sopra la mensa. né lo empiersi di vivanda amendue i lati della bocca sì che
estremità delle cose. riesce abbrustolata la vivanda che si fa riscaldare senza l'aggiunta
-l'acqua in cui ha bollito qualche vivanda o erba medicinale o altra sostanza di
/... / sì di vivanda, che stretta di neve / non rechi
ir con altri alla mensa, né vivanda / domestica gustar, ov'io non pria
5. ant. acconciamento di una vivanda; condimento, salsa. salvini
. e tutto ch'egli prenda sua vivanda in acqua, nientemeno
monsignore, in buona fè ella [vivanda] m'è piaciuta molto. -se m'
ma conviene che si porti la vivanda. = lat. mediev.
ha a bere, o su la vivanda, che altri dee mangiare, per
ancora disse ipocras, che se la vivanda è piacente e amabile allo stomaco, con
la mensa. né lo empiersi di vivanda amendue i lati della bocca sì,
, ii-767: di carni ammanivan la vivanda / per la figlia del sole.
interviene, che 'l veneno in qualche vivanda preparato per un signore ammazza il primo
.., hae virtù d'amminutar la vivanda e 'l nodrimento, acciocché vada leggiermente
cui vapore ammorbidiva a lento vapore ogni vivanda, senza distruggerne il sapore.
dante, preliba, cioè antigusta di quella vivanda. = comp. da anti-4
, venne sì grande fame e caro di vivanda nell'oste. petrarca, 37-106:
era allora per me tutta una appetitosa vivanda. bacchetti, i-389: avevano ospiti
perch'egli appicciolava ciascuno giorno la sua vivanda. idem [crusca]: tolle [
appuntino che anche dal modo di cuocere una vivanda si può desumere la storia di un
gli aquilonari sogliono mangiare e vendere per vivanda molto preziosa e delicata. =
armi /... / sì di vivanda, che stretta di neve / non rechi
arrabbia, / fece che in copia la vivanda apparse / e ne fe'dono a
tutti in un istesso tempo arrivano della vivanda, e si mettono in bocca il boccone
del pesce, e di qualunque altra vivanda). g. villani,
, 8-78: trovando gli arrosti e la vivanda della cena de'franceschi a fuoco.
: e così vennono a cavare la vivanda della crosta; e 'l primo che assaggiò
convitato, che alla mensa di una vivanda sola non avesse appetito per più che
per due mesi, e feciono assortire la vivanda tanto per uno. storia nerbonese volgar
zea macinata sottilmente, et è una vivanda da sorbire, come un sugolo,
191): « facendo egli una vivanda di lenti, la quale e'chiamano ateram
altra le ben attesa / d'ogni vivanda, e non le manca nulla. encomi
altri ha a bere, o su la vivanda, che altri dee mangiare, per
testi fiorentini, 198: mangi legieri vivanda e poco, e dimori e posi
e dimori e posi, tanto chela vivanda sia avallata. idem, 199:
e baccanali. 2. la baccanal vivanda: il vino. aretino, 1-104
bandigióne, sf. ant. imbandigione, vivanda. capellano volgar., ii-347:
una confezione, una manipolazione, una vivanda, un pasto, un dolce,
consi glio che bastevolmente abbia vivanda, e fare che la fame
. minestrone abbondante e pesante, vivanda grossolana. garzoni, 1-466:
vivande, voi tinframmesso fra l'una vivanda e l'altra. in somma,
. da bevere, col sufi, di vivanda. bevandière, sm. letter.
: perciò che delle molte maniere di vivanda e di beveraggio, che dinanzi recate
, 64: biancomangiare è quella sorta di vivanda fatta di fior di farina e
frasi, come imo che assaggi una vivanda, dove trovi un sapore strano. giusti
sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d'
secento a ottocento persone... la vivanda andava loro, e di quella lo
v'avea la gola, / che vivanda era troppo delicata: / e riputato avria
rassegnazione. 3. cibo prelibato, vivanda eccellente, saporitissima. boccaccio, 8-80
degna e convenevole cosa che con più cara vivanda secondo la mia possibilità io vi dovessi
cuochi e i bottiglieri, che apparecchiano la vivanda, perocché sabino vuol cenare. aretino
brodo è quello in che è cotta alcuna vivanda onde si mangia; ma broda è
4. per estens. qualunque vivanda liquida. seneca volgar., 3-302
guerra buccèlla secca, che 'n pace ogni vivanda. cavalca, 19-386: la buccèlla
delle stazioni, dove si serve qualche vivanda fredda (buffò freddo). ojetti,
; voi l'inframmesso fra l'una vivanda e l'altra. in somma, voi
cacimpèrio { cacimpèro), sm. vivanda composta di cacio grattato con burro,
le cose turberanno per paura, e la vivanda che andranno per l'altre città caendo
sacchetti, 124-44: e considerando che questa vivanda conveniva tutta andarne in cafarnau, se
-tenere in caldo, mettere in caldo una vivanda: vicino al fuoco, perché non
e dissele: « va e porta questa vivanda a buovo, che mangi ».
7-3-86: talora colgo di mano mia la vivanda delle prime tavole per la sera,
, conv., i-1-14: la vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere
nota che * cardinali 'è una certa vivanda di più cose in guazzetto: *
qualità di carne da mangiare; vivanda, manicaretto composto di carne.
2. quantità di carne, vivanda, cibo di carne. forteguerri,
carena, 2-265 '* lesso ', vivanda di carne lessata, cioè bollita o
così chiaman quella cassa, dove / la vivanda sta chiusa e trattenuta; / per
. termine milanese per dire cucinare alcuna vivanda come si suole il carpio o carpione
vi-n-193 (12-7): ogni buona vivanda vi sia in banno; / per lume
affinché da questa, comunque intrisa di vivanda, non venga bruttata la tovaglia.
2. il seme del cece; vivanda a base di ceci: minestra di
. -fare buona cera a una vivanda o alla mensa: gradirne, farle
si mangia; nutrimento, alimento, vivanda. latini, rettor.,
de'cibi non voleva se non una vivanda sola, e il forte era lesso,
pane ch'è mestiere a così fatta vivanda. idem, purg., 3-123:
dal tommaseo. cipollata, sf. vivanda a base di cipolle. beuincioni,
all'altra (un piatto, una vivanda, per servirsene; un oggetto,
. 4. ant. cibo, vivanda. pulci, v-65: molte cose
donne di parto per accomodarvi sopra la vivanda per desinare o cena. 6
apprestata, portata in tavola (una vivanda, una bevanda). -anche:
complesso delle sostanze aggiunte per condire la vivanda). machiavelli, i-534:
che il condimento dilicato sopra quella cotal vivanda fece, perché ella ti fu recata e
voi l'inframesso fra l'una vivanda e l'altra. bruno, 3-855:
rendere più saporita e sostanziosa una vivanda aggiungendovi il condimento adatto; dare
un condimento adatto (un cibo, una vivanda). bandello, 1-21 (
chi assolve l'incarico di condire una vivanda. = voce dotta, deriv.
necessari ingredienti (un cibo, una vivanda). 4. figur. sottoporre
si portava il farreo, ch'era una vivanda fatta di farro. milizia,
: lo re di persia gli diede vivanda, ed egli gli consentì la sorìa,
la francese. 10. vivanda (composta per lo più di ortaggi)
, o credendogli vincere per fame, vivanda andare non vi lasciano. guittone,
cochi in quel giorno, qual sorte di vivanda conviene, e quale affi vecchi e
il nostro amoroso signore, in miracolosa vivanda e bevanda in lui trasformata e conversa,
un convitato che alla mensa d'una vivanda sola non avesse appetito per più che per
nel quale il convitante è esso bevanda e vivanda. 3. disus. l'
ogni banda / eran coperti de ottima vivanda. 10. disus. carico
. dall'imp. di coprire e da vivanda (v.). coprocrazìa
dietro le bagasce e le cornute della vivanda del padrone. = provenz. cornuda
monti, x-2-357: mortale / corruttibil vivanda non confassi / a palato immortal.
pane ch'è mestiere a così fatta vivanda. idem, inf., 5-37:
a pascierse de ve- neno con altra vivanda mesto. lapo gianni, ii-494: tua
10. sm. ant. cibo, vivanda cotta. cavalca, 16-2-98: lasciami
volta sola, non riscaldato (una vivanda). crescenzi volgar., 9-35
deve, però che 'l sulo assaggiare la vivanda pare che gli sia stato davanzo.
: * crema ',... vivanda fatta di panna, mista con tuorli
mandare alla sua cucina, e trame la vivanda, e ciò che in quella si
che i buoni cucinatori conducono bene ogni vivanda. tommaseo-rigutini, 701: 4 cucinatore
, che per molto cara o dilettevol vivanda, avendol messer neri ordinato, fu messo
appitito di mangiare aiuta a cuocere la vivanda. campanella, 1043: se per
gusto, e si conosce che quella vivanda gli fa prò, diciamo: la tal
gli fa prò, diciamo: la tal vivanda gli ha toccato il cuore.
cochi in quel giorno, qual sorte di vivanda conviene, e quale alli vecchi e
dapàlis, da daps dapis * cibo, vivanda '. dape, sf.
). ant. e letter. vivanda, lauto e abbondante cibo; banchetto
pavoni et uccelli di diverse maniere in vivanda si davano. boccaccio, dee.,
pavoni et uccelli di diverse maniere in vivanda si davano. intelligenza, 209:
troppo prezioso e nobilissimamente apparecchiato, cioè vivanda reale in cui son tutte maniere di
del nilo], che consumò la vivanda che aveva, e poi consumata la
che aveva, e poi consumata la vivanda, mangiò delli uomini, e niente ne
le cose turberanno per paura, e la vivanda che andranno per l'altre città caendo
e per parlare, e per menare la vivanda a'denti;... e
buona derrata, dare parole e pigliare vivanda. d. bartoli, 9-25-6: chi
di babilonia, si gli mancò la vivanda, e non trovava niente da mangiare.
