silenzio. delminio, 381: a questo vino per- tiene la vita di noè e
proverbi toscani, 319: dove può il vino, non può il silenzio. =
se quest'animale alquanto avanti averà bevuto vino e mangiato petrosello over silere montano.
aceto, ma migliore dell'alessandrino. fassi vino ancora di siliqua siriaca e di pere
/ beone omer, perch'ha lodato il vino. foscolo, i-794: quando tacciono
. frugoni, vii-19: dirai che 'l vino più molto dell'acqua sia della verità
alla quale si infunde un poco di vino, con pepe e con grasso.
che la nostra lagrima spumante è simile al vino di sciampagna, ma non si dirà
e si butti destramente un poco di vino nella tazza, porgendolo in mano del padrone
picciolo che per esser un otro, poco vino il può riempire. sestini, vii-169
celebra i piaceri del simposio e del vino. carducci, iii-17-430: le
ha l'incarico di attingere o mescere vino durante riti sacrificali o acqua in riti
dimensioni e fornito di manico per attingere vino nelle libagioni sacrificali. s.
ne'sacrifici e col quale estraevasi il vino dal vaso chiamato 'prefericu- lo', sia
ma per la sincerità, tutto il mio vino è lo stesso. -viva la
-schietto e generoso e non adulterato (il vino o un'altra bevanda alcoolica).
mattioli [dioscoride], 658: ogni vino... puro e sincero e naturalmente
, i-512: se sarà il fiore del vino del color di porpora chiaro e puro
di porpora chiaro e puro, il vino sarà netto e sincero. g. averani
schiavonia, detti taulanzi, facevano il vino di mele infondendovi l'acqua e faccendolo bollire
... e diveniva simile al vino, per altro dolce e sincero. manzoni
, sulla tavola, disse: « il vino è sincero? » « come l'
a mucchi sulle canne delle doppiette, il vino era sincero, le donne pronte
delle porte per le caxe, e quanto vino avevano e quanta biava avevano, la
, agitato dalla sindèrisi e riscaldato dal vino, non si getti furibondo e frenetico a
la decozione del ventre dell'ippocanpo fatta nel vino, causa primamente un grandissimo singozzo,
stella ovidio volgar., 6-346: il vino è quello per lo quale il capo
lo avrà fatto del grano e del vino e ai tutte l'altre cose per
sangue, / con maggior copia di vino e di schiuma / dal singultante tronco giù
: « ciascuno pone imprima il buon vino, e quando la gente è avvinata,
buono: ma tu hai serbato il buon vino infino e ora ». andrea da
classe operaia. arbasino, 19-63: il vino, fino a che punto è di
siracusa, sf. enol. ant. vino prodotto nella zona di siracusa, nella
, 14-9: il medesimo sapore na il vino balin- cio il quale nasce in sicilia
brieve e fa gliacini stretti e più cattivo vino, ma ha la buccia sottilissima. e
tavolo del baccarà. cal vino, 10-29: gli ambasciatori erano persiani armeni
alle loro labbra sitibonde la coppa del suo vino. -sostant f. f
, v-255: io credo bere del buon vino di champagne a casa mia, e
rispetto alle osterie e i siti di vino e di macelli. cantini, 1-30-36:
latte, o d'acqua, o di vino, o di d. del
. sizzano, sm. enol. vino rosso prodotto nel comune omonimo, in
dolce, nauseante (un cibo, un vino, il loro lupis, 3-60:
la punta di un temperino e poi di vino torbidiccio e naturalmente non rischiara affatto, e
b. davanzati, ii-497: il [vino] bianco, pare che voglia
poi nel cuocere gitta fuori molta vino abboccato, cioè con un poco di vena
o una mangiata di pollo fritto e vino a cascare. = comp dal pref
sm. dial. chi stura botti di vino e dà loro fondo.
. agg. robusto, gagliardo (un vino). nieri, 3-210: vino
vino). nieri, 3-210: vino di quello smafero.. fame ismafera.
la schiuma per breve tempo (un vino; ed è segno di carattere forte,
generoso). carena, 2-295: vino... brillante o smagliante, cioè
si forma quando è versato (un vino, in quanto forte, generoso,
, il lor pane, u lor vino, beendo sempre di quel dolce che smaglia
fecero uno scotto da prelati con quel vino che smagliava. lippi, 7-17: poiché
, 7-17: 'vino che smaglia': vino potente e generoso. si dice '
. si dice 'smagliare'perché il vino, nel mescersi nel bicchiere, lascia
cose come maglie, le quali il vino generoso rode e consuma subito; e questo
chi sta da l'altra mano / ricoglie vino e grano, / e di cibi ringrossa
quella qualità venefica. -assumere il vino senza ubriacarsi. cornaro, 38:
ubriacarsi. cornaro, 38: elessi vino appropriato allo stomaco mio bevendone quella quantità
3. far passare gli effetti negativi del vino bevuto in quantità eccessiva. bibbia
mattina venuta, avendo nabal ismaltito il vino, la sua moglie gli significò queste parole
: il servo ancor non ha smaltito il vino. aretino, vi-522: buono uomo
il bere e l'acqua tempra il vino. loredano, 5-52: smaltito il vino
vino. loredano, 5-52: smaltito il vino e in un sorta l'aurora,
via presto. soldati, 0-270: il vino pigiato con uve a prevalenza di montepulciano
pranzi gli mischiavano cenere di sigaro al vino, e godevano a vederlo levarsi da
a carriera lanciata in un mar di vino. salvini, 48-139: ne'petti negra
è scolato armeno due tre fiaschi di vino che poi s'è addormito per un
mai, v'avea d'un cotal vino, / severino e villano e quei dottori
: quel giorno non si prese altro che vino, / e ritornando di tal preda
armi. lippi, 10-27: smenticò pel vino / l'armi la sera.
, 342: 1 sospetti per il vino si riconobbero spessissimo fondati e speciamente si
avvivarne la colorazione e rendere così il vino meglio smerciabile. eco, 4-48: il
vini e sul loro smercio, fa venire vino italiano da procida. bacchetti, 1-i-57
l'ugole, i seratanti smezzettavano del vino cancarone. = comp. dal pref
d'analisi che è un bicchier di vino bevuto in compagnia. 8.
sorsi, per far durare di più il vino. ghislanzoni, 5-41: dal cavo
: gran pazzia per la parte del vino è il lussureggiar nei publici lupanari e
mangiò senza pane la pietanza. bevve il vino smoderatamente, ne richiese dell'altro.
la stizza e sgravata la testa del vino, tardi s'accorse del grand'error suo
nel canto. l'aveva saggiato [il vino] e dàtogli passo, non sopportava che
e con sapore poco intenso (un vino). g. averani, iii-173
che... le medesime viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto
primieramente le cespe de la calce col vino. imperato, 1-2-20: non si carica
latte puro, puro mele, purissimo vino / smorzar l'ardenti fiamme di febo lece
tombali, 4-47: un bicchiere di vino mi ci vuole. quando mi nel granduca
mie piaghe. papini, 27-588: il vino smorzava la paura della morte. fenoglio
da tal domanda non volendo perder il vino per mangiar carne. d. bartoli,
-alterare le caratteristiche organolettiche di un vino. soldati, 6-339: con questo
la gradazione alcoolica, ma snaturerebbero il vino. 2. corrompere la purezza
sentii -ciò che finì per snebbiarmi dal vino -che il nome di doro correva di finestra
snebbiata. 5. smaltito (il vino). pavese, 4-108: il
). pavese, 4-108: il vino era ormai snebbiato, e fra le case
un ebriaco trae i compagni all'amor del vino e un lascivo snerva un uomo forte
è diluito con l'acqua (il vino). g. averani,
sassosi, asciutti... sia il vino robusto, polputo, spiritoso, possente
pungenti strali rintuzza, le medesime viti il vino fiacco, snervato, languido e smorto
producano. muratori, 6-305: il vino, se pur l'usa, nell'ordinaria
infezione, far bollire per poco tempo nel vino generoso della edoaria, dello scordio,
dai vigliacchetti d'italia, difendere il vino e chi lo beve contro la birra
, invece di un buon bicchiere di vino arzillo beve un bicchier d'acqua con
fior di farina d'orzo mescolata insieme con vino metterai nel vaso e per un'ora
alloppiato quattro utri d'ottimo e soavissimo vino, di quello gli asini caricò. della
/ là banchettammo con carni indicibili e vino soave. -gradito al palato (
libello per conservare la sanità, 1-3: vino che berrai sia odorifero e di colore
fin che tutti insieme non beviamo un vino più soave, cioè la gloria eterna.
. soave2, sm. vino bianco prodotto in provincia di verona,
fatto il botticelle riempiere d'un simil vino e fattolo soavemente portare a casa di
grandi e spesso spesso non incannar il vino o trangugiarlo, ma soavemente pigliarne un
in italia, mossi dalla soavità del vino, dell'oglio e uva e fichi secchi
turaccio ai fiasco dove fusse stato un buon vino e con soavità l'andarei fiutando ad
carnale sobbollìo di girato (un vino); fermentato fino alla putrefazione (un
soprattutto in determinate condizioni climatiche (un vino, un forag- gi°)..
sobbollito di schiuma. 6. vino che ha subito il girato. lancerio
la gotta] colla sobrietà non bevo mai vino da più di dieci anni in qua
la lingua infecta de'vapori dolci de vino, può molto memeglio sentire e discemere le
solo che gli piace qualche volta il vino, ma però non isvaria nel discorso
non si ubbriaca perché naturalmente odia il vino, merita egli lode di sobrio?
