par che si creda / ch'avrebber vinto i figli della terra. g. gozzi
te, come saviamente e sottilmente hai vinto le insidie del nimico! fiore di
un legato / da'suoi vincigli, vinto dalla pena, / abbacchiato ne va dov'
falsità. alfieri, i-306: aveva vinto questa difficoltà del leggere, e pronunziare,
il generai armandi abbassava dinanzi agli imperiali vinto ma non macchiato il vessillo della rivoluzione
del campo, e ivi rimansi il vinto. varchi, 16-120: non accade
latini [tommaseo]: ha vinto colui, il quale non ha per
tremano abbrancate dalla vita come trema un vinto sotto il pugno del vincitore inesecrabile.
ira torva. pirandello, 7-521: vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso
: una strana eccitazion sentimentale l'aveva vinto; tutte le sommità liriche del suo
il quale [l'uomo adirato], vinto da questo accendimento d'ira, diviene
ammaestramenti, 172: non è vinto, ma vince chi alli suoi s'
, / acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore, / chi la
vinca, mi guadagni: / chi vinto sia, con altra s'accompagni ».
. negri, 2-751: aveva schiacciato e vinto, nell'intimo, il nemico più
/ dell'orbe, dov'egli avea vinto, / eresse una stela. panzini,
lume, /... / e vinto fu del mio veder l'acume.
meco avea di quel d'adamo, / vinto dal sonno, in su l'erba
nel sole, indi ne resta / vinto dal forte sfavillar vivace. [sostituito
spirito loro finisca. tasso, 10-7: vinto egli pur da la stanchezza, in
ultima ora di vita, lui oggi ha vinto. linati, 8-42: adesso li
a me vuole agguagliarsi, / caderà vinto. idemf 8-6-335: e non vogliam superbi
loro gare. slataper, 1-99: cervo vinto che i tuoi coetanei cacciatori sbraitando l'
a lui più folte, / se vinto l'oriente e 'l mezzogiorno, / trionfando
tracolla. tommaseo-rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse
tommaseo- rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse
e / 'l fosco orror n'è vinto. marino, 12-90: deh, s'
12-84: già gradivo si placa, e vinto a forza / l'ira depone e
chiaro oggetto, / quasi gufo dal sol vinto restai. forteguerri, 21-78 (iii-211
! è imprecazione, perché chi ha vinto un ambo seguita a giocare e si
12-84: già gradivo si placa, e vinto a forza / l'ira depone e
/ mio corpicciuol trasuda: / ho vinto la più cruda / di quante mai vi
idem, iv-2-1287: il mio corpo, vinto dai miei torturatori amorevoli in tredici settimane
compagnia e a'suoi andamenti, avendo vinto per battaglia il castello di sogliano..
i-33: ma se sta preso, e vinto / nei nostri porti il combattuto legno
/ pa- ragon di candore, / vinto cedeagli e ritirava il passo.
di gettarsi in terra e di darsi per vinto. verga, 3-27: quando è
riportarne una vittoria poi / che giovi al vinto, e al vincitor annoi.
questo fulgor che già ne cerchia / fia vinto in apparenza dalla carne. frezzi,
guisa non puote essere lo tuo figliuolo vinto né appoderato. 2. rifl
, ii-180: ha egli forse ciò vinto con forza d'armi?...
[del cavallo] per niun patto / vinto saria dall'aquilino volo. casti,
celeste a novi raggi àdorno, / già vinto il sol, che riconduce il giorno
divina], sopra la galea / del vinto insisti fiera co 'l poplite, /
ponte col corpo, per non darsi vinto, il lottatore atterrato. baldini,
che il cor sente da febre oppresso e vinto; / e di torride fascie
la cloe. salvini, 31-65: vinto dall'argento e da'regali, promette
il bianco azzurrognolo dell'occhio, avrebbero vinto la causa. d'annunzio, iv-2-980
fedito può egli essere, ma non vinto. imitazione di cristo, i-19-4: armati
arrecai, / veduto avendo ogni partito vinto. 6. rifl. ant
consegnarsi al nemico, darsi, confessarsi vinto; far segno di sottomissione. g
4. rifl. figur. darsi per vinto (di fronte a una condizione contraria
arrogavano il diritto di sentirsi un popolo vinto. 2. dir. rom
uno; tu ristituirai quello che tu hai vinto, e arro- geraivi del tuo.
maestro, e scorno prende / che vinto abbia a restar da sì vii cosa.
5-123: pigeon non solamente fu rotto e vinto, ma perdé tre pezzi d'artiglierie
ma fidatevi in me, che io ho vinto lo mondo. = deriv.
96-1: io son dell'aspettar ornai sì vinto, /... / ch'i'
ne avesse la lode, e 'l vinto la vergogna. a. f. doni
si agita, combatte, vince o è vinto, intorno all'anima e intorno alla
, come fa l'uomo che vien vinto dal sonno, il qual usa di chinar
magno volgar.], 7-28: è vinto da quel vizio, il qual egli
/ fulgor che tutto lo coverse, e vinto / dal forte impulso nelle membra,
ponte col corpo, per non darsi vinto, il lottatore atterrato. montale, 29
disteso per parecchi giorni, vagafatto, vinto, distrutto. mente atterrito all'idea di
. leopardi, ii-1088: uno che è vinto dalla sua mi attésa,
. m. villani, 8-105: veggendo vinto le fortezze maggiori e più atte a
venuto, e ò veduto, e ò vinto. audito2, sm. ant.
che alla fine / l'impronto ha vinto l'avaro. 6. peggior.
i-32: il console terenzio... vinto da annibaie, per suo errore,
un pensiero avvezzo a predominare, aveva vinto di nuovo nella mente sciagurata di gertrude
il re di francia] vedendosi aver vinto il castello, e avviliti i nemici,
dobbiamo avere fidanza, che ci darà vinto il piato. grazzini, 4-404: orsù
smarrimento e afflizione... mi han vinto salendo la riva opposta alla città che
magno, il quale, doppo lo aver vinto il mondo, consentì di restare prigione
baldini, i-704: quel che s'è vinto al lotto si gioca al baccarat con
4 (68): il gentiluomo, vinto da quell'aspetto, e trasportato dalla
ne gli occhi vostri il veggio: avete vinto. marino, 336: e quella
dan colpi a gara, / da cui vinto, e dal peso, a poco
, v-1-875: l'ora scoccò. il vinto alzò la bandiera bianca.
meritevole di biasimo quanto colui che sarà vinto per incapacità: un bando del tribunato
è un barbero che ha corso e vinto il pallio. parini, 747:
alcun altro. tasso, 6-32: renditi vinto, e per tua gloria basti /
che può esser battuto, sopraffatto, vinto. comisso, 7-29: i neri
; tormentato, umiliato; abbassato, vinto, sottomesso. dante, vita nuova
derivi l'ultima rappresentazione d'amore, vinto e battuto dalle gloriose vergini. marotta,
., 30-3-6: egli... vinto si reputa e beffato e per neente
stultizia e beffevole vanità di persia, fu vinto da'suoi vizi. f. f
alfieri, i-31: nell'atto dell'esser vinto... io mi sentiva
seno / posti ciascun sarìa di color vinto, / come dal suo maggiore è
, / come dal suo maggiore è vinto il meno. boccaccio, v-240: e
il tuo pallore di pietà m'han vinto. leopardi, 23-21: vecchierei bianco,
, v-36: quando chi che sia ha vinto la pruova, ciò è furono
, i-702: in due settimane ha vinto trentaquattro mila lire. le ha riscosse stamane
, il quale, doppo lo aver vinto il mondo, consentì di restare prigione
, v-1-899: si può bloccare il vinto, e noi siamo minacciati di blocco
ammoniva che, -misero è ogni animo vinto dall'amore de le cose terrene. b
ho saputo sempre metterlo in pratica, vinto dalla molestia dei botoli, ai quali
ficcate dentro i calzoni, e se io vinto dall'impazienza non calo le brache e
caro, 8-904: e da l'ambascia vinto, / fu da'sergenti riportato a
con isforzi disperati, e infine, vinto dal dolore, si rovesciò senza mettere
novità; / che cristiani di bravura / vinto alhama ci hanno già. tommaseo-rigutini,
assalto la grammatica greca, come avrebbe vinto una breccia quan- d'era soldato.
il duca non può aspettare il partito vinto, per restargli poco di tempo rispetto
da molta fame e da stanchezza / vinto il garzone, abbandona la briglia /
riga della cessa dove il foco era stato vinto. 8. locuz. -terra
annunzio, v-1-627: dov'è un vinto che abbia tutto perduto fuorché il bruciore
non ho giuocato il biglietto e non ho vinto niente » disse la signora, con
ora cercava di pigliarla colle buone, vinto da uno sconforto immenso, dall'amarezza
/ se non che l'imo è vinto ad ogni guerra / che gli vien mossa
ladrone? / ella rispose coll'animo vinto: / -egli è andato a prender
cadenzatamente: « ma intanto mi go vinto! ma intanto mi go vinto! *
mi go vinto! ma intanto mi go vinto! *. = comp.
entro insino al cinto / tal che per vinto io caddi in terra smorto. machiavelli
cor mi morse, / ch'io caddi vinto. m. villani, 1-75:
tanto martir, ch'ai fin dal dolor vinto, / e dopo un lungo domandar
ch'a me vuole agguagliarsi, / caderà vinto e sanguinoso al piano, / bruttando
vita di prova? se non potesse esser vinto, dove sarebbe il combattimento? tommaseo
le percosse, / e l'arbitra del vinto orbe venuta / in servitù del servo
m. annibaie in questo si chiamerebbe vinto dal castelvetro? -chiamerebbesi, perché no
, par., 15-m: non era vinto ancora montemalo / dal vostro uccellatoio,
dal vostro uccellatoio, che, com'è vinto / nel montar su, così sarà
] diceva nulla per rimetterlo in carreggiata, vinto dal calore di quella parola, preso
campale. machiavelli, i-15: ma vinto che fussi e rotto alla campagna in
, i-155: io, teco disputando, vinto e lasso / cancello, e metto
fulgor, che già ne cerchia / fia vinto in apparenza dalla carne / che tutto
più celebri antichi filosofi si buttasse in mare vinto dalla disperazione di poterlo capir mai.
