è oggetto d'amore (spesso al vocativo, nel rivolgersi a persona molto cara
per le feste di pasqua. -al vocativo (è espressione di tenerezza ammirativa)
2. nel discorso diretto, come vocativo d'affezione (e anche con coloritura
esclusivo del sommo pontefice (specie al vocativo: vostra beatitudine) ', e si
dà anche ai patriarchi orientali (al vocativo: sua beatitudine).
pontefice: beatissimo padre (usato come vocativo). cellini, 1-43 (115
o con la bella. 2. vocativo d'affetto (anche ironicamente):
indolente. 4. nell'uso vocativo: bellezza, bellezza mia! (
uomo di bell'ingegno. -nel vocativo, con significato affettuoso (e anche
amelia ascoltava fumando. 5. vocativo d'affetto (anche ironicamente):
amata, quella del cuore. -come vocativo di tenerezza: mio bene, bene mio
sette bellezze. -spesso, unito nel vocativo al nome di una persona bionda,
un tempo. 2. vocativo col quale ci si rivolge a un uomo
dei fratelli delle scuole cristiane. dal vocativo usuale fra i membri di quell'ordine
un olivares. 5. come vocativo, nel rivolgersi a una persona (
, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo). machiavelli,
-casi retti: nominativo, accusativo, vocativo. l. salviati, ii-n-33:
, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo. l. salviati,
mistero della sua bellezza. -come vocativo affettuoso. aretino, iii-53: -uh
107: il dativo, e il vocativo non hanno rigorosamente dipendenza dalle altre parti
caso diretto (nominativo, accusativo e vocativo), contrapposto a caso obliquo.
. persona amata, prediletta (spesso al vocativo). leggenda aurea volgar.,
voce dotta, propriamente 'o signore 'vocativo dal lat. dominus 'signore '
padrone 'attraverso la forma domine del vocativo (cfr. domine1). domineddìo
. la madonna (per lo più come vocativo). -anche nelle forme: nostra
in turco: usato anche al vocativo e come titolo onorifico).
(per lo più con valore di vocativo affettuoso). dante, inf.
più un tono affettuoso, soprattutto come vocativo). bibbia volgar., vi-497
figliuole (per influsso della desinenza del vocativo lat.). testi fiorentini,
-in costrutto sintattico ellittico o esclamativo o vocativo. petrarca, 187-3: giunto alessandro
non pensano alla casa. -in costrutto vocativo. varchi, v-742: quante volte
e capricciose pruove. -in costrutto vocativo. pino, 5-13: parti bella
e cardinali son chiamati fratelli -in costrutto vocativo (e, in partic., come
. -con valore enfatico, come vocativo (e spesso vi è connessa una
-come appellativo (in un compì, vocativo e, anche, nell'intestazione di
scendevano gentiluomini e dame. -come vocativo. cellini, 568: se io
altro che manipolare maggioranze. -come vocativo (talora con una leggera sfumatura d'
e si sentiva i bruciori. -come vocativo nel discorso diretto (e, in
persona seconda non s'intende se non nel vocativo, e la prima non è inclusa
diversi dal compì, oggetto e dal vocativo). -proposizione indiretta, proposizione interrogativa
vi sono sette casi, oltre il vocativo: nominativo, genitivo, dativo
del mio figliuolo. -come vocativo affettuoso e scherzoso. casoni, 4-7-451
o il suo viso). -anche come vocativo, talvolta con intenzione iron.
. 'madame ', storicamente, fu vocativo alle regine e titolo dato alle fanciulle
= deriv. dal gr. ixaxàpie, vocativo di (juxxdpioc * fe
-con valore enfatico, per lo più come vocativo (sia come epiteto ingiurioso, sia
chiamandola: me nona. -come vocativo di scherzoso rimprovero. gatto, 2-224
l'economia. -nella formazione del vocativo. finfo del buono, xvii-193-3:
domine dio. -nella formazione del vocativo. d'annunzio, iv-2-1273: in
lo frate '. -nella formazione del vocativo. dante, conv., iv-xxvn-9
come di regola nel compì, vocativo, si omette l'articolo (salvo rare
della regina. -in un compì, vocativo (per lo più iron.).
