po'strana, che sia novellamente messa in voga da un grande scrittore!
. da coniglia, l'ultimo banco della voga. acconigliato agg. accoccolato come
. s'ode la battuta / della voga. idem, iv-2-1353: s'ode la
. questa sciagurata parola poi ebbe maggior voga da certi tempi, fatti e persone
origine degli errori che hanno avuta molta voga. pellico, 181: io sento di
i remi / per banda, e voga arrancata. idem, iii-2-159: tu gridi
dumas figlio, monsieur alphonse, diede voga al nome » (cfr. alfonsiare)
: quella della caccia fu insomma una voga elegante, che allignò solo in ristrettissima
un àmme quella nuova bottega prese una voga che non si può dire. idem,
ammezzate. salvini, 30-1-220: questa voga, da cui era trasportato di pindaro il
'andrienne di michele baron. ebbe immensa voga: * andrienne andrà al ridotto,
niente sembra dunque più stolto deltantimoralismo in voga ai nostri giorni, triste risonanza di
: disporli negli scalmi, pronti alla voga. d'annunzio, iii-2-21: la
a giusto tiro, il primo che voga in prora, cioè l'arponiere, prende
. salvini, 36-30: a tutta voga i remator s'arranchino. cantoni, 707
. 2. marin. voga arrancata: remata vigorosa. -a voga
voga arrancata: remata vigorosa. -a voga arrancata: vogando di tutta forza.
sì rapido sen fugge / che tarrancata voga / de'ben spediti remi / è lenta
volte quei corsari infernali, lanciandosi a voga arrancata sopra fi piccolo battelletto del nostro
un gran gridare e un fracasso come di voga arrancata e di rematori. d'annunzio
ventiquattro remi / per banda, e voga arrancata. arrancato2 (part.
moda, un'innovazione); prendere voga, incontrare favore. manzoni, pr
in barchetta, ogni tanto sospende la voga per guardarsi i bicipiti. -attempatùccio
fogge e le attillature che sono in voga sulla senna. àttimo1, sm
al canto carnascialesco toscano (assai in voga nel cinque e seicento).
detta « baciami subito », in voga dieci anni prima e divenuta esclusività dei
brillanti bagatelle del tamigi hanno avuto tanta voga sul sebeto, non mai noi siamo
e la mostra dei poeti che erano in voga una volta... peccato
il dondolare della barca e la cadenza della voga): dal sec. xviii.
. -battere il remo, la voga: remare. -battere i flutti:
. berchet, 7: remiganti, la voga battete; / affrettate, salvate il
dato con i remi. - battuta della voga: concorde e cadenzata. caro
accostare. s'ode la battuta della voga. 5. colpo d'ala
costume masche rato (in voga a venezia nel sec. xviii):
h suo antico maestro, un avvocato in voga sopraffatto dal lavoro in modo che doveva
della direzione della chiglia): la voga consiste in una serie di rapidissimi mezzi
iv-89 • « così denominavasi delle ariette in voga in francia nella prima metà del
acconciatura maschile del capo, in grande voga durante la rivoluzione francese, consistente nel
hanno tolto d'andare adagio con voga discreta. monti, x-3-420:
correva l'acquavite, adesso è in voga il caffè. baretti, 1-376: eugenio
* giuoco del calcio '. esso ebbe voga par ticolare nella firenze del
era il teatro fiorentino d'opera in voga a quel tempo, l'immensa caldaia nella
campanilista, neologismi della forma ora in voga, che designano l'esagerato amor di
. ballo alquanto sfrenato, assai in voga nella seconda metà del secolo xix.
, tossicchiando o canterellando qualche canzone in voga. 2. per simil.
un certo periodo di tempo; in voga. soffici, ii-7: mi incantavo
spettacoli di varietà (ed ebbe particolare voga nei primi decenni del secolo producendosi nei
, quello che dà il ritmo alla voga. ojetti, i-118: quando
s'è al largo sul bacino e la voga diventa regolare, il capovoga domanda sottovoce
= comp. da capo e voga (v.). capovòlgere
acqua distillata di essi è in gran voga presso il popolo. è detto 4 santo
, 1398: nave con venti alla voga / remi, da carico, larga,
(1713-1783), che ebbe gran voga a parigi nella parte di arlecchino,
l'altro da cascare quell'uomo solo che voga. 12. andare a finire
, è uno degli astratti più in voga per * uomo celebre, valente,
cui il celeuste dava il ritmo della voga alla ciurma; cantilena cantata dalla ciurma
e romani scandiva il ritmo della voga. d'annunzio, ii-674:
fu uno de'primi a mettere in voga questa parola, ora scrisse ciccherà e
in un'acconciatura femminile non più in voga, venivano arrotolate a chiocciola e puntate
danza, di origine portoghese (in voga nel secolo xvii). g
. teoria e pratica, in voga fra numerosi umanisti, di scrivere imitando
gnuda ciurma e'remi, e mette in voga. ariosto, 19-62: veduto aveano
società popolari, una volta tanto in voga ed or tanto aborrite. cuoco,
, ed allora fra la plebe ebbe voga questo ritornello: 'vuoi conoscere il
, botta. viani, 14-155: voga, tarchiato,... dagli occhi
ciurma e'remi, e mette in voga. ariosto, 41-19: ruggier che
poggia, a la sia, a la voga, perché gli remigatori son dovenuti come
galea. d'annunzio, ii-873: i voga vanti sciolsero i frenelli, / al
: allora i luoghi comuni erano in voga, e si componevano i libri più coll'
sf. marin. l'estremo banco di voga prodiero sulle galee, più riparato
carriera sia a ritroso e la sua voga a contravvento. 3. marin
e adolfo coppedè, che ebbe una certa voga (soprattutto a roma e a genova
. che attualmente è in uso, in voga, in vigore, in corso;
43. essere accettato, essere in voga. v. borghini, iv-312:
correva l'acquavite, adesso è in voga il caffè. algarotti, 1-530: mostra
secoli passati, ne'quali era in gran voga presso la plebe rustica, e massime
bagno regio. papini, 26-126: la voga universale delle danze e delle musiche di
143: pagliano era il teatro fiorentino in voga a quel tempo, l'immensa caldaia
berchet, 7: remiganti, la voga battete; / affrettate, salvate il
sociologia e demopsicologia, che venivano allora in voga, il marchese aveva raccolto esempi
comune di milano nel 1929, ha dato voga a questa bella parola insieme con '
anche in queste lettere, indulgendo alla voga di quel secolo che didascaleggiò così volentieri
dimenamento. cinelli, n-311: la voga del momento... si adattava
come utili e necessari, mise in voga. alfieri, 8-198: toscani allarmi:
, teatrini di dilettanti allora in gran voga in milano. b. croce, iii-22-
la seggiola scricchiolante. viani, 19-46: voga dava delle stravolte che lo sbatacchiavano da
amante abbandonato o tradito (fu in voga soprattutto nei secoli xiv, xv,
attività. -acquistar prestigio, prender voga. lanzi, iv-117: ed ecco
, e in modo affatto disproporzionato alla voga e all'importanza loro.
