, / nimico d'ogni inerte e viver vile. pulci, 2-20: le camere
la quale soffera l'uomo di portare vile abito. dante, inf, 10-
non mirabile, e così dico della vile e della dubbiosa e della oscura.
/ a quel nuovo campion, che vile è tamquam / un coniglio ammalato, e
con una frusta in mano assassinare, o vile pedantuccio, i poveri deretani de'letterati
qual che ella si sia o cara o vile, che tanto vostra possiate tenere,
non puote; ma quanto più è vile al mondo, cotanto è più prezioso
esso giaceva sfigurato ed esanime nel più vile angolo della casa: là, raggruppato
de lui se rasciona, / con vile zona te lega d'amore. chiaro
ed alla potenza del re per esser femminella vile, abbietta e di minuta gente.
la quale non vuole essere frivola né vile, perciocché gli uditori non vi badano,
monta l'omo in signoria / folle, vile e seng'ogne bontade. guicciardini,
] non è una marmaglia ragunaticcia di gente vile e plebeia. algarotti, i-v-293:
, meschino (l'animo); vile, spregevole, indegno (un comportamento
rotta fra 'sassi, è così vile, di nessun conto; egli è da
-per estens.: polvere di metallo vile, inferiore all'oro. jacopone
di alcuna serritudine o cosa laida o vile che gli convenga soffrire, che non
che la suppellettile del vescovo dovesse esser vile e povera. -elencare.
persona giudicato non corretto, disonesto o vile; riprensione severa, rimostranza per un
impiastro alle italiche doglie » è metafora vile. e quell'altra « tesser la
non posso apprezzare quel che mi rende vile e mi getta sotto il mio rango.
tra costoro / ciaschedun, dal più vile e più volgare / bagaglion al più
si rannicchia. -mostrarsi pavido, vile. pescatore, 16: se 'l
-cuore di rapa: animo pavido, vile. salvini, 39-v-150: appresso omero
cieca lussuria, e prezzo allor non vile / eran le ghiande e le castagne elette
/ piccolo; in veste aisusata e vile. / ma e'parlò così soavemente,
/ e fugge onne altro inetto studio vile, / corno ratto a le cose
che fosti già guerrier sì prode, / vile or sei tanto che ti lasci il
rappiccinita; e però l'hanno a vile. mamiani, 4-296: quella frase rimbombante
o veramente ci pare partito animoso o vile. carletti, 258: la fortuna
/ e metterve l'ingrato, avaro e vile / imperador re de buemme carlo,
raschi ribeca o colascione / con ansia vile in popolosi spiazzi. 7.
avevano gli animi degradati ed i sentimenti di vile rassegnazione, come i popoli soggetti ai
su'gentil coraggio / sì che rasembra vile a chi ciò guarda. dante, vita
sapete.. » mormorò feronti più vile, più basso, sentendo il suo corpo
-poco sonante, in quanto coniato in lega vile. nievo, 1-330: quel rauco
buonarroti il giovane, 9-212: vile è 'l riposo / e da per
non vile. carducci, iii-4-23: pensoso il padre
chiamavano aquitani, uomini al presente di vile nome e di moltissima licenza nelle vittorie.
reai veste, esser menato attorno col vile e volgar abito di persia. tasso,
fra voi: / la nostra patria è vile. -assol. (in relazione con
/ la potenza d'amor recarsi a vile. d. bartoli, 14-1-n: d
recare, o dotto ismenio, a vile / ch'ai tuo sepolcro intorno / queste
non è se non una cosaccia tanto vile, tanto schifosa, da farci recere le
continuo reclusa in casa e peggio che vile serva la tenea. sbarbaro, 1-6$:
et unquam redere / me ancipite per vile trascuragine? 9. intr.
perche la giustizia non è cosa sì vile che si abbia a dar 'gratis et
d'avere, / e lo malvagio e vile esser manente, / rengnare a benenanza
, ii-92: a te, non vile e non fallace amico, / la verità
[amore] regna / om che sia vile non vi può servire / a donna
in obbligo d'aveme ogni altra a vile. n. villani, 2-276: perché
sua professione di uomo religioso era tenuta a vile dalle genti del mare, che hanno
265: salga pure quanto sa un animo vile in alto, che sempre riterrà seco
che prende l'affetto nella creatura più vile di lui. aretino, v-i-
e cielo, / inutil vetro e vile / fia, se di colpa il velo
[amore] rema / om che sia vile non vi può servire / a donna
, nuove maniere; chi come uomo vile lo vuol dare alle verghe, chi come
gioberti, 4-2-443: l'amore è vile se si scompagna dall'affetto del cuore
: me poga spregare e tenere me vile / e in reu mortale non poga cadire
. admette a sé ogn'uno, per vile et abietto che sia, e con
volger la faccia verso colui, per vile o povero che sia, con chi
arave mandado il so fijolo in cussi vile cosa, corno è la femena,
non temere di nulla; egli è vile ed infame, e non oserà zittire.
