se ci fusse, non che farmi villania, non oserebbero di torcermi né anco
... gli disse una gran villania. idem, dee., 7-6 (
(72-7): se mi fosse fatta villania / dal più agevol villanel che sia
maestro alberto, 74: ricevuta la villania, quasi aggrandendosi, disse: già
né dire altrui vergogna, / né villania d'alcuno. tesoro volgar., 7-31
45: altezza d'animo non riceve villania. boccaccio, dee., 2-7
è, che diamo amorevolmente e sanza alcuna villania. boccaccio, dee., 4-8
pochetto pazienza prese, e ricevuta la villania, quasi aggrandendosi, disse: -già
disio! lacopone, 42-5: faccio grande villania de fare più demoranza: / fatta
e poi gli commosse in asprezze di villania. — per simil.
due rubaldi, i quali li diceano villania. michelangelo, 135-7: e parte
chi tu credi, e fai una gran villania a farmi questa vergogna, non avendo
dello 'nganno e disse alla fante molta villania. angiolieri, 13-5: e, s'
: di te non sia udito nulla villania, anzi avvenevole cortesia. a.
, di fare allo avversario alcuna notabil villania, onde ne rimanesse vendicato a suo
riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta,
comincia ad avere orrore del baratro di villania che abbiamo a'piedi, e non si
signori del paese, che sarebbe stata villania il recusare: invano ho messo avanti
onore a pero, ed elli mi fa villania; dogli del migliore vino ch'io
e l'altro riceve la battitura per villania, e di scherzo fanno zuffa: così
, i-63: s'io vi dico villania, perdonatemi, il mio uomo da bene
a cui tu dai, e aggiugnere villania co'meriti; che'benefici non si deono
19-59: volle assaltargli e far lor villania; / onde costor fuggir subitamente;
dall'antica villera, che vuol dire villania. questa voce in oggi è rimasa affatto
ii-98:... ne fanno villania alle donne]. mattioli [dioscoride]
giunto, cominciò a gridare e a dirgli villania, e a domandargli perch'egli era
brava: / vennegli addosso a fargli villania. lorenzo de'medici, i-310: tu
non sarebbe tornata, il bruciore della mia villania s'era ormai spento.
signori del paese, che sarebbe stata villania il recusare: invano ho messo avanti
pavese, 2-175: avevo ridotto la villania dei miei modi a una bruschezza cortese
schiatta, tramutata sotto oscuritade di tanta villania, a guisa di puttana bruttata,
e me cacciasti via: / donqua fai villania, s'tu mormori d'amore.
, le comincia a dire una gran villania, le dà due urti col calcio del-
se tu noi facessi, / sarebbe villania. iacopone, 66-26: null'è che
ch'io abbia fatta a questa crudele villania? nessuna, affatto nessuna. avvezzo a
al suo servo santo antonio, odi che villania costoro ci dicono. -acer
: dissili che s'egli seguitasse a dire villania e dare noia a'cittadini usciti o
per ch'io creda che 'n te villania / possa capere: in questa oppenione /
riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta.
. goldoni, vii-1025: sarebbe una villania portare la polverina di tela; vuol
per lo quale ella potesse fuggire che villania fatta non le fosse. 5. agostino
/ con carico d'altrui, fa villania. lorenzino, 79: in verità,
chiamare il piovano e doppo una grande villania gli disse: -voi non fate dife-
di due rubaldi, i quali li diceano villania, sputandoli talora nel viso e facendo
: talvolta bisogna dire una carta di villania a chi ti fa quello che non debba
un braccio e dissemi una carta di villania. panni, 665: detta un carta
nulla, anzi mi disse più presto villania ». varchi, 8-2-194: la
198): sempre dicendole la maggior villania che mai a cattiva femina si dicesse
(che a'modesti giudici saria paruta villania troppo immodesta) disse: « taci
grossolane e cavalleresche, nelle quali elli dicevano villania del consolo, e davano lodo e
orlando, / non mi faresti si gran villania: / tirati ad- drieto, io
se voi dicessi che io vi facessi villania. di nuovo però io non fo con
sacchetti, 106-60: e tuttavia mi di'villania, sì che io sono quella
, / acciò che non la imputi villania, / perché all'entrar resistenzia facemo,
faceano spregiare, e dire onta e villania, chiamando: ov'è il vostro
ciò son contento; / benché tua villania questo non merta; / ma per partirmi
167): questa è una gran villania a venire a quest'ora a casa
che domine cinguetta egli? mi dice villania certo. f. corsini, 2-130
qualche visita fuori del circondario, sarebbe villania e mancanza di dovere il non farla
, le comincia a dire una gran villania, le dà due urti col calcio dell'
, / se gola e carne tenta a villania / od alcun altro, adess'ha
che lo consentire è uno confessare, villania fa chi loda e chi biasima dinanzi
riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta.
dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli il modo come e'possa e
-ch'or non pare? / orgoglio e villania l'ave conquisa / e misa -a
ch'io m'abbia a comportar tanta villania. celimi 1-104 (243): facevo
/ e 'n sè con'trova alcuna villania, / e'con be'motti fa creder
e'la piglia per lui, e dice villania a me: cosi vuol ella ire
che lo consentire è uno confessare, villania fa chi loda e chi biasima dinanzi
rubaldi, i quali li diceano villania, sputandoli talora nel viso e
riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta, sì
per lo tuo iddio non mi dir villania. / di grazia, il nome tuo
, / per star cortese e fuggir villania. iacopone, 11-5: segnore, non
tanto so stato engrato e pieno de villania / pun fine a la vita mia,
contumèlia, sf. ingiuria, oltraggio, villania, improperio; vituperio rivolto direttamente
, perché questi tali, faccendo la villania, si reputano maggiori degli altri.