mi ricordo certe figure che erano in voga, anni addietro, durante la prima
! -esclamò egli. -bastia- nello, voga un pò dolce, ché gli domandiamo sue
: pagliano era il teatro fiorentino in voga a quel tempo, l'immensa caldaia nella
ed anche ciò che contribuisce molto alla voga de'libri, critiche violente. sbarbaro,
, in modo davvero superbo, con voga possente, regolare, fresca, entusiasmante.
altri, che senza essere tanto in voga ci hanno però date delle leggi più adattate
fronte detta « baciami subito », in voga dieci anni prima e divenuta esclusività dei
il venturi, ha tentato di dare voga all'evoluzionismo, e ha esemplificato la
asse a rimorchio, esercizio in gran voga quell'anno, e molto divertente.
soldati facevano esercizi di nuoto e di voga. tecchi, 11-104: una delle stranezze
di questi improvvisatori si cantano, pigliano voga, passano i monti ed il mare
6. per estens. gusto; voga, moda. soffici, v-3-377:
, 3-177: era una cosa molto in voga andare a fare una stagione laggiù.
. gramsci, 8-17: se in voga ritorna qualcuno è il solo mario missiroli
prarono dei nèi dalla fabbricante più in voga della città. d'annunzio,
quanto le intraprese fabrili, ebbero gran voga negli stati settentrionali. faldella, 1-145
ai suoi studii fu sorpreso da questa voga e volle anche lui scrivere un romanzo
: quelle stesse ragioni che mettono in voga una nuova classe di vocaboli, conciliano anche
la primavera! gnoli, vi-1202: voga... ma il piccolo remo /
', nelle imbarcazioni, sospendere la voga facendo uscire i remi dalle scalmiere,
navasc, teatrini di dilettanti allora in gran voga in milano. fogazzaro, 1-461:
nuda ciurma e'remi, e mette in voga. d'annunzio, v-3-83: se
fischiettare l'aria di una canzonetta in voga. e. cecchi, 3-100:
ed ora, eccomi qua, medico in voga, ricco senza rimorsi, e stimato
. ebbero per qualche anno gran voga i 'biliardini elettrici 'o * automatici
coll'una banda assìa, e l'altra voga. = lat. fuga 4 fuga
abbiamo fatto noi la voce nostrale 4 voga '; e il fogare degli uccelli,
da esportare; si pregia ed ha voga soltanto il romanzo importato, che sia una
acqua, in punto per ripigliar la voga. 'frenello dello scalmo ',
nella miglior posizione d'equilibrio per la voga. = deriv. dal fr
. salvini, 41-277: la precipitosa voga del tempo... senza mai restare
, astratto di 'funzione', molto in voga; onde abbiamo spesso la cara dizione:
10-51: quando cominciò a venire in voga la coreografia di pretese poetiche, estetiche
, sm. chi era addetto alla voga nelle galee o in altre navi o
di origine popolare germanica, entrò in voga quando fu adottata dalla società francese (
sillogismi rimati erano e sono in grande voga; ma domandano piuttosto arte che genio.
(simile alla mazurca), molto in voga dopo la prima guerra mondiale.
. salvini, 13-125: della ragion la voga è, dove tratta / vien
con ferri detti rotelle (ed era in voga in inghilterra nel sec. xviii
tra noi ebber dopo il millecento gran voga, e varii nomi, gualdane,
coloniale dell'america. -moda, voga. vico, 97: nella città
, per dirla con un vocabolo in voga. la difficoltà è condurre quel personaggio
ciurma e'remi, e mette in voga. sannazaro, 3-75: vegnan li vaghi
mio pensiero, la sonda, / voga per gli oscuri, immensi / oceani della
col lotto / ch'è sì in voga all'età nostra, / dai lor sogni
impallidire la celebrità di 405 medici in voga. ojetti, ii-143: di qua dalla
caricatura morale per il giornale umoristico in voga? -prendere sotto la propria protezione
voglio aver l'ingegno / sempre in voga e sempre in lena. rovani, 3-ii-30
bassa etiopia. zendrini, iii-350: in voga è oggi il farne professione [di
: i francesi... posero in voga il frasario metafisico incorporandolo nella lingua,
pensassero di fuggire, si avvanzarono a voga arrancata per inghiottirle. amari, 1-2-40
che 'l tabacco in polvere è in voga, perocché non si può a meno di
dei remi prima di dare inizio alla voga, o sintonizzino la battuta nel corso
per uguagliare la battuta del palamento nella voga. = spagn. iguala,
come, tratti dal serrato impeto e dalla voga del favellare, una di quelle per
manovra o l'uniformità, ritmica, nella voga. guglielmotti, 953: 'insieme
. machiavelli, 248: veggendosi la voga popolare essere diritta a creare alcuno che fosse
di là a pochi anni, passata la voga di tale e tal costume, eccovi
', per dirla con un vocabolo in voga. = deriv. da intellettuale
che a quei dì era molto in voga fra le gentili brigate. carducci,
, perché milord oreri le ha messe in voga proteggendo colle sue liberalità l'operaio.