: coll'aiuto della divina grazia abbiamo vinto, e soperchiato colla ragione della cristiana
simil. e al fìgur. darsi per vinto, cedere. caro, 12-i-48:
del comune mi diceva di non aver vinto niente; ho poi saputo che per lui
presi cappello e finì il pianto, vinto dal dispetto. nieri, 315: ma
che il tempo e la distanza avrebbero vinto. panzini, iv-no: * capriccio '
che già ne cerchia, / fia vinto in apparenza dalla carne, / che tutto
non amarvi, quando / resto cotanto vinto dal desio. /... /
quando accompagna il cavallier vittorioso col pallio vinto a casa. campanella, i-97: cosa
dicono loro nulla. cavalca, 19-230: vinto da immondo desiderio di carnalità, rapì
voglia adempio, / che donne han vinto il disio della carne; / onde,
diceva nulla per rimetterlo in carreggiata, vinto dal calore di quella parola, preso dall'
480: ha combattuto dell'imperio e vinto / la notte, e prigion mena il
(viene, casca, l'ho vinto!). guerrazzi, 1-6: lo
in questo modo: posciaché questi ebbono vinto, anzi furono vinti. castigante (
livio volgar. [crusca]: vinto adunque il tribuno da queste castigazioni,
.]. gioberti, ii-164: vinto il furore dei cataclismi e delle eruzioni
catene traendo dietro, assai debole e vinto fuggo dalle genti. ariosto, 7-67
contrasto, da una lotta; confessarsi vinto; arrendersi, piegarsi (a una
». -anche di cose: esser vinto, dominato, assoggettato; venir meno
. 4. figur. esser vinto (dalla violenza di una malattia,
/ -empio! vivrai, ma disarmato e vinto. parini, giorno, ii-1224:
, i nomi di quelli che avevano vinto in cedolette, e si mettevano in
. m. cecchi, 2i-8: aveva vinto / parecchi centi e miglia di ducati
chiamato [giove] vincitore, non vinto, aiutatore, repulsatore, statore, cen-
uomini se le ragioni con che io avea vinto fazio avea trovato mai in alcun libro
.. cognobbe che ercole non l'avea vinto. dante, purg., 28-1
che già ne cerchia, / fia vinto in apparenza dalla carne / che tutto dì
il sonno, né giacio se non vinto dalla strachezza, che sozza cosa mi
mi pare senza ripugnare cadere e giacere vinto, o come molti prima aversi vinti
. io ti giuro che avrei già vinto da lungo tempo, se m'avessi
ant. il cedere, il darsi per vinto. pallavicino, 3-2-355: studiavano per
, / cacciando i bianchi e diede vinto il giuoco / a'neri, di
sol col mostrarsi, or di aver vinto estima? foscolo, xiv-274: che?
o donne, uscite fuori, abbiamo vinto; il lotto è nostro. pellico,
alfieri, i-31: nell'atto dell'esser vinto da quei dugento versi di più,
... già mi chiamo / vinto e prigion de la tua cortesia.
, no, più non potrei (vinto mi chiamo) / né corteccia scorzar,
maestro, e scorno prende / che vinto abbia a restar da sì vii cosa.
. manzoni, 291: insiem col vinto / duca ribelle ei ritornò: sul
-son.: e come, in campo vinto, a lui la vita / tolse
dolce, a cui si rese / vinto il mio core, al ciel vinto si
vinto il mio core, al ciel vinto si rende; / la beltà del
tu, cristo, avendo superato e vinto lo tormento della morte, apristi lo
, ii-299: per lo piacer m'ha vinto, / per lo parlar distretto,
insino al cinto / tal che per vinto / io caddi in terra smorto.
parlare. nell'imbarazzo da cui era vinto, l'argomento suggerito da don blasco
provincia della spagna citeriore, era stato vinto in battaglia. guicciardini, 27:
misere, l'egoismo delle ricche sembrò vinto da un gran soffio di carità.
, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla
l'ali, sopra la galea / del vinto insisti fiera col poplite, / qual
. strafiarola, 2-2: al fine, vinto da suoi dolci preghi, et cocenti
cotal voglia adempio, / che donne han vinto il disio della carne; / onde
carogne. -rimanere codardo: rimanere vinto come un vile. pulci,
jempsalem uccise, e aderbalem per battaglia vinto, d'africa cacciò. de roberto,
adirato; con animo sdeappiccato, e vinto da la colera fu il tutto per rompere
, 310: il forte si mesce col vinto nemico, / col novo signore rimane
egitto / il mondo stette subiugato e vinto. getti, i-212: la virtù visiva
., i-54: il concetto scientifico è vinto dalla vivacità della rappresentazione e dalla elevatezza
, i-54: il concetto scientifico è vinto dalla vivacità della rappresentazione e dalla elevatezza
invano; ché il colubro immondo / fia vinto, e chiuse ne'trionfi tui /
altra il combatterono, che egli alla fine vinto rendendosi disse lor così. castiglione,
480: ha combattuto dell'imperio e vinto / la notte, e prigion mena
e un poco di cipria, aveva vinto di colpo quello così augusto de'vecchi
che fra dieci donne, le aveano vinto diciannove ducati per ima. da dieci
par., 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai
la cominzaglia: / ch'io creo aver vinto, ancor so'a la bat
potuto tener dritta la faccia, / non vinto e da nessuna dominato; / costui
subito. sagredo, 326: il vinto, per dimostrare il poco caso,
compagnoni, provetto, oppresso ma non vinto dal mal francese, mi desse il
: e certissima cosa è, ch'egli vinto dall'amore ch'alia umana natura
disgusto de'popoli verso colui che ha vinto, e impongono al vincitore verso l'umanità
monti e lucca. straparola, 2-3: vinto dalla sfrenata voglia e divenuto come rabbioso
sol col mostrarsi, or di aver vinto estima? foscolo, viii- 276
un cedimento morale). -concedersi per vinto: darsi per vinto. giamboni,
. -concedersi per vinto: darsi per vinto. giamboni, 3-40: non ti
par., 30-22: da questo passo vinto mi concedo / più che giammai da
sì, che il poeta si concede vinto. c. e. gadda, 6-72
segni, 154: fu per bolla concistoriale vinto, che piermente si lodava. boccaccio
2. figur. oppresso, vinto, sottomesso (anche con valore di
ancor oggi in alcuni paesi), e vinto il furore dei cataclismi e delle eruzioni
del fatto, fu da tanta vergogna vinto, che non gli dava il cuore
di guerra; e ora, ha vinto la condotta e si trova a scandicci da
: raccapricciossi a questo il non mai vinto / dalle sventure ulisse, e, o
inaudita prudenza, e non meno ha vinto col senno che s'abbia fatto con la
il fuso al lino appiccato, e vinto da la colera fu il tutto per
ii-299: per lo piacer m'ha vinto, / per lo parlar distretto, /
ant. e letter. abbattuto, vinto, sconfitto, conquistato.
]. 2. figur. vinto, soggiogato da una passione, da
menti conquise? imbriani, 2-212: vinto da un sommo tedio / da codardia
acquistato con le armi, soggiogato, vinto, preso prigioniero. m
nel quale ogni aspetto / creato è vinto pria che vada al fondo. bibbia
consiglio delle capitudini... poi vinto a'detti consigli, con- venìa il
che viene sorteggiato fra chi non ha vinto i premi maggiori. = voce semidotta
manzoni, 291: insiem col vinto / duca ribelle ei ritornò: sul campo
un pezzo, sedendole presso, vinto dal caldo e dal sonno, posato il
, che di vergogna se averrà che io vinto e abbattuto ne sia, io seguirò
, nondemeno de la piacevolezza del fatto vinto, con suoi baroni sì forte ne
incontinente è opposto al continente come il vinto al vittorioso; perché l'incontinente è vinto
vinto al vittorioso; perché l'incontinente è vinto da gli affetti, ma il continente
, i-155: io, teco disputando, vinto e lasso / cancello, e metto
bartoli, 32-42: il misero legnetto, vinto in pochi passi dalla gagliardia del fiotto
il suo contradittore a darsi senz'altro per vinto. ma gli bastò guardarlo in volto
, che di vergogna se averrà che io vinto e abbattuto ne 'sia, io seguirò
potrà vencere, ed al fine arà vinto, e trionfarà contra l'ignoranza generale;
convenutagli fare in coimbra, dove fu vinto da quella cortese forza che gli era
: con la grazia divina mi sono vinto, ed ho procurato di convertire il
tacque. 4. ant. vinto, sopraffatto. - anche al figur.
convitto2, agg. ant. vinto, sopraffatto. -anche al figur
e potrà vencere, ed al fine arà vinto, e trionfarà contra l'ignoranza generale
: osare di fare qualcosa dopo aver vinto molte esitazioni e incertezze. vàllisneri,
valere per tirarlo a sé più agevolmente vinto e renduto; secondiamo l'error di
suo padre il re giovanni l'aveva vinto. tasso, 6-iii-94: era meta la
nell'agone albano, nel capitolino fu vinto. 11. figur. onore
arme] mercenarie, a offenderti, vinto che le hanno, bisogna più tempo
126: madonna,... / vinto m'avete più poi nel parlare;
stata proprio nei sacchi, chi aveva vinto. -corsa a rete: nel
non altrimenti che un paese nemico e vinto. j. che è corso
donne o donne, uscite fuori, abbiamo vinto; il lotto è nostro.