lentini, ii-60: chi è temente fugge villania / e per coverta tal fa cortesia
di difesa, il quale deve una gran villania, e non so perché tu mi t'
. dante, conv., i-ii-n: villania fa chi loda, o chi biasima
a dir a la sua donna estrema villania e quasi fu per correrle con le dita
papi e i traditori e dir loro villania e pestarli. 2. ant.
di vostra lingua, e non dite villania d'altrui; imperò che villania non è
non dite villania d'altrui; imperò che villania non è altro, che villaneggiare se
de l'uomo cortese fa rimuovere la villania del villano. pulci, 4-46:
il segno dell'educazione nobile; la villania è propria di un'anima sciocca e
lentini, ii-60: chi è temente fugge villania / e per coverta tal fa cortesia
vi priego... non dite villania d'altrui. paolo da certaldo, 351
*: e però non dire mai villania a persona, ché meno costa a starsi
costa a starsi cheto ch'a dire villania al suo vicino o a l'amico o
, / acciò che non la imputi villania, / perché all'entrar resistenzia facemo,
chiamare il piovano e doppo una grande villania gli disse [ecc.]. bisticci
vegio cresciere e salire / mateza e villania e falsitate, / ed ancora senno
due rubaldi, i quali li diceano villania, sputandoli talora nel viso e facendo
che io m'abbia a comportare tanta villania; ma io farò, che avanti
dì de perdonanza / a chi dice villania. -per simil. e al figur
. dante, conv., i-11-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi
, 18-313: per la verità, grande villania è cantar dinanzi a dio con la
non rispondere sarebbe ora modestia falsa e villania vera. fogazzaro, 4-51: il mio
vostra appresso di me che la sua villania. g. bentivoglio, 4-188: da
diletta e eo t'ho morto a villania. = voce dotta, lat
, 80-42: parlar de tale amor fo villania, / diota me conosco en teologia
mi pareva assai giusta cagione di dirgli villania. tasso, 6-90: scopre il disegno
le più vituperose parole e la maggior villania che mai ad alcun ghiotton si dicesse.
cavalca, ii-20: non direbbono pur villania ad un garzone, non che dico
non è spinto dall'altro: dalla quàl villania son tanto lontani, che in cambio
dalle sue terre, a noi fa villania. storia di stefano, 3-8: colui
, difetto; scortesia, sgarberia, villania; indegnità, ingiustizia. galileo,
. scortesia; mancanza di cortesia; villania. boiardo, 1-28-39: io vincerò
con gentilezza da chi le volea far villania. alfieri, 1-1078: quel personaggio
seco menar quel dolente, / e fargli villania di sua persona ». bibbiena,
vita fore? / ahi morte, villania fai e peccato, / che sì m'
e cortese ch'io gastico / di villania 'l mio core. chiaro davanzali, 580
. offesa grave, oltraggio, ingiuria, villania; scherno, insolenza fatta per mancanza
simintendi, 3-179: lo pastore dice villania a costoro; e seguitandole con aspro assalimento
alcuna cosa, il fine era dirsi villania con parole piene d'oltraggio e vitupero.
/ perch'è di chi la fa la villania. boccaccio, vii-162: gli uccelli
, ma solamente che si parta da villania e da disumana negligenzia. = comp
. tesauro, 2-i-92: una maggior villania, ch'ella ricevè dalla vecchia ribalda
avea nome samai, che li dicea villania e laidura quantunque sapea. savonarola,
, quel dolente, / e fargli villania di sua persona, / e strascinava quella
gambe. ariosto, 35-70: tua villania / non vo'che men cortese far mi
ramaricaro e dolfonsi colli loro amici della villania che il re di troia avea lor fatta
, / sempre ci gridi e dica villania. grazzini, 2-64: avendole còlte
tanti testi, ma mi ficco a dir villania. magalotti, 1-166: io non
del divino amore. quando tu dì'villania a uno ebrio non se ne cura,
femina ebriosa, ira grande; e villania e sozzura di colei non si ricoprirae.
varchi, v-44: 'svillaneggiare'o 'dir villania, minacciare, oltreggiare 'e 'sopraffare'
cadavere stranamente enfiato. d'annunzio, villania che 'l presto giovanni gli avea mandato a
, / acciò che non la imputi villania, / perché all'entrar resistenzia facemo.
: tegnendosi i grandi forte gravati della villania ed espulsione de'loro priori, e volentieri
dante, conv., i-ii-n: villania fa chi loda o che biasima dinanzi
faccenda, / non si scapiglia a dirti villania, / dandoti un pezzo d'asino
, gridasse com'una bestia, dicesse villania,... che solo questa
, i quali riprendere a prima faccia è villania: però con dolci favole e parabole
. dante, conv., i-ii-n: villania fa chi loda o chi biasima
che veggio crescere e salire / mattezza e villania e falsitate. bartolomeo da s.
