fur iumentorum et pecorum, quem vulgo abigeum vo- cant, ab abigendo scilicet ».
: coloro che non sanno la contrada, vo- gliendo prendere la via, s'accostano
« porro aquarium et piscem ab imbribus temporum vo- caverunt, quod hieme, quando in
che quel che vole dio, e noi vo- lemo. paolo da certaldo, 322
ancóra in clausura su nel suo studio al vo- mero che sembrava l'antro d'un
, / l'italia italia, e non vo- gliam tedeschi; / vogliam pagar
a minare la repubblica, pochi che la vo- lesseno difendere, assaissimi che stesseno a
]: « latine asilus, vulgo tabanus vo- catur » (cfr. estro)
: « sciendum osculum religionis esse, savium vo- luptatis, quamvis quidam osculum filiis dari
cerca pura di volerci persuadere quello che non vo- lemo credere, per levarloci dinanzi e
, sm. ant. e dial. vo- merale. salvini [tommaseo]
: or vanne, bufalaccio! / si vo- glion gli animali adoperare / solo a
cfr. isidoro, 4-6-4: « cardiaca vo- cabulum a corde sumpsit, dum ex
fu la sua ventura, o sciagura che vo- gliam dire, che questo asino ve
17-7-16: « cerasus a ceraso urbe ponti vo- cata. nam lucullus cum cerasum civitatem
formato dietro l'esame, o, come vo- gliam dire, dietro il confronto delle
di membra tanto, ma più unione di vo- lomptà e animo, e per questo
conoscimento del vero, le proposizioni del sillogismo vo- glion esser chiare e distese, acciò
ricchezze, onori, potenze, gloria e vo- lontadi. le quali sole considerando epicuro
. imbriani, 2-113: le cornacchie letterarie vo- rebbon far credere naturalmente loro le penne
innanzi al sole, / che s'accompagna vo- lentier con ella, / cotal venia
onore e sempre fuisti nostro amigo speciale, vo- lemo a li toi pregi e domandosene
gran reina suole; / ed a pregar vo- str'alma umanitade, / ch'in
fare certi che vogliono divozione delle cose; vo- glionla, e non la sanno avere
, ma sempre alla poesia, che « vo- lentem ducit, nolentem trahit ».
, / a ciò che di tornare aggie vo- glienza. libro di sydrac, 461
oh, donne borghesi! per voi ci vo- glion dei deputati, dei senatori,
tedaldi, vi-n-298 (41-14): così vo- less'iddio che di tal dono /
44-12: non sapean ch'amone / con vo- luntà del figlio di pipino, /
que'falsi, di cui avete tessuta questa vo- str'opera, che s'aggirano più
. isidoro, 6-17-29: « epactas graeci vo- cant, latini adiectiones annuas lunares,
mazzarne tanti insieme non si i tradimenti vo- condizioni meteorologiche, climatiche o termiche
ottimamente espresso colla metafora continuata, o vo- gliam dire allegoria. il suo senso
all'argento vivo] la fissazion metallica il vo- glino aver che 'l sia prima d'
lerius praebet ignem. hunc vulgus focarem petram vo- cant ». focaiòlo1 (
divisione e si partono nelle fortunali e nelle vo- luntarie. 2.
schiacciato, le sanne sporgenti, e un vo- cione fragoroso. pascoli, 91:
nel morale. pananti, i-24: mi vo- glion fare il pian, dare il
sente ancora il mal del chiovo, o vo- gliam dire fungo o padella. e
ne la torre il tuo cugino / e vo- lendol fuor trar, intende bene,
avennero poi in una maggior sala, o vo- gliam dire galleria, che non solo
filare della quale le donne fanno pennecchi quando vo- glion filare. 4.