i furori de'donneamatori / a dar voga al leggiero navilio / perché vada invisibilio
d'intrattenimento, ecc., in voga sino al secolo xviii). -per
luogo né in ogni tempo furono in voga i piaceri dell'odorato;..
de sanctis, ii-8-14: vennero in voga traduzioni, imitazioni, contraffazioni di poemi
di qualsivoglia altra bestiaccia che vada in voga per le cucine de'ghiotti. note al
, sorto nel medioevo, rimase in voga sino all'età rinascimentale). -anche:
la più comoda e la più lenta voga che sia possibile, accioché la ciurma
colore e gremiti di assurdità ottengono molta voga. d'annunzio, iv-2-1193: le ville
voglio aver l'ingegno / sempre in voga e sempre in lena. cantù, 2-601
comito affine che più s'affrettino alla voga. -con poco slancio, senza entusiasmo
la barca di laureta, e a lenta voga vi condurrete verso il castello. alfieri
della leonina posizione di forza garantitagli dalla voga passeggera della linguistica. 9. zool
22-247: or passa avanti a tutta voga, / ed impiastra l'orecchie de'compagni
un nuovo genere di composizione è in grande voga da un pezzo in qua, le
quel retto, / fibratamente in giù la voga prende; / e sovra 'l
. salvini, 41-177: tratto dalla voga e dall'empito del liquidissimo fiorito canto
: voce che anni addietro ebbe qualche voga. si formò dal nome del tenente livraghi
guerra fosse localizzata, parola allora in voga, sì che non ne venisse un conflitto
perigli ne'quali, per la sconsiderata voga di favellare e per la lubricità della
, scimunito'. lucini, 4-309: voga [d'annunzio] sultonde snello e
madrigale... le successe in voga, massime nella seconda metà del cinquecento.
anonimo, di scienza molto più in voga... e più a mano,
secolo xi, fu particolarmente in voga nei secoli xvi e xvii ed
salvini, 13-125: della ragion la voga è, dove tratta / vien da
nostro anonimo, di scienza molto più in voga... e più a mano
mantenuti o fratelli gaudenti di cortigiane in voga. pratolini, 6-70: ella capì
bascià, le mandò ad investire a voga battuta con sei maone. 2.
quello scrittore francese decadente certe forme in voga tra i seguaci della letteratura cosmo- politica
cagna, 3-366: aveva pur dato voga alla barbetta mefistofelica. pascarella, 1-73
perdiamo in molli fantasticherie a contemplare la voga melodiosa di un cigno su per l'acqua
avvenuti o imminenti (e fu in voga soprattutto nel secolo xviii).
mensurale: varietà di canone assai in voga presso i musicisti fiamminghi del xv e
mezzaniere. -rematore di mezzania: che voga nel quartiere centrale della nave; mezzaniere
'rematore di mezzania': rematore che voga al quartiere di mezzo. 'manovrante di
nella navigazione su vela. -mezza voga!: comando rivolto ai vogatori affinché
dizionario di marina, 467: 'mezza voga! ': voce di comando di
corte e lente. si dice: voga adagio! -mezzi travi: barrotti
moda de'gran dizionari viene in tanta voga che tra pochi anni è facile che non
a banco, a banco, piglia voga! / e da la pope mola via
(sorto in boemia, fu in voga soprattutto nel secolo xviii in germania e
sec. xvn): specie di voga che si faceva alzandosi sul banco e
dalle brasche? 27. durante la voga, alzarsi, ricadendo poi a sedere
l'altro da cascare quell'uomo solo che voga. gussoni, li-3-459: sono [
] quella lasciva scrollata delle anche in voga nel più basso 'varietà'che si chiamava
è paese. dove c'è la voga corrono i merlotti ». bartolini,
si provvedevano del 'cantatore 'più in voga e della sua compagnia di musici esperti
cicognani, vi-256: il neorealismo in voga è giunto alle sue ultime esasperazioni con
quanti /... / a dar voga al leggiero navilio / perché vada in
cicognani, vi-256: il neorealismo in voga è giunto alle sue ultime esasperazioni con
neorealistico. piovene, 7-70: la voga neo-realista del dopoguerra ha fatto di lei
saprei dirlo, che sono tanto in voga nella scuola fiorentina e di cui ci
paglia femminile a larga tesa, in voga nell'ottocento. 3. gastron.
... dalla consuetudine aver essa la voga ed esser fatta più che per altro
(mentre nel settecento fu assai in voga nella forma oraziana), godendo di
stravaganti, / che da'vati messi in voga / furon già d'oga e magoga
manzini, 18-130: piccole canzoni in voga. cosette orecchia- bili, da nulla
, a la sia, a la voga, perché gli remigatori son dove- nuti
le estremità, con la quale si voga alternamente sui due lati.
un'imbarcazione, prima di iniziare la voga, perché assumano la posizione di partenza
che si tuffa in mare, quando si voga, e con che si spinge innanzi
di afferrare i remi e tenersi pronti alla voga. dizionario marittimo militare [tommaseo]
in mano comanda ai galeotti di accomodarsi alla voga pigliando i remi in mano e tenendoli
quale si puntano i piedi durante la voga. tramater [s. v.