. d. bartoli, 37-114: fu vinto da quella cortese forza che gli era
parlare lo quale per lo pensiero è vinto, sì che seguire lui non puote a
parvero troppo ardite in un paese già vinto dalla monarchia, e ammollito dalle arti cortigianesche
avversario [parrasio] si rese per vinto, confessando di bona coscienza la perdita sua
alcuni di coloro, i quali avevano vinto la provvisione, esser cosa malfatta,
gioia. chiabrera, 74: come sì vinto io scórsi / il puro ruscelletto,
gravi catene traendo dietro, assai debole e vinto fuggo dalle genti. bandello, 1-15
dal sonno, / che tutti doma, vinto, e dalla molta / crapula oppresso
par che si creda / ch'avrebber vinto i figli de la terra; / mettine
più che ribattere del suo si dié vinto. manzoni, 100: il voltaire lascia
ettore] d'essere da lui stato vinto, credendo lui essere un pastore, messo
, la grande farfalla crepuscolare che aveva vinto di levità tutte le aure dell'estate
il maestro, e scorno prende / che vinto abbia a restar da sì vii cosa
firenze stessa... crestaia è vinto da modista ». crestato (
. agostino volgar., 1-3-132: ha vinto tutti li dei suoi figliuoli non la
parla, più non vede, / vinto cede, / chiusi affatto gli occhiolin.
croce del deluso, del fallito, del vinto -di me -sia atroce a portare.
in guerra (un esercito); essere vinto, essere superato nelle lotte politiche.
prima ozioso fisso a roma, perché avevo vinto la cuccagna: il pensionato. poi
era stata proprio nei sacchi, chi aveva vinto. 7. il palo,
mi morse, / ch'io caddi vinto. -parlare al cuore: commuovere
letto, dove sognai festosamente di avere vinto il dado grosso della lotteria di milano
quelle 'pedine ', che egli ha vinto al suo avversario. goldoni, vii-1090
prima mangia o rinchiude l'altro ha vinto. pirandello, 7-409: giocavano a
provincia d'africa era glorioso e non mai vinto, per predestinazione, cesare sempre tenne
la pugna / su le membra del vinto orso rissosi, / e de'piagati cacciatori
ascendeva all'argentato saluto, trafitto e vinto « dal divino dardo » del sole.
del telegramma; il male poteva esser vinto. cicognani, 3-38: e l'
futuro. pea, 7-142: vinto il timore... di poter essere
la strada, anche dopo ch'ebbe vinto, come tutti sanno, l'orrore
debellate. 2. figur. vinto in una discussione; confutato a fondo
figur. frenato, dominato, soggiogato, vinto nell'intimo o cancellato (un sentimento
i santi, che quando egli è vinto da noi... egli ne diventa
, ecc.); darsi per vinto, desistere; rinunciare. beccaria,
né per paura, né per dolore vinto. = adattamento del provenz.
e della declamazione, mi sentiva anche vinto dalla commozione comunicatami dagli ascoltanti. leopardi
* cambiar di parere, cedere, darsi vinto, ricredersi ', non vorrai usarlo
. sia tenuto e debba condannare il vinto al vincitore nelle spese. statuti de'
per il fatto che l'essere è vinto dal parere, dà decoro all'ufficio o
fiero decreto, al crudo impero: / vinto aman, tutto è vinto. campanella
: / vinto aman, tutto è vinto. campanella, i-193: chi schernisce i
, deforme e giallo / e a vinto più che a vincitor sembiante, / dal
rubarlo. pardbosco, x-807: un giorno vinto dalla passione amorosa, che troppo fieramente
chi deluse ambe le parti, al vinto / serbando l'ire, e al
: voi sul barbaro fasi, / vinto il rigido fato e 'l re deluso,
del deluso, del fallito, del vinto - di me - sia atroce a portare
dentro, puote essere toccato, ma vinto no. bianco da siena, 60:
. verri, i-224: così gemendo cadde vinto dal- l'affanno sulla vergine deplorata.
., ma disperazione di esser vinto, schiavitù, depredamenti, incendi, distruzioni
lì, il partito d'azione, vinto egualmente, era tuttavia meno depresso: le
effetto della tua atrocità. così gemendo cadde vinto dall'affanno sulla vergine deplorata. pascoli
e freme / stava in disparte amor vinto e deriso. leopardi, ii-469: socrate
cotal voglia adempio, / che donne han vinto il disio della carne; / onde
duolsi e freme / stava in disparte amor vinto e deriso. manzoni, pr.
piano secondo il quale pare che avremmo vinto. tommaseo, 3-iii-48: questa legge
stato severo, spietato. la sinistra ha vinto, anche troppo. la destra è
io ti conosco bene; / perché vinto son io, tu mi detesti; /
? se questa notte non avrò proprio mai vinto, sarebbe stato troppo palese il tuo
mostrando il rasoio, per non darsi vinto. -fare la devozione: sottoporsi
di tal guisa / amor m'à vinto! cielo d'alcamo, 136: sazzo
il corso suo per niun patto / vinto saria dall'aquilino volo: / lo stesso
che di fuor la scorza / come vinto è quel dentro non dichiari; /
chi lealmente e coraggiosamente si ritraeva dichiarandosi vinto, venne considerato traditore. baldini,
greco, capo da non potere essere vinto in battaglia, già era arso. albertano
moravia, i-82: un uomo politico vinto ma non domo che vede nel figlio
son giunto al fine, ormai son vinto, / né più posso fugir né aver
oggetto, / quasi gufo dal sol vinto restai: / nacque da la tua copia
, / se non che l'uno è vinto ad ogni guerra / che gli vien
. machiavelli, 363: difficilmente è vinto colui che sa conoscere le forze sue
mi paia e che, dal peso vinto, io non trabocchi alla disperazione e
il vostro onore dilapidato; ho tutto vinto. cattaneo, i-2-406: accentrando avaramente
e quasi sacra dilata gli occhi dell'eroe vinto, àltera la sua voce sommessa.
, sia tenuto e debba condannare il vinto al vincitore nelle spese. statuti de'
ferro, il ferro da l'orror fu vinto. / gli empi no, che con
che assai patì, ma dai dolori non vinto: colla sinistra non ha ancora dimessa
però, hanno perduto e l'altro ha vinto. 17. trattare, spiegare,
, 3-454: 'non era ancora vinto montemalo'; che era dimostratore della magnificenzia
dio: né deluso, né fallito né vinto. eppure con tutta la sua potenza
suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto. tasso, 8-4-65: chi è
: costui, poi ch'ebbe pontremolo vinto, / col fiero stuolo fe'piangere
, ii-192: una meraviglia eccessiva avrebbe vinto delfino con queste scoperte, s'egli non
ognuno / brama d'uscime, e dirsi vinto: adelchi / sol li ritien.
io sapevo che mi dire o mi fare vinto da ima diversa soggezione. -non
se vinse il mondo, et altri ha vinto lui. ariosto, 5-70: intanto
! pea, 7-13: il ragazzo, vinto il primo disagio, dopo aver guardato
sapeva già oggi per domani chi avrebbe vinto, chi perso, chi sarebbe stato eroe
l'istesso, / ma non son vinto ancor. alfieri, 1-95: inopportuno,
malor discarna, se dal sonno è vinto, / che sotto i solchi del
discemea la giostra, e quale era vinto perdeva sua dama. -ant. stabilire
41-97: quel meschin da le lusinghe vinto / la cintola in gran fretta si discinse
tinto: / con mille nodi relegato e vinto, / cerca disciórsi l'una e
mandati, i nostri pari; ha vinto, e perde / in perfid'ozio la
mi faria: resterà l'onta al vinto. cattaneo, i-1-47: la voltata di
che l'indurato affetto al fine ha vinto. alamanni, 8-80: non sempre
troppo disi- nore / quand'orno è vinto da un suo megliore. ritmo lucchese
seco, quando nuovamente, da'pensieri vinto, soave sonno mi ripigliò. =
. bartoli, 9-27-2-98: si confessa vinto dal non saper dove volgersi, né a
dismetter le braccia, desperarsi e darsi vinto a sì rapido torrente di criminali imposture
celebri antichi filosofi si buttasse in mare vinto dalla disperazione di poterlo capir mai.
per berlo. parabosco, x-807: vinto dalla passione amorosa, che troppo fieramente lo
, vince ed uccide coloro che hanno vinto. petrarca, 42-13: stelle noiose
armatura, strappare le insegne al nemico vinto e abbattuto. libro di sydrac
ser giovanni, 2-253: quello che fosse vinto s'intendesse per ricreduto e traditore per
e costanza del suo amore, ha vinto i vostri disamori, i dispreggi e le
, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale
disputazioni delle lettere è più utile tesser vinto che il vincere. pallavicino, 1-52:
cosa veduta da'galli, come se vinto avessero, tutti intesero e corsero nel vallo
gara di velocità); superato, vinto con notevole distacco. distaccatura, sf
non toccavano neanche la ventina, avevano vinto a genova, con un distacco splendido,
ch'era ferito..., vinto alla fine cadde. sercambi, iii-232:
negli occhi vostri il veggio: avete vinto. l. bellini, 5-2- 189
severo, spietato. la sinistra ha vinto, anche troppo. la destra è veramente
suoi l'ira della crudele iunone, vinto per lo pianto e per l'ordine de'
intepidar più il freddo della luna, / vinto da terra, e talor da saturno
, triunfoe cinque volte; dopo lo vinto scipione quattro volte in uno medesimo mese
/ che torse gli occhi esterrefatto e vinto. -aspro, malagevole. dante
, ii-299: per io piacer m'ha vinto, /... / che
: ma questa volta il divieto è vinto dal dovere della mia gratitudine. gavoni,
fernando ebbe la divinazione che avrebbe vinto il cavallo mon- talcino.
