microbi patogeni o di attenuarne almeno la virulenza). = voce scient.
. nievo, 160: per la virulenza delle sue filippiche... era diventato
. attaccare al celone: bestemmiare. sulla virulenza celtica. panzini, iv-124: 4 cèltico
. 2. figur. acquistare virulenza. vallisneri, iii-570: conveniva rifare
. ant. che ha raggiunto una grande virulenza o diffusione (un morbo, un'
. gravità (di una malattia); virulenza (di un contagio).
furia della pena pecuniaria. 9. virulenza di una malattia e, in partic.
senno. 2. per estens. virulenza (di un male fisico);
mente il particolare modo di decorrere o la virulenza di una malattia epidemica (e dipende
inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza contagiosa venerea già sofferta e dissipata.
una malattia). - anche: virulenza. aretino, 18-413: a la
d'impudicizia. 2. sfrenatezza, virulenza. baldini, 9-69: [in
3. figur. diffuso con grande virulenza (un'epidemia, un contagio)
, s'infievoliscono. -perdere la virulenza, cessare (un'epidemia, un
; acutezza, vigore, violenza, virulenza. -anche: grado di efficacia o
in misura molto maggiore, irrobustite dalla virulenza e dall'impeto della gioventù.
nero è bandito dalla medicina per la sua virulenza. il bianco contiene una forza narcotica
con forza, attaccare con sdegno e virulenza. papi, 2-1-9: la istoria
che ha raggiunto il massimo grado di virulenza, che ha esaurito la potenzialità patogena
e peggioramenti. -diminuzione della virulenza di un'epidemia. macinghi strozzi,
. -diminuire di gravità o di virulenza. l. rucellai, xxvii-6-117:
. 7. figur. perdere virulenza e gravità, alleviarsi; avviarsi a
tutto. -diminuire, attenuare la virulenza di un contagio. p.
inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza contagiosa venerea già sofferta e dissipata.
. -in partic.: rigoglio, virulenza (della vegetazione). betteioni,
gaiezza e dolore. 9. virulenza (di una malattia). g
germi, ne è indice quantitativo la virulenza). 2. che è
. -che si manifesta con maggior virulenza nel pomeriggio. parise, 5-185
nella francia. -con grande virulenza (con riferimento all'azione di un
il mal franzese. -con virulenza. massaia, x-170: le persone
-presentarsi con intensità, vigore o virulenza notevole o maggiore rispetto ad altro (
inveterato flusso muliebre con qualche mescolanza di virulenza contagiosa venerea già sofferta e dissipata e
regredire, ma poi riprendevano con maggiore virulenza di prima; e che, soprattutto
eran quietati. -regredito nella virulenza e nella diffusione (un'epidemia)
2. intr. diminuire di virulenza (un male fisico o politico)
la difendevano sono sparpagliati. -perdere virulenza. bembo, io-vn-156: piacemi che
o meno virtuosa. -privo di virulenza (un rancore). borgese,
greco. -manifestarsi con particolare frequenza, virulenza o gravità (una condizione patologica,
regredire, ma poi riprendevano con maggiore virulenza di prima. -peggiorare.
all'animale perde molto rapidamente la sua virulenza; dopo due o tre generazioni si
un vizio); avere riprese di virulenza (un morbo). lippi,
al dar nelle trombe. -riprendere virulenza (una malattia, una crisi politica
capopesca. -manifestarsi di nuovo con virulenza (un'epidemia). pea,
3. assalire di nuovo con virulenza (una malattia). l.
donna! -che manifesta particolare accanimento e virulenza nel condannare un'opera d'arte,
] si af- evolissero nella loro tormentosa virulenza. 3. miglioramento dei rapporti
delle 'confessioni'si sarà accorto che la virulenza della carnalità fu in lui, in
i fii. -colpire con notevole virulenza (un contagio). ghirardacci,
sintomi, fino a esaurire la propria virulenza (una malattia). piccolomini
è cosa convenevole. -con violenza o virulenza. siri, v-1-566: più sfrenatamente
e snerba? -privare una malattia della virulenza. p. e. gherardi,
salvezza. -che ha perduto la virulenza iniziale (un'epidemia). tommaseo
si sopirono. -diminuire di virulenza (un'epidemia). c.
: un minimo di contrasto fisico e di virulenza verbale deve essere non solo concesso,
privare un agente patogeno di contagiosità e virulenza. 2. intr. con
svirulentare), agg. privato della virulenza, attenuato (un agente patogeno).
. attenuamento spontaneo o indotto della virulenza di un agente patogeno. = nome
energia; diminuzione di intensità, di virulenza. g. briganti, 9-235
, distinto in più ceppi di diversa virulenza; è parassita di numerosi mammiferi (
campagna. -che si manifesta con virulenza, molto grave (una malattia,
odio. 6. gravità, virulenza di una malattia, di un contagio.
-che si manifesta in modo leggero senza virulenza (una febbre). a
acquisizione o l'aumento del grado di virulenza da parte di un microrganismo.
. 2. biol. che presenta virulenza (un microrganismo). 3.
croce, i-22: da lui esce una virulenza,
dizionario di sanità, iii-213: la virulenza della lue venerea, del vaiuolo,
regredire, ma poi riprendevano con maggiore virulenza di prima. 3. figur
leoni, 377: leomo di una virulenza spesso non ignobile, ma rozzo e
coscienza in misura molto maggiore, irrobustite dalla virulenza e dall'impeto della gioventù.
monti, x-2-537: non vedete voi la virulenza e la rabbia colla quale costoro incessantemente
oppositori... con una virulenza pur troppo antica nel campo delle nostre
ma... anzi continuò con virulenza crescente e tanto da sgomentare.
padre non arrivava a sdegnarsi con quella virulenza che il caso richiedeva. 6
, metallico scintillamento delle luci, nella virulenza dei chiaroscuri, i cavalli pigliano un
in virtù d'abitudine, senza interna virulenza, insomma a vuoto, e raggiungere effetti
violenza espressiva di un discorso; bassezza, virulenza di un insulto. pratolini,
. = deriv. da virulenza, col suff. dei part. pass