è anni quaranta che non ha bevuto vino. -per estens. lucido (la
sistema di vita sobriissima, e punto vino e molto latte, questo non gli sarebbe
che anticamente le donne romane non beevano vino ed erano contente a bere acqua,
a. lloro parea in soddisfacimento del vino. = nome d'azione da
-sconvolgere, turbare la mente (il vino). salvini, 39-11-88: signori
: signori, quanto di forza possiede il vino sopra tutti gli uomini che lo bevono
dorme o ha la fantasia sconvolta dal vino o da qualche malattia. -di
metà soda. -corposo (un vino). alvaro, 8-55: il
). alvaro, 8-55: il vino divenuto più sodo e già vecchio, la
quando cogna otto e quando cogna diece di vino, e a colui di cui ell'
-sostant allegri, 143: quello [vino] pel soffice della renosa pianuradolcissima era senza
l'acqua dal pozzo o per travasare il vino. ramelli, 101: essendo a
, a mettere un piccolo soffio sul vino che spumeggia lievemente. sbarbaro, 5-17
fanciulla prende una lueerta, la soffoca nel vino, fa che il sole la dissecchi
nobil discorso del male che fa il vino bevuto senza regola, alla quale raggiungono
sua somente sia data a bevere cum vino. lomazzi, 4-i-217: gli capegli tosi
: ciascuna volta che si governerà il vino, sempre bisognerà soffregar con pine gli
[s. v.]: il vino soffre tenuto in un luogo caldo.
maiale, un pane e un boccale di vino. 3. locuz. restare
allorché i sofisticatori non intorbidiranno artificialmente il vino appunto per far credere che sia genuino.
(per es. l'acqua al vino), sia un elemento estraneo (per
è [il clinto] l'unico vino sicuramente genuino, per la semplice ragione che
a pagare la dieta gabella del dicto vino sia tenuto de pagare el soiecto per lo
gezione e servitù si procuri lo spazzo del vino e del sale, sarà molto più
raggi, con una fiala d'oro gettando vino in mare, al sole nascente facea
o passeggiare per ismaltire la gravezza del vino beuto la notte. -essere sempre rivolto
quale poteva spiccare qui una sogliola al vino bianco, lì un pollo nero di
alberti, i-195: a volere il buono vino, bisogna la costa e il solitìo
radice del solatro furioso, presa in vino, provoca grandemente il sonno. c.
attonito i miei due / soldi di vino. bacchetti, 2-119: lo lasciò doloroso
si trovano de'padroni che non darebbonocolta del vino e degli altri frutti e questi vasselli non
: in persona e manu propria adacquerei il vino, e pesarei il pane, e
el sole e radila e metila in bon vino e bevi quel vino che ti farà
e metila in bon vino e bevi quel vino che ti farà bonissimo colore e bello
3. enol. esposizione di un vino ancora acerbo ai raggi solari per accelerarne
204: per l'invecchiamento rapido del vino, scrive a. marescalchi, vi è
un invecchiamento molto sensibile e gradito del vino, ed è il soleggiamento.
lastri, iii-88: quelli che desiderano un vino generoso tengon le loro uve, avanti
appassite al sole, passito (un vino). - anche sostant. redi
, 16-i-274: il modo di fare il vino soleggiato trovasi appresso didimo.
mio scrittarello una di quelle bottiglie di vino di madera, che aveano fatto insieme
è riservato alle feste importanti: un vino). boccaccio, dee.,
cavallo covertato e molta cera e confetti e vino solenne e biada. masuccio, 36
mio scrittarello una di quelle bottiglie di vino di madera che avea- no fatto insieme
fame e sete di pane e di vino; / po'vescovo fu fatto a suo
il metodo. quando vogliono mutare il vino, la botte destinata a riceverlo si zolfa
alla grandezza del vaso ed alla qualità del vino; quindi si tappa bene il cocchiume
1 moderni chimici nella loro analisi del vino ritrovano l'appresso materie. una quantità
. una quantità variabile di spirito di vino, un poca di mucillaggine,.
sgradevole [il sapore] quando il vino sia prodotto genuinamente, senza additivi, senza
). soldati, 6-3611: il vino,... nelle cooperative delle zone
solfitazione. soldati, 6-148: un vino, che, subito, riconosciamo come indiscutibilmente
imbevibile, è, quasi sempre, un vino genuino e ottimo andato a male:
male: mentre, molte volte, un vino trattato, lavorato, solfitato, stabilizzato
la tradizione enologica e il consumo di vino hanno sicuramente in italia un peso maggiore
la refrigerazione i cosiddetti 'tartrati'esistenti nel vino precipitano, si cristallizzano, si solidificano,
fiatandogli in viso un alito greve di vino e d'aglio, gli chiedeva..
che achille dicesse a patroclo che mescesse vino più puretto, ma che mescesse più
giuliani, i-51: chi vuole il vino ha da potar corto. al poggio le
bocca una minima minimissima stilla o di vino o di acqua o di brodo
comincierà un poco a sollevare, con vino ed olio gliene darai sino a tanto
solopaca, sm. enol. vino prodotto nel comune di solopaca e
soffici, vi-93: ti mando il vino soltanto oggi perché il tuotelegramma non è arrivato
fanno ancora vini medicinali, mettendo nel vino, mentre ch'ei bolle, sena,
e di vuoto, quando, soluto di vino, son caduto in un sonno pesante
[della decozione del finocchio] o vino solve il dolor dello stomaco per freddezza
valeva, per es., per il vino 69, 60 1 ad ancona,
de la lastra per die gognia di vino e per ventiquattro some di. llegnia.
in 1376 quarre v vale e some mi vino bianco del suo. filarete, 1-i-92
entrato in pisa circa 40 some di vino. giuseppe di santa maria, ii-251:
venezia. pascoli, 1-643: del vino meglio ne avrò almeno otto some, pari
., 11-14: io nel cogno di vino, ch'è xn orda, cioè
una somarèlla di grano, una botticella di vino? d. bartoli, 4-2-40:
e destinata alla produzione di uva da vino; ha acini con buc
per cavalcare, e portano in udiiaqua, vino e biscoti. 2. trasportare
una sonderà per portare lo pane e per vino che bevero a. serassi, 1-4:
/ somiglia goccia d'acqua mista 'n vino. cammelli, 98: la casa
elucidano volgar., 131: semeiatamente lo vino fi fago de molte gran de uga
fece costui una somma del pane, del vino e della provisione di tutto il tempo
una rosa thea che si sommerga nel vino. -immergere nell'acqua a scopo purificatorio
imbelle, delicato, spergiuro, immerso nel vino, sommerso nella lussuria, che non
alba, mentre erano ancor sommersi nel vino, nella stanchezza e nel sonno, [
san marco. baretti, 0-62: quel vino e quegli agrumi non bastano a un
le somministrazioni straordinarie possono essere di: vino.. 1 / 4 di pinta
lavoro che prevedono sempre la somministrazione del vino, sano e in quantità sufficiente, agli
due boccali per botte vi si mescolassero di vino cotto e fatto di uve le migliori
uoi, e un fiascone di vino per i macchinisti sonnacchiosi. moravia,
a. cattaneo, i-275: tutto quel vino era mischiato con mandragola ed altri liquori
2-183: il buon pasto, il buon vino e la fatica sono tre potenti sonniferi
i-iio: bevendone [del papavero] nel vino, fa sonnolento. c. gozzi
e bevuto anche una buona sorsata di vino, fausto si sentì invadere dalla sonnolenza
. soderini, i-464: quando il vino si tramuta vergine e, come si
della cappella sistina e dalla bontà del vino de li castelli, si fecero cattolici
maniera; cioè dove è gran quantità di vino, si piglia, cavato il vino
vino, si piglia, cavato il vino del tino, quelle soperchiature delle vinacce di
di sopire col sonno le turbolenze del vino. -calmare il battito cardiaco.
5-220: beveva beveva per sopire col vino l'anima offesa, tra una folla di
sopitor dei mali. gnoli, 1-368: vino, / datemi vino! sopitor de'
, 1-368: vino, / datemi vino! sopitor de'mali / ridesta al senso
fenoglio, 5-iii- 561: bevesse vino, sarebbe molto più sopportabile, ma tu
, 11-31: pane, sopressa e vino. tra un boccone / e l'altro
voleva mandar giù la soppressa, il vino e tutto quello che il todeschi l'aveva
mosto o le vinacce per averne un vino di seconda scelta. beicari [tommaseo
dona... del cascio, chi vino, chi sopressate di nola e copeta,
al lato manco, / e gravida di vino gli scendea / una fiasca di faggio
della betonica] e poscia bevutovi sopra vino inacquato, giova agli stomachi indebiliti.
romoli, 231: se avete un buon vino,... bevetene allegramente sopra
alcuno è facto ebrio per moltitudine de vino brusco, soprabibendoli vin dolze il giova e
senza il pane, non è col vino, ma senza il vino.
non è col vino, ma senza il vino. 2. che ha forma
quivi, sopraffatto fuori di maniera dal vino, dalla età e dalle nozze d'
vicolo; l'uomo era sopraffatto aal vino. 3. travolto da un
. davanzati, ii-498: farai un vino sopramano con queste diligenze. n. degli
soderini, i-518: volendolo [il vino] buono sopramano, si dèe tenere il
bere a niun patto, perché il vino mi poteva sopranare il canto (soverchiando impedirlo
: nel licore, che si cava del vino..., sopranuota una untuosità
lin, né lana, / né vino o pan da bere o da mangiare.
spumeggia fino a traboccare dalbicchiere (il vino). redi, 16-i-215: antifane
, più energica della prima (un vino di qualità scadente). -
alcuna. salvini, 39-iv-193: quel vino che, sopravanzando -con riferimento all'uomo in
mi dè rendere d'affitto ogni anno vino vermiglio uno carro di vino et è
affitto ogni anno vino vermiglio uno carro di vino et è sopra questo e sopra
o tempesta, fassi gran danno al vino. cesarotti, 1-xxviii-75: sendo la stagione
, 39-ii-89: signori, adunque il vino non tien forza e valore sopreccellente? mamiani
portate delle vivande e al compartimento del vino. manzoni, pr. sp.,
oriani, x-2-229: l'oppio e il vino sono una gran bella cosa, ma
sono soavi; faltre hanno sapore di vino. aretino, vi-498: d'una ciliegia
attenuato: tenuto in fresco (un vino). redi, 16-iv-295:
sostant. campanella, 5-250: il vino d'ischia... dissecca gli umori
. 3. sm. vino aspro dal sapore della sorba acerba.
agricoltura [s. v.]: vino sorbino può intendersi... di
sorbino può intendersi... di vino... tanto aspro da far paragonare
agricoltura [s. v.]: vino sorbino può intendersi per una specie di
: anco assafetida data a sorbire col vino, quando vai a dormire, giova alla
, di consumato, distato, de vino odorifero avantezato e so- megliante. boiardo
che el fiume lete sorbisse, e non vino, / qual tra'da la memoria
, xx-1-268: se 'l ren fosse vino o ver minestra, / io mi torrei
e si mise a sorbir lentamente il vino. pirandello, 8-625: la madre,
[delfassenzio] ne l'acqua o nel vino fa utile alla doglia de forrechie e
che gran vergogna / lasciarsi sì dal vino e dall'ebbrezza / transportar alterati /
. salvini, 26-31: tra 'l vino il tremor sottentra e scuote / un
soretino, sm. ant. qualità di vino che si produce nelle zone di sora
cui piacea quanto a me piace il vino, / e lo starsi sdraiato sul
inghiottì muovendo il gargarozzo una sorsatèlla di vino. = deriv. da sorso1
giocare e a sorsellare un gocciolo di vino, perché ho bisogno di distrarmi!
