. martini, i-202: siavi veggie di vino col sugo e seme dello squiamo e
mozze. zane di poponi. stanghe di vino a sei coppie di fiaschi l'una
96 doppieri attorcigliati; poi 80 fiaschi di vino in due stangate; poi una stangata
facchini con una istangata di fiaschi di vino. g. rucellai il vecchio, 30
. doni, ii-47: egli [il vino] sapeva di stantio bene bene e
pannonia... e allettati quivi dal vino e dalla grassezza di quel paese,
una bottiglia, in partic. ai vino. l. folgore [in
stappare, tr. aprire una bottiglia di vino o di liquore (o anche di
il grano, la lana, il vino, ecc.) prima che fossero messi
terra, nel qual luogo si conduce vino o grano. -a genova,
del suo parco vitto, non beve vino e sta a soli legumi, non maneggia
si stavono, ché nessuno famiglio metteva vino. 21. non progredire,
maturezza e la dolcezza loro e del vino. masuccio, 68: posto l'
redi, 16-i-19: non lice ad ogni vino / di pumino / stare a tavola
, la sagzena e 'l mitriaato col vino, e parimente l'irritare del continuo i
profusione, intercalandole col sottile e tagliente vino bianco di capri. 10.
37. enol. miscelazione di un vino corposo e ricco di alcool e di
debole per migliorarne le qualità. - vino da taglio: vino corposo e per lo
le qualità. - vino da taglio: vino corposo e per lo più di alta
, delle nostre capacità di gustare il vino. -vino ottenuto dalla miscelazione di
tagliuolo di carne e il centellin di vino. pratesi, 5-324: via lesto a
di salumi, le disgustevoli fontane di vino, le scorrette mascherate, tra il fracasso
vero tenore: a rendendo lo mego vino e ai la decima la meza di tute
di tabacco, il mosto e il vino. la natura [27-iv-1884], 286
di grano e di altre biade, di vino e di tutti gl'altri frutti,
della spiengia e del figato vale el vino dove sono cotta ruta e assencio con
portoghesi] portano di tutto, tambene vino, olio, drappi e panni ma pochi
del comune, cioè alla gabella del vino, dove si pagava ancora il dazio
, e per altre cagioni, che di vino. 15. ornit. razza
7-47: la presa è aureo uno con vino de decoc- tione di radici di capperi
(47): avea suo tamerice con vino e suo mazzero molto polito. n
: 1 quali danari, olio, vino han poi da uscire dalla parte
1910], 148: proprio nel vino lo dovete prendere [quel medicinale]?
tannicità, sf. carattere organolettico di un vino che ha un elevato tasso di
ruvido forte e gradevolmente aspro (un vino per lo più rosso). a
1983], 23: 'tannico': [vino] molto asciutto, lega la bocca
e di inchiostri, nella chiarificazione del vino, della birra, ecc.
. com'egli facesse più colorito il vino e come gli accrescesse forza e corpo mescolandovi
tannizzare, tr. enol. sottoporre un vino a tanniz- zazione. =
, 320: pane un tantino, e vino un tino. = dimin. di
cavallo] le gambe di lisciaccio e vino tepido, ne'quali abbi bolito salvia
ha l'abitudine di offrirgli un bicchiere di vino, di quello buono, anzi una
-contenuto nella bottiglia così chiusa (un vino). carducci, ii-i 1-293:
che svanisce e inacetisce svanendo come un vino mal tappato in un brutto fiasco.
mantiene inalterata la naturale frizzantezza di questo vino. = nome d'azione da
botte vecchia e mal cerchiata, un vino molto giovine, che grilla e gorgoglia
causati da una muffa del sughero (un vino imbottigliato). soldati, 2-523:
soldati, 2-523: non dico che il vino sia imbevibile. dico soltanto che sa
possa fare è bere questo mezzo litro di vino e buttarti giù a dormire.
svariati ingredienti (strutto, acquavite, vino bianco, semi di finocchio o di
le chitarre, i 'taralli', il vino. 2. marin. ant
. 2. locuz. tarallucci e vino, finire a tarallucci e vino:
tarallucci e vino, finire a tarallucci e vino: con riferimento a controversie e dispute
come ci augurava, a tarallucci e vino: la signora ha battuto il napoli.
; anzi avendo in quello lodato il vino, accortosi poi degli sconcerti, che potevan
peppe, con gli occhi lucenti pel vino e pel caldo, disse a'ntoni.
non ingrato al gusto quasi come un nostro vino piccante. = dall'
tarso3, sm. ant. tartaro del vino. cesariano, 1-124: ma è
: ma è terra corno lo tarso del vino: seu co rno cenere
1 moderni chimici nella loro analisi del vino ritrovano l'appresso materie. una quantità
. una quantità variabile di spirito di vino,... del tartarato acido
li divulgatore, 20: per fare il vino di sciampagna spumante, in una bottiglia
calcio, che si forma nelle botti del vino durante la fermentazione; gromma (e
un quarto solo fli consenti / di vino o aceto bianco. ventura rosetti, 1-168
ritto, come quelli del tartaro del vino o vogliamo dire grama di botte.
castri, iii-90: volendo che il vino acquisti corpo, colore, depositi la
massima parte del deposito che forma il vino sulle pareti dei tini o delle botti,
, i tartrati e altre sostanze contenute nel vino cristallizzano o depositano. = dal
altri componenti, provocando un'alterazione del vino. piccola enciclopedia hoepli, 3165:
hoepli, 3165: 'fermentazione tartrica'(vino girato, o cerone, o subbollito)
cerone, o subbollito): malattia del vino, che consiste nella scomposizione del tartaro
-prodotto nell'isola di taso (un vino). fr. colonna, 3-101
colonna, 3-101: ceda quivi dunque il vino thasio et qualunque pretioso haustibile.
tasso), sm. incrostazione lasciata dal vino sulle pareti della botte, tartaro,
o vero taso dell'aceto di buon vino, quello che tu vuogli, e mettila
preparata oncie una, sulimato, tasso di vino bianco oncie due,...
vendere secondo i tempi, pane, vino, ec. de luca, 1-255:
sare e vendita dare al vino, alla carne, ec. statuto della
. scolato cum uno poco di vino cum uno poco di safrano. tanatassologìa,
4-104: l'uomo tasta ed assavora il vino innanzi che l'uomo ne bea a
argento usata dal sommelier per assaggiare il vino. = comp. dall'imp.
comp. dall'imp. di tastare e vino (v.), per calco dal
buono »; / dunque di questo vino a tutto pasto, / ma per non
taurasi, sm. enol. vino rosso secco della campania prodotto in alcune
comune avellinese in cui viene prodotto tale vino. tàureo, agg. ant.
(v. tabellone). il vino ne'magazeni, e il quarto e mezo
e il quarto e mezo del bocal di vino, = denom. da taverna, col
giungono alla taverna e colui fa venire del vino e fa onore a costui. boiardo
- in partic.: rivendita di vino e di generi alimentari. boccaccio,
taverne del macello, ora quelle del vino. bibbia volgar., x-120: d'
il quadrupede mansueto portava cotidianiamente some di vino da sant'apollinare alla tavemella. marotta
venduta ad uno tavernaro, / ké del vino là l'embriaro. ugieri apugliese,
... promise per cinquanta barili de vino peru- scini, de quello dal poggio
222: deliberaro che qualunque tavernaio volesse vendare vino in grosso, paghi fiorini 2 el
: tu vai al taverniere per aver del vino. boiardo, 2-15-69: e benché
, panattieri, che vendono e fanno vino e dànno da mangiare. foscolo, xv-53
a mia moglie, alla quale quasi nessuno vino piace. ungaretti, xi-228: ci
xi-228: ci mettiamo a tavola e col vino di bosco, nero ed effervescente e
. -vino da tavola: v. vino. -ant. seconde tavole-, la
stare a tavola ritonda con ogni altro vino d'italia. chiuse con cordicelle
che l'eccesso di cibo e di vino rende più loquaci e propensi alle rivelazioni
redi, 16-i-71: tanto è a dir vino, che verità... noi toscani
cioè, la tavola per mezzo del vino è un dolce sì ma squisito tormento
. di cibi, di bottiglie di vino, ecc.) che occupano una tavola
, 6-i-466: esser noi meretrici, di vino ingoiatrici, / traditrici, e mal
: quella notte, per ismaltire il vino -come gli disse il brigadiere dei carabinieri -
e di pietanza e il bicchiere del vino, per il controllo effettuato dal comandate
scorza dove la foresta versa il suo vino d'aromi, il suo vino più puro
il suo vino d'aromi, il suo vino più puro e più forte, che
: / versatemi subito una tazza di vino dolcissimo. piovene, 14-24: quando prese
smoderatamente. morando, 48: nel vino la verità viene a galla, e rare
fichi, con otri, e tazzoni ai vino. 2. con meton.
giovane, 9-376: questo gran tazzon di vino / io propino / a te,
possanza in mio favor, né chiede / vino al mio desco, o i tuoi
io non invidio davvero i bevitori di vino. d'annunzio, i-982: io sono
amendue le parti: bevuta col vino spezza le pietre, che ne le reni
tedio alpoglio non come al vino: e ha assai età quando ha uno
item prestai al sottoscritto, maestro da- vino particella col comento, cioè lo tegni,
stemma). 4. enol. vino di colore rosso rubino scuro con riflessi
ciò che è buono, birra, vino, canzoni, tele, disco, auto
. monelli, 2-198: fatto temerario dal vino osai un linguaggio allusivo e pieno di
teméto, sm. ant. vino puro, non mescolato con acqua.
landino [plinio], 300: il vino allora si chiamava temeto: onde è
quegli uomini sconosciuti chinarsi e suggere il vino. ma galeazzo secìnaro era uno de'suoi
spiegava anche la fanciulla scalza e irrorata di vino detta nei tarocchi 'la temperanza'.