flaminio, 5: poiché egli, vinto dalla cupidità del sapere, mangiò di
divinto, agg. ant. vinto, sconfitto. - anche al figur
ix-9: amor, che m'ebbe già vinto e conquiso / o dentro al petto
si faticava; per che da grave dolor vinto, venendo meno, cadde sopra il
: egitto vinse, avvegnaché prima fosse vinto da loro: e domatolo per ferro,
lo combattente telefo; e guarii lui vinto e pregante. maestro alberto, 175:
nella sua prima ingenuità, non ancora vinto e domato dall'arte. cardarelli,
d'orgoglio. 3. debellato, vinto, soggiogato; sottomesso, ridotto a
potente dio che tutto vince, è vinto dal tempo. comisso, 7-313:
di tante cose esteriori che mi hanno vinto. quasimodo, 2-50: non dirò
due nel calore della fuga, fui vinto dalla pietade, e donai la vita a
, egli cede e si dona per vinto. arici, ii-213: schernito, tradito
son che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede /
è troppo disinore / quand'orno è vinto d'uno suo migliore, / e tanto
/ ch'io non sia preso e che vinto non cada. folengo, ii-216:
maniera alquanto gendo uno il quale, vinto dal sonno, inchinava il capo,
pur, cui vincitore opprima, / vinto cadendo, telefante esangue. carletti,
iniusto, e mostran dubbio dov'è vinto il beffo. -prendere dubbio:
viso. -io? -voi. -dubito, vinto dal soverchio amore. sarpi, i-1-184
in pietanza, / ché soperchiarne -n'ha vinto e stancato, / c'ho più
bembo, 1-54: assai debole e vinto fuggo dalle genti, cercando dove io
de'soldati, pure alla fine, vinto da'prieghi di tutti i suoi,
, di gloria, ecc.; vinto, superato, umiliato. mascardi,
al suo misterio / più mansueto e più vinto rendea. 4. figur
dove il suo genio avrebbe sfolgorato e vinto ogni opacità d'ostacoli. montale,
la lussuria vincitrice sola ha vindicato il vinto mondo. collenuccio, 209:
dice floro, niuno si vergognò essere vinto dopo cartagine. s. agostino volgar
. manzoni, 74: solo al vinto non toccano i guai; / toma in
/ onde il cielo tacea confuso e vinto. salvini, 39-v-227: dallo splendore
l'entità d'esser nato, / sei vinto, e l'eterno creato / è
qual pastor dii mio duol non restò vinto, / epol, busequa, equisio et
pastor dii mio duol non restò vinto, / epol, busequa, equisio et
sola latria. cavalca, 19-99: quasi vinto da disordinato amore deliberava di lasciare l'
teoriche dei moderati del quarenta- sette ha vinto in perspicuità le cinque giornate di milano?
, e quel duilio / che d'aver vinto allor sempre s'esalta. ariosto,
che il forte sia detto oppresso o vinto dal vino, o che esclami ed
da poi che se'venuto, hai vinto ed hai distrutta la tribulazione di noi tutti
sistema delle astrazioni, che così ha vinto platone. 2. filos.
esistenza. ma 1 miei antenati hanno vinto e quelli di lucia hanno perso.
/ ch'è qui alloggiato, ha vinto questo palio; / credo farà le
431: -io non mi do per vinto così alla prima, -disse il mago,
studio ope rato, che vinto avrebbe d'arte tutti coloro che di grazia
la notte per non essere a fatto vinto dal sonno, teneva in mano una palla
, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla
, di espugnare), agg. vinto e occupato con la forza delle armi (
. -per estens. sconfitto, vinto (il nemico, un avversario,
: / gli espugnati nemici e il vinto amore / ti mostreriano in me, e
2. figur. obbligato a cedere, vinto dalla persuasione, dalle lusinghe, ecc
). che espugna; che ha vinto e occupato con la forza delle armi
non v'è più libertà, cesare ha vinto. alfieri, 1-17: la virtù
s. c., 96: avealo vinto il giudicio * repe- tundarum 'cioè
puoi fare un salto, perché hai vinto il lotto. giusti, 4-i-113: se
come il toro, / che per battaglia vinto esce dal prato / senza mai più
era fermo e costante, e non vinto si conservava. beicari, 1-25: e'
. chiabrera, 74: come sì vinto io scorsi / il puro ruscelletto,
2-146: chi parlerà sospettamente el sarà vinto da tutti gli uomini e sarà fallante in
, e quelli che la porta è vinto. boiardo, 2-3-6: tutto il cimier
rialzarsi con isforzi disperati, e infine, vinto dal dolore, si rovesciò senza mettere
perviene se non da chi ha già vinto tanto la vanità de'fanciulli di preferir le
. la pace al fante. ho vinto il fante. ho vinto il fante.
fante. ho vinto il fante. ho vinto il fante. pedemonte, 207:
si agita, combatte, vince o è vinto, intorno all'anima e intorno alla
tanto colpo, che per molto tempo vinto dall'amarezza non potei dirgli una parola
fa dieci giorni, cuneo, che aveva vinto la gara contro le forze di francia
gli loro. ma pure all'ultimo, vinto per molti preghi, acconsentì e ricevette
, / che al primo dolce saria vinto e stanco; / così mia vita che
, subito dimentica se stessi, e vinto e tratto dalla miseria sua, non
prezza, / e chi disceme è vinto da chi vole. g. visconti,
si faticava; per che da grave dolor vinto, venendo meno, cadde sopra il
seccato (da richieste insistenti); vinto (dalle preghiere). boccaccio,
la speme del mio pervenire, / vinto, lasciai la speme del viaggio,
praglia, dove jeanne lo ha tentato e vinto, a questa faticosa salita nelle tenebre
per suo vantaggio, / di fame sarà vinto, se non d'arme, /
, 1-59: disse: il partito è vinto per sette fave, ma bisogna rimandarlo
ed ito il partito, non rimase vinto; per lo che un'altra volta propose
papa], / quando dovevi, vinto il mio paese, / ire oltra-
agitata per molti secoli... e vinto il furore dei cataclismi e delle eruzioni
che il cor sente da febre oppresso e vinto; / e di torride fascie intorno
, egli cede e si dona per vinto; dove all'incontro non si può vincere
confini, non potessero tornare se non vinto il partito per tutte otto le fave
son che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede /
chi è fresco di un'eredità o ha vinto una lotteria,... se
, offrendogli aiuto: né perché questi fusse vinto da carlo, lasciarono il loro fellone
/ questo fellon da me percosso e vinto. c. m. bentivoglio, 2-877
volte / ferito e morto, non che vinto e stanco / da te, mie
mio amore. pirandello, 7-100: vinto da quella fermezza..., aveva
/ malor discarna, se dal sonno è vinto, / che sotto i solchi del
sì, che il di lui giuro han vinto. foscolo, xv-542: nella mia
perduto avrebbe; / a voi mi rendei vinto; e non menerebbe / privo di
.. / al mondo da te vinto; e la via vera / prendesti opposta
-empio! vivrai, ma disarmato e vinto. -condannare ai ferri qualcuno:
gloria nel cor, fra le sue schiere vinto / o trucidate, o fuggitive,
lo spirito combattuto, ma non punto vinto della magnanima au- relia. giannone,
letto, dove sognai festosamente di avere vinto il dado grosso della lotteria di milano.
quel seno / posti ciascun saria di color vinto, / come dal suo maggiore è
, / come dal suo maggiore è vinto il meno. cavalca, 18-
, l'altra s'accresce. / or vinto il giglio è da la rosa,
giglio è da la rosa, or vinto / l'ostro appar da l'avorio,
notti seduto al banco, certa fiata vinto dal sonno ci si addormentasse, e
purgate le menti, ogni pericolo fu vinto e fugato. -questa fiata,
così dicendo: « bene m'hai vinto galileo, ben m'hai vinto! »
m'hai vinto galileo, ben m'hai vinto! ». berni, 71:
i, avo di vostro padre, fò vinto in mare da li genovesi,
/ poi che solo con questa ho vinto amore, / fèra di lei maggiore
che il cor sente da febre oppresso e vinto. forteguerri, 16-67: ed ecco
arcione. de mori, x-946: vinto ultimamente il vecchio debile dalla fierezza del
fanno del gagliardo, come se avessono vinto ettore; e oggi n'è pieno il
chi ne mangia per primo sette ha vinto la partita. -fare a filetto:
quel seno / posti ciascun saria di color vinto, / come dal suo maggiore è
, / come dal suo maggiore è vinto il meno. petrarca, 325-80:
v'avete, io non son però vinto. guicciardini, 116: credo adagio,
che di fuor la scorza / come vinto è quel dentro non dichiari; /
scamparne / lo spirito mio già stracco, vinto e fioco / da tanta bassa e
, già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una gran luce.
de'suoi fedeli. / egli, vinto da lei, del ciel la fuga /
fondamento d'aiuto nella virtù di annibaie vinto. g. bentivoglio, 5-i-60: pongono
; ché il colubro immondo / fia vinto, e chiusi ne'trionfi tui / le
fondo de la sapienzia divina, è vinto, imperò che la sua possibilità non è
in tutto al fondo, / se vinto son dal vincitor del mondo. -toccare
soldati, 2-522: capivo di avere vinto, e che soltanto una foratura poteva
pur d'argento o d'oro / vinto dal foco esser po'piena aspetta, /
volta [s. antonio] avendo vinto lo spirito de la fornicazione per la virtude
nero atterrato dinanzi a lui, e confessossi vinto da lui. beicari, 6-32:
forsi sénbrati scuza, s'àve te vinto? moscoli, vii-643 (98-9):
esercito, il signore farà che tu sarai vinto da'nemici; però che aiutare e
, né per paura, né per dolore vinto. 28. astrol. influsso
che può essere forzato, sopraffatto, vinto. m. adriani, iv-64
. massaia, i-18: verisimilmente l'avrebbe vinto, se le potenze europee non l'
8-85: or ch'io t'ho vinto, fracassato e zoppo, / a quel
ma volto in fuga e fracassato e vinto. p. f. giambullari, 121
calzato e vestito / m'abbia sì tosto vinto e superato? pazzi, xxvi-3-322:
prigione. -che può essere facilmente vinto (un esercito). cattaneo,
, / lagrime pie! per voi vinto il dolore / tace, e la punta
compagnoni, provetto, oppresso ma non vinto dal mal francese, mi desse il
vuol, la franchigia; e serva il vinto / al vincitor, come di guerra
sì che quelli che non può essere vinto per travaglio si lasci frangere per volontà di
frangibile. 3. che può essere vinto, violato, superato. pasqualigo,
3. figur. piegato, domato, vinto. davila, 415: sarebbe finalmente
non pur d'argento o d'oro / vinto dal foco esser po'piena aspetta
costanzo, 1-448: mai non aveano vinto se non per fraude. tassoni,
arco. guerrazzi, i-162: se vinto lo schifo tu ti accosterai a considerare
500 doble che detto principe gli ha vinto, ha messo in vendita quel famoso
voi scusarete, che per frenesia, / vinto da l'aspra passion, vaneggio.
