udì nella profondità del magazzino un gran vocìo: sembrava che si fossero accapigliati.
pezzo, i rumori della città, il vocìo, il sordo rotolìo dei carri.
grido del còmito, e s'ode il vocìo dei compagni d'albero. bontempelli,
udia per gli ampi / filari che il vocìo degli aratori. idem, 893
. d'annunzio, iv-2-679: il vocìo degli arsenalotti che andavano al lavoro guerresco
si passa, storditi pel brusìo e il vocìo, tra flabelli di banane, stendardi
solida carne guizzante di muscoli, per il vocìo beceresco a polmoni pieni e a cervello
, sm. ant. e letter. vocìo. -anche al figur. lorenzo
. vittorini, 1-80: e sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al
alla statua del santo, con un vocìo di folla che montava a guisa di tempesta
i bidelli sull'uscio, ascoltare il vocìo dei ragazzi, assegnare dei compiti. la
alla statua del santo, con un vocìo di folla che montava a guisa di
di diavolo. diavolìo, sm. vocìo, rumore, baccano; putiferio.
. vittorini, 1-80: e sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al
posai. pascoli, ii-1695: un grande vocìo dolente, un bagliore di fuoco:
ripassare a velocità frenetica, fra un vocìo di metropolitani e un si salvi chi può
d'acqua. verga, ii-378: il vocìo della folla, il crepitare dell'incendio
articoli. moretti, ii-109: il vocìo confuso... annunzia una bella
. montale, 6-270: [il vocìo] ecco, è perduto nella rete di
nelle vetture,... tra il vocìo e il fracasso delle ruote, accennava
la tua lieve mano / od il vocìo lontano / mi chiamerà, di loro.
. montale, 6-270: e il vocìo dei ragazzi / e il chiacchiericcio liquido
un canarino si sgola da soverchiare il vocìo del mercato. -giorno di mercato:
ripassare a velocità frenetica, fra un vocìo di metropolitani e un si salvi chi
corte. verga, 4-42: un vocìo di folla... montava a guisa
. -strepito di una folla, vocìo. monti, x-1-142: venia,
7-92: dal paese sottostante saliva un vocìo incessante, indistinto, come d'un
padre e nicola), tra il vocìo e il fracasso delle ruote, accennava
dotti discorsi ai quali si oppone il vocìo dei propinanti e lo squillo delle tibie e
generali. 2. figur. vocìo, chiacchierio forte e molesto di molte
, echi di secchie sbatacchiate, il vocìo confuso che annunzia una bella pescata a
moretti, i-878: veniva dal prossimo bar vocìo, non tuttavia più rozzo e insolente
udì nella profondità del magazzino un gran vocìo. stampa periodica milanese, i-
discorsi, ai quali si oppone il vocìo dei propinanti e lo squillo delle tibie e
7-92: dal paese sottostante saliva un vocìo incessante, indistinto, come d'un
cartucce grosso pane sotto il braccio impennarsi vocìo arruffffìo d'ordini gridi. e. cecchi
monelli facevano attorno a loro un gran vocìo ridendo e segnando a dito in particolar
3-109: prima di quelle parole? un vocìo indistinto, mani che si posavano sulla
: quando i mercanti disturbavano con loro vocìo le mie tortore amiche, io rabinettavo giù
di trombe e d'applausi e un vocìo come di baccanale, strilli disumani e
di tromba di un gallo, mentre il vocìo dei bambini razzanti di fuori incrina l'
i-878: veniva dal prossimo bar altro vocìo, non tuttavia più rozzo e insolente
ci stavano a stretto, con un vocìo assordante, con uno sbattere continuo di piatti
insistente o, anche, confuso; vocìo, strepitìo. = deriv.
di più voci e parole indistinte, vocìo di più persone anche in tumulto; rumore
dentro cui misi i piedi, sentii un vocìo, uno sfringuellìo tale che dubito non
mentre era mezzo ubriaca dal fumo, dal vocìo della gente dallo sforzo di 'essere superiore
, 2-70: veniva dalla soglia socchiusa un vocìo basso dimolti e una solida risata dominò a
un rumore, un canto, un vocìo, ecc., con partic. riferimento
3. rumore di grida, vocìo concitato. de amicis, xii-234:
fosse in piacimento. -sostant. vocìo alto e stridulo. grossi, ii-290
/ il metro uguale, tra un vocìo di larve, / del tetracordo. bucini
v-2-458: perché dunque, di là dal vocìo e dal trepestìo dei cancheri, udivo
di molte persone insieme; gridìo, vocìo. manzoni, pr. sp.
anche per richiamare l'attenzione di qualcuno; vocìo, urlìo. serpetro,
= deriv. da vociferare. vocìo, sm. rumore confuso e prolungato prodotto
udì nella profondità del magazzino un gran vocìo: sembrava che si fossero accapigliati.
pascoli, 296: chiedeano i bimbi con vocìo di festa: / « tornerai,
annunzio, i-95: un lieto confuso vocìo di soldati / uscìa da le caserme riflesse
entrò. già il vocìo che si sentiva di fuori lo aveva avvisato
, 3-101: e dinanzi alle baracche un vocìo, uno stamburio e uno strombettio,
di molte persone insieme; gridìo, vocìo. – anche in un contesto figur.