gregorio xvi poco monta conoscere se il vino temperasse con altro vino, e se la
conoscere se il vino temperasse con altro vino, e se la moglie del suo
pentolini. -allungare, tagliare il vino con acqua. poesie bolognesi, xcv-9
mangiando con sua signoria, temperargli il vino con l'acqua calda, con la
tavola, e servirsene a temperare il vino. -per estens. bere alternando
deventato destemperatissimo vevitore, sumamente usava lo vino. ad onne ora confettava e veveva
. giamboni, 48: il vino buono, temperatamente beuto, conser
. do. aretino, 1-90: il vino è di somma tristizia a chi se ne
bevanda l'acqua temperata parcamente o con vino, o con infusione d'altro che
per attenuarne la gradazione alcoolica (il vino). -per estens.: che ha
e begl'inchini. castelvetro, 8-2-309: vino mescolato e temperato con l'acqua.
molto i vecchi dal superchio bere del vino e poco temperato. 2.
il lattaio] dal giuoco e dal vino renduto bestia, scagliasi sul fanciullo e
san torpè, ch'è da sil- vino, / ch'era pien di furore e
, è tempo: già fermenta il vino. / il tempo è giunto di avere
acqua (con partic. riferimento al vino che gli antichi erano soliti annacquare).
mescolato con l'acqua, annacquato (il vino). detta casa, iv-329:
e s'unisca a due bicchieri di vino rosso ben temprato con l'acqua calda,
: comandò... già pieno di vino e temulento, che li fossero portati
per conoscere, s'elle sapevano di vino, il quale si chiamava allora temeto
alle quali sono soggetti coloro che manipolano vino, birra, cidro, spirito di
, birra, cidro, spirito di vino, ec. propone per rimedio alla temulenza
pazienza, e certe maniere e certo vino dolce, amorevole, che i malati presero
dopo l'altro due gran bicchieri di vino, che tenevano tre fiaschi per ciascheduno
non volete temere, / di questo vino e'vi bisogna bere, / e questa
, 74: tu mi deresti dare lo vino quando tue tieni aperto e vendi.
il padrone rispose che teneva soltanto il vino. 41. non restituire o non
la università infra annum tenesse bisogno de distribuire vino ad menuto per alcune occurrenie sia licito
26. locuz. -avere il vino tenero-, diventare affettuoso 3. sm
jovine, 3-99: « ha il vino tenero mathieu ». giustino si voltò
; la testa gli tentennava, pel troppo vino che aveva bevuto. -palpitare
e di bassa gradazione alcolica (un vino). ramazzini, 54: sono
, / in mediocri tazze il tenue vino / del mio poder sabino.
. cal vino, 5-49: amerigo cercava di farsi passare
delle mascalcie, 1-219: tolli di buono vino maturo / e fallo cuocere con un
[greene], 136: « il vino mi costa un mucchio di denari.
del di corato, non trovo nessun vino del teramano: neppure questo, che mi
ansie e affanni (con riferimento al vino). c. i. frugoni
(v.). terlano, vino bianco secco prodotto nel comune di terlano
. soldati, 6-488: anche questo vino proveniva dai vitigni che gli danno il
terméno, sm. enol. vino rosso secco prodotto nel comune di termeno
la gradazione alcoolica, ma snaturerebbero il vino. brignetti, 3-30: frequenti sono
teroldego). -anche: il pregiato vino rosso rubino che se ne ricava
, riomaggiore). -anche: il vino giallo dorato, secco che vi viene prodotto
dove è giunta per me una cassetta di vino 'delle cinque terre'e la consegnassi o
in quella città e qualche mercante di vino. terrafinare (ternefinare, ternifinaré
terrano2, sm. enol. vino da pasto rosso, robusto, di
piccola enciclopedia hoepli, 3187: 'terrano': vino, qualità di vino rosso dell'istria
: 'terrano': vino, qualità di vino rosso dell'istria, spec. di parenzo
. proverbi toscani, 29: il vino nel sasso, ed il popone nel terren
ragione / d'amar costui [il vino], che mai non s'invecchia?
sm. enol. region. qualità di vino ricavata dalla terza bollitura del mosto,
panzini, iv-691: 'terzanello': il terzo vino (vino, mezzo e ter- zanello
iv-691: 'terzanello': il terzo vino (vino, mezzo e ter- zanello),
cantina s'era salvato un po'di mezzo vino e tutto il terzanello.
erano soggette nel napoletano le rivendite di vino e che ammontava a un terzo del
ne'suoi casali restò la 'terzieria'del vino, che oltre alle imposte predette, formava
, formava una privativa di vendere il vino a minuto nelle taverne e nelle osterie,
1-685: terzeruola. fiorentino misura di vino, che è l'ottavo del fiasco.
capacità. balducci pegolotti, i-193: vino si vende in firenze in grosso a
usata in partic. per la vendita di vino e di olio al minuto, a
). 2. misura di vino pari a un terzo del fiasco. -a
che il balducci pegolotti, i-193: vino si vende in firenze... a
la vendita al dettaglio di terzini di vino. carena, i-261: canova dove
carena, i-261: canova dove il vino si vende a terzini, cioè fiaschetti
in partic. per la vendita del vino e talora dell'olio, corrispondente un
dispregiare tesoro più che tormento o vino o vivanda altra. novellino, xxviii-814:
villani, iii-8-13: missono la gabella al vino, e un'altra iù grave di
io la praticcherei volentieri, lasciando il vino. idem, 143: non di rado
: molti sono che non possono toleràre il vino. 2. sopportare, in
caratterizzanti ed esclusivi per la produzione del vino, bianco e rosso, dell'etna!
tonichino, e del pane e del vino et altre coselline da confortare et alquanti
lunapiena nerastra di pelo e rubizza di vino. -di animali. poesie musicali
, senza punte di aspro (un vino). - anche sostant. messisburgo
e coppe dove schiumeggia e braveggia il vino rivoltino, abboccato e tondarèllo di buona
carne a tavola, un bicchier di vino che beveva la vostra bocca. cervio,
tavola imbarcata e spugnosa piena di tondi di vino, il pane d'un giorno e
carne o in acqua con aromi e vino; viene servito freddo a fette, ricoperto
di legno a doghe per riporvi il vino, ma usato dagli spa- gnuoli nelle
lo più per l'olio, il vino e anche per conservare alimenti sotto sale
da olio in bruggia (e da vino). giovio, ii-74: quel discorso
ha dato per guidardon doi tonelli di vino di marseglia, ben piccante e rubinevole.
ristallero, per ogni tonnèllo di birra o vino, che comprano più della gabella ordinaria
con partic. riferimento a un. vino). - anche sostant. redi
, aveva bevuto veleno topicida mescolato al vino. 2. scherz. uccisore
apparvero. torbato2, sm. vino bianco secco, di colore giallo paglierino
spagnola, da cui si ricava tale vino. = etimo incerto.
a scusarsi si diè che il gociarel di vino che avea per messa beuto torbo fosse
4-40: col mele tutta la torbidezza del vino discende al fondo. f. michelini
troppa maturezza [dell'uva] resta il vino torbidiccio e naturalmente non rischiara affatto.
in partic. l'acqua, il vino, un umore fisiologico); limaccioso,
brutte. berni, 304: il vino si beve così torbido com'è; tal
aveva mangiato del pane e bevuto del vino, restò lì senza decidersi, torbido
tutto, vota cia, deposito del vino. di questa acqua torbidetta in altra catinella
se questa sia come il torbido d'un vino, che sia da per tutto vi /
in partic. l'acqua, il vino); limaccioso, fangoso (un corso
del garbo, 33: non si bea vino grosso, né turbo. altissimo, io
diceva di amar... [il vino] spumante e gagliardo, un'
torchiarlo, sorseggiarlo o sorbirlo mostoso o fatto vino, in ogni maniera è una delizia
uva che schiacciaste appena, avrete un vino di sapore piu acerbo. 2
torchiàtico, sm. enol. disus. vino ottenuto dalla spremitura delle vinacce. -al
. v.]: 'torchiàtico': il vino che si tragge dall'uve già fermentate
già fermentate e spremute precedentemente (un vino). -anche sostant.
, ii-76: hai presentato il fior del vino al diavolo, al mondo ed al
maria hai riserbato il vin torchiato, vino fatto per forza, anzi la feccia del
raccomandi di non abusare di quel famoso vino torchiato che la stava confezionando al nostro
ne'filari, poi le pigi e fai vino crodello: le torchi e ne spiccia il
pavese, 10-55: e berrà del suo vino, torchiato le sere d'autunno in
torchiatura del mosto delle uve o del vino delle vinacce. dizionario dette
) il mosto delle uve ovvero il vino delle vinacce. 2. sf
per quelli che profittano solamente del primo vino. betteioni, iv-134: paolo aveva
i lavori invernali, di vendere il vino, di provvedere alla torchiatura delle ulive
volgar., 131: semeiatamente lo vino fi fago de molte gran de uga
fa ne'torchi una meschianza sola di vino. lastri, iii-101: un altro efficacie
x-553: e lui calcarà il torchio del vino del furore dell'ira di dio onnipotente
, 6: dicono che il bottiglione di vino da tavola al di sotto delle 2
panno usato per tergere la feccia del vino o altre impurità alimentari. ricettario fiorentino
saturitade e gli torculari si circonderanno di vino. vangeli volgar. [tommaseo]
in sul torculare della croce quel prezioso vino del suo sangue. baruffaci, ii-242
mediante torchiatura delle uve (un vino, per lo più passito).
