coniettu- rare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e
giov. cavalcanti, 2-2-194: costui è villano, iniquo e superbo, mancatore di
egli mi si disdice l'essere villano verso di chi a me è stato cortese
gli disse con leggerezza che era un villano. 2. figur. buonarroti
alle mule. -acqua del mal villano, che pare non piova e passa
per proverbio si dice, acqua del mal villano, che pare non piova e passa
scola dei cortesi adimorato: / come villano e sì desconoscente / te trova l'
la vigilia il sonno; il buon villano / il ben colto letame apporte a i
: come affamato uccel che 'l buon villano / fra la neve adescato suol coprire
/ la donna altrui; ché al villano par bella / la propria, e amor
verità. magalotti, vi-121: figuratevi un villano,... imbevuto col latte
l'alabarda / su i piedi dell'attonito villano, / che attento il papa
garzoni, 1-511: essendo [il villano] un bue nel discorso, un asino
tomare, / ancor me fosse fatto villano allecerare: / non voglio che tuo
farmi selvatico, rabbioso, scontroso, villano. penna, 76: così ritorna il
, 604: il sospettoso e cocciuto villano che, nehe curiosità deh'anagrafe, non
novellino, 93 (177): un villano s'andò un giorno a confessare,
croce, 35: bene t'appresento un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto
s'è partito per sue faccende un villano. 4. gramm. iato.
arrighetto, ii-2-103: l'aspro villano ara, lo mercatante avaro annovera, la
coglie fiore [idem, 228: il villano lavora la terra...].
cosa fa l'uomo gentile e l'altro villano, se non che, avendo ciascuno
armata mano, / con un garbo da villano, / veramente villanzone, / assaliscon
: l'unico rumore era lo sbatacchiare villano dell'uscione del solaio, che agitava
presunzione. idem, i-389: ahi, villano giovane,... quale arroganza
arrighetto, ii-1-226: sono siccome lo villano che aspetta lo fiume corrente, il quale
discorso da asino; comportamento goffo, villano, da ignorante. f. rinuccini
2. figur. ignorante, sciocco; villano, zotico; proprio di persona ignorante
usato come aggettivo: ignorante, rozzo, villano, grossolano. - anche superi.
giov. cavalcanti, 2-2-526: un villano... aveva due asi- nucci
: colui che 'ndugia è simigliante al villano, che, vogliendo passare, aspetta che
. moneti, 94: quando un villano, roba del padrone / per furtum factum
pavese, 76: passa a volte un villano stagliato nel vuoto, / così assurdo
): astolfo gli dicea: porco villano, / al corpo, al sangue;
maestra... splendèvano. l'attardato villano, che vi passava rasente colla
di ben fare, tu sarai come lo villano, che attende a passare lo fiume
, 17-49: non è degno un cor villano, o bella / saettatrice, che
niente di quell'attonitaggine propria del nostro villano che s'inurba. = deriv
idem, 5-8: somiglia adone attonito villano / uso in selvaggio e poverel ricetto
, cominciò ad attoscare la casa del villano. frezzi, ii- i5_i33: tanto
aratro ancor dal solco attrito / canta il villano. pascoli, 424: si bruniva
conc., ii-322: è stupido o villano quell'animo a cui il lutto di
guittone, ii-232: crudel forte e villano, / s'avaccio ella no è
incompatibili, cioè: femmina ricca e villano avventurato. lorenzo de'medici, i-70
gittare la bacchetta. -prov. al villano non gli dar bacchetta in mano:
. c. croce, 73: al villano non gli dar bacchetta in mano.
moro. vallisneri, i-356: nutrendo un villano... bachi da seta,
* del baiocco * perché ogni ebro villano che entra a fare un giro, paga
24-10: or andiam tosto e troviam quel villano, / e gli direm come
. davanzali, ii-93: alcuni con villano scherzo a certi soldati balocchi tagliano bellamente
qui tu vedi il sospettoso e cocciuto villano che, nelle curiosità dell'anagrafe,
quadro di storia, come un onesto villano ad un signorazzo indegno. tommaseo- rigatini
chi più ne fa; come il villano che non sapeva contare l'asino che montava
, 5-55: e qui sospira il perfido villano, / e si strappa i capelli
: vinse la bardella della cavalla a un villano che pur allora l'aveva riscossa dal
da se stesso per un vivaio un villano che vòta un barile pieno d'acqua.
delle loro voci, fece come quel villano da san giusto: che, essendo in
fanciul- letto. - / scende il villano, e il basto al figlio cede.
. beceresco, da becero; volgare, villano, indisponente, sboccato. e
la maschera che a firenze rappresentava il villano. sassetti, 292: più
. bartolini, 15-364: il giovane villano... s'era posto a sedere
attenzione della gente, comportandosi in modo villano o strano. berni, 63-23
. bartolini, 1-286: un altro villano voleva in prestito la bicicletta con cui andare
novellino, 31 (59): uno villano... andò a uno mercato
è vero? guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
seme che vi avesse / sperso il villano dalla corba alzata. panzini, iii-356:
persone / plebee, come sarebbe da villano, / da biante, da
percalle. 2. figur. villano, zoticone; incivile, ignorante.
l'acride. monti, 20-613: il villano / due tauri accoppia di ben larga
bocciato mentre era riuscito consigliere un qualsiasi villano sceso da una parrocchia dei colli,
contrapposto a chi abita in campagna: villano). novellino, 26 (
a caccia, doversi raccomandare al sordido villano: ungerlo, moinarlo, regalargli una
cattaneo, iii-4-10: un governo ingrato e villano li conduceva in breve a farsi seguaci
bruci, fuori: invito brusco, villano ad andarsene; via!, fuori!
... tratta la metafora dal villano che scuote l'albero per cacciarne i bruci
esopo volgar., 1-106: lo villano si svegliò incontanente e levossi su,
brutale e insidioso. 3. villano, rozzo, incivile; privo di riguardi
ricca la nostra lingua: scortese, villano, audace. violento, turpe, ecc
35: bene t'appresento innanzi un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto e
! 5. scortese, villano, insultante (parole, comportamento).
nel capo. pancrazi, 2-60: il villano... presa un'accetta,
fiera. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la ronca
. dossi, 922: il calzini, villano e rabbioso come un impiegato secondario,
sicché non vi capea se non il villano ed una pecora per volta. fazio
, agg. e sm. dial. villano, contadino (con una sfumatura di
maleducato, grossolano; comportamento rozzo, villano. e. cecchi, 6-223
, lavoratore di terra; forese, villano, contadino. carducci, iii-24-152: la
calcosa, erano assassinati, come un villano dal parlar per lettera de dottori.
l'uom de la villa, cioè lo villano, quando l'uva imbruna, cioè
-avere il callo della marra: essere un villano rifatto. monti, x-2-13:
rimini è calunniatore, voi imprudente e villano; tutti e due nemici della pubblica
. magalotti, vi-121: figuratevi un villano della montagna di badinoc in iscozia imbevuto
: né muta di camiscia [il villano] se non allo spontar delle luserte,
comperare uno campo di terra da uno villano, e in su quello rizzarono le
, / che via mi porti questo can villano. s. caterina de'ricci,
g. gozzi, 1-89: un inglese villano, cercatore di vipere, ritrovò che
incetta / d'un ricco saltambanco da villano; / di visco, di paniuzze,
è volta. baretti, 1-49: quel villano... si volse di repente
a vendere con ribasso... villano o baronessa la caparra è quella che conta
propri ai giorni passati in vaibona un villano con un corno in capo. baretti,
/ si vede pur che sei nato villano, / c'hai più dura la pelle
lupo apiccata sopra la porta d'un villano. caro, 12-i-170: voglio dir
l'orma. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
berni, 51: non ti faccia, villano, iddio sapere, / cioè
, 1-11 (i-478): questo villano atto che usato m'hai...
berni, 51: non ti faccia, villano, iddio sapere, / ciò è
sp., 6 (92): villano rincivilito!... tu tratti
bei visi. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
. g. gozzi, 1-105: un villano con un corno in capo..
acconcio non ti falla; batti il villano, e saratti amico; cavami di oggi
'la buona derrata cava l'occhio al villano '. quando il mercato presenta merci
, / maravigliandosi, / vede il villano / che corre al cembalo / del
. manzoni, 22: pur ieri / villano, oggi pretor, poco si stima
indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor che... / oso sia
croce, 80: tu sei un astuto villano, e a ogni cesto trovi il
bastioni. al suono dei claroni il villano traversa in automobile le vostre strade.
non avere in tutto fuggito quel signore villano e furioso. bembo, 1-122:
ch'io ragioni un poco con questo villano, ch'io lo voglio chiarire. marino
tu, l'assai / doni al villano che non ha che il sole; /
g. gozzi, 1-170: un villano da me conosciuto..., trovandosi
, / maravigliandosi, / vede il villano / che corre al cembalo / del
indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor. alfieri, 1-193: il ddo
58 (143): si richiamò un villano d'un suo vicino, che li
, iii-27: sa essere gentiluomo e anche villano secondo i casi, e assomiglia a
): or chi sarà quel traditor villano, / che così far vedendo al suo
propri ai giorni passati in vaibona un villano con un corno in capo. è costui
marino, 5-8: somiglia adone attonito villano / uso in selvaggio e poverel ricetto,
egualmente mancano a un nobile e un villano, in qual di loro fanno maggior
, 1-82: al suono dei claroni il villano traversa in automobile le vostre strade.
