le letaminano de'pam- pani e della vinaccia. machiavelli, 518: il conte,
il vino], e in su quella vinaccia far un buono acquato, aiutandolo con
che i suddetti [contadini] ricavano dalla vinaccia. acetato2, sm. chim
scodella per raccogliere il mosto acidiccio della vinaccia. 6. sm. acidità
vergine imbottarlo, e in su quella vinaccia far un buono acquato, aiutandolo con
, con l'afretta grazia dell'autentica vinaccia ridolente nel sentore. manzini, 7-240:
tanfo crudo, l'odore agro della vinaccia. calvino. 1-9: continuava finché
giorno. soderini, i-528: la vinaccia..., svinato che sia
i bagni dell'acque solforee / e di vinaccia e ogni lavar di mosto, /
rape bollite ed imbevute con gli umori della vinaccia. = deriv. dal veneto
/ tra mucchi di letame e di vinaccia, / dominavano i porri e l'
loppa. magalotti, 19-38: questa vinaccia, come tu la vedi, / alle
, con l'afretta grazia dell'autentica vinaccia ridolente nel sentore, e crepitanti sulla
perciocché quella crudezza e freddezza intorzola la vinaccia. 4. ant.
i bagni dell'acque solforee / e di vinaccia e ogni lavar di mosto, /
'l verno si ponga in quel luogo vinaccia e saggina, acciocché comincino a usare
, fino a che tu sentirai che la vinaccia sia venuta in ultimo fervore di fortezza
... ponendo i raspi della vinaccia riscaldati e infortiti sopra un residuo di
62: a poco a poco la vinaccia, riscaldando, piglierà il forte e
sino a che tu sentirai che la vinaccia sia venuta in ultimo fervore di fortezza;
, ii-497: quel fortore, che la vinaccia piglia di sopra... fa
). soderini, i-467: quella vinaccia, che di già per il bollire
inacetire. soderini, i-467: quella vinaccia, che di già per il bollire
ii-497: quel fortore, che la vinaccia piglia di sopra,..
, ii-497: quel fortore, che la vinaccia piglia di sopra, fa pigliare il
che svinato è, non pigliar più la vinaccia per niente, ma fawi sopra un
gialli, e quel fortore, che la vinaccia piglia di sopra (stumiala se tu
deriv. dal gr. ycyaptov * vinaccia '. gigartinacee, sf. plur
, 1-iii-25: nel risciacquare graspe e vinaccia era spietata, ma in fin di pasto
si óuoprono al principio di novembre di vinaccia o graspi. trinci, 1-53:
svinato è, non pigliar più la vinaccia per niente, ma fawi sopra un buono
lo levar di su la sua vinaccia. / lasciavel sì che di quel suo
imboccatura, acciocché, nel sollevarsi la vinaccia, non trabocchi. manzoni, pr.
in virtù di puri accordi tonali: vinaccia e ocra gialla; rosa, vermiglione e
infermicce. magalotti, 19-38: questa vinaccia... / alle infermicce piante è
... ponendo i raspi della vinaccia riscaldati ed infortiti sopra uno residuo di
lastri, iii-108: è vero che la vinaccia inforza, ma non quella parte che
e ne riversava il liquido e la vinaccia nella medesima bottiglia per la fermentazione.
sopra del loro barbaglio i vagoni color vinaccia, la fontana secca, i tronchi
percioché quella crudezza e freddezza intorzola la vinaccia. 2. intr. tess
ch'elle v'eran maschiettate dentro come la vinaccia nella gabbia del pressoio.
mazzuola e purgherà via la feccia e la vinaccia... 4. casotti,
odoramenti, l'olio e 'l vino nella vinaccia per trenta giorni, ogni giorno mischiando
svinato è, non pigliar più la vinaccia per niente, ma fawi sopra un buono
e di vinaccia / dominavano i porri e l'insalata.