', in greco moderno è il vocativo di 'moros ', che vuol dire
'vecchio, compare '(usato al vocativo come forma confidenziale); cfr.
al di fuori dell'uso predicativo o vocativo, indica la relazione di parentela con
sole parole scritturali, tutte comincianti col vocativo latino 0, che vengono cantate in
inter. esclamazione proclitica che rafforza il vocativo: si prepone al nome, al
nominativo (caso retto) e dal vocativo in quanto identico al nominativo (e
dei casi diversi dal nominativo e dal vocativo qualora questo sia uguale al nominativo.
2. in unione con il vocativo che indica a chi è rivolta l'
ottimo conoscitore del fiume. -in un vocativo di cortesia. giov. cavalcanti,
amerei. -letter. con uso vocativo (e nei rapporti familiari ha una
l'ordinazione sacerdotale (anche con uso vocativo e appositivo, nell'espressione popol.
, il papa (anche con uso vocativo e per lo più nelle espressioni maggior
. trinità): anche con uso vocativo e nelle espressioni dio padre, per
di cotesto nostro padroncino. -come vocativo. groto, 15: adaggio,
'paisà 'o 'paesani ': vocativo adoperato dapprima da soldati italo-americani nel chiamare
della peggior sorte. -come vocativo di ingiuria. sacchetti,
riva se vedeva il pa. -come vocativo. pascoli, 1293: al suon
titolo reverenziale e solenne rivolto, come vocativo, ai religiosi e, in partic.
pazzeroni della cisalpina? -come vocativo enfatico. 5. bernardino da siena
paiono pècche di ridondanza. patriottismo è vocativo nuovo, non, direbbero gli epigrafisti
pendaglio d'oro. -come vocativo scherzoso. aretino, vi-413: voi
4-2-528: la seconda persona e il vocativo sono... le forme metessiche
grande in mia mina. -come vocativo di commiserazione. buonarroti il giovane,
. -nel discorso diretto, come vocativo d'affezione, rivolgendosi a persone adulte
-figlio mio! - gradisco questo suo vocativo alla napoletana. ora non dimentico che
. -polpe delle mie polpe: vocativo affettuoso rivolto a persona molto amata,
insomma la formula d'introduzione, il vocativo). 9. filos.
paiono pecche di ridondanza. patriottismo è vocativo nuovo, non, direbbero gli epigrafisti
comoda delle inerzie. -in un vocativo, come ingiuria o biasimo. ariosto
: 'quello ': in forma di vocativo, chiama dappresso o da lontano,
nominativo e, per estens., il vocativo e l'accusativo. lanzi,
2-122: il quinto caso... vocativo lo diremo ancor noi o quinto caso
la fronte innecclissate lune. -come vocativo d'affetto di persona cara.
si riferisce, che è proprio del vocativo. vocativo, sm. gramm
è proprio del vocativo. vocativo, sm. gramm. caso della delinazione
con valore aggett. nell'espressione caso vocativo). delminio, ii-100:
ii-100: voi, questa voce posta nel vocativo, senza esser appoggiata a verbo ha
p. f. giambullari, 2-145: vocativo si chiama il quinto [caso]
si chiamano, fu detto dai grammatici vocativo. gioberti, 4-2-528: la seconda persona
4-2-528: la seconda persona e il vocativo sono... le forme metessiche del
figlio mio! » gradisco questo suo vocativo alla napoletana. ma non dimentico che
quelle figurate per l'avvenire, il vocativo di introduzione resuscita, le batte le tempie
ideo] 'video1'e blog. r vocativo, agg. gramm. che esprime un'