, al primo sorso ristette, peroché il vino gli seppe non altrimenti che fiele.
suo caffè. verga, 8-84: il vino, generoso e caldo, le si vedeva
non adora il secondo altro che 'l vino, / e le bigonce a un sorso
era sì grande ed avida bevitrice di vino che in un sorso averebbe bevuto l'
averebbe bevuto l'adige se fosse stato vino. lemene, i-397: con un sorso
frari, con un orciuo- lo di vino, tre bei bicchieri e un tovagliolino di
e per intero quelle de'frutti e del vino. l. f. marsili,
e oncia una di cantera e buono vino bianco di colore d'oro e once
del popolo fu sospesa la gabella del vino romanesco. gemelli care-ri, 1-ii-98: sdegnato
amministrazioni locali: sospensione della vendita del vino (nei paesi più fortunati), riunioni
detto avevami, vaneggiando tra i fumi del vino, di sospirare il momento di rivederla
sono poi le sostanze odorose confacevoli al vino, che fannosi bollir col de- fruto
sostanza. -corpo di un vino; densità dell'olio. taegio,
taegio, lxvi-2-5: cinque cose nel vino s'hanno a considerare: l'odore
e di sostanza. -corposo (un vino). paleotti, l-ii-278: chi
dimanda, eziandio quel pane e quel vino che suole ogni anno servire a propria sostanza
ma vero) bene con cibi sostanziali e vino generoso, se dormirai, riacquisterai,
., 4-47: a'giovani [il vino] è secondo cibo, imperocché la
piaceva l'abbondanza, a chi il vino, il grano, la carne, a
) è ubriaco. e non di vino. -chi conferisce autorità, validità o
crescenzi volgar., 4-47: il vino, secondo isac, dà buon nutrimento
canfora le botti prima di mettervi il vino, onde possa durare e sostener le
dubbio sozzo. 56. bere vino o liquori in grande quantità senza ubriacarsi
sieno oggi le viti che ne producono il vino non accade veramente descrivere, perciocné la
le quattro parte d'acqua e una di vino, di maniera che par quasi incredibile
dura conservato nelraceto (per lo più di vino bianco) e usato come contorno o
la conservazione delle provviste alimentari o del vino e, un tempo, anche come prigione
liquore. -scarsa corposità di un vino. lancerio, lxv1-1-337: è un
lancerio, lxv1-1-337: è un perfetto vino tanto il bianco quanto il rosso [
poma colse / clizio amoroso e quindi il vino espresse, / ond'ebro in seno
quando io beo il sottilissimo dolcie e eletto vino, tu, merciennaia e mala villana
, lxvi-1-318: questa tale sorta di vino [trebbiano] è un delicato bere
ma non a tutto pasto, per essere vino sottile. cattaneo, i-2-125: domina
fonti, produce granai, gelsi, vino sottile e una singoiar copia d'angurie.
: vocaboli relativi all'intensità [del vino]... 'sottile': fine,
palcora. di sotto e di sopra avea vino, e nel mezzo acqua, tanto
mezzo acqua, tanto che la metà era vino e la metà acqua. petrus de
sardigna... vinai che ti rivogano vino cancaro- ne. zozzai che ti ammollano
in tavola la bottiglia dell'acqua o del vino. = comp. da sotto1 e
, portando sur una sottocoppa un'ampolla di vino e un lungo bicchiere in forma di
proditoriamente trafitto, [odoacre] col vino vomitò un sangue vile, che potea
, fu la volta del fiasco di vino tratto dal saro, con solennità, dal
uomo ambiziosissimo e superbissimo, sottoposto al vino e a molte altre inoneste voluttà.
ammin. consi sottoprodotti del vino. c c. n. l.
dello autunno e l'uva piena di vino vermiglio sottorosseggia. idem, 6-512:
. romoli, 172: trotte in vino alla ungaresca con fette di pane sotto.
, in cui vengono conservate le bottiglie di vino livello del suolo. - in partic.
nicchia del 'sancta sanctorum', una botticella di vino cotto sera sote terra? niccolò da poggibonsi
: egli troneggiava in quel sottoterra del vino. 5. il mondo sotterraneo
. 4. camicia che il vino invecchiato lascia all'interno della bottiglia.
eccesso da un canale; prelievo di vino da una botte. ghislanzoni, 17-38
sovrano1. soverato, sm. vino prodotto nella zona dell'omonimo paese in
coloro che soverchiamente del- l amor del vino sono presi. sarpi, viii-216: sarà
coltello contro un cristiano, neppure quando il vino era cattivo, anzi il teresotto sotto
che alcuna volta fu veduto soperchiato dal vino. 3. soffocato da una
mai [nerone] nonne era astenutosi dal vino né da l'altre consuetudini soperchievoli.
ingiurioso (un profuso sulla mensa il vino che pareva soverchio da prima, si
chio; e sopra tutto buon vino. panigarola, 1-174: a un capitano
al quarto grado della to sovvèrchio vino. goldoni, xi-111: ecco, comando
avante', cioè tanto soperchie- dal vino e dal soverchio cibo, aveva iniziato la
avere soperchi omori / za del vino ch'era in lui. né
un po'di soverchio col fiasco del vino. -per troppo tempo, troppo
ma intanto mangiano polli, e pigliano vino e cassate. sfiascano le città; e
bandini, xviii-3-914: produceva una provincia il vino soprabbondantemente. 2. in
rimedio al mal d'occhi il bere del vino. fenoglio, 5-i- 1293: non
stimatore. baretti, 6-62: quel vino e quegli agrumi non bastano a un gran
presi in significazione di deità sopraposte a vino, a diletto carsovrasènso e deriv.
così chiamano i vetturali, segnatamente di vino, quei fascetti di gambi di finocchio o
del baroccio, perché i fiaschi di vino che vi si caricano sopra appoggino sul morbido
, ii-311: cesare fu temperatissimo di vino, eziandio per testimonio delli suoi nimici
io, che son proprio / un vino, un latte, una viola, un
proverbi toscani, 323: fuggi donne, vino, dado; se no, il tuo
mente cc pani tolse e due otri di vino. guido delle colonne volgar.,
. -vitigno spagna: vitigno da vino, che si ritiene proveniente dalla penisola
fattorino. 10. tose. vino di spalla-, vinello ricavato dall'acqua
dell'acqua necessaria a fare questo secondo vino. viani, 19-236: il mio padrone
scodella di brodo né bere un bicchiero di vino senza spanderlo. tassoni, xvi-618:
. tassoni, xvi-618: lo spandere il vino è di lieto augurio perché significa versare
il si pone a bocca piena di vino, s'ella hae fatto fallo a suo
cuore una spanna e cominciò a versare il vino con un'allegrezza che parea tra fratelli
maggiora, da cui si ricava l'omonimo vino rosso, asciutto e corposo.
qui intorno, che fanno il vino con il nebbiolo, cioè con lo
abborre il giuoco, la donnetta, il vino, / rispondetemi voi candidamente: i
materiali, volendo fare botti per tener vino, sacchi o altri vasi necessari. gioacchino
lire in più si può comprare del vino 'della mutua', come dicono i langaroli
[plinio], 556: beono in vino bianco la sua [del cin- quefoglio
volgar., 4-30: alcuni spargono il vino sopra la calcina viva, e se
, e fingendo di bere, tutto il vino sopra le vestimenta sparse, e andossene
auguro », disse facendo oscillare il vino nel bicchiere e spargendone parte sulla tovaglia
lo condussero, ed ivi, di vino la fronte spargendogli, cantando tuttavia le lodi
un liquido, in partic. il vino, l'olio); riversarsi addosso a
alla bocca ad alcuna dama pieno di vino, ed ella avesse fatto fallo a
non >otrebbe inghiottirne niente; anzi lo vino se le spargerebbe per f
1051: un amico mio e del vino, mezzo vigilante, sognò che si spargeva
mezzo vigilante, sognò che si spargeva il vino lontano cento passi; andò e trovò
andò e trovò la botte aperta e il vino in terra. 44.
pea, 5-18: un aroma di vino di puglia... si sparge,
e fino a volere qualche bicchiere di vino bianco o rosato, il latte produce.
