monti, x-1-133: taciturno ed umil volgea l'arena / l'amo frattanto. padula
dell'alma le potenze; e roma / volgea per mente, e antivedea pur tutti
con grandissima forza... due mulina volgea. panigarola, 1-11: si pose
, di turbini e di tuoni / volgea goffredo la secura faccia, / rampognando
... disdegnosa, ché non mi volgea l'occhio, cioè cn'io non
/ cercandomi. ariosto, 8-37: ella volgea i begli occhi a terra invano,
: la regina di cartagine dido non si volgea mai il truculente ferro nel latteo ed
sue parole nel sollecito petto fra me volgea. caro, 4-4: de l'amato
tasso, 1-6: già 'l sesto anno volgea, ch'in oriente / passò il
checco in questa occorrenza, come quei che volgea e tenea la chiave del mio cuore
e giurasse il falso, la macina volgea; e se giurava il vero, la