- sm. torcoletto di breganzer. pregiato vino da dessert di color paglierino, gradazione
olive, il mosto dall'uva o il vino dalle vinacce. ariosto, 1-iv-586:
pane, e l'altro una mezzina di vino. 2. tose. cercine
pietro ispano volgar., 3-70: lo vino della cocitura di tormentilla continuamente bevuto,
bere una volta il gaggio della lepre con vino tiepido. domenichi [plinio],
femena fa l'om -enivriar corno 'l vino, / fai desperad e nesio e fai
tornate dieci e le cinquanta misure del vino vi sono tornate xx. v. borghini
la femena fa tom enviar corno 'l vino, / fa. 1 desperad e nesio
/ e lavogli la fronte con buon vino. = lat. taurus, di
pisano, 197: benucio d'ardu- vino da sanminiato di fuor di porta mi de'
mercurio, acqua, olio, spirito di vino ecc. opuscoli scelti sulle scienze e
polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido. boccaccio, viii-2-194: pare
dolce [di castagne] mescolata con vino e aceto, e si lascia indurire al
, dati cum uno poco di buon vino. a. f. doni, 10-330
[catone] che quando già il vino è nella sua maturità s'arroga mosto tortivo
cocchi, 5-2-126: totalmente diverso dal vino è quel liquore... che chiamasi
pane dentrovi e con un barluzzo di vino. libro di gerozzo degli odomeri,
delle malattie [redi]: metti nel vino un toz- zetto di pane arrostito.
a dividere la vittuaglia, e massimamente il vino traile navi. 10. ant
e movendo traballava come ebbro / di molto vino. de pisis, 3-214: il
: allor che l'atra / violenza del vino ha penetrato / dell'uomo il corpo
leon e, nel voltarsi, il vino che avea bevuto non gli ha permesso di
. frugoni, 4-238: appena versa il vino allo stomaco che questo potabil oro diviene
, / sfuma il vapor dell'indigesto vino. manzoni, pr. sp.,
una bevanda, in partic. il vino). s. giovanni crisostomo
(di alcuni) per lo tracannato vino l'anima è morta f. f.
sconcerto nel capo umano quanta ne fa il vino gagliardo, senza misura tracannato? d'
tracannato? d'annunzio, iv-2-274: il vino mal tracannato spruzzava la faccia del provocatore
2-5-308: antea lindio grandissimo tracannator di vino, era molto ingegnoso a far versi.
cxlv-46-409]: un gran traccannatóre del miglior vino ch'io m'abbia, a segno
: aveva fatto subito la bocca al vino chiamato 'cancarone',... e non
per l'alta gradazione alcolica (un vino apparentemente leggero, un liquore).
come dico, si sa, quando il vino è giù, è lui che parla
e calde, e per lo buon vino e per lo traficare della femmina, si
cipolle [del giglio], cotte col vino, sanano le trafitte de'serpenti e
2. molto inebriante (un vino). - anche in un contesto
6: questo è il traforte e speziale vino del diavolo, onde elli inebria gli
ho veduto un tipo sospetto di bevitore di vino aggirarsi sospettoso intorno alla fonte con due
è efficacissimo a berlo contro al vino. mattioli [dioscoride], 386:
per molti mesi ella tralasci totalmente il vino. -anche assol. o in
37: e se ti piace voler coglier vino / da'tralci, noi cercar di
in atto di bevere un bichiero di vino rosso, che del tutto intento alla propria
. soderini, i-464: quando il vino si tramuta vergine e, come si
così; sai mi sia se domani tramescolo vino e ponci.??
così; sai mi sia se domani tramescolo vino e ponci. = deverb. da
che, ubriaco nell'ira e nel vino, non ne voleva uscire. botta,
isonzo e in alsazia. -anche: il vino bianco che se ne ricava, distinto
soldati, 6-162: traminer, vino di tramin,... e la
varietà detta gewiirtztraminer,... vino specialissimo che, per sua natura biologica,
tempo sia bellissimo. pascoli, 95: vino... rosso avanti il focolare
redi]: l'odore del vino giova alle tramortigioni. = nome
, 191: in mancanza del vino prendono l'oppio, e per l'allegria
e seco incorporandolo, il trasmuta in vino. longhi, 106: nel complesso una
-travasare un liquido, in partic. il vino o l'olio. - anche assol
paolo da certaldo, 271: quando comperi vino per tuo logorare o per rivendere,
crescenzi volgar., 4-27: quando il vino ne * vasi si metterà, dopo
/ e spesso tramutar, che [il vino] fia men grasso, / e in
xvi-620: dicono alcuni che, se il vino a luna scema si tramuta, diventa
. del bene, 2-285: qualsisia vino avrai conciato, non voler tramutarlo subito,
giorno in cantina a tramutare un suo vino bianco. il divulgatore, 52: si
(un liquido, in partic. il vino). mazzei, i-158: a
tutto rimuove la transmutazione dell'ostia e del vino in sangue e corpo di cristo.
un liquido, in par- tic. vino. mazzei, i-160: de'vini
trani, sm. invar. region. vino rosso venduto sfuso. -per estens
, da solo o nell'espressione 'vino di trani'. tramare, v
che non è frizzante, fermo (un vino). 8. mus. didascalia
(le specie del pane e del vino, che divengono corpo e sangue di
dell'altare sotto spezie di pane e vino veramente si contiene, transu- stanziati il
stanziati il pane in corpo e il vino in sangue per divina potenza. fioretti
la costituzione ontologica del pane e del vino, trasformandoli nel corpo e nel sangue di
loro di transustanziare il pane e 'l vino in veracie corpo e. s- sangue
transustanziazione delle specie del pane e del vino nel corpo e sangue di cristo (le
calice, ronunciò le parole transostanziative del vino nel sangue di gesù. =
sangue di cristo (il pane e il vino consacrati). agostini, 43
conversione della sostanza del pane e del vino rispettivamente nella sostanza del corpo e del
sacrificato con la transustanziazione di pane e di vino. sarpi, ii-90: nell'eucaristia
insieme con la sustanza del pane e del vino, si che non è tran
tran stanzie del pane e vino. s. maffei, 4-275: osservo
: poiché la vittoria inebria peggio del vino, dalla difesa trapassarono alla offesa.
., 11 (196): un vino molto giovine, che grilla e gorgoglia e
trapiantare le viti genera abbondanzia e buono vino. -in una metafora erotica.
vivanda;... il quarto il vino. arpino, 13-93: ma pensa
? 15. ricavare il vino con la spremitura (e fermentazione)
forza che imbriaca l'uomo come fosse vino gagliardissimo, se troppo ne beve. galileo
... per mia mano il vino che dianzi gustaste. -spillare vino
vino che dianzi gustaste. -spillare vino dalla botte. folgore da san gimignano
san gimignano, xxxv-ii-407: far trar del vino e fummar la cucina, / e
arlotto, 120: quando trasse il vino dalla botte non adoperò boccale, con dare
che tu traessi ancora un po'di vino. massini, i-189: vatten, volpin
il siniscalco assag- già l'acqua fatta vino, e non sapendo donde fusse venuto,
: « ciascuno pone imprima il buon vino, e quando la gente è avvinata,
buono: ma tu hai serbato il buon vino infimo a ora ». leggenda aurea
la bocte, non ne trarai lo vino. aretino, v-1-32: non si può
soderini, i-469: a fare un buon vino si mette tanta somma d'uva buona
di fessure, che lascio trascorrere il vino per ogni parte. 6. circolare
buoni avventori si sarebbero accorti esser questo vino delle nostre colline, una volta che
romoli, 350: se nel vino sarà acqua, vedrete da se stessa
e scolarsi nel bicchiere voto separandosi dal vino. ben e vero che avvien talora che
riferimento alla transustanziazione del pane e del vino nell'eucaristia. cicerchia, xliii-319
'n cotal forma, / pan e vino en corpo e sangue trasforma. vittorini [
in pochissimo tempo una prodigiosa quantità di vino. g. bernardoni, 1-84: traslocare
. me lavò con uno bagnolo de vino e molte erbe, come amaro,
b. fioretti, 2-5-181: il vino induce ne'trasmodatoli di esso talvolta operazioni
che trasordinatamente hanno usato l'uso del vino; però che nessun frutto fece il no
gli avesse per carità dato un po'di vino perisciaquarsi; ed ella, considerando che lo
prendere una non piccola caraffa di gagliardissimo vino, e glielo lasciò tutto con tutto
. speziatissimo, molto drogato (un vino). - anche in un contesto metaforico
e questo è il traforte e traspeziale vino del diavolo, ond'elli inebria li altri
penetrante, volatile come è lo spirito del vino, ed altri somiglianti corpi, che
lassare fare traete fuora del nostro terreno de vino al modo e ordene usado. b
nespole del giappone, un litro di vino, il caffè. vedi che mi tratto
della vite, dentro nell'uva diventa vino. 6. ricavato, ottenuto
sorso di bevanda (in partic. di vino). bellincioni, cvi-270: 0
ogni modo un tratto o sorso di vino buono e gagliardo. baretti, 6-306:
lira'da orsanmichele: pane, vino, due piatti e frutta: una lira
liquido, in par- tic. di vino. libro della cura delle malattie (
. v.]: travasamelo del vino o altro liquore. 2.