1-657: grande spargitore di sangue e di vino. martello, 6-iii-483: il sangue
delle sue liburnio, 28: beeva certo vino ammorchiato nel fondo della cose. diodati
, e intorno a loro più caraffe di vino: delle quali empiendo certe tazzette d'
gaia gente / pronta a spartire il vino / (il cuore) e l'amicizia
per lo più per l'ebbrezza del vino, per l'eccesso di chiacchiere, per
la notte, s'avvisano forse pel soverchio vino che hanno bevuto o per altre cagioni
tidietro al padre ha preso gusto al vino; raccoglie cicche e le fuma involte
grandi di vigne formano uno vassellino di vino. palladio volgar., 10-13: di
/ parla con un che va vendendo il vino ». = comp. dall'imp
1-79: abbisi del tartaro o greppola di vino rosso, che spècchio1 (ant.
spèco, è meglio che di vino bianco, e questa sia in pezzi grandi
signori e collegi sopra lo specchio del vino e de'contratti. 35.
a sangue freddo. -specchio del vino: a firenze, registro dei debitori
, registro dei debitori della gabella del vino. -a specchio-, in prossimità di
bere, specialmente a bere, sorbiva il vino con un lungo risucchio delle labbra.
sensibili che permangono nel pane e nel vino consacrati nella messa, dopo la
: si ha d'av vino, e nelle espressioni specie eucaristiche, mistiche
prima con l'ostia, poi con il vino. fra giordano, 2-154: però
to in ispecie di pane e di vino. 5. bernardino da siena, 1035
per le specie del pane e del vino, che rimangono nell'ostia e nel
, cotto anch'egli qualche poco dal vino, volto a coloro che gli sedevano
giacché sparagnava sulle razioni; ci dava un vino aspro, un pane di cruschello.
ha buon letto, buon pane e buon vino. bicchierai, 145: don isidoro
, se non è subito spedita, il vino si guasta. fagiuoli, iv-71:
, v-1-12: con l'acqua tinta di vino si spegneva la sete. filicaia,
fame sentivamo sete e dopo consumato tutto il vino, cercammo di spegnerla con la frutta
è spesa ben per questo [il vino]. molza, 1-377: tu pur
signoria] una botte di tre some di vino. -marin. membro dell'
e uno sciupone, cui piace il vino. -distratto, disattento.
. boito, xc-567: il buon vino sperde le tetre fole / dello sconforto.
prendere bene dentro un bicchiero di vino e l'altro capo pren
g. manfredi, io7: el vino è caldo e ventoso et ogni cosa
, risponde: il perché i fumi del vino ascendendo al cervello, quello perturbendo e
pane al fornaio, legna legate, e vino al minuto, non fa le spese
dispendioso. galanti, 1-ii-132: il vino vi esige una coltivazione spesosa a cagione
-tracannare in gran numero bicchieri di vino. are. lamberti, 52:
d'oro, il quale è nel vino sempre ultimo alili vista. vasari, ii-
padrone manco di bere un bicchiere di vino, se non lo fa di soppiatto
testi fiorentini, 196: dèe bere buono vino sal- viato e usare buone ispezie in
i poeti, in quel furor di vino, / avrebbero spezzato a tutti il
agghiacciata tenta di congelar lui [il vino], e, s'è possibile,
s'è possibile, indiamantarlo; ma 'l vino o spezza o almeno inrebina lei.
casseruola e sottoposti a lunga cottura con vino, verdure, pomodori, erbe aromatiche
(c. 53v) l'elogio del vino. 5. settore di un'attività
, / lo sai, né bere vino con gli amici, / né dire parole
quando è vicina a esser piena di vino. 10. dispositivo avvisatore o
orlo color del ranno in cima al vino fa la spia che è falsificato.
ed alume nella superficie, produr sogliono un vino nero, pon- tico e spiacente.
potente dolcissimo por si può, e 'l vino acerbo in dolce, se la dolcezza
appella orbacca, se si metterà nel vino maculato di muffa, il correggerà e
asserire la piacevolezza o la spiacevolezza del vino. 4. carattere misero e
gli inaffi l'arrosto con buon vino, / spiana le smorfie di sassone
la luna sgorga su zurro, vino rubino, pane con profumo di grano,
la bevanda, somministrandomi qualche sorso di vino caldo e spicchio di aranci. d'
versi ecco ti spiccio: / di quel vino, che tu bevi / questa boccia
le piazze, spargevansi acque odorose e vino, e latte spicciava da fontane artefatte
minio, che voleva figurare uno zampillo di vino, il quale pareva spicciare dal bicchiere
di stritolare e spicciolare i fiori nel vino. rezzonico, 187: corser le
una dall'altra qualità e sostanza di vino. -sciolto, non unito a
soluzioni pratiche nei casi della vita. vino vecchio, con bonissimo mosto e con uve
conquista, ad aver attuato un grande vino e come gli accrescesse forza e corpo mescolandovi
lare le uve per fame vino distinto. 2. per estens
passione aderiscono minuziosamente alla sfuggente realtà del vino e dei vini: si articolano in uno
algarotti, i-ix-ii: mercé solamente del vino che gli fa spiegare le ali dell'
ogni cosa per ugual parte pesta e nel vino metti. fr. colonna, 3-296
merceria. a noi botte, vino e celleraio,... perocché quella
2. trarre e versare il vino (o, più raramente, la birra
, i-ioi: che almeno e'[il vino] si ispilli, per provare se
spillaménto, sm. travaso di vino da un recipiente a un altro più
con un ferro appuntito per trame il vino attraverso l'apertura così praticata.
non ho mai potuto fame uscire il vino se io non ho prima sturato il
/ spillò la botte d'un segreto vino. bacchelli, 1-i-554: « hanno voluto
, e ne spillò un bicchier di vino, che mise sur un tavolino, davanti
verga, 7-321: ella stava spillando il vino, accoccolata colla mezzina fra le gambe
116: sul desco c'è il vino, / cui spilla il capoccio da solo
adria nero crivellati e il vino spillò come sangue sulla strada.
(femm. -trice). che spilla vino da una botte. -per estens
sgorgare, prelevato dalla botte (il vino). bacchetti, 1-i-52: aspri
nuovamente empite. soldati, 5-39: è vino locale. lo provo: spillato dalla
(una botte, per fame uscire il vino). - anche al figur.
spettatore; riceviamo spillato dello spirito di vino rettificato all'estremo, rafforzato di droghe
spillatura2, sf. estrazione del vino dalla botte, effettuata per travasarlo o
italiana [19-ii-1911], 190: vino sano... applicando sulle botti il
si forano le botti per assaggiarne il vino. piovano arlotto, 120: quando
piovano arlotto, 120: quando trasse il vino dalla botte non adoperò boccale, con
con dare iscusa era rotto: trasse il vino con uno grande bicchiere, con uno
spillo, con il quale si trae il vino delle botti. mercati, i: era
spillo, per assaggiar quelle botte del vino da panzano. b. davanzati, i-216
, traendone non per la cannella il vino, ma per lo spillo, cioè pic-
con l'omonimo strumento per spillarne il vino. crescenzi volgar., 4-40:
., 4-40: quando chiarificato [il vino] sarà, ogni torbidezza per lo
assaggiarla, traendone non per la cannella il vino, ma per lo spillo, cioè
. mazzei, i-373: perché ho vino ottimo da fianco, non penso forare
. sermini, 82: perché il vino della sandra a silvestrino molto piaceva,
anche di altri recipienti) per spillare il vino o altri liquidi; il foro stesso
ancora con una ispina di quello medesimo vino e ribeemmo una altra volta per uno
instrumento per mezzo del quale si tira il vino dalle botti. straparola, ii-128:
anteriore e per quale si fa uscire il vino. la spina o sta turata col
avean levate le spine alle botti. il vino inondava gli appartamenti e scorreva a rigagnoli
per essere servito o venduto (il vino, la birra). soldati,
birra alla spina. -dazi del vino alla spina: gabella del vino al minuto
-dazi del vino alla spina: gabella del vino al minuto, presente nei sec.
. -trarre il mosto o il vino dalle botti. linati, 18-296:
sf. spillatura di una botte, del vino o, anche, della birra.
acciò ch'ella spinghi, posto giù il vino, da che le sia comandato?
, spino cervino: v. spinocer- vino. -spino o spini d'asino:
una botte, come dir tirar di novo vino dalla botte. = adattamento del genov
o cantine, là dove si conserva el vino, dieno avere piccoli spiracoli o lumi
che spiraglino le doghe non bagnate dal vino. = denom. da spiraglio
ruspoli, xxvi-3-189: un pien boccal di vino / succia in un sorso colla bocca
usato in partic. per spillare il vino. testi spellani, 1-1-76:
-avere scambi gassosi con l'aria (il vino). palladio volgar., 11-14
un picciolo spiraglio, là onde il vino spiri. -per estens. mostrare
. sopportar l'acqua, fanno bere il vino puro, ma, avendo anche riguardo
5. scherz. molto vivace (un vino). baruffaldi, i-90: delle
cattaneo, i-168: col calor del vino aprendosi e dilatandosi il cuore, vanno
sapientie, a giò che 'l spirito del vino o el fumo non n'essa de
di je- -gradazione alcoolica di un vino. rusalem del mezzo d'essa,
ispirito castelvetro, 8-1-161: il vino puro di certa quantità, non es
spirito che non ha altrettanto vino d'altrettanta bontà nel tile della
acqua. soderini, i-248: esala il vino 28. alcool etilico (spirito
28. alcool etilico (spirito di vino) ricavato mediantee perde i suoi spiriti stando
imposta di fabbricazione) pore di vino. trinci, 1-46: siccome abbiamo di
adamantina, secche, tutte rito di vino purissimo, e metti in boccia di vetro
. bagnava spesso con lo spirito di vino, con oglio e con altro
cese innavertentemente certo spirito di vino ben ripassato che la, una
acqua nel vi -scherz. vino. gore della sua naturale velocità bacchelli
3-71: mi ristorò alquanto un fiasco di vino che... maggior vena e più
etilico, in partic. di spirito di vino; alcoolico (un vino, un
spirito di vino; alcoolico (un vino, un liquore). b
davanzati, ii-489: la vigna fa miglior vino, perché, essendo la vite e
perché, essendo la vite e 'l vino molto spiritosi e attrattivi, piglian subito
1044: il subitaneo ristoro del spiritoso vino e degli odori mostrano lo spirito aereo
antichi, coltivano vigne che dànno un vino spiritoso.
odora di alcool, in partic. di vino (l'alito). c.
alcooliche. alvaro, 15-129: il vino... spande il suo aroma spiritoso
dispensavano minestra, ova, pane, vino; ad altri, estenuati da più antico
no, porgevano consumati, stillati, vino più generoso, riavendoli prima, se
polami, molti castrati, ane, vino, strame e biada da cavalli, cere
7-102: in quel pane e in quel vino non tengono che vi sia sustanzialmente il
. v. j: 'spisciolare': del vino, dalla cannèlla, escir poco,
. -chiaro, trasparente (un vino). crescenzi volgar., 4-4
sterile è al postutto: e 'l suo vino è molto sottile e splendiente.
di sale. bertolucci, 42: un vino d'oro splendeva nei bicchieri.
casa non gli dava un bicchiere di vino per non irritare la madre, ma poi
della ferita, di stoppa fina bagnata nel vino nero, bollito con rose, betonica
: vi bastano le splenie imbeverate in vino negro, austeretto, che si vogliono l'
tovi il sale; item agli splenetici nel vino bianco quaranta giorni. ricettario fiorentino,
bencivenni [tommaseo]: sciroppo fatto di vino di mela -in partic.