già il caldo del dì esser vinto dalla freschezza della notte, comandò che
. chiabrera, 74: come sì vinto io scorsi / il puro ruscelletto, /
quel seno / posti ciascun saria di color vinto. buti, 2-159: 'fresco smiraldo'
alzo 'l pensier, che, dal duol vinto e stanco, / fa che gli
sottili inganni delle donne, già quasi vinto e superato da lei, aperse le
, e dicevano volgarmente che 'l persiano vinto e confuso s'era ito a nascondere
e lievi ore volanti, / da voi vinto ogni cosa a terra giace. caro
bembo, 1-54: assai debole e vinto fuggo dalle genti, cercando dove io
mesce. /... / or vinto il giglio è da la rosa,
giglio è da la rosa, or vinto / l'ostro appar da l'avorio,
giunse fulmineo l'annuncio che il borbone vinto in sicilia era vinto. pascoli, i-715
che il borbone vinto in sicilia era vinto. pascoli, i-715: dopo la
altro aggiunge, / sì che 'l vinto guerrier ne muore e geme, /
. con quattro voti contro tre rimase vinto il partito della fumigazione. carducci,
chi avanza da lui. -quello, vinto da assiomi così veri e così stringenti,
/ dal sonno stato era assalito e vinto: / a cui mostrassi in abito
i repubblicani facevan fuoco alle sue spalle, vinto anziché scoraggito, [il popolo]
: un altro giorno, però, vinto da una nuova tentazione, presi di
buti, 1-765: l'uomo è sì vinto dal furore dell'amore,..
, 4-3 (415): da dolor vinto e in furor montato, tirata fuori
domandavanle lo gaggio ch'e'li avevano vinto, secondo il patto. n. villani
del gagliardo, come se aves- sono vinto ettore. berni, 295: quell'infermo
balbo, i-155: vincitor prima, vinto poi, rifugge sconosciuto a una galea
tansillo, 87: il gallico stuol vinto si giacque / per queste rive e questi
uscì] il ribelle / nitrir del vinto, che sbuffando udìa / battere l'unghia
, 5-365: cuneo... aveva vinto la gara contro le forze di francia
tulio ostilio per esser re, ma vinto si lasciò morire. d. bartoli,
dàn colpi a gara, / da cui vinto, e dal peso, a poco
con isforzi disperati, e infine, vinto dal dolore, si rovesciò senza mettere un
la gentilezza stessa, per non esser vinto di cortesia, gli fece due quadri che
faccia né per vincere né per essere vinto. segnerj, iii-1-275: quando veggono
alcuni gentili uomini romani,... vinto e preso fiesole, in questo luogo
son, che l'uman germe, / vinto dal rio costume, al mondo diede
], ma di lì a poco, vinto dalla tentazione, essendogli piaciuto l'involontario
di farla respingere. 11. vinto, prostrato; spodestato; soggiogato,
e lievi ore volanti, / da voi vinto ogni cosa a terra giace. tasso
nacque, / da che il gallico stuol vinto si giacque / per queste rive e
dipinto, / subito toma languidetto e vinto. carducci, 871: di baci
/ o marinaio rude, onde t'ha vinto? 5. farmac. confezione di
l'altra s'accresce. / or vinto il giglio è da la rosa, or
il giglio è da la rosa, or vinto / l'ostro appar da l'avorio
non ritrovandolo, si desse bensì per vinto quanto al mondo. fagiuoli, ix-125
tornava più a casa e invece aveva vinto da pagare una cena. 17.
, chiamati pitei per lo nome del vinto serpente. a questo giuoco, qualunque vincea
o a capo del gioco; a gioco vinto o finito: al termine, da
bisogna avvertire che gli uomini a giuoco vinto vanno vagellando, e le cose disoneste
s. m. il giuoco tanto vinto in toscana, sì per l'abbondanza de'
(o buoni giochi): dichiararsi vinto e raccomandare discrezione all'avversario. -
v-61: 'dir buon giuoco'è chiamarsi vinto; è proprio de'fanciugli quando,
? -mettere, recare il gioco vinto a partito: arrischiare il certo per
di don arrigo per non recare il giuoco vinto a partito. storie pistoiesi, 2-141
, perché non volevano mettere lo gioco vinto a partito. -partire, levarsi,
? -vedere, tenere il gioco vinto o per vinto: considerarsi sicuro di
-vedere, tenere il gioco vinto o per vinto: considerarsi sicuro di un pieno successo
imperiali, quando vedessero il loro giuoco vinto in queste cose d'italia, terrebbono
fuochi: tanto tenne il giuoco per vinto. -vincere, guadagnare il gioco
come seconda. leonardo, 2-103: vinto dalla dilettevole fiamma della candela, [
scelga. manzoni, 74: solo al vinto non toccano i guai; / torna
1-343: nel giorno d'oggi tu hai vinto te medesimo. botta, 4-21:
.. ci vien volontà di dargli vinto ciascun che giuoca seco. lanzi, ii-265
: tu, che mi vedi ornai vinto e smarrito, / le stelle a me
l'albero e l'ardente spirto / vinto dal suo desio partì di furto, /
o che il forte sia detto oppresso o vinto dal vino, o che esclami ed
vincitore ne avesse la lode e 'l vinto la vergogna. guarini, 83: de'
so io ch'io mi parli: / vinto m'avete nella prima giunta, /
m'avete nella prima giunta, / vinto m'avete più poi nel parlare. dante
mattina il giovane / giustificò d'aver vinto, e sì chieseli / i danari.
possiede un campo dove non può essere vinto dal forte, e questo è la
maggior gloria del vincere è perdonare il vinto: a esaltare la magnanimità nei confronti
maggior gloria del vincere è perdonare al vinto. 15. dimin. e
giamboni, 4-338: gloriossi molto aver vinto pompeio doge de'romani. dante,
: gloriati pur ch'una donzella hai vinto! redi, 16-v-241: mi glorio di
glossa sopra matteo ». il dimonio vinto di gola non tenta di lussuria. cavalca
bandello, 1-1 (i-n): vinto dal desiderio ed appetito che aveva di
che vien dopo, di 4 punto 'vinto dalla parte di coloro che fan
fogazzaro, 5-42: tutti lo avrebbero vinto di agilità e di precisione,.
nella sua prima ingenuità, non ancora vinto e domato dall'arte. il sublime del
italia meridionale. montale, 7-118: vinto il complesso di inferiorità di chi abita
, con non minore arte che ardire, vinto il nimico, senza aver altro rilevato
, lxiii-65: tutte gioie di biffate ha vinto, / sì come grana vince ogn'
/ già per secoli molti e vinto in mille / battaglie, or come esulta
/ che tutte gioie di biffate ha vinto, / sì come grana vince ogn'altro
volta che c'è montato, gli ha vinto la mano, e l'ha rovesciato
oriani, x-19-402: trieste italiana ha vinto, perché all'ultima ora gli stessi gre
, ii-15-524: ci è un partito vinto che va a raccogliersi e ripigliar forza
; cacciano il musetto aguzzo tra vinto da molti animali bruti, com'è fra'
pregio, / fin che l'ha vinto il ver con più persone.
, 46-54: è certo d'aver vinto, / e d'aver lei per moglie
col quale egli già l'ardito uomo vinto fece meritare d'uscire della guaina de'
. manzoni, 74: solo al vinto non toccano i guai; / toma in
/ l'armoniosa clio, / e vinto il crudo oblio, / dall'ingiurie
, vinti che ha gli altri, rimane vinto da questa; e chiamasi questa superbia
, 2-26: né stette guari che, vinto dal sonno, / sopra quel sasso
siccome / fanno i soldati, quando han vinto, agli altri / ch'hanno perduto
della cina, ora guerreggiato e mezzo vinto da taicosama. manzoni, pr.
oggetto, i quasi gufo dal sol vinto restai. baretti, 1-251: è pur
, di tal guisa amor m'à vinto! angiolieri, 55-4: il me'
, 884: non odi qui, vinto, / tra suono di ronde e di
/ si girava sì ratto, ch'avria vinto / quel moto che più tosto il
più inerme assai di te, più vinto e ignudo / di senno io sono,
la mano e abbracciarvi, vedrete un uomo vinto ma non guasto dalla mala fortuna,
mi paia e che, dal peso vinto, io non trabbocchi alla disperazione e alla
, come dicono, quelli che hanno vinto il partito, in tal numero che
: smarrimento e afflizione che mi han vinto salendo la riva opposta alla città che
. tasso, 1-48: partì dal vinto suo la donna altera, / ch'è
volgar., 1-48: non volere essere vinto dal male, ma vinci nel bene
trema e trabocca, / dal tempo vinto anch'ei cada e tramonte. s.
, il quale con tutto questo almen vinto dall'importunità sovviene all'assiduo suo pregatore
della vanagloria, ma non arà ancora vinto in sé il peccato della impazienza. s
e con tutto il mondo e ha vinto e vince e ottenuto e ottiene.
concetto di vincitore il sofista, di vinto il filosofo. papi, 2-1-113: se
a colui che non ne ha mai vinto posta: da me non è campato di
avremo spostato un limite, ma non vinto la preistoria. -ciò che non è
blasfeme. caviceo, 1-56: vinto dal superchio ardore, con la procace
, 10- 207: avendo questa mattina vinto nel consiglio maggiore 100. 000 ducati
hanno chiamato [giove] vincitore non vinto, aiutatore, impulsatore, stabilitore.