/ fortunato giardin de'semidèi, / la vo- str'ombra gentil non cangerei.
la femina, e farà di ciascuno sua vo- lontade. segneri, i-411: si
vostra bassezza, / e gli altri vi vo- levon sanza prezzo. -venire
'gotta salsa ', ovvero 4 fuoco vo- latìo'. tramater [s. v
della rupe nel concavo ricetto, / o vo- gliam dir nel grottoncin, compose /
anche mio?... -insinuò la vo- cetta tenue e incolore, impaurita
bernardino da siena, iii-300: la buona vo- luntà è imperadrice di tutto l'universo
licenza / col manto ricoprir dell'impostura / vo- leano, e sotto il vel dell'
dei boni, 470: lo quale quaderno vo- lemo tuti in concordia che sia dato
altro, fu mandato il littore a publio vo- lerone. botta, 5-309: facevano
, 7-205: gli ho a schifo quando vo- glieno infrancesarsi, inglesarsi, intedescarsi ed
oro e argento, e all'ingegneri che vo- glian che l'acqua morta dia vita
torni in grave avenire / e tutto ben vo- lire -ritorni ingrato. poesie bolognesi,
canti carnascialeschi, 1-231: sopra tutto vi vo- gliam pregare, / ch'ella non
di tutte le operazioni,... vo- gliendolo esplicare dichiarando, e sarebbe lungo
strettine che si danno a chi entra sul vo- lertivi corre. buonarroti il giovane,
fatto oltra 'l cielo, / lo ciel vo- gliendo, a lui ubidir tole.
d'oro, /... / vo- laron via per l'oscurità / in
adopra; / se dia favor carmenta alla vo- str'opra, / abbiate cura al
: tutte le minuzie delle ossa, e vo- gliam dire gli ossicini invisibili, si
: il bene onesto, o morale che vo- gliam dire, non è un bene
xxxvii-135: ogni pianta pezenina / pigliarà più vo- luntera / che non fa quella grosera
livore] dagli atti, poiché quando sopravvenienti vo- levan luogo, adoperavano il calcio dei
quanto merita, la 'pamfletaria 'insulsissima vo- tissima luridissima poesia moderna. pascoli,
... in seno / de le vo- str'ombre apprestami / caro albergo
mal férmo), agg. incerto nei vo- vimenti, tremante; lento, tardo
senato in onor loro [di vetturia e vo- lumnia] illustrò l'ordine delle matrone
.. dicendo che queste ordinazioni non si vo- glion fare alla mercantile. de luca
conv., iv-xvn-u: se moralemente ciò vo- lemo esponere, volse lo nostro segnore
, domandandomelo e non lo avendo, mi vo- levono mal di morte.
, 21-27: dentro al cristallo che 'l vo- cabol porta, / cerchiando il mondo
altro male io non li mostrerazo, / vo- ria che la sua amanza l'aquistase
mottetti usare; / li quagli intesi non vo- glian che sieno / da quei che
diverse [crusca]: dolcemente parlando, vo- lemo a motto a motto ragionar con
al proprio mulino: sottometterlo alla propria vo- cavalca, 6-1-63: or così dico
gadda, 15-88: quelle acute e nasicchianti vo- cette conferivano al mimo un che di
piazzi, 1-238: oltre le stelle doppie vo- glionsi similmente distinguere le nebulose, le
, 69-6: ciò che vole sia vostra vo- glienza, / e la non-volontà vi
. ariosto, 12-52: di veder novità vo- luntarosa [angelica], / disegnò
erano, la parola dell'offeso onore, vo- leano quivi la fanciulla uccidere. cesarotti
gli antichi, massimamente per tutta grecia, vo- leano che i fanciulli nobili nelle scole
tasti inventati l'uno in olanda dall'abate vo- gler nel 1789, l'altro in
, 166: i re dispotici, quando vo- leano far passare una legge, contro
fosse piuttosto ordita, o imbastita che noi vo- gliam dire, che interamente tessuta.
dio è infinito, tende alla vita o vo- gliam dire allo svolgimento delle forze spontanee
de l'orrevole o brigata o academia che vo- gliam nominarla. passeroni, 1-36:
: 'pesa e paga dicimus, significare vo- lentes non esse tutum credere illi cum
nave] si fé sotto e vortice e vo- rago, / da cui rapita,
d'uno schifo mai visto, paltoncino a vo- lants rosa, con le sue codine
di citerea prender partito, / se non vo- gliam nell'infernal magione / ben presto
mondo come una generazione, o esplicazione che vo- gliam dire, della sostanza divina,
all'orizonte et anco in ogni muro che vo- lessino... con le sue
opra e la forza del parlatore (o vo- gliam dire oratore), se le
non porria partire / per tutto il meo vo- lire, / sì m'è sua
. idem, xxxvi-31: la mia fedel vo- glienza / in celato e 'n parvenza
: per tema, riverenza e disio di vo- str'onore non posso a mia voglia
fanno stagno, il perché quando e'parti vo- lessino passare loro tagliono gli argini e
capricci, / ch'a mio dispetto mi vo- glion venire, / come a te
eo dicimus: 'ha paura de'bruscoli che vo- an per aria '.