.: ripudiare legalmente e consensualmengrane e vino di mele cotogne, con once una di
cui è posto a invecchiare (il vino). giuliani, ii-204: si
giuliani, ii-204: si spoglia sempre il vino (fa una posata), anco
-che ha sedimentato depositando la feccia (un vino). tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: vino spogliato e perciò migliore allo stomaco (
. che ha deposto la feccia (un vino). viani, 14-21: il
celliere, dove si allineavano le botti del vino comportano la demolizione di una situazione esistenbro
parti, alcool, ossia spirito di vino parti 100. spoltiglio { spultiglió
di zucchero e gettandolo in infusione in vino di spagna, ne fece una massa e
sprovveduti e pieni di cibo e di vino. -non sufficientemente difeso, sguarnito (
le penne. la sera avrai l'ottimo vino, forte e puro, e spruzzagli
, spmzzandogli sopra con la bocca acqua o vino di dat- toli. della casa,
il latte e dal bicchiere si versi il vino. pananti, iii-154: la cerimonia
'gli dà lo spruzzolo': gli sputa il vino nel viso a minute stille. spallanzani
la bocca colla spogna / zuppa di vino perché si ristore. a. verri [
una spugna, consuma una quantità di vino che è un orrore. montale, 13-131
, 9-461: l'un (bicchier da vino] doppio e spugnoso, / e
, dall'effervescenza o dallo scotimento del vino, [della magnesite] varietà pure,
ne vuole, ne in cui il vino subisce la seconda fermentazione in ne infila uno
. la pietra vinaria che trae il vino, e la spuma di quella trae la
sostanza calcare di colore spuma del vino. d'annunzio, iv-1-1030: la spuma
lamellare, di aspetto madreper vino spruzzò la tovaglia. g. brera,
ossido di piom- con sineddoche: il vino stesso. bo. monti
anche solo spumante, sm.): vino bianco o rosato ottenuto con un processo
punto di vista commerciale si distingue il vino spumante generico, abbreviato convenzionalmente v.
convenzionalmente v. s., dal vino spumante di qualità, abbreviato v.
. s. q., e dal vino spumante di qualità prodottoin regioni determinate, abbreviato
alla normativa di legge). - vino spumante naturale-, contenente anidride carbonica derivata
sotto pressione. carena, 2-295: vino... spumante, che schizza in
crudo, salame paesano, provolone e vino spumante di gragnano. -per estens
. -per estens. colmo di vino o di latte ricco di schiuma (
zuccaro buono bianco e lo chiamanti di vino sono intercessori, procuratori o avvocati, le
luna di marzo un certo quantitativo di vino giovane. rea, 13-38: una bottiglia
spumantièro, agg. enol. che produce vino spumante. m. ubigli
. -ì). enol. produttore di vino spumante. g. mura
alle varie fasi della spumantizzazione di un vino. dizionario delle professioni [s.
. sostant. di spumantistico. vino di base al processo di spumantizzazione.
subito un processo di spumantizzazione (un vino). airone [agosto 1981]
doppia fermentazione a cui viene sottoposto un vino di base per ottenerne uno spumante.
anidride carbonica a cui viene sottoposto un vino di base per conferirgli caratteristiche simili a
settembre 1977. aumento del grado alcolico del vino base destinato alla spumantizzazione per la campagna
di fermentazione o di lavorazione (il vino, la birra); sprigionare bollicine
liquido frizzante, in partic. del vino. beltramelli, i-85: cominciò poi
superficie; frizzante, effervescente (il vino). betteioni, i-296: dal
mosto, / terso, vermiglio e spumeggiante vino. moravia, i-344: beveva ingordamente
-per estens. colmo di vino o di latte ricco di schiuma (
, con la faccia spumeggiante per il vino tracannato e per la bistecca masticata poco
o perché scosso, agitato (un vino, una bevanda gassata). redi
, a mettere un piccolo soffio sul vino che spumeggia lievemente. saba, 5-406:
quando l'ultime frutta / cadranno (il vino spumeggeià) e solitaria l'isola tutta
-contenere un liquido, in partic. un vino o il mosto, che produce un'
. graf, 5-799: di fervido vino / spumeggi il bicchiere. 3
nessuno. 2. effervescenza del vino. soldati, 6-490: sissignore l'
, 6-490: sissignore l'assaggio di un vino si compone anche di sensazioni tattili,
, spumeggiante (una bevanda, un vino). c. i. frugoni
un sapore forte e acidoso (un vino), che è alterato dallo spunto.
gli ho venduto una altra botte di vino vermiglio spunto. 3. figur.
. enol. sapore intenso acidoso assunto dal vino quando, per lo più per debole
di foglie; ma tu, vino comincia a pigliare lo spunto...
, cominciava a ber sì saporitamente questo suo vino che egli n'arebbe fatto venir voglia
10. sboccare una bottiglia di vino. c. ridolfi, ii-288:
'spurgar'le bottiglie, che già contengono vino divenuto spumante, dal deposito che vi si
-alterato con uve meno pregiate (un vino). nievo, 1-vi-661: si
7. sboccatura di una bottiglia di vino. c. ridolfi, ii-285:
maladizioni de'tuoi amici son come il vino che ha la muffa: che chi ne
non sa dire: / sputar non vino per le montagne. cesari, 6-147:
e lombrichi. quelli hanno da sé vino ed olio e balsimo; e questo ha
). tose. vendere il vino a quartucci. tommaseo [s
ancora i vinai del vendere il vino a quartucci (il quartuccio era l'ottava
. alamanni, 7-ii-260: altri metton nel vino olio e marrobio, /..
. del bene, 2-288: il vino colla squilla, per digerire, per ristorar
tettine. 4. vivace (un vino). sinisgalli, 3-12: terra
stento /... e il vino non è squillante. 5.
nelle botti, che permette ai assaggiare il vino che vi è contenuto e si tiene
, traendone non per la cannella il vino, ma per io 'spilla, cioè picciol
07 (158): un mercatante portò vino oltre mare, in botti a due
palcora. di sotto e di sopra avea vino, e nel mezzo, acqua.
squinzano, sm. enol. vino rosso, che prende il nome della
-anche: il mosto di tale vino, usato per elevare il tasso alcolico
o se lo procuravano i mangiatori versandosi vino in abbondanza dal nasco di squinzano scuro e
semplicissime, e non bere mai più vino. cantù, 3-121: il vizio è
contrari. oriani, x-2-229: il vino scalda il senso e prima sregola, poi
-che mantiene le sue proprietà (un vino). soldati, 6-10: pretendono
, sia il consumatore ad esigere un vino 'stabile', invariabile. 15.
23. enol. disus. fissare un vino nelle sue qualità organolettiche, stabilizzarlo.
: quando tu pensi che egli [il vino] abbi bollito e sia presso che
qualche dì, che questo stabilirà il vino e lo farà scarico di colore.
. costanza delle caratteristiche organolettiche di un vino. soldati, 6-483: da una
che fissano le caratteristiche organolettiche (un vino). soldati, 6-148: soltanto
concordia del pubblico è alla decadenza del vino: in alcuni casi senza resistere e in
(una sutura rano a industrializzare il vino. industrie alimentari [settembre chirurgica).
occhi... come il rabarbaro nel vino! calandra, 146: «
fin tanto che con la superficie del vino, come di sopra si disse, si
l'evacuazione, ché allora lo staccato vino discorrendo cade nel luoco evacuato del tubo
'stachys sylvatica') ha fiori color di vino, e dà un bel colore giallo:
parola domandorono quello che era di quel vino. bisticci, 1-i-404: di state cavalcava
chiamano volgarmente a milano un bicchier di vino di circa mezzo quinto, propriamente 'il
giuseppe s'era scordato la cantinetta del vino e li stivali a parigi e si pregò
costanzo, sotto la pena di non ber vino e di essere staffilata allo arbitrio del
sì si spengono colla stafisagra pesta con vino e con acqua amara di lupini. trattato
si spengono colla staffìzzaca pesta con vino. = alter, popol.
la capacità di recipienti per olio, vino, ecc. per mezzo dello staggio.
delle navi e quella de'vasi da vino e da olio, quindi ancora la quantità
conservi bene. -far invecchiare il vino. bacchelli, 17-13: si stagiona
bacchelli, 17-13: si stagiona un vino fino a prelibato, che vuol cure
a ben stagionare il grano, il vino e le frutte. gazola, 1-143:
. subire il processo di invecchiamento (il vino); essere sottoposto alla stagionatura (
a. cattaneo, i-298: il vino... coll'invecchiare più si stagiona
formaggi) o di invecchiamento (un vino). alberti, 310: quello
. alberti, 310: quello [vino] che tu aresti vecchio e tarmato in
giuliani, ii-392: il trebbiano è un vino che basta (dura) tre o
a fermare il sudore un bicchiere di vino frizzante bevuto fresco nella bottega odorosa di
buona vigna e stagionata bene fa il vino generoso e con tanto spirito che lungamente può
suol premer da l'uve mature il vino e che gli arbori si veggono in alcun
a un periodo processo di invecchiamento del vino. bonsanti, 4-39: non sempre
grandezza varia, usato per contenere acqua, vino, olio 0 aceto. -in partic
simone milanesi da prato 2 stagnate di vino. 2. disus.