mucidità prelibata, che sente graspo e vinaccia. = deriv. da mucido
, ii-497: quel fortore che la vinaccia piglia di sopra... fa pigliare
, l'olio e 'l vino nella vinaccia per trenta giorni, ogni giorno mischiando
dell'oppio arbore; ovver tra la vinaccia / in pentole assai bene e lungamente
pertuso ove si piantano, anzi che di vinaccia... o d'altro pacciame
fondo allo strettoio dell'olio e della vinaccia; e parimente quello di sopra le
], fo disiare il pane della vinaccia, che torno a spremere di nuovo
.. /... tra la vinaccia / in pentole, assai bene e
frantoio, e dove scorre il vino dalla vinaccia strizzata nella gabbia: il piatto è
/ fra mucchi di letame e di vinaccia, / dominavano i porri e l'
tanta pula d'alghe / e pigiata vinaccia / da fame cento file di pagliai
non lo levar di su la sua vinaccia. vocabolario di agricoltura [s. v
, iii-38: quella feccia inoltre e quella vinaccia contenendo ancora molta sostanza vinifera,
i bagni dell'acque solforee / e di vinaccia e ogni lavar di mosto, /
rapa4, sf. dial. vinaccia (nell'espressione rapa d'uva)
di bocca di terra cotta invetriata fra vinaccia fresca prima che sia spremuta le ripongono
altri senza ammaccarle così intere fra la vinaccia fresca non ancora spremuta le rassettano e
rigetta nel tino acciò si depuri filtrandosi sulla vinaccia. 21. gettare, fondere
: il vin vecchio, gettato sopra la vinaccia da che non siano ancora ben spremuti
pur così spremuta e rispremuta / questa vinaccia, come tu la vedi, / alle
medicine] sotto al letame o nella vinaccia o nella sansa d'ulive riscaldata. vettori
la faccia... di egeo alla vinaccia sbrizzolata a bottoncini neri, come un
, sf. dial. ant. vinaccia. = deriv. da scrafare
lora quando si mette l'acqua nella vinaccia. -con uso avverb.:
per un lastrone da sop- pressar la vinaccia, sendo quella che v'era prima tutta
ossia acquerello, perché si portano sulla vinaccia le bigonge dell'acqua necessaria a fare
per spirito, con ragretta grazia dell'autentica vinaccia ridolente due giorni, poi cava lo
/ fra mucchi di letame e di vinaccia, / dominavano i pomi e l'insalata
. magazzini, 10-78: stringi la vinaccia, e metti lo stretto insieme con
7. sm. vino di vinaccia, ottenuto dalla spremitura del mosto.
. pea, 3-208: tra la vinaccia han rinvenuto qualche grappolo di uva non
da scodella per raggogliere il mosto adiaiccio della vinaccia. 2. strizzatore per i
davanzati, ii-497: quel fortore che la vinaccia piglia di sopra (stumiala, se
il dà, si suol dar lor la vinaccia e i granelli dell'uve. documenti
al termine della fermentazione il vino dalla vinaccia... facendolo defluire attraverso la spina
del vino nuovo contenuto nei tini dalla vinaccia e dal deposito feccioso (o soltanto
si mette nella 'strettóia'per strizzar meglio la vinaccia. un po'più alto s'usa
conceria, di frutta marcia e di vinaccia. -con riferimento all'aria,
orto è d'un colore scuro di vinaccia: le prime verzicature sono splendenti nate
vin \ e \ aceus (v. vinaccia). vigneróne, sm
vinacciere. viani, 13-447: vinaccia si permetteva il lusso delle ottobrate,
i bagni dell'acque solforee / e di vinaccia e ogni lavar di mosto, /
: e coperte con dogli e stivate di vinaccia, che intorno gli goccioli. tanaglia
serve a chi aceto vuole / che con vinaccia forte gli riesce. caro, i-288
di corda per un lastrone da soppressar la vinaccia, sendo quella che v'era prima
[il vino] di su la sua vinaccia. massaia, iii-38: dopo un
spremeva e ne riversava il liquido e la vinaccia nella medesima bottiglia per la fermentazione.
dell'oppio arbore; ower tra la vinaccia / in pentole, assai bene e lungamente
aspettano e riguardanoalli iddii stranieri e amano la vinaccia dell'uve ». 2.
e purgherà via la feccia e la vinaccia. 4. agg. che
sopra del loro barbaglio i vagoni color vinaccia. arbasino, 3-478: sulla porta del
è sempre una bambinaccia in paltò color vinaccia, di otto o nove anni.
5. locuz. -andar giù la vinaccia: per indicare l'assoluta impellenza di
. / - va e'giù la vinaccia? lippi, 1-62: e chi lo
e comecché ne vada / giù la vinaccia e il sangue a catinelle. note al
lancia cascare in fondo del tino la vinaccia che lo guasta. -stare nella vinaccia
vinaccia che lo guasta. -stare nella vinaccia: essere occupato nella svinatura. rinaldo
degli albizzi, ii-248: forese sta nella vinaccia. = dal lat vinacéa e vinacia
deriv. da vino, con influsso di vinaccia. vinaccio, sm. ant
acqua, sempre bollita, sopra alla vinaccia vi resti, pestato che sia. leoni
, iii-38: quella feccia inoltre e quella vinaccia, contenendo ancora molta sostanza vinifera,
tutto 'l verno si ponga in quel luogo vinaccia e saggina, acciocché comincino a usare