tal maniera che alcune fiate prendono mal vizio, ma nella muda lo lasciano..
ma per traslato prendesi comunemente, dal vizio naturale de'muli, per caparbietà.
suo molino, e fallo andar intorno di vizio in vizio. -parlare come
e fallo andar intorno di vizio in vizio. -parlare come un mulino a
essa pagherebbe la virtù, multerebbe il vizio, trasformerebbe la morale in un traffico
pasolini, 9-380: un suo leggero vizio di provincialità o addirittura di municipalità.
né stare in rire (un vizio, una colpa o una tendenza, un
ha preciso e mosso da sé ogni vizio e sua cagione fa luogo in sé
. menztni, 5-45: perocché 'l vizio allorché l'alme intreccia, / tu
della legge divina, che favorisce il vizio. fra giordano, 3-116: si
cose superflue, overo nocevoli, è vizio di natura, overo di se medesimo.
che induce in tentazione e favorisce il vizio, allontanando dall'osservanza della legge morale
intorno circuncidere, acciocché getti fuore il vizio del malo umore. ottimo, 1-237
anche dire che ogni difficoltà o vizio d'una qualunque faccenda si manifestano alla
: subito ti verrà a noia quello vizio che prima acconsentivi. ariosto, 4-22:
l'ambizione è nome posto a un vizio, e chiamasi ambizioso colui che è vano
che fu chiamato ciacco e per lo vizio della gola è posto in quelli tormenti.
uomo di merito non odia che il vizio, disprezza i vili e compassiona quegli infelici
animo: le specie di questo vizio sono... non perseveranza, stracu-
ottimo, i-130: le specie di questo vizio [dell'accidia] sono tepiditade,
studenti c'era parsa u non-plus-ultra del vizio. -con valore aggettivale.
lussuria e all'uno e all'altro vizio lo sacrilegio, prendendo il corpo di
colpa, di una responsabilità, di un vizio, di un difetto, di un
esperto nelle cose del mondo meritasse taccia di vizio e non lode di virtù. b
. -accentuato, spiccato (un vizio, una particolarità). francesco da
maggiore / e più notato in lui vizio cotale. 4. tacciato,
: audacemente corregge colui che del medesimo vizio non è notato e tepiaa- mente gastiga
e tepiaa- mente gastiga chi per quel vizio merita esser gastigato. -sospetto.
e per sradicare del tutto l'enorme vizio della sodomia, fu eretto un magistrato
. giamboni, 10-92: un pessimo vizio che s'appella frode, molto scaltrito
, 102: passando poi il divertimento in vizio, la gioventù cominciò collo star fuori
, s'egli è bacchettone e senza vizio / o, per dir meglio, è
, / po'che cognovi la vertù del vizio. leggenda aurea volgar., 305
. i. frugoni, i-io-120: uman vizio... pregio non toglie /
minaccia proviene,... giustamente dicesi vizio turpe, e
allo 'nferno perché ha fatto abito nel vizio è lassa e privata d'ogni vigore col
vigore col quale possa insurgere contra al vizio, ed è nuda, cioè sanza armi
e per paludi / omini innanzi cui vizio è fuggito, / e voi tenete vii
, specialmente in materia processuale, tale vizio è insanabile, imprescrittibile e rilevabile d'
non avevano il coraggio della nullità e del vizio. -che ha una corporatura modesta
3. dir. affetto da vizio di nullità (un qualunque atto giuridico
nuovamente, sanz 'essere magagnato ai questo vizio; e l'ebriaco può essere spesse volte
atta a ricevere ogni lineamento o di vizio o di virtù. -per estens.
apparire nuova tra gente rotta a ogni vizio. -con particolare riferimento all'innocenza
a un atteggiamento negativo, a un vizio. simintendi, 1-93: vede dentro
: pianta talor nei germi accolse / il vizio del terren che la nutrica.
virtù, anche con un errore o un vizio. dante, purg., 16-78
con lunga pratica una malattia, un vizio, una causa di male; far peggiorare
mente che non riscaldi troppo e induchi a vizio di lussuria. 2.
da cortona, 1-34: così el fangoso vizio carnale, notricato ne la mente per
giardino condizione di vita, anche un vizio. bartolomeo da s. c
volgar., 4-62: per lo vizio della impazienza essa dottrina, nutrice delle
di una situazione negativa o di un vizio. pasqualigo, 493: d raccontar
cioè pallido o fosco, significano qualche vizio notabile ne i membri nutritori.
morale o non sociale; colpa, vizio. s. caterina da siena,
, 10-53: que'pecca di questo vizio che s'appella avarizia, che guadagna per
della morte. -dominato da un vizio o da una passione smodata; perduto
, io era inchinato e obbligato al vizio della gola, tanto che ogni dì
tutti attenti / che non è picciol vizio non volere / obligato manere.
; vi mostrerò che se ho questo vizio [della caccia] ne possiedo anche
il caffè], 141: il vizio e la virtù hanno grandi obbligazioni al motteggio
piatà del doloroso, / d'ogni vizio mendoso -e sto in obrio! canti
obliquo lenone, imputridito, / nel vizio suo, dal lubrico angiporto / con
oblico / conculchi ogni virtù, sormonti il vizio; / pe'satelliti tuoi far più
ha obumbrato l'intelletto con qualche inveterato vizio di lussuria o simile, è simile a
, a un vezzo, magari a un vizio. 20. nucleo centrale circolare
qual di plebe o qual di corte vizio, / ahi qual favilla dello eterno sdegno
nella virtù (dico) o nel vizio, quando all'azioni conseguiterà o piacere
: cercare di coprire un difetto o un vizio. donato degli albanzani, i-515:
nel quale tu non compreenda ogni suo vizio per occulto che sia. canti carnascialeschi
pezzo, incancrenito fino ai capelli nel vizio. occultatóre, agg. e sm
fiume errante. -dir. civ. vizio occulto: quello la cui esistenza non
al manufatto appaltato: in contrapposto a vizio apparente). pirandello, 7-316:
: lo sostenne, di fatti, il vizio occulto della casa, ma senz'alcun
qualità negativa (frode, malizia, vizio, ecc.). francesco da
/ né l'amico blasmare / del vizio occulto alcun altro presente, / ma solo
mi direte: ciò non era uccider il vizio, ma peggiorarlo, cambiando la manifesta
non di peccato, o meglio di vizio, del vizio occulto che eccita e contamina
, o meglio di vizio, del vizio occulto che eccita e contamina nei ragazzi
-pervertire, corrompere, macchiare (un vizio). dante, purg.,
cavalca, vii-15: la grandezza di questo vizio [della vanagloria] si dimostra,
, vili-1-258: pare... questo vizio consistere in una freddezza d'animo,
come e quanto è reo e detestabile lo vizio dell'ira e della impazienza, accioché
opinione, su l'odiosità di qualche vizio. faldella, i-3-70: questi ciarlatani.
il disubbidirlo ti sarà sempre imputato a vizio enorme e ad ingratitudine odiosa. i.
; degradare (un difetto, un vizio, il peccato, il comportamento, un'
e letterato ed idiota, in questo vizio della lingua offende. scala del paradiso
caso non l'offesa, ma il vizio, non la privata ingiuria, ma
da barberino, i-226: lo septimo [vizio] diria / ciascun che non solamente
lamentino. pallavicino, 10-iii-212: è vizio assai comune degli uomini, nel privato giudicio
(da un pensiero, da un vizio, da un'inclinazione); annichilito (
rafforzato. alberti, i-57: e1 vizio negli animi degli uomini aradicato e per
italia singolarmente. carducci, iii-5-110: vizio che è nella letteratura oggigiorno di moda
non sono altrimenti originate da uno interno vizio che risiegga ne'princìpi dell'arte, ma
mente sincera e d'ogni ora di ciascun vizio inimico, ma in sapere, in
fugiendo spesso morte repentina; / raffrena el vizio col suo olio santo. parabosco,
persona dedita in modo incorreggibile a un vizio. f. f. frugoni,
all'uno di loro, quando per vizio dell'altro si sofferisse che le leggi
divenuto fosse: il che, oltre al vizio, pare una cosa mirabile. antonio
più oltre che noi dobbiamo fuggire questo vizio non solamente in noi, ma eziandio
. -anche: colpa, peccato, vizio. dante, par., 19-66
ombra di avarizia più di ogni altro vizio abborrissero, non per questo poterò mai avezzarsi
. bonichi, 15: poi da vizio pervene / an quasi di vertù abito
', impongono i nomi dimostrativi del vizio più singolare e più evidente del corpo e
muse mie, / quando sferzan del vizio la memoria, / tessin al nome
disordine, inalza a potenza di metodo il vizio, seminandolo in dosi omeopatiche. mazzini
ben sa andare unito a un tal vizio. 4. non includere in
avrebbe egli condannato con tanto orrore questo vizio, avrebbe egli chiamati omicidi del genere
, putridi affatto dentro la tomba del vizio, perché non fu a difenderli dalla
il mondo è corrotto, trionfa il vizio »; tutti dicono: lo sappiamo
e per paludi / omini innanzi cui vizio è fuggito. idem, inf.,
venuto in mente nemmeno il sospetto del vizio in cui aberra e delira e
c., 22-2-2: questi è grandissimo vizio dell'umana generazione, che, dopo
in tutte le cose e massime circa quel vizio maledetto, se non vuoi pericolare,
matrimonio e ristrignere la presunzion nostra nel vizio,... da questi congiugnimenti
critici di tiberio, se credano al vizio o alla virtù, e fino a
virtù, un chiuso campicello riserbato al vizio. bacchetti, 2-xi-368: gli ingegni più
, di una virtù o di un vizio: tutto il possibile; massimo.
per superbia o per altro abbominevole vizio, poiché trovato l'hanno, lo
occhio... fan sospettare di qualche vizio materiale ed organico nelle membrane intorno al
ordinamento dacch'ebbe espiato, un pessimo vizio che s'appella frode... di
necessariamente in prima e'bisogna dissipare il vizio che si possa introdurre la virtù, volendo
quelle cose che ci inducono a odio del vizio. s. bonaventura volgar.,
l'essenza del medésimo possa essere un vizio aneurismatico del cuore. carducci, ii-8-12:
essere l'uomo signore non è in tutto vizio, no, anzi è buon desiderio
da barberino, i-229: l'altro [vizio] ha molto gran corso / tra
. che del 'movimento'sia rimasto il vizio peggiore, l'illusione che la liquidazione
sposi ', un'usanza, un vizio, una istituzione de'tempi, anche
2. figur. corruzione morale, vizio, peccato. anonimo senese, 65
in cui riesco, per difetto o vizio o malo organamento d'ingegno e per
idropisie di petto vengono prodotte da qualche vizio organico esistente per entro al petto, e
travagliare? mazzini, 1-232: questo vizio organico era la inerzia... dedotta
1-1-96: la r, che per vizio di organizzazione in alcune bocche suona l
costumi e origine e fabrica d'ogni vizio, quale benché inetto uomo mai volesse essere
quattro cose nasce la passione e 'l vizio nel cuore, cioè per troppo mangiare,
nome, una veste, erano un vizio. -per estens. periodo particolarmente
un certo decoro: se ho qualche vizio, non è quello di dare scandalo
luce, la virtù riluce e il vizio traluce. -a nemico che fugge
arte oratoria. guazzo, 1-128: questo vizio d'orpellare e di mascherare il cognome
servire di orpello o di lenocinio al vizio, ma sì... che,
fanciulli spavento, anzi pernizie * / del vizio difensori acerbi et acri. epicuro,
arai inteso più da costellazione che da vizio alcuno per mia orrenda ventura esser proceso
volle inchinar a quel brutto ed inonesto vizio contra natura orrendo e contra ogni debito
mostrò così lontano dall'acconsentire nell'orrendo vizio a lucio papirio, suo padrone,
. dir. canon. affetto da vizio di orrezione (una petizione rivolta all'autorità
fondato su una petizione affetta da tale vizio (un rescritto).
privilegio a titolo personale (e tale vizio della petizione comporta l'invalidità del rescritto
non riconosca frequentemente nullo il valore per vizio di surrezione e d'orre- zione,
delle dispute intorno l'invalidità per il vizio d'obrezione o della sobre- zione.
i-28-60: la orridezza ed il danno del vizio. 9. in senso concreto:
var.]: te non error ma vizio / spinge all'orrido ufizio. alfieri
cultor la man, / cresce il tumido vizio e si rinfranca / spesso in cuor
gobetti, 1-33: il vizio dello spiritualismo romantico rimaneva nei limiti posti
disordinata vita nell'ordinata e divellerne il vizio e piantarvi le virtù. 4.
/ ma fa la sua virtù in vizio cadere, / sì ch'amar già non
lubrico, lascivo, dissoluto. -anche: vizio, nefandezza. panigarola, 3-ii-775
re], trama qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto e questa oscenissima
l'affievolisse calor osceno o che l'adduggiasse vizio gelante. idem, v-572: addocchiava
bettola. -abietto, turpe (un vizio). pulci, 26-21: quel
guasta la formola ideale, il primo vizio metodico... procede da un
obscurità e tenebre a dinotare che ogni vizio nasce quando nell'anima è spento el
, 18-1-48: l'oscurità e grandissimo vizio nella storia... l'oscurità nasce
vive nel peccato o nella tentazione; vizio. zanobi da strafa [s.
implicita e più obscura che alcuno altro vizio, non può con lo 'ntellecto vedere l'
prima quasi parto di malizia e di vizio. ariosto, 9-47: gli fa termine
/ morte comune e de le corti vizio, / infiammò contra me li animi tutti
la corda ch'e aggroppata d'ogni vizio, / ché de risia son fatti tutti
io, sanza virtù, pien d'ogni vizio, / fatto recetto, albergo e
: è forse entra i piggior pessimo vizio, / prodigalità, dico; e dirò
inclinata a lussuria, non solo per vizio degl'ingegni, ma per l'abbondanza
, riceve di leggieri l'impronta del vizio, e se l'osservi, agevolmente in
, 1-340: avendo io in me questo vizio che ho detto, se egli fusse
ho detto, se egli fusse quel vizio che è contrario alla giustizia osservatrice delle
nazione al male o a un vizio. tommaseo, 20-129: morti
ripulirmi. -avere nell'ossa un vizio, una passione, un sentimento,
]: gli è saltato nell'osso questo vizio. -tornare a rodere l'osso:
una virtù (e anche di un vizio, di una colpa); luogo che
acquistano de'nuovi. -avere vizio di osterie: essere frequentatore assiduo e
poco si divertiva, perché non aveva vizio né di giuoco né di osterie né di
luigini, xlv-297: l'ostinazione, vizio pure abominevole, non voglio che vi
papini, 40-128: ho avuto sempre il vizio di legger tutto, anche i biglietti
[la lussuria] più d'ogni vizio ottenebra la ragione. giannone, 2-i-427
che ti mostrasti sempre optusa / nel vizio et in vertù cotanto arguta.
s. c., 34-2-12: il vizio della lussuria leggermente nasce d'ozio,
sentina d'ogni bruttura e d'ogni vizio. petrarca, i-1-82: ei [amore
, seppellisce l'uomo sotto a ogni vizio. s. bernardino da siena, iii-
.]: 'oziosàccio ': dice il vizio, quando non sia per celia.
molti, / né saper risentirsi è vizio grande. = deriv. da pacchiare
spirito dello uomo, che non avrà veruno vizio, al quale soggiaccia, né al
altrui: a chi abbia il quale vizio proverbialmente suol dirsi: 'tirati in là,
ii-219: la dimenticanza de'benefizi è vizio, padre di molti altri. forteguerri
essere di costumi viziosi, / ch'el vizio albergo aver non pò tra buoni,
fa il fora- stiere natio et il vizio lo riduce forastiere, essendo dieci anni
, con fatigati, non ci stava per vizio, ma soltanto per pagarsi la villeggiatura
? -confessato, riconosciuto (un vizio). s. bernardo volpar.
bernardo volpar., 11-60: se 'l vizio è palesato, di grande diventa piccolo
, 150: il sempre mai detestabile vizio della superbia... o palese o
prevalsero per vituperare i romantici d'un vizio inevitabile, eh'essi avrebbero dovuto compiangere
.. e... il vizio del cielo che induce pallore nelle biade.
la sospingeva all'insù. -miseria, vizio. f. f. frugoni,
tal caso insieme con la spina del vizio inaridirebbesi ancora la palma della virtù.
? -debellare un male o un vizio. l. bellini, 6-70:
e per paludi / omini innanzi cui vizio è fuggito. idem, purg.,
pandemia! lucini, 3-191: il vizio pandemio che bulica / gorgogliando nell'ampia
, come vili menzogneri tributari o del vizio o dell'errore potente. carducci, iii-7-
eri trascinata per tutti i pantani del vizio come un'esca. antongini, 195:
. ghislanzoni, 10-103: la pederastia è vizio da greti, da sagrestani e da
ma lieve alienazione mentale dipendente da un vizio d'immaginazione. = voce dotta
con soverchia. tommaseo, 15-22: altro vizio della poesia moderna prosaica è frastagliare le
quel ch'è maraviglia, / lo quale vizio regna ov'è paraggio. cassiano volgar
. doppo questa fa paragonanza intra 'l vizio umano e il bestiale. =
prevalente, non di peggiore difetto o vizio. e per ellissi, a chi
paragrafo? monti, xii-1-40: altro brutto vizio si è il confondere spesse volte in
. pratesi, 1-230: il turpe vizio fino alla paralisi progressiva. serao,
v.]: 'parosmia ': vizio del senso dell'olfatto. = voce
multi altri parati al ser vizio delle triunfale nozze, vedendo la donna partirse
. cavalca, vii-191: contra ogni vizio ci conviene per virtude resistere, ma
criniera bianca. 3. figur. vizio in quanto causa del decadimento fisico,
fiore, / la tuo virtù parca 'l vizio trascorso. 4. risparmiare.
né di scisma, né di altro vizio alcuno. 3. allestito.
uno elefante o una balena, sarebbe vizio dell'arte, perocché questo sarebbe un
(505): questo è naturale vizio tra le femmine, che quando elle si
a quelli che non possono parlare per vizio de paralisia. lippomano, lii-6-282:
quel popolo si vide notabile emendazione nel vizio d'ubbriacarsi. algarotti, i-iii-
di vivere in tal modo che per alcun vizio non difformassero la loro beltade. sermini
agostini, 64: la tirannide [del vizio], troppo incarnata in questo miserabile
non aliter ', che suol esser vizio de'principianti per la difficoltà che trovano in
8-208: perché il particolareggiar di minuzie sia vizio nell'istoria e virtù nella favola.
: nel mondo vi son tanti partigiani del vizio e del demonio che co'lor mali
virtù parteggiano di sentir declamar contro al vizio, che della virtù e l'antagonista
resistere alle lusinghe del male, del vizio, del peccato. giacomo da
partire. -con riferimento a un vizio, a una malvagia inclinazione che possiede
, caratteristica (una virtù, un vizio, un atteggiamento!, di condizionare
che alcuni sono sopra 'l tentare d'un vizio ed alcuni d'un altro. s
da prima quasi parto di malizia e di vizio. g. paleotti, l-n-438:
, sì come gl'iniqui partoriscono ogni vizio nel proximo loro. aretino, v-1-152:
/ da questo partorisce / ogni cattivo vizio. cellini, 1-67 (162):
: chi è prodigo è infestato da un vizio che benissimo può stare colla passione dell'
regnante, la virtù impremiata, il vizio arricchito suggeriscono a chi che sia tentazioni.
corrompere. cavalca, 20-575: il vizio della detrazione... dicea [s
la menzogna che la pasce né il vizio che la regge, ha pur grado appresso
intendevano poi rovinarsi affatto per pascere il vizio insaziabile della contessa. betteioni, i-115
le librarie. -piacere peccaminoso, vizio. varano, 1-42: movendo il
, 1-302: non basta né anche questo vizio per accertarsi di far gran passaggio,
corte od altrove, sì come né altro vizio né virtù alcuna. -venire allestita
al picciolo e passante diletto di qualunque vizio li meriti delle virtù contrarie, la
a. cattaneo, ii-108: questo vizio ha un privilegio tra tutti i vizi
priorato, 1-339: tener lontano quel detestabile vizio... che è d'ingannar
14. essere messo in mostra (un vizio). carducci, iii-2-88: scuola
moderato desio del guadagno non solo non è vizio, ma piutosto buona passione, con
ed è moralmente biasimevole e sentito come vizio, difetto morale). guittone
ragiono, dai più graduati professori del vizio, incensata da tanti che nei turibuli de'
gran pastore. monti, x-3-362: di vizio carchi dalla fronte al piede / questi
el carretto, 3-58: d'ogni vizio è costui pieno: / guloso giotto
facilità e alla gradevolezza della carriera del vizio e del peccato o alla rapidità con
pateno le meretrici, per evitare il brutto vizio e nefando del mescolamento co'maschi.
e vani non si scuotono da questo vizio [della vanagloria] eziandio morendo, perciocché
paese. pratesi, 1-194: maledetto vizio di disprezzare sempre le cose italiane!
essi a cortesia, ma tutto a vizio e lussuria. baretti, i-378: il
prostituzione sono una cosa coll'ozio e col vizio. gramsci, 4-83: durante il
peregrini, 2-174: il paoneggiare è vizio di millanteria, massime per cose leggiere
al peccato; difetto morale, vizio. dante, purg.,
/ ed è che non ho * 1 vizio della gola. cesari, 6-320:
peccatuccio. - anche: difetto o vizio perdonabile. aretino, iv-6-65: ero
; difetto, debolezza morale, vizio; idea bislacca. nannini,
imperfezione morale, un difetto o un vizio; dimostrarsene macchiato. giamboni, 10-51
giamboni, 10-51: pecca di questo vizio che s'apella tristizia chi il ben
determinazione del tipo di colpa o del vizio che la provoca. boccaccio, dee
-anche: che è macchiato di un vizio, che asseconda le proprie tendenze al
il collo / fatto ha nel vizio. ferd. martini, 4-23: un
con l'accostamento del colore nero al vizio e alla colpa) o vischiosità e
4. figur. colpa, vizio morale (per lo più nell'espressione
un'istituzione (ma anche di un vizio, di un comportamento malvagio).
, per così dir, la mano al vizio, perché venga sicuro dietro voi sulle
redi e i suoi discepoli riconosciuto che non vizio interno d'umori è la cagione immediata
più negativa e spiacevole; difetto, vizio. del tuppo, 461: era
: avendo cominciato dalla virtù e dal vizio, che sono il modo primiero da
. -persistere e aggravarsi in un vizio, in un difetto. savonarola
intender questa peggioranza in ogni sorte di vizio e di male. = deriv
prov. proverbi toscani, 325: vizio rinato, vizio peggiorato. peggioratóre,
proverbi toscani, 325: vizio rinato, vizio peggiorato. peggioratóre, agg. e
e biasimevole (una colpa, un vizio). latini, rettor.,
: un vero dotto è privo d'ogni vizio: / se voi per ora senza
. consuetudine biasimevole, corruzione morale, vizio. f. f. frugoni,
scherz. pigrizia, poltroneria (come vizio connaturato in una persona). einaudi
guardo. 2. figur. vizio spirituale. guerrazzi, iii-435: si
e i suoi discepoli riconosciuto che non vizio interno d'umori è la cagione immediata
o perde il pelo ma non il vizio o la natura: v. lupo,
, 6-i-453: il pendio [del vizio] è sì rapido e l'abisso è
forza non abbia, a ritirare dal vizio, questa che quella. goldoni,
virtù s'impolpa / e il vizio smagra e ritorna a niente. casti,
mone, / ché non è vizio di lassallo in penna, / però che
cavalca, 21-86: ben veggiamo che ogni vizio è desiderio terreno e penoso. dominici
nascimento [l'ira] non sia vizio,... nientedimeno non raffrenandola
e perseverando in essa, convertesi in vizio. aretino, iv-4-128: il pensamento dei
l'amante avaro, come che ha un vizio malinconico, cupo e senile, è
si conoscono. -imperfezione morale, vizio. scala del paradiso, 309:
la faccia annerita e incatric- chiata pel vizio e pelle veglie. gozzano, i-228:
/ e lapidare negli altri il proprio vizio. chiari, 1-i-117: fui preso per
tarchetti, 6-i-453: il pendio [il vizio] è sì rapido e l'abisso
poeti scrivono di molti che per lo vizio della superbia furono da dio percossi e
. -reprimere, estirpare (un vizio, una colpa); allontanare,
accumularne molte efficaci prove, se tal vizio non fosse cotanto sozzo e pestifero che
-dismettere un comportamento moralmente riprovevole, un vizio, un peccato. fra giordano,
primo padre perduto la giornata co 'l vizio, questo gì'indebolì di maniera le
volpe perde il pelo, ma mai il vizio 0 la natura: v. lupo
-liberazione da un vizio. scala del paradiso, 331:
7. degradazione morale che deriva dal vizio o dal peccato; perdizione. -in
in grazia, trama qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto a questa oscenissima
/ o voi intrisi in tanto tristo vizio: / lassatel, non seguendo il fier
e dissoluta, in cui predomina il vizio, la corruzione morale, la brama
per la via della perdizione: un brutto vizio poi, come deformava l'anima mia
la superficie ignuda e la profondità dei vizio fosse certa..., dovremmo
sfrenato o anche tentazioni e allettamenti al vizio (e può avere una connotazione scherz
-portare a perdizione: indurre al vizio. moretti, i-963: « la
per sua ignoranza e torbida barbarie, per vizio di costumi, non per odio di
ad amare, sia questo o vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità che
viani, i3_336: vagabondi tosati dal vizio, gente perduta marchiata dalla colpa.
pessimo nome e allegro non solamente nel vizio, ma nella infamia medesima, ritornando
in un comportamento moralmente riprovevole, nel vizio, in un errore. - anche
buona e per non aver pratica in nissuno vizio carnale, in ciò essere dotto non
l'animo aver gentile, / ma il vizio interior con sotil modo / scopre i
che è in procinto di abbandonarsi al vizio, al peccato. -anche sostanti -fanciulle
anima; cadere nel peccato, nel vizio. -in senso attenuato o scherz.:
a porto di salute. -dedito al vizio, alla prostituzione (una donna).
chi... vuole esser savio questo vizio [l'ira] fugga, lo
. fra giordano, 7-6: questo vizio si è pericolosissimo, ché parte e
-ant. incline ad abbandonarsi al vizio. fausto da longiano, iv-127:
4-1-57: non si fa menzione d'alcun vizio introdotto negli umori per alcuna contagiosa malattia
consiglio. -tenacemente incline a un vizio, inveterato. giamboni, 8-ii-154:
dove dice « cupiditade » intendo quel vizio ch'è contrario di temperanza; e questo
ch'è contrario di temperanza; e questo vizio ne conduce a disiderare alcuna cosa la
illeciti, peccaminosi, anche istigando al vizio o all'inerzia morale. cavalca,
perpetrazione dell'opera. agostini, 63: vizio pel quale tutte le facoltà nostre spendiamo
diretto a invischiare, a irretire nel vizio, nel peccato, a indurre in errore
di convertirti e tu andrai seguitando nel vizio e non ti convertirai. bernardo accolti,
1-42: nel furore / perseverare è vizio d'error pieno. fiamma, i-117
voi volete, io farò stirpare questo vizio per siffatto modo che non se ne trovarà
ostinarsi pervicacemente (nell'eitore, nel vizio). storie pistoiesi, 1-227
una situazione, una virtù, un vizio, ecc.). tarchetti,
: la virtù combatte un pezzo con il vizio: l'una si risente alle persuasive
ogni cagione o vista che potesse mutarsi in vizio o potesse dare alcuno aiuto o movimento
coloro che non conoscono né legge né vizio né gastigo, trattando i rimorsi col
più da un lato che dall'altro è vizio,... e specialmente se
., 1-5-28: l'avarizia non è vizio dell'oro, ma dell'uomo perversamente
immagine della virtù, ne'perversi quella del vizio. cattaneo, vi-1-290: in quella
che l'accompagnano non dependa da alcun vizio immediato del polmone. = deriv
. 14. ostacolo preliminare; vizio originario; condizione o stato o complesso
vti-58: è di tanta pessimità questo vizio [l'invidia] che, poiché ha
giamboni, 10-52: quello è pessimo vizio, e appellasi avarizia. neri de'
pessimo nome e allegro non solamente nel vizio, ma nella infamia medesima.
catzelu [guevara], i-16: il vizio pessimo era tra loro tanto odiato che
landino, 145: conosciuto che abbiamo el vizio, ci dobbiamo dipartire da quello e
di generale danno e rovina; difetto o vizio gravissimo. -peste pubblica: grave minaccia
appieno vedremo i pestiferi effetti di questo vizio. serdini, 1-106: clementissima donna
chi non conosce quanto sia pestifero el vizio non lo fugge. castiglione, 154:
, 185: sentendosi costui soperchiare dal vizio della pestilente superbia la sua mente, ricorse
al mal suo e liberarlo dal detto vizio. refrigerio, xxxviii-136: l'essere
xxxviii-136: l'essere ingrato è pestilente vizio. landò, i-7: fu la
ancora non fermi nella virtù la compagnia del vizio è pestilente. pallavicino, 1-318:
deliberazione commetterlo. 7. vizio radicato e difficile da estirpare, che
facesse credere che io mi dilettassi nel vizio de la gola, onde incappassi ne
. sarpi, i-2-105: non è vizio la immodestia contro li petulanti. delfico
. 13. che istiga al vizio, a comportamenti disonesti, immorali.
adula ed impolverita perché soffiante contra il vizio che si leva contro come a nemica
colpa ce l'aveva la petulanza parolaia, vizio mediterraneo e orientale, di quella plebe
girolamo volg. [tommaseo]: questo vizio dello lusingare e piacentare è tanto cresciuto
fisico (spesso concepito come peccato, vizio, colpa che allontana l'uomo dai
massaia, x-136: quelle sferzate al vizio, in cui l'uomo vive piacevole vita
non per altra utilitade, non è vizio, anzi virtù che si chiama piacevolezza.
diletto e temprati di graziosa iacevolezza senza vizio. leti, 8-i-295: elisabetta amava
): a'cui indurimenti [del vizio] incontanente vedranno dare consentimento e piacimento,
11. grave colpa, turpitudine morale, vizio, peccato. dante, purg
, da un peccato, da un vizio; marchio d'infamia. landino,
, così l'anima riceve piaga quando el vizio la percuote. agostini, 29:
credere che, combattendo altri contro a uno vizio principalmente e non guardandosi avvedutamente dalle
della casa, 5-iii-323: il qual vizio i nostri antichi chiamarono, se io
sovrani, / senza mai piaggiare il vizio. tommaseo, 11-283: se non piaggiate
de sanctis, ii-15-347: la strada del vizio e del male sventuratamente è la più
ch'io trovato avesse, / s'alcun vizio tenesse, / cornetto ogne stagione /
, istituzione, teoria, condizione o vizio particolarmente riprovevole e nocivo. - in
antonio di meglio, lxxxvtii-ii-105: commesso vizio a più c'incìta, / quando
crescenzi volgar., 4-47: muta il vizio dell'anima in virtù, imperocché la
in che consista l'animo picciolo, vizio secondo di molti altri vizi. alfieri
, mosso più per piacevolezza che per vizio..., gli pigliò il picciuolo
'picca', e il sentimento e il vizio e l'atto e l'abito. ma
comunemente 'picca'e il sentimento e il vizio, e l'atto e l'abito.
, mala piega, per indicare un vizio). cavalca, 21-204: chi
. -distogliersi, liberarsi di un vizio. bartolomeo da s. c.
... tanto gl'innamorati nel vizio dell'incostanza che non trabocchino ancora in
giovani e pieghevoli per lor natura al vizio ed alla sfrenatezza, i quali dalla lusinghiera
bevere potrebbero agevolmente gli amari sughi del vizio e gli abiti velenosi dell'impudicizia
. -alterato, arrochito (dal vizio del fumo). vittorini, 6-198
ii-27: essi avevano fatto di un vizio intimo e solitario uno sport insipido, e
tacere. guittone, xvi-34: non è vizio, ma virtù, pietate; /
ma virtù, pietate; / ma vizio è crudeltate / e contra del pietoso esser
, n-17: questa confezione non piglia vizio, s'ella è fatta diligentemente. landino
barberino, i-215: l'altro [vizio] è di lui che piglia / cosa
da certaldo, 288: cosa indugiata piglia vizio. bandello, 1-4 (i-59)
proverbio: il mal che tarda piglia vizio. monosini, 107: 'unum cognoris
3-36: piglia l'amico tuo col vizio suo! -chi dorme non piglia
, uno stato d'animo, anche un vizio). chiaro davanzati, 113-11:
giamboni, 10-144: tristizia è il terzo vizio che nasce della mala volontà, e
comprendere il peso e la gravezza del vizio opprimere tanto colui che compreso n'è
2. figur. difetto morale, vizio, magagna. m. franco,
naturali per coccola o pallottoletta che per vizio o industria d'insetti si genera in alcune
piluccare qua e là, più per vizio che per appetito, ora un libro
tante palladi poiché premean il drago del vizio. leoni, 512: l'imperatore.
ritiene. alberti, i-57: e1 vizio negli animi degli uomini aradicato e per
[roma] volse faccia / e 'l vizio crebbe e la virtù fu vinta,
odore di pipe. -abitudine o vizio di fumare; il piacere che ne
cantù, 3-74: egli pippava, vizio allora di pochissimi, massime nei nostri
bocca. rosmini, 2-289: il vizio di quel signore a me ben noto,
cane: / però lo 'ndugio spesso induce vizio. aretino, 20-121: chi piscia
gente di pirro. 3. vizio radicato e difficile da estirpare, che è
-abitudine più o meno inveterata al vizio. cesari, 6-411: la malattia
dare nel descrittivismo pittoresco che è il vizio della scuola napoletana. -sostant.
la natura non ci accorda con neuno vizio. ella ci ha generati netti, franchi
, e perché tanto bene / il vizio a sé ritene, / signoreggiando l'
lo cibo vietato, e per lo vizio della gola fu di paradiso cacciata.
sottoporsi. tesauro, 7-45: fu vizio delle penne greche d'infarcir le vere
. -i, letter. -a). vizio dell'espressione, che si presenta sovrabbondante
di rendergli, emendato che siasi il vizio del sangue che, se non altro,
; il capillamento poi, che è vizio del zaffiro principalmente;...
... e plumbàgine, che è vizio de lo smaraldo. idem,
egualità e conformità, dove che nel vizio si ritruova la pluralità e moltitudine.
interesse personale, dalla negligenza o dal vizio, il voto della minorità è sempre
, / e vedrà expressamente / quel vizio che assai regna all'età nostra, /
l'uomo] la strada seguir del vizio lorda, / e 'l poggio di vertù
. v.]: 'polidattilia': certo vizio di conformazione che alcuni fanciulli portano seco
lessona, 1167: 'poliopia': vizio della vista che fa vedere un numero
conseguimento della virtù, l'allontanamento dal vizio, la perfezione dell'uomo. algarotti,
..., macchiato di così enorme vizio, la notte che precedette li quattordeci
sede della concupiscenza e di ogni altro vizio. forteguerri, 4-88: parla
monti, x-2-54: oh d'ogni vizio fetida sentina, / dormi, italia imbriaca
s. v.]: 'poltronaggine': vizio di poltroneria più oziosa che paurosa.
regna quando virtù manca, / perché con vizio vane son le pompe. giovanni da
o dettate dalla virtù o suggerite dal vizio. b. fioretti, 2-4-167: difficilissima
bilancia giusta il ponderasse, / sarebbe il vizio discacciato e domo, / che la
. -per estens.: luogo di vizio, di corruzione. aretino,
fieri! / la 'ngratitudine è del popol vizio / e di que'che s'aiuton
onore. ortes, 71: che il vizio nasca dalla forza e dalla prudenza di
quell'error popolare che dice esser un vizio da grandi la superbia, e aggirarsi
dove, per lo più serpeggiante, il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tesser
ed incredibile ricordo la fama, il vizio, il delitto, la guerra. b
tenerella non si stroppi / d'un vizio o d'altro reo che seco porti /
, ma non trovaro in lei nullo vizio né in ventre né in poppola,
parato. 8. viziosità, vizio. garzoni, 7-461: io penso
boccaccio, viii-1-173: colui che nel vizio della lussuria si lascia cadere, percioché la
. cavalca, 11-54: contra ogni vizio è da ponere la virtù; contra
una virtù; imputare a qualcuno un vizio, un difetto, una colpa, o
sennuccio del bene, 26: questo vizio è molto tra 'cristiani: / pognam
delle porte / e drento all'urbe il vizio tiene il soglio. g. gozzi
. cavalca, 21-19: porta d'ogni vizio è l'ira, la quale chiusa
pace: ed essendo aperta, ogni vizio v'entra. scala del paradiso, 228
xxxv-ii-484: ché 'n vostra mente intrar vizio non aude, / che for de sé
così ordinata vita non si trovi d'alcuno vizio maculata, ogne nostro portamento sia cum
g. gozzi, i-26-80: poiché il vizio scoperto non vale per acquistare quella buona
, come vuoi tu sostenere che il vizio sia cagione dell'essere fortunato, e non
seme notrica: l'ozio induce al vizio. b. pulci, lxxxvhi-ii-311
non sempre punto 7 dal vostro fusse vizio che sguardai. giamboni, 31:
male. ortes, 73: d vizio... non procede in nessuno da
cosmico. mazzini, 83-31: d vizio della situazione dell'oggi ha origine..
la sua maggior possanza intorno a questo vizio particolare [dell'impurità] perch'egli se
d'illustrare, almen di ricoprire il vizio, tanto ha ella possanza. roseo,
virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. bibbia volgar., i-126: diede
sarà tempo, ricoglieremo indeficientemente. questo vizio [l'accidia]... fa
. cavalca, 20-140: se il vizio della gola non possiede l'anima,
da una passione o anche da un vizio. casalicchio, 542: maledetta avarizia
invida gente, / così verrà nel vizio ella possente / che, spargendo venen
antonio, ancorché brevissima, mancò del vizio della violenza. -con riferimento alla
vi è 'tolleranza', non vi è vizio nel mio possesso. dunque debbo esser
: perché de ingannare ha [amore] vizio antico, / con tradimento m'ha
. 3. figur. peccato, vizio, colpa morale. - anche:
morale. - anche: consuetudine al vizio. cavalca, ii-55: conciossiacosaché manifestare
, si posterga, / e il vizio sol co'suoi seguaci ha lode. boterò
che cosa diranno i posteri di un vizio come quello del tabacco? la domanda
con la qual l'uomo per il vizio opera male, non fa che le azioni
ambito o situazione in cui prosperano il vizio, la corruzione, l'immoralità,
grave; inveterato (un peccato, un vizio). lacopone, 53-45: escit'
facilmente cade [l'anima] nel vizio, perché ha da sé sola potenzia
, di una virtù, di un vizio, ecc.) di agire sull'animo
proverbi inventati per mettere in ridicolo il vizio sono diventati altrettante regole di condotta. dove
compiuto e che resta annullabile per il vizio di eccesso di potere, sia sotto
/ par che sia voto d'ogni vizio obsceno. benedetti, xxxix-1-214: fonte
virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. petrarca, 138-9: fondata [
jahier, 2-59: da quando povertà è vizio, spreca; / da quando povertà
ima povertà, e perché è comune vizio dei catalani d'essere avari e per
povertà... povertà non è vizio. idem, 371: povertà, madre
nel quale tu non comprenda ogni suo vizio per occulto che sia.
parlare, così in virtù come in vizio; e con tali trasformazioni dicono e narrano
fiamma, 131: è tanto cresciuto il vizio della gola che molti malvagi cristiani,
diventano consiglieri per precipitarli nell'esecuzione del vizio. giuglaris, 135: invidia,
, per lo più per stoltezza, per vizio, ma anche per tenacia ed entusiasmo
che non fa bisogno et ogni troppo è vizio. guicciardini, 2-1-35: coloro che
lupo muta pel, ma non il vizio. nievo, 101: il precipizio della
argomenti, / ove sempre contro il vizio / 1 cristiani sentimenti / vi son sparsi
non disgiunta dagli altri indizi meno equivoci di vizio precordiale. stampa periodica milanese, i-486
psicologico, di un sentimento, di un vizio, di un'angoscia, fino a
avere di non darsi in preda di qualche vizio. c. m. cecchi,
alla messa ginocchioni; / riprendon l'altrui vizio volentieri / e paion sempre al favellar
e troppo disordinati ne'cibi, aggravando il vizio quanto è da aggravare e commendando la
solo perché io fossi acerrimo dimostratore del vizio e fervido predicatore de la vertù.
con maggiore impegno e accanimento (un vizio). sbarbaro, 2-56: ciascuno
che passa, / distratto dal suo vizio prediletto. predilezióne ipredilegióne, predilezzióne
passione, una qualità e anche un vizio, v aspetto di un fenomeno, una
attentamente mirare... qual sia quel vizio che in noi predomina più. muratori
la passione sregolata e che s'invoglia del vizio e pro- seguisce con la volontà delusa
, e netto e puro / e ogni vizio in sé per forza amatta. ottimo
rettore] e perché si schifi il vizio della simonia o per pregheria o per odio
popolate dove per lo più serpeggiante il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tesser
processo esecutivo. muratori, 9-32: vizio è qualora il bene privato si oppone
udizio / che più della virtute alletta il vizio. chiari, 5- q: guest'
volo, / e di fumoso umor, vizio del suolo, / pregne vidi imbrunir
, ii-381: è... noioso vizio l'ambizione e pregno d'invidia.
gravità di una colpa o di un vizio. loredano, 5-63: so che
, xxvt-3-179: col nutrir pietate e 'l vizio premere / faccia d'onta e di
. l. ladini, lvii-185: del vizio stesso all'uomo è più dannoso /
uomo è più dannoso / colui che il vizio premia e gli fa onore. pellico
più preminente / più è di questo vizio [fingratitudine] sconcio e guasto.
, cioè degli uffici: el quale vizio si chiama ambizione. s. bernardino
. cavalca, vil-56: ogni vizio tanto è più pericoloso quanto più si
arti figurative] sempre più contro il vizio di concepire la produzione dell'arte in
la contenzione, ma per lo cui vizio prese capo. -prendere carico:
divina investitura dell'ingegno non deturpandolo col vizio, avrà un dritto prepollente, sia
mesce lavoro; / il contadin per vizio o perché sordo / spera sempre di
donne accendono gli poveri uomini a questo vizio nefando. f. f. frugoni,
prescritto questo modo di parlare, contro al vizio della mculcazione. bandello, 2-55 (
.. o dio! tutto il vizio consisteva nell'accettare, tanto per gradire,
sono presso quanto al peccato e al vizio; e però chi serve al ventre,
.. e questo facemo per cessare ogne vizio di ricevare la moneta de la mercanzia
crudi e molesti. -inclinato a un vizio, proclive. f f
talento, / faceano i palami al vizio presti. papi, 2-1-143: si dimostravano
; le negherei... a quel vizio di prosu- menza spocchiosa e ristretta,
gregorio dati, 3-73: schiferò il vizio della ambizione e del presumere di me
(e indica per lo più un vizio abituale della persona); superbo,
(e indica per lo più un vizio abituale della persona); superbia,
valida e obbligatoria, perché non vi sia vizio overo eccezione che li tolga il vigore
cattaneo, i-155: se lodate il vizio altrui, stimandolo veramente degno m lode
nostri primi parenti con cieche tentazioni di vizio di prevaricazione æl pomo... diventarono
la podagra, la tisi, il vizio. -assol. v zucconi
morale o, anche, da un vizio che prevale su altri, da una
da un obbligo morale, da un vizio che prevale su altri, da una
., 2y-intr.: la superbia è vizio grandissimo e primaio degli altri. b
: avendo cominciato dalla virtù e dal vizio, che sono il modo primiero da
prima. giamboni, 10-141: del primo vizio capitale, cioè di superbia, e
primo... è il mio inguaribile vizio medesimo. 22. in contesti
216: di'a noi tu [il vizio dell'accidia], remisso e dissoluto
altre più manifesta. -capitale (un vizio). formula di confessione umbra,
giamboni, 10-50: quello è un vizio principale che s'appella ira. cavalca,
, con riferimento al predominio di un vizio, di un cattivo costume. n
, non può pure mai laudare il vizio; né, molto meno, può insegnare
in un'attività, anche in un vizio). g. m. cecchi
uno di loro quando l'altro, per vizio, sofferisse di sforzare le leggi;
che alla midolla. ma siccome il vizio era nascente, fatta la minchioneria di dar
villani, 6-15: federigo, corrotto in vizio di lussuria, si giacque con una
bernardo volgar., 3-147: il vizio niun'altra cosa si crede che sia
abito di virtù, ma la viziosa produce vizio: non è alcuna cosa, ma
virtude [s. chiara] giunse il vizio, / tanto fece buon servizio,
move sonante e minacciosa a percuotere il vizio, a revocar la virtù. ascoli,
libero (da un difetto, da un vizio). - anche con litote.
ordinata vita non si trovi d'alcuno vizio maculata, ogne nostro portamento sia cum
possesso preso sin da pnncipio con il vizio intrinseco della violenza e dell'attentato..
in ogni lato e scusato da ogni vizio di superbia. piovano arlotto,
boccaccio, viii-2-152: la lussuria è vizio naturale, al quale la natura incita
prima qualsi parto di malizia e di vizio. aretino, v-1-488: amore è una
fabio. baldi, 123: un altro vizio / regnar suol fra noi donne;
tutte / le genti del marito. vizio infame, / vizio indegno di donna
genti del marito. vizio infame, / vizio indegno di donna, che di donna
da barberino, i-56: lo secondo [vizio] si chiama, / et è
, 1-49: di larghezza discende il vizio della prodigalità la quale... è
avarizia. buti, 2-524: questo vizio [l'avarizia] è tenere le cose
'troppo 'dà a intendere lo vizio contrario, cioè la prodigalità, ciré dare
queste e in simili cose consiste il vizio della prodigalità e il prodigo gitta
più da compiagnere per questo suo segreto vizio che tant'aitri per gli loro scoperti.
barberino, i-209: l'undecimo [vizio] si deve / fuggir da tutti,
volgar., i-xi-3: il quale vizio e difalta è altressì supplicato e. ttolto
a destinazione ovvero si perdono per loro vizio intrinseco o per colpa di chi prese
go- mor, che profondaro / pel vizio a dio discaro. s. bernardino
ravvisiamo più che le tracce palesi del vizio, ci assale uno sprezzo doloroso della donna
virtù profonde. -inveterato (un vizio). segneri, ii-35: pùò
. -che persevera irriducibilmente in un vizio. leoni, 174: vi volle
religione, e ispirare l'amore del vizio. buonafede, 3-25: le leggi.
qualche nuova figura, qual sente di vizio. ma questi vizi in alcune dizioni e
questa promissione conducono l'umana volontade in vizio d'avarizia. idem, purg.,
- in partic.: propensione al vizio, al peccato. s.
. -in partic.: proclive al vizio, alle malefatte. iacofone, 35-5
che la natura è prona a tale vizio e credere che sia iadia in cielo non
potesse fare altrimenti, volesse per lo vizio dell'impudenza e vergognosa prontitudine essere confuso
;... ci ha lasciato il vizio stesso, o virtù, del propagandismo
139: l'adulazione... fu vizio proprio de'greci... trapassò
d'alta propago, / sarìa con vizio tal più che volgare. alfieri, 11-5
la propinquità della virtù se incorre nel vizio. cesanano, 1-12: si po ben
/ se l'angel primo cadde per suo vizio, / a'miserelli fa'che sie
/ però lo 'ndugio spesso induce vizio. firenzuola, 312: pensava infra
altronde proporsi agli occhi avanti / di vizio esempi e di virtù più rari?
, 7-50: il detto mercante avea un vizio naturale di diversa fantasia, che sovente
descrivere in lei tutta l'azione è vizio, così è fatto il mostrare in lei
si può dire e che amore è vizio e che tutte le passioni son vizi,
, dove per lo più serpeggiante il vizio s'abbarbica, è pregio singolare tesser
, libera, risoluta e lontanissima dal vizio, propriissimo dei miei napolitani, dell'adulazione
della virtù, ne'perversi quella del vizio, cosa tanto propria di lionardo.
da barberino, i-226: lo septimo [vizio] diria / ciascun che non solamente
ben curiosi et avidi / e d'ogni vizio propulsori acerrimi. 3. sm
a. cattaneo, i-248: perché questo vizio di manifestar i peccati altrui in confessione
. le cariche e gli onori rapiti dal vizio sfacciato, la verità severamente proscritta,
degli effetti di un tal male può indurre vizio nel mesenterio e nelle altre parti glandulose
passione sregolata e che s'invoglia del vizio e proseguisce con volontà delusa che do-
2-xxiii-777: il tossicomane è accompagnato al vizio da una specie di sciagurata vanagloria,
vanagloria, che alimenta e tormenta il vizio stesso... e induce i corrotti
/ del mio morbido cliname / fin dal vizio solitario / alternato a donne strane /
tempo e loco / si scuopra il vizio. = var. di postergare
-confessare una colpa, un peccato o un vizio. -anche in relazione con una prop
iv-366: l'ignoranza esaltata, protetta dal vizio, è rimasta coi suoi protettori abbattuta
per dire le macchie visibili del suo vizio, del suo peccato. -con metonimia
cambia il pelo, ma non il vizio. c. bini, 1-61: 1
esame. genovesi, 1-ii-227: il vizio non è propriamente che quel che guasta
. -attirare, allettare al vizio o all'indolenza. benvenuto da imola
cavalca, vii-33: il terzo vizio... è la contenzione e superbia
provocato alla battaglia. -spinto al vizio. bartolomeo da s. c
giamboni, 10-52: pecca di questo vizio che s'appella tristizia chi il ben
gioia e pene, / vertude e vizio com'e'm'ha mostrato, / per
vizio e corruzione, ponendosi come la causa
ogni virtude e torvi cagione d'ogni vizio. -provvedimento repressivo o punitivo.
mutabili. testi, 3-489: il vizio del secolo ha corrotto il vocabolario:
male, la virtù si trasforma in vizio e l'eroismo riesce all'eccesso di ogni
da barberino, i-234: l'altro [vizio] è ch'una vii prugna /
bonavilla, i-iv-373: 'psellismo ': vizio nel discorrere, per cui non si
.]: 'pseudafìa ': vizio del senso del tatto. = voce
ieri, non è stata altro che vizio solitario di impotenti, sfogo bilioso di artisti
v.]: 'rseudogeusia ': vizio del gusto, depravazione morbosa di questo
v.]: 'pseudopia ': vizio della vista. = voce dotta,
]: 'pseudosmia ': anormalità o vizio dell'odorato. lessona, 1210:
2-xxm- 76: l'errore logico, il vizio morale, il difetto passionale, che
, / lassando la vertù, prendendo 1 vizio / nel tempo che dovien fruttar le
da barberino, i-233: l'altro [vizio] è colui che spoglia / minuta
sperienza comune nella guerra contro qualsivoglia gran vizio, fosse pubblico, fosse privato:
, nascere (una virtù, un vizio, un sentimento, una passione, la
seme: / contro l'armi del vizio esser gagliardo. f. f. frugoni
peggio che si ritruovi in sì brutto vizio: l'essere sommamente difficile ad emendarsi.
parte più pungente, poiché non è vizio la immodestia contro li petulanti. goldoni,
. punge troppo. bisogna riprender il vizio, non la persona: la satira
un atto, un comportamento, un vizio, una colpa). boccaccio,
in questo capitolo tocca il puniménto del vizio della lussuria. d. bartoli,
-rifl. ravvedersi, emendarsi (da un vizio, da un peccato).
-fatto scontare (un errore, un vizio, un peccato, anche con riferimento
spinace. monosini, 375: un vizio non punito / suol crescere in infinito
volte veggiamo in questo mondo punito il vizio e ricompensata la virtù...,
delusione. pallavicino, 1-25: ciascun vizio è punitor di se stesso. settembrini
premio a se stessa, come il vizio avesse suo primo e terribile punitore il
camuffarlo goffamente, storcerlo, dargli un vizio o una virtù che non ha. alvaro
un de'lati del nostro animo un vizio, dirò così l'avarizia, dall'altro
terra casca quando il pozzo si cava per vizio di terra che si gravi ovvero per
l'incoia, attento a ripararne il vizio, / saldo puntel sostituir procura.
2. figur. tarlo morale, vizio inveterato. soldani, 1-160: quanto
punticcia. 2. incline al vizio. petruccelli della gattina, 3-2-23:
mia opera, se cadessi nell'istesso vizio. tutte le mie linee debbono a
lubrano, 1-188: sopra ogni altro vizio antonino detestava 11 giuoco troppo disteso,
casa il suo lume, ogni uomo il vizio da ritentare / nulla mancato, nulla
giù dal muretto, punzonando ormai per vizio il canino. 3. figur
ragazzo abbattuto che puramente con il suo vizio m'ha tutto il caso di miei
villa delle mammole l'unica concessione al vizio era il vino, senz'alcool,
se prima non si purga da ogni vizio. v. colonna, 2-98:
anzi il mondo incivilito, da un vizio che... non è meno barbaro
per quanto io posso, / del vizio abbominevol di lussuria. botta, 5-287
gonfiezza del secolo addietro, caddero nel vizio contrario, e la dissanguarono. carducci
le tolse la vita / purgando el vizio in che ella fallava. ceffi-, xxi-
reman l'omo en santate, dal vizio purgato. s. bonaventura volgar.,
la vista, dall'ultima traccia di vizio, temprandolo attraverso il fuoco, sì
la verità di questo principio, che il vizio diviene tanto più pernicioso quanto più partecipa
ficato / in sé ogne vizio de peccato. 3. liberato
emenda o riscatta il male, il vizio, la corruzione interiore, o anche
della lingua, secondo essi, un vizio; ed un tal vizio è da loro
, un vizio; ed un tal vizio è da loro denominato per ischerno
tantu / puro e munnu e bellu sanza vizio, / ket multu plaque ad
maligna invida gente / così verrà nel vizio ella possente / che, spargendo venen,
uomo, ch'è soggetto a questo vizio, s'appartiene allo inferno. livio volgar
vi vadino puri e netti d'ogni vizio. panigarola, 2-31: bisogna..
tommaseo, 11-18: da questo turpe vizio dell'inzeppare negli scritti miei modi altrui
/ s'acquistan per virtù e non per vizio. boccaccio, dee., i-intr
topposito viene da pusillanimità, che è vizio. machiavelli, 1-i-46: quelli che si
cercare quei che ti si convengono è vizio, e chiamasi pusillanimità; e il
che quei che ti si convengono è vizio solamente ancora, e chiamasi temerità. guazzo
/... / in quel putente vizio sì s'im bratta /
dei persichi... rimovono il vizio del putire della bocca o fiato.
vicine sono. campanella, 4-528: il vizio di mancamento è l'ozio, il
una pena); aggravarsi (un vizio, un peccato). savonarola,
, snervarsi, corrompersi moralmente (nel vizio, nell'ozio). aretino,
snervarsi, corrompersi (nell'ozio, nel vizio). niccolò del rosso, 1-288-6
putressi piu che fimo; / godi nel vizio, né ti place nimo / che
moralmente, infiacchirsi, snervarsi (nel vizio, nell'ozio, nella depravazione).
, come saranno preservati dalla corruzione del vizio i costumi? 2.
medico tuttavia, se molti, per vizio magagnati, da la vertù del mio 'nchiostro
, putridi affatto dentro la tomba del vizio, perché non fu a difenderli dalla falce
/ morte comune e de le corti vizio, / infiammò contra me li animi tutti
alla cittadinanza fiorentina lo enorme e infame vizio della avarizia, sotto lo attributo e
del carattere vergognoso del peccato, del vizio o dell'iniquità e dell'errore delle
. nefando, turpe, vergognoso (il vizio, il peccato, il delitto,
. cavalca, vti-191: contra ogni vizio ci conviene per vir- tude resistere,
, adulterio, stupro, rapto e vizio contra a natura, se molti non se
diavol e la gente / c'indusse al vizio brutto e puzzolente. s. degli
disgusto e repulsione, del peccato e del vizio o della abietta situazione morale di chi
chi vive nel peccato. -anche: vizio, colpa, vita peccaminosa.
de sua ban- dera / per altro vizio lassa, / [amore] del suo
si dovesse lasciar di scrivere contra al vizio. -quadrare gli appetiti di qualcuno:
principe o una republica per fuggire questo vizio della ingratitudine. guicciardini, 2-2-303:
del paradiso, 423: d'ogni vizio e d'ogni virtude abbi il segno
fa altro che parlare del proprio 4 vizio '. = deriv. da
, le quali so'state ostinate in alcuno vizio, cor un mio mezzo quarro,
me... ho quel maledetto vizio di tenere i quartetti, e sempre li
b. tasso, ii-44: posto che vizio fosse ne'miei versi il celar l'
, iii- 189: ha il vizio per me intollerabile d'inventare le parole,
, putridi affatto dentro la tomba del vizio, perché non fu a difenderli dalla falce
: la costituzione del convenuto sana ogni vizio della citazione, ma restano salvi i
violenza di una passione o di un vizio, l'intensità di un moto dell'animo
di un difetto morale o di un vizio. c. gozzi, i-361:
una caratteristica, un pregio oppure un vizio, o ne è la perfetta personificazione
assoluto (un difetto morale, un vizio). genovesi, 431:
giamboni, 10-52: appresso venne il quinto vizio, e fece delle sue genti dodici
1-226: mille sofismi quotidiani imbellettano il vizio. d'annunzio, iv-2-413: ricordo
ora; / io, di tal vizio assai ben intendente, / mi raccapriccio a
in collegio. carducci, iii-24-251: vizio occulto che eccita e contamina nei ragazzi
persona ch'abbia bene portata penitenza del vizio della superbia. tesauro, 2-i-36:
violenza di una passione o di un vizio, l'intransigenza di un atteggiamento.
o qualcosa, la considerazione di un vizio o di una virtù, l'intensità
e per paludi / omini innanzi cui vizio è ruggito, / e voi tenete vii
un sentimento, una qualità, un vizio, una virtù e, anche,
più grave, più preoccupante (un vizio). monte, i-v-23: quando
. nievo, 310: virtù e vizio, sapienza e ignoranza son qualità d'un'
moda. padula, 178: il vizio radicale è l'accentramento. nievo,
. vieusseux, òix-i-273: superbia è vizio che l'anima radicalmente macchia e contamina.
di meglio, ixxxviii-ii-105: qual commesso vizio a più c'incìta, / quando
non è già una virtù od un vizio particolare, ma bensì il principio e
l. strozzi, 1-99: questo vizio d'amor raro si parte / da l'
, che seguitò alli giudei per lo vizio della gola. getti, 15-i-611:
il lupo perde il pelo prima del vizio, così seguitò priapo a fare il cascamorto
prende un aspetto e un significato di vizio e di corruzione e di raffinatezza erotica.
ragione vera. -depravato nel vizio, incallito. serao, i-441:
5. contenere, reprimere un vizio; impedirgli di prendere forza nell'animo
pace degli amanti, / che sempre vizio e crudeltà raffreni. beicari, lxxxviii-i-233
fuggendo spesso morte repentina, / raffrena el vizio col suo olio santo. leonardo,
voce); represso, inibito (un vizio, un atteggiamento). ariosto,
mortifero fomentatore e principesco padre ai ogni vizio e delitto, non raffrenato o sbandito
e tiene a freno un sentimento o un vizio; che smorza un desiderio.
-ragazzo di vita: giovane sulla strada del vizio, che vive di espedienti e che
hanno avuta forza di raggentilire il medesimo vizio. 2. intr. anche
tal razza d'uomini, risedere solamente il vizio di conformarsi sempremai a tutte le voglie
corruzione dell'aere d'intorno e un vizio di puzzolente vapore che si converta in
. paleotti, l-ii-454: si chiama vizio quell'abito con che si opera diversamente
dire che la gelosia dèe appellarsi un vizio ragionevole. salvini, 39-iii- 186:
matura. -figur. peccato, vizio. guglielmo di saint thierry volgar.
, i-142: si diviene prodigo quando per vizio si consuma il ragunato patrimonio.
, / lassando la vertù, prendendo 'l vizio / nel tempo che dovien fruttar le
uno di auei gatti che prendono 11 vizio di mangiar le lucertole, e allora non
di una virtù, la natura di un vizio, una disposizione anche morbosa dello spirito
, un'idea, una virtù, un vizio, un sentimento, ecc.;
boccaccio, viii-1-173: colui che nel vizio della lussuria si lascia cadere, percioché
-che assorbe, che domina (un vizio). sermini, 43: tanto
. le cariche e gli onori rapiti dal vizio sfacciato. -percepito in modo
fioretti, 2-3-122: primieramente non è vizio della tragedia il rappresentamento di essa per
niun regno, che fondamento abbia sul vizio e sulla violenza, essere stabile.
da quello pensiero, un'altra fiata al vizio si rappressa. 3.
delle nazioni, e più la privazione del vizio che l'avanzamento della virtù. e
. campofregoso, 1-57: chi alcun vizio nel suo pecto serra / raro lo lascia
grandigia fa gran pericolo, il quale vizio si chiama ^ ambitio '. cronica
. rasparèllo, sm. scherz. vizio di rubare (anche nell'espressione avere
.. riconosce per sua cagione il vizio di qualche parte del basso ventre e
la dichiarazione che s'intende di correggere il vizio su cui tale azione è fondata.
parte eseguita volontariamente da chi conosce il vizio dopo il tempo in cui l'obbligazione
la virtù che allora regnava ed il vizio che ora regna non bissino più chiari
, adulterio, stupro, rapto e vizio contra a natura, se molti non se
e sarà lontana dal rattristarci d'ogni vizio e d'ogni miseria. piccolomini, 10-207
tirar innanzi alla balorda, / perch'il vizio rifiglia e mette il tallo, /
veruno! -rendere succubo di un vizio, prigioniero di una passione.
13. figur. lasciarsi andare al vizio, al peccato, all'errore.
da prima quasi parto di malizia e di vizio, il quale esse menti raccolgono e
6. figur. coinvolto in un vizio o nell'errore che rende prigionieri di
spazzola, / ma chi nacque con tal vizio / vecchio ancor lo fruga e razzola
sola repressione che si possa opporre al vizio vittorioso. stampa periodica milanese, i-
un'abitudine, un'inclinazione, un vizio, il peccato, o anche la speranza
d'astrea recide e doma / il vizio a'danni suoi già sì orgoglioso. pascoli
passione o nel peccato o in un vizio dopo aver tentato di emendarsi. campofregoso
2. figur. ricadere nel vizio o nel peccato o in uno stato
volgare o banale; che ricade nel vizio o nell'errore. a. cattaneo
; che ritorna a manifestarsi (un vizio). f. f. frugoni
-ben nascosto, celato (un vizio). lucini, 48:
. lucini, 48: il vizio dilagava d'ogni parte, ma un vizio
vizio dilagava d'ogni parte, ma un vizio recondito, sotterraneo, limaccioso, che
d'adone e d'a- starte col vizio della lussuria eziandio la virtù miracolosa delle
da barberino, i-208: lo decimo [vizio] dich'io / che redde forte
morale, liberazione dalla corruzione, dal vizio; elevazione spirituale. cantù, 2-163
di un contratto di compravendita (un vizio della cosa acquistata: vizio redibitorio)
compravendita (un vizio della cosa acquistata: vizio redibitorio). -azione redibitoria (anche
o anche ai sensi, al vizio. calogrosso, 42: verso di
., 4-3 (i-iv-378): ogni vizio può in gravissima noia tornar di colui
refrattarie / al magistero, / il vizio presero / di dire il vero. moravia
ma devo compatirlo, perché è un vizio del secolo l'amare le cose più navigate
aquilano, 184: se ben regge el vizio in qualche parte, / ché non
non assai mature, acciò non contragano vizio. l'olio dopo un anno non regge
vede che il racconto di amato, per vizio di copista o dell'autore, non
si regge, ibidem, 28: è vizio tor via le parole che egli a
di una serva o servitore che, per vizio di sua natura o di suo costume
valore iron. e riferito a un vizio o a un difetto. bonagiunta,
toccava. 9. virtù, vizio, facoltà o sentimento che regola s
). tasso, n-iii-1017: il vizio corrompe il giudizio del principio non altrimenti
donne cose assai. agostini, 64: vizio,... io vorrei oggi
orgoglio. arrighetto, 243: il vizio triunfa e regna ne'popoli e grande
la virtù che allora regnava ed il vizio che ora regna non bissino più chiari
vicino. guittone, 144-15: in vizio d'odio corpo, alma, podere,
essempio del male, il modello del vizio, la regola e il compasso della malizia
possesso. romagnosi, 4-1050: il vizio di violenza 'quod vi factum '
reiterazione ': termine de'retori. vizio d'infilzar parole significanti una cosa medesima
244: io conchiudo che 'l loro minor vizio è degno del remo. porcacchi,
di modestia: remoto da qual si sia vizio che macchi la vita privata, è
, più grata, ma anche dal vizio della cantilena più remoti si tengono.
quale è mortificativo. landino, te1 vizio è al tutto remoto dalla natura umana
], grandiose e remotissime da qualsiasi vizio. -discordante. sanudo,
a ciascuno il suo debito secondo il vizio o la virtù, le passò [le
caminerà in quella guisa che volete senza vizio e si maneggierà. ed eguale all'altra
entro sia renduta. -prigioniero di un vizio, di una passione. scala del
cosa ragionevole dirò contra quegli [il vizio della carne] che possiede cose ragionevoli
, perch'elli indusse ogni retà, vizio e peccato. campofregoso, i-23:
scellerato, turpe, abietto (il vizio). s s giamboni
-al figur.: impedire o aborrire il vizio, le ingiustizie. canigiani,
negli uditori od a scemarli un qualche vizio. 6. erto, ripido
vi è tolleranza, non vi è vizio nel mio possesso. dunque debbo esser
ottenere un determinato effetto stilistico o come vizio espressivo (una particella, una parola
e così la replicazione degli atti è vizio grande. idem, 9-40: progresso:
, un desiderio, un'inclinazione, un vizio, ecc.). -in partic
o il dominare un'inclinazione, un vizio, un comportamento biasimevole.
fra i reprobi, stanno tra il vizio e la virtù, senza osare di
lectava { alfonso di napoli] etiam del vizio detestando et abmominevole per tutto il mondo
de la sodomia, per il qual vizio minano li sttadi, le terre e citade
signorie e tandem le republice per tal vizio sono mal capitate e minate e venute
un desiderio, a un pensiero, al vizio, a una tentazione, al peccato
in altri assai, che, dal vizio partendosi, vogliono alla virtù ritornare?
la ragione in qualche parte resiste al vizio, se ben da quello e superata,
. e con questo uso lascierà questo vizio. lorenzo de'medici, 7-107:
: 'avere il restìo 'dal vizio che hanno certi animali di fermarsi:
cavallo). -sm.: il vizio dei cavalli restii. tommaseo [s
tale o tal caso; restone è il vizio. 2. sm. cane
5. contenere, reprimere un vizio, una tendenza moralmente negativa o anche
29. diminuire, venire meno (un vizio, una sensazione, una condizione)
restringimento dello spendere e risparmio, è vizio che tutto 'l giorno si vede. m
-ant. raffrenamento, repressione di un vizio, di una tendenza, moralmente negativa
nulla. rosmini, 2-3-267: il vizio fondamentale è nella logica, secondo lui,
ciascuno con sottospecie o con a fronte il vizio correlativo. le figure di parola si
se stessa, e perciò è il vizio più difficile da eliminare. cassola,
). savonarola, 10-107: el vizio della ingratitudine ha tre gradi: el
che si instaura a seguito di un vizio valvolare. l. ferrio,
assoggettato quest'organo nello stabilirsi di un vizio valvolare. = comp. da retro
, reprimere una tendenza negativa, un vizio. alfieri, iii-1-75: il secondo
per ingegni delli poeti; né intendere vizio d'altrui, se non con questo patto
. muove sonante e minacciosa a percuotere il vizio, a revocar la virtù.
una persona) o infame (un vizio). tommaseo [s. v
tempi di re filippo, riabilitare il vizio e il misfatto; ma incominciò sin dal
-liberare dalla servitù d'amore o dal vizio. guidiccioni, 5-162: apri
guerrazzi, 1-123: antico è il vizio, né si vorrebbe senza ingiustizia apporre
quello ch'i'ho detto contra il tuo vizio; e a colui di lussuria,
richiedermi. -con riferimento a un vizio o a una virtù: essere lontano
in alto core, / ed ogni vizio da noi si ribella, / seguendo
4. intr. ricadere nel medesimo vizio. carducci, iii-24-287: non potendo
dello stato, sono giudicati aver qualche vizio o difetto che li rende non atti a
ci ricaddi, pur troppo [nel vizio del fumo]. moravia, 25-98:
6. intriso in modo evidente di un vizio. della porta, 8-134: uomo
: quel lucibel, ch'era nel vizio intriso, / giù ricascò con lagrime e
doma e castiga la carne lussuriosa e ogni vizio spegne; e per lo pensiero della
anzi virtute / che gran ricchezza posseder con vizio. maestro sanguigno, 73: meser
, viii-1-192: la povertà non è vizio, e perciò non ha a imporre
di cristo], 1-24-4: non sarà vizio alcuno che non abbia il suo peculiare
/ leggi del fato: negata al vizio, / è ricompensa amica / della dotta
giamo in questo mondo punito il vizio e ricompensata la virtù (che
: avendo cominciato dalla virtù e dal vizio, che sono il modo primiero da riconoscere
annullava appunto queltindissolubile unione per riconosciuto vizio organico costituzionale di lui. codice civile,
, fa'che niuna fascia ricuopra quello vizio. poliziano, st., 1-101
d'illustrare, almen di ricoprire il vizio, tanto ha ella possanza. caro,
sì ti rispondo che quello non era vizio,... l'una perché quello
2. biasimare di nuovo un vizio. b. vannozzi, i-143:
noi abbiamo dannato più d'una volta questo vizio e lo ridanniamo di nuovo.
più dispregio e aborrimento di sì sciocco vizio quivi registra alcuni versi affettati e ridicolosi
discorso avertire ogni persona da simil ridiculoso vizio [l'ostentazione], il quale
niente. -perché? -perché ho un vizio, che ridico tutto con facilità. manzoni
e ridondante, ch'e un'altro vizio dell'orazione incompatibile con la sublimità della
f. frugoni, v-280: il vizio consiste nell'eccesso o nel difetto: perciò
se siam veraci filosofi, assalire 11 vizio, capitai nemico del vero. idem,
femmine. caviceo, 1-147: qual vizio essendo delli antinati, non debbe redon-
impiegati. 6. correggere un vizio, un errore. buonarroti il giovane
, la orridezza ed il danno del vizio e facendogliene di quando in quando sentire
il mal uso ha ridotto tutto in vizio: / taverna è il tempio, il
a quella che è sola retta, come vizio a virtù, avendo esso platone detto
perfetta e veramente retta, e del vizio infiniti modi. -integrazione. gentile
più semplice della giornata, quasi per vizio, strozzava la gente.
, perch'elli indusse ogni riezza, vizio e peccato. bibbia volgar., vi-134
o riprovevole; praticare di nuovo un vizio. fra giordano, 7-98: se
perniciosi (una cattiva consuetudine, un vizio); avere riprese di virulenza (un
). lippi, 6-ia: il vizio rifiglia e mette il tallo. f.
condizione che i rifiuti dell'intemperanza e vizio. metastasio, 1-i-21: vii rifiuto
mandeville nega la differenza essenziale fra il vizio e la virtù, e qui parla riflessivamente
a farsi scorte alla virtude o al vizio, / da te vanteran sempre i lor
a'danni che ne cagiona questo enorme vizio dell'avarizia. vicoi 4-i-919: surse
di un'abitudine negativa, di un vizio. serao, i-268: la gente
lei era peggiore. -emendare un vizio o un difetto; rimediare a un'
l'ira, il furore; reprimere un vizio, una tendenza peccaminosa o biasimevole.
latini, rettor., 20-17: questo vizio ne conduce a diside- rare alcuna cosa
freno di ragione / e del carnale vizio le morse / stringendo naturai complessione,
il furore, una passione, un vizio ecc.). seneca volgar
., i quali salmi sono contro al vizio dell'ira e rifrenazióne a quella.
, 5-257: poiché lo scrivere è un vizio come quello delle sigarette,..
che noi useremmo, l'idea del vizio infistolito e insaziabile. -intr
valor glie spirte copre, / onne vizio dal cor caccia e metìga; / amore
questo regno,... per vizio... de'mercatanti e de'
mostruosità di fiumi d'oro, avviati al vizio! d. bartoli, 1-1-51:
, / reman tomo en santate dal vizio purgato. marini, iii-125: già vuoto
, come usanza pemiziosa e che tragga al vizio, ma io non sono di sì
, i-34: se la tragedia riguarda il vizio in quanto è odioso, la commedia
è detto pietra. agostini, 62: vizio,... infinite volte hai
chi si è dato tutto in preda al vizio. -sostant. f. f
6. diminuito nell'eccesso (un vizio). a. f. doni
veruna affettazione o da negligenza o da vizio nessuno, anzi dalle virtù dello scrivere
o una questione giuridica, come il vizio di un atto negoziale o processuale, la
dalla mdigenzia, virtù per rilevarlo dal vizio. ser giovanni, 3-401: allora il
16. emendare dal peccato, dal vizio, da un comportamento biasimevole; riportare
da barberino, i-215: l'altro [vizio] è di lui che piglia /
da un comportamento anche riprovevole o dal vizio e dal peccato o emendarsene. -anche
; confondere. agostini, 62: vizio, ch'i più sapienti del mondo fai
. buti, 2-528: dice che ogni vizio, che soderini, i-20: i
singhiozzo gridando contraria dirittamente per opposito ad alcun vizio, si e l'un l'altro
gregorio xvi. -dissimulato (un vizio). carducci, iii-16-244: lascivia
espediente per vincere una tentazione o un vizio, per riparare a un peccato, per
il tu per tu / tra il vizio e la virtù. nievo, i-vl-302:
per lo rimeritamento mostroe che non fue vizio, ma vir- tude ciò ch'elli
/ il peccatore che non lascia il vizio. bibbia volgar., vi-310:
la divozione ben presto e risorgendo ogni vizio, i zelatori pur risorgevano.
365: io ho rimirato il mio vizio nel suo vizio. -rifi.
io ho rimirato il mio vizio nel suo vizio. -rifi. guardarsi, osservare
(da un difetto, da un vizio, da una passione eccessiva, da una
milizia, i-36: allorché si dipinge il vizio, per renderlo ridicolo e disprezzabile,
sempre affannano chi è maculato di tale vizio. savonarola, 7-ii-58: non giovano
, / renunzian la virtù, nel vizio agreviansi / e vergogna nel fin con essi
simil. e al figur. correggere un vizio con insufficiente rigore, senza riuscire a
cavelle, ma è uno rampiastrare il vizio. gigli, 4-256: 'rampiastrare':
abiti capaci di ben figurare, il vizio sarebbe meno rimproverevole; ma invece adorna
limite; abbandonare il peccato, il vizio, un comportamento colpevole o comunque biasimevole
quello pensiero, un'altra fiata al vizio si rappressa. -attribuire ad altri
accusare gl'iniqui con la specialità di qualche vizio, o tassare un solo delle sue
prov. proverbi toscani, 325: vizio rinato, vizio peggiorato. rinaturalizzazióne,
proverbi toscani, 325: vizio rinato, vizio peggiorato. rinaturalizzazióne, sf. ricupero
della miseria, della malattia e del vizio, erano più spiccate, massime nei
6. infondere una qualità o un vizio in una persona. chiabrera, 1-i-15
mia. -nascondere in sé un vizio. n. franco, 7-211
morale. musso, ii-326: il vizio solo bratto, solo dannoso, solo
pecorone, sentendosi così rinfacciar così enorme vizio, né più né meno arrossì come
nell'animo (una virtù, un vizio). passavanti, 195: l'
rischiara. -perseverare con ostinazione nel vizio. delfico, iii-119: io non
non parlo a quegli uomini impestati nel vizio e cresciuti nella scostumatezza, ai quali troppo
o sazievole, onde si rinfrancano nel vizio. 17. rafforzarsi militarmente.
una malattia); diffondersi (un vizio); divenire critico (una situazione politica
: veggio ch'ogni giorno più [il vizio del gioco] rinfresca, / passando
l'odio); riprendere forza (un vizio). sacchetti, v-51: qual
cognizione ben sa andare unito a un tal vizio o per rottura di quel vaso
il numero è altrettanto. / il vizio ciascun dì si rinnovella. 24.
8-ii-168: a questa virtù è contrario un vizio che ha nome mobilità...
. taluni intendono per questa voce il vizio ottico, per cui il losco sembra guardare
, annidarsi (un sentimento, un vizio). muratori, 10-ii-72: all'
casa il suo lume, ogni uomo il vizio da ritentare 7 nulla mancato,
umana. -diffondersi nuovamente (il vizio). giulio strozzi, 16-76:
alle lascivie il morso, / gran vizio ormai qui si rinverde e spunta.
che dicono gli altri: nel qual vizio coloro che incorrono si chiamano riottosi.
, va bene; ma quando diventa vizio, è insoffribile. -gli uomini della mia
: il ripetere la medesima voce è vizio e indica meschinità di ripiego.
in lei. -essere dedito al vizio (una persona). loredano,
anco quegli spiriti che riposano solamente nel vizio. y porre la propria fiducia
giordano, 7-140: appresso gli riprende del vizio de la superbia, in ciò che
più ascosti e perciò più puzzolenti del vizio. -categoria a cui vengono ascritte forme
-occultamente insidioso (il male, un vizio). tommaseo [s. v
emendarsi da una colpa, da un vizio; ravvedersi. zanobi da strata [
un comportamento, un errore, un vizio; rimproverarlo a qualcuno. giamboni
. 2. condanna di un vizio, biasimo di un'azione o di
un errore, un difetto, un vizio, una colpa. antonio di
. fagiuoli, ix-95: chi contra del vizio alza le strida / debb'esser senza
nel male, nella virtù e nel vizio, nel dovere e nell'interesse; non
. 15. rendere manifesto un vizio, una virtù; scoprire un difetto
-al figur.: senza perdersi nel vizio e nel peccato. attribuito a
ch'egli na la zucca e il vizio brutto / che lo tengono a galla nel
a far cessare un'abitudine, un vizio, ecc. mazzini, 1-237:
abitudini, tenacissime per essenza e per vizio d'educazione, possono rompersi senza urto e
altrettante a me per ser vizio di cose vostre. sbarbaro, 1-215:
correggere una condotta riprovevole, estirpare un vizio. s. caterina da siena
la disordinata vita nell'ordinata e divefleme il vizio. 2. medie. disus.
gli anziani. agostini, 62: vizio, ch'i più sapienti del mondo fai
, 1-32 (i-395): se qualche vizio in loro si truova, si sforzano
de'buoni, lasciate, dico, quel vizio indicibile, lasciate quel maledetto vizio che
quel vizio indicibile, lasciate quel maledetto vizio che tanto ha provocato l'ira di
. -figur. lasciarsi coinvolgere nel vizio o nel peccato. g.
della virtù e verso la strada del vizio è pericolo che noi ci rivolgiamo.
.. sono più tosto inchinati al vizio, che alla virtù: dispregiatori, incostanti
-figur. peccato, colpa, vizio. saccenti, 1-2-66: s'io