/ che l'indurato affetto alfine ha vinto. paolo da certaldo, 21: megli'
la vittoria passano tutti i beni del vinto nel vincitore. tasso, 13-i-252: la
s'udia / sì dolce allor che vinto mi rendei. -diventare più pungente
lo spirito combattuto, ma non punto vinto della magnanima aurelia. fr. morelli
baschiera, che era quasi capitano, vinto più da volontà che da ragione, come
. tenere prigioniero, av vinto. - anche al figur.
se ne va altiero, e l'altro vinto e smorto. grazzini, 4-295:
avea di quel d'adamo, / vinto dal sonno, in su l'erba inchinai
ii-128: sonno il prese, dal quale vinto inclinò in su la erba. gatto
ma come il ponte dai fiorentini fu vinto,... non sendo a tempo
. d'annunzio, v-1-811: abbiamo vinto il nemico esterno, lo abbiamo.
inconquiso, agg. letter. non vinto, non sottomesso. emiliani-giudici
vostri e di vaghezza / non resta vinto al primo incontro e privo / dell'alma
ignoranza, e non si diede per vinto, quando posto al cimento di mettere in
improvvisamente, arturo rim- baud si senti vinto. lui, l'eterno vagabondo, il
] io sentiva tutto il mio essere vinto da un sentimento indefinibile di tenerezza e
animo). caviceo, 1-56: vinto dal superchio ardore, con la procace
c. i. frugoni, i-10-77: vinto da quella maestà che spira / questa
potuto sedare; che non è stato vinto, debellato. guido da pisa,
cavo l'ecellenza e divinità dell'uomo, vinto da tutti gli animali di vista acuta
/ che l'indurato affetto alfine ha vinto. passavanti, 70: il peccatore
falzata, e quelli che la porta è vinto. = comp. da in-con
ma con infelice successo, restando e vinto e prigione del padre. gualdo priorato
, e strada / sovra il petto del vinto al destrier face. scarpelli, 1-130
tanto martir, ch'ai fin del dolor vinto, / e dopo un lungo domandar
caldo e da la sete infesta / vinto, si trasse l'elmo da la
, 8- ^ 56: mira, già vinto l'uno e l'altro polo /
intanto i prenci achei / scortar, vinto da'preghi e per l'amico /
e sì m'atterra, / che vinto dal dolor negletto stassi / mio plettro
d'armi reazionarie. 8. vinto, piegato, domato (un popolo,
5: poiché egli [adamo] vinto dalla cupidità del sapere, mangiò di
sua guerra, / allegra, avendo vinto il gran nemico [amore], /
. tassoni, 5-20: fugge il vinto e s'appiatta, o l'armi cede
bardelli disse: « è vostra! avete vinto ». diacono disse: « va
4-609: così avvien che 'l vincitor dal vinto, / e che lo schernitor da
lo schernito / è poi schernito e vinto, anzi ingoiato. 3.
grano. ariosto, 41-14: il legno vinto in più parti si lassa, /
/ fiso nel punto che m'avea vinto. buti, 3-760: libbra; cioè
un licurgo di tracia innacquare il vino, vinto dall'ira e dal furore, lo
, ii-163: d'animo non mai vinto fu alle cupiditadi, di rigida innocènzia.
l'insegna o le insegne: dichiararsi vinto, arrendersi; ritirarsi da un'impresa
, 5-133: l'avere non solo vinto, ma anche... l'aver
, come a insevire sulle retroguardie del vinto. = voce dotta, lat
ali, sopra la galea / del vinto insisti fiera co 'l poplite, / qual
la sua ingrata e superba condotta ha vinto la mia pazienza. fantoni, ii-102:
ancora del tutto desto; preso, vinto da sonnolenza; assonnato, sonnacchioso.
pene insopportabili alla pazienza umana fignendo tesser vinto da tormenti, tacendo i consapevoli del
. che non può essere superato, vinto, rimosso (un ostacolo, una difficoltà
l'età caduta al fin t'ha vinto, o saggio, / e pur meglio
e vedendolo morire, si credettero averlo vinto e ralle- graronsi quasi di avere spento
sottomettesti lui a loro: quando, vinto d'amore, dio umiliò se medesimo.
onde, colto improviso, agevolmente / sarà vinto da noi pria ch'assalito. f
la rivoluzione incomincierà quando l'insurrezione avrà vinto... la guerra d'insurrezione
, 150: da l'altrui beltà vinto lo sdegno, / apena ho gli occhi
cosa veduta da'galli, come se vinto avessero, tutti intesero e corsero nel
, 5-34: qui dove l'odio è vinto e muor l'inganno, / il
di tante cose esteriori che mi hanno vinto, di piccoli segnali che venivano dalle
mi sforzai guardarla; ma al fin vinto / da intolerando assalto, ne fui
in concetto di vincitore il sofista, di vinto il filosofo. capuana, 3-127:
, se roma forte / il latin come vinto e figlio inurba. 5
: l'età caduta al fin t'ha vinto, o saggio, / e pur
tutto lo invermiglia. pindemonte, ii-370: vinto è quel pudor che la invermiglia /
o in condizioni apparentemente analoghe, ha vinto o vince con manifesto successo).
ingiusta sarai, s'a lui, già vinto, / scudi e schermi opporr ari
invilito. marino, x-35: invilito e vinto, / di far più non ardia
invincibilissimo). che non può essere vinto in battaglia, in guerra, in
i-103: al cader della sera fu vinto da una tristezza, da un languore
falzata, e quelli che la porta è vinto. invirtuosaménte, avv. ant
, 188: quella sola volta fu vinto roggero, essendo sempre stato invitto. aretino
uno scodel- latore di volumi abbia vinto, in un qualsiasi secolo, un
che una cosa, sapere chi ha vinto il premio ambrosiano. 2.
guerra fare, / dove fu malagigi dianzi vinto, / per saper se 'l demonio
, irrevocabile / essa pure, del vinto che posa / il capo stravolto su
pascoli, ii-912: nel 1295, essendosi vinto che chi dei grandi volesse abilitarsi agli
dura: lei no, lei aveva vinto, vinceva. 8. barbaro
rito e nelle viscere, che quel vinto e invincibile orrore per le mani del
, che per oprar non fia mai vinto. giusti, 4-ii-571: la tenera sposa
istinto, / che chi trionfa è vinto, / chi è vinto è vincitor.
chi trionfa è vinto, / chi è vinto è vincitor. manzoni, pr.
in te, né anche in loro vinto da ira. da questa domestica esser-
valor con nostro scorno / da barbari già vinto e combattuto. giov. cavalcanti,
risponde modesto: « non abbiamo anche vinto ». de roberto, 10-65: se
, annientato, distrutto; finito, vinto. panzini, iv-356: '
io son de l'aspettar ornai sì vinto / e de la lunga guerra de'sospiri
insopportabili alla pazienza umana, fignendo tesser vinto da'tormenti, tacendo i consapevoli del
/ e tu ci mostrerai come fu vinto / da'normanni d'assalto. -sfasciato
nuviletto intorno ricoverse; / cotanto tesser vinto li dispiacque. grifoni, xxxvii-90:
i lampi de l'oro oppresso e vinto, / assai più de tacciar duro e
petto, gli occhi socchiusi, egli era vinto da un languore, nella rosea poesia
campo, / là 've sempre son vinto. bembo, 11-655: però vorrei ch'
, di artifizi di ogni sorta, hanno vinto la plebe in cui risiedeva il potere
; / lasciami... ho vinto. panzini, ii-476: bobby, intuita
. maffei, 7-55: deh perché vinto poi gli occhi abbassai! / poco ch'
129: il rider m'avea tanto vinto e lasso / del medico valente a dir
giorni, e in modo lasso e vinto, / ch'in piè a fatica si
/ e disagiato sasso, / dove già vinto e lasso / i brevi sonni tormentare
. mascheroni, 8-256: mira, già vinto l'uno e l'altro polo /
delle colonne, 77: soperchianza -m'à vinto e stancato; / c'ò più
senza studiare o apparare leggi, hanno vinto e confuso... alcuno dottore di
/ né leggier né bizzarro. oggi fu vinto / da sconsigliata giovinezza il senno.
frutto / de l'opra sua, vinto ch'avesse il tutto. g. landi
perdo la non nata ancor mia voce / vinto da più leggiadri almi stupori. f
fu, nel collegio di lonato, vinto dal competitore. b. croce, iv-12-200
, ii-6-28: il conflitto è represso e vinto, ma non perciò sradicato e distrutto
che aveva poca lena, / rimase vinto dalle gran stoccate, / che gli passavan
mancano titoli da ridere a spalle del vinto. -mancare, venir meno la lena
, sempre vincitore, sta per cader vinto;... che le porte dell'
ii-173: se sia stato l'uomo vinto dal senso della lussuria, dirò
più alta notte eran le cose, / vinto egli pur da la stanchezza, in
... e quando pure ne sia vinto il partito, mentre conoscano esser cose
da melano, sì funno isconfitti e vinto lo carroccio di melano, e rimaseno
: il popolo romano, innanzi che fosse vinto il re pirro, non aveva ancora
il popolo romano, innanzi che fosse vinto il re pirro, non aveva ancora usato
petto. pananti, iii-35: qui fu vinto regolo, che nelle servili catene conservò
sempre presenti queste massime di non darti vinto alle avversità... e di aver
linea. carducci, ii-9-108: manzoni ha vinto su tutta la linea. soffici,
nomina, dicendo che sarebbe stato vinto. cassiano volgar., xvi-3 (193
mostrare come la loro legge ha già vinto gran dottori, e come elle sono grandissime
nella mutata fortuna di luigi xiv, vinto dalla europa legata contro lui, e nella
argolia a un lordo, / nel aver vinto su 'l scacchier un rocco.
po'ritirato dalla pratica medica, per aver vinto poco prima un grossissimo premio di lotteria
basta che uno scodellatore di volumi abbia vinto, in un qualsiasi secolo, un ambo
, / puoi fare un salto perché hai vinto il lotto. giusti, 4-i-110:
, già del pianger fioco, / vinto dal sonno, vidi una gran luce
d'essi a quella / orribil luce vinto era rimaso. pascoli, 1-652: il
folgor che già ne cerchia / fia vinto in apparenza da la carne / che
più 'l freddo de la luna, / vinto da terra, e talor da saturno
volte vedemo lo vincitore essere soperchiato dal vinto. bartolomeo da s. c.