228: giuoco di mano, giuoco villano! parlate, gridate, sbraitate finché
sacchetti, 196-51: e 'l villano se nel menò a casa sua [
.. vendiche quel loco da sì villano concorso; a fin che le muse
, iv-xiv-4: che se lo figlio del villano è pur villano, e lo figlio
se lo figlio del villano è pur villano, e lo figlio fia pur villano;
villano, e lo figlio fia pur villano;... così sempre, e
e dire: chi è quest'uomo villano e rozzo, il quale presume di usurpare
compilate / con artificio a uso non villano, / come le piace, le presta
pucci, cent., 79-82: giovanni villano pe'mercatanti / compilatore fu dritto e
figliuoi fugge compreso / di pietade il villano e di paura. foscolo, vii-
bruno, 3-29: chi dunque sarà sì villano e discortese verso il studio di quest'
vi fossi caduto in concetto d'animo villano. boccalini, i-62: di dentro
concula, se nde andò alli piede del villano. 3. dimin. concolina
tanto che vendiche quel loco da si villano concorso; a fin che le muse
1-4-146: dovete mettere in prigione questo villano:... e perché egli si
; per che li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati ed
se non pubblicate la confutazione di quel villano ignorante. rajberti, 2-221: circa
idem, 75: i consigli e il villano pigliali alla mano. (se indugi
. spreg. da contadino: grossolano, villano; volgare; semplice, rozzo.
lontano / preda divien d'un cacciator villano? betocchi, 5-29: come tu sei
e di giudizio per farvi un giuoco villano della mia reputazione, io mi compiaceva
ti terrebbe e senza forse ti giudicheria villano ed avarissimo. chiabrera, 457:
, avv. disus. in modo villano, oltraggioso, con intenzione offensiva,
un atteggiamento polemicamente oltraggioso, ingiurioso, villano, con intento denigratorio, disonorante.
ingegnoso innesto / a virgulto gentil germe villano. pallavicino, i-610: aver essi già
una pietra murata... « villano! mulo! testa di corno! *
= nello] cielo en figura de villano, e sta erto e sparge aqua con
f. doni, 3-212: essendo un villano in prigione al palagio del potestà a
, / maravigliandosi, / vede il villano / che corre al cembalo / del
rimini è calunniatore, voi imprudente e villano; tutti e due nemici della pubblica
le strade cantando: « il gran villano da le trenta coste »; di
, corsiere, corridore, ginetto, villano, barbaro, turco e di
: egli mi si disdice l'essere villano verso di chi a me è stato
uom face prode, / s'egli è villano in cortesia lo muta, / di
, 33-150: e cortesia fu lui esser villano. trattato d'amore, 49-14:
l'uomo cortese fa rimuovere la villania del villano. pulci, 4-46: disse rinaldo
taccio e gli amici, un villano ed un coticone. firenzuola, 510:
lupo alle pecore. / - creanze di villano! marino, i-47: non posso
-mal creato: maleducato, sgarbato, villano, rozzo. - anche sm.
1-8: un prefetto, prete ignorante e villano, educa e guida una ventina di
ch'io divenni per voi stolto e villano. f. d'ambra, xxv-2-433:
, / ed or mi fai come villano e croio; / e non so la
ca certo pere; crudel forte e villano, / s'avaccio ella no è ricoverata
. fra giordano, 1-303: vedete uno villano; dagli a dire paternostri, vorrebbe
a quell'uomo rozzo, brutto, villano, coronato di barone, cui s'era
questo impegno? dandola vinta a un villano e a un frate! giacosa,
: e ben più largamente il buon villano / può depredare il mel, perché l'
. cavalca, 19-61: andando questo villano dimandando per la chiesa qual fosse costanzio
destrezza, dicendo di fare apposta il villano! de roberto, 2-80: come
essi [gli schiratti] qualche rozzo villano, che, viaggiando in barca,
1-35: e nel cadere il superbo e villano / divotamente macon bestemiava. idem,
ripugnante. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
, come il cane, o il villano dopo la percossa, a'digrigni,
terra del cuore suo, come buono villano, diligentemente lavorare e studiare con aratro
leone vide questo dipinto, disse al villano: dimmi, compagnone, chi dipinse
m. adriani, i-281: il villano,... soprawegnendo tempesta e pioggia
aita / ch'io possa raccontar del pio villano / l'arte, l'opre,
di misura benigna a me fuor di misura villano. = comp. da dis-con
crescenzi volgar., 1-12: il villano, ovvero castaido del luogo, ovvero
. scortese, nient'affatto gentile, villano; spietato, crudele, disumano. -
: tu fai da discortese e da villano, / ruggiero, a disturbar la
che procede da animo non cortese, villano, crudele (un atto, un
atto o comportamento o discorso scortese, villano. ariosto, 19-89: cavalliero,
raccontare la poca discrezione che un giovine villano l'altro ieri ebbe de la donna
fatto faceva, e si come che era villano così fu a la donna scortese e
negare. ugieri apugliese, xxxv-1-887: villano [sono] ch'io mi disdico
avversa, laomedonte fu gentile e dardano fu villano in loro vita. dossi, 768
. ibidem, 178: prega il villano, il mercato è disfatto. (se
po''l tempo ingiurioso, aspro e villano / la rompe o storce o del tutto
3. in modo ingiurioso, villano; turpemente, vergognosamente. s
del tutto. 2. ingiurioso, villano, offensivo (un insulto, un'
potrem conietturare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire un gran personaggio disorrevolmente e
fra giordano, 1-303: vedete uno villano; dagli a dire paternostri, vorrebbe
fanno degli altri poeti italiani col loro villano dispre- giamento, quanto la stessa condizione
basso. cavalca, 19-61: rozzo villano,... così dispregiato e vile
non baron già, né re, né villano alcuno dispregio, o pregio porta che
purpureo fiore, / salvo è da piè villano / di scorrente pastore. / ma
fra giordano, 2-150: siccome del villano che lavora nel campo, avvegnaché duri fatica
gianbologna non picciol grado ne seppe al villano, perché non solamente rimessi i palchi
nutricava, e la manca ventura dii villano si gli fu drizzata, e guadagnava di
, 2-34: tene credenza ria, / villano intendimento; / sì mal dubitaménto -non
, sovr'al solco al duro / villano, e al fabbro sulle incudi.
volgar., xxi-576: lo quale, villano scontrando, incontanente come ebro di dolore
male, sta nella donna troppo più villano. marnioni, 1-304: e quivi (
: or la tagliente scure il buon villano / prenda e felice i folti boschi assaglia
influire vitalmente anche sull'analfabeta, sul villano, sull'uomo economico, dev'essere
ventura nel più interiore un zanni ovvero un villano, faceva vedersi di fuori o un
bene educato. -mal educato: villano, sgarbato, rozzo e insolente nei
il tuo animo pessimo, effrenato, essere villano. cicerone volgar., 1-453:
p. verri, 1-197: il villano entrando nella città prova quella gioia che
bellincioni, ii-100: ingannato sarà come 'l villano, / chi vole in erba misurare
suol dire. aleardi, i-xiv: villano dinanzi al timone, giovine, scalzo,
7-51: -scherzi di mano scherzi da villano, -aveva udito, alterata, una
vilipensioni; per che li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati
., iv-1-7: li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati
sempre più nel 5: il villano non facea a bastanza / bene il podere
de lo atto ch'io te usai tanto villano. tolosani, 1-16: s
groto, 196: io faccio come il villano che tien essercitata quella terra in cui
-pagare. straparola, 13-2: il villano all'incontro (tenendolo tuttavia saldo per
, per ora, apparisce un po'villano e molto sboccato: poi il prete sdrucciolerà
nervo all'orazione, ma nervo più da villano che da cavaliere. redi, 16-viii-14
bellincioni, ii-100: ingannato sarà come il villano / chi vole in erba misurare il
il ferro. passavanti, 262: il villano sogna l'aratro e'bovi,.
persone; sì che per tanto il villano e lionardo aretino fecero una faccenda a dimenticarselo
parola da facchino; contegno sgarbato, villano, grossolano. carducci, ii-16-130
. atto o contegno grossolano, rozzo, villano (quasi fosse prerogativa esclusiva dei facchini
. i son stato vilipeso da un villano, / un facchino, un briccone
d'annunzio, i-132: il vecchio villano pe 'l primo le tazze ed i vasi
terra del cuore suo, come buono villano, diligentemente lavorare e studiare con aratro
crudele, impronto, al mal tratto e villano, / avaro sì, che sempre
, 80: si fece alla soglia un villano, di que'sgrossati a falcetto;
uom face prode, / s'egli è villano in cortesia lo muta, / di
ant. individuo sciocco, scimunito, villano. aretino, 1-135: il detto
per sé, e questo diede al villano. = etimo incerto.