scriver male, come altrettanti romanzieri in voga. -con il sost. o il
taso / porta acqua al fiume che voga caronte. 2. sacro ad
, xiii-34: queste sono cose leggieri. voga e passa. 86.
passavoga, sf. marin. invar. voga forzata. guglielmotti, 628: '
guglielmotti, 628: 'passavoga ': voga forzata. -disus. correre a
correre a passavoga ': incalzare a voga arrancata. = deverb. da passavogare
jouhandeau, che fu una ballerina in voga, ha oggi acquistato molte altre virtù.
i greci e i latini, ritornò in voga nel sec. xiv con dante che
di paglia con ala ampia, in voga un tempo nella moda femminile. 4
un po'più pastoso di quelli in voga, tipo tio pepe o l'amontillado.
una mazza scandiva il ritmo della voga. - anche al figur.
tempi, con inizio dattilico, in voga in italia, francia e spagna fra i
pavanìglia, sf. danza italo-spagnola in voga nei secoli xvi e xvii, simile
, ii-366: fu per affogar dalla gran voga / lo stampatore: oggi fallì col
la pedagna è quella ove quando si voga tiene il remiero il piede della catena fermo
pedagna, cioè dove ferma il piede quando voga. verga, 3-129: 'ntoni cantava
di là a pochi anni, passata la voga di tale e tal costume, eccovi
di carretta, sul quale siede colui che voga. = dallo spagn. pértigo,
'l fin dell'inverno comincia a prender voga: o veramente alla pesca che allor
piaggiare, adesso che è venuto in voga, l'andazzo di strapazzare con insigne
quel fischio una frase che vuol dir voga forte, e con un tal grado di
, a banco, a banco, piglia voga! varthema, 76: partimo,
di certe pillole d'oppio entrate in voga. parise, 5-26: nell'attimo in
come un cassiere qualunque si fosse; ebbero voga le pillole velenose di pidocchio e le
121: non si regola la voga a suono di fischio, ma il pilotto
la poesia amorosa era da lungo tempo in voga. non è bisogno ricordare i trovatori
si sia volto come ad uno 'sport'in voga o ad una cortigiana celebre e contesa
13-235: boccone in sulla polve / dalla voga dell'asta a terra cadde. tommaseo
poesia amorosa era da lungo tempo in voga. non è bisogno ricordare i trovatori.
che fosse tuttavia tra gli abitanti in voga il costume ed anco il lusso romano
. d'annunzio, tv-2-67: -voga, voga, amore! diceva mila, distesa
'poppiere': quegli che nella gondola voga a poppa. guglielmotti, 675:
banco di poppa, e primi prendono la voga e regolano il palamento e le battute
francesi più degli altri popoli posero in voga il frasario metafìsico incorporandolo nella lingua e
la battuta per dirigere l'insieme della voga: specie di mazza sonante come nacchera;
'posizioni', per dirla con un vocabolo in voga. landolfi, i-570: tutti conoscono
al l'opera o alla voga musicale inaugurata dal compositore francese c.
, aveva preso a cantare canzoni in voga e certi strambotti un po'scurrili. bemari
5-300: sbaglia assai chi pretende spiegare tale voga con le speranze, anzi le cupidigie
9-1-185: presento che il cardinal chigi in voga della filosofia esperimentale abbia pregato il cardinal
i-189: correte, rinforzate / la presa voga, o vincitrici antenne: / perché
due o tre cortigianelle più in voga). = deriv. da
, la cui infantile mania di rimettere in voga una falsa 'tendenza di ritorno alle
civile. /... / in voga è oggi il fame professione. / ma
: mi ricordo certe figure che erano in voga, anni addie tro,
lui tal rito e credenza erano in voga. algarotti, 8-avv.: egli [
più evidente. bacchelli, 2-xxiii-37: la voga del romanzo contemporaneo... derivante
pregadi per ellezzion. ordinanza sull'esercizio di voga nelle galee, xcii-i-183: siano oltra
russia. piovene, 10-8: quella voga pseudo-scientifica [della psicanalisi] mi sembra.
nel quale la ciurma ferma il piede quando voga; questa in venezia si chiama pontapièdi
a banco, a banco, piglia voga! / e da la pope mola via
è lo spallier vogavante il primo che voga il remo verso corsia, il secondo apposticelo
crescenzio, 2-1-24: l'altezza della voga di poppa pro- vien dall'altezza del
/, e tanto alta sarà la voga a poppa. pantera, 1-67: il
giovevole alcuna volta nei viaggi lunghi la voga a quartiero, acciocché, mentre una
: vogare a quartiero è quando si voga alla poppa o alla mezania o alla prora
. quattromila. ordinanza sull'esercizio di voga nelle galee, xcii-i-183: ditti omeni
tra noi ebber dopo il millecento gran voga [i tornei] e vari nomi
7: uno dei radio-drammaturghi più in voga è... shakespeare. proprio così
qualche rammestatóre piacesse ridar loro la voga. = nome d'agente da
eseguito con forza di remi (la voga). ulloa, 34: venivano
ulloa, 34: venivano gli schifi a voga rancata ad investir le galee, e
sodo limaccio, diessi a contìnovar la voga ravvigorita verso la periferia del tetro terreno
palaschermi armati. ordinanza sull'esercizio di voga nelle galee, xcii-i-183: siano fatte quatro
palio delle cariche speciose, consumando a voga arrancata di competenze i patrimoni, le rendite
più possibile verso prua; fare la voga lunga, allungare la voga.
fare la voga lunga, allungare la voga. dizionario di marina [s.
remi. oggi si dice 'fare la voga lunga, allungare la voga '.
fare la voga lunga, allungare la voga '. 2. per estens
... servono al scompartimento della voga, essendo quel tanto la larghezza del
pedagna è quella ove, quando si voga, tiene il remiero il piede della
grandezza della piroga. il re- miere voga rivolto a prora, senza appoggiare il remo
, sm. il manovrare il remo, voga. segnen, iv-55: un remigamento
la toccò, poi, forte intonò la voga / ai remiganti. d'annunzio,
carena, iii-90: 'relegazione, voga ', l'azione del remigare, del
qual chiedea sei mani a la sua voga: / or pensa s'ella fen-
-voltare i remi: cambiare direzione di voga. brusoni, 1-222: 1 pescatori
comito fischia perché restino li marinai la voga. sercambi, 2-i-291: madonna orsina.