; / e quante donne può pigliar, vivanda / tutte destina a un animai vorace
nella nefanda / mensa, la detestabile vivanda. manzoni, 1080: è accusato di
d'assai gente, e di molta vivanda, e d'ogni altro fornimento,
alcun cibo di malizia, non prendere vivanda alcuna di piaceri,... digiuna
digiuni fanno morire altri per la povera vivanda. bibbia volgar., v-470: dal
vorreste? -rompere il digiuno con la vivanda della vostra pietade. foscolo, xiv-405
nodrire dilettosamente i vostri membri di buona vivanda, cioè il vostro corpo. mascardi
bencivenni, 4-11: questo pane è vivanda a diritto che ella spegne tutte le
t'ha condotto a tale / ch'ogne vivanda mangi sanza sale, / sì fortemente
adriani, 3-1-352: non ricusiamo una semplice vivanda senza condimenti e dissipita. tassoni,
che tra quegli della cittade la detta vivanda temperatamente debbiano distribuire. francesco da barberino
d'avere proprio; distribuite tra voi la vivanda e 'l vestimento non egualmente, ma
/ quando ne sarà ora! / o vivanda dolcissima, / la fame mi divora
note al malmantile, 2-76: una vivanda poco salata si dice * dolce di
onore è il discemere che tu appetisci una vivanda dorata nella superficie, ma dentro vana
molto manipolato (un cibo, una vivanda). pindemonte, 211: quando
sotto l'imposto / pondo d'una vivanda, egli è conforto / debole il
/ debole il ripensar che di francese / vivanda dotta sotto il pondo geme.
impinguarono, che si nutrirono della vera vivanda, di cui il gregge umano deve
che col dormire aiuta molto a cuocer la vivanda. s. degli arienti, 78
tua venuta ha per tuo amore duplicata la vivanda. bibbia volgar., x-546:
più che tormento o vino o vivanda altra. n. quirini, ix-21:
e di facoltà, d'animo e di vivanda. -letter. seguito dalla prep
espresso. -anche a indicare una vivanda che si prepara sul momento.
espulsiva, cioè ch'ella caccia fuori la vivanda quand'ella è cotta. tesauro,
.., non arrise a tal vivanda. salvini, 39-v-45: né mancano
, gustosissimo (un cibo, una vivanda, un sapore); di eccellente qualità
grandemente d'assai gente e di molta vivanda e d'ogni altro fornimento. dante
, la quale a tanto esterminio di vivanda venne, che una maria, avendo
mensa intanto addur gli estremi / de la vivanda il con- tadin cortese; / adon
per quella 4 santissima 'bevanda e vivanda, che è l'eucarestia, detta
vi-11-193 (12-6): ogni buona vivanda vi sia in banno; / per lume
. 2. il fagiano come vivanda; carne di fagiano. guittone,
che, cotto, si consuma come vivanda. gemelli careri, 1-v-250:
: ne'giorni di magro l'ordinaria vivanda si era un pesce rancido, cotto in
il seme, commestibile, del fagiolo; vivanda a base di fagioli: pasta e
trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna. sacchetti, v-260
in tavola il piatto nazionale, la vivanda delle vivande, qui: il 4
mensa, o tu schifo rifuggi / ogni vivanda, e te medesmo rendi / per
): le mie fanciulle gridano a vivanda, / e non fìnaro sera né mattino
pane ch'è mestiere a così fatta vivanda, sanza lo quale da loro non potrebbe
22-246: orsù, mangiate / la vivanda e bevete questo vino, / qui
: quelli e questi prendano la mia vivanda col pane, che la farà loro
fare e usare si è quando la vivanda si è presso che cotta nella terza
si portava il farreo, ch'era una vivanda fatta di farro. = voce
scipito, insipido (un cibo, una vivanda, un sapore e, al figur
di legni. favata, sf. vivanda a base di fave; piatto di
faverèlla (favàrella). ant. vivanda di fave macinate e impastate con acqua
favétta, sf. ant. vivanda di fave cotte; faverella.
di buona tavola. 2. vivanda preparata, in vari modi, con il
. per metonimia. portata, piatto, vivanda (per lo più a base di
', e 4 portata, cibo, vivanda ', deriv. da fero 4
che 'cardinali 'è una certa vivanda di più cose in guazzetto: 4 manigoldi
: l'arcadore in gualdana andando caendo vivanda, tutto troverà, meno, se è
fétta, sf. parte di una vivanda, di un cibo, di un
fette; in fette: affettato (una vivanda, un frutto, ecc.)
d'este, 2259: fiamma da vivanda con quattro maneghi. d'alberti [s
a sedere, intingono le dita nella vivanda, bevono d'un fiato i calici
17-2): le mie fanciulle gridano a vivanda, / e non fìnaro sera né
, pregiato (un cibo, una vivanda, un vino, un liquore).
d'oro / coperti d'una finissima vivanda. caporali, i-53: quindici libre
euripilo a patrodo, finito, una vivanda composta di farina e di vino e
vino e di cacio trito, la qual vivanda euripilo non avrebbe ordinato, avendo dal
/ amava, invano, la fiorii vivanda, / il dolce loto, cui chi
canuti naviganti / offrendo pii la floreal vivanda. serao, 1-8: ella restò interdetta
trattati antichi, 99: quando [la vivanda ammassata nello stomaco] è ben
lo forniremo di navilio / e di vivanda. comisso, 5-276: fornì la
de'cibi non voleva se non una vivanda sola, e il forte era lesso,
una cena fredda. -sostant. vivanda preparata per essere mangiata senza essere riscaldata
alla franzese, un intingolo, una bona vivanda. pignotti, i-25x: -tu mi
olio o nel grasso bollente (una vivanda). a. f. doni
insalate e d'ogni frigida e dura vivanda. sannazaro, iv-94: la noce
rifritto. 5. sm. vivanda composta di cibi cotti nell'olio o
sf. l'operazione di friggere una vivanda; il modo di cuocerla.
atto del friggere, e anche la vivanda fritta. verga, i-352: l'
v'assicuro! -frittura bianca: vivanda composta di cervello, di animelle,
; ché « assai vino, assai vivanda li era data ». pea, 1-362
(fromentièra), sf. ant. vivanda a base di frumento bollito.
s. v.], 'fruttata', vivanda o torta di frutte cotte e giulebbate
; appena tolto dal fuoco (una vivanda). pindemonte, 1-159: altri
, appena tolto dal fuoco (una vivanda, una bevanda); essere appena sfornato
. -appena tolto dal fuoco (una vivanda). pascarella, 2-368: gli
dal fuoco, essere bollente (una vivanda). sacchetti, 124-42: avea
un sapore aspro e sgradevole (una vivanda cotta su un fornello che emette troppo
fuoco: mettere a cuocere (una vivanda); mettere sul focolare perché bollano
tapsi di rame, ora risi, ora vivanda di tormento con un poco di carne
per la carne tenera, un'ottima vivanda. -per estens.: gallo in
per la carne che costituisce un'apprezzata vivanda. -per estens.: la femmina
gambero di mare (molto apprezzato come vivanda). = acer, di gambero
qui ti conviene far del corpo sacco alla vivanda fina. hai ganascia, bonissima epa
più grata / in gargozzo affamato entra vivanda. pindemonte, 216: andiamo /
231: la più ordinaria e meglior vivanda ch'egli abbia sono i gatti selvatichi.
..., e così ogni altra vivanda, anzi gaudiosamente mangiare, esclamò [
con brodo raffreddato e rappreso (una vivanda). bellincioni, 256:
degna e convenevole cosa che con più cara vivanda secondo la mia possibilità io vi dovessi
morali volgar., 26: la vivanda che l'uomo getta incontanente che l'ha
se gli altera la bile / delicata vivanda, / ritorni al pan di ghianda
bencivenni, 4-11: il pane e la vivanda che tu prendi nel sacramento di su
, siccome fae il ghiottone la buona vivanda, che alcuna volta la tranghiottisce sanza
ghiottézza, sf. ant. vivanda appetitosa e raffinata.
11-125: ma 'l suo peculio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'
; che manifesta spiccata predilezione per una vivanda (ed è seguito in questo caso
: dimori e posi, tanto che la vivanda sia avallata, già sia ciò ch'
, 22-246: orsù: mangiate / la vivanda e bevete questo vino, / qui
desinare era giunta, e che la vivanda era pronta. differissi per tanto l'ultima
.. / o abian diamanti per vivanda / pel tuo giudicio, che già mai
ha condotto a tale / ch'ogne vivanda mangi sanza sale, / sì fortemente
[s. v.]: la vivanda è alla cottura giusta. giusto di
v'avea la gola; / che vivanda era troppo delicata. marino, 10-263:
.. che non si nutriscano di vivanda dolce, e fatta di farro pesto
grandemente d'assai gente e di molta vivanda e d'ogni altro fornimento che fa
più che delle lamprede; è una vivanda da gran maestri. 8.
trovatolo grasso, pensò lui esser degna vivanda di cotal donna. filicaia, 2-2-308
-relig. cibo grasso: carne o vivanda che contengono carne (sono proibiti dalla
-succulento, appetitoso (un cibo, una vivanda). cavalca, 9-9: s
gratinare, tr. cuocere una vivanda fra due fuochi o al forno,
, gratomèa), sf. ant. vivanda a base di carne tritata e di
chimentelli, i-m-i-99: s'awentarono alla vivanda e sì di buona voglia la tolsero
17-1): le mie fanciulle gridano a vivanda. francesco da barberino, 14:
con poco umore ed a fuoco lento una vivanda. = iter, di grillare1.