facci falsa grazia, né ti dica villania. boccaccio, i-80: ma, oimé
dicendo: la mia fancèlla mi dice villania: ella m'ha colta baldanza adosso:
uscire di questo bagno, sanza alcuna villania. bibbia volgar., i-85: il
.. disse a frate ginepro molta villania, chiamandolo fantastico e stolto. machiavelli
quasi in fino all'occhio, dicendoli villania. dante, inf., 25-2:
/ se gola e carne tenta a villania / od alcun altro, adess'ha on
: di rado in germe gentile alligna villania, e rade volte avvenne che da seme
comportamento avventato, sconsiderato o stolto; villania. terino, xvii-189-16: all'amor
uscire di questo bagno, sanza alcuna villania. dante, par., 12-62:
): disse al fortarrigo una grandissima villania... minacciandolo di farlo impiccar
quando cinghys cane udìo la grande villania che 'l presto giovanni gli avea mandato a
ricciardo ingannata, volle gridare e dirgli villania. boiardo, 1-10-38: il primo
chiama strupo, quando l'uomo fa villania ad alcuna vergine, e se è
): mi cacciò via con assai villania, dicendomi che io l'avevo fradicia
chiome, che tu le mie cum tanta villania hai coronate. -bastoncello, bacchetta
1... i ò fatto villania / giusta mie possa a quel giglio
non darei una frulla di tutta la villania che mi ha detto. domenichi,
lentini, 16: chi è tementi -fugge villania. chiaro davanzali, xi-93: pére
, 54: certo l'amore fa gran villania, / che no distringe te,
in alcun modo coperto a quella sua villania..., gabbandomi di loro scrissi
, / cominciò a dire a colui villania: / la prima cosa, che 'l
m. cecchi, 1-i-127: ecco la villania. / ve'bei gatti frugati che
disleale / e far vendetta d'ogni villania. -scherz. gentiluomo per procuratore
le più vituperose parole e la maggior villania che mai ad alcun ghiotton si dicesse
parola fra loro di grande ingiuria e villania, che significa infedeli. tommaseo,
in ginocchióne ti chiedo perdono della mia villania. boine, i-26: nel tempo dell'
non vedrai, / gli avrei fatto villania. g. b. adriani, 1-i-440
la grinta, il cipiglio, la villania e la prepotenza a imitazione del cafone
capace di volerlo giuntare le aveva detto villania. de roberto, 72: era stato
croce di dio / ch'io le dirò villania come a trecca. pulci,
non potem; però perdona, / se villania nostra giustizia tieni. bibbia volgar.
verso di lui con ingratitudine, con villania, con ostilità. grazzini,
i quali riprendere a prima faccia è villania: però con dolci favole e parabole
ingegno. -sgarbatezza di contegno, villania; grossolanità di modi, comportamento volgare
caduta in tanta grossolanità, in tanta villania, in una così assoluta criminale mancanza
, / e non gl'ho fatto alcuna villania, / e vuoimi intu 'l codaccio
davanzali, iv-26: se voi par villania / da me voi ricepere / lo parlare
fu fatta, un dì, molta villania ed onta tale, che non la
igli occhi vostri voi comportiate che tanta villania sia fatta a cavalier forestieri. intelligenza
modestia (o, anche, con villania, senza rispetto, sfacciatamente).
: gli disse... immodestamente villania, e più immodestamente lo minacciò.
. sfacciataggine, mancanza di rispetto, villania. caro, 12-ii-183: [il
, 154: il garzone cominciò a dire villania allo abate e dire li pareva impazzato
., 1-29: incominciò a dir villania, e chiamarlo ipocrito e impostore.
, i-109: meco ha usato tal villania ch'io sono stata astretta ad imprigionarlo.
, / acciò che non la imputi villania, / perché all'entrar resistenzia facemo
detta onestamente in poche parole la maggior villania del mondo. cicerchia, xliii-345:
loro incagni ti, che si dicevano ogni villania. pavese, 5-119: l'emilia
gli spagnuoli meritamente con ogni sorte di villania incaricarono colui che moriva. b.
collera e che non m'incaricaste di villania senza cagione; bella cosa per mia
de la figliuola, cominciò a dirgli villania e minacciarlo. baldi, 60: ardio
e spesso spesso per tal cagione diceva loro villania, e, maledicendogli di buon cuore
3. che deriva o è segno di villania, di grossolanità, di sgarbatezza.
d'un'aspra ingiuria e di gran villania. leggenda aurea volgar., 1019:
la tua lettera è una sciocchezza e una villania indegna di te. cassola, 2-420
ero montato in vagone un po'irritato della villania e indiscrezione di quel signore. bocchelli
a fare alcuno omicidio o a dire villania a persona o a fare alcun'altra ingiuria
ogni forma di società la maligna irrisione la villania d'insulto la maldicenza la infamazióne la
. cavalca, ii-148: quanto la villania è detta dinanzi a più gente, tanto
aretino, ii-234: veramente la villania, la presunzione, la ignoranza e
al loro padre ogni 'ngiuria e ogni villania potessino, quanta pena credi ne portassi
altro che un ingiuriar destramente e senza villania. di costanzo, 1-332: incominciò
ha cerco a me di far gran villania. / l'hai innugellita tu, tristo
o deriva da sgarbatezza, scortesia, villania; inopportuno, sconveniente (un discorso
, lxxxiii-592: ch'l'aio facta la villania nascusamente / e molto inordenatamente: /
sm. ant. dispetto, scortesia, villania. bruno, 2-25:
, arroganza; che contiene sfacciataggine, villania, imprudenza; scortese, insultante,
accusasser, con detti / pieni di villania, / l'alta insolenza mia. lubrano
grave, soperchieria); insulto, villania; contumelia; offesa, oltraggio, ingiuria
, xxxv-n-356: se no fatate, fate villania, / però ch'io dubbio non
libertà vuol dire esser villano, ell'è villania; non v'è intrinsechezza di parentela
feconda, e partorisce l'avidità, la villania, l'avarizia, l'inumanità.
di scortesia, insulto, ingiuria; villania. guicciardini, v-315: per le
. che rivela grossolanità, rozzezza, villania, scarsa educazione, indiscrezione (una
dire, ti danneggiò, ti fece villania ed ingiuria. 8. con
me a rimproverarmi d'importunità e di villania. -seguito da un'apposizione o
si può fare a colui che dice villania come a mostrare di non curarsi.