, i-9-35: i miei componimenti ebbero voga a que'dì e tuttavia sono essi
funesta rivoluzione. -riportare in voga un capo passato di moda. cornoldi
e artifiziati riecheggiamenti delle 'poetiche'oggi in voga, non uscirà dal limbo delle evanescenze
derrate. giuliani, i-9: questa voga di dire 'rincara, rincara'ha fatto
. bacchetti, 6-89: poi la voga dei suoi fiammiferi declinava. il cartello
verde, c'era un riflusso della voga. -ultima manifestazione di una corrente
ha tal gusto e piglia una tal voga / che il viver stima un cesto di
/ puro, con rigirevole infinita / voga. -rotatorio. salvini,
. -aumentare il ritmo della voga per rendere più veloce la corsa della
battaglia meditava la fuga, rinforzata la voga, ebbe appena tempo di sormontare con
-aumentato nel ritmo, accelerato (la voga, il trotto). f
in queste meditazioni approdò la galea con voga rinforzata allusola della gastrimargia. forteguerri,
scorso secolo, il materialismo storico ebbe voga e parve rivelazione di 'arcana imperii',
rinfranchi. / indi verremo a ripigliar la voga. b. davanzati, ii-72:
calvino, 13-10: la ripresa di voga della poesia dialettale. 13. ritorno
ma vizio che in alcuni paesi ha gran voga, senza che alcuno se ne metta
un cassiere qualunque si fosse; ebbero voga le pillole velenose di pidocchio e le
quali le sacre rappresentazioni erano più in voga, il germe della rivoluzione drammatica avvenuta
bruciante e rombante di un giornale in voga. 3. che stormisce cupamente
rosa o dell'edificante, prende tanta voga nel settecento, quando resistenza umana ha
maturità si era posta contro l'arte in voga della generazione precedente in quanto subito aveva
sia stata, a quel tempo, la voga dei pittori di rovine, chiamati piuttosto
per questa ragione quelli di francia hanno tanta voga. 2. vermiglio, scarlatto (
del rosa o dell'edificante, prende tanta voga nel settecento, quando 1'esistenza umana
neamente da più persone nella voga. stratico, 1-i-403: 'salomare'
). bonsanti, 5-261: la voga del gondoliere era così rassicurante, e
c. carrà, 454: era in voga, prima della guerra, a parigi,
androm- mene anch'io dietro a questa voga; / ma dio sa lui se me
la disciplina legata alla roccia più in voga in questi ultimi tempi è il cosiddetto
carolina marogna, una mamma apollonia in voga nel regno d'italia e si rifece
e da fulcro al remo durante la voga (e a seconda del tipo è a
stare ai remi, essere al posto di voga. g. argoli, 463:
ell''aida'e del 'nabucco'in voga nei nostri teatri d'opera fino
: 'scatinare': da poco è venuto in voga un divertimento, che è quello di
: 'scatinare': da poco è venuto in voga un divertimento, che è quello di
frugoni, 5-238: battea col concerto della voga maestosa tacque spumanti per giugner al porto
s'accorse che fabio rompeva la voga, e in conseguenza sciarmato (
essere eseguita, come scia, scia voga, scia scorri, scia a babordo,
gia, a la sia, a la voga, perché gli remigatori son dovenuti come
vascello si sia, e dall'altra si voga per farlo girar e coetaneo di dante
vascello si sia e dall'altra si voga, per farlo girar meglio. in venezia
dell'umido preso nei garibaldi, 1-348: voga, voga, elegante gondola! segui eprati
preso nei garibaldi, 1-348: voga, voga, elegante gondola! segui eprati. raggiungi
palmi cinque che servono al scompartimento della voga, essendo quel tanto la larghezza del
perigli ne'quali, per la sconsiderata voga di favellare e per la lubricità della lingua
1-viii-149: la lingua francese na la voga per la medesima ragione che l'hanno
così detto 'ercolano'raccolse e diè voga a tutta la scurrile e bassa favella
collo, aveva preso a cantare canzoni in voga e certi strambotti un po'scurrili.
gomito fischia perché restino li marinai la voga, li remi pria ne l'acqua ripercossi
. neri, 8-47: rivoltiam la voga ad altro segno, / dove fa
sull'himalaya dove è diventato un santone voga, vive semistracciato in blue-jeans in una
con voi. ordinanza sull'esercito di voga nelle galee, xcii-i-183: abbino [
sensibilissimamente diseguali. gualdo priorato, la voga, quasi tutta la larghezza, sicché ad
già sensibilmente prende posto un sol vogatore che voga in piedi con la c. carrà,
pur oggi, si provvedevano del 'cantatore'piùin voga e della sua compagnia di musici esperti.