. citolini, 339: il travasar vino, colarlo, e vin nuovo, vin
, i-463: si manterrà meglio il vino nel suo vigore e ratterrà in sé meglio
fina. calvino, 3-88: anche del vino si serve, e continuamente lo travasa
, e nappi in cui mescola un vino con l'altro. -sostant.
essa si faccia una polenta con buon vino, e pesta gettisi dentro la botte maneggiando
dentro la botte maneggiando molto bene il vino; e indi a due o tre dì
nel travasare, un buon litro i vino se n'è andato: di nuovo sparso
intendiamo, dobbiamo capire cosi che il vino travasato e filtrato più volte a regola
a pompa impiegata per il travaso del vino. soldati, 6-8: discutevamo passeggiando
. chi è addetto al travaso del vino. aretino, vi-289: la scelerata
comp. dall'imp. di travasare e vino. tra vacazióne (transvasazione)
., in enologia, travaso del vino: operazione di filtraggio del vino effettuata per
del vino: operazione di filtraggio del vino effettuata per separarlo dal deposito solido che
. v.]: nel travaso del vino ne versarono qualche fiasco. soldati,
soldati, 6-73: ne venne fuori un vino potentissimo e delicato insieme: che ha
7-506: la bontà d'un grande vino... si ottiene mediante una serie
aggressivo, travèscio, sm. ant. vino di qualità scadente, ottepesante, spingendo
la divisione de 'l vin fatto sarà il vino, o grande o picciolo o
vedi gli sconci effetti, che fa il vino? vedi quel travolgimento d'occhi,
intr. ant. bere grandi quantità di vino trebbiano (ed è di uso scherz
centrale e settentrionale. -anche: il vino bianco, per lo più secco, che
,... trebiano, ribolla, vino greco,... universalemente con le
'trebbiano'colla bianca, può rendere il vino meno fumoso e più delicato. oriani,
la farai premer subito, scolando quel vino in un tino o piuttosto in una tinozza
(plur. -ci). ant. vino prodotto in età romana a trebellio,
lui in publica taverna fu venditore di vino a minuto e la madre fu venditrice d'
sull'ingresso nicchiava a questo tanfo di vino. 2. treccia più stretta
, la traggea a'porci, il vino alle ranocchie': dà cose buone a chi
sue prerogative e bontà, se il vino è bevuto immoderatamente e più che l'
lastri, ii-174: si fa ancora un vino di grandissima forza e di sapore assai
. f. frugoni, vi-550: il vino è latte dei vecchi, ed io
un po'all'alpina, con del buonissimo vino trentino. 4. che è
contenti deschi / colmiam le tazze di soave vino, / altri fra tarmi follemente treschi
automa che lanciava confetture e spruzzi di vino del reno per ogni direzione, una di
e s'unisca a due bicchiere di vino rosso ben temprato con l'acqua calda
con lui il 'dejeuner', trattandomi a vino di barbera, triffole e grizzini. pascoli
professore?. soldati, 2-257: il vino giallo nei bicchieri, sul marmo del
. colorante, ricavato dalla feccia del vino, in uso presso i pittori dell'antica
: i'stare'senza pane e senza vino / tre ore a ascoltar questa museca,
avidamen te e smodatamente soprattutto vino e altre bevande alcoliche (anche nell'
stinco, / sto nell'acqua e un vino io trinco / che sa girmi in
iii- 27_i33: in casa trincano il vino e in piazza predican l'acqua.
trincata, sf. abbondante bevuta di vino o di altre bevande alcoliche.
: gran sorso, non che di vino, ma di qualunque altro liquido. fogazzaro
101: parevan reclusi, condannati a tracannare vino senza discrezione, a tagliar fette di
, o meglio di tripolo e spirito di vino. c. c. n. l
nettate bianche, cotte alla 'braise'con vino. gozzano, i-1016: afficinalis
o il ventre) è riscaldato dal vino. i. neri, 5-45: quand'
. ant. rasatura della gromma che il vino deposita nelle botti. b.
fanno trippa a'fondi della botte piena di vino. 9. locuz. - a
la trippa: ripulire le budella (il vino, e ha valore scherz.)
il giovane, i-334: par che 'l vino sconti / e ri- sciacqui la trippa
forse, / trippàccia, otro da vino, ch'io son uomo / da non
qui si fa un elenco falso mescolando il vino con l'acqua a qualcuno, per
nelle città, alla sera, il vino correva fin sulle soglie, i mendicanti danzavano
di corona, te e anche il triste vino dei nostri compagni era finito. l'
non fosse stato buono e tristo il vino. tanara, 382: non si mangia
13: cuoci queste cose tucte con vino overo cervosa: e questo si serrano
de serpentaria e tritela e cocila in vino tanto che rientri la terza parte poi il
avvolto da una salsa di latte, di vino cotto, di pepe tritato, di
con brodo ed un mezzo bicchier di vino, sale, pepe grosso; lasciate bollire
madre ha messo la sapa / nel vino e l'ànace nell'acqua, / e
sia bono in perfectione abi di bon vino bianco o aceto mescolato con acqua pura
denti acuti, il pan biscottato e beveva vino... in quantità, era
col tornio in tritume, posto nel vino mentre ancor bolle, più che poi
quando ha finito di bollire, schiarisce il vino. l. bellini, 5-1-17:
capo / l'anfore piene di fiammante vino / e pieni d'orzo triturato gli
che riceveva quattro tari e mezzo barile di vino per questo servizio, doveva segarne due
varietà di mirra utilizzata per speziare il vino. - anche con uso appositivo.
tre volte maggiore, e quindi eleva il vino sino a dodici braccia fuori del primitivo
di gomma, usato per travasare il vino dai fiaschi o dai barili (anche
nelle espressioni tromba da barile, da vino). lastri, iv-156: se
botte all'altra senza sensibile evaporazione di vino potesse trasportarli. santi, ii-
ii- 181: si assaggiava il vino, e se egli era giunto alla sua
2. tose. travasare il vino con l'apposito sifone ricurvo. targioni
trombette che si usano per trombare il vino dai fiaschi sarebbe adattatissimo al bisogno.
costo scendere solo in cantina a trombare il vino. 3. possedere carnalmente (
2. tose. travasamento del vino dai fiaschi. tommaseo [s.
volute tre ore per la trombatura del vino. = nome d'azione da trombare
trombette, che si usano per trombare il vino dai fiaschi sarebbe adattatissimo al bisogno.
la trotèlla alle mandorle, il pollo al vino, la bistecca col pepe ed il
(v.). vare pagammo il vino e il resto lo ficcammo nelle tasche deltrovare1
allo scopo di frode alimentare (un vino). soldati, 6-490: nulla
. soldati, 6-490: nulla nel vino è contraffattibile, riproducibile, meccanizzabile,
meccanizzabile, truccàbile. tutto, del vino, è sincero, delicato e,
, i-479: per aggiungergli gentil sapore al vino vi si mette poi dentro truciolatura di
dentro truciolatura di nocciuolo secco, poi il vino nuovo sopra avanti che abbia finito
carena, 2-67: 'trulla': vaso di vino di cui si servivano gli antichi come
curava io del mal francese con il vino del legno, mi dimostrò appresso a
antichi romani in partic. per attingere vino dal cratere. - anche: vaso per
cratere. - anche: vaso per il vino. p f. carli, i-12
sudavano latte-miele, i fiumi portavano vino di chianti e vernaccia di quella migliore
enciclopedie. -region. bicchiere per vino di forma cilindrica alquanto alto. -con
alquanto alto. -con meton.: vino contenuto in tale bicchiere. pasolini,
gli occorreva poco poco un tubo di vino per disinfettarla. -ordigno di forma
. modellare lancerio, lxvi-1-329: di tale vino [di monterano] se ne può
posti, tufiansi nelle vivande, nel vino e nel sonno. lippi, 1-77:
, 1-77: talché tuffandosi a quel vino, / s'imbriacano come tante monne.
-completamente ricoperto da una salsa o dal vino (un cibo). tanara
maladizioni dei tuoi amici son come il vino che ha la muffa: che chi ne
et ampliasse per la umidità molta del vino. adonque per la grosseza e tumore de
odore delle rose, dolce come un vino; l'alcova si profondava in un'ombra
nel vaso ben turato si ponga acqua o vino bollente, e turisi che non rispiri
.]: un fiasco di vino, e tanto pane che tun un fiasco
se si aveva cura di tenerlo [il vino] in una bottiglia, sempre piena
agli inebrianti vapori della birra e del vino che gli facevano turbinare la testa,
non meno dallo sdegno, che dal vino riscaldate imperversano alla vendetta, e sotto turbini
: l'argilla, dopo la bollitura del vino messa, il purga di sotto,
de spiriti visuali meta da vapori del vino. = voce dotta, dal lat
di farina e cioccolata da intingere nel vino (ed è voce di area roman
« turco fino mangiar porco e bever vino ». 13. spreg.
; il turo d'una boccia da vino, da acqua; il turo delle ampolle
chiamata tossilàgine, masticata e bagnata in vino, giova alla sto..
: mio ladre entrò a cercar il vino, nella sua capanna, tutto rimesco-
dire) e da fame 90 litri di vino, che è già nella botte.
parenti, xv-96: le prime celle del vino, o cantine sotterranee in bologna furono
ubertosamente all'anima pane di sapienzia, vino di spirituale letizia, olio di misericordia
pepe, uomo giocondo, amante del vino e delle donne e dell'ozio, ubertoso
ebbrezza, che rende ubriaco (un vino, una bevanda alcolica). -anche in
, 27-678: la smisurata potenza era un vino più ubriacante di qualsiasi liquore terrestre.
sopir le gran teste e il suo vino per ubbriacarle in modo che non avvertano ciò
di ebro. il fatto è che il vino non mi ubriaca mai: l'azzurro
l'ambizione, vaporosa a paragon del vino gagliardo. c. botto,
di quelli che non avvezzi a bever vino al primo bicchiere si ubbriacano, ad ogni
di confusione mentale per aver bevuto troppo vino o altre bevande alcoliche; ebbro,
dorme, come un gagliardo ubriacato dal vino. buzzi, 174: ubbriacati della cervogia
servi la cena ben copiosa con molto vino, e voleano che loro figliuoli e minori
non serve di bastevole scusa all'amatore del vino la sua ubriachezza, se durante essa
essendo noè adormentato ubriaco e pieno di vino, uno suo figliuolo gattivo e detrattore
5-7_39i: allora è permesso il bere del vino per disposizione della legge, onde che
alto) è ubriaco. e non di vino. 3. gastron. maiale
in padella con aglio, prezzemolo e vino chianti. 4. ittiol. cappone
] il parco dell'uccellagio- graziosa dal vino. roberti, vi-2-227: i nostri uccellami
, come quello che di grano e di vino e d'ogni sorte di legume e
uccelletti con la polenta e bevuto consenziente vino. piovene, 6-360: prima di arrivare
g. raimondi, 4-11: prendi il vino col brodo, mignon, uccellino.