carne della coscia di un animale come vivanda. della porta, 1-328: oh
la carne della groppa degli animali come vivanda. s. degli arienti, 268
5-279: l'arcadore in gualdana andando caendo vivanda, tutto troverà, meno, se
(anche gualdaffo, sm.). vivanda statuti del castello di montorio [rezasco]
al nemico che con gualdana va caendo vivanda. dante, inf., 22-5:
comp. dall'imp. di guardare e vivanda (v.), sul
. -alterare il sapore di una vivanda; rendere immangiabile. epicuro,
e fanno peccato, e guastano la vivanda di che un altro uomo potrebbe vivere
269: 4 zucchero non guastò mai vivanda. zucchero e acqua rosa, non
per me destinasse che a condimento di vivanda. — in guisa da: seguito
, e poi / ti fa sempre gustar vivanda nuova. serdonati, 9-504: era
: quando puoi trovare / chi mangi tal vivanda, / a lor mi racomanda,
, ii-535: questa... è vivanda nobile e cibo gustevole, che sazia
.]: gustosamente mangiare... vivanda gustosamente preparata. calandra, 116:
. e tutto ch'egli prenda sua vivanda in acqua, niente meno fa suo
o, anche, singola portata o vivanda. giamboni, 10-33: avegna
, preparare un pranzo consueto o una vivanda. -anche assol.
grano imbiondiva. -rosolarsi (una vivanda). savinio, 480: cesca
fare una cena dove ognuno portasse una vivanda, e però s'imborsarono le vivande
. e f. invar. spreg. vivanda scadente, mal cucinata, male servita
. ai porci. -per estens.: vivanda o bevanda o medicina di pessima qualità
. imbrodolo, sm. disus. vivanda, intingolo che imbrodola facilmente.
persone innocenti. 2. region. vivanda composta di varie verdure mescolate con uova
ché tosto se ne disperassero per tale vivanda vedere, se ellino sapessero come loro
. passare nel pan pesto (una vivanda). canti carnascialeschi, 1-211:
impanatura1, sf. il passare una vivanda nel pan pesto. = deriv
] e non saprebbono vivere di queirimpastata vivanda. nardi, ii-195: la natura
. -per estens.: preparare una vivanda alquanto elaborata. de amicis, xi-235
., 4-9 (452): la vivanda venne, ma egli per lo malifìcio
... che si nutrirono della vera vivanda. -accogliere nuovi apporti culturali,
sotto l'imposto / pondo d'una vivanda. foscolo, iv-362: le balze
col far dell'impronto avevano dai signori vivanda, robe e danari. -impronto
in cui è cucinata o servita una vivanda. iacopone, 55-26: la cocina
-arrostito (un cibo, una vivanda). pindemonte, 12-511: strani
o vecchio, e niuno farsi mai vivanda / di tali scabre chiocciole dell'acqua,
'ndugio, ché noi avemo la vivanda, e li nostri nimici la fame
.. tu schifo rifuggi / ogni vivanda, e te medesmo rendi / per inedia
, passare nella farina (una vivanda da friggere). pulci,
involtato, passato nella farina (una vivanda). lorenzo de'medici, ii-291
gran loco era infermerà: / che la vivanda gli vedea portare [ai malati]
9. gastron. cospargere di liquore una vivanda, per lo più un dolce,
appuntito (un pezzo di carne, una vivanda, ecc.); passare da
or sul manco, or la prima vivanda, or la seconda, or la
vivande; voi l'inframmesso fra l'una vivanda e l'altra, in somma voi
-raffinato, ricercato (un cibo, una vivanda, un modo di cucinare, ecc
il cervello del delfino è una delicatissima vivanda, e non cede né poco né punto
fare un grosso sforzo per ingollare la piccante vivanda. bardi, 11-79: ingollava la
, più consistente; legare (una vivanda). a. cocchi, 4-2-22
n. franco, 4-126: cotal vivanda, quanto più sottilmente ne scrivo,
aceto o limone (un cibo, una vivanda). -anche scherz. burchiello
introdurre sostanze aromatiche o condimenti in una vivanda attraverso i fori appositamente praticati; steccare
, ben cucinato (un cibo, una vivanda). anonimo veneziano, lxvi-1-69:
/ e fa ch'io mangi della tua vivanda. granucci, 2-105: fece ulisse
(del pollame). -anche: vivanda preparata con frattaglie. vasari [zibaldone
ii-259: egli ode l'una / lodar vivanda, o l'altra, e curioso
4. sostentamento, alimentazione; cibo, vivanda. - anche al fìgur.
ricadono a sedere, intingono le dita nella vivanda, bevono d'un fiato i calici
. assol. tose. servirsi di una vivanda, prendere cibo; attingere. -
cucinata o con cui viene condita una vivanda. - per estens.: la vivanda
vivanda. - per estens.: la vivanda stessa. -anche: vivanda resa
la vivanda stessa. -anche: vivanda resa gustosa e appetitosa da abbondante sugo
condimento; manicaretto. -spreg.: vivanda troppo elaborata. cellini, 1-124 (
, i-1-471: se alla conditura della vivanda mancava o la droga d'oriente o
olio, nella quale è cotta una vivanda soda. nel che l'intinto differisce
pane nell'intinto. -per estens. vivanda. cicognani, 2-163: uno di
-stantìo (un cibo, una vivanda). calvino, 1-159: i
intramettere che per molto cara o dilettevol vivanda, avendol messer neri ordinato, fu
. indurirsi, rapprendersi, essiccare (una vivanda). tommaseo [s. v
di mettere ciascuno a comune la sua vivanda. 2. ant. importato
preparare in così breve tempo sì tarda vivanda. achillini, ii-208: non già
). 4. gastron. vivanda costituita da ingredienti opportunamente preparati, poi
inzimino, sm. tose. vivanda preparata con una salsa piccante di
zucchero in una bevanda, in una vivanda. -anche al figur.
zucchero in una bevanda, in una vivanda. = femm. sostant.
zucchero in una bevanda, in una vivanda. -anche al figur.: lusinga
per me destinasse che a condimento di vivanda. 15. locuz. -ire a
/ ir con altri alla mensa né vivanda / domestica gustar, ov'io non pria
sm. tose. cibo squisito, vivanda prelibata; bocconcino gustoso, leccornia;
, vi-ii-193 (12-8): ogni buona vivanda vi sia in banno; / per
. lampredata, sf. ant. vivanda a base di lamprede, piatto di
misero in nelle lancie in modo di vivanda e al fuoco. -specie di
prima della cottura, per rendere la vivanda più saporita e tenera; condire con lardelli
cosse a iacob la vivanda da mangiare; al quale quando venne esaù
fame e si vede innanzi una buonissima vivanda guardata da un cane mordace: la
latte e con altri ingredienti (una vivanda). -minestra lattata: con brodetto
battista, iv-96: non più lauta vivanda a mensa fumi, / né bacco
è quello in che è cocto alcuna vivanda onde si mangia; ma broda è lavatura
vaso usato in lombardia per cuocervi la vivanda, e chiamasi dai paesani lavezzo: ed
e sano..., chiede la vivanda come bestia muta. 2
o di altri ingredienti opportuni, una vivanda più o meno liquida. artusi,
l'aggiunta di opportuni ingredienti (una vivanda, per lo più liquida).
. ant. piatto di lenticchie, vivanda a base di lenticchie. trattato
'. lésso2, sm. vivanda di carne lessata in acqua bollente salata
: de'cibi non voleva se non una vivanda sola, e il forte era lesso
. come rimane ai mangiatori de la vivanda la quale si rimane e levasi e riponesi
l'invito, ché mortale / corruttibil vivanda non confassi / a palato immortai;
vuol qui tosto seguitarmi, / sì di vivanda, che stretta di neve / non
cetrangole. anonimo veneziano, lxvi-1-99: vivanda detta limonia. a tiare questa vivanda
: vivanda detta limonia. a tiare questa vivanda per xn persone, toy vi polastri
. cavalca, 16-2-14: cossegli certa vivanda e quando la doveva condire col mele
lodrétto, sm. ant. vivanda. francesco da barberino, iii-131
che è l'uomo se non lordura e vivanda di vermini? egli è..
sacco di sterco in sua vita, vivanda di vermini in sua morte. bandello,
note al malmantile, 1-218: una vivanda poco salata si dice * dolce di
cotte e sminuzzate. -anche: vivanda grossolana, rustica, poco raffinata;
la madia che odora / serbò la vivanda più buona; / e lo accoglie
, insipido (un cibo, una vivanda). batacchi, i-179: infradiciata
. relig. cibo magro: cibo o vivanda di cui la legge ecclesiastica consente l'
di porco, cucinata e servita come vivanda, oppure confezionata in salumi.
la mensa / con diligenza, e la vivanda basta / e basterebbe per venti compagni
7-83: nel tempo del verno legne e vivanda e la state malagevolezza d'acqua è
le ripascèo [le donne] della vivanda malcotta. leggi di toscana, 6-170
, 4-9 (452): la vivanda venne, ma egli per lo malifìcio
le noci col mallo / riesce una vivanda senza sale. varchi, v-57:
-portato, servito (un cibo, una vivanda). g. gozzi, i-25-76
, 1-124: è [la pattona] vivanda vilissima appresso di noi: e da
assaporare, gu stare una vivanda. testimonianze di travale, v-16-35
2. in senso concreto: cibo, vivanda, alimento; pietanza, manicaretto;
mangiare, nel quale non fu mai altra vivanda che arrosto, prosciutto, formaggio e
-ordinare il mangiare: fare preparare una vivanda o un pasto completo. boccamazza,
* questo nuovo e gentil manicaretto': vivanda detta 'mangiarétto', composta di più cose
che si consuma in fretta; spuntino; vivanda particolarmente saporita, appetitosa e prelibata;
, eh? 3. cibo, vivanda; pietanza, piatto, portata.