2. nel canottaggio, accelerazione della voga in prossimità del traguardo. 3
, perché siano pronti all'officio della voga. = comp. dal pref.
e sfrenate discussioni e la pittura in voga allora a milano veniva da noi ritenuta
. ma sfrenellando mise i remi in voga. bacchetti, 2-v-283: -crepitare
pirandello, 8-142: era venuto in voga da alcuni giorni lo stupido scherzo d'
, a la sia, a la voga, perché gli remigatori son dovenuti come
sillogismi rimati erano e sono in gran voga; ma domandano piuttosto arte che genio
pèrcorrerà tutta la traiettoria delle armi simiglianti: voga, stanchezza, abbandono. intanto ciascuno
, che doveva conquistare ben presto gran voga in francia e generare derivazioni più o
, che doveva conquistare ben presto gran voga in francia e generare derivazioni più o
perpetuo dinamismo del pensiero, corpagnava la voga a battute sulle spalle dei rematori. rente
smo, l'antidemocratismo, pantiliberalismo venivano in voga e facevano parte essenziale di quel che
a banco, a banco, piglia voga! / e da la pope mola via
... nel paese è in voga il genere tenebroso: vi son quadri finiti
/ ne gli mandano fuor con sozza voga / e con selvaggie e crude doglie
fra que'signorotti e gentiluomini erano in voga le nemicizie e guerre private. ma
mio pensiero, la sonda, / voga per gli oscuri, immensi / oceani della
passa il remo di qua, e voga con meno forza ». = comp
che colà il mio libro ha molta voga e che per la scarsezza delle copie ve
744: 'spalare i remi': durante la voga, farli ruotare al cinelli, 1-150:
. marin. disus. ultimo banco di voga al lato estremo della poppa. -anche
alla sinistra, e deveno avviar la voga agli altri. stratico, 1-i-431: 'spallieri'
a dividermi per sempre dalle cose e in voga, è un tormento fisico spasimoso e sfibrante
librarie anzi che letterarie, attestan la voga del nuovo genere. dossi, 2-ii-587:
sentenza. salvini, 41-177: tratto dalla voga e dall'empito del liquidissimo fiorito canto
metropoli [venezia], ove in tanta voga è la stampa e fassi de'libri
: sbaglia assai chi pretende spiegare tale voga con le speranze, anzi le cupidigie
. spirù, sm. ballo in voga negli anni cinquanta, in cui 1
fare. viani, 14-156: quando voga si spollinava al sole,...
là, è vostro figliolo? » voga rispondeva stupefatto: « chi, lo scerpapollai
ottenga presso di noi dieci volte più voga di quanta ne abbia ottenuto questa operetta
. carrà, 290: la pittura in voga allora a milano,...
: la canzone di piedigrotta ha ripreso voga sulla fine del secolo decimonono e 'funiculì funiculà
, d'assai seme, stagionevole, / voga, di tutte farti la maestra,
quanto di stambecchino arco disteso / è la voga ed il tratto. = deriv.
questo senso l'espressione fu messa in voga qualche anno fa dall'on. nenni,
, aveva preso a cantare canzoni in voga e certi strambotti un po'scurrili.
un'altra volta. viani, 19-46: voga dava delle stravolte che lo sbattacchiavano da
e era affatto dismesso, essendo in voga la struttura reticolata o ammandorlata.
di qualche artista subalterno ch'è in voga per la degradazione del gusto e per i
francia nel xvii sec., rimase in voga sino al termine del xix sec.
concerti. importazione francese, molto in voga 'ante et post bellum'. (aboliti
religione... sono più in voga, perché arridono alla fiacca temperatura del
. per estens. ciò che è in voga o costituisce un modello da imitare.
: ora per esempio nel paese è in voga il genere -che si avvinghia, che si
società di 'teofilantropi', che or ha tanta voga in francia, e si attira gli
guevara], iii-167: il primo che voga, chiamano vo- gavante, e l'
lo spal- lier vogavante il primo che voga il remo verso corsia, il secondo
reaganismo o il thatcherismo che andranno in voga nei prossimi anni, ma la professionalità
paladinesche; il conte carlo gozzi introdusse la voga delle fiabe stravaganti; il conte alfieri
si desta [il cavallo], piglia voga, trasalta e rallegrasi.
sul davanti ornata da alamari, in voga soprattutto in francia all'epoca di luigi
particolari fogge di abbigliamento; moda, voga. sacchetti, 144: che ciascuna
si provvedevano del cantatore più in voga e della sua compagnia di musici esperti
, venire in uso-, essere in voga, diffuso; venire in voga,
essere in voga, diffuso; venire in voga, diffondersi). -anche in relazione
polca e alla mazurca, molto in voga in francia nella seconda metà del xix
. region. tipo di farsa popolare in voga a palermo nei secoli xviii e xix
sono appunto vecchiaie da non le rimettere in voga. 6. inattualità, perdita di
è ampiamente diffuso, che è tuttora in voga, in uso, molto vivo (
a cantare in coro una villòtta allora in voga. c. e. gadda,
ojetti, ii-676: a parigi la voga del rosso vinoso va finendo. piovene,
: la canzone, dopo un po'di voga, vivacchiò quel minimo che bastava per
che fra i tanti vizi che erano in voga per que'tempi, v'avesse adito
cui ciò viene effettuato). - voga alla battana: quella effettuata, impugnando
alternativamente senza appoggiarsi sugli scalmi. - voga alla pescatore, quella effettuata da vogatori
spingendone il girone verso prora. - voga all'arrancata o arrancata o rancata
arrancata o arrancata o rancata o voga reale: quella che permette di raggiungere
per ricadere poi verso prora. - voga alla veneziana o da gondola: quella caratteristica
che serve anche da timone. - voga corta o di braccia o mezza voga:
voga corta o di braccia o mezza voga: quella a palate brevi e rapide
comporta lo sforzo delle sole braccia. voga di coppia: quella in cui ogni vogatore
verso poppa manovra due remi. - voga di punta: quella in cui ogni
, manovra un solo remo. - voga di schiena o lunga: quella caratterizzata
inclinato al massimo verso prora. - voga di spalla: quella effettuata da due
fischia, perché restino li marinai la voga. daniello, 357: quando color che
, affine che più s'affrettino alla voga. ulloa, 34: venivano gli schifi
ulloa, 34: venivano gli schifi a voga rancata ad investir le galee e con
della spalla, da dove comincia la voga. brusoni, 4-i-197: allora le galeazze
che pensassero di fuggire, si avvanzarono a voga arrancata per inghiottirle. benvenga, 39
. benvenga, 39: si ripigliò la voga che, distaccandoci dalla meza luna del
berchet, 7: remiganti, la voga battete; / affrettate, salvate il furente
, 3-149: i rematori con una voga uniforme solcavano il seno d'anfitrite.
