(ammuìna), sf. dial. vocio, confusione. panzini,
brontolìo sommesso, indistinto; parlottìo, vocio, suono confuso di voci. cessole
della levatrice, la distinse fra il vocio e il ciabattio delle donne. e avrebbe
sm. tose. gruppo di ciane; vocio insistente e pettegolo di ciane.
. suono confuso di molte grida; vocio, strepito, frastuono. iacopone
i bidelli sull'uscio, ascoltare il vocio dei ragazzi, assegnare dei compiti. pratolini
da gemito, sul modello di brusio, vocio, ecc. gemitivo, agg
. 2. per estens. vocio fastidioso. betti, i-319: nulla
persone, sia ad animali); vocio, urlio. g. m
. -in senso collettivo: schiamazzo, vocio. dante, purg.,
. grido; gridio, clamore, vocio, schiamazzo. ser giovanni,
àfjvai * baccanti ', da atj vocio? 'dioniso '.
prolungata di onde sonore; tintinnio, vocio. gatto, 2-200: un bisbiglio
: moriva in un susurro l'alto vocio de'buoni giorni di vendita.
mente sua. 7. figur. vocio incessante d'animali; stormire intenso di
. mormoraménto, sm. disus. vocio confuso, sommesso e, talvolta,
che bella giornata! -intenso vocio, strepito. boccaccio, 1-i-529:
. -per estens. parlottio, vocio confuso e insistente. p. petrocchi
simil. e al figur. coro, vocio. fucini, 52: la sua
di parole, litigio, alterco; vocio, clamore, strepito di persone in
basterebbe porgere orecchio ai gridi e al vocio della folla per capire quanto sei arrivato
mirabeau. savinio, 2-38: al festoso vocio seguì un mormorio pieno d'ansia,
l'odore acre della cabina, il vocio incessante di quella città paranoica, lo avevano
palla. soldati, iii-n: il vocio dei ragazzi che tacevano ricreazione giungeva smorzato
stanno. 2. che emette un vocio alto e indistinto (una folla)
nere sopra i cespugli e copre col suo vocio il bisbiglio degli uccelli. faldella,
, sm. ant. e letter. vocio, mormorio confuso. passavanti, 300
rossofra- gola, scoppia dal basso un vocio confuso. = comp. da
rotolio dei tram e dei carri, il vocio, l'agitarsi della folla. bacchelli
. pratolini, 10-200: c'era il vocio (iella gente e l'audio aperto
bugliaménto, sm. letter. vocio confuso e indistinto che si leva da
fèr serrare a chiave. 3. vocio alto e confuso, di solito sgradevole e
. esercito). - parlottio, vocio, brusio. machiavelli, 1-i-18:
campagna; e quei soldati, con un vocio iroso, spaurito e feroce, tutti
chiassoso e turbolento; scherzo rumoroso; vocio. pascarella, 1-34: aveva comperato
. 2. per simil. vocio scomposto e prolungato. beltrametti, iii-1116
d'intensità (una voce, un vocio, un rumore); prorompere, scoppiare
ci stavano a stretto, con un vocio assordante. -in uno spazio ristretto
; schiamazzo allegro di giochi infantili; vocio di chi si diverte o chiacchiera.
trambusto, scompiglio; alterco (e il vocio confuso e il chiasso che ne deriva
, ecc.; far zittire un vocio, un brusio. machiavelli, 1-vi-321
di teste a ventagliarsi. rimescolio scamiciato, vocio sui colpi delle ruote in corsa.
mille parti. brancati, ii-215: il vocio di un diverbio tirò a sé l'
trombómbe, sm. ant. vocio rumoroso, frastuono (e ha valore
cenila lontane; / tumultuanti d'un vocio sonoro, / di rote ferree e
tutti: lontano / s'udiva un vocio di bambini. pirandello, 8-726:
? 2. per estens. vocio. viani [in « lingua nostra
ant. bociare), intr. { vocio, vóci). parlare ad alta
8. sm. clamore, vocio. nievo, 1-365: non le
ad alta voce, e contemporaneamente; vocio. scarfoglio, 1-15: tumulto grande
, per via della ressa e del vocio. cassola, 6-88: spinse la porta
curioso di saper cosa, in questo vocio ormai generale, gridassero i maestri di rettorica
riferirono. = comp. da con1e vocio. convulsionare, intr. (