pazzia santa, / che essendo dio tu vo- gli por la vita / per la
legittimi. bacchetti, 2-xxiii-418: quando si vo- glion pigliar sottogamba i regolamenti costrittivi e
hai pur diletto, / di questo teco vo- lentier ragiono, / per ch'io
mostro, perciò che, se sì sottilmente vo- lemo guardare lo vero, quella passione
. francesco da barberino, i-227: se vo- gliendo servire / avrai prestato ad alcun
avea il pensier ben fermo / di quanto vo- lea far, si mosse ratto.
e davante; / poi domandò se star vo- lea per fante; / e prometteva
: le vie del signore sono le sue vo- lontadi e disposizioni, le quali tutte
vostra amorevole natura. moretti, ii-315: vo- fete che non ricordi...
troppo affezionato agli uomini,... vo- lea che per privilegio e prerogativa de
dentro da li frati del detto ospitale, vo- lemo e statuimo che neuno frate,
, fu presentato al prefetto, e non vo- gliendo sacrificare, fu dicollato. straparola
sol tanto quanto bastava per protestarsi che non vo- lea dime nulla. b. croce
che esprima la qualità de'sozi, la vo- ontà loro prevalente.
forma a questa cosa, ve commettiamo e vo- lemo che intendiati li prezi d'esse
. latini, rettor., 158-16: vo- gliendo tullio trattare dell'exordio prima che
ripiena e da una primata e nobile schiatta vo- cata visconti di semifonte stata ab antico
.. profondità, a quelle dell'antico vo- ume. 9.
irendono perché dilettazione carnale sempre cresca e vo- fontà d'amore sempre si conservi.
cristo crocifixo, che voi promptamente compiate la vo- luntà di dio e la sua.
spilli. mazzini, 48-247: per chi vo- esse copie di tutti i numeri anteriori
, diché il dicto papa pronunziò contra la vo- luntà di tucti i cardinali..
, i-iv-48: senza parlare della pasquinata o vo- gliam dire della aristofanica commedia che scrisse
poemi simili. grazzini, 208: alfin vo- glianvi una benfatta e bella / prospettiva
spaventati, si non fusse stato la grandissima vo- luntà de nostri de provarne con franzesi
lo cerca ». allora diventò smorto e vo- ava pei corridoi stringendo sempre la sua
uomin v'ha sì pertinaci / che far vo- glion per puntigho, / di quant'
stata sempre grandissima. manzoni, vi-1-104: vo- glion... questa lingua comune
perfette vuole avere, / e con gentil vo- cabuli congiunto. cantari antichi, lxxxv-164
umilementi. abbracciavacca, xxix-6: è solo vo- lontate chiara e pura, /.
schirata v'ài / che durerà quantonque tu vo- rai. boccaccio, dee.,
, 70-10: alte quattro vertute so cardenal vo- cate, / o'nostra umanetate perféce
s'elli fosseno de tanta concordia e bona vo- luntade, ca visendevelemente fesseno quelle cose
in quanto la loro ingenuità stessa, e vo- gliam dire ragazzaggine, garantisce che presto
: perché la figliuola, troppo vivace, vo- lea per ogni modo ragionar con un
: napole ave rapille per fare lastrache. vo- lite fare uno puzzo? cava,
, quale ella volesse; quella dicea che vo- lea simile a lui e piangevale d'
sul serio la demonologia della razza, avrebbe vo- f uto rimandare a oltranza
assedio di troia. balbo, 5-21: vo- ete voi trovare quanti e quali fossero
che esse coniecturare valeva grato e piacersi, vo- lentera prompto... me exposi
miei danni. bracciolini, 2-27-27: andar vo- gl'io la tra i nemici e
in noi per forza del riformato intelletto e vo- luntade. mamiani, 4-270: quel
poi li cavalieri de luces dissero lui che vo- leano rendere la terra a cesar.
esse parti. bottari, 5-84: ci vo- glion... le regole universali
sito delle nari nel mare, dall'espiro vo- lea che procedesse il flusso e dal
grave ingiuria. sanudo, vii-685: etiam vo- leano restaurazion di molti danni fatoli.
campana, iii-179: né... vo- lio io restringer punto il giudizio vostro
della compagnia del crocione, 35: indulgenzie vo- cate del xu:...