delli rammarican- tisi che era fatto lor villania, subito mandò e principi loro insieme
lentini, 54: certo amore fa gran villania, / che non distringe te
con seco, e sforzolla e fecele villania. e la mattina rimordendolo la coscienza
nome samai, che li dicea villania e laidura. somma de'vizi e delle
nentia / e. dde gintilitate in villania / e. dde gran largitate '
lui e prendi altro amatore, fai villania. seneca volgar., 2-30: tornò
m. cecchi, 19-31: i farei villania a torti il lato. tarchetti,
(i-167): questa è una gran villania a venire a quest'ora a casa
pensate voi che sì leggera / fussemi villania dire o fare; / sì fora ben
le più vituperose parole e la maggior villania. girone il cortese volgar., io
, 26: quando alcuno dice di te villania, pensa per che modo e'
di molte persone onorate, li dice villania. marino, ii-37: io mi risolvo
sia pur romantico o liberale, a dar villania e calunnia ai grandi ingegni. bocchelli
sua usata / in dir di me villania ed oltragio. latini, i-154: io
le più vituperose parole e la maggior villania che mai ad alcun ghiotton si
: la donna disse lui: -tua villania / non vo'che men cortese far
/ lun- giando a sé peccato e villania. onesto da bologna, lxv4- 11
che il brancaccio gli avesse fatto questa villania, pensando che egli era macchiaiuolo.
, 58-59: o lengua macellaia a dicer villania, / remproperar vergogne con granne blasfemia
, / perché saccio di te dir villania. boccaccio, dee., 4-3 (
color che si stiman maggioranza / far altrui villania. marinella, 30: la beltà
i-29: destatolo, li disse la maggior villania che si dicesse mai ad un uomo
. in senso concreto: atto scortese; villania, sgarberia. goldoni, vii-1045
con la copia degli ossequi la malcreata villania di dianzi. nievo, 1-103: mi
, grossolanità di tratto; malcreanza, villania. ojetti, iii-510: francia
. contegno screanzato, atteggiamento ineducato; villania, sgarbatezza. allegri, 225:
rumore. 8. scortesia, villania, mancanza di riguardo; violazione di
una norma di comportamento; sgarbatezza, villania. monti, iii-340: di'ad
: destatolo, li disse la maggior villania che si dicesse mai ad un uomo
voluto mangiare e mi hanno detto la maggior villania del mondo, minacciandomi e dicendo che
che si fosse la cagione, o villania che lo sparviero ricevesse e altro,
amicis, xii-350: c'è chi nella villania raggiunge il sublime: chi sta seduto
e cominciògli a dire la più empia villania che mai si dicesse: e volentieri gli
, e gli ho detto una gran villania, e fui quasi al punto di manometterlo
.. promettere e non mantenere è villania. = voce dotta, dall'
maschia, che si faceva perdonare la villania. -per estens. che manifesta qualità
e disse: « tu hai veduto quanta villania questa mattic- ciuola ha ditto a te
è matto furioso e forse le farà villania. ariosto, 1-2: dirò d'orlando
e matta, che 'l vuole dir villania a questo e quello, e poi
una sua cotale amorevolezza, gli faceva villania, la medicava con doni e favori segnalati
de l'uomo cortese fa rimuovere la villania del villano; imperò dice che non è
quello che da'ditti preti avea ricevuto di villania. nacchio, xvii-325-4: amico mio
82-14: tu però mi dispregi, e villania / mi dice assai la tua bocca
nel cospetto del padre continua menzione della villania ricevuta dai francesi e questa così odiosa
d'usar sì villan male / solo cui villania pare e menzogna. dante, conv
, e partorisce l'avidità, la villania, l'avarizia, l'inumanità,
figur. in malo modo, con grande villania. boccaccio, 9-52: donde m'
. guittone, iv-6: orgoglio e villania l'ave conquisa / e misa -
le scuole mezzane, non potrebbe senza villania esser ricusato. carducci, ii-15-89:
lo invidiassono e facessogli ogni ingiuria e villania. savonarola, 7-ii-350: e'sono.
sottoposto dicesse a rettore... alcuna villania o parole che li tornassero in
comportamento sgarbato; scortesia, malgarbo, villania. bresciani, 1-ii-554: t'ho
che veggio crescere e salire / mattezza e villania e falsitate. novellino, vi-145:
montato in vagone un po'irritato della villania e indiscrezione di quel signore. d'
e con parole mordaci al prossimo fa villania... è obligato a domandare
il motto, non sarebbe motto ma villania. g. bargagli, 203: non
gentilezza e il mordere come il cane villania. algarotti, 1-x-317: né minore studio
contra cristo tanto mormorare e dire tanta villania a costui, lo quale per cristo è
che non gli piacesse di non dirmi villania. berni, 285: ad ercole
oltre all'avermi detto di gran villania, m'ha anco dato di gran mostaccioni
tanto so'stato engrato / pieno de villania. dante, par., 14-23:
avea fatta era suta solamente in dire villania a'pisani e in mostrare loro il
e non curava a chi ella dicesse villania. pagliaresi, xliii-130: eran giovan
il motto, non sarebbe motto ma villania. combattimento di orlando e ferraù,
che il brancaccio gli avesse fatto questa villania, pensando che egli era macchiaiuolo,
disleale / e far vendetta d'ogni villania. tasso, i-44: la francia,
in modo non ti abbino a. ffare villania. guicciardini, 13-ix-141: a me
alcuno si levava ne rispondeva con qualche villania. bruni, i-129: cortese
dante, conv., i-11-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi
, ma solamente che si parta da villania e da disumana negligenzia. d'este
aretino, iv-5-162: verrete iscordandovi della villania che le mie negligenzie sono ite usando
lei [della leggiadria], ché villania / far mi parria / si ria ch'
ma solamente che si parta da villania e da disumana negligenzia. cavalca, vii-122
dire: « questa è una gran villania ». r. borghini, 2-66:
desse per lo quale ella potesse fuggire che villania fatta non le fosse. sacchetti,
cavalca, ii-20: non direbbono pur villania ad un garzone, non che dico
'mperadore -che uomo vecchio dicesse così grande villania, che fosse così nudo di senno
nel cospetto del padre continua menzione della villania ricevuta dai francesi; e questa così
iacopone, 1-3-180: cetto s'encomenzar la villania, / la 'mpietate e la
lippomano, lii-6-284: stimano grande offesa e villania quando un invitato non beve. carducci
/ io non ti voglio per mia villania. dante, inf., 9-8:
/ come a colei che d'ogni villania / odo che sei dotata e d'
alcuno si levava ne rispondeva con qualche villania. g. gozzi, 1-1: non
non son per dirvi oltraggio, / villania o dispregio. cavalca, iii-239: cristo
d'alcuna cosa, il fine era dirsi villania con parole piene d'oltraggio e vitupero
sdrucciolato a poco a poco, di villania e ingiuria etc. -in partic.