, e portano in udri aqua, vino e biscoti. sanudo, xxiii-441: il
far sentire i propri effetti (il vino, in quanto provoca ubriachezza).
vomito, e perché la troppa abbundanzia del vino ancora faceva l'ufizio suo, disse
ugola: bere (per lo più vino o altri alcolici). - anche sostant
159: dimmi: hatt'ei [il vino] tocco bene a tuo modo l'
noi s'adduce aureo e fiammante / vino al nettare eguale. spolverini, xxx-1-183
all'altro, a due sorti di vino perfetto rimescolate insieme dalla inàvertenza del caso
che a casa mia andasse per lo vino acciò che noi potessimo bere, vorrei
veggi an a e con essa inacquandosi il vino, se sarà bevuto dai tisici che
agli ultimi. rammentatevi di ordinare dell'altro vino; siamo agli ultimi sgoccioli..
di lire 15 l'ettolitro per il vino, diritti che per i grani sono semi-protettori
. con riferimento all'olio o al vino, per lo più nell'espressione umore
il calor del sol che si fa vino, / giunto a l'omor che de
, ungendolo con l'olio e col vino. randello, 1-15 (i-165):
e la speme a lo dio tolta del vino. / ma 'l fé, ché
enol. cerchio di schiuma biancastra che il vino deposita sul bicchiere, sintomo della malattia
deposita sul bicchiere, sintomo della malattia del vino detta 'girato'(cfr. girato2)
ritorni l'invemo / con l'odore del vino nella calda osteria. -in correlazione
volgar., viii-202: bevendo lo vino delle guastarde, e con lo ottimo
quali i prieghi unti e spumanti di vino sono intercessori, procuratori o avvocati, le
: « io non accendo foco / vino non bevo, e non mangio dell'onto
grano né vile né caro, puoco vino, mortalità de giovani omini per guerra
crudo, e il dì dopo schiacci col vino degli spic = da un
diuretica, ma di che? del vino che non bevo più? antiu- rica
. erbolario volgare, 1-62: ef vino nel quale sia cotto fenocchio, vale a
bacco e una baccante, ebri di vino, / quest'ume a regger stan fermi
usare, sì mangi cotongne e usi in vino agro; e s'ella è amara
ristoramento del corpo d'usare d'uno vino piccolo e poco, acciò che bevendo acqua
unque le olive, il pane e il vino di cui strambottava, erano i cibi
dalle com- munità d'alemagne) del vino in fiaschi d'argento. g. gozzi
state per voler ber fresco inacquano il vino con la neve. porcacchi, i-249:
: questi tali similmente nell'uso del vino imponevano leggi, che se alcuno avesse bevuto
: nega agl'infermi suoi filippo il vino / ed ai suoi ne concede alcandro
l'usuale consumo di legna, grano, vino, e simili generi, ed anche
. io glie lo mando [il vino] con una più che intenzione. carducci
magrin, che vin non bèe, di vino abbonda. / oh, l'usurpa
sotto le due specie del pane e del vino. = deriv. dalla locuz
fornivano l'uva e le tenevano il vino nella loro cantina, ch'era un favore
vuol tutta l'uva, non ha buon vino. ibidem, 31: poca uva
ibidem, 31: poca uva, molto vino. ibidem, 189: per san bamabà
per la vinificazione. 2. vino rosso da pasto, per lo più di
[1905], iv-726: 'uvaggio': vino piemontese (alessandria) da pasto,
succose che facciano i granelli, fanno vino. a. briganti, 55: dicono
si ponga la sua radice cotta in vino, e lo 'nfermo riceva il fummo
lo 'nfermo riceva il fummo di detto vino per la bocca, e poi gorgogli il
per la bocca, e poi gorgogli il vino; la qual cosa asciugherà l'uvola
: se catone delira per intemperanza di vino, non si ha da pubblicare ebbrietà il
, con brodo grasso, un po'di vino, vachi intieri d'agresta. panzini
vagello del vetro nel qual era lo vino che doveva bere benedetto. biringuccio,
stalla e buoni vagelloni di vino. 2. scherz. scienziato
dedicate ad un contratto per il trasporto di vino in vagoni- cisterna) eppoi non c'
uva nera. - anche: il vino che se ne ricavava. folgore
avvengaché sieno di gran dolcezza e facciano buon vino, son quasi senza frutto. soderini
'l sangiogheto son vitigni lodati per far del vino assai. redi, 16-i-9: sarà
tondi e sodi... fa il vino molto gagliardo, colorito, grasso,
la cannella / sturata, attinto 'l vino, e bada e indugia; / e
fratte la pretesta, / chi rese il vino per diversi spilli, / e chi
. piovene, 7-267: bevevo il vino rosato della vallata della loira, che varia
valpolicèlla, sm. invar. enol. vino pregiato di colore rosso rubino e sapore
anni del 1900, il commercio del vino valtellinese con la svizzera fu particolarmente intenso.
lo staio del grano corrisponde a tanto vino, tanta carne, olio, vesti,
il seme è tutto tuffato (nel vino), quello vano vien a galla,
soderini, i-506: per quando e'il vino va pigliando, piglia o
infamia. redi, 16-i-223: il vino mette un cieco amore di loro stessi negli
. 9. costituente alcolico del vino, di un liquore, ecc.,
nel suo celebro per molti vapori di vino che li sono montati nel capo. campanella
bevuto vince e attuta il vapor del vino. d'annunzio, iii-1-1075: egli sente
gli occhi non offuscati dai vapori del vino, tutta quella umanità -effetto di
: avendo mescolato non so che nel vino, il quale egli aveva con picciolo
dallo stomaco al cervello, in seguito al vino evuto o al cibo ingerito.
vappa, sf. ant. vino andato a male, che ha perso
[plinio], 297: vappa significa vino che abbia presola cima.
v.]: 'vappa': veramente vale vino svanito; ma dicesi per cosa insulsa
251: le linguacce dicevano che era vino calato alle gambe; ma, in verità
, senza escludere affatto che anche il vino ci avesse la sua parte, erano
, il mosto in fermentazione o il vino. -contenitore impiegato nella spremitura delle olive
6-47: così corno in li vascelli del vino non si guarda la forma, ma
guarda la forma, ma se assagia che vino tengono dicti vascelli, così non se
prima di consacrare il pane e il vino. cavalca, ii-3: si
-piccola botte, contenitore per il vino. latini, rettor., 18-10
18-10: sì come menoma la forza del vino per la proprietade del vasello nel quale
alla villa, procuri i vaselli del vino e le tina, e gli altri vaselli
vasellami che s'appartengono il governo del vino, stato ideato ed eseguito con non
in uno dì produrrà uno vasellino di vino. 2. anat. piccolo
volgar., 1-14: chi bèe del vino del suo vasello, non fa unqua
, grande come uno ovo, de quel vino lambiccato. -recipiente per penne e
sostanze liquide (acqua, olio, vino, ecc.), semiliquide (creme
boccia. -vaso vinario, da vino: recipiente di vario genere (botte
impiegato per la produzione e conservazione del vino. p. cattaneo, 2-8:
tina, botti e ogn'altro vaso da vino con le lor cerchia. nievo,
de'britti [offrì] una vassèlla di vino bianco.
contenere le ampolle dell'acqua e del vino per la celebrazione eucaristica e a raccogliere
giuseppe maggiordomo. -invecchiamento del vino. tasso, n-ii-347: le malvagie
adeguata o un'eccessiva stagionatura (il vino, un formaggio, ecc.).
a vendare ne la città di siena vino vecchio, o vero aceto, paghi
[dioscoride], 657: ii vino vecchio nuoce ai nervi... il
330: le cantine sono piene di vino vecchio. si sperava smerciarlo a venezia
impacciata,... che viveri e vino vengono da tutti comprati alla giornata e
: anche l'aroma d'un prezioso vino vecchio / scivola sul palato del bevitore d'
. soldati, i-257: lo stesso vino. solo, quell'altro è più vecchio
proverbi toscani, 39: amico e vino vogliono esser vecchi. non c'è
- anche: marroni secchi cotti nel vino. redi, 16-vii-47: queste sue
i due ragazzi sposati fece subito venire vino bianco e paste alla crema ed anche
molto! e ancora non c'è vino; non ne abbiamo visto goccia.
erbolario volgare, 1-117: dando a bere vino dove sia cotta ruta vale a quelli
. monelli, i-30: un po'di vino, e come si monterebbe bene di
sono soavi, l'altre hanno sapore di vino. 5. particolarmente efficace (
veemente sonnifero, acconciar alcune botte di vino dentro di barche rimorchiate d'alcuni de'nostri
. fra giordano, 3-121: il vino ha propriamente virtù di crescere e di
vegge di legname nelle quali preservano el vino. fausto da longiano, 24: il
. fausto da longiano, 24: il vino è raro, tosto [il fulgure
il fulgure] lo penetra e rimane il vino ne ìa veggia abbrusciata: perché per
egli sparge la sostanza sua per tutto '1 vino. imbriani, 7-172: quelle misere
. -con meton. misura del vino che può contenere. m. villani
e missono in pavia xm vegge di vino sanza alcuno contasto e catuno m'andò
3. alquanto invecchiato (un vino). m. savonarola, 13
m. savonarola, 13: del vino: sia... non veglio ni
., 8-6: in un'anfora di vino mettiamo una libbra di quella, tagliandone
gambe avvolte, / a guisa di cui vino o sonno piega? ». manzoni
di brillantezza, di trasparenza di un vino. = nome d'azione da
. idem, 393: latte sopra 'l vino, veleno. proverbi toscani, 49
2. prodotto in tale zona (un vino). landino [plinio],
vellétri, sm. enol. vino prodotto nella zona dei colli albani nella
un gusto morbido, non secco (un vino). lastri, iii-140: i
251: le linguacce dicevano che era vino calato alle gambe; ma, in verità
, senza escludere affatto che anche il vino ci avesse la sua parte, erano
11. enol. tendenza di un vino verso un particolare sapore (in relazione
a bere di un gran boccale di vino bianco, che avea una vena di
, 9-31-2- 123: quel [vino] di lesbo ha una tal vena d'
'. dicono a roma per indicare il vino che non è né dolce (pastoso
contr'a natura, che 'ngoiano il vino a digiuno, avendo vote le veni
né a la recolta del biado né 'l vino a la vendengna. romoli, 26
uva raccolta con tale operazione e del vino che se ne ricava. -anche: produzione
: fue buona vendembia e colsese de molto vino. g. cappello, lii-15-25
comp. da vinum (v. vino) e dal tema di demère 'togliere'.