. ser gorello, 852: e quali vo- lian esser revestiti / de mia citadinanza
fame il ricettacolo o guaina del trapano o vo- gliam dire focolare, percioché il trapano
. siri, vii-260: gli uficiali non vo- leano promettere alcun'opera de'soldati,
la mattina seguente nell'alba spirando buon vento vo- lea far vela e che nella nave
al desiato fine, è da imputarsi a vo- luntà di dio, e non a
ecco il seccatore adesso, / noi non vo- gliam discorsi di miserie. mazzini,
grande il dubio che i cittadini principali non vo- glino riducere le cose a uno stato
seco, un altro strale / da la vo- c'esce, propio una refosa.
e lo stomaco move ai dilicati / del vo- str'orbe leggiadro abitatori, / qualor
e sovenne. compagni, iv-140: avevono vo- luntà d'accumunare gli ufici, dicendo
d'allocchi e ventri rimprosciuttiti! e'ci vo- glion dare una cameriera sentimentale e di
: / si aiutare te podarimo, / vo- lumptiere lo farimo! g. bragaccia
liii-52: com'a lo cervio avene / vo- ria che m'avenisse, / che
, ché, con uno sforzo violento di vo- ontà, aveva ripigliato la calma consueta
mazzeo di ricco, 405: per la vo- str'amanza, / madonna, gran
d'acqua limpida, leggerissima, alla quale vo- glionsi attribuire virtù medicinali, segnatamente pel
. sapeva qual donna, ripudiando caterina, vo- lea. bernardo, lii-13-367: la
digradando dolcemente verso lo scuro o ombra che vo- gliam dire, serve alla pittura per
secchia ad ogni patto, / e non vo- lean che 'l re fésse riscatto.
della pietade et in ogni servigio della divota vo- lontade. l. giustinian, 1-119
: avante che ne resolvamo ad questo, vo- limo avere colloquio con quisti commissari del
cena, sarebbe una gran scipitezza la mia vo- re andarvi ricontando la copia grande,
luogo fa che in tempo di pericoli molti vo- luntieri si ritirino nelle chiese. martello
. aretino, v-1-17: chi cade come vo- sta santità, rivolgasi a giesù con
intelligenze, o vero per più usato modo vo- lemo dire angeli, le quali sono
aver giudizio, non ho miga dito de vo- lerme ritirar in t'un romitorio.
tutte le rompea / dicendo: « l'vo- gli'arme più verace ». boccaccio
>arendo d'intendere assai, diventano insopportabili, vo- endo giudicare ogni cosa, che vulgarmente
, 1-iv-48: senza parlare della pasquinata o vo- gliam dire della aristofanica commedia che scrisse
dalla nostra volontà, superiore alla nostra vo- ontà, perocché la grazia sacramentale riveste
carnascialeschi, 1-164: i popon moscadelli / vo- lion esser pesanti, freschi e sodi
: i qual usono parole sanguinose e si vo- leno levar e andar alozar sul brexan
la ventura vostra... -'fiat vo- lontas tua'. lascia ch'or ora
dabbene, ma non bacchettone, e mi vo- ea cristiano, ma non santocchio.
una pietra nel pozzo, che poi ci vo- glion cento savi a cavarla fuori.
finge come adam rispuose ora a la sua vo- luntà la quale hae manifestato di sopra
la sua foia è tale / che sol vo- rebbe un fiorentino mulo, / che
con gli occhi. bresciani, 6-vi-287: vo- leano ch'io mi sboccassi contro dio
, come a dire che epicuro facesse 300 vo- umi solamente del cilindro, crisippo 700
malecarni, lxxxviii-ii-22: perché senza accorger vo- lan l'ore, / affrettai 'l
... affinché apparasse a vincer le vo- gliette. pratesi, 5-496: a
tanto frequa / ch'el creda ch'altri vo- luntier lo sequa, / non sperando
ch'indi verranno. marino, 1-14-97: vo- zannoni [tommaseo]: e'
io v'ho fatti, se non la vo- lantà di servirvi e mostrarvi quanto è
vii-448 (1-27): ancor desidera la vo- lontate, / le più fiate -
, 1-35-2: meo sir, troppo vincevi vo- lontate, / lo nostro amor,
, l'altra il tenderla più o, vo- 12-2-40: un tronco di questa
sacchetti, 37-5: bernardo di nerino, vo- cato croce, fu nel principio barattiere
fare / tre, che ciascuno atare / vo- lean quello che prima l'avea scorto
. disse al detto messere ugo, se vo- -allontanarsi dal punto di partenza.