a chi cerca di saperlo non dicono villania '. e questo è un isocolo.
ometto che ci e venuti a dir villania in casa nostra? ». galileo,
guido cavalcanti dice con un motto onestamente villania a certi cavalier fiorentini li quali soprappreso
e uno die le fue fatta molta villania e onta tale che non la potea sofferire
[ingiustizia] si è a fare villania in alcuna persona, e questa si chiama
non son per dirvi oltraggio, / villania o dispregio, / ma faccione oratoro e
come a colei che d'ogni villania / odo che sei dotata e d'ogni
or non pare? / orgoglio e villania l'ave conquisa, / e misa -a
quelli de la compagnia fossero parole di villania l'uno contra l'altro, li capitani
eletto a padrona, non ti parrebbe far villania? b. segni, 11-174:
orgoglio prese una donna palermitana per farle villania. l. donato, lii-6-423
toccati, / rispondon con obbrobrio e villania. -promessa. testi sangimignanesi
del doppio avuto trionfo e parendogli gran villania se no 'l guidardonava, il mandò a
xxx-65: non tacerò di lei, ché villania / far mi parria / sì ria
vane... cominciò a dirgli villania, non solamente chia mandolo
perché non partecipavano dell'avarizia e della villania degli altri capitani delle due parti.
tanti volumi. piovene, 7-75: nessuna villania per i vecchi scrittori che, anche
delraltre nazioni, a grande vergongnia e villania. = dal fr. ant.
, / ché sassi non gli faccin villania. v. borghini, 6-iii-28: veggonsene
avesse potuto fare senza traccia di pazza villania. -abietto, mostruoso.
detto fuco diceva al re delle pecchie villania. m. adriani, 3-4-313:
chiama strupo, quando l'uomo fa villania ad alcuna vergine, e se è
zannoni, 5-23: andate a dire per villania agli uomini di grossa pasta e di
, 5-23: andate a dire per villania agli uomini di grossa pasta e di pelo
lettere tue. bembo, iii-479: villania mi parea fare a torlo da'suoi pensieri
sarebbe chi a così liberale uomo pensasse villania. idem, dee., 8-4 (
: il signor curato fa una gran villania, e io gli parlo fuor dei denti
dalla moglie e da'parenti, dicendogli villania. serafino aquilano, 82: l'aurea
dinci: il signor curato fa una gran villania, e io gli parlo fuor dei
ginocchione, e chie- segli perdonanza della villania ch'ella gli avea detto per la
[i giudei] però di dirgli villania e di bestemiarlo. guarini, lxv-142:
non ti pesa fare / fallimento o villania? chiaro davanzati, li-19: pesami e
gelosia, cattivo maritaggio, / querele, villania, tormento e biasmo / nel letto
i papi e i traditori e dir loro villania e pestarli. vittorini, 5-224:
ii-184: restoron poi sì con villania, / che cagion tra lor fu di
/ il giusto e fargli e dirgli villania. documenti visconti-sforzo, ii-419: ho bene
pensate voi che sì leggera / fussemi villania dire o fare; / sì fora ben
cuore un rimorso, la piaga di una villania commessa in passato, aumenti la coscienza
alcuno si levava ne rispondeva con qualche villania. canaldo, 131: fido custode de'
fece dormir con seco e sforzolla e fecele villania. paolo da certaldo, 344:
e'la piglia per lui e dice villania a me. fanfani, uso tose.
costoro sempre è possente a fare altrui villania, debole a sostenere, pigra ad
nachere / che sopra 'l male mi dice villania / questo buccon pien tutto di piuachere
escono a ringraziare i plaudenti è una villania tangarica. -scherz. carducci
ar ricco la limosina e egli dice villania e chiamagli poltroni. marsilio ficino,
viso / ed a se stesso dicea villania: / perché non t'ha colei
violentemente offensiva; ingiuria, insolenza, villania. ramusio, iii-199: morto che
lo sopporta. -espressione ingiuriosa, villania. s. giovanni crisostomo volgar.
ripararsi dalla polvere... sarebbe una villania portare la 'polverina'di tela;
ma incontrati certi popoleschi che dissero loro villania,... il cardinale.
storici. svevo, 8-666: « quanta villania in quella posa » esclamava il letterato
costoro sempre è possente a fare altrui villania, debole a sostenere, pigra ad ubbidire
servigio vostro, che m'aveste a dir villania? cantù, 308: potenzinterra:
alla quale fu fatta un dì molta villania e onta tale che non la poteo
... in risposta gli disse tanta villania che poverino lui se si avesse dovuto
comincia ad avere orrore del baratro di villania che abbiamo a'piedi,..
castigassi quel soldato che aveva fatto tanta villania a dio et alla leggie sua. pulci
non fecero agli ambasciatori vio- enza e villania. marsilio da padova volgar., ii-4-13
presente / c'ha meritato la tua villania. lamenti storici, 111-340: la
con seco e sforzolla e fecele villania. e la mattina rimordendolo la coscienza
, 256: promettere e non mantenere è villania... promettere è una cosa
va dietro fin a sera a dirmi villania. leopardi, 870: bitone e cleobi
la faccia con prosciutto grasso, la quale villania 1'infiammò sì forte che non poteva
5. ant. ingiuria, offesa, villania. fra giordano [tommaseo]:
vorrei che 'l ricusare paresse ingratitudine e villania. ghislanzoni, 16-177: se voi vi
, 2-4-60: non potendo soffrire si gran villania e sì puerile scioccnezza di trasformare un
gran leggiadria; / mai dimostrando nulla villania, / al pu guarini
stantinopoli, ed e'cominciarono a dire villania alla figliuola dello 'mperadore e al marito
trarlo a partito ragionevole; a me parve villania, e mi punsi. f.