(ant. manicherétto), sm. vivanda particolarmente saporita e appetitosa, cucinata
dante, conv., i-1-14: la vivanda di questo convivio sarà di quattordici
migliore nello 'ndugio, ché noi avemo la vivanda e li nostri nimici la fame.
si possa. -per estens. vivanda (o ingrediente di una vivanda)
. vivanda (o ingrediente di una vivanda); cibo. romoli, lxvi-1-371
ottimo, ii-416: costui per povertà di vivanda si puose con imo fornaio a menarli
porzio, 3-187: fratelli, la vivanda che io stasera vi ho apparecchiata è
: carne macellata di vitella o vivanda di tale carne. folgore da san
macellata di tale bovino. -anche: vivanda cucinata con tale carne. tasso,
per antipasto in un sontuoso convito qualche vivanda usata fra'contadini e'maremmani. d
marinata [marinada), si. vivanda fatta marinare. -anche: condimento nel
: condimento nel quale si marina una vivanda. bandello, ii-1223: ho
mascè, sm. invar. gastron. vivanda composta di patate lessate, schiacciate e
. gastron. coprire con salse (una vivanda e, in partic., la
. gastron. coperto con salse (una vivanda). 15. gioc. tris
pavia. -derrata, genere alimentare; vivanda, cibo; bevanda. lippi
dante, conv., i-1-14: la vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere
in nieri, 3-122]: 'matuffi': vivanda fatta con farinata per lo più di
pezzo di carne (o di altra vivanda) tagliato in forma di disco.
.. tu schifo rifuggi / ogni vivanda, e te medesmo rendi / per
di tale pianta. -al plur.: vivanda a base di tale frutto.
da melate. 2. disus. vivanda preparata con mele cotte. iacopone,
serve per l'alimentazione: cibo, vivanda, bevanda; vitto, sostentamento;
trovasseno chi la dia loro [la vivanda], mensuratamente comperino una sola vivanda
vivanda], mensuratamente comperino una sola vivanda. = comp. di mensurato
vorrano, et nominata mente aqua et vivanda. testi fiorentini, 80: messere,
; e perché le ladre odorano d'ogni vivanda, parmi, tosto ch'io ne
vorrano, e nominata mente acqua e vivanda. statuto della gabella di siena,
tali uccelli, preparata e cucinata come vivanda. prudenzani, lxvi-1-112: altro,
, 9-176: a ogni messo di vivanda, si mutano tutti gli stromenti della
. fr. ant. mes 'vivanda, piatto 'e fr. mets 1
pane ch'è mestiere a così fatta vivanda, sanza lo quale da loro non potrebbe
costumato a pascirse de veneno con altra vivanda mesto. trattato delle mascalcie [tommaseo
bianco si fa il bianco mangiare, vivanda delicatissima e di pregio, in questo
in sé il diletto d'ogn'altra vivanda. de sanctis, ii-6-158: si
19-409: gli mandò abacuc, con la vivanda 2. figur. per antonomasia: la
similitudine che allora egli ha con tal vivanda. d'annunzio, v-2-558: due manovali
di medicina volgare, 28: la vivanda overo menestra deve essere di spelta,
valore alimentare; capitone. -anche: vivanda preparata con tale pesce. messisburgo
migliore nello 'ndugio, ché noi avemo la vivanda, e li nostri nimici la fame
. ant. anche le minèstra). vivanda diffusa nelle tradizioni e nelle abitudini alimentari
-anche: piatto, porzione di tale vivanda. -in senso generico: qualsiasi vivanda
vivanda. -in senso generico: qualsiasi vivanda o portata, porzione di un
-anche: cucinato, preparato (una vivanda). cavalca, 20-448: il
pasta alimentare per la preparazione di tale vivanda. pascoli, 1-187: ho ricevute
memoria. -sm. ant. vivanda di diversi tipi di erbaggi sminuzzati e
ir con altri alla mensa, né vivanda / domestica gustar ov'io non pria
al boccone, credendo che sia ottima vivanda, eh? -così a punto:
miràos, sm. gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di volatili o
mirràuse, sm. gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di volatili o
pepe, e di quelle si facea nobile vivanda, la quale etiam oggidì si chiama
. tanara, 2-184: fassi una vivanda detta con nome spa- gnuplo, da'
il sacerdote / a consacrar la mistica vivanda, / di subita dolcezza mi percuote
. aretino, 10-127: di poca vivanda si contenta il vivere de i modesti
delle vitelle e d'altri animali ridotto in vivanda. dai macellai dicesi 'moietta'.
presenterei il sano! -eliminare da una vivanda le parti non commestibili o non gradite
comp. dall'imp. di montare e vivanda (v.). montbrèzia (
messisburgo, 11: erano in essa [vivanda] di reine grosse in morelli in
-morselletto dorato o d'oro: vivanda prelibata. g. rucellai il vecchio
di cuocer vivande. 3. vivanda a base di carne, uova, formaggio
'morte': familiarmente, di celia, di vivanda che, condita in un certo modo
avanzi del pasto,... la vivanda non terminata, l'avanzo del vino
mosche di danari, non avete trovata vivanda da mangiare; ora andate a
che soprappo- nesi a ciascun piatto di vivanda servita in tavola per ripararla dalle mosche
vedemo che lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio e delle variazioni d'esse ricreazione
frustolo, avanzo (di pane, di vivanda). comisso, v-315: il
andare a male, guastarsi (una vivanda, una derrata). lippi,
2-xxiv- 1147: la 'focaccia impastata', vivanda d'orzo degli schiavi, era anche
il cibo o, anche, una vivanda squisita. -in partic. dolce munizione
colombini, 98: dio mi mosse vivanda e non à voluto ch'io muoia
umore salato 'e, anche, 'vivanda in salamoia o condita con sale '
sedete, / e non vi paia la vivanda strana. cantù, 2-589: intanto
, lxvi-1-100: quando è bolita questa vivanda, meti entro li caponi e le
di cottura, ben riuscito (una vivanda). messisburgo, 79: sbatti
, xlvii-33: « oh di pochi vivanda », / rispose in voce con sospiri
realtà del con avidissimo appetito alcuna vivanda di quelle che gidì regna assai l'ippocrisia
ben imbevuto, intinto nel sugo (una vivanda). ghislanzoni, 2-79: al
trovata composizione a'aromati; e a qualunque vivanda si mescoli, a pesce, a
ai bordi su cui poggia una determinata vivanda (e, per lo più di
ben pazzo colui / il qual prende vivanda a sé nociva / se a lui non
, e han troppi comodi e troppa vivanda in corpo. -dare noia alla
cosa che alcuni solamente per vedere una vivanda se la rechino a noia e non
(anche macellato e opportunamente preparato come vivanda); lombata. sanudo,
un rapnosetto, sm. region. vivanda a base di verporto sociale: verso
caponi. l'è il nosetto una vivanda che si usa la quaresima in alcuni luoghi
non mi noccia a gustar la suo vivanda. l. giustinian, 97: tu
dalla fame (un cibo, una vivanda). giamboni, 10-3: cominciai
bencivenni, 4-12: l'uomo dice che vivanda è sustan- ziosa, quand'ella
come pasto; alimento, cibo, vivanda. boccaccio, viii-2-158: le
bencivenni, 4-12: l'uomo dice che vivanda è sustan- ziosa, quand'ella have
questa (diceva io tra me) è vivanda nobile e cibo gustevole che sazia la
ma, chi gli piace, conferiranno alla vivanda quel gusto aromatico che ne accelera e
pianta, a un'essenza o anche una vivanda); trasportare il profumo dei fiori
dante, conv., i-1-14: la vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere
di sapore delicato. -anche: vivanda preparata con tale pesce.
sterilizzato. -sm. neol. vivanda a base di verdure, carni e
lette? -fare onore a una vivanda, al cibo, alla mensa:
: [rebecca] cosse a iacob la vivanda da mangiare, al quale quando venne
o vecchio, e niuno farsi mai vivanda / di tali scabre chiocciole dell'acqua
rassembrate al zucchero che mai non guasta vivanda veruna ove si ponga.
dante, conv., i-1-14: la vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere
semplicemente, servita al banco, una vivanda, una bevanda o, anche, un
erbe. messisburgo, 31: nella seconda vivanda furono... spalle di vitello
il giovanotto come per gettarsi su una vivanda immaginaria con un moto di fiera allo
accettare, da subire. - ostica vivanda: esperienza sfavorevole, dolorosa; inimicizia
/ più non si pasca d'ostica vivanda. a. bonciani, lxxxviii-1-320:
landò, 1-62: dell'ozimo, vivanda fatta d'intestina (et è di soavissimo
. -fare in padella: cucinare una vivanda ricorrendo a tale strumento di cucina.
una padella. -in senso generico: vivanda arrostita o fritta in padella.
si mangia anche il giorno un'altra vivanda chiamata paludà...; e non
. gastron. passare nel pangrattato una vivanda prima di friggerla; impanare. carena
3. cibo, alimento; vivanda. lambertucci, 48: ventura,
pane ch'è mestiere a così fatta vivanda, sanza lo quale da loro non
fasciculo di medicina volgare, 28: la vivanda overo menestra deve essere di spelta,
. panicata, sf. ant. vivanda preparata con chicchi di panico pestati e
dimin. panìccia, sf. vivanda preparata con farina (di frumento,
. franchi, 3-7-37: la maggior vivanda ch'io avrò sarà un panicciuolo ben
la luminara. -con metonimia: vivanda o pane confezionato con tale seme.
una piccola paniera e nutrichilo di poca vivanda. testi pratesi, 242: item
panièra2, sf. ant. particolare vivanda a base di carne e miglio.
{ paniza), sf. ant. vivanda fatta d'acqua e farina cotta (
fasciculo di medicina volgare, 28: la vivanda overo me- nestra deve essere di spelta
'. pantrito, sm. vivanda particolarmente leggera costituita da pane secco ridotto
macellato per essere cucinato (e la vivanda preparata con esso). anonimo toscano
spreg. pappa1, sf. vivanda costituita da mollica di pane cotta in
. 2. per estens. vivanda di vari ingredienti, con aspetto di
3. nel linguaggio infantile, cibo, vivanda (e assume senso scherz. se
frittelle. 3. per estens. vivanda prelibata, leccornia. fagiuoli, vi-121
papparòtto, sm. ant. vivanda semiliquida, in poltiglia; pappa (
(ant. papina), sf. vivanda costituita tradizionalmente da pane cotto in acqua
. ant. e letter. cibo, vivanda (anche di animali).