stagnateli ^ là u'si mettea il vino da fare sacrificio, empio di calcina e
paganino bonafé, xxxvii-175: per conzare vino volto teli el vino volto e metilo in
: per conzare vino volto teli el vino volto e metilo in una caldara che
poco bene perché il pane e il vino eran cattivi e anche i rami non
una famiglia senese, 54: spese in vino in primis ii moggia di mosto:
iii libre d'olio e staia viii di vino. statuto della gabella di siena,
farina,... botti ventotto di vino vermiglio, venti vitelle; due
statano, agg. ant. antico vino campano. landino [plinio],
a genova, misurazione dei barili per il vino effettuata dai funzionari eletti dal magistrato di
avvantaggio alcuno nella stazza de'carratelli di vino delli messeri deputati al governo della gabella del
delli messeri deputati al governo della gabella del vino. = dal lat. stadia
misurazione della capacità dei recipienti per il vino per il calcolo della gabella.
alla misurazione della capacità dei recipienti per vino. leggi dette compere di s.
: l'elezione delli due stazzatoli del vino si farà sempre per li magnifici signori
quale alcuni chiamano peon, cotta nel vino sana gli orecchi che hanno colto puzza e
o il ventre), è riscaldato dal vino. buonarroti il giovane, 9-254:
la roba che rincara molto. 'il vino e l'olio sono andati alle stelle'.
, i-114: il grado della stemperanza del vino è usato d'essere prossimano a la
distrugga il corpo umano quanto questo [vino], usandolo stemperatamente. della casa
quelli che aiutano a tirare innanzi, vino, olio, frumento, solevano accettarlo dai
accòliti ci stèndano / i càntari del vino consecrato! g. berto, 13-30:
guerrazzi, 2-27: « né manco bevo vino ». « benissimo ». « non
e con prestezza che uno quartuccio di vino con accidia e con stento. aretino,
un bocconcino di pane e un sorso di vino. -riluttanza a convincersi di qualcosa
sterpa colui che pon l'acqua nel vino. -spiumare le ali a un
giorni ch'io non so cosa sia vino, e bevo acqua stibiata. 2
di antico. moscadello, si fa il vino moscadello odorato. s. magnus castelli
fino a metterci a stiepidire il bicchiere di vino rosso. 2. intr.
di mezzo dì, quando egli nel vino e vivande si riscaldava, lisciata e
un liquido (di acqua, di vino, di pioggia, di pianto, di
. letter. ant. stillante rubino: vino rosso. giov. soranzo, 101
dispendio ma con grande impresa, farne vino commerciale o stillarlo in acquavite.
lagrime. 9. letter. produrre vino (e ha valore enfatico).
frugoni, i-i 1-249: l'onda è vino, che stillare / l'uve bianche e
stilli in terra il cervello, come questo vino. -scendere al cuore provocando apoplessia
uno beveraggio stillato e pareva un bellissimo vino bianco. leonardo, 2-52: l'aceto
vetro schietto, che pareano non tenere vino vermiglio o bianco, ma rubini e
. -ottenuto dalla vite (il vino; e ha valore enfatico).
coi sacerdoti mandò facchini che portassero pane, vino, minestra, uova fresche, brodi
dispensavano minestra, ova, pane, vino; ad altri, estenuati da più antico
digiuno, porgevano consumati, stillati, vino più generoso. -essere, stare a
stima / fan costor d'un buon vino che d'un amico. gemetti careri,
qualità. trinci, 1-63: il vino non riesce così odoroso, spiritoso, saporito
tutte in questi ma- gazeni, 'excepto'vino, che vanno alla stimaria a farlo stimar
, 10-ix-79: io mando un carratello di vino a m. vincenzo belegno: pagherete
: qui sempre è assaissimi navili di vino per farlo stimar a sti- madori publici
o, dopo la fermentazione, del vino e delle vinacce. p.
non lo faccia mai nella quantità del vino. pure può essere che questa sia
non poter bere se non nove once di vino per ciascun pasto. l. pascoli
paio d'uova ed un bicchiere di vino ea altre coseline di poco momento, la
le secche. romoli, 345: il vino sottile e che pende alla stiticità..
palladio volgar., 3-42: il qual vino è medicinevole ed è da usare agli
-che non è abboccato o dolce (un vino). crescenzi volgar., 4-39
grani 1. 5. con el vino stitico 'dosis est'grossi 5. romoli,
grossi 5. romoli, 345: il vino stitico è di poco calidità in comparazione
fra le botti di acqua o di vino poste nella stiva per tenerle ferme durante
stivaggio di botti d'acqua e di vino in tutta l'astensione della stiva sopra il
tutti gli usci. -chiudere ermeticamente il vino nella botte. soldati, 6-458:
6-458: finita la fermentazione tumultuosa [del vino], lo 'si stiva'così:
all'elba a stivarsi di quel buon vino secco bianco. 9. essere
6. enol. qualità di un vino pregiato e corposo, con elevata gradazione
gustativa, all'equilibrio e airarmonia [del vino]... 'stoffa':
... della mensa un dito di vino non dolce,... ma perfetto
: a volere conoscere la sua [del vino] perfezione, bisogna non sia fumoso
spruzzare nel volto dell'astore dei detto vino forte, acciocché si parta da lui
per antipasto. trinci, 1-58: vino di color bianco, dolce,..
politi e tersi, si ungono prima di vino. = voce dotta, lat
stonandoci con litri e litri dell'ottimo vino che fan qui. = voce
stonato: che sia quel maledetto, vino? collodi, '580: il mercante era
ne fanno gli stoppagli alle bottiglie del vino. = deriv. da stoppa.
naso a la profana / puzza di vino, di sudore e peggio. betussi,
el luogo con una pezza molle nel vino e nel sale e nelfoglio.
pantera, 1-221: essendo proprietà del vino mandare alla testa fumo e vapori che
ginzburg, i-17: giulio aveva del vino dentro le borracce e me lo fece
. lancellotti, 37: sturione bollito con vino e aceto, servito in piatti reali
. barbaro, cii-iii-513: mettono [nel vino di miglio] fiori di bruscandoli,
stuffo che stornisce ed imbriaca come il vino. negro, 58: sta lengua serpentina
,... immensa dalia color vino sul cappello storto, premuto, calcato.
. - per lo quelle stoviglie terrà vino e tale s'abatterà a tenere orina e
di fumo; il tanfo acuto di vino; il sordo acciottolio dono appunto dallo
e di legname e di stovigli da vino da lavoratore e da usare sono molto necessari
vin buono: accettò lo stracchino, del vino la ringraziò. ghislanzoni, 18-121:
raffermo. -poco alcoolico (un vino). linati, 9-100: uno
diceva di amar... [il vino] spumante e gagliardo, un altro
a rocchi, messa a macerare nel vino rosso e in aromi, poi cotta
casseruola tenuta coperta nella quale vengono aggiunti vino e aromi (e, qualche volta
gli vende il panno ne compra il vino, questi ne compra il grano,
uccide la strafizzèca pesta e stemperata con vino. boccamazza, i-1-451: se per superfluo
alessandro finire il secondo [bicchiere di vino], cadde stramazzato sul letto e
, 24-13: strambaccio, ha'tu buon vino? bacchelli, 2-xi-555: siccome il
: le olive, il pane e il vino di cui strambottava, erano i cibi
i salti mi avvenisse di restar senza vino, con un'anca nell'aria, gli
in una gran tirata, e parimente il vino puro bevuto in gran quantità,.
frigidità, si ponga il cornino cotto col vino sopra il luogo. landino [plinio
: la decoctione della centaurea colta con vino e zuccaro... vale contra la
: s'è lograto del contro scripto vino staordenariamente per opere, quando fo aconcia
vasari, 1-3-423: piaceva a ercole il vino straordinariamente: per che, spesso inebriandosi
e il metafistraordinarie indolcito e riscaldate nel vino: « fate intendere a sico.
potrai seminar la lupinella, / il vino far sul metodo moderno, / e a'
insaziabile. dossi, i-348: il vino era eccellente! ce lo disse poi gigi
: 'strappétto o strappino': acquerello del vino e propriamente del mosto. =
]: 'strappétto o strappino': acquerello del vino e propriamente del mosto.
, lxxx-3-974: ne diedero la colpa al vino a cui egli era dedito stravagantemente.
da determinare particolari caratteristiche organolettiche (un vino, un liquore, ecc.).