avere la gioia di paradiso, dove cuor villano non entrerà; né falso, né
, 13-28: più sempre cupido e villano / a me venia, come famelico
natura. sermini, xv-760: quel villano, in cui non è legge né
cattaneo, iii-4-10: un governo ingrato e villano li conduceva in breve a farsi seguaci
, 80: si fece alla soglia un villano, di que'sgrossati a falcetto;
/ a lui rispose: « cavalier villano, / che di'tu, re di
, stizzoso, iroso, sgarbato, villano, prepotente. - anche: che
12-i-88: il qual parlar parendomi troppo villano e fastidioso, fattolo tacere, mi levai
in persona d'un robusto e faticante villano. buonarroti il giovane, 9-851:
incominciò a dire ima favola d'uno villano, che avea suoi cento bisanti, il
sul tipo di parigi, e plasmano il villano d'italia su quello dell'inquieto operaio
/ io, per atto non far villano e bieco, / ti prometto la fé
. battista, vi-3-12: del villano garzon la gran fellia / giove deride
, 9-i-184: sarebbe fellonia di cavaliere villano, né voi la commetterete; tra un'
crescenzi volgar., 1-12: il villano, ovvero castaido del luogo, ovvero il
sì selvaggi / col bel garzone il carcerier villano, / che se non era da'
massiccia, da villano feroce e ingenuo. landolfi, 2-45:
al suo ber calpesta un piè villano, / e quasi ch'il cibarsi
235: non compiacere mai di nulla al villano, ché subito li riputa per dovere
tra gli altri una fiata venne uno villano materiale e grosso per vederlo. luca pulci
-quando il fico serba il fico, buon villano serba 11 panico: per indicare che
sì selvaggi / col bel garzone il carcerier villano, / che se non era da'
: mi fa l'impressione di un villano col tàitte, di un ricco che ti
boccardo, 1-872]: moriva al villano il padre, il figlio, per potergli
per negrigensia a colt'o altro, villano lasciano el colto e perdeno fatica e
, in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada, zappando,
stagione che si conviene, [il villano] proccuri di tagliar la foglia del pioppo
quanto so valere, / remosso onne villano intendimento. chiaro davanzali, 67-n:
4. ant. scortese, villano (una persona, il suo sguardo
sarà strano, / chi guaterà il villano / al lato al fondachiere / a cui
non sanno se gli è più nobile che villano,... a queste ribalde
perder l'orecchio se è artigiano o villano, il pugno se è servo,
mano / provar che discortese era e villano; / con patto che se fa che
isca- pigliata gittossi ginocchione a piè del villano. 5. che è contrassegnato
: i'sono fi- gliuol d'un villano, / e 'l fortunoso mar colle forte
, 1-12: procuri [il villano] d'aver gran fossa di letame.
fracido. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo e
guastano i fragili cancelli dell'orto del villano. -ant. che si sgretola
guadagnoli, 1-i-324: rimane estatico un villano / quando il giocolator di porgli finge
campanella, i-276: non fu pensier villano / che pose freno all'alto mio
: mettigli la frocetta (ossia nasiera al villano!) che vuol dire, trattalo
vizioso ma bene educato e il manesco villano ringentilito. buzzi, 262: tu,
cioè va via; tratta la metafora dal villano che scuote l'albero per cacciarne i
camerieri e le cameriere con quell'egoismo villano che è proprio dei viaggiatori nella furia
, 4-190: non ero futile e villano anche stavolta, che le giravo intorno
comp. dall'imp. di gabbare e villano. la voce è registrata da a
reale della cultura. -rozzo, villano, impudente. piovano arlotto, 20
noi abbiamo una falsa delicatezza, un galateo villano, una decenza indecente. carducci,
armata mano, / con un garbo da villano, / veramente villanzone, / assaliscon
[rezasco], 701: veruno villano... non possa venire ad abitare
e un gatto. -contadino, villano. burchiello, 98: voi dovete
gazzette officiali. betteioni, i-600: siate villano e parlerà nuova del distintissimo atto
feciono quinto cincinnato, lo quale era uomo villano lavoratore di terra, pover uomo,
senza guardare se gentile uomo è o villano. sacchetti, 11-97: belle sono le
calcora, erano assassinati, come un villano dal parlar per lettera de dottori.
giacciate l'aque, convenne a uno villano andare per legne, e tornando a casa
moglie, / forte t'ha quel villano impaurita. = forma intensiva di
e ve lo spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio. bar etti
canti di casa corsi m'avrebbero dato del villano bugiardo. 2. ant.
266: gioco di mano, gioco di villano. -chi ha cattivo gioco rimescola
guadagnali, 1-i-324: rimane estatico un villano / quando il giocolator di porgli finge
mia? carducci, iii-14-176: un villano entra..., vuol mozzar loro
gran volo, s'incontrò in un villano ch'era a cavallo di basto e in
; per che li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati ed
27-77: gli è teco cortesia esser villano. cellini, 2-90 (458):
del paolo. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la ronca
acciò non venga storto, gobbo e villano. guadagnali, 1-ii-102: sarebbe proprio un
, 5-118: il gob- baccio, villano, fa un grugnito che può voler dire
uno asino, con una gonnelletta d'uno villano, al podestà. fazio, ii-12
-spreg. ant. contadino, villano. grazzini, 2-46: la mea
, 344: 4 gonzo 'menchion. villano. 2. per estens.
tu dicessi dare una gotata a uno villano e dare una simigliante gotata al figliuolo
ti grada, / veggio venir con un villano a piedi / per questa via.
sconoscente, / mi richiese oggi del villano amore; / ond'io ti priego
, 1-255: se il lavoratore, il villano, che sta nel podere e nel
mai parola e chi chi fu 'l villano, / che prese tanto ardir, per
/ sotto a rustici buoi, serba il villano / al coverto de'verni *,
p. fortini, ii-397: un vecchietto villano... per la gravità del
-mala grazia: sgarbatezza, atto villano, contegno sconveniente. de roberto
mala, di cattiva grazia: in modo villano, sgarbatamente. f. corsini
natura molto lussurioso, e, in ogni villano atto di lussuria, grazioso era con
6. in modo sgarbato, villano, scortese. bencivenni, 4-75:
, 1-1298: nel pigiar sarà el villano usato, / che ogni di sue uve
di mente, ignorante; zotico, villano, grossolano, volgare; incivile,
che follia tenete. -aspro, villano; volgare; duro, minaccioso (
puerili. 4. in modo villano, sgarbato; brutalmente, volgarmente.
il solo giorno del trionfante... villano e scortese, a maltrattare e offendere;
monaci. 9. scortese, villano; sguaiato, sconveniente (un atto
-fare il grossolano: comportarsi in modo villano, goffo, ingenuo. bandello,
senza guardare se gentile uomo è o villano. pulci, 12-12: orlando, poi
guastano i fragili cancelli dell'orto del villano. -figur. dante, par
: pur sempre veggiam ch'ai buon villano / mostra pur qualche spiga il caldo
mentre noi guerreggiamo, ara, o villano. d'annunzio, iii-1-578: andiamo
. getti, 15-ii-414: questo nome 'villano 'comprende così chi si sta in
: un prefetto, prete ignorante e villano, educa e guida una ventina di quelle
deputato. 4. zotico, villano; maleducato (spesso come ingiuria)
. vale ancora ingrato, zotico, villano, e poco amorevole: ed in questo
malizza. ottimo, 1-444: il villano... vede lucciole giù per la
(143): li si richiamò un villano, d'un suo vicino che li
carducci, ii-8-267: non commetto il villano peccato di aspirare pur da lontano a
, iii-1105: che diavol d'argomento villano e temerario! / che titolo immodesto!
incetta / d'un ricco saltambarco da villano, / di visco, di paniuzze di
, / il sembiante or cortese e or villano, / co 'l moto sol del
. scola, xl-406: questo medesimo villano, divenuto il nemico implacabile del suo
per l'uso del vivere, rozzo, villano, indiscreto, interessato, sordido,
dal quale il fuoco accesovi sotto dal villano caccia le api, co''l motto
studio. -scortese, scorretto, villano (un atteggiamento, un discorso,
: io non istimo atto meno imprudente che villano il trattar di primo lancio con un
esopo volgar., 3-114: abbondando il villano in molta roba e grassezza d'ogni
buon dato / orzo o segale al villano / produr suol. a. mazza,
il sermini, 366: il villano ch'è uso di stare a te citta
, iii-1-162: [dolce vedere] il villano incalzar con rozza briga / il pigro
): escimi di tra'piedi, villano temerario, poltrone incappucciato. guerrazzi, 6-
soavi e gentili, che benché un cuor villano le avesse potute rompere, non di
. f. frugoni, vii-436: un villano, incittadinato, ma non incivilito,
bambini, perché, succhiando il latte villano, contraggono inclinazione incivile. fagiuoli, 1-2-
buona creanza; ineducato, rozzo, villano, ignorante. bruno, 3-136:
. per estens. in modo scortese, villano, sgarbato; in contrasto con le
atto, gesto, parola, contegno villano, scortese, offensivo. f.
disus. privo di creanza, sgarbato, villano, rozzo. c. gozzi
,... stando a uso di villano ginocchioni con le mani incrocicchiate, guarda
2. per estens. sgarbato, villano (un gesto); scorretto,
volte perdono, anzi tutto, del villano indugio. ma, che vuole? tra
balorda. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, /...
facto onore e feste assai a questo villano e indiscreto lombardo silvano,..
indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor. pananti, ii-327: una
: quel, senza farmi alcun atto villano, / de la vita e del regno
9-35: quel, senza farmi alcuno atto villano, / de la vita e del
, rozzo. - anche: maleducato, villano. c. gozzi, i-4
oltra l'essere infame da natività, villano e furbo, è il più arrogante,
: « escimi di tra'piedi, villano temerario, poltrone incapucciato ».