. s'ode la battuta / della voga. bacchetti, 14-84: quando intonavano cori
cantilene dei rematori, e acceleravano la voga. bonsanti, 5-3: lo sciacquio
, a una ripresa più veloce della voga, il battere e il fregare contro lo
ii-1081: vi sono varie specie di voga, e tra esse ricordiamo quelle 'di
dire un buon rematore. -capo voga, prima voga: capovoga. dizionario
rematore. -capo voga, prima voga: capovoga. dizionario di marina [
'capo voga': nelle imbarcazioni dove si voga seduti con la faccia a poppa, ciascuno
vogatori poppieri, che dànno il ritmo della voga. nella voga in piedi, il
che dànno il ritmo della voga. nella voga in piedi, il vogatore di prora
vogatore di prora. -andare a voga: vogare, navigare remando. linati
linati, 20-42: questo andar a voga sul fiume, dà veramente un piacer
noi. -mettere i remi in voga: incominciare a remare. guerrazzi,
la ciurma sfrenellando mise i remi in voga, ed arrancò a golfo lanciato.
perdiamo in molli fantasticherie a contemplare la voga melodiosa di un cigno su per l'acqua
giovenale, / prendi arrabbiata irre- frenabil voga. c. i. frugoni, i-15-8
voglio aver l'ingegno / sempre in voga e sempre in lena. mazzini, i-248
la stampa è libera per chi ha voga per trovare gli stampi. -vivo
, 9-1-190: poiché sono in su la voga del filosofare, voglio dirti una bagatella
4. locuz. - andare colla voga: adattarsi a una situazione; accettare
la cosa va pur così: andate colla voga. -a tutta voga: procedendo
andate colla voga. -a tutta voga: procedendo a grande velocità, in par-
[1 pesci] forte tremando a tutta voga / scappano, ed i
spaventano. -pigliare, prendere voga: avviarsi, procedere nella navigazione a
. capobianco, 46: prenderà meglio la voga una galera, dell'altra con un
confortati ch'io ebbi li compagni, pigliamo voga in verso lo cadimento del sole.
berchet, 1-75: gli studi pigliarono voga maggiore per molte cagioni che non occorre
lucini, 2-283: lo sport prende voga. -rivoltare la voga: cambiare
prende voga. -rivoltare la voga: cambiare argomento in un discorso,
1. neri, 8-47: rivoltiam la voga ad altro segno, / dove fa
/ andrommene anch'io dietro a questa voga; / ma dio sa lui se me
perigli, ne'quali, per la sconsiderata voga di favellare e per la lubricità della
, diventa in pochi dì usanza, voga, foggia o andazzo, come voi la
miracoli, fu sopra tutto per la voga del momento. bacchetti, 2-xxi-321:
, se non un gusto, una voga, se non un costume, che agiscono
questa ragione quelli di francia hanno tanta voga. ungaretti, xl-106: sono diminuite qui
seguito alla crisi, in seguito alla voga dei tessuti di seta artificiale.
, i-9-35: 1 miei componimenti ebbero voga a que'dì. berchet, 1-88
nel mille e trecento... ebbero voga le sottigliezze teologiche... i
scientifiche. rovani, 3-i-67: fece gran voga fra gli studenti un suo componimento scritto
il libro del malagola, che ha certa voga, merita di essere rivisto seriamente,
ciarlatanesco. piovene, 10-108: la voga della psicanalisi, la sua divulgazione in
poi, grazie a dio, dato voga al mio negozio. 2.
avere omero e gli altri poeti tanta voga e tanta fama nella grecia, ch'erano
poetiche e di romanzi, ebbe una certa voga a torino sulla metà del secolo scorso
metà del secolo scorso. -in voga, in gran voga (con valore aggett
. -in voga, in gran voga (con valore aggett.): che
belle scienze... era in voga. galanti, 1-i-263: la gioventù era
più di tutte le altre sono in voga e danno da vivere, quali sono la
suo catone, l'opera più in voga, com'esso racconta, era intrecciata
finale fa subito pensare alle commedie allora in voga. cicognani, 9-6: appena per
appena per scorrere qualche romanzo di quelli in voga, tanto per non sfigurare in una
nome di una canzone che era stata in voga un paio di anni prima e lei
'che i cumani che allora erano in voga / grande e temuti, la morte a
. magalotti, 26-62: era in voga tre mesi sono una commediante inglese,
gara fra le signore e gli uomini in voga a darsi ritrovo. moravia, i-354
moravia, i-354: un prete molto in voga negli ambienti mon
signora jouhandeau, che fu una ballerina in voga, ha oggi acquistato molte altre virtù
tra quelle [frasi] che sono in voga, come gioie e stelle, innestando
che fra i tanti vizi che erano in voga per que'tempi, v'avesse adito
di sillogismi rimati erano e sono in gran voga. de sanctis, 11- 323
satira di allusioni e ai motti in voga a cjuel tempo, sicché dovette far
nuovo, divenne presto l'istituto in voga. 4. locuz. -
4. locuz. - andare in voga: godere di grande credito, fama
assiduamente a un'attività; vanno in voga. impegnarsi alacremente; darsi da
da fare per superare -venire in voga: imporsi nella considerazione geneuna difficoltà,
. cameroni, 1-173: vennero in voga i decadenti, i neo-idealisti, i
venezia. = comp. da voga e longo per lungo (v.)
comincio a vogare. lo fiume era largo voga e passa. francesco da barberino,
avv. per indicare il tipo di voga. sanudo, 3-22: si suol
: vogare a quartiere è quando si voga alla poppa o alla mezzania o alla prora
-come comando di esortazione a iniziare la voga. bacchetti, 1-ii-504: - voga
voga. bacchetti, 1-ii-504: - voga, ragazzi! - aveva detto cecilia impugnando
vascello sottile e veloce, che si voga in piedi con cinque remi.