nuda spada dreta si alzàno, / speso vo- gliendosi a destro e a senestro;
storpiare qualche parola, gli ha fatto dir vo- lumine in vece eli volume. carducci
amor, sed io valesse / quanto valer vo- rìa / o tutta fosse mia /
poesia. gemelli careri, 2-ii-232: se vo- gliam favellare secondo la scuola platonica e
dentro. roseo, v-37: secondo che vo- lean scaldare, mitigare e assicurar i
una bambina e senza preavviso, con una vo- cetta acerba e gobba, cantò una
segreto messaggio gli mandaro, / che gli vo- lean parlare una stagione, / per
nemmen quando infermi o semivivi, / ma vo- glion far del ben quando son morti
le narri. baldelli, 3-375: che vo- gl'io ricordare nerone? di cui
/ poi m'à degnat'a. sservo vo- mo, italia, machiavelli,
: la sfamata vista / dichiara la mia vo- lia tanto cupa, / che
sìcome sfattore di iustizia e contradicitore della divina vo- lontade. = comp.
in cortesia / con dir che nulla non vo- lea toccarmi, / che riposava in
: sgiunto dai cari incensi / di cui vo- str'alma olezza, / il profumo
: se canto per vui / de fina vo- luntate, / sì corno a mi
in sardegna), in norvegia, nei vo- sgi, negli urali, nel brasile
, cioè i significamenti delle cose e delle vo- lontadi, secondo l'agevolezza delle parole
[tommaseo]: voi sarete in terra vo- luntaria, la quale più significatamente s'
degli pesci chiamati sinodonti, o dentici che vo- gliam dire. dolce, 6-64:
del peccato. martello, 6-iii-611: si vo- lea ch'io tacessi l'oracolo d'
mena [l'acqua] per forami, vo- glionsi sì sodare che...
non si faccian talvolta da'poeti / che vo- cava di andare incontro ai gusti d'
: io soffermato rimirava ansioso / e vidi vo- str'altezza esser lì giunto /
agosto. nel biglietto dato al pasquali non vo- glion dire la quantità della mercede dovuta
e dell'arsenale. pananti, i-139: vo- gliam che questo fortunato giorno, /
. giustinian, 1-203: se tu avissi vo- gliuto / la tua intenzione, /
sovr'alcun piacere / che-ll'occhio ha rimirato vo- lentero. boccaccio, vii-207: o
, v-152-223: quela malaeta gola / com vo- lontiera se trova sola! / quando
da intendere per arte la precettiva, o vo- gliam dire l'insegnante, e non
la successione è un vasto sorite, o vo- gliam dire una deduzione perpetua di giudizi
12): a tutti quelli che si vo- leano sottomettere alle predette battaglie, lo
233: givanlo spatasciando, / vaccio el vo- leano menare; / iesu voleano guastare
, e mi par di sentire la sua vo- cina. abbracciala e baciala mille e
, che quadrivial si domanda o speculativa che vo- gliam dire, ha distesa abbondantemente e
de tucti beni, e tucte le nostre vo- luntadi son sola una colla sua
che poco. bùgnole sale, 2-448: vo- tavasi le tazze fatte da gran vini
, 1-iii-1639: fanno spianate, come se vo- lessino venire verso questa terra. guicciardini
autori tutti convengono esser eglino pessimi, se vo- gliam ripiantarli. -che fluisce lentamente
excellenzia predetta pura che questo cervello di spugna vo- gla acceptare li benefici.