, giorno, 1-163: [il villano sartor] oso sia ancor con polizza infinita
non m'infinocchierai. commedia d'un villano e d'una zingara, 3: per
guido. giusti, 2-154: l'umil villano / la casa infiora, e
del fanciulletto. - / scende il villano, e il basto al figlio cede.
allor si strinse / adosso a quel villano, e 'l ferro spinse. mascardi
bellincioni, ii-100: ingannato sarà come 'l villano / chi vole in erba misurare el
, 2-213: tu, come ingiurioso e villano, m'infami che io ho morto
, i-112: il tempo ingiurioso aspro e villano / la rompe o storce [l'
come farebbesi con un ingrandito e insuperbito villano? -insuperbito, esaltato.
giorni con molto stento fatto prigione un villano in cavarzere, il quale con violenze
però che 'l fine suo sempre è villano. fatti di spagna, 732:
parini, giorno, i-42: [il villano] va col bue lento innanzi al
ingegnoso innesto / a virgulto gentil germe villano. d'annunzio, ii-585: di
, due, tre, quattro il villano, / numerandoli gridava, / per avere
, iv-580: un vizioso d'ordinario è villano, se non di nascita, di
ma intero; traverso, ma non punto villano. cesari,
dalla sua giurisdizione, lo rimproverai dell'atto villano. filangieri, i-82: così non
fuggi gli intertenimenti e gli amici, un villano e un coti- cone. piccolomini,
destrezza, dicendo di fare apposta il villano!... comodo e di buon
se stare in libertà vuol dire esser villano, ell'è villania; non v'
di gentilezza; scortese, incivile, villano, rozzo; impertinente, sfacciato,
per dare ad intendere che puzzava di villano. -di animali. pulci
compaesano inurbato. bocchelli, 1-i-5074 maledetto villano inurbato a guadagnare sulla carestia. alvaro
fumide d'agosto, / quando il villano sente sopra l'aia / piovere mosto.
scarso e dubitoso, / cortese e villano e 'nvidioso. guidotto da bologna, 1-100
invillanarsi. = denom. da villano (v.) col pref. in-con
gentilezze. = denom. da villano (v.) col pref. in-con
abbia a buscarmi, per giunta, del villano. -ant. che fa un segnale
sgarbato, scortese, sfacciato; rozzo, villano. sermini, 295: come il
. sermini, 295: come il villano lassa il contado e alla città per
, scostumanto, presuntuoso, asinaccio e villano. gozzano, i-1296: hai degli
corpo. 8. rozzo, villano, indelicato (un atto, un
rimasa, dir dovremmo che dardano vivendo fosse villano e morto sia nobile. sarpi,
: ah, peregrino, corno fusti così villano e laido amatore. castiglione, 249
di nobilitade trattando, me nobile e non villano deggio mostrare. bembo, iii-469:
mostronne pentimento. carducci, iii-14-176: un villano entra facendo gran lamento dei soldati stranieri
: che vuoi tu far, pastor villano? / è questa gentilezza usata in guerra
io non istimo atto meno imprudente che villano il trattar di primo lancio con un
abbondanza. 2. figur. villano, rozzo, spregevole (una persona)
alabarda / su i piedi dell'attonito villano, / che attento il papa e
sermini, xv-760: con lui [il villano] non è da pigliar troppa famigliaritade
no rende. chiaro davanzati, xix-51: villano amor fellone, / com'ave acorto
cossi una dama corno tu fai, villano laborratore de terra! beicari, 6-281:
esopo volgar., 5-77: tornato il villano dal suo lavorìo molto adirato, trovò
, se non vuole aver taccia di villano giovine, si fa mai vedere leccare
: al solo cospetto del santo, un villano da'legami, con cui era stato
: aveva... un servitore, villano di nascita,... uomo
(i-864): sarò io così villano e perfido cavaliero che quel che liberamente
. lippi, 10-34: un gran villano, un uom d'età matura, /
male / gabbando il cittadino ed il villano. broggia, 233: al tempo
ii-141: già intonavali nell'orecchi un villano aver ucciso il dracone, ed in premio
amor ad torto m'è stato villano. -fare lieto qualcuno di qualcosa:
il non meno / ligneo di te villano, che a gran forza / sudando
. aretino, 20-56: un villano (la lingua dei quali taglia -essere sulle
il giovane, i-276: il buon villano, cui di rado è concesso /
sete maestro ». sì disse quel villano al barbiere che gli pelava il capo con
piacciavi... di far intendere al villano che sapete, che metta un poco
, 11-71: come falcon che da signor villano / di man si lieva, e
, e poi sghignazza, / e villano con man lubrica e rea / rasamora
; / e cortesia fu lui esser villano. ariosto, 35-70: la donna
. piovano arlotto, 258: uno villano... prese uno lusignuolo bello
condutto / ed or mi fai come villano e croio. plutarco volgar.,
versa / da far pietoso un cor benché villano / e muover a sua posta un
idem, 1-511: per questo il villano è battezzato con tanti nomi di rustico
. in senso concreto: atto scortese, villano; ingiuria, affronto, insolenza;
crede, / te el popul tuo villano. gelli, 7-331: oh malannaggia il
-anche: maleducato, zotico, villano. trattati antichi, 116:
concreto: atto o comportamento scorretto, villano, volgare. marino, i-15
; ineducato, rozzo, zotico, villano (cfr. creato1, n. 8
? chi è? ah, quel villano non risponde; la gente bassa è pure
-anche: in modo scortese, aspro, villano; malvagiamente, duramente, sfavorevolmente.
ferrara] non fosse d'animo sì villano come vorrebbe darsi à divedere nella canzone
valente ed ultimo nel resto, / villano aiace, deponiam, su via, /
maleducataménte, avv. in modo villano e screanzato; da maleducato.
si mostra privo di buona creanza; villano, incivile; arrogante. cantoni
educato. bartolini, 1-283: il bolso villano, furbo assai, aveva capito benissimo
)... non fu mai villano senza malizia. -fatta la legge,
e astuto, benché tu sia rustico e villano bruttissimo, per la qual cosa abbiamo
,... che rappresentato avrebbe un villano più rozzo, più mal messo,
, zotico. -anche: screanzato, villano. d. bartoli, 43-1-47:
7-161: giusto è il tuo dolor, villano, / ma esso è tardo e
, iv-1-7: li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati
. deledda, iv-58: lo vedi il villano mal spuntan fiori simili alle rose
mancator di fé, crudo e villano, / ebbe in tal modo e meschini
9-94: talora ne sa più un villano colla pratica dei fiumi e de i
senza guardare se gentile uomo è o villano, povero o ricco. -dare
comportamento o modo di fare sgarbato, villano. lottini, 161: la buona
: or andiam tosto e troviam quel villano, / e gli direm come fia mal
mi cresce tra curar poco del tuo dir villano, / se l'hai biasmato che
266: gioco di mano, gioco di villano. ibidem, 270: dove
adirò, e disse: -tu se'un villano cavaliere. la rotta di roncisvalle,
, il quale era uno maragozzo, villano, sconoscente e baccalare.
il marangone, uno bastagio, ovvero un villano, troverai che per sì piccola dote
, xxxv-1-10: za non fue questo villano; / da ce 'l mondo fue pagano
/ ti recise i bei polloni / il villano mariuol! 3. che è
più che l'asin si batte dal villano, / consolati, infelice. collodi,
. testi fiorentini, 91: il quale villano, presa la cictà d'antioccia,
/ la donna altrui; ché al villano par bella / la propria, e amor
va scalzo; d'aprile, va il villano e il gentile. ibidem, 185
asciutto e aprii bagnato, beato il villano c'ha seminato... marzo molle
persona di modi rozzi e incivili; villano, pitocco; vagabondo. d
e servi. carducci, iii-14-176: un villano entra facendo gran lamento dei soldati stranieri
pavese, 2-48: pietro non era un villano come gli altri. era stato perfino
sacchetti, 195 -tit.: uno villano di francia, avendo preso uno sparviero
b. corsini, 1-62: empio villano, / libera in poter mio la dama
: disse [il prete] al villano che volentieri, per dargli manco molestia
, ignorante, insipiente, ingenuo; villano e sgarbato nel comportamento, rozzo,
tra gli altri una fiata venne uno villano materiale e grosso per vederlo. boccaccio,
, / che gentilezza è teco esser villano: / così di te come dell'altro
. f. frugoni, iv-581: il villano ingrato,... tramutando..
uomo cortese fa rimuovere la villania del villano; imperò dice che non è meglio
. forteguerri, 19-21: pare un villano / che meni il correggiato sopra il grano
e per la menda ha citato un villano. -in partic.: indennizzo che
in modo spesso strafottente, protervo, villano; chi se ne infischia di tutto
tu menti,... menzogner villano, / e te lo manterrò con questa
9-81: tu menti, disse, menzogner villano, / e te lo manterrò con
. ibidem, 178: prega il villano, il mercato è disfatto. (se
indiscreto a te improvviso annunzi / il villano sartor che, non ben pago /
cavaliere di merda, tu mi chiamasti villano pieno di peta; io te ne farò
esser amata da altrui che dal suo villano, né amando ella altrui, che né
. sozzini, 289: veniva qualche villano con una tascoccia di noci fresche con
che non sia suo, [il villano] mette il tutto a sangu'e fuoco
alquanto mi farete in questo punto parer villano, lasciando a mezzo il mangiar, che
esopo volgar., 3-87: movendosi il villano di gennaio, ch'era gran freddo
par che gli mieta, come fa il villano / la saggina o 'l panico
di silvestro, 310: antonio de villano... d'omne cosa fece
/ e tal cortese dire e tal villano / e tal parola umile e tale
: « escimi di tra'piedi, villano temerario, poltrone incappucciato ». calandra
, / dicendo a dardinel: ghiotton villano, / io ti farò smaltir qui la
xxxv-11-45: minorare se vole el cor villano, / che de lo mondo se chiama
è creduta. acqua minuta. gabba il villano; par che non piova, e
per es. la ricetta che il villano domanda al medico per guarire sùbito.
