iii-307: non fu sedotta, fu violentata. il matrimonio fu coperchio al disonore
ungaretti, i-53: assisto la notte violentata. / l'aria è crivellata come
, sconvolta sino alle viscere e come violentata da un delizioso segreto. fogazzaro, 5-38
quanto alli atti eliciti, non è violentata, e questi tali atti sono tutti
al cognato tèreo, da cui sarebbe stata violentata, le carni del figlioletto di lui
. pirandello, 6-262: l'anima violentata non sa, non può ricomporsi nelle sue
, la sua libertà in paese straniero violentata, e forzato lo scritto, decretò la
mai ingiuriata la nobiltà, né astretta e violentata la giustizia. i. neri,
fucile, dentro mi raggrinzii, vergine violentata dal mascalzone. idem, 4-42:
firenzuola, 144: l'umidità, violentata il giorno davanti dal sole, è stata
, caduto il vento, l'anima violentata non sa, non può più ricomporsi nelle
dicendomi di sé e della sua natura violentata dalle occasioni. -che rivela o
202: da ciò quell'aspetto di natura violentata, manomessa, abusata che prende anche
donna). - anche: violata, violentata. aretino, 20-151: per venir
nel momento che i marocchini l'avevano violentata. 2. sm. dialetto
una nazione sì dilicata, se fu violentata ad usarne [della pazienza].
fucile, dentro mi raggrinzii, vergine violentata dal mascalzone. alvaro, 2-136:
una modestia donnesca che desidera d'esser violentata. de sanctis, ii-15-218: dobbiamo
trascorso alla lingua, se talora, violentata dalla passione o dal timore, trapassa
era dolce e attonita ma dominata e violentata da tratti mongoloidi. = voce
molla, come sono queste d'acciaro, violentata dal suo mulinello, che resistendoli lo
inconoscibile nella fantasia scossa, riverberata, violentata del poeta. = nome d'azione
di prieghi supplici e con maraviglia della violentata natura arrestato il gran pianeta di- stinguitor
, 21-80: essendo [l'acqua] violentata dalla virtù del freddo a ristrignersi in
, non le sarebbe intervenuto di essere violentata. -fronteggiare a vista lo schieramento nemico
e compressi quei corpi e di essi violentata la natura, la quale (rimessa e
di prieghi supplici e con maraviglia della violentata natura arrestato il gran pianeta.
. ungaretti, i-53: assisto la notte violentata / l'aria è crivellata / come
per sua volontà o elezione, ma violentata, e così poi mantenendo, questo non
tal colonnello m'ha ingannata, sedotta, violentata, indi barbaramente abbandonata tre giorni dopo
7-148: 'la ricostruzione è stata violentata, slabbrata, fino a comprendere
, con la storditaggine di una ragazza violentata, cosa dovesse fare. =
sesto che ella non sia stracchiata né violentata la littera. panigarola, 61: la
. ungaretti, i-53: assisto la notte violentata / faria è crivellata / come una
l'ottava di d'annunzio... violentata e trionfata la strofe da una ditirambica
dicendomi di sé e della sua natura violentata dalle occasioni. il suo discorso, che
nel momento che i marocchini l'avevano violentata. -sodomizzare. moravia,
« molto e niente. mi ha violentata, voglio dire che mi ha sodomiz-
rompe come fa il fulmine. chiata né violentata la littera. betteioni, iii-439: se
irocedere con l'armi spirituali, per avere violentata la porta soffici, 1ii-596: pittori allora
perché non voglio che la mia volontà sia violentata, e tornasi di lampedusa, 139:
minaccia al voche da lui possa essere violentata ad altre nozze. siri, 24:
attaccare le sue armi ad ovvero violentata, ovvero dal sonno ingannata. m.
, mi ha, posso, dir, violentata. borsieri, corte., ii-391:
lauretta venisse armi del fascino. dolcemente violentata ad assistervi nella loggia di eugenia e aprosio
vanità dell'ostentatore. raggrinzii, vergine violentata dal mascalzone. bacchelli, 8
concia? e l'altra, la violentata, e le sue vecchie, e tutti
nell'altro caso la resistenza b è violentata dalla medesima feroce di quella bestia
composto. quell'aspetto di natura violentata, manomessa, abusata che sassetti
che in questo caso la volontà nostra è violentata. pratolini, 3-83: è stato
dicendomi di sé e della sua natura violentata dalle occasioni. -ant. con litote
. firenzuola, 144: l'umidità violentata il giorno davanti dal sole, è
narotta, 6-173: nella città di milano violentata da un allegro sole di giugno,
inconoscibile nella fantasia scossa, riverberata, violentata del poeta. 8.