avean già l'almo natale / de 'l vino autor di gioia, ora quieti.
risolute le forze, ma ancora cotal vino e più passibile e men durevole fanno.
e cattivo, e non durevole fanno il vino. tommaso di silvestro, 380:
vendemmiare la vigna dalla quale viene questo vino ». -in un contesto figur
quello tempo allora non lasciavano andare con vino, o con cotali cose venderecce, per
, 3-438: qualche bicchieretto brillante di prezioso vino... che gli dà spirito
in base alle sue dimensioni, ditore di vino a minuto, e la madre fu venditrice
si sostituisce nei cartelli, quando il vino si vende a fiaschi o a barili,
venegazzù, sm. enol. pregiato vino rosso da tavola dal profumo intenso prodotto
specialmente con le to (un vino). calandra, 3-169: sauris
torta e di una bottiglia preziosa di vino del niscioree, regalata con altre parecchie,
oste, li cominciò a venire di vino. caporali, i-99: vide la botte
5-72: li spiriti, dal vapor del vino oppressi, sono ventilati dal suono e
. crescenzi volgar., 6-24: il vino della sua decozione, del cornino e
lo grano né vile né caro, puoco vino. ottimo, ii-387: l'aere,
in tre ciathi: overamente dànno con vino il suo ventricino ripieno di cullandoli,
abbe la sinio- ria, dèose molto vino a bevere et a servire lo ventre et
si getta via, secca e spolverezata nel vino si mette calda negli orecchi e'quali
e delicato mangiare, con altrettante preziosissimesorti di vino. cesari, 1-2-29: quivi adunque venuto
ed immatura, non può dar mosto e vino. cantoni, 706: un
gnole, talvolta presenti anche nel vino (anche con va rincalzo
. la puglia. - anche: il vino bianco che se ne produce.
sfumature verdognole, talvolta presenti anche nel vino. -anche: il vino bianco che se
anche nel vino. -anche: il vino bianco che se ne produce.
e uva deh'umbria. -anche: il vino bianco, molto secco, che se
male, e lo lasciano così notare nel vino. nomi, 3-27: per usare
lancerio, lxvi-1-322: quando [il vino corso] sia in mosto, il
. molto secco e leggermente acidulo (un vino, in partic. in quanto ancora
verdetto. redi, 16-i-282: per vino verdetto intendevano qualsiasi sorta di vino bianco
per vino verdetto intendevano qualsiasi sorta di vino bianco, che non fosse dolce, anzi
partic. nelle marche. -anche: il vino bianco secco che si produce principalmente da
(anche con valore appositivo nell'espressione vino verdicchio). d'alberti
bartolini, 20-214: salutami l'asprigno vino verdicchio di cupramontana / (non ti dirò
io bevo / e che, tale vino, va bevuto con giudizio; sorseggiandolo)
verdicchio è, dopo il chianti, il vino italiano più conosciuto e ricercato all'estero
direzione, così per andare. il vino era ormai snebbiato, e fra le case
siccome le linodella, le quale fa buon vino e serbabile, che appo il pisano
quale fa piccioli tralci e fa molto vino. = voce di area o
nel veneto. -anche: il vino bianco asciutto e frizzante che se ne
? 2. sm. enol. vino bianco prodotto nel ponente ligure. soldati
coltivato anche nel veneto. -anche: vino bianco secco da pasto che se ne
sorta di rattristata e vereconda affettuosità 'in vino veritas'. 4. figur.
il solfo vergine con sale, bollito in vino a bagnomaria. d'annunzio, 8-15
usato nelle commedie da persone riscaldate dal vino e... privo di dignità,
320: la verità è nel vino. 16. dimin. veritèlla.
che congna settentrionale. -anche: il vino, asciutto e delicatinuamente stanno cercando sulle
meraviglia. lucini, 15-307: il vino, nel vermeil / delle coppe preziose,
gentile del genovesato, onde si ottiene un vino spumante. entra in composizione con altre
in composizione con altre uve a formare il vino detto cinqueterre. soldati, 6-302:
mente le bucce, rosso (un vino). boccaccio, dee.,
che d'una sua botte di finissimo vino vermiglio per alcuna persona non se ne dovesse
appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se ne leva fiamme grandissime di
i greci la parola melancolia) al vino nero, o vermiglio, il quale come
/ là banchettammo con carni indicibili e vino soave: / ch'anco non era finita
anco non era finita la copia del vino vermiglio / dentro le navi. stuparich,
anni succiar quelle labra vermigliuzze e quelle gote vino e ricotta. tasso, aminta:
composizione di resina, lacca, spirito di vino, alla quale si dà il colore
sugo della verminaca con acqua e con vino bea e tostamente à virtù di liberare.
sapida, e non marcia e verminosa, vino genuino e non acqua tinta, panni
(plur. disus. -tti). vino liquoroso, ad alta gradazione alcolica,
questi vini stomatici o medicinali un certo vino bianco nominato con un vocabolo tedesco 'wermuth'.
sardegna e in toscana. -anche: il vino bianco, secco (molto nota la
, 657: per una soma di vino di vernaccia soldi iii. angiolieri, xxxv-ii-380
vitello, o altro, cotto in vino bianco dolce, o vernazza, o malvagia
famosa vernaccia di serra pe- trona, vino rosso, abboccato, spumante: vino antico
, vino rosso, abboccato, spumante: vino antico, pare, e molto raro
siena, 24: qualunque persona arecasse vino vernaccino... per vèndare [
pastori. 2. sm. vino adatto ad essere bevuto d'inverno.
in un fiasco 4 litri di buon vino bianco, con erba veronica, radice di
: due ubbriachi, cne avevano il vino triste, s'avvinghiarono come due belve,
avaro, il quale vede versare il vino, che scorre dicendo: oh, oimé
segno della croce. -mescere il vino o altra bevanda. - anche assol.
, e dal bicchiere si versi il vino. g. gozzi, i-14-211: cominciò
, i-14-211: cominciò a versare il vino con un'allegrezza, che parea tra fratelli
fuore el zaffo e lassa versare el vino. cellini, 670: di poi che
cui egli doveva versare, come un vino in una coppa, la poesia.
perciò si caglion di questa a stillarci vino, che bevono, in escremento fetido,
delle malattie [redi]: il vino proggiudica a'vertiginosi. botta, 4-289:
iii-444: altri dicono che messo del vino in una padella che sia sopra il fuoco
e allungati. - anche: il vino bianco che se ne ricava.
di novara. vespolino, sm. vino rosso dal sapore di fragola che si
questi gran vesponi, all'odore del vino, trovò l'entrata del barletto. menzini
/ delle men buone strignere e far vino, / ma sopra l'olio vi facci
monosini, 424: indicare volentes aliquem multo vino se ingurgitasse, dicimus: 'egli ha
le donne si sbracciavano a versarci il vino nei grossi bicchieri di vetro verde.
. s. ferrari, 497: il vino passi via di vetro in vetro,
tempo per conservare in partic. olio o vino. varthema, 40: da ciascuna
xxi di setenbre cccvm, mi some di vino posto qua- 68 vale cola vetura,
o invecchiamento (un formaggio, il vino). buonarroti il giovane, 9-464
le cui celate fiamme si destano col vino, e si sopiscono con foglio; e
vezi alle vigne, perch'elle fanno il vino più gagliardo. soaerini, i-395:
per la eccessiva abbondanza del raccolto il vino si pagò un soldo il fiasco, il
. idem, 381: amico del tuo vino / non abbi per vicino. proverbi
ibidem, 248: chi ha pane e vino, / sta me'che il suo vicino
un cibo, una sostanza grassa, il vino, ecc.). - anche
soderini, 84: sei some di vino vieto e due di mosto. crescenzi volgar
. mazzei, i-154: del vostro vino... pargli cominci a sapere del
dai vigliacchetti d'italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra
iv-208: la vigna fa d'ogni cosa vino, e incino del letame e dell'
e incino del letame e dell'acqua vino. paoletti, 2-59: infiniti luoghi vi
33: vigna al nugolo fa deboi vino. ibidem, 86: la paura guarda
, deriv. da vinum (v. vino). vigna2, sf
vignarne, sm. ant. vino. f. casini, iii-383
. soderini, i-381: chi desidera buon vino ponga i vignazzi in lato montuoso e
, deriv. da vinum (v. vino), con influsso di vigna1
. -corposità, robustezza di un vino. castelvetro, 8-2-364: il quale
. castelvetro, 8-2-364: il quale vino, se vi si mescola acqua perché
tedeschi portati non meno dal caldo del vino, che dalla speranza del guadagno ministri potentissimi
8. corposo, generoso (un vino). borgese, 1-144: essa
si esaltava del paesaggio o del vigoroso vino, e v'erano ali fuggiasche di
preparò, mentre il contadino procurava un vino eccellente, sapido e fresco al palato,
ogni necessario alimento, fuor che di vino, il prezzo del quale compensa la
minestre, legna per lo fuoco e vino. pallavicino, 10-i-259: domani mi partirò
vinaccère, sm. chi effettua trasporti di vino a bordo di navi vinacciere.
fummo e le stufe / e lavar col vino e col ranno / e i bagni
che mostra le vinaccie e asconde il vino. magalotti, 19-49: purgato e
ancora / non lo levar [il vino] di su la sua vinaccia. massaia
fermentate e da cui si ricava il vino torchiato. -vinaccia lavata: quella trattata
pigiate, contenenti mosto. -ant. vino o altra bevanda alcolica che si ottiene
segue quando non si cava tosto il vino che abbia a bastanza bollito e si lancia
. nave mercantile attrezzata per trasportare il vino. - anche con uso appositivo.
appositivo. = deriv. da vino, con influsso di vinaccia.