: ora è stabilito / che il villano deza aver per vieto / lo pan de
la vite tralasciata / perseguita [il villano] col curvo di saturno / dente tosando
suo modo, piglia una figliuola d'un villano. brusoni, 11: risolse d'
le muine. rettori, 64: il villano,... mentre che ha bisogno
ritorno. gli pareva di essere un villano che mena alla fiera un vitello, o
della maremma. pirandello, 5-535: un villano passa e schiaccia con le scarpacce ferrate
giorni con molto stento fatto prigione un villano in cavarzere, il quale con violenze,
indiscreto a te improvviso annunzii / il villano sartor. foscolo, iv-366: sì
, 278: una volta che uno villano... voleva andare ad arare
g. gozzi, i-23-77: il provvido villano... monda e purga /
augustea quasi il goffo aspetto di un villano di mantova pur ieri inurbato. 3
in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada, zappando,
fertile. aretino, 9-301: il villano cerca la morbidezza del terreno per seminarci
e al morire, dal gentile al villano. cornaro, 36: mi dispiaceva
4-279: a noia m'è per costume villano / che '1 morsicchiato boccon colle dita
de'cavalieri, caduto sotto i colpi del villano moschetto. -moschetto da gioco: pezzo
nel mostaccio. cornavano, 1-64: il villano... cominciò fare un siffilo
. croce, 135: il povero villano,... avendosi tutto tinto il
varchi, 23-18: è tenuto oggi villano e non galante uomo... se
. cavalca, 19-61: andando questo villano dimandando per la chiesa qual fosse costanzio
santo francesco insieme co'compagni e col villano ringraziarono iddio del miracolo mostrato.
, 35: bene t'appresento innanzi un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto
un re con panni contadineschi e un villano addobbare con vestimenti regi. buommattei,
del suo veicolo, in modo particolarmente villano e prepotente (e ha una connotazione
i-365: già già gli porta polli ogni villano / pippioni e uova e marzolini e
v.]: 'mulo! ': villano; detto altrui per ingiuria. scarfoglio
amor non fu, che mosse il cor villano. sarpi, vi-3-236: non è
contra la canzone del caro e 'l modo villano e dispettoso con che l'avete dette
ognuno aulimento / di cotal pensamento -e sì villano, / che de l'umano -suo
iv-xiv-3: toglie via la mutazione di villano padre in gentile figlio. buti, 2-798
, / quando d la pastura ven villano, / e zenzali e tavani, /
, giorno, i-45: va [il villano] col bue lento innanzi al campo
e al morire, dal gentile al villano. metastasio, 1-i-72: tu sai
liberamente. cardarelli, 158: il villano quello che dio comanda è di mettergli
le vivande. guarini, 108: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'uomo
/ infidel, traditor, duro e villano, /... / questi i
morir dovresti, falso sconoscente, / villano cieco, pigro e negligente, / che
pistoia. ammirato, 153: questo villano atto pieno di somma crudeltà toccò.
la volpaia, / ché chi dice un villano, un traditore / vuol dire che
ogni dispetto e vituperio più che altro villano. boccaccio, dee., 6-7
. proverbi toscani, 176: il villano nobilitato non conosce suo parentato.
nominar monsignor l'ufficiale 'il gran villano da le trenta coste '. tassoni
/ un spino acuto al nudo piè villano / sparse del divin sangue i boschi
nascere e al morire, dal gentile al villano: ma ne'costumi sono di differente
un, due, tre, quattro il villano, / numerandoli gridava, / i limiti
esopo volgar., 4-57: il maladetto villano... acconsente alla nostra distruzione
« maritati ». al che il villano disse: « debbio io adunque raddoppiar la
s chiaro davanzati, xix-54: villano amor fellone, / com'ave acorto
soletto; poi dico quattro parole a un villano, che mi risponde come sa e
messo ch'i'averò in prigione questo villano..., egli chiederà forse d'
'oh, oh, oh 'del villano che si sente beccare il core beccandosigli
di negri occhi, tifaone / oltraggiator villano e orribil vento; / e pregna parto-
presuntuoso, gravemente ingiurioso, offensivo, villano, moralmente o, anche, legalmente
. proverbi toscani, 220: cappello di villano, ombra di mosche (l'alterigia
che non badano sopraggiunto bruco, altro villano, dice motti e propone giuochi men
città. 'paesano ', 'villano ', * pecorone ', * bifolco
, iv-1-7: li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati
ghirardacci, 3-70: questo crudele e bestiai villano rispose loro tanto superbamente, trattandogli da
morte a tanti demeriti d'un crudelissimo villano. oddi, 1-101: oimè, che
morto / con due figliuoli da quel villano ontoso. del raggio, lxxxviii-n-638: o
, 1-13: chiami a sé il villano, ovvero castaido, e dimandilo quali
manchi / a noi terren caduchi, dal villano / morbo impio, atroce oppressi,
antica perugia, oppressa dal rio e villano governo di questo e di quel plebeio
fausto da longiano, iv-60: se è villano, sarà molto oppresso; se d'
. alamanni, 5-4-675: ove giace il villano, elegga a canto / qualch'ampia
comp. dall'imp. di orbare e villano (v.) orbazióne, sf
leopardi, iii-872: il capitolo del villano a'miei orecchi par bello e buono
orecchi. pascoli, 45: fa il villano mannelle in suo pensiero, / e
tergete / dal nobil petto torma del pugnale villano. -ombra. verga
.: chi è zotico, scioperato, villano, è stato prodotto nell'orridezza dell'
destro. faiuoli, 1-6-48: questo villano l'ho per furbo: egli è come
bell'acqua: comportarsi abitualmente in modo villano; essere intrattabili e sgarbati.
modo grossolano, volgare, rozzo, villano. dossi, 1-i-176: due gazzettieri
crescenzi volgar., 1-12: il villano, ovvero castaido del luogo ovvero il
nobiltà ed i meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato,
il proprio nome, per conto d'un villano analfabeta, e si condanna così all'
. già nell'ore d'ozio il villano / sopra una pietra batte le falci.
'), col suff. di villano, e la confronta col lat. tardo
nelle città. 'paesano ', 'villano ', 'pecorone ', *
, sm. e £. ant. villano, contadino. sercambi, 2-ii-102:
il partito / vinto avria che ad un villano / tolto avesse il palandrano. bresciani
xxxv-n-45: minorare se vole el cor villano, / che de lo mondo se
sermini, 69: a lui [al villano] parrà meritare che tu il cappuccio
gli antichi riversa aridi tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di
gatta. ibidem, 306: il villano venderà il podere, per mangiare cacio,
: noci e ane, pasto da villano; pane e noci, pasto da spose
-quando il fico serba il fico, buon villano serba il panico: v. fico1
incetta / d'un ricco saltambarco da villano, / di visco, di paniuzze,
ota è stabilito / che [il villano] deza aver per vieto / lo pan
nel porcile; / raggira i creditor'questo villano / e furfa sopra furfa ammassa e
: oca in pantano / e in selva villano. antonio di meglio, lxxxviii-n-91:
destrezza, dicendo di fare apposta il villano! pascoli, 1-390: non puoi figurare
di tuono. ibidem, 176: il villano nobilitato non conosce suo parentato.
si è partito per sue faccende un villano cognominato il giannacca. tommaseo, 3-i-24:
/ gli fece far d'esto mondo villano, /... j lassò che
., 24-15: prende [il villano] suo vincastro / e fuor le pecorelle
don ruggiero, come figlio d'un villano. p. verri, 1-ii-31: i
xxxvii-89: conte, né soldato, né villano, / che li sia dentro [
. figur. persona rozza, volgare; villano. g. gozzi, 5-81:
di ficcare / pastinache. commedia di un villano e d'una zingara, 4:
fai vista di riputarmi così egoista e villano e brutale da patteggiare d'amore su
/ e voler sempre mai viver villano! f. f. frugoni, 3-ii-116
, / a lui rispose: -cavalier villano, / che di'tu, re di
: falcon gentil e pecor 'al villano. filippo degli agazzari, 45: chi
vivono nella città. « paesano, villano, pecorone, bifolco » sono i bei
la gioia di paradiso, dove cuor villano non entrerà, né falso, né
servir sottomesso ad un genio vii e villano. segneri, ii-18: rimirate voi questo
sempre nel troppo; sie presente e del villano non ti fidare. 26
; con che dir volle che il villano doveva esser trattato con tutta la giustizia
il cacio colle pere... il villano venderò il podere, per mangiare cacio
f. giambullari, 169: 11 villano, percotendo allora leggermente il viso del
presenza / condotto dal tiranno aspro e villano, / perder doveva l'una e
ma è comica storpiatura di procuratorepronunciata da un villano). boccaccio, dee.
, v-184: dir a più d'un villano ho sentit'io, / stato in
: ballatetta, in dispetto d'ogni villano, / conta per l'universo / che
). cavalca, 19-153: lo villano, costretto di dolore, pertinacemente più
, posero la croce in collo ad un villano. g. villani, 9-158
dolcezza di detti pesci gobbi, ogni villano d'eupili ama più tosto pescar carote
., iv-1-7: li buoni erano in villano dispetto tenuti, e li malvagi onorati
dispregiano / con parlar tristo, pessimo e villano. g. contarini, lii-9-267:
iddio. cavalca, 19-153: lo villano, costretto di dolore, pertinacemente più
, 3-190: -confessa esser vinto, mal villano, pieno di peta...
cavaliere di merda, tu mi chiamasti villano pieno di peta. lippi, 6-107:
. sennini, 295: come il villano lassa il contado e alla città per
: so'gran segnore e so'tristo villano, / sogno gran ricco e poviro pezente
da bestiame. verga, 8-184: ogni villano che vuole il suo pezzo di terra
/ non fusse in tutto, o villano, di grazia / avrei che fusse sua
: son tre cose che gabbano il villano / il piacer, la credenza e il
/ e fusti sempre mai sconcio e villano. - / disse morgante:
/ ti fa credere un piccaro, un villano, / se tu non lo sowien
, volevano non meno trucidare il villano che fare un piccadiglio dell'ani
: « escimi di tra'piedi, villano temerario, poltrone incapucciato ».