. redi, 16-i-4: un tal vino / lo destino / per stravizzo e per
n breve la cena diventò stravizzo, correva vino la mensa. rovani, 957:
, che le derivava forse dal molto vino bevuto, venne ad aprirgli.
strega della mia moglie ha nascosto il vino. comisso, vii-7-133: era la bontà
. locuz. stregare le botti: bere vino in grande quantità. lippi, 5-62
il sangue delle botti', che è il vino. = denom. da strega.
strema ed aspra..., vino non beono, né mangiano carne, né
bevuto un altro tratto di quel buon vino e arrei data una buona stretta a que'
-prodotto dalla spremitura delle vinacce (il vino). soderini, iii-659: è
torchio rispremendole, come si fa al vino stretto. lastri, iii
] un sapore acre e disgustoso al vino stretto, pregno in conseguenza di troppa quantità
di lino abbastanza stretta, affinché il vino ne sorta chiaro. -che presenta
spremere il mosto dall'uva o il vino dalle vinacce, l'olio dalle olive,
spremere il mosto dall'uva o il vino dalle vinacce (e il luogo o l'
amici, altro ch'un mezzo fiasco di vino. strigliatóre (tose, stregghiatóre)
le gengive, lavandosene la bocca con vino, laudano e olio insieme. romoli
sigaro, né libato un bicchiere di vino. 22. chiudere, serrare
/ delle men buone strignere e far vino, / ma sopra l'olio vi facci
quali comunicano un sapore acre e disgustoso al vino stretto, pregno in conseguenza di troppa
aggrada / sentirsi in viso l'alito del vino. = deriv. da strinare.
scriverti. 7. sm. vino di vinaccia, ottenuto dalla spremitura del
si usa pure sostantivato per indicare il vino che si ricava dalla stringitura delle vinacce con
delle vinacce con mosto, dopo il vino chiaro colato senza bisogno di far girare il
, xxvi-3-189: un f>ien boccal di vino / succisa in un sorso colla bocca fessa
gradazione alcolica, da pasto (un vino). giannini-nieri, 59: 'striscino'
, 59: 'striscino': si dice del vino quand'è leggiero e facile a digerire
vetta al colle è oggi una rimescita di vino striscino e rutilante. = deriv.
mangiarne assai. faldella, 15-53: il vino padronale dell'osteria era buono; onde
dentro un poco di aceto facto de vino e subito facto questo stritala e arai polvere
un bicchiere schizzò, dopo avere empito di vino la tovaglia, a stritolarsi in mezzo
dita per una pezza lina tutto quel vino con quella materia che ha incorporata,
« allora beviamoci sopra un bicchierotto di vino » e stazzò l'occhio. poi si
: appena spremuto, novello (il vino). viani, 19-275: sulle
che accagliati dalla morte eran diventati color del vino di strizzo. = deverb.
cibo mi strozzerebbe e inacquerei il mio vino con le lacrime! nievo, 4-147:
del tempio e lavolli la fronte col vino e poi li mise uno coltello per
, fin a tanto che tutto il vino sia ben conservato, poi così caldo
, lo strudel, le pesche, il vino di maurodafne. = dal
pose in un canestro 3 bottiglie di vino, un coppo di noci...
fa dimenticare pene e dispiaceri (il vino). fr. gualterotti, 13
un paese si consumassero cinquantamila botti di vino ed altrettante se ne raccogliessero, sopravvenendo
improvvisamente, incari- sce il prezzo del vino, perché più se ne bèe. cesari
trovò mai... sì stucco di vino che non ne sorbisse suso un sorso
male, trovato ch'ebbe ciniro carico di vino, li raccomanda li veri amori.
aromi, verdure e liquido di cottura (vino, brodo o acqua).
4. lavaggio delle botti con acqua o vino caldo per liberarle dalla muffa o da
stupa2, sf. dial. bottiglia di vino per lo più di particolare pregio tappata
o la partita, una stupa di vino vecchio. = voce piemont.,
averani, iii-184: servendo [il vino murrina] a stupefare e per poco ammortire
assai e li animi seppelliti in molto vino puro ti stipidiscano. p. torelli,
. ovidio volgar., 6-391: il vino apparecchia l'animo alla lussuria, se
i. cuore è sopelito nel molto vino, però che diviene stupido. s.
fatta della decoczione de radice de piretro in vino e olio vale... allo
: con larga stura di barili di vino d'un anno. -senza stura:
non ho mai potuto farne uscire il vino se io non ho prima sturato il cocchiume
davanzati, ii-497: non lasciarlo [il vino] nei vasi sturati svaporare. bracciolini
caraffe e bicchieri di cristallo piene di vino così ben espresse che stuzzicando la sete
il giovane, 9-431: ma sempre 'l vino 'n tavola, ma sempre / da
con la farinata / e col buon vino e con l'uova ricenti. dante,
pregio e delle caratteristiche organolettiche (un vino). a. piccinardi [«
: convincente, facilmente giudicabile, un vino di molta comunicativa. suadenteménte, avv
[ilcaffè], 363: preferite il vino rosso al bianco;...
, addetto alla riscossione della gabella del vino al minuto. libro delle
, 28: quando serà cavato il vino fuori della copa, apersi di nuovo la
la bocca e, ché scenderà il vino nella base, e in essa coppa kr
.. entrate in speranza di premer vino da questa pumice e cavar oglio da questo
averani, iii-200: annacquavano con essa il vino per riscaldarlo senza che svanisse, e
49: la aqua ardente sinplice del vino: la qualle de quello per una o
, la suburra: in dove però il vino è gelato, l'estate. soldati
dell'arte deturpata] come di un vino fatturato per ubriacare i reluttanti, e ubriachi
con entrambe le specie (pane e vino) consacrate nel sacramento dell'eucarestia (
sucano, sm. ant. vino rosso profumato prodotto in età rinascimentale nell'
lancerio, lxvi-1-330: il vino sucano. viene a roma per schiena
maggior parte rossi, et è perfettissimo vino sì per il verno quanto per la state
ruminava, saporeggiava, succhiava, mammava il vino. fucini, 687: quando potè
lombrichi nel ventre, prendi succhio o vino di melagrane dolci, e mettevi dentro
traendosene da quelli massime foglio et il vino. garzoni, 7-583: succhio di dragontea
altri dell'imo / fosso succiano il vino e vasi ed olle / adopran tanto
ruspoli, xxvi-3-189: un pien boccal di vino / succia in un sorso colla bocca
comp. dall'imp. di succiare e vino (v.). in modo
. e anco di persona grande che succia vino, o altro. = deriv.
: di persona... che succia vino o altro: che succióne, che
-succo dell'uva, d'uva: vino (con connotazione scherz.).
e in brodetto quando odono ricordare il vino falerno, il surrentino, l'albano.
due quinti di litro di spirito di vino, 15 grammi di teriaca, 2 grammi
prendi un mezzo boccale di spirito di vino, in cui avrai fatto disciogliere una
del cibo e i vigorosi sapori del vino ingagliardivano le mosse le parole gli spiriti.
gustare una novella molto sudicia del fioren- vino, molliche, piatti sudici. zuola?
. erbolario volgare, 1-93: lo vino dove serà cotta mercuriale e calamento si
maestro martino, lxvi-1-184: abi di bon vino bianco o aceto mescolato con acqua pura
4. figur. effetto inebriante (del vino). n. villani, 4-117
n. villani, 4-117: il vino ingombra / coi suffumigi, onde superbo
-suggellare a minuto: sigillare una botte di vino perattestare la licenza di vendita al minuto del
159: li quali vinactieri possano comprare vino per vendere e suggellare a minuto in dei
foro. panni, 519: il tenue vino / del mio poder sabino /..
gna (con partic. riferimento a un vino imbottigliato). guazzo, 1-163:
lo stomaco. f. 230: il vino più generoso,... si conserva
. xvi, gabella sulla vendita del vino al minuto (così denominata dal piccolo
nelle cantine rimetta il frumento, e il vino, e l'altre cose che v'
sughero per tenere in fresco bottiglie di vino circondate da ghiaccio. redi, 2-48
, 2-48: una sughera da mettere il vino nel ghiaccio tutta coperta d'ottone.
soldati, 5-99: le bottiglie di vino pregiato andrebbero... conservate in posizione
, restando, così, sempre umido di vino, non sugillazióne, sf. letter.
vomito e 'l sugo bevuto dopo il vino ammazza il fummo che sale al capo
infermi dando loro il sugo de'granati per vino. tassoni, %
sughi di frutta. -con riferimento al vino (in partic. in espressioni come
47: questo sugo divin [il vino] che i mali annega / ha forza
di cera si levano collo spirito di vino, o con carta suga che vi si
ma poco sugosa e malacconcia a far vino. trinci, 1-113: buccia [degli
si sente. pacichelli, 2-022: vino... di sapore solfùreo, per
è di grande qualità, eccellente (un vino); squisito, prelibato (un
). tansillo, 1-374: il vino è dolce, ed è superbo ancora.
dove in queste campagne, serbano il vino, che impregna la roccia della propria fragranza
mano pieni insino alla superficie di duon vino dolce... e loro non
giacomo soranzo, lxxx-3-319: anco assai vino vi si fa et ogni dì vanno accrescando
ciechi noleggiati aveva davanti un fiasco di vino, un pezzo di cacio pecorino.
, 39-iv-193: come appunto sta quel vino che, sopravanzando rorlo del bicchiere,
pose in un canestro tre bottiglie di vino, un coppo di noci,..
aveva lo tribuno fatta una gabella de vino e de aitre cose. fuseli nome 'sussidio'
, 8-82: alla fine, malgrado il vino che suzzava, l'acqua gli era
del tempo, diventan acidi come il vino mal turato. nievo, 1-188: il
, divenendo insapore, scipito (il vino o, anche una sostanza, un liquido
averani, iii-200: annacquavano con essa il vino per riscaldarlo senza che svanisse e perdesse
odore. chiari, 2-ii-239: il vino più generoso, che si conserva ben sugellato
viene, le quali due cose svaniscono il vino. crescenzio, 2-3-294: poscia [
l'aroma o (nel caso di un vino, di un liquore) la gradazione
mangiassero,... fanno parere il vino saporitissimo, ancora che svanito e sciapito
sé lo spirito e l'anima del vino, e però egli resta svanito e senza
lo più esalandoli nell'aria (un vino, un liquore, un'essenza).
crescenzi volgar., 4-34: il vino il quale è presso la bocca del
soderini, i-469: lo pongono [il vino] in una tinozza, coprendola ben
fino a giorno per isvapo- rare ilgran vino che hanno imbottato. tondelli, 40:
un troppo giusto dolore ». violaceo del vino svaporato. 18. tr.
]: gli piace qualche volta il vino, ma però non isvaria nel discorso e
s. v.]: svaporazione del vino, dell'alcol. 3.
dialetto con la donna e lodava il vino. 9. inter. svelto
in quel tanfo di patnottismo e di vino,... là, là,
. svèrza3, sf. disus. vino bianco sapido, dolce e frizzante.