. manovrare, impiegare i remi durante la voga. - anche in una meton.
. (femm. -trice). chi voga, rematore. -in partic.
attrezzo ginnico, per eseguire esercizi di voga, costituito da un sedile, applicato a
= nome d'azione da vogare. voga vanti (vogavante), sm. invar
guevara], iii-167: il primo che voga, chiamano vo- gavante e l'ultimo
al remo di mantenersi stabile durante la voga, svolgendo funzione affine a quella dello
è proprio, che si riferisce allo voga o agli yogi. fronti dei superiori
zia2, sf. marin. voga al contrario. crescenzio, 2-1-141:
, quando una banda zia e l'altra voga, acciò che la galea giri.
voce) un motivo noto o in voga. rajberti, 2-218: egli [
zuffolava una canzone che era in gran voga a quei tempi. gozzano, i-671:
, 4-242: una delle teorie in voga è stata presa a prestito dall'action
m. praz, 2-414: con la voga anglicizzante passano nelle pagine di d'annunzio
: 'belote': gioco di carte molto in voga in francia fra le due guerre.
il canto tipo blues o spiritual, la voga tira a quella che potrebbe chiamarsi la
ballo eseguito su tale musica, particolarmente in voga nel secondo dopoguerra. -anche: brano
il mento da lunghi nastri, in voga nei sec. xviii-xix. = voce
origine cubana simile alla samba, in voga in partic. dopo la seconda guerra
che, con parola franco-inglese entrata in voga agli inizi del xviii secolo, oggi
originario dei paesi bassi e molto in voga in italia nel xvii e xviii secolo
altro esercizio fisico di squadra o individuale in voga a quei tempi. non cronometràbile
. genere di teatro drammatico, in voga nell'ottocento in francia, in cui
polillo, 292: era già iniziata la voga delthard rock', in cui l'amplificazione
ci sono due novità. una è la voga della hula- hoop. è il cerchio
sm. invar. ballo sudamericano in voga negli anni sessanta. dorfles, 4-94
per nulla influenzato dalle teorie ipermodeme allora in voga. panorama [26-vii-2001]: una
i vestiti di lana saranno molto in voga. per esempio lindsay e le knicker-bocker sono
mus. ballo di origine afroamericana in voga anche in europa negli anni sessanta. -anche
], 17: altro argomento in gran voga sembra essere quello dei mappaggi delle zone
. pullover corto e aderente particolarmente in voga alla fine degli anni sessanta. momento-sera
musicarèllo, sm. film musicale italiano in voga negli anni sessanta, che ha per
da spartire coi misticismi oggi tanto in voga nel mondo delle sette... ritiene
ottimizzare, è questo il verbo più in voga nelle palestre in questi ultimi tempi,
invar. ornamento per cappelli femminili in voga all'inizio del novecento, costituito da piume
gruppi 'rap', la musica più in voga in questo periodo. = voce ingl
revivals). riproposta, ritorno in voga di tendenze, usi, costumi, stili
4. stor. tipo di rota in voga nel medioevo. = voce ingl.
da che verrà mai un'espressione ora in voga come 'scrauso', in uso nel gergo
il canto tipo blues o spiritual, la voga tira a quella che potrebbe chiamarsi la
normali possibilità umane, sono molto in voga negli stati uniti. paese sera [21-ii-1980
, rigido e senza tesa, in voga specialmente negli anni trenta. fogazzaro,
antitedeschismo, più o meno ipocritamente in voga, per mettere in circolazione molti spropositi
un momento in cui l'antiumanesimo è in voga... ci sono certamente all'
largo e con la vita bassa, in voga soprattutto tra i rapper (ed è
alla caviglia e corredato di gonnellino in voga a metà ottocento come capo dell'abbigliamento sportivo
talora sormontato da una statua, in voga in francia soprattutto durante il secondo impero
sm. ballo alquanto sfrenato, assai in voga nella seconda metà del xix sec.
basato sulla satira di costume particolarmente in voga in italia negli anni sessanta del xx
desalinizzatore dell'acqua marina spostandosi durante la voga: in questo modo la barca non sarà
, disciplina giovane ma già molto in voga sul litorale versiliese e pisano. il resto
costituito da tre poltrone, particolarmente in voga in francia nel secondo impero.
. cameroni, 173: vennero in voga i decadenti, i neo-idealisti, i simbolisti
si esegue sulla musica del boogie-woogie, in voga a partire dal secondo dopoguerra.
. tipo di musica swing molto sincopata in voga negli stati uniti tra gli anni venti
sm. stilearchitettonicoecletticochesirifà al barocchetto, in voga sul finire dell'ottocento (anche con riferimento
a interpellare esponenti delle scuole oggi più in voga... cioè a dire utilitaristi
sua serenità in un peatone a tarda voga e lento. = dal venez.
, 1-68: le 'polonesi'blù in gran voga. i redingotti verdi alla zabalkanski sono
solo proiettile inserito (un tempo in voga come forma di duello fra ufficiali e aristocratici
. idem, 21-281: comunementeilnegrismohacoincisocon la voga del sessualismo filosofico e letterario.
gnuda ciurma i remi e mette in voga. sfriante (part. pres
il vasellame per servirlo, particolarmente in voga nel xviii sec. www.
o profumo per combattere i malesseri, in voga per lo più all'inizio dell'ottocento