, deriv. da vinum (v. vino). vinacciolo (vinacciuòlo, vinazòló
, deriv. da vinum (v. vino), col suff. dimin.
. caratteristico di chi ha bevuto molto vino. palazzeschi, 7-1: al
giornale. = deriv. da vino, con doppio suff. vinàceo
colore rosso violaceo simile a quello del vino. cicognani, 3-241: costì
bencivenni [crusca,]: se tal vino è fatto di mele agre, sì si
, comp. da vin (v. vino) e agre (v. agro
(femm. -a). venditore di vino all'in- grosso o al minuto;
, / perché il vinaio avea finito il vino. redi, 2-56: al vinaio
, 4 per ot- tantasei fiaschi di vino a quattro crazie il fiasco. algarotti,
, per un chiassetto che odorava di vino: c'era l'insegna rossa d'un
2. agg. che produce vino, caratterizzato dalla produzione di vino (
produce vino, caratterizzato dalla produzione di vino (nell'espressione proverbiale novembre vinaio)
della casa destinata per la conservazione del vino. giamboni, 8-i-186: se
, venticinque ti sien passati via come vino di assaggio di vinaruolo? bandi antichi [
è proprio, che si riferisce al vino. p. f. carli
, deriv. da vinum (v. vino). vinàlie (vinali)
aprile quando si cominciava a bere il vino della precedente annata, e il 19 agosto
che è proprio, che si riferisce al vino o alla vinificazione; che contiene
; che contiene o serve a trasportare vino. buonarroti il giovane, i-574:
sulla paranza vinaria, a causa del buon vino, capitavano un po'tutti.
in cui si conservavano le anfore di vino -per estens.: cantina. -
, deriv. da vinum (v. vino). vinastro, agg. che
rosso violaceo, simile a quello del vino. palazzeschi, ii-493: le mie
colore rosso cupo simile a quello del vino; che ha sfumature di tale colore,
vinato. 2. mescolato col vino. castiglione, 2-i-81: son contento
son contento che la si riduca a ber vino, ma per amor di dio tanto
vinattière, sm. vinaio, venditore di vino, oste. giamboni, 4-293:
, deriv. da vin (v. vino). vinattingitóre, sm.
. letter. ant. che mesce vino. chiabrera, 1-ii-354: discendi,
= voce dotta, comp. da vino e da un nome d'agente da attingere
. -inebriare, ubriacare (il vino). sacchetti, x-82-6: e
sacchetti, x-82-6: e perché questo vino era così grande, e così vincea
per misurare l'intensità di colore del vino in base ai caratteri organolettici richiesti.
richiesti. = comp. da vino e colorimetro (v.).
vinèca, sf. ant. vino sgradevole, di pessima qualità.
vinèlla, sf. ant. vino leggero e di gusto gradevole.
= dimin. femm. di vino. vinèllo, sm. bevanda
vinacce fermentate; acquarello. -anche: vino di scarsa qualità, allungato con acqua
venendo poi fuori a questo modo il vino migliore, facendo poi vinelli con acqua,
vinello. bacchelli, 2-xxiii-45: e vino fosse, e fosse nuovo, magari
inacetita, o muffita. 2. vino alquanto leggero ma, per lo più,
vinicola. = dimin. di vino. vinerìa, sf. locale
, liquori. = deriv. da vino. vinéssa, sf. disus
vinéssa, sf. disus. vino di pessima qualità, scadente.
. = alter, femm. di vino. vinètico, agg. ant
e citrini. = deriv. da vino. vinétto, sm. vino
vino. vinétto, sm. vino alquanto leggero ma, per lo più,
. carena, 2-295: vinetto, vino di poco colore, ma pur piacevole al
in cucina. = dimin. di vino. vineziano e deriv.,
che riguarda, che si riferisce al vino, alla vinificazione. verdinois, 219
, deriv. da vin (v. vino). vinicoltura, sf.
, comp. da vin (v. vino) e culture (v. coltura
dal class, vinum (v. vino) e cultor -òris (v. cultore
vinìfero, agg. che produce vino o uve da vino, in partic
agg. che produce vino o uve da vino, in partic. in grande quantità
immensa tenuta vinifera. -che contiene vino. massaia, iii-38: quella feccia
3. sm. chi distribuisce vino; mescitore. rovani, 2-234:
, comp. da vinum (v. vino) e dal tema di ferre
, intr. { vinifico). produrre vino. soldati, 6-52: avrebbe addirittura
2. tr. trasformare l'uve in vino. = voce dotta, comp.
= voce dotta, comp. da vino e dal tema dei comp. del lat
), agg. prodotto (un vino); trasformato in vino (l'uva
(un vino); trasformato in vino (l'uva). soldati,
vinificatóre, sm. produttore di vino. soldati, 6-173: iddio
che nemmeno ti sogni di truccare il tuo vino e di ingannare il tuo cliente!
.), che si compiono per produrre vino. soldati, 6-18: significa
processo per cui il mosto si trasforma in vino. soldati, 5-25: sull'etna
microsolco stesso. = deriv. da vino, in quanto derivato dall'etile che è
. intossicazione cronica provocata dall'abuso di vino. fanzini, iv-741: 'vinismo'
complesso dei disturbi dato dall'abuso del vino. g. boni [in « nuova
vita attiva degli operai. vino, sm. (plur. ant.
uve chiare o scure, si ottiene vino bianco (per cui v. anche bianco
, dal paglierino all'ambrato, o vino rosso (o region. nero),
dalle diverse tonalità o, anche, vino rosato (per cui v. anche rosato
inn aguti ispannali. denari xn in vino. patecchio, xxxv-i-572: la femena fa
fa l'om -envriar corno 'l vino, / fa. l desperad e nesio
avvolte, / a guisa di cui vino o sonno piega? idem, par.
volgar., ix-408: mancando il vino, disse la madre di iesù a lui
: « figliuolo, non gli è vino ». crescenzi volgar., 4-21:
, e in niuna parte corrotte, il vino fanno più potente e meglio: e
della qual poi nel tempo debito ricolto del vino, inebriò e, adddormentato nel tabernacolo
dentro il fuoco, gittandovi su il vino vermiglio se ne leva fiamme grandissime di diversi
e dura il fiammeggiare quanto dura il vino. tansillo, 1-10: ho il
, / in mediocri tazze il tenue vino / del mio poder sabino / che in
di tutto, un buon fiasco di vino sincero ». leopardi, iii-340: io
io mangio poco, e non bevo vino: fo un pasto solo, con una
rossi i calici di vino; / tu né bramoso più, né
intesse scirpi, / bevere il nero vino all'otre obeso. soldati, 5-77:
otre obeso. soldati, 5-77: il vino è come la poesia, che si
proprio si gela, e contempla il suo vino: / il colore fumoso, il
il sapore pesante. -spirito di vino: v. spirito, n. 28
n. 3. -vino caldo: vino riscaldato, addolcito e aromatizzato con cannella
n. 2. -vin santo o vino santo-, vino di colore bianco o
. -vin santo o vino santo-, vino di colore bianco o ambrato ad alta
o di siracusa, e dell'ottimo vino di cipro. lastri, 1-4-180: se
come se si dovesse fare due barili di vino al tempo ordinario dell'autunno. carducci
in sacchi di grano, in botti di vino, in canestrelli di vin santo.
-con meton.: il bere vino; l'abitudine o il vizio di
l'abitudine o il vizio di bere vino; bevuta abbondante, ubriacatura; l'effetto
è di complessione corpulento e dedito al vino ed alle donne. brusoni, 4-i-6:
falso profeta d'astenersi in avvenire dal vino, facendo per contrassegno di ciò rompere immantenente
la testa mi girava pei vapori del vino. baldini, 14-51: il 'vino
fioco gemito, il suo compagno del vino. ma non può strapparsi alla nebbia
di ragnatele ch'è il sonno del suo vino. -per simil. voglia di vino
vino. -per simil. voglia di vino: angioma. scenari della commedia dell'
] domanda se ha una voglia di vino nel fianco destro. -agg.