senza. d. bartoli, 9-23-67: vinto... dal troppo malagevole
il mio macello, / o che vinto rimanga o vincitore. 6. guaio
corpo ho visto, / da libidine vinto e fatto tristo. n. agostini,
carcere ed un legame futuro del nimico vinto e rinchiuso. caviceo, 1-56:
, 2-2-34: questo povero damerino, vinto dal moscherino d'amore e dal prurito
recusa d'adoperare. ond'egli, vinto, alquanto si posa. caro, i-314
popolo vittorioso introduce i suoi costumi nel vinto paese, uniformandosi ordinariamente la gente ai
seno / posti ciascun saria di color vinto, / come dal suo maggiore è
, / come dal suo maggiore è vinto il meno. proverbia pseudoiacoponici, 112:
da gli occhi tuoi fu preso e vinto, / così scomposte queste aurate anella /
: io, quantunque oppresso, non vinto dalle crescenti sventure, mi avviai fra
i raffi, ch'io mi dò per vinto; / non tirate, canaglia maledetta
benché fosse vincitore, si diede per vinto. lancetti, xii-3-282: 'malaparata '
povertade e rotto dal cammino, / vinto dal mal della fame presente / non sa
estimato avere contro a questo maladétto vecchio vinto el partito. castiglione, 363
siano, o d'eserciti vincitore, e vinto, o di private mali- voglienze,
umanità del nostro re t'ha superato e vinto, hai voluto in luogo di cortesia
teme. passavanti, 195: avete vinto il maligno, cioè il diavolo.
meco... attende che, vinto da la necessitade, io mi riduca a
mano e abbracciarvi, vedrete un uomo vinto ma non guasto dalla mala fortuna. nievo
, iii-36: anelando alla vendetta, / vinto il monte malsicuro, / il nemico
poi. latini, 3-20: ha vinto colui il quale non ha per suo
, / che al primo dolce saria vinto e stanco; / così mia vita che
/ da manie, da fantasmi fu vinto. papini, 27-976: fu dato il
leggermente la mano. -avere il gioco vinto in mano: v. gioco, n
mio figliuolo, credo che m'abbia vinto la mano, perché io veggo che
mani: osar fare qualcosa dopo aver vinto molte esitazioni e incertezze. carducci
, poldo? alle grandi manovre ha vinto il partito bianco! ah l'è bravo
suoi dipinto, / subito toma languidetto e vinto, /... / tal
instituzioni tornanti a prò di chi ha vinto. -prosecutore. siri,
annunzio, ii-361: ricordati del figliuol vinto / che cavalcò quel giorno / tra
il combatte, non quando lo ha vinto. leopardi, iii-679: sono entrato
vincitore di così grandi cose, se'vinto dal pauroso rub- batore della maritata di
, arso, ma l'animo non vinto non si crolla per lo santo nome,
martir, ch'ai fin dal dolor vinto, / e dopo un lungo domandar mercede
fremo, a quell'essere umano che, vinto da una morbosità orribile, martirizzava la
vincer il nemico e teme d'esser vinto da lui. siri, 17: troppo
corporea. buzzi, 24: hai vinto il massiccio / e l'etere, vinci
massima'. emiliani-giudici, 1 -77: abbiamo vinto, caro il mio signor marchese,
italia, socialismo e comunismo non avrebbero vinto mai. -inevitabile, fatale.
mi mattasse, e uno fanciullo m'ha vinto e matto. strascino, xxvi-2-204:
perché la elezione non si sarebbe mai vinto si'fussi cavata del popolo; e
. a mazzafranca \ dandosi per vinto, riconoscen dosi soccombente.
. ferrari, ii-372: il cristianesimo era vinto, non era più altro che la
del nostro re t'ha superato e vinto, hai voluto in luogo di cortesia con
tedio; / e certo me'sarà vinto lasciarla / e da lei con istudio
da vili e milensi / pensieri è vinto e tal costui è detto / quale una
pisis, 1-403: beato me se avessi vinto la grigia melma del facilonismo e delle
menanti. guerrazzi, i-162: se vinto lo schifo tu ti accosterai a considerare
in pietanza, / chè soperchianza -m'à vinto e stancato. mazzeo di ricco,
tombe de'suoi, del popolo vinto ed oppresso, del popolo menato schiavo,
e tanto meno scrivere s'io avessi vinto, ed è mendace e diffamante come tutte
7-119: coloro che i più forti hanno vinto sono molte volte da'più menopossenti soperchiati
, ii-232: ombra, ombra del vinto / sì trista su le sporche mura
lo 'ntende, / poi me c'à vinto pur combatte amore. arrigo baldonasco,
avere occupato, meravigliato, commosso, vinto insomma, l'autore del commento. tecchi
c'è a cheren un ufficiale che ha vinto ai colleghi una trentina di migliaia di
che ogni mia letizia il duolo ha vinto. zucchelli, 165: eglino unitamente
415): folco, da dolor vinto e in furor montato, tirata fuori una
/ come uom ch'ai vero cede e vinto tace. -venire in potere altrui
, non possendo risistere, meritatamente son vinto. trissino, i-5: le vostre soavissime
. cesari, 1-2-322: l'apostolo rimase vinto da così tenera carità; ed a
, ii-1-514: il forte si mesce col vinto nemico, / col novo signore rimane
. g. gozzi, i-8-215: vinto il poeta da cotanta luce / cala con
ma l'alma / del vincitor, del vinto / è pari in libertà. /
savia. giustino volgar., 85: vinto due volte, venne alle mani la
tolto, / ma solo in aver vinto. nannini [olao magno],
, presente bernabò, disse sé aver vinto il pegno tra lor messo. donato
intorno a lui più folte / se, vinto l'oriente e 'l mezzogiorno, /
dura sin che l'un fugga, vinto dall'altro. mattioli, 1-430: i
è troppo disonore / quand'orno è vinto da un suo meliore, / e tanto
torna, e ricco, che gli aveva vinto / parecchi centi e miglia di ducati
sue lascivie quello che per arme era non vinto. -milite ignoto: caduto sconosciuto
aveva. aretino, vi-431: -chi ha vinto tiri. -togli tu, e date
la guerra! lo splendore del vespro è vinto da queste miriadi d'occhi fiammeggianti da
* 95 (1-33): quivi fu vinto d'ira l'argalìa, / vedendo
, compariva allora in sì dimessa fortuna vinto e cattivo agli occhi loro. balbo,
rogna per natura. marino, 1-66: vinto dalla rabbia e portato dalla desperazione,
sì forte e acuto / ch'are'vinto e soluto ogni rigore. loredano, 5-280
fin che in sue man per vinto mi rendei. della casa, 655:
della minoranza; ma insomma se avesse vinto il blocco, egli sarebbe stato il
* né poco, / né il vinto si conosce, il vincitore. temanza,
/ misto non entri il vincitor col vinto. bondi, xxii-446: tu stesso
... non mai si dà per vinto / e le tristizie sue cresce a
. venuti, lxxxviii-n-744: cosi fu'vinto, e, se non ch'io
colla pietà la sorte / infelice del vinto? fagiuoli, iii-65: io so che
il manzoni... aveva già vinto in potenza coloristica descrittori che verniero dopo
idoli, innamorossi di lei e, vinto 'a questo malo amore, dimandolla al padre
a moglie. cavalca, 19-230: vinto da immondo desiderio di carnalità, rapì
queste l'uomo è già sommesso e vinto; / bontà de'tristi, che son
milano, combattuto dal paterno affetto e vinto dalle molestie dategli da pierluigi, fermossi
, /... / così, vinto dal sonno e dagli affanni, /
; accettare la sconfitta, darsi per vinto; disporsi all'obbedienza, alla sottomissione
i-4-100: quegli [annibaie] fu vinto, e noi vincesti, o roma
sentivi scemare l'affetto che ti aveva vinto da prima, non ad un tratto,
regno. aretino, 14-87: assi vinto il giovin furibondo / la monarchia ch'
botta- tosi, da pagura e dolore vinto, de pigliar le brace, che
inganno. baldovini, 2-18: visto vinto il partito, / ci gettammo al
tolse il monile dal collo dell'inimico vinto. tramater [s. v.]
e quel guerriero, / non giammai vinto,... / de'miei,
, che l'uno non può esser vinto dall'altro, se non nel montare.
, par., 15-m: non era vinto ancora montemalo / dal vostro uccellatolo,
dal vostro uccellatolo, che, com'è vinto / nel montar sù, così sarà
perdesse, li fora men onta / esser vinto dai buoni, ed a ragione.
(415): folco, da dolor vinto e in furor montato, tirata fuori
una partita a carte; darsi per vinto (v. anche andare1, n.
: gloria al vincitore! guai al vinto! non sorprendiamo mai lo scrittore [
umano [s. caterina] che vinto da una morbosità orribile martirizzava la
5-34: qui dove l'odio è vinto e muor l'inganno, / il bel
vaghi augelli. firenzuola, 434: vinto da dolcissimo sonno, fra le mormoranti
son così rare / che, sendo vinto da tanto valore, / non m'arei
2-5 (172): da grave dolor vinto, venendo meno, cadde sopra il
darsi per morto: non darsi per vinto. vignali [tommaseo]: non
questo povero damerino [ruggiero], vinto dal moscherino d'amore e dal prurito di
si trovò senza libertà e senza esercito, vinto più dalla perfidia de'suoi che tacciuto
agli uomini fortissimi, poiché hanno vinto le mostruose fatiche della terra, debitamente
... dié, da sdegno vinto, alto muggito. s. maria maddalena
e tre tavole a mulinello che danno vinto il giuoco sicuro. 28
e di prigione. -costringere un popolo vinto a pagare tributi in denaro.