'sverza': si dice anche una sorta di vino bianco dolce e piccante. =
. leoni, 487: dal vino gran numero di amatori s'è già svezzato
emmanuel filiberto e l'eloquenza del posse- vino per isviarle. 5. allontanare
: la sapienza, volendo sviarci dal vino, cioè da la scienza de le cose
bartoli, 1-2-28: un'ampolletta di vino per ristoro d'un'infermo svigorito. bersezio
che ha perduto corposità e sapore (un vino). salvini, 39-v-251: il
). salvini, 39-v-251: il vino che è stato alla prova de'rigori delverno
aretino, vi-553: per mostrare il vino bevuto, trasmutato in l'asino de
svinare, tr. estrarre il vino nuovo dai tini, dopo la prima
vendemmia troppo e resto o svina deboi vino o tutr agresto. l. ciampolini,
scema. giuliani, ii-250: il vino bianco lo sviniamo giovine. il divulgatore,
34: si svina e si ha un vino bianco, spiritoso, che ben si
un tempo, se tu vuoi che il vino ti basti all'estate e non faccia
. spillare un tino, una botte del vino contenuto, svuotarlo. pulci,
, e da un denom. da vino (vi). svinato (
per essere trasferito nelle botti (il vino nuovo). giuliani, ii-413
'svinatóre': separa al termine della fermentazione il vino dalla vinaccia... facendolo defluire
la completa fermentazione e la defecazione del vino. travasa il vino dai mastelli in
e la defecazione del vino. travasa il vino dai mastelli in botte.
svinatura, sf. enol. separazione del vino nuovo contenuto nei tini dalla vinaccia e
pompe, per lo più quando il vino contiene ancora zucchero, onde ottenere un
passa dall'esser di mosto alla sostanza di vino, allora quando incomincia a cedere la
una bottiglia con una piccola quantità del vino che sono destinati a ricevere per eliminare
svinazzare, intr. gozzovigliare ubriacandosi di vino. - anche sostant. alfieri
-che apprezza notevolmente un cibo, il vino. landò, 1-69: maestro placidio
nemico mortale dell'acqua e sviscerato del vino. moneti, 2-5: alcuni amici
ed ai tedeschi il loro gusto per il vino prodotto dal bisogno di opporre ad un
a cacciarsi per casa quesrotraccio / di vino, per lo dio bacco! guarini,
giorno. soldati, 5-122: il vino lo fa lui, con le sue mani
ufficio di tabacchino, tengono temine e vino a prezzo nelle lor case e ciascuno
per questo mio gaudio / lor paghi il vino; e perché non ho un picciolo
uniti,... i produttori di vino sono partiti da zero: in queu'
per rendere più chiaro e limpido il vino. lancerio, lxvi-1-325: tali vini
167: s'aspetti a bere [il vino] fin che sia fatto chiaro da
lucia, 120: quegli che bevono il vino e non lo criticano, che mostrano
, 339: quando lo beviamo [il vino], ci beva l'afflizzione
l'uva nera che produce, il vino che se ne ricava. l
vite poco feconda, ama il colle. vino debole, chiaro. piccola enciclopedia hoepli
le donne sfaccendavano a condire insalate, mescere vino nuovo, tranciare pane sulla tafferia.
e il danaio della monta di tutto detto vino mi debbe. berni, steche. agostino
i nazarei] i capelli, né beveano vino. cesari, 1-2-38: in sul
la città sopellita con sonno e con vino; quelli che vegghiano sono tagliati. a
ho tagliato. -poter essere un vino tagliato: essere di gran corpo e
s. v.]: quando del vino si dice 'che si taglia, che
. 40. mescolare diverse qualità di vino (o, anche, con aceto
conciato, dio sa come, molto vino, per farlo crescere di quantità e di
... m'insegnava a travasare il vino italiano, a tagliarlo con quello greco
. volgere in aceto, inacidire (il vino). -anche in un contesto metaforico
in agresto e ora ti vuoi vendere per vino? 41. nel gioco del
torchio. c'era soltanto tagliatelli e vino. arpino, 7-206: la legge
corto. 24. mescolato con altro vino per correggerne le caratteristiche, in partic
9. gradevolmente asprigno (un vino). faldella, ii-2-131: a
v. s. illustriss. il vino rosso di pietro nera. goldoni, vii-443
il parlare con voi di altro che il vino, d'olio, grano e cose
vaso di terracotta; anfora per il vino. ovidio volar., 6-523:
rezasco, 1189]: dadi del vino, pane, grassa becaria, cioè testàdego
dolce al gusto, e preso col vino, dà talento d'usar con femmina e
pascoli, 1318: crescea boccale per razzente vino, / crescea per l'acqua pura
] 23-1: non si dee dar vino... a chi ha spasimo
. -tetta dei vecchi: il vino. p. nelli, ii-2 (
la malinconia. panzini, ii-285: del vino appena un ditino, gliene davano,
che allora, con la scusa che il vino è la tetta dei vecchi, la
occhio lieto. 3. trarre vino da una botte. sbarbaro, i-466
due braccia di lana caffè, zuppa in vino o di simili colori (me- rinos
tiepida fragranza del pane e la letizia del vino. -che si sta sciogliendo per
valsero a riscaldarlo né il bicchiere di vino bevuto, né la scottatura di tiglio
5-27: delle sorbe mature si fa il vino, si come delle pere. il
il parlare con voi di altro che il vino, d'olio, grano e cose
stoppaglio ef in quale sollevato esca fuori il vino per il canale cd e depresso lo
/ per quel tin tin di campanello / vino sangue di gesù. = voce
legno usato per lo più per contenere vino; tino. giamboni, 8-i-m:
. trinci, 1-74: quando il vino bolle nelle tine, non si tuffino le
adibita alla preparazione e alla conservazione del vino. vasari, i-664: un altro
respiro ancora l'odore del mostó e del vino nuovo esalante dalle tinaie dei poderi e
tinata della uva e cava tutto 'l vino della dieta tina. = deriv.
. (tinéggio). essere pieno di vino come un tino. fr.
tinella. b. cerretani, i-436: vino si dava per una doccia che gittava
pigiatura dell'uva e alla fermentazione del vino, ma usato anche per contenere l'
panellini avrete e due mezzette / di vino il giorno e la metà chiarello.
in cui l'oste vende direttamente il vino che produce. 4. locuz.
da tinello, da cervosa forte e vino rinversato..., non siedono in
cadeva infermo, tingere l'acqua col vino. a. neri, 1-103: la
porta un bic chier di vino, / che lo dibatte sì che l'
a pie'del monte aventino, che col vino vomitava sangue e brani crudi di carne
pigiatura dell'uva e la fermentazione del vino. -anche: recipiente o vasca
di cristo, 1: venne meno il vino, ed egli fece empiere le tinora
alla villa, procuri i vaselli del vino e le tina. ariosto, 386:
tino. proverbi toscani, 31: poco vino, vendi al tino; assai mosto,
, 320: pane un tantino, e vino un tino.
: uno carro e me? o di vino vermiglio e lo tino là u è
lo tino là u è lo dicto vino, uno tinetto di stia xvi voito.
e per estens. alla produzione del vino. dossi, iii-43: l'onorevole
salvmi-bianchini, io: tino4 è vaso per vino, nome maschile. 'tinozza'per l'
: quelli di piano lo pigliavano [il vino], perche egli ha manco fumo
ridotte. -anche: l'uva e il vino rosso che se ne produce (anche
. da tinto 'rosso scuro'(riferito a vino). tintillaménto, sm.
e neve. -acqua tinta: vino molto diluito o di poco corpo.
andando alla guerra, vestigia tinte ai vino eucaristico. montale, 14-35: oh
caricano fuor di modo, fan un vino molto tinto, oscuro e spesso. sassetti
con impudenza. 5. region. vino aglianico. -anche: vitigno con grappoli
con acini poveri di colore o per produrre vino da ta- glio. soldati,
le mirabili virtù della quinta essenza del vino, animata con la tintura d'oro
un angolo con davanti un quinto di vino: un uomo atticciato, sulla quarantina,
aspirare lo strato d'olio che ricopre il vino nelle damigiane. = comp
scherz. bevitore accanito di bicchieri di vino bianco. g. brera [
mammella sgonfia. -spillare il vino da botti o damigiane, per berlo o
: si arrostivano le castagne, tirammo il vino, mangiammo due volte il tacchino e
-ant. chiarificare e affinare il vino rendendolo meno corposo. soderini,
, i-506: per quanto e'[il vino] va pigliando, piglia o ha
martini, 2-3-125: una botte di vino... fu da essi asportata su
20. chiarificato, limpido (il vino). magalotti, 19-50: in
desinare, in un luogodove c'è un vino che fa risuscitare i morti, e dopo
pranzi gli mischiavano cenere di sigaro al vino, e godevano a vederlo levarsi da
chi subito non toglie / di mano il vino a colui che gliel mesce, /
, 82: cenamo pesci e uova e vino vechio e toco soldi 17 per uno
nel sacramento l'occhio vede pane e vino; il gusto, l'odorato, il
odorato, il tocco sentono pane e vino. 2. intervento atto a
del tocco: il re è padrone del vino, e se lo può bere tutto se
che si giuo- ca annaffiandolo con molto vino. 23. zoot. tasto
tòdy), sm. in india, vino di palma. p.
s. v.]: 'toddi': vino di palma, usato dagli indiani.
di 'to- dy \ una specie di vino estratto dalla palma vinifera, molto chiaro
serve di bastevole scusa ah'amatore del vino la sua ubriachezza, se durante essa
dui di pane, acciò che 'l vino non gli facesse noia al stomaco. campofregoso
già avevano sentito l'odore del fumoso vino, cominciorono apprestarsi al doglio, e
nel confino, / dà zucchero e toe vino. 103. dare in moglie.
xxv- 1-268: se 'l ren fosse vino o ver minestra, / io mi torrei