. idem, 355: il mal villano, / se gli dai il piede,
carducci, iii-14-220: basso comico è il villano che, innamorato d'una delle ninfe
. -a). dial. contadino, villano (ignorante, rozzo, semplicione)
, 73: come assiso talvolta il villano / sulla porta del cheto abituro / segna
buon tempo sentii, cioè perché nel villano, in cui non è legge né pratica
proverbio si dice: acqua del mal villano, che par non piova e passa
stei l'altr'ier dietro a un villano / a predicarli 'l nome e la casata
tu, l'assai / doni al villano che non ha che il sole; /
il mare, più di noi rozzo e villano, / sanza saper perché bolle e
un membro fracidissimo / e tre volte villano, villano, villanissimo? ».
fracidissimo / e tre volte villano, villano, villanissimo? ». =
un re con panni contadineschi e un villano addobbare con vestimenti regi. magalotti,
/ nella tonda e polita aia il villano / due tauri accoppia di ben larga fronte
indiscreto a te improvviso annunzi / il villano sartor che, non ben pago /
. gozzi, 1-305: da un villano fu con un'archibusata ucciso un soldato,
p. fortini, i-115: il giovane villano, non essendosi acorto di questo scambiamento
replica: -cosa vuoi, poltron, villano? / ti pizzicali le spalle, eh
: « escimi di tra 'piedi, villano temerario, poltrone incapucciato ».
, 219: da un rustico poltron sozzo villano / sentei a dir: aspetta un
o per poltroneria; e passo per villano, come del resto sono. faldella,
e fece il popol, che è sempre villano. breve del popolo e delle compagne
nel porcile / raggira i creditori questo villano. bocchelli, 1-iii-235: quando avessero
furie, / gridò: porco, villano, e non t'aggreva / a quest'
faccio provare il mio bastone. / villano, mascalzone, / asinaccio vestito in ricche
a chi ho voluto bene, a un villano rustico, insolente, che gli puzzano
. segni, 11-131: l'uomo villano è disutile in tali conversazioni, perché
el peccatore in luogo di giusto, el villano in luogo di nobile. passavanti,
l'animale e l'uom pongo il villano. marchetti, 5-66: dal caldo,
mostrasse più ribaldo il grigi, più villano il portachiavi. = comp. dall'
, ii-248: porta invidia al semplice villano / che con il curvo aratro il terren
da caligano, xxxv-i-800: falò [il villano] vendemiare / e po el vin
: concesse malmo in libera possessione al villano e a'figliuoli di lui che poi
di nostro signore a posta di un villano. g. b. possevini, 287
dei trecentisti è meglio saporata da qualche villano... che da certi impecoriti postillatori
bisaccioni, 1-86: è proprio del villano il valersi del posto della fortuna superiore
de marzo / falò andar descalzo [il villano] / e falò podar la vigna
mercadanzie. de rosa, 562: lo villano toma là in chella poteca; lo
sendo ghiacciate tacque, convenne a un villano andare per legne, e tornando a
non baron già, né re, né villano alcuno dispregio o pregio porta che per
ecco che se le appresenta un povero villano pragliotto, per visitarla, riverirla e
locatelli, 440: si fidano di un villano che fa il simplici- sta, il
. gridò: « levamiti dinanzi, villano temerario, poltrone incappucciato ». queste
abiezione: leviamo via il pettegolezzo bugiardo villano e feroce dei iomali. bacchetti,
canzone del caro, e 'l modo villano e dispettoso con che l'avete dette
la nobiltà ed 1 meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato,
broccolo è quel che il forastiero, / villano e e o cavaliere
indiscreto a te improvviso annunzi / il villano sartor. foscolo, iv-302: ho preso
, iv- 60: se è villano, sarà molto oppresso; se d'alto
pretonzolo della scienza, e come tale villano e impertinente, non a pena pubblicata la
sale; / ma per trovare il perfido villano, / di sua fatica nulla si
primi freddi,... il buon villano / rinumerò tutti i suoi bimbi al
, iv-xix-4: che se lo figlio del villano è pur villano, e lo figlio
se lo figlio del villano è pur villano, e lo figlio fia pur figlio di
, e lo figlio fia pur figlio di villano e così fia anche villano, e
figlio di villano e così fia anche villano, e anche suo figlio, e così
procoio (con valore aggett.): villano, rozzo. rosa, 2-245:
/ e già nell'ore d'ozio il villano / sopra una pietra batte le falci
« escimi di tra 'piedi, villano temerario, poltrone incapucciato ». solaro della
s'adempié la profezia d'uno antico villano, il quale lungo tempo manzi avea
nel manico della vanga, dove il villano posa il piede per profondarla meglio.
di ben tare, tu sarai come lo villano che attende a passare il fiume tanto
; e un vento / o del villano la spietata scure / le prostende sul
dolcezza: 'oimè oimè ', come villano che si desti al pagliaio. vasari
mi accuso, mi riconosco, mi protesto villano, screanzato; e non chiedo scuse
sa la cavò protestando: - oh villano. -sostant. botta, 6-ii-61
: al suo tempo li si richiamò un villano d'un suo vicino che li avea
. ant. in modo sdegnoso o villano. guido dette colonne volgar.
, agg. ant. e letter. villano, ingiurioso, oltraggioso (un discorso
-che si comporta o si esprime in modo villano, oltraggioso. n. secchi
, disse, tu sei così villano da non dar retta ad una dama che
note al malmantile, 1-235: fu un villano il quale aveva un bellissimo campo di
che di gentil può un spirto far villano / e del divino amore il fonte
di peggio, ch'egli era pubblicano e villano gabelliere. masuccio, 108: frate
nominar monsignor l'ufficiale 'il gran villano da le trenta coste '. gelli,
ma bisogna esser solo cane, o villano... / per ch'altrimenti,
dal suo frutto gentil, che il buon villano / vien ventilando. settembrini [luciano
all'orazione, ma nervo più da villano che da cavaliere. bettinelli, 1-ii-28:
; e il sempiterno principio che il villano quello che dio comanda è di mettergli la
fuggito subito per mare, forse qualche villano avria afferrato per le coma e fatto arare
cacciare innanzi, / giusto come il villano il suo giumento, / pungolandolo come
fuggito subito per mare, forse qualche villano avria afferrato per
. f. doni, 3-131: ogni villano, come egli è punto punto grasso
un delicato una piccola pontura che un villano una spina che gli sia fitta nel piede
, / anzi pur se'crudele, anzi villano, / contra tanta beltà metter la
gli antichi riversa aridi tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di
sono a mala pena purgato dall'accusa di villano e rischio di buscarmi quella di sfacciato
stalla. giusti, 2-154: l'umil villano / la casa infiora e tien purgato
o fuori. dossi, 1-ii-909: il villano... putiva come un caprone
maleodorante. guarini, 108: o villano indiscreto ed importuno, /...
volgar., 4-172: spiritualmente per villano s'intende ciascuno peccatore el quale non solamente
che puzzavano di mercante plebeo e di villano arricchito, di minore insolente e sedizioso.
anche: atto o contegno grossolano, villano, zotico. del tufo, 357
del tufo, 357: lasciando a quel villano / che poco fa la zappa uscì
leardo rotado della razza di vetrallo, villano, ma, ardito, assai forte
-come rafforz. nelle espressioni paesano, villano quadro. faldella, 3-317:
(una persona). -anche: villano nei modi, ostinato, caparbio.
meglio e piò odia onm laido e onni villano. chiaro davanzati, 7-4: in
. lippi, 10-34: un gran villano, un uom d'età matura, /
queda / e pur dirò come io fui villano. boiardo, 1-25-39: sfavasi 'l
, poi un altro: quell'urlare villano dà buon bere. ghislanzoni, 18-33
/ un rabuffo sì fiero e sì villano / che per un pezzo, e non
mila lire ai poveri e s'ebbe un villano rabbuffo per ciò dall'assessore biliatti,
* raccèffo 'è più spiattellato e villano. = deverb. da racceffare.
. cavalca, 19-151: lo qual villano non avendo che dargli per potere campare
: « maritati ». al che il villano disse: « debbio io dunque raddoppiar
ve lo spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio. -radicchio
tono / (gli raffibbia il buon villano): / questo ch'ora io tengo
credete voi ch'io m'innamori di qualche villano o d'un vecchio rancio? guazzo
incolti. fagiuoli, 1-7-292: il villano rivestito, / il baron rannobilito,
foia. metastasio, 1-i-824: l'atto villano, il volto / non ignoto al
2-22 (i-864): sarò io così villano e perfido cavaliere che quel che liberamente
« escimi di tra 'piedi, villano temerario, poltrone incappucciato ». mazzini
, 2-48: pietro non era un villano come gli altri. era stato perfino
un rappator tracano, / un caterchio villano, / o suo parente senza coscienza!
, / che fu cagion che 'l villano è rimaso / rana dapoi con sua turbida
, 23-18: si vede manzi giungere un villano, / dal qual fa rassettar quella
rastregli. battista, vi-3-202: un riposo villano a me piace. / userò zappe
piovano arlotto, 169: ah, villano, non ti vergogni tu a venire
, / ch'or or chiamo il villano / e rattoppo lo sdrucio presto presto.