corrono, / e'si fa quasi villania a pugnerli. marini, i-253: postisi
dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli il modo come e'possa
né con- dennato per questo o fattagli villania alcuna. b. fioretti, 2-5-216
di leo più sicura, / di villania fuor, pura, / di piacimento e
]: percosso ricevesse la mercé della villania della sua putidissima lingua. alberti,
ptuosa e matta, ché 'l vole dir villania a questo e quello: e poi
quistionare, / né anche per ricever villania. bonfaaio, 1-160: allora si cominciarono
brava e gli fa ingiuria o dice villania, questi tace e sofferisce. bacchetti,
sogliono comunemente trattarsi con arroganza, con villania e quasi con rabbia.
consolatore poeta e contra illustri donne gridato villania, claudio, ch'era censore,
ragiona? » / colui rispose sanza villania: / « sappi che questa è la
(i-iv-700): messer, voi fate villania a non farmi ragione e non volermi
è stato offensione, con impeto e con villania. e, volendo mutare il suggetto
/ né dire altrui vergogna, / né villania d'alcuno. garzo, 22:
, salvo la rudezza, anzi la villania della forma. quel che è certo
chiaro davanzati, iv-24: se voi par villania / da me voi ricepere / lo
, / non ten già mai che faccia villania: / chi serve non diletta soverchianza
reni. -questo tramontanaccio gli ha fatto villania. -avere qualcosa nelle reni:
fica quasi infino all'occhio, dicendoli villania. messere bran- cadoria il vidde;
mie leggerissime; io commisi una gran villania non replicandovi neppure un verso. scusatemi;
, / acciò che non la imputi villania, / perché all'entrar resistenzia facemo.
conservando l'amare / umilemente, sanza villania. 2. intr. astenersi
alla moglie] far mai più alcuna villania, che quasi dubito per questa casone dio
bibbia volgar., vi-42: non dire villania del re di nascoso e non biastemare
tutte aretino, 20-331: mi disse una villania de le buone,... né
se a nessuno fusse fatto ingiuria o villania o forza,... e si
relevati, / preser iesù con molta villania. -con riferimento a una pianta
madre] le disse la più rilevata villania che mai si dicesse a cattiva femmina.
. apostrofe risentita e oltraggiosa; offesa, villania. bencivenni, 4-73: sono alcune
, anche, sarcastico; improperio, villania; derisione, scherno. giamboni,
altre nazioni, a grande vergongnia e villania. 7. difetto, fallo
, 58-60: o lengua macellaia a dicer villania, / remproperar vergogne con granne blasfemia
questo non cura rimpropèrio, strazio o villania. andrea da barberino, 1-62:
me a rimproverarmi d'importunità e di villania. moretti, i-441: egli sentiva un
ed abbracciare, / rimossa ciascun'altra villania. dante, conv., iv-xxv-2
de l'uomo cortese fa rimuovere la villania del villano. antonio da ferrara, 150
, 265: rincacciare, schernire, dir villania. = comp. dai pref.
, avrebbe detta alla moglie una gran villania cosi rinchiuso come era. pananti,
ammirative. 7. che nasce da villania e arroganza o anche rozzezza e spiacevolezza
, / straluni gli occhi, dica villania. marino, 1-12-16: fronte ha severa
255: a un suo nipote fu detto villania da un taverniere, laonde egli se
[al figlio]... gran villania, chiamandolo bastardo, disubidente; e
seco, gli dava da rodere con tanta villania che, scesomi da dosso rinegando il
pur ripensandosi che da lui era la villania incominciata, seco stesso disse di volere
sente riscaldar suo ingegno per sì atroce villania. -diventare preda di un vizio
però che sempre tribolava giob con molta villania e rimproverio. anarea da barberino,
a voi non sia / ritratto a villania -per sospetto. a. manetti, 2-8
ché non respondi a colui che tanta villania ti dice? boccaccio, dee.,
.. in risposta gli disse tanta villania che poverino lui se si avesse dovuto trovar
a voi non sia / ritratto a villania - per sospetto. 17.
osasse tendare el dito a fare una villania. cavalca, 9-8: si spogliò e
. comportarsi con rozzezza, brutalità, villania. f. f. frugoni
animo, di carattere; brutalità, villania di modi; volgarità di costumi.