, doppo avere un esser- cito quasi vinto, il volere attendere a far prigioni e
dopo il matrimonio? o alessandro, vinto da un impulso di generosissimo affetto,
piacesse. pallavicino, 1-396: quando vinto dalla passione volle attuffarsi nelle laidezze, cercò
g. ferrari, ii-242: se il vinto cerca di regnare rassegnandosi alla conquista,
da fortuna e di amor battuto e vinto, / naufrago caddi: e 'n tanto
arene / dal navifrago mar battuto e vinto / un de'figli d'ascle- pio
: ascoltò la lusinga e ne fu vinto. panzini, i-76: il notaio ne
panzini, i-76: il notaio ne fu vinto e lo fornì di tutti quegli schiarimenti
guardate s'egli è quello che à vinto el torniamento, ché a me non
primavera. cardarelli, 90: un popolo vinto e isolato è stato costretto a serrarsi
: il manzoni... aveva già vinto in potenza coloristica descrittori che vennero dopo
altri più deboli di lui suole essere vinto... il nibbio parassitico ha la
dal desio, della speme il timor vinto. tasso, 1-22: già non lasciammo
bianche dicono no: a volere essere vinto e deliberato, e'si conviene che
sire vincitore fece sua la spada del vinto,... bella, perché fornita
noci. pascoli, 47: il vinto siede, prova un'altra volta /
: mi sdegno meco stesso, son vinto dal dolore, spargo misere lagrime,
: / con mille nodi relegato e vinto, / cerca disciorsi l'una e
'l fatto vostro unitamente non s'è vinto fra noie, ma speriam biene per
dire che volente nolente ho dovuto darmi vinto alle replicate e in cento maniere variate
: improvvisamente, arturo rimbaud si sentì vinto. lui, l'eterno vagabondo, il
(1-iv-523): preso il già vinto giovane, fuori della casa il portarono
termine durando, / e non sia vinto, senz'altre parole / la donna da
caterina da siena, iv-90: se vinto senza sangue, anco vinco; cioè,
per le cieche aure confuso, / vinto di grata illusion lasciando / lui che già
piovene, 7-461: finalmente, dichiarandosi vinto, si accorge di avere una moglie che
, nella quale il magno pompeo fu vinto,... cesare fu da'romani
la nuda terra e male in arnese, vinto dal lungo pianto, s'adormentò.
. g. ferrari, 410: vinto il sesso gentile, la società non è
batte e fredda piova, / che vinto cade, e lontan pur gli giova /
dolore per infinite cagioni, che ha vinto la mia pazienzia ed obdu- razione nelli
boccaccio, viii-2-26: avendo alessandro macedonio vinto dario re di persia, e presa persida
tesauro, 3-78: sai come fu vinto? come l'invincibile achille: peroché
come in tutti gli altri egli è vinto da loro, veggendo l'aquila più acutamente
dando in preda al martir voi stesso vinto, / sì che dagli occhi un largo
offènso, agg. letter. ant. vinto, sconfitto. dante, par.
occhi, onde in se stesso torna / vinto e confuso in un lo sguardo mio
sì offuscarlo / sapea che da lui vinto era ogni greco. algarotti, 1-ii-125:
f 'questa volta il divieto è vinto dal dovere della mia atitudine. fucini
, 7-1053: il dottor giunio falci aveva vinto da poco, per concorso, il
, / c'ognunque donna passa ed àve vinto, / e passa perle, smeraldo
volgiessi le spalle adrieto, avendo quasi vinto! firenzuola, 497: gridando dicevano
deputati, e per grazia di dio ho vinto. nievo, 690: ohimè
di artifizi di ogni sorta, hanno vinto la plebe in cui risiedeva il potere
. -campione olimpico: atleta che ha vinto la medaglia d'oro in uno sport
-e sempre pieno di voi, e vinto dal desiderio della mia patria, e funestato
condizione: clìe il vincitore potesse del vinto fare ogni sua voglia. carducci,
realtà delle cose, senza darsi per vinto. bacchelli, 18-ii-361: ora,
oltrato, agg. ant. vinto, sconfitto. tommaso da faenza
2-105: tu, che mi vedi ornai vinto e smarrito, / tu stelle a
io son de l'aspettar ornai sì vinto / e de la lunga guerra de'
egli è atto di fortezza il non esser vinto, e la vittoria e l'onore
lxxxviii-1-330: e'fu alcuno che, vinto da li raggi / dello sprendor che l'
, lxxxviii-11- 744: così fu'vinto, e, se non ch'io con
il priore di parte bianca si sente esule vinto e solo; ma dopo un colpo
vincitore esprime nei confronti del nemico vinto che si è battuto con vandòme
dee., 2-9 (1-iv-216): vinto dall'ira della perdita de'miei denari
me la mise sopra della bara. vinto adunque dalla necessità, io divenni obediente
in carne fragile posto, abbia sì vinto ogni affetto carnale e terreno che fra tanti
, lxiii-57: per lo piacer m'ha vinto, / per 10 parlar distretto
8-85: or ch'io t'ho vinto, fracassato e zoppò, / a quel
libero il quale, non essendo stato vinto da alcune guerre di fuori, nientedimeno
onde il fiero ottomano, oppresso e vinto, / vi ceda a forza il suo
, ai autorità, di privilegio, vinto (una persona). nardi,
goldoni, x-886: l'uom tener vinto ed oppresso / è il trionfo maggior
sotto la pressura, dov'è un vinto che abbia tutto perduto fuorché il bruciore della
: fu da l'orrenda nuova oppresso e vinto / ogni mio senso, che qual
/ questo fellon da me percosso e vinto, / e debil vecchio or la superbia
confessione? forlani, lvi-312: così vinto et oppresso / il vizio, ei ne
davanzati, 403: amore m'ha sì vinto e ricreduto / che ben non so
dissegni e riman l'animo confuso, vinto ed exinanito. bocalosi, ii-162:
botta che ancor facesse li dava il gioco vinto, ché dodici botte erano quel giorno
s. stefano, ed avendo quasi vinto la nave genovese, un colpo di
[il popolo fiorentino] dal ferro e vinto dalla fame, cedé finalmente con orrevole
36: da noi il ciel puote essere vinto, / dall'orto ognor rotando inver
obscuro laberinto> / ov'io mi trovo vinto. firenzuola, 2-83: o giovane cortese
in bellezza: la quale alessandro, vinto che ebbe il marito, tenne in
il valore è a misurarsi dall'ostacolo vinto. delfico, ii-192: le accuse di
, sono mezzo vinti, mentre non è vinto di loro quello che è il più
». b. davanzati, ii-333: vinto dalla concupiscenza, si ostinò di
non scoppia il duro cor dal dolor vinto? salomoni, i-269: se l'animate
di artifizi di ogni sorta, hanno vinto la plebe in cui risiedeva il potere
12-vii-1982], 21: la vicentina ha vinto con grande autorità gli 800 metri.
machiavelli, 1-i-81: poiché severo ebbe vinto e morto nigro e pacate le cose
-tu che morto in terra giace / vinto dal crudo amor, riposa in pace
, 214: io v'amai e amo vinto dalle vostre bellezze: voi amaste et
1-iv-211): per ciò avendo egli vinto, venga, qualor gli piace e sì
s. v.]: m'à vinto quattro belle palancone. = dallo spagn
fu un pelo che il bianco restasse vinto. -in senso generico: riparo
/ più valente ed il partito / vinto avria che ad un villano / tolto
dissi: « da poi che io ho vinto miliano, vediamo se io potessi vincer
, 7-135: chi nella palese battaglia è vinto, avvegnaché e l'arte e lo
due punti consecutivi; l'incontro è vinto dalla squadra che si aggiudica 3 frazioni
pasqualigo, 504: ora ch'abbiamo vinto e ne portiamo la palma (mal grado
meraviglierei né meno se, avendo tu vinto la palma del concorso, dessero il
palmarium 'compenso dell'avvocato che ha vinto la causa '(ulpiano), dal
tre si fa pappo- leggio e resta vinto il giuoco di posta, ancorché non
solitudine delle solitudini il suo transito giammai vinto in bellezza e in grandezza da valico
in ida, / non l'altra vinto la contesa avrebbe. graf, 5-315:
de positante, qualora avesse vinto la causa e le spese fossero state
, avendo marco antonio in diciotto battaglie vinto i parti, fu finalmente, per
danno. boccaccio, ii-proem.: vinto dal falso parere, più volte mescolandomi
. benivieni, 1-168: tu hai vinto, cor mio, e questa posta,
la venuta de'loreni, d'aver vinto il gioco. alfieri, iii-1-195:
ivi più corto; egli sarebbe ben vinto. -scorrere con una determinata pendenza o
62: parve che il signor stefano avesse vinto e di già la nuova era venuta
fisso a orna, perché avevo vinto la cuccagna: il pensionato. =
i-lv-908): tito vedendo questo, vinto da vergogna, si volle pentere e recusava
alessandro magno che aveva peragrato l'asia e vinto la persia, sì per la inveterata
. ghislanzoni, 4-19: noi abbiamo vinto, dice cornelia dopo aver percorso rapidamente
/ dagli urti dell'età percosso e vinto / con orrendo fragor cadere il mondo.
gli occhi, restava attonito, percosso e vinto dalla moltitudine e grandezza de'miracoli.
ordini. bettini, 1-153: -vinto, vinto! / -ma di poco. /
ché, quand'egli arà ben perduto o vinto, / dificil fia che si possa
per avere perduto, che forse avendo vinto non arebbono ottenuto. t ansillo,
., 2-9 (1-iv-216): vinto dall'ira della perdita de'miei denari e
quando pareva che quel regno tosse mezzo vinto, dopo rotte di eserciti, perdite
gloriosa questa battaglia! che, essendo vinto, vince, e giammai non rimane perditore
onta nostra eterna / di far che 'l vinto vincitor rimanga / e trionfi perdendo.
a perdivinci in cui, per aver vinto, aveva perso due cento
tasso, 12-66: amico, hai vinto: io ti perdón... perdona
chi si è ribellato, chi è stato vinto e fatto prigioniero in guerra, ecc
. monti, 3-532: or che vinto / il suo rivai, me d'odio
cospiratore, un ribelle, un nemico vinto dalle sanzioni conseguenti al suo operato;