l'armonia della frottola, per esser vile componimento, possa agguagliarsi agli accenti de'
avranno conosciuto, attribuirà l'indegnazione non vile che questi miei scritti respirano. cattaneo
resupina. 4. figur. vile, ignavo, servile. -anche: passivo
: don tempesta, che noi tiene a vile, / disse: io 'l vo'
per le quali l'asino non è sì vile animale come comunemente si crede, ma
senso morale, spregevole, miserabile, vile e, anche, subdola, infida.
accogliendo ad essa villani e uomini di vile condizione,... chiamolli mirmidoni,
piede della milizia fa più abbietta e vile. i ribaldi nel medio evo erano
sempre il buono in tristezza, il vile in festa / sempre e il ribaldo.
scordato di lui. 18. vile, spregevole; ripugnante, ributtante (un
, / e brutto e tristo e vile e da niente, / rustico rio rapace
raschi ribeca o colascione / con ansia vile in popolosi spiazzi, / levando miti
, le stelle, / se con servaggio vile avesser tutti / la terra a circondar
ribellione che noi lanciavamo contro la àgrizia vile che da troppo tempo condannava l'arte ita-
ribevute, / alla salute del mio vile cuore! = comp. dal
vescovao che tuta la contrà e le vile guastava. buti, 2-504: giove,
dallo sdegno della retta coscienza per quella vile e ricattatoria soperchieria, fu restituita a
grande abundanza / fana l'orno ch'è vile esser valente. giamboni, 8-ii-210:
sottile; / riprovando 'l giudicio falso e vile / di quei che voglion che di
] per interposti umidi tratti / dal vile stagno al ricco argento. -carico
amicizia ai lor propria volontà, tenere a vile quel che voi dovevate desiderare e con
], 17-31: ora ecco come vile persona fu ricercata dal demonio a tentare
arbori o nelle caverne o in alcun vile ricetto, per ischifare il caldo del sole
: un che sia intenzionalmente ed intensivamente vile anco è un vescicone, ricetto delle
a scrivere a me, che sono una vile femi- nuccia ed una miserabile peccatrice.
... come è debole, vile, spregevole la creatura falsa, riconosciuta
bile questo peccato, quando la stessa cosa vile si descrive apertamente col proprio vocabolo senza
anima gentile / ch'ogni altro piacer vile / seminar mi fa. boccaccio,
ricordanti contro la commedia improvvisa per un vile interesse, io potrò bene darmi l'
resistere con tutte le proprie forze; vile, codardo. -anche: prossimo a
., 569: malvagio cavaliere, vile, codardo e ricredente, ove hai tu
bosco, guidato da lui, la vile sepoltura cierca. albertano volgar.,
procurator di cappadocia giulio peligno, d'animo vile, corpo ridicolo, egualmente dispregevole.
prima tragedia 'aiace mastigoforo': circostanza vile non meno che ridicolosa; più acconcio
, 2-5-139: la satira deriva da origine vile, malevola e ridicolosa. -allegro
udite e lette da me intorno alla vile e dispetta condizione de'mortali. machiavelli
. leopardi, iii-215: odio la vile prudenza che ci agghiaccia e lega e rende
palese a tal ridutto / che manco vile il fango era e la rena. magalotti
-adibire un edificio a un uso vile, offensivo della dignità e della sacralità
. -anche: dedicarsi a un'attività vile, spregevole, disonesta o, anche,
empia, che sia leggieri e vile e sottile, acciò che per lo riempimento
8-208: oh, come sei sbiancato; vile! (ci si riera). pavese
, sì si rifarae il mondo di vile schiatta de'villani in luogo di tanti mancanti
gentile, / che lasciar riputarmi un uomo vile ». -con litote: accettare
ancora la rifiutata e del tutto per vile scacciata dalle loro scritture aremmo a quella
delle vecchie stoffe, delle pagode della più vile porcellana, la più parte rifiuti e
iii]..., dopo il vile rifiuto d'augustulo.., veste sempre
, il quale riformerà il corpo nostro vile, assomigliandolo al corpo della sua chiarezza
quelli che hanno anco el cor basso e vile, operano solo per mercé e per
ha usurpato il suo posto! è un vile usurpatore! » e si allontanava di
vie ci sono larghe, perocché è luogo vile e rigittato e molti corrono per quelle
; / indi riguardo il viver mio sì vile / e si dolente. settembrini [
1-i-93: bulgaro principalmente fu riguardato qual vile adulatore. alfieri, iii-1-58: hawi
s. paolo che pare che reputi vile e lordo lo sangue di cristo in
/ ond'ogn'altro mi parve oscuro e vile. 8. che si manifesta in
dio di singulare grazia il quale è vile e aggetto a questo mondo. s
cerca di novo rimacchiarsi / nel fango vile, e poi, macchiato, farsi
alcuni addirittura belli, vanno a prezzo vile. bacchetti, 1-iii-543: luca..