, sapete, e mi disse tanta villania: ch'io sono juna strega,
ne andava lieto. -maleducazione, villania (e il comportamento che ne deriva
ruido parer di tener questo affare a gran villania. butti, 239: quasi tutte
assediati da valente, per fargli onta e villania, 10 chiamavano sabaiario. =
che beggio crescere e salire / mattezza e villania e falsitate. chiaro davanzati, 108-1
: non son per dirvi oltraggio, / villania o dispregio, / ma faccione oratoro
di leo più sicura, / di villania fuor, pura, / di piacimento e
fica quasi infino all'occhio, dicendoli villania. messere brancadoria il vidde; seppeli
lentini, 54: certo amore fa gran villania, / che non distringe te,
me a rimproverarmi d'importunità e di villania: essa tuttavia proseguiva ed io sbandiva
uomo che se fussi facto loro alcuna villania noi lo sbarberemo per sempre. guicciardini,
. cesari, 7-220: -tu fai villania all'amico a non tenere le mani
l'iracundia l'arà sbottoneggiato e dettogli villania, si punisca con la pena della
sbròbrio, sm. tose. sgarbo, villania. p. petrocchi [s
tra quelli de la compagnia fossero parole di villania l'uno contra l'altro, li
aretino, 20-196: e tu a dirgli villania, scapigliandoli con la sicurtà che essi
,... sdegnata per la villania fattale,... se ne corse
prosumptuosa e matta, che 'l vole dir villania a questo e quello: e poi
carducci, iii19- 67: mi pare villania e scempiezza inframmetter chiose e sentenze al
cotali »; e quasi le volle dire villania. lauro, 2-70: lasciando queste
che di darle qualche schiaffo e dirle grandissima villania. giuglaris, 1-26: ad uno
ragazzo o con qualche ribaldo e diragli villania, quanto credi el re l'avessi per
certe parole alle quali non c'è villania che non dicano. moravia, 21-358:
o lettore, / ch'è sciocchezza e villania / lo schernire altrui dei danni /
umano sangue. gentilezza scitica: villania, scortesia. metastasio, 1-v-9
dimonia, né infamia né schemi né villania; e nell'ultimo non temette l'
si è voluto male e fatto ingiuria e villania. ottimo, i-497: fu gerì
fa mai impunemente. 5. villania, scortesia. cieco, 12-33:
suo distretto. mazzei, ii-105: la villania e oltraggio v'ha fatto, con
di scortese. scortesìa, sf. villania, inciviltà di modi; totale mancanza
. 2. rozzezza, maleducazione, villania (e gli atti o il comportamento
canza di riguardo, un'impertinenza, una villania. che pende alla stiticità,
... / gran- ne faccio villania / a non voler te secutare. sedacino
e cominciò a dirgli una grandissima villania. pasqualigo, 368: sono stato astretto
mi sono alienato con la mia salvatichézza e villania anche quelle poche che avevo. marchesa
la semplice denunzia di colui a cui la villania fosse detta o fatta. boccaccio,
alberti, iii-218: sdegno sempre sente di villania. solo ilvillano animo serba sdegno, perché
servidore, / ionon ti voglio per mia villania; / ma quando fosse in servigio
un trist'uomo, e fai gran villania, / stando a cavallo, un altro
che era in sull'arme non gli facessi villania. citolini, 465: sforzare il
, si sfrenano a dire parole di villania. s. bernardino da siena, 2-i-614
me frugato / con ogni sfrontatezza e villania. svevo, 6-35: veda se non
tose. maleducazione, mal- creanza, villania. -in senso concreto: atto o
ha'il torto a dirmi villania; 'non sine quare o cuium pe-
o occasionalmente in maniera scortese, con villania, insolenza, arroganza; sgarbato,
6. improntato a rozzezza, scortesia, villania (una frase, una risposta,
fattore posamente vestisse, nondimeno spesso le diceva villania. dell'opera. promemoria in volgare
tu lo sprezzi e che tu gli dica villania quando tu il chiami per lo suo
3-88: quando cinghin rane udìo la grande villania che 'l preste gianni gli aveva mandata
molta simonia / de sfrenato talento e villania. ulloa [guevara], iv-33:
meco, sporta la bocca avean a dir villania: sì fatue e soavi criature trattando
sicorea, mandogli una damigella per diregli villania. boccaccio, viii-1-137: molte volte gli
volsero entrare in casa sua, dicendoli villania e minacciandolo d'amazarlo, se elli
brava e gli fa ingiuria o dice villania, questi tace e sofferisce. caro
, cominciò a gridare e a dirgli villania, perché egli era stato tanto a tornare
-garbo da somaro-, scortesia, villania. soma, perché la donna non
e trovandogli quaranta, cominciò a dirgli villania. marino, 2-i-213: altri vuol che
sordidetta senza sordidezza, o pungente senza villania. segneri, ii-80: chi reputate più
, 1-535: camillo, ei mi direbbe villania, / e così perderei la sorte mia
a voi non sia / ritratto a villania -per sospetto. compagni, 3-29: dentro
im sua usata / in dir di me villania ed oltragio. bartolomeo da s.
igli occhi vostri voi comportiate che tanta villania sia fatta a cavalier forestieri. c.
per consiglio di frenesia, una gran villania; ed egli, per il sperato tradimento
... esso disse la maggior villania che mai a uomo fosse detta,
, / for questo che tuttor è villania. ser gorello, 845: lor consigli
altro li venia dietro e diceali molta villania e molto lo spregiava; e quelli non
tesauro e via, / granne fo villania averte sì sprezata. laude cortonesi, 1-i-221
la pena se t'è stata detta villania, e non vuoi che si paghi la
abbia ricevuta alcuna ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile. -sfarzo
di me a rimproverarmi d'importunità e di villania. gozzano, ii-138: non vivo
, sf. tose. sgarberia, villania, scherzo grave e sconsiderato.
incominciare a dolersi della ingratitudine e della villania di violante, che, servita da lei
abbia ricevuta alcuna ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile... faranne
chiama strupo, quando l'uomo fa villania ad alcuna vergine, e se è per
di vero, le dirà la più sucida villania del mondo. -che è
d'un asino, con la qual villania più se stesso che 'l figliuolo oltraggiava
: alla quale fu fatta un dì molta villania e onta tale che non la poteo
patecchio, xxxv-i-587: contra dona parlar villania; / bel mancar quand eu non
gente. / eran scognoscenti / cum villania temanta. b. giambullari, iii-439:
a ringraziare i plaudenti, è una villania tangarica. = deriv. da
. mmi / fu fatto per tardanza villania! » poesie anonime, v-334-4: mia
pigioni, un dì ricevette da lui molta villania. guido delle colonne volgar.,
se tu noi facessi, / sarebbe villania. novellino, xxviii-858: io vegno de
, 16: chi è tementi - fugge villania. -in relazione con una prop.