, 278: una volta che uno villano... voleva andare ad arare
xxxv-i-794: è stabilito / che il villano deza aver per vieto / lo pan de
precipue famiglie baronali d'italia ravvisa il villano che ha in uggia la memoria del
magnano, / brutto, ruvido e villano / da far recere ogni dea. baretti
/ ti recise i bei polloni / il villano mariuol! pascoli, 411: allor
(quasi donna regale maritata ad un villano), trattata dagl'ingegni de'plebei,
verona, capitò nella sua corte un villano, chiamato per nome bertoldo. c.
mena e con tal furia / il villano che il pin cade e si rende.
possente / e tant'è reissimo e villano / e tant'è malvagio e scogno-
buona repubblica il sacerdote deve orare, il villano arare e il cavalliero militare. alv
, 53: io reputo un gran villano e sedizioso colui che non s'in-
il re gli disse: -villano, villano, i'ho voglia di farti dare parecchie
, 19-39: tu ci minacci, ribaldon villano: / degli altri ci hanno lasciato
tapparienza spesso spesso inganna. / il villano è fedel: solo alle voilte /
ca certo pere; crudel forte e villano, / s'avaccio ella no è ricoverata
tovre, / perch'el [il villano] no se recovre, / fa'che
il giovane, i-276: il buon villano, cui sì rado è concesso, /
e volgarità (in partic. nell'espressione villano rifatto). - anche come ingiuria
lui venir carco d'argento / un villano riffattó, co 'l suo dire /
larghezze per un'ostentazione di magnificenza da villano rifatto. pirandello, 8-209: era
: il mio spirito non è stato sì villano che per rigidezza abbia rifiutato quello [
la mia donna? ». il villano, con voce rigogliosa e tutto pieno di
mi buttò in faccia: chetati, villano; io di rimando: se io sia
: se io sia più o meno villano di voi la faremo giudicare, ma che
a silvano, / che pur sia tanto villano / corno e'dice questo amore,
tose. ant. sgridare in modo villano, brusco; rimproverare frequentemente e insistentemente
partita / gli fece far d'esto mondo villano, / a ciò che l'alma
basse di quei suoni sconci con cui il villano manda fuori per la bocca il vento
duro. - anche: ingiuria, insulto villano. zanobi da strata [tommaseo]
uomo cortese fa rimuovere la villania del villano. antonio da ferrara, 150:
., 6 (92): « villano rincivilito! » proseguì don rodrigo:
, scostante perché arrogante, violento, villano; privo di ogni torma di cortesia
sermini, 69: tienlo [il villano] in freno e senza baldanza e
di lì a pochi giorni riede il povero villano, ritorna mora e rincavagna, rimette
che 'l cor mi tolse e di villano / lo fé gentile, a cui siate
primi freddi,... il buon villano / rinumerò tutti i suoi bimbi al
antica perugia, oppressa dal rio e villano governo di questo e di quel plebeio,
guittone, 163-6: ahi, che villano e che folle follore / fue ribellarmete
, vedendo questo né potendo ripararsi dal villano, con lusinghevoli e dolci parole si
volgar., 5-151: cominciò [il villano] a ripercuotere lo cavaliere di malo
che avrà reposto, / falò [il villano] zasere a l'ayera, /
di avere vedute le tue lettere: è villano chi te lo riporta. pratesi,
coniugale. gere che si fece da un villano ad un avvocato.
arricchito e inurbato. -villano risalito: villano rifatto. -anche sostant. e come
/ (pensando quanto il primo uom fu villano) / ch'ebbe la strada ad
ne sia ciò che imparai da un villano che, interrogato se quell'anno fosse
voce da rispondere al prete, al villano il modo di seminare i cavoli,
ambiguo. bacchetti, 2-xix-490: il villano, o furbo o sciocco, sempre
, altero; insofferente, irascibile; villano, litigioso, bisbetico, brontolone.
la nobiltà ed i meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato,
per allegria del bue ritrovato [il villano] bruciò il pagliaio. carducci,
/ a cui legato lo lasciò il villano, / con ritte orecchie e con arcata
. m. adriani, 1-281: villano... soprawegendo tempesta e pioggia corre
antichi riversa aridi tronchi / il provvido villano; or monda e purga / di
p. fortini, ii-580: trovò il villano per sorte la vesta alzata tanto forte
di una puttana avanza quella di un villano rivestito. pasquinate romane, 246:
bevuto. carducci, iii-9-157: il villano, senza badare altro, rivoltò il
è pretto gallicismo. questo modo così villano rivolta tutti. quest'azione rivolta tutte le
: quando la pioggia arriva, il villano e la roba sono già in salvo mercé
, quando lei sfoggiava il suo lusso villano e la pettinatura alla rococò.
5-314: restif che ride come un buon villano e che fescenna come un vecchio satiro
come spinoso. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la ronca
cavadenti, quando si difende contro il villano che sputa rosso e si tasta bofonchiando la
aereoplani e che era basato su vetrallo, villano, ma ardito assai, forte e quadrato
sermini, 6q: a lui [al villano] parrà meritare che tu il cappuccio
affitto. guerrazzi, 7-40: come il villano strigliando la rozza s'ingegna a farla
i. neri, 12-104: quel rozzibelligero villano / appena gli si cava di cappello
all'erba densa / pria il buon villano accomodò 'l destriero, / poscia lor preparò
la novella figura un rozzo e abbene villano. onofri, 16: sul campo il
, 16: sul campo il più rozzo villano che bada alle sue faticose mansioni è
giorni con molto stento fatto prigione un villano in cavarzere, il quale con violenze
ruminarlo. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la ronca
incominciarono a far gran romori, dicendomi villano, presuntuoso e poltroniero et altre parole
come una ruota da carro: essere villano, scortese (ed è di uso tose
il rusco, / oh! che il villano non ve lo trovi, / il
. pallavicino, 1-385: chi più del villano è 6. grossolano, ineducato. -
e astuto benché tu sia rustico e villano bruttissimo, per la qual cosa abbiamo
, le quali con -sgarbato, villano (un modo di fare, di comapparato
m'ha fatto selvaggio né rustico né villano. tasso, aminta, 150: se
è adoperato dai tintori per ne'modi villano, li ha pure ruvidi o con tutti
incolta, ignorante o anche incivile; villano, zoticone. galateo, 164:
sui strali il dio d'amor del popolo villano. d. bartoli, 4-1-164
che inurbane, più da solitario che da villano. = voce dotta, lat.
gozzi, 1-939: quant'è felice quel villano! ei deve / senza idee gigantesche
, si è partito per sue faccende un villano cognominato il giannacca. 5.
tenendone, che era un mascalzone ruvido e villano. daniello, 35: con la
sacco: proverbio nato da fatto di quel villano che levava i tordi dalla ragna e
la nobiltà ed i meriti sono predominati dal villano, dal ritroso, dall'ostinato,
, / ché non è degno un cor villano, o bella / saettatrice, che
se innocentissimo fosse stato, che 11 villano ed il fabro erano ubriachi, smemorati e
artista / sarà figliuolo o di qualche villano / o di qualche ricchissimo salmista.
1-339: con un gran saltambarco da villano / entrò al castel che poco dianzi oppresse
purpureo fiore, / salvo è da piè villano / di scorrente pastore.
dal nobil petto l'orma del pugnale villano; / e tergete da l'alma,
aulimento / di cotal pensamento -e sì villano, / che de l'umano -suo
del boia, un codino, un villano arricchito di fresco, la peggior sanguisuga
né men s'avventano, / com'un villano ad un fico sampièro. soderini,
in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada, zappando, più
esopo volgar., 5-232: quando lo villano udì che pure gli convenìa partorire,
... è veramente sciocco e villano; ma egli ha de'soldi e di
dei trecentisti è meglio saporata da qualche villano... che da certi impecoriti
conciosia cosa ch'egli sia folle o villano;... e tosto truova amici
sbalzato al comando: s'egli è villano, si sforza di far da cittadino,
, ma però ha sempre sentor di villano. 2. far rimbalzare un
: l'unico rumore era lo sbatacchiare villano dell'uscione del solaio. bechi, 2-49
gran rabbia. baretti, 1-50: h villano si voleva sbattezzare perché io vedeva la
e temibile, popolo che disprezza il villano, odia lo sbirro e massacra la spia
, per ora, apparisce un po'villano e molto sboccato. faldella, iii-79:
, tu non puoi se non essere qualche villano scalzacani. giusti, 4-u-681: eccoti
. fortini, 1-92: il giovine villano, non essendosi acorto di questo scambiamento,
. verga, 8-294: sono un villano.. non so starci sotto le
lì, vedi, ar vicolo der villano ». beltramelli, iii-1190: le nostre
4-1-176: per poco si abbia lo spirito villano e la mente scavezzata, possono inventarsi
luca pulci, i-76: o maladrin, villano, / se morte non mi fa
otterrebbe il 'pomo * dal paride più villano, ha bisogno di rinfrancarsi coll'arte e
spa- gnuolo si partì, lasciando il villano schernito, ch'aspettava in chiesa.