/ agli occhi altrui veggen- domi sì vile, / e da michel più volte rimbrottata
città. capuana, 3-8: diventava vile al suono di quella voce che lo rimescolava
/ se la soccorri, e a vile anco non scenda / se ti rimetti alla
coraggio disperato, ed è ora paura vile e molle. e fu grido ad assalire
« riprovando 'l giu- dicio falso e vile », ove si promette ancora di riprovare
matrone rimpettite di questo secolo giudicato ben vile). tozzi, iv- 248:
abbiate a male, / perché sia vile e non vaglia una succiola; / nascondo
lotti] intendimento non saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno
]: non saprebbe mai disprezzare il vile e rozzo volto del misterioso sileno di
forza, per ambizioso ripicco, sulla vile miseria della sua carne. sbarbaro, 5-22
ii-419: macrino, essendo il più vile di tutti l'imperadori, molto studioe di
rintoppo esaltato il furbo, prevalente il vile, promosso pignorante. -in funzione di
pianti e fastidio. poerio, 2-170: vile ludibrio e preda dolorosa / di misere
osavano essere intere perch'egli era squisitissimamente vile e riteneva della natura plebea, senza
, lo consiglio de le quali è vile, ma in molte si truova buono con-
al peccato; basso, cattivo, vile (un pensiero, un desiderio).
periodo di tempo); misero, vile (una condizione, un'età).
/ con sanguinosa falce, in atto vile, / al fratei vostro, a voi
xxxv-ii-574: me veggendo sì venuto a vile, / si mosse el segnorii -come messaggio
amore di virtù non guarda mai cosa vile né trista, anzi dimora sempre in cose
se la cucci- mglia è cara o vile. -ripescare il manico: pagare
figur. carducci, iii-1-508: questo vile or la mano riporge / dunque al
di cristo, io, che sono una vile femmina, presumessi di fare cotale benedizione
loro e in repro- vazione di loro vile e falsa opinione e in dottrina e in
: erope appena / teco sorpresa fu, vile ripudio / ebbe dal sire, benché
, e'non fia repugnato / da gente vile e sanza alcun valore, / ma
'asino risalito'dicesi per ingiuria ad uomo vile e di povera condizione, venuto in
. d'annunzio, ii-186: al vile trema lo stinco / nello schiniere di
satiro liberata) aveva poscia con macchia vile d'infamia tornata in rischio. manzoni,
sol risento i moti / d'un timor vile e non imparo ancora / fra tante
vergognata / agli occhi altrui veggendomi sì vile, / e da michel più volte rimbrottata
di dottrina... chiama atto vile e proprio di animo vile l'obbedire,
. chiama atto vile e proprio di animo vile l'obbedire, e 'l signoreggiare,
vana cosa, quanto misera, quanto vile sia li mondani onori con tanta stanzia
se dal mio stato assai misero e vile / per le tue man resurgo, /
altamente, / ch'io divenisse per temenza vile; / ma tratterò del suo stato
respetto de la quale ogni altra è vile. ottimo, i-590: appella quello
niquitoso. g. villani, iv-n-97: vile perisce chi a viltà s'appoggia,
alla mensa reale fra 'convitati un vile banchettante, non guernito da fimbrie e
altre volte però mi hai risposto. vile, a me? vile, a me
hai risposto. vile, a me? vile, a me? che ti ho
chiesto, io, perché sia un vile? montale, 2-37: poi vennero
siena, v- 155: io vile schiava, che son posta nel campo ove
/ tu mai d'un uom ben vile uno dio fatto. d. bartoli,
, / sì gran signore in luoco tanto vile, / e come sta ristretto ne
, i-267: sorgo da stato così vile e così vergognoso e così miserabile, e
tommaseo, 3-i-228: egli era squisitissimamente vile, e riteneva della natura plebea,
che prende l'affetto nella creatura più vile di lui, così per lo secondo cioè
: egli [il tentatore] ne diventa vile, e perde l'ardire, e
cristiana. manzoni, ii-1-75: stanca del vile ossequio, la terra a lui ritorni
fatto che, s'io d'un vile ribaldo nato fossi, mi faria subitamente ritornare
sciocco, sempre avaro e ritorto o vile o spietato, e, potendo, feroce
chiamare a ritroso / tal ch'è vile e noioso / col nome di valore,
l'ingiustizia è sempre turpe, bassa, vile, spregevole, tendono a ricondurci alla
di niccolò v per donna di nascita vile e povera a segno che facesse la rivenditora
la riverenza della sua disciplina non doventi vile