, egli avrebbe detta alla moglie una gran villania. ariosto, 7-25: teme di
sangue testicolare, per dirle una finissima villania. costo, 1-59: il buon paggio
sua gloria, la si convertì in villania, secondo il testimonio della scrittura. machiavelli
/ né mai trovato in lei fu villania, / ma tutta cortesia, tutto
un braccio e dissemi una carta di villania: « tu non vuoi restare..
gravare su qualcuno come conseguen villania dello scriverti in due pezzi di foglio differenti
, xxxv-ii-356: se no fatate, fate villania, / però ch'io dubbio non
a braveggiare contra di me e dirmi villania. della casa, iv-273: colui
: caccio via le maschere con la villania di ser vincenzo toscaneggiante; mi piacerebbe
terrestre. cesari, 7-218: tu fai villania all'amico a non tenere le mani
reni. -questo tramontanaccio gli ha fatto villania. g. gozzi, i-27-27: io
/ sì che la resistenza trapassi in villania. -evolversi in una diversa forma
l'abbominazione solamente de'nostri passò ogni villania. landino, io7: certo pare non
a alessandro e forse alla donna fatta villania. beicari, 1-19: essendo un giorno
tangiulier turbatissimo disse al fortarrigo una grandissima villania. ovidio volgar., 6-533:
disse giovanni cora. -che rivela villania, rozzezza di modi, maleducazione (
la colpa a lui e a dirgli villania di ciò che contro alla donna diceva.
aretino, 20-201: lamentandosi de la villania che gli faresti, ti metteria in
/ né dire altrui vergogna, / né villania d'alcuno. dante, inf,
im sua usata / in dir di me villania ed oltragio. dante, purg.
a voler fare un valente, convien fargli villania. ibidem, 168: l'asino
tanti testi, ma mi ficco a dir villania. lucini, 4-33: è
non ti vanagloriare nella ingiuria e nella villania del padre tuo; però ch'ella non
veggio crescere e salire / mattezza e villania e falsitate. boccaccio, dee.
l'uomo, lo qual ode mal volentieri villania d'altrui, non lascia mormorare,
... dir si suole per villania a colui, che molta copia di vivande
. offesa grave, oltraggio, ingiuria, villania e anche scherno, insolenza fatta per
, quanti vermocani le manda, dicendo villania de la sua madonna porca. 3
ant. commettere una scortesia, una villania; parlare, comportarsi in modo scortese
, sf. espressione sgarbata, scortese; villania. fucini, 144:
voglienti: / chi è tementi -fugge villania. boiardo, 1-21-35: sempre parlai
/ e lui me oltraggia con tal villania, / che adoprar mi convien quel che
/ d'altra cagione, e non da villania, / a farmiuanto allor tu mi facesti
giuntarvi la grinta, il cipiglio, la villania e la prepotenza a imitazione del cafone
, lxiii-60: chi ben fa non usa villania, / né follia -comporta sofferenza.
. dante, conv., i-ii-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi
potem; però perdona, / se villania nostra giustizia tieni. ariosto, vi-241:
, lii-6-284: stimano grande offesa e villania quando un invitato non beve. goldoni,
, / e non renderlo poscia è villania. giusti, i-155: io commisi una
, i-155: io commisi una gran villania non replicandovi neppure un verso. c.
, / di fuor faccendo ogni gran villania. b. davanzati, i-342: dalle
in errore; / non pensai maidi farti villania, / ma ben d'essere fidele al
me noia... contra dona parlar villania. novellino, vi-105: un altro
altro li venia dietro e diceali molta villania e molto lo pregiava; e quelli non
troiolo di diomede nella battaglia, diconsi villania e ultimamente troiolo è da achille ucciso.
l'uomo, lo qual ode mal volentieri villania d'altrui, non lascia mormorare,
mi pareva assai giusta cagione di dirgli villania. galileo, 1-1-61: a quante
alcuno si levava ne rispondeva con qualche villania. panni, 571: quantunque io mi
de la comedia, avendo rappresentata non villania, ma cosa da far ridere.
o fatto avea dal re ricevuta la villania, impedito dalla abbondanza delle lagrime non
5. locuz. - fare villania a qualcuno: colpirlo, ferirlo (
rotelle, / ché 'sassi non gli faccin villania. -fare villania a una donna
non gli faccin villania. -fare villania a una donna: usarle violenza carnale.
vedendo che i compagni le volevano fare villania, tolsila loro per forza. pulci,
impudico, che fu intromesso a farle villania. 6. prov.
buono uomo non sa patire né fare villania. proverbi toscani, 163: a voler
voler fare un valente, convien fargli villania. ibidem, 256: promettere e non
, 256: promettere e non mantenere è villania. 7. dimin.
(72-7): se mi fosse fatta villania; / dal più agevol villanel che
stia, / ma villano è chi usa villania. non fu mai villano senza malizia
meno non fecero agli ambasciatori violenza e villania, e mandarono l'esercito loro contra
/ nom son per dirvi oltragio, / villania o dispregio, / ma facione oratoro
dante, conv., i-ii-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi
che si gli dica: né tu a villania che te si faccia. b.
che seco aveva fatto, cominciò a dirgli villania, non solamente chiamandolo zoppo sciancato,
zannoni, 5-23: andate a dire per villania agli uomini di grossa pasta e di
dicendogli, in presenza di molti, villania. -mostrare il volto-, rivelare
5. offesa; sgarbo, villania. -tratto caratteristico, peculiare, in
né dir pur zuppa, nonché far villania ad alcuno o stare in sui convenevoli
. bifolcàggine, sf. rozzezza, villania, zoticaggine. = deriv.
inclinazione alla brutalità, allaviolenza, alla villania. savinio, 22-58: non
contadinata, sf. comportamentoscortese, villania, cafonata. faldella, 22-105