(ant. papolata), sf. vivanda troppo cotta, incoerente, simile a
tigli. 4. region. vivanda dolce e deliziosa. tommaseo [s
che sovrapponesi a ciascun piatto di vivanda servita in tavola per ripararla dalle mosche.
una tavola), imbandire (una vivanda, un banchetto). storia de
, vicino'e oveo ^ 'cibo, vivanda, per i signif. scient.
; ammannire (un pranzo, una vivanda). -assol.: preparare la tavola
'presso 'e 8
loro, sarà util trovata / questa vivanda. ariosto, 16-1: gravi pene in
commensali, dispensare, distribuire (una vivanda); mescere (una bevanda)
5-488: ella, ella mi partisce la vivanda, mi rompe il pane, mi
4-11: si dee l'uomo mangiare questa vivanda [l'eucaristia] come 'l bue
di sfamarsi; mangiare, consumare una vivanda (con partic. riferimento all'assunzione
avea saziati e pasciuti di sie dolce vivanda. boccaccio, 9-46: io non aveva
/ e quante donne può pigliar, vivanda / tutte destina a un animai vorace
suo campo aloggiate come se fosse la vivanda di che si avessero a pascere. zilioli
a bocca pasa, / per la miglior vivanda di toscana. tavola ritonda, 1-5
. 25. gastron. vivanda costituita da patate o altri legumi e
una cazza stagnata. -sm. vivanda che consiste in una poltiglia densa e
realmente esistente in natura. -come vivanda cucinata. bencivenni, 1-121: carne
fasciculo di medicina volgare, 28: vivanda facta d'uove è bono; di
mangiano carne lessa, insieme con quella vivanda che è detta 'cuscusu ', la
carne si sia, e da ogni altra vivanda la quale generi grosso e viscoso sangue
rassodato. -in senso generico: qualsiasi vivanda in cui, dopo una cottura eccessiva
8. pastume, sm. vivanda composta da svariati ingredienti e,
patata', v. spirito. -come vivanda. mazzini, 11-334: dal riso
e quelli e questi prendano la mia vivanda col pane, che la farà loro e
d'azeglio, 6-566: cotta la vivanda, che aveva la consistenza d'una
pavarata, sf. gastron. ant. vivanda lombarda e trentina a base di semi
. ornit. pavone giovane. -anche: vivanda confezionata con tale uccello.
in passato, come cibo. -anche: vivanda, piatto confezionato con la carne di
-carne macellata di tali animali; vivanda confezionata con tale carne. statuto
di s. domenico] di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser
vivande; zampetto. — -anche: vivanda cucinata con tale parte. sacchetti
., 4-9 (1-iv-420): la vivanda venne, ma egli, per lo
-ci). gastron. ant. vivanda costituita da un pasticcio di cinque diverse
47: è assai nominata dagli scrittori la vivanda ritovata da elio vero, la quale
/ se letè si passasse e tal vivanda / fosse gustata sanza alcuno scotto /
uve passe ed altri condimenti, / una vivanda da allegarti i denti / a fuoco
. perdix perdix). -anche: vivanda preparata con tale uccello.
e con le zanne a quella pertinace vivanda, così difficile da smaltirsi perché soda
: pescestocco. 4. vivanda, piatto confezionato con la carne di
solo per volta, pane ed una sola vivanda, la quale gustata che si era
durante un pranzo, viene servita tale vivanda. barilli, 5-3: al pesce
carne di pollo tritata da darsi per vivanda a un ammalato; pollo pesto.
ugual volontà e paura di toccare quella vivanda pestifera. serdonati, 9-55:
sgradevole; disgustoso, stomachevole (una vivanda, una bevanda). amari,
sardesco grattugiato sopra. -ant. vivanda costituita da carne tritata, per lo
carota. -plur. roman. vivanda cucinata un tempo dai friggitori per le
o di carne; porzdoncina di una vivanda. cavalca, 20-448: i frati
vedemo che lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio e delle variazioni d'esse
. piatanza2, sf. region. vivanda che si aggiungeva al vitto dei monaci
piattàggio, sm. frances. vivanda di carne cotta con legumi.
bassa, perciocché pino iii-557: la vivanda fu portata in due grandi piattelli, tratto
corre alla mettere ciascuno a comune la sua vivanda, quando
per volta, pane ed una sola vivanda, la quale gustata che si era,
un secondo piatto. -pietanza, vivanda (e, in partic., quella
. v. j: 'piatto': per vivanda, pietanza, è di uso comune
v. j: 'piatto di compenso': vivanda fatta lì per lì, in mancanza
, i-362: 'vivanda rifatta': dicesi una vivanda riconciata variamente da ciò che era quando
né di pesce, ma di qualche vivanda tenera o lattea. cassola, 2-480:
con meton.: quantità di una vivanda che vi è contenuta.
che si usa per arare tale vivanda. stefani, lxvi-2-186: di
, sm. gastron. ant. vivanda di carne sminuzzata condita con spezie e
, all'acetosella. -sm. vivanda di carne sminuzzata; piccatiglio. v
dell'acqua mia. 2. vivanda preparata con la carne di tale animale.
ucciso e pronto per la cottura; vivanda preparata con tale animale. prudenzani,
2. in senso generico: cibo, vivanda. -in partic.: cibo che
pilaf ipilàw), sm. gastron. vivanda tipica della cucina turca e in genere
di cottura del riso per preparare tale vivanda. p. della valle,
gli pillotta / che son per cani una vivanda ghiotta. 3. per estens
ariosto, 1-iv-390: -ch'altra buona vivanda hai sanza massimo / da piluccarti?
e più che non richiede l'appetito / vivanda in corpo oltramisura pigne. 9
di carni tenere che costituiscono una gradevole vivanda). g. villani,
di pippioni amorosi. -come vivanda cucinata. sassoli [in mazzei,
pisello1. pisellata, sf. vivanda preparata con piselli pestati o passati nel
seme di tale pianta, usato come vivanda. palladio volgar. [crusca)
dio. sercambi, 2-i-87: la vivanda è cotta, la mensa posta, i
a sedere, intingono le dita nella vivanda, bevono d'un fiato i calici
ibis bianchi e pivieri. -come vivanda. messisburgo, lxvi-1-267: arzavole grosse
la pizza del naso di così grata vivanda. 2. cima, colle
-indigesto, poco appetibile (una vivanda). montale, 7-37: il
pace di cuore che non fa grande vivanda tra male genti e malvagia compagnia.
disfatti da una lunga cottura (una vivanda). v. lancellotti,
di cardi. 2. sf. vivanda formata di carne e altri ingredienti disfatti
, polènda, pulènda), sf. vivanda che si prepara con farina di mais
maccaronea. 2. tose. vivanda preparata come la precedente con farina di
che è prodotto dalla cottura di tale vivanda. marinetti, 2-i-778: rimescolio
; volatile di cortile (anche come vivanda). s. degli alienti,
pollanca di stia. -come vivanda cucinata. romoli, 177: polanche
gallina giovane (considerata anche come vivanda). a. pucci,
tenere e delicate (considerata anche come vivanda). ghislanzoni, 18-129: io
carni tenere e delicate (considerato anche come vivanda). trattati antichi [
tenere e delicate (considerato anche come vivanda). palladio volgar., 1-28
; galletto (considerato anche come vivanda). ricordi di una famiglia
(consi derato anche come vivanda). bandello, 3-27 (
di mare: sulla riviera romagnola, vivanda costituita da una seppia o un polpo
(plur. anche -i). vivanda di farina di frumento o, anche,
(ant. pultìglia), si. vivanda prepara ta con farina di
a. cocchi, 4-1-11: qualche vivanda di vegetabile cotto di gustosa preparazione e
, lxvi-1-100: quando è bolita questa vivanda, meti entro li caponi e le naranze
affinché da questa, comunque intrisa di vivanda, non venga bruttata la tovaglia.
protezione delle placide bestie. -come vivanda: porchetta. panzini, iii-136:
in fase di allevamento (anche come vivanda). -anche, in senso generico:
ali ». 3. gastron. vivanda, tipica della cucina rustica sarda,
porcino od una vescia. -come vivanda. montale, 3-261: non sarebbe
v.]: 'porco troiano': vivanda usata presso i romani e così detta per
'l butiro salato sopra, come vivanda preziosa e grata [i pesci]
marito, gli fece dar semplicemente una vivanda che lo pose in gran pericolo di
di buona bocca, / né vada ogni vivanda scompuzzando. -buccia, fronda di porro
tavola: servire un pranzo, una vivanda. pirandello, 8-1079: terminata la
. dall'imp. di portare e da vivanda (v.). portavóce
del caldo portentoso. -ottimo (una vivanda, un vino). soffici
sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d'
porzione / vi fa appunto di quella vivanda. -farsi le porzioni da sé
a partire e prendere la parte della vivanda che uno ha davanti a sé in tavola
). sercambi, 2-i-87: la vivanda è cotta, la mensa posta, i
mai esser soccorsi di nuova gente e vivanda. guarini, 50: già non
questo pensiero, questa faccenda, questa vivanda senza che vi si aggiunga o portare
senza spesa si può cucinare ogni maniera di vivanda, e, quel che più importa
carne né di pesce ma di qualche vivanda tenera o lattea o vegetabile come torta o
facchino. -quantità di cibo, vivanda. f f grazzini,
-apprezzare, gustare una bevanda o una vivanda. tansillo, 1-369: che mai
'preliba, cioè antigusta di quella vivanda 'che cade della vostra mensa ',
modo che i romani non potieno avere vivanda e non potieno combattere. g.
a. cocchi, 4-1-11: qualche vivanda di vegetabile cotto di gustosa preparazione.
altro effetto. -porzione di una vivanda; boccone di cibo. cassiano volgar
la caccia e lo apparecchiare de la vivanda? fasciculo di medicina volgar., 22
preti. -ghiotto, squisito (una vivanda). -per simil.: attraente
buon pre- tacchione, essendoli piaciuta la vivanda, perché mai ebbe innansi così buona
tutte l'umana. -gradire una vivanda. boccaccio, viii-2-187: non che
. -raffinato, ricercato (una vivanda). di costanzo, 1-233:
casi, / e mangiavan el dì mecza vivanda; / nostri cristiani remasor rasi /
con quello becco prende egli la sua vivanda e mettelasi in bocca, però che
: 'prosciuttare ': preparare (una vivanda) alla guisa del prosciutto.
mangiare, nel quale non fu mai altra vivanda che arrosto, prosciutto, formaggio e
di reno. corrado, lxvi-2-281: la vivanda più gustosa che si può fare delli
: è assai nominata dagli scrittori la vivanda ritrovata da elio vero...,
1-236: a ogni gentil giusto tal vivanda / debbe essere grata e usar tutte
mangiano tanto che conviene loro rendere la vivanda fuori dello stomaco. alamanni, 7-i-317
agro settimi ano. 3. vivanda. - anche al figur. f
le mele. anonimo veneziano, lxvi-1-99: vivanda ditta limonia: a. ffare questa
ditta limonia: a. ffare questa vivanda per xii persone, tòi vi polastri
suo campo aloggiate come se fosse la vivanda di che si avessero a pascere.