(per lo più nelle espressioni color vino o rosso vino). bibbiena,
lo più nelle espressioni color vino o rosso vino). bibbiena, 2-44: mi
quelle labra ver- migliuzze e quelle gote vino e ricotta. jahier, 265: reduce
di geranio rosa e immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato.
trumeaux per ogni stanza e divani color vino. -al vino (con valore
divani color vino. -al vino (con valore aggett.): cucinato
mi girano intorno, il pollo al vino immerso in una salsa spessa color rosso cupo
si è che 'l pane e 'l vino che piglia 'l prete nell'altare a la
per le spezie del pane e del vino, alle volte per lo corpo e
in cui si rinnova il sacrificio del vino e del pane. 2.
da alcuni frutti diversi dall'uva (vino di sambuco, di visciole o visciolato
di sostanze zuccherine varie, come il vino di agave, di palma, di miele
quegli del cattai si beono d'un vino che fanno di riso e di molte buone
savonarola, 1-81: può uxare il vino di pomi granati, di mezzo sapore
sono alcune fruttifere, di queste fanno vino e mele. pigafetta, 182: hanno
e mele. pigafetta, 182: hanno vino de riso lambiccato più grande e meglio
palma. romoli, 312: si fa vino di mela e per questo effetto si
pendono otri e bisacce di frutta candita, vino di datteri, foglie di tabacco.
dando loro bere molso, ciò è vino melato. 3. figur.
una virtù (in partic. nelle espressioni vino della compunzione, vino d'amore,
. nelle espressioni vino della compunzione, vino d'amore, vino della battaglia).
della compunzione, vino d'amore, vino della battaglia). -anche: l'
la durezza; ne hai abbeverati del vino della compunzione. savonarola, i-55:
piaghe l'olio della sua misericordia ed il vino della compunzione delle tabulazioni per sanarti.
... è un certo vino, che dà alla testa. foscolo,
e ridondante il cuore d'ebrietà del vino d'amore (è frase biblica).
bacchetti, 3-130: aveva bevuto il vino forte della battaglia che gli ferveva ancora
4. entom. moscerino del vino: v. moscerino, n. 1
1. 5. farm ac. vino alla cascara sagrada: miscela di estratto
, n. 2. -disus. vino medicinale-, enolito. -vino tonico:
6. stor. governatori della gabella del vino. v. gabella1, n.
e t volvolo'. vino, e in ogni cosa lasciata l'antica
condusse tutta la sua vita intra 'l vino e le meretrici e altre sue volontadi viziose
e sgradevole sapore di selvatico (un vino). soldati, 6-181: il
dare volta: guastarsi, inacetire (il vino). ariosto, sat.,
2-251: 0 ch'egli [il vino] fila e mostra la paura /
acqua pura. soderini, i-506: il vino che ha data la volta, se
172: altri rimettono nel pristino sapore il vino quando comincia a dare la volta,
arena, nella quale fanno sciaguattare il vino infortito. carena, 2-295: 'vino cercone'
colore, di odore e di sapore; vino guasto. -dare la volta ai quattrini
: una finestra che a le volte del vino rendeva luce... lasciò cader
in partic. nell'espressione volta del vino). compagni, 1-18:
in modo scorretto o conservato male (il vino). 22. ant. andare
. 9. inacetito (il vino). crescenzi volgar., 4-39
e non si vede. e se 'l vino molto gli diletta, anco ne beve
tanto che, riscaldato lo stomaco dal vino, noi può tenere e sì 'l vomica
i calici di vetro ancor pieni di vino. -di animali. trattato del
: il ladron caco... col vino vomitava san- e e brani crudi
note dominanti: vecchio rosso di vino vomitato, con piselli rosa-pallido della carta asciugante
e simili. pirandello, 8-1020: vino, non ne ho mai bevuto. avevo
, e avido di cibo e di vino; e crudele: questo già fin da
giorno e notte / stanno immersi nel vino, e ogni lor cura / pongono
chiamano... bacco dio del vino, volcano dio del fuoco e venere dea
due dramme in once tre di spirito di vino ottimo,... cavasse la
venire risarcita mulso, beveraggio di vino, e mele insieme, la vulva e
ii-17-81: sicuro, che io ebbi il vino; molto buono, e ne ho
1-153: « porta anche una bottiglia di vino, » disse il podestà,
dai vigliacchetti d'italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra
, invece di un buon bicchiere di vino arzillo beve un bicchier gari,
xères, sm. invar. vino bianco liquoroso prodotto in spagna, più
2-282: -che cosa gradirebbe allora? -un vino a questa ora, uno xères.
zucchero e diluiti con marsala o altro vino dolce o liquore. - anche:
de zucaro et de uno poco de vino. garzoni 7-437: qui si ragiona gagliardamente
zuccaro fino in polvere libra e meza, vino bianco once sei. carena, 2-273
d'uovo rimestati con zucchero; aggiuntovi vino bianco, e anche un po'di rosolio
chiarire, fortificare, accrescer sapore al vino, usano in ispagna... porre
2-172: 'zaffata': quella schizzata di vino che salta intorno e addosso a chi tura
cellaio, dove el tavernaio teneva el vino, e gionse a una botte e cavonne
fuore el zaffo e lassa versare el vino. tanaglia, 1-1323: vasi da vermiglio
. zagaròlo, sm. enol. vino bianco prodotto nel lazio nei comuni di
soldo di pane, ed una zaina di vino a mezzogiorno. rajberti, 5-159:
per liquidi, in partic. per il vino, di tale capacità. leonardo
e tratto / il pane e 'l vino e certe altre cosette / del zaino,
che riverberavano. -essere versato (il vino). redi, 16-i-18: oh
videlicet uno da aqua l'altro da vino; una zangola sive sechia coperta. messisburgo
zappatura, distribuisce all'opre un po'di vino. giuliani, ii-413: poi c'
butta in terra, bisogna reggersi col vino. -tempo in cui si deve fare
azò v'ha vernaccia e greco e azzurro vino, / riviera e schiavi di
né conoscere in qual palazzo sia del buon vino, quanto guardare se i poeti c'
erano i dadi, la zara, il vino, la vivanda, le donne.
che più volentieri io beverei, o vino d'uva o di miele o di zauna
quattrini come si va a spillare il vino dalla botte. -figur. capacità intellettuale
ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco, con erba veronica,
villano] un suo barletto vuoto di vino, e quello lasciato sturato, passando per
di questi gran vesponi, all'odore del vino trovò l'entrata nel barletto, e
xxxvii-175: abie per ogni corba de vino onze 1 de fino zenzevero amacado. sercambi
. grazzini, 2-357: e del vino ancora, chi è colui che, rincresciutoli
secondo, riatterò il primo ed il vino zampillò tranquillo per la gioia di discendere
, 4-1-105: o quanto mi piace quillo vino fumoso fegatielli, ielatina, zeppole,
bollire dentro una cazzarola mezza foglietta di vino con una foglietta d'acqua,..
prodotta, di color rosso-bruno e il vino che se ne ricava. tanaglia,
grano, 200 metreti di olio o di vino e nell'esercito costituivano il nerbo degli
: questi fu bacco, iddio del vino. ulloa [guevara], ii-23:
, 4-33: inzuppavo il biscotto nel vino e lo succhiavo come una cosa prelibata,
zibibbo. 2. enol. vino da dessert, molto dolce e aromatico,
la cannella / sturata, attinto 'l vino, e bada e indugia. redi,
zipolo da una botte, tutto il vino dentro di lei racchiuso si versa. g
tratti dalla natura, fiutando l'odore del vino, trassero fuori il zipolo all'una
; / delle men buone strignere e far vino, / ma sopra l'olio vi
mai ne fatura, quando il vino si muta ed è già fatto perfettamente.
lambertenghi, conc., i-428: un vino ben fatto può preser = var.
operazioni,... non vi è vino che non isfidi gnolo, costituito
0, anche, nella lavorazione del vino; verderame. soldati, 2-20:
impiegata nel trattamento dei mosti e del vino. leonardo mocenigo, lii-6-99: non
, se non è subito spedita, il vino si guasta. -farmac. fiori
di qua, trinca di là, vino, ponci, zozza, cognacchini, chiappò
miei -zucca da farina, da vino o dei pescatori: denomipadroni, /
lo più per portare con sé acqua, vino, sale o altri generi di vivande
un pane e una zucca piena di vino. guerrazzi, 2-771: metteva di tratto
un giovinetto offerse una zucca piena di vino. -galleggiante formato per lo più
, 1-167: pigliate cannella, gelsomini, vino bianco. e ponete ogni cosa in
.. dalle zucche non si pretende vino! 12. dimin. zucchétta
, e queste sono ottime per fare vino et abbondanti, sì come il marzimino e
-sottoposto al processo di zuccheraggio (un vino). soldati, 6-171: e
, 6-171: e così, il nostro vino comune aellàlto adige, che zuccherato sarebbe
... allume di feccia di vino. paganino bonafè, xxxvii- 175
al modo sopra scripto, e se 'l vino fosse molto carigo fagli più conzie.
tempo, che non aveva mai bevuto vino, ma acqua fatta con zuccaro e un
vivande non solo, ma anche nel vino. foscolo, xv-373: lo stomaco si
. crescenzi volgar., 4-40: il vino è ben chiarificato e rimosso dal mal
lastri, iii-90: volendo che il vino acquisti corpo, colore, depositi la parte
de'nostri gli diede una zucchetta con vino di che bevè. cavazzi,
di vario genere, come zucchette da vino. -per simil. bisaccia.
zucco2, sm. enol. vino bianco siciliano, secco o amabile.
v.]: 'zucco': sorta di vino palermitano. = da zucco, nome
ombrine, fatte cuocere arrosto, cosparse di vino, e di rosmarino e d'altri
zuppa: inzuppare pane ecc. nel vino o in altra sostanza liquida (brodo
comunemente che si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere. massaia
zuppa. -fare la zuppa nel vino: bere smodatamente. landò,
che comunemente si fa col pane e col vino in un vaso o bicchiere; e
inzuppare nel brodo, nel latte, nel vino. tommaseo [s. v.
lo voglio zuppare in un bichieretto di vino del chianti. zuppare il pane nella
loro la zuppétta fatta di pane in vino bene annacquato. vallisneri, ii-513: per
infine lo stomaco con una zuppétta di vino buono. 2. intingolo;
latte, caffè, caffelat- te, vino dolce, ecc. (in partic.
-ant. ubriaco, pieno di vino. p. della valle, 3
convito. gigli, 4-340: zuppi di vino fino agli occhi, si batterono come