, 1-44: infra tanto allo folosofo venne vo- luntate de sputare. teneva in voeca
corte ». machiavelli, i-i- vo- , pass. rem. stètti, stesti
la sua madre lo stimulava molto, ché vo- lea sapere di che li romani aveano
o sopra stomaco-, controvoglia, di mala vo- glia. caro, 12-i-227
castelletti, 86: che credete che io vo- lia un bagascio, un urbino
da murar son uso, / ghe stoppo vo- lantier el suo pertuso.
il bene infinito e il bene possibile o vo- gliam dire finito. 5
, 48: dei taburoni e sua incredibile vo- racitade ragionevolmente mi maravigliai.
a quel gioco » disse lui, « vo- lemo giocare? qua ho de tarocchi
volgar., i-9 (27): vo- glandose asatar a torà,..
a regula quanto comporta la gioventù, qual vo- noioso. lentera trova
un picciolo uccello in pugno che una gru vo- gna, e la tenerezza della fibra sua
. palladio volgar., 3-18: si vo- glion i capi loro velare con loto
, 11-116: quelle che volgarmente si chiamano vo- lie, in medicina sono angiomi
di verulamio, che lo chiama 'vitrum calendarium vo- cat'in altro luogo poi lo chiama
iii-167: il primo che voga, chiamano vo- gavante, e l'ultimo dicono terzerol
. carducci, ii-8-136: gli argomenti diversi vo- glion diverse tinte: e i poeti
domina completamente unafiersona condizionandone i comportamenti, la vo- ontà o le passioni (con partic
idest le loro insidie contra di noi e vo- glionci ferire. ariosto, 39-81:
, 1-ii-481: questo giovane, transportato dalla vo- luntà e non mutato per tanti segni
cardinale, e profferendo fare ciò che egli vo- lea. conti di antichi cavalieri,
. segneri, ii-152: tanto di trivialità vo- lea dio nelle offerte ancor più solenni
le donne vaghe / di modena verranno alla vo- striombra / recando il sol nel bruno
sì presuntuosi che essendo allo officio dell'anzianatico vo- leano tutto fare né mai voleano consiglio
anema, puoi ch'ei venuta, -responnote vo- -in formule epistolari di cortesia:
unguento chiamato 'daneta', che è un'erba vo- lorosissima, dotata di un sale volatile
la parte orientale del massiccio centrale, i vo- sgi, la selva nera, la
a ville 'città'. vaudevillésco [vo- ], agg. (plur. m
e colle infinite parole, e raggiri, vo- leano obbligarmi per tutti i versi a
contra turchi villanizando e rebuffando queli perché non vo- leano andar in africa.
uno quando è naturale e per elezione o vo- luntà de'sudditi, e uno governo
mi rivolsi del farvi motto: che ne vo- lea menare la famiglia a firenze,
cantando e'vegno a ti / sol per vo- lette visitare; / or ti piacia
di dar d'un coltello a qual si vo- ciascuno degli occhi. glia soldato
e con abbondante ignoranza, sul preciso significato vo- cabolaristico che occorre dare alla nuova terminologia
3-132: se vostra signoria leggerà o parlerà vo- calatamente gli arabi a pena l'intenderanno
iii-167: il primo che voga, chiamano vo- gavante e l'ultimo dicono terzerol.
volesse / ch'altri l'amasse contra sua vo- glienza. 2. intenso
apella lasciasi cadire. guinizelli, xxxv-ii-482: vo- lan ausel'per air si straine guise
nel purgatorio... per sé medesimo vo- lontarosamente sostegnano la pena. davila,
. (vàglio, vuoi, vuole, vo- con riferimento a soggetti inanimati, in
rispetto al complesso di quello che è semplicemente vo- come l'uomo na riscaldato il cervello
-aspirazione a ottenere qualcosa; bramosia, vo- glia. uguccione da lodi,
, 234: volglendo disponere la mia ultima vo- lontade, dispongo e ordino così dele
: le vie del signore sono le sue vo- lontadi e disposizioni. cesari, 6-28
i giovani e i vecchi della borghesia si vo- lontarizzano questurini contro la teppa.
al varco / corso, sferzando i corridor vo- anti, / e fai te gemme
v-1-2-3: 'dimolte vomiche': forse vomicazioni, vo- mitini, medicamenti emetici. =
vomicare. fiorentino per vomitare... vo- michevole, che provoca il vomito.
e annaffiate di rosolio. l'effetto è vo- mitoso. 2. degno
rectori e lo camarlengo sieno tenuti di fare vo- tiare e mondare e sciampiare la fossa
noiato e lasso, / voi venditrippe e vo- tator di cesso, / che gridate
l'influenza del futurismo è visibile ma non vo- glion riconoscerla. = comp.
di un sex shop di amburgo, ne vo- lavan fuori di tutti i colori.