disprezzo; offesa, ingiuria, atto villano (anche con riferimento ad animali antropomorfi
, / sul faticoso solco canta il villano, e spera. -con riferimento
. giambullari, 9-281: lo scherzo villano... è una derisione amara
7-51: scherzi di mano scherzi da villano. 18. dimin. scherzétto
ve lo spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio: / ed
sermini, 69: a lui [al villano] parrà meritare che tu il cappuccio
persona / ch'è de scatta de villano, / che non va senza bastone /
, i-45: ancor con questi volete esser villano, a'quali, da ogni altro
e leal cavaliere a me perfido e villano così cortesemente perdoni, ti resto eternamente
circa alli schiavi questi sogliono avere del villano ma quando se ne truova alcuno che abbia
una ragna da pigliar uccelli e tordi un villano da pillercoli... e di
ed i'vidi venir un gran villano / con una mazza, e disse:
del cerusico grassi, uomo ruvido e villano e poco sciente dell'arte, lo
. pascoli, ii-233: aveva lo scimunitissimo villano senza considerazione alcuna, e forse per
, che è il vero carattere del villano. foscolo, iv-323: nella italia più
che non è degno d'un cor villano, o bella / saettatrice, che tuo
stravizio. nievo, 8-48: il villano avea figli / prodi al mangiare e albere
più nominar monsignor l'ufficiale 'il gran villano da le trenta coste'. nuovi documenti
: quei suoni sconci con cui il villano manda fuori per la bocca il vento dal
3-70: chi sarebbe di sì sconoscente e villano animo che fosse tiranno contra lui,
li fa bruni. 4. villano, scortese, rozzo, incivile.
spada, / ché tanto se'villano e sconossente, / pari non si trovarla
possente / e tant'è reissimo e villano / e tant'è malvagio e scognoscente /
, 7-182: per una stagione abondando il villano in molta grassezza d'ogni cosa che
tutta la cetera, così per un villano motto discade tutto suo onore e suo
, 1-106: dice lo conto che uno villano si dormia incontro del sole e tenea
la buona disciplina. -maleducato, villano. borgese, 1-138: ribattè la
). in modo scortese, sgarbato, villano, incivile. oldoni, v-490
, di sensibilità; sgarbato, rozzo, villano, incivile. -in partic.:
comp. dall'imp. di scorticare e villano (v.). scorticazióne
sei così doppio e scorzuto, così villano e putente, va'via. -dissimulato
buona educazione, di buona creanza; villano, arrogante, sfrontato, irriverente;
garbo e con modestia infinita, che villano molto sarebbe riputato chi offendesse, anche
? / so'scozzonato, ben che sia villano. commedia di pidinzuolo, 130:
- incivilito. -villano scozzonato: villano rifatto. de marchi, iii-1-404:
screanzataménte, aw. in modo villano, scortese, sgarbato o indisponente.
. maleducato, sgarbato, insolente, villano, che non tiene un comportamento civile
vi chieda riconosco, mi protesto villano, screanzato; e non chiedo scuse
più alle mie spese / che sia villano ed io a lui cortese. campofregoso
serva d'esempioe di scola / che un villano peccato è la gola. praga, 3-225
. e f. invar. contadino, villano (e ha valore spreg.)
: detto per dispregio a contadino o villano da poco quasi non buono ad altro che
di un angolo sagregato di quel tugurio villano. alfieri, 1-1191: o fide
seccùscio, non s'arosta / el mal villano de pigliar questa e quella; /
cenno. 12. scortese, villano, mal disposto verso gli altri;
. 7. comportamento scortese, villano; inurbanità, mancanza di riguardo.
sul mulino solitario. -sgarbato, villano (un modo di fare); scontroso
fanciullo né parendogli quello avere sembianza di villano, gli venne in mente del nepote
carducci, ii-8-267: non commetto il villano peccato di aspirare pur da lontano a
/ che non ti senta il mal vecchio villano, passione e delicatezza di stile
nonveder risposta mi averà sentenziato per un solenne villano. foscolo, xiv-204: facilmente si
sbalzato al comando: s'egli è villano, si sforza di far da cittadino,
, ma però ha sempre sentor di villano. -indizio dell'esistenza di un minerale
rimanessimaravigliato che in un povero e male allevato villano si ritrovasse seppellito tanto di buon gusto
mattina. ibidem, 178: quando il villano è a fiorentina, 27:
. lippi, 10-34: un gran villano, un uom d'età matura, /
: a questo ascende chi non è villano, / e questi gradi e simili
de le ricolte per vedere che il villano non furi più che il solito. p
atteggiamento sfacciato, insolente, maleducato, villano, superbo; che non ha scrupoli a
un po'del crudo vero, del villano reale. 4. manifestazione poco
rogherò abbattuto de la scure del rigido villano. 2. per estens.
; modo di fare brusco, scortese, villano. mazzini, 58-116:
della buona educazione; comportamento irrispettoso, villano; atteggiamento o contegno privo di garbo
: sciocco, scimunito. -maleducato, villano, scortese. biscioni [s.
, insolenza, arroganza; sgarbato, villano. - anche sostant. sacchetti,
la sua effigie, gli parve uomo villano e fellone e con traversa sguardatura il
alla finestra. teologo, è un villano ribelle che si gode a sputacchiare sciare tra
sicurtate, / salvo che non vi sia villano amore. monti, iv-354: godo
sibilo. cornazano, 1-64: il villano piegato... cominciò fare un
cattivo quadro di storia, come un onesto villano ad un signorazzo indegno. foscolo,
un signor non abita / insiem con un villano. alfieri, i-13: i parenti erano
ah, peregrino, corno fusti così villano e laido amatore! al più tristo
rifugge dai contatti umani; scorbutico, villano. petrarca, 306-5: io son
. disus. mala creanza; comportamento villano o sconveniente. cantù, 19:
farda va personastolta. 14. villano, offensivo, ingiurioso (l'atteggiamento,
, ii-2-143: sono superbo, iracondo, villano, so l'amministrazione lo
fenestra / dicendo a dardinei: « ghiotton villano, / io ti farò smaltir qui
d'un cotal vino, / severino e villano e quei dottori / smenticate averian tutte
. esopo volgar., 7-157: il villano comincia a impoverire e a smontare sì
snoda / a cui legato lo lasciò il villano, / o altrui (anche di animali
. pagliaresi, xlhi-84: tu, villano, a te preso m'avesti / ne
né anche parola che abbia un poco del villano. marino, 1-4-246: le dà
. passavanti, 262: il villano sogna l'aratro e 'bovi..
-rimanere scottato da qualcosa più che il villano dal sole d'agosto: riportarne un
risposta mi averà sentenziato per un solenne villano. f. f. frugoni,
cinzio, 1-2 (1825): il villano, vistosi dare tanto che si rimase
uomo maritato si assimiglia al bestiolo del villano, a cui mai manca la
, xxxv-ii-298: bastone fa trottiere / villano e somietrui, date come somiere a
di un messo astuto 0 di un villano ignorante di quel che ritragga e chi agli
scienzia al frate e lo costrinsero pagar il villano per il spagnuo- lo. p.
. = comp. da sopra e villano (v.). soprawìncere (
un pugno. pratesi, 5-12: il villano lo sorbò in tal maniera che il
gli dicea: « bada, frusto villano, che non mi stracci il tappeto »
: urano, che abboniva l'atto villano di uccidere il re e non si curava
sempre più tosto dello amaro e del villano che del piacevole e del gentile. lisi
. leonardo, 2-117: vedendo il villano la utilità che resultava della vite,
. leonardo, 2-117: vedendo il villano la utilità che resultava della vite,
poiché stranamente vi s'incurva sotto il villano di cirene. pezzi, lxxxix- i-252
1390, rogato da ser manno da villano, non fece menzione di nessuno di loro
lettera. mi sottometto piuttosto alla taccia di villano e screanzato a cui sono avvezzo.
ii-2-143: sono superbo, iracondo, villano, soperchiatore, fazioso, demagogo, anarchico
suoi cenci. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle / gobbe la ronca
, i-30: cosa vuoi, poltron, villano? / ti pizzican le spalle,
il freddo vince, studi il villano di spargervi argilla, la qual muta
agostino] travestito a guisa di un villano, sparpagliatosi la barba... e
f. giambullari, 169: il villano, percotendo allora leggermente il viso del principe
burchiello... faceva piangere qualche villano del casentino, quando capitava a farsi
quella mano che non mangia a spese del villano. ibidem, 179: -non
posero la croce in collo ad un villano. fontano, 330: ànimadvertendo el signor
, / un spino acuto al nudo piè villano / sparse del divin sangue i boschi
la vii plebe in piazza, mentre un villano, uno inetto, uno usuraio,
. commoverebbe ogni lettore eziandio rozzo e villano a descriverla anche in prosa spoglia d'
cotogno] son per basire, / o villano, per tua colpa: / ché
e cortesia, tanto che quando un villano riottoso vien corretto o una famiglia di
, 9-212: sempre ch'egli [il villano poltrone] esce fuor, porta l'
niuno « poltrone, giudeo, sporco né villano », perciò che...
morire, / poiché sprezzata son da quel villano. g. stampa, 26:
giovanni di meung, teologo, è un villano ribelle che si gode a sputacchiare quel
contro il -dichiarare forzatamente qualcosa. villano che sputa rosso e si tasta bofonchiando.
ve lo spolverizza, / come il villano quando fa il radicchio. l. bellini
i. neri, 1-37: o villano illustrissimo senato / l'andar contro a
/ da far pietoso un cor benché villano / e muover a sua posta un tigre
mi affibbiarono a un tipaccio, uomo villano e brutale, che per un nonnulla
avesse imperio dentro il suo animo il villano tiranneggiaménto dell'iracondia. = nome d'
: chi sarebbe di sì sconoscente e villano animo che fosse tiranno contra di lui
g. roncaglia, 1-11: tira villano, va'pe fatti tuoi. ch'