frutta acerbe); pro vocare una sensazione astringente (alla bocca, alle
i-262: [l'usignolo] suol vocare o il maggio o l'agosto, facendo
dega santificare: / cristiani ne fe'vocare, 'n cristo simo batti- zati,
del formaggio consistente nel pro vocare, aggiungendo quantità determinate di caglio
dega santificare: / cristiani ne fe'vocare, 'n cristo simo bat- tizati,
... nel pro vocare i soliti e necessari fiori alle donne.
. iacopone, 44-6: cristiani ne fe'vocare, 'n cristo simo battizati, /
il narcotizzare; il pro vocare la narcosi; somministrazione di narco
per, con valore intens., e vocare (v.). pervolare
44-6: cristiani ne fé [cristo] vocare, 'n cristo simo battizati, /
movimento inverso) e vocàre (v. vocare). revocassióne, v
formula di maledizione che consiste nell'in- vocare dio perché punisca chi ha commesso un'
glieranno diverse velocità ne'medesimi luoghi. vocare un'intossicazione anche mortale). -anche:
, ma soltanto il proprio comandante. vocare una sensibilizzazione (un antigene). gradatamente
altra rea figliola: lussuria è suo vocare. dante, lxix-i: poi che sguardando
volta a volta, in vocare il principio della nazionalità e quello delle frontiere
fastidiosi o pericolosi; re vocare gli effetti negativi di un'azione.
dal tema di vocàre (v. vocare). univoltinismo, sm.
, deriv. da vocàre (v. vocare). vocalataménte, aw.
altra rea figliola: - lussuria e suo vocare. 4. richiedere, sollecitare
. = voce dotta, lai vocare, denom. da vox vocis (v
quinto [caso], da 'l vocare, cioè chiamare a sé la persona o
dotta, lat. vocativus deriv. da vocare (v. vocare); nel
vocativus deriv. da vocare (v. vocare); nel l'espressione
vocato (pari. pass, di vocare), agg. ant. e letter
. = agg. verb. da vocare. vocazionale, agg. che
lat vocatìo -ónis, nome d'azione da vocare (v. vo car e
, frequent. di vocàre (v. vocare). vocitato (part
macchine. vogare (ant. vocare, voggaré), intr. { vogo
napol. vocà, vucà, calabr. vocare, vocari, vucare; sicil. vucari
wogen 'muovere, secondo altri, dal lai vocare (v. vocare), con
altri, dal lai vocare (v. vocare), con passaggio dal signif.