: essendo a desinare, riscaldati dalla vivanda e dal vino, messer giovanni de'manfredi
mandare alla sua cucina e trame la vivanda e ciò che in quella si trova.
. ciò che serve a preparare una vivanda; cibo. sermoni sacri [tommaseo
, sm. ant. e letter. vivanda che si accompagna col pane; companatico
e 'l pulménto. -tipo di vivanda, piatto. regola di s.
ponga allato a colui che apparecchia la vivanda, e, se non purga, io
standogli di sopra, gli avvelenò la vivanda con le sue mani, non parve
: fratelli (disse), la vivanda che io stasera vi ho apparecchiata è di
piccolomini, 101: non veniva in tavola vivanda che non mostrasse che le putisse.
, di quello pane degno, con tale vivanda qual io intendo indarno non essere ministrata
prendere erasto. -composizione di una vivanda. soderini, iv-373: pongli [
. cavalca, 16-2-14: mossegli certa vivanda e, quando la doveva condire col
ne è costituito (un alimento, una vivanda), o non li comprende (
guerra. messisburgo, 13: la qual vivanda mentre si pose in tavola, cominciarono
sin che fu portata la quartade- cima vivanda. piccolomini, 7-43: essendo il terzodecimo
dante, conv., i-i-14: la vivanda ai questo convivio sarà di quattordici maniere
. messisburgo, 13: venne la quintadecima vivanda. piccolomini, 7-13: questo intraporsi
uno sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d'
tutta, / fornirla dentro di buona vivanda. bembo, io-iv-117: nel- l'
, 13-47: la vergine ebbe presa la vivanda cotta ne la purità dei fuochi,
scuola. 5. sm. vivanda da consumarsi fredda. oliva, i-2-141
gaia, 1-22: una tavola inbandita de vivanda / ivi era de tute le cose
ecc.). -anche: vivanda cucinata con carne di manzo o di
28: santa chiara spesso raguma / la vivanda ch'à cibata. cavalca, 20-439
bagno, al vino, a una vivanda (in partic., all'arrosto)
giamboni, 7-78: la quale [vivanda] si vuole bene rangolare che meno
sua parte e mette sopra la prima vivanda che mangiano. anonimo [c. acosta
e centrale, dal fr. ratatouille 'vivanda poco appetitosa, composta di vari ingredienti
biundi, 352: 'raviòla ': vivanda fatta di uova, ricotta, farina
biundi, 352: 'raviola ': vivanda fatta di uova, ricotta, farina
, ravviòlo), sm. gastron. vivanda costituita da carni arrostite o lesse e
posta di canto ogni sorte di buona vivanda, non ci pasceremo d'altro che d'
: attizzarlo. -tose. rimestare una vivanda (il sugo, la pasta,
-con uso aggetti, con riferimento a una vivanda: squisito [e detto di donna
armi /... / sì di vivanda che stretta di neve / non rechi la
. 2. portata di una vivanda. iacopo da cessole volgar.,
8. condire una vivanda; guarnire un piatto. redi,
. carena, 2-258: 'regalare una vivanda ': frase quasi vezzeggiativa, per
regalata mensa. -condito (una vivanda); guarnito (un piatto).
cosa regalatissima. carena, 2-258: vivanda regalata vale anche squisita. =
agita e s'affretta. -condire una vivanda con la giusta quantità di un determinato
non fo prova di fargli una nuova vivanda di pottaggio di relogi. c. parolari
repertorio della sua cucina senza offrirgli una vivanda di suo aggradimento. 7
eran pronte per chi volesse replicare la vivanda, e fùrono vuotate.
pavimento potrà respirare. -fumare (una vivanda calda). bernari, 3-389:
. corrado, lxvi-2- 281: la vivanda più gustosa che si può fare delli tordi
forma tale che oramai vi si potrà dar vivanda. -contenere, reprimere una
dell'uomo. -irrorare ulteriormente una vivanda durante la preparazione. a.
]: 'ribollito': così dicesi della vivanda che, per esser stata riscaldata, si
-decorato con cura (una vivanda). b. barezzi, 1-257
un volerti far crepare per soperchio di vivanda, ond'io non so se ti
e gli uccelli nobili, sdegnosi di vivanda, rimasti pochi nel folto delle magnolie
e lo stomaco tuo non riceve alcuna vivanda. tommaseo [s. v.]
l'adulto goloso, al ricordarsi cruna vivanda assaggiata da lui ben saporita e più
vedemo che lo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio, e delle variazioni d'
mangiarà infine in cinque taglieri di ogni vivanda, non ricrescendo il numero di sopradetti
: cucinare in qualche altra guisa una vivanda, lessata che sia.
, 2-237: 'vivanda rifatta': dicesi una vivanda riconciata variamente da ciò che era,
v.]: 'rifatto': dicesi della vivanda cotta e poi ricucinata con alcuni condimenti
triste fatica! 4. sm. vivanda da consumarsi fredda. l. bellini
v.]: 'rifreddo': cibo o vivanda avanzata d'altro pasto. non usitato
.. tu schifo rifuggi / ogni vivanda e te medesmo rendi / per inedia famoso
dì stette tristo e rigagliato di quella vivanda. rigagna, sf. ant
da diversi uccelli. -come vivanda. romoli, 89: antipasti.
-scherz. divorato senza lasciarne nulla (una vivanda). rettori, 106: a
. condito ulteriormente con lardo (una vivanda). romoli, 153: brodo
-che ha sapori ben definiti (una vivanda). e. rasbelli [«
, come rimane ai mangiatori de la vivanda la quale si rimane e levasi e
tanto che conviene loro rendere la vivanda fuori dello stomaco e rimisurano il
tr. gastron. passare nuovamente una vivanda nel pane grattugiato (prima di frig-
infornare di nuovo il pane o una vivanda. carena, 1-337: 'rinfomare':
un volerti far crepare per soperchio di vivanda. 2. figur. ritrattare
rinsalare, tr. ant. condire una vivanda con sale durante la cottura.
. 5. riscaldato (una vivanda). nievo, 542: quello
muschio. -infarinare, impanare una vivanda. soderini, ii-257: le pastinache
un fanciullo, tagliuzzato a pezzi in vivanda, riorganizzarsi vivo su la mensa.
ripa- scèo [le donne] della vivanda mal cotta. -rimunerare, ricompensare
questi quando non na presente vino e vivanda novella. = voce dotta, lat
padella per migliorarne il sapore (una vivanda già completamente o parzialmente lessata).
al ripiego. -dare ripiego a una vivanda: mangiarsela tutta, senza avanzarne niente
temperarle si possono atare, ma la vivanda e l'annona nella necessità non ha
ora ne l'ultimo darmi questa estrema vivanda, che me le facci star salde e
-lasciato riposare dopo la cottura (una vivanda). pratolini, 8-402: ho
]: 'risalare': salare di nuovo, vivanda o carne da conservare. =
per essere portato in tavola (una vivanda; e ha una connotazione spreg.
storia di stefano, 15-40: ogni vivanda trista he refudata / vegnia data al
2. intiepidito dopo essersi raffreddato (una vivanda). bersezio, 3-78: le
di medicina volgare, 28: la vivanda overo menestra deve essere di spelta,
fuggire il lusso, a proibire una vivanda che per ogni rispetto a tavola non si
ai tempi debiti, recava sempre qualche vivanda e vini preziosi, con i quali la
ristorassi, ma credo che la maggior vivanda ch'io avrò sarà un panuc- ciolo
quali, bramando con avidissimo appetito alcuna vivanda di quelle che ristuccano, non poma
e si trova pessima anche quella buona vivanda. -pienamente soddisfatto, placato;
preparazione di un piatto, di una vivanda. a. boni, 18:
tanto mangiare, che 'l savore della vivanda gli rivenga spesso alla bocca.
loro con le gonnelle e con la vivanda; e a uno a uno li facea
una guarnizione, ecc. (una vivanda). -in partic.: decorato
[le frittelle] semplicemente dei pezzetti di vivanda, in filetti, dadini, fettine
in partic. un cibo o una vivanda durante la cottura; rimescolare il contenuto
cantucci e le rivoltelle. 2. vivanda ripiena, involtino. b. barezzi
, affinché da questa, comunque intrisa di vivanda, non venga bruttata la tovaglia.
esserne stato privato). -anche: vivanda preparata con tale taglio di carne.
e le costolette. 2. vivanda a base di rognone; rognone trifolato.
con la vecchiaia. 2. vivanda a base di pollo originariamente cucinata con
un piatto comune, senza suddividere una vivanda fra i commensali. tronconi, 2-125
una ricetta tipica di roma (una vivanda). romoli, 48: antipasti
/ se letè si passasse e tal vivanda / fosse gustata sanza alcuno scotto /
di rose. -crosta arrossata della vivanda arrostita. fu. ugolini, 275
e le nostre cuo- chesse: questa vivanda deve far la rosa per essere cotta al
in forma di piccola rosa di una vivanda (e può essere di pasta di zucchero
l'aggiunta di grassi (una vivanda, soprattutto carne, ma anche focacce,
sm. il colore, l'aspetto della vivanda rosolata. fagiuoli [tommaseo]
così è necessario nel condimento di qualunque vivanda;... ma chi troppo ne
, di un corpo, di una vivanda, di una corda, ecc. -in
concreto: oggetto, pacco, involucro o vivanda ripiegata su se stessa in forma più
-dischetto tagliato da una vivanda o da un frutto. grillo
stato a mangiare con altrui, che la vivanda fosse rovente, acciò che mangiasse la
, tiene una mano su la rapita vivanda e l'altra al capo si ripara e
i-129: cosse [rebecca] alacob la vivanda da mangiare: al quale quando venne
landa, / ké ià non avea altra vivanda: / per misericordia dio li manda
un sacco di sterco in sua vita, vivanda di vermini in sua morte. trattato
mangiano col pane. -scherz. vivanda eccessivamente salata. 2. salsa o
o insaporirli; salagione. -anche: la vivanda trattata in tale modo.
di sale (un cibo, una vivanda). -anche: troppo saporito,
mangiare, nel quale non fu mai altra vivanda che arrosto, prosciutto, formaggio e
-sm. gusto sapido di una vivanda. caporali, i-24: esso libro
, sf. aggiunta di sale a una vivanda che si sta cucinando o preparando
perch'ella discende e passa per la vivanda e colà piglia la salatura che v'
che l'uomo bee passa per la vivanda al corpo e cola e vanne con
sarcràuto, saulcràut), sm. vivanda preparata facendo lievemente fermentare in un recipiente
italianamente diciamo cavolo salato: accompagnatura di vivanda, fatta di cavoli affettati in striscioline,
così è necessario nel condimento di qualunque vivanda;... ma chi troppo ne
, n. 17. -mangiare ogni vivanda senza sale: non provare interesse o
. trà condotto a tale / ch'ogne vivanda mangi sanza sale, / sì fortemente
aggett.): salatissimo (una vivanda). g. gozzi, 1-148
l'economa che provede accurata di questa vivanda, è la munizioniera al cui carico sta
boni, 800: caratteristica di questa vivanda è il color rosa salmone che la carne
. 2. per estens. vivanda raffinata. colombini, 113: l'
pepe o altro condimento piccante su una vivanda. romoli, 146: voi
pepe o altro condimento piccante (una vivanda). romoli, 19:
ant. messo sotto sale (una vivanda da conservare). b.
che ne è ricoperta, guarnita (una vivanda). marco polo volgar.
, e l'altre cose in luogo di vivanda. così mangiavano questi cibi con gran
senza rovinarsi. ibidem, 244: dolce vivanda vuol salsa acerba. ibidem, 310
detto si riposa. 2. vivanda conservata sotto sale. -anche: salame.
: ma 'l suo peculio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'esser
di santo domenico è fatto ghiotto di nuova vivanda, cioè di prelazioni e d'onori
e la soavità del mele comporrà una disgustosa vivanda e un poco efficace medicamento. lastri
v.]: 'sambucata': sorta di vivanda con infusione di fiori di sambuco.
giamai non ti partire; / dàlie vivanda ch'a piacer le sia; / e
invece de la sapa / e la vivanda del pasto ordinario / la cipolla esser suol
gusto in un certo modo (una vivanda o il cibo stesso, seguito da un
soddisfazione che si prova nel gustare una vivanda o nel bere una bevanda. -anche
, saporoso (un cibo, una vivanda). garzo, 25: trapiantata
al malmantile [tommaseo]: una vivanda con molto sale si dice saporita: che
un profilo, la saporosità di una vivanda. 2. figur. gradevole
. anonimo veneziano, lxvi-1-86: questa vivanda vole essere calda e spessa e dolze
delizia, una sarda salata, ordinaria vivanda de ^ poveri. martello, 6-ii-21:
sacchetti, 87-48: levata questa vivanda, vennono sardelle- in tocchetto. maestro
satira, che è una sorte di vivanda che, come scrive festo, è composta
gli usi gastronomici della savoia (una vivanda). g. vialardi, 1-446
di cioccolata. 8. sf. vivanda fredda cucinata con ritagli di testina,
avea saziati e pasciuti di sìe dolce vivanda. simone da cascina, 79:
« me ne sbatto della vostra sacra vivanda! » disse padre alessio gelidamente,
: egli era scaldato di vino o di vivanda. b. davanzati, ii-44:
comp. dall'imp. di scaldare e vivanda (v.). scaldazióne
corpo (del mangiare prima l'una vivanda che l'altra secondo la consuetudine; come
tra loro con le gonnelle e con la vivanda; ed a uno a uno li
messo davanti, e sono serviti d'una vivanda sola alla volta. bacchelli, 14-305
/ e perc'assaggi d'un'altra vivanda / e che conosca esti camin silvestri /
17-6): le mie fanciulle gridano a vivanda, / e non sinano sera né
e non per ogni sua schifìtà rimutare vivanda. = deriv. da schifo1.
. -preparato senza cura (una vivanda). piovene, 16: era
. ant. mancanza di sale in una vivanda; scipitezza. sacchetti, 192-58:
marito a desinare e assaggiando la sciocca vivanda, comincia a mormorare. ottonelli,
marito a desinare e assaggiando la sciocca vivanda, comincia a mormorare. f. scarlatti
zucaro per suso le scutelle e sera bona vivanda. piovano arlotto, 162: vengono
scodellaménto, sm. lo scodellare una vivanda. c. e. gadda
. versare una minestra o un'altra vivanda cucinata da una pentola o da un
in singole porzioni (un cibo, una vivanda). fagiuoli, ii-9:
che porta l'acqua e la vivanda. = voce turca.
pezza. 14. liberare una vivanda dall'acqua di lavaggio o di cottura
ma qual metodo adopereremo? piglieree amara vivanda ». baretti, 3-415: non v'
egli va di notte per procacciare sua vivanda ed alcuno lo sente, sì gli va
buona bocca, / né vada ogni vivanda scompuzzando. = comp. dai
ch'acconcia tutte e non sconcia alcuna vivanda. 2. rendere brutto,
. a. dei, 103: la vivanda v'era carissima, peroché avere non
a cui segue l'immediato consumo della vivanda, per lo più presa con le mani
-con meton.: pasto, vivanda, in partic. consumata all'osteria
alcuna volta 'scotto'si pillia per la vivanda e alcuna volta per lo pagamento. pulci
rotto, / seletè si passasse e tal vivanda / fosse gustata sanza alcuno scotto /
dante, conv., i-i-14: la vivanda di questo convivio saràdi quattordici maniere ordinata,
appella ripiena l'anima di grassa vivanda, quando contra il caldo dell'amore
e a stretta razione di poco appetitosa vivanda di guerra. c. e. gadda
vuol qui tosto seguitarmi, / sì di vivanda, che stretta di neve / non
, tiene una mano su la rapita vivanda e l'altra al capo si ripara
parzialmente o in modo incompleto (una vivanda). f. f.
se saette. -distribuire su una vivanda un condimento; 2. porre un
quale se uxa in salsa più che in vivanda, dico che. - in poca
misero in servàgio per avere da. llui vivanda? seconda e stighi, con
che con aiuto della carne basti la vivanda. iacopone, 14-38: auro, argento
davanti, e sono serviti d'una vivanda sola alla volta. fagiuoli, xi-105:
del re e a presentargli innanzi ogni vivanda. passione di fratta, 278: yeshu
. -anche: messo in tavola (una vivanda, una colazione). g
11. portata o piatto di una vivanda. sassetti, 54: i serviti
. sfavata, sf. ant. vivanda a base di fave (anche con
quaranta / sa415: 'sfincia': vivanda fatta di pasta lievitata, che friggesi
sformarla. 2. estrarre una vivanda cotta (in partic. un dolce)
pane. 2. sm. vivanda dolce o salata, fatta cuocere nel
s. v.]: 'sformato': vivanda fatta di spinaci o patate, o
{ sforno). estrarre dal forno una vivanda che vi si è cotta (in
-perdere di consistenza e di volume (una vivanda soffice). a. boni
). sfrigolare, crepitare (una vivanda messa a cuocere). -anche so-
pioggia immaginaria. -scolare una vivanda dall'acqua di lavaggio. pavese,
sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d'
la medesina de le erbe, la vivanda de li fructi, la significanza de
/ e perc'assaggi d'un'altra vivanda / e che conosca esti camin silvestri /
mensa per sineddoche alcune volte è la vivanda stessa che apprestasi alla mensa. pascoli
malattia. -elaborato, ricercato (una vivanda). cavalca, 18-41: una
: vegnendo a que'd'entro meno la vivanda,... sì s'arendero
qualità, sopraffino, squisitissimo (una vivanda, il sapore); gradevolissimo (un
si contenea che messina era sì stretta di vivanda che non si poteva tenere più d'
o starnutare di nuovo essi nasi rendono vivanda, ine appiccicata si rimane, o veramente
intr. friggere a fuoco basso (una vivanda). anonimo veneziano, lxvi-1-98:
la natura soffera più grande quantità di vivanda. 17. intr. provare
diversi piatti. -anche: piatto, vivanda cucinata in tale intingolo. sercambi
(plur. -ci). ant. vivanda costituita da carni lessate e lasciate nel
dare più de due vivande, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese
. aretino, 10-127; di poca vivanda si contenta il vivere dei modesti,
tutti in comune, ma non ristessa vivanda, facendosi ognuno cucinare secondo la possibilità
intanto addur gli estremi / de la vivanda il contadin cortese; / adon solve il
, conservata sotto sale e consumata come vivanda. prudenzani, lxvi-1-113: tortelli
, 8-2-205: altri non dèe schifare quella vivanda pessima, leggendo quella sconvenevolezza sonnacchiosa
della distribuzione o della cir- (una vivanda da conservare). colazione di un libro
-aggiungere un ingrediente nella preparazione di una vivanda. maestro martino, lxvi-1-124: per
soprammangi). ant. mangiare una vivanda immediatamente dopo un'altra d'altro tipo
uno sguardo bieco d'amor rabbioso, la vivanda comune, pareva pensare alla porzione d'
-scherz. preparazione e cottura di una vivanda. sorti delle nostre partite cambiarono.
mangiato avete / la 'mbadigione e la vivanda tutta, / un bel panier di
preparazione culinaria, la cottura di una vivanda. 7. commerc. società
nutriente, sostanzioso (un cibo, una vivanda); corroborante (un'atmosfera,
bencivenni, 4-12: l'uomo dice che vivanda è sustanziosa, quando ella hae assai
ono a sedere, intingono le dita nella vivanda, bevono d'un fiato i calici
. scappi, lxvi-2-37: una vivanda di riso alla lombarda sottostata con polpe
à mangiato tutto il sottile de la vivanda, e ripongolo e vannosine.
ch'amore 'n vizio manda / soverchio di vivanda, se cortesia e ubidire non pare
tiene una mano su la rapita vivanda e l'altra al capo si ripara e
soprastette in mare per modo che la vivanda mancò al padrone e a coloro ch'erano
/ e perch'assaggi d'un'altra vivanda / e che conosca esti camin silvestri
un singolo cuoco. -per estens.: vivanda eccellente, squisita, prelibata.
benefici del re e non è degno della vivanda sua né di nulla cosa che sia
che, vedenlo stomaco pure d'una vivanda prende fastidio, e delle varia
, condire, insaporire con spezie una vivanda, una bevanda, ecc. -al
ad alterarsi la semplicità della greca vivanda! 3. locale per custodire
). spezzatino, sm. vivanda preparata con carne bovina o di altri
tempo che un poco di 'cazzabe', vivanda non meno cattiva che spiacevole al gusto
. porzione di un frutto o di una vivanda o fetta di torta tagliati radialmente.
-che si prepara in poco tempo (una vivanda). montale, 7-140: quando
e di cacciagione. -per estens. vivanda arrostita nel modo suddetto. bartolucci,
(con riferimento alle foglie e alla vivanda, si usa solo il plur.)
-squisito, raffinato (un cibo, una vivanda). gherardi, 2-ii-154: dopo
un dipinto. amalgamare gli ingredienti di una vivanda. librio delle maree.
la lievitazione o la cottura (una vivanda). maestro martino, lxvi-1-176:
. impresso con uno stampino (una vivanda). messisburgo, 25: butiro
standogli di sopra, gli avvelenò la vivanda con le sue mani, non parve verisimile
: 'uccellagione di stame. -come vivanda. dante, xxvii-2: ben ti
ale della madre. -come vivanda. grazzini, 103: ècci copia
o starnutare di nuovi essi nasi rendono vivanda, ine appiccicata si rimane, o veramente
spezie, aromi; farcito (una vivanda). v. lancellotti, 7
legno. -al plur.: vivanda costituita da bocconcini di carne, frattaglie
che è l'uomo se non lordura e vivanda di vermini? egli è molto vile
un sacco di sterco in sua vita, vivanda di vermini in sua morte. s
d'umori venenosi contrari, sì che mai vivanda non terrebbe. boccaccio, dee.
.]: 'stomaco'dicesi anche a una vivanda che si fa dello stomaco di alcuni
stomacoso, la donna mangiando, quella vivanda parendogli buona, tutta la mangiò.
8. disus. sbollentare una vivanda. l. rodino, 2-243:
carne di tali pesci cucinata e servita come vivanda. g. vattimo, 14-15:
. messisburgo, 18: a questa vivanda sonò questa musica, cioè due dolzaine
più eccessiva (un cibo, una vivanda). l. bellini,
voi vive, - quel è stradólce vivanda, / no po morir de fame -ki
tic.: consumo smodato di una vivanda. bonvesin da la riva, xxxv-i-706
, aspettando che venga in tavola altra vivanda. 5. figur. masticare
non voglio già io abbandonare questa preziosa vivanda. straviziare, intr. (
accademici. -con meton.: vivanda prelibata. magalotti, 26-286: di
... era in ultima stremità di vivanda, che non avea che vivere tre
/... / sì di vivanda, che stretta di neve / non rechi
. anonimo veneziano, lxvi-1-64: questa vivanda vuole essere agra e dolza e vermiglia
già arrenduta », sì era stretta di vivanda. guicciardini, vii-200: noi abbiamo
roventi); friggere cuocendo (una vivanda). ottimo, i-225: sforzavasi
ne sbrigo, / e nel seguente muterò vivanda. 8. intr. con la
-fare un buon striscio a una vivanda: mangiarne in grande quantità.
-listerella di una vivanda. moravia, 15-164: gli antipasti
cecchi, 30-47: gli riuscì manco strozzatoia vivanda che 'l burro. -che ha
argenteria che mi trovo; il terzo la vivanda. g. gozzi, 552
-il grasso che cola da una vivanda nel cuocerla. tommaseo [s.
in un tegame fondo e coperto, una vivanda, in partic. la carne per
. 6. lo stufare una vivanda, in partic. la carne. -
. tose. in unione con una determinata vivanda, con l'aggiunta di un ingrediente
sf. squisitezza, prelibatezza di una vivanda particolarmente sapida, gustosa e, anche
sufflè, sm. invar. gastron. vivanda cotta al forno, a base di
1. -al plur. region. vivanda emiliana di consistenza cremosa preparata con mosto
chi legge, che fiuta a guisa di vivanda prima di leggere (non che il
. carne di tale uccello. -anche: vivanda confezionata con la carne di tale uccello
persona del re e a presentargli innanzi ogni vivanda. bisticci, 1-ii-268: agnolo chiamò
prima a tale che voi per difetto di vivanda mangierete li vostri taglieri. chiose sopra
di quello pane degno, con tale vivanda qual io intendo indarno non essere ministrata
aviso, / ma no. gli piace vivanda ch'egli abbia; / ché natur
di rame, ora risi, ora vivanda di tormento con un poco di carne
= dall'ebr. tèrepha 'carne lacerata, vivanda impura'(ed è voce diffusa
più de due vivande, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese
6. per estens. cibo, vivanda; vitto, sostentamento. donato degli
uova. -con meton.: vivanda, quantità di cibo contenuta in tale
-ant. preparare una pozione, una vivanda, ecc. mescolando diversi ingredienti.
d'omori venenosi contrari, sì che mai vivanda non terrebbe. -mantenere per
più che tormento o vino o vivanda altra. novellino, xxviii-814: beltrame ordinò
di agnello (in partic. in quanto vivanda tipica di determinate regioni).
piccola paniera, e nutrichilo di poca vivanda, e tirigli spesso gli orecchi contra
-essere a disposizione dei commensali (una vivanda, in quanto giunta all'adeguato punto
, e non s'affretta / a mettersi vivanda alcuna in occa, / che
ti ricordi tu ch'io ti porsi una vivanda delicata in un piatto d'oro,
sacchetti, 87-48: levata questa vivanda, vennono sardelle in tocchétto. giovanni
o un cosmetico, o per cucinare una vivanda. anonimo veneziano, lxvi-1-91: toi
cibo; servirsi a tavola di una vivanda. bere. - in partic.
agnoletti, lxvi2- 328: a questa vivanda... si dà pure il nome
-con meton.: pietanza, vivanda; portata di un pasto, porzione
meco. 2. tose. vivanda servita fra due portate, in partic.
si chiamarono. 4. gastron. vivanda leggera e stuzzicante servita fra una portata
ottimo [tommaseo]: faceva recar la vivanda, una parte della dispensa del re
interfogliare. -per estens. farcire una vivanda. tanara, 185: cuocesi ordinariamente
allusione oscena); farcito (una vivanda); interpolato in un testo; alternato
fettine di pane con entro alcuna fine vivanda. d'annunzio propose 'tramez
trancia. 2. porzione di una vivanda, alquanto spessa, in partic.
, sm. fetta, porzione di una vivanda alquanto spessa; trancia (ed è
che mi trovo; il terzo la vivanda;... il quarto il vino
mangiarà infine in cinque taglieri di ogni vivanda, non ricrescendo il numero di sopradetti
. -lasciar scuocere o bruciare una vivanda. g. m. cecchi,
. - anche assol. -cucinare una vivanda. cassieri, 228: non si
chiaman quella cassa, dove / la vivanda stà chiusa e trattenuta) / per
, contraffatto rispetto alla consuetudine (una vivanda). buonarroti il giovane, 9-846
xv-10 (191): facendo egli una vivanda di lenti, la quale e'chiamano
... conviene loro vomire la vivanda da quella parte ond'elli la mandano.
9-12: quante donne può pigliar, vivanda / tutte destina a un animai vorace
mensa, o tu schifo rifuggi / ogni vivanda, e te medesmo rendi / per
11-129: ma '1 suo pecuglio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch'
carena, 2-273: 'zabaglione': sorta di vivanda semiliquida, fatta con tuorli d'uovo
del tutto secondario nella preparazione di una vivanda. pulci, 18-126: piccolo sia
gastron. nella cucina tradizionale russa, vivanda servita come antipasto. savinio,
anonimo veneziano, lxvi-1-81: questa vivanda voi essere zala e dalla per scudelle
, la zara, il vino, la vivanda, le donne. -per estens
condimento o medicinale. - anche: vivanda cucinata con tale condimento. testi
vari che costituisce una bevanda o una vivanda; intruglio. grazzini, 612:
toscani, 269: zucchero non guastò mai vivanda. zucchero e acqua rosa, non
(una sostanza, un frutto, una vivanda). caro, 11-124: discorrendo
ho una camera. 2. vivanda composta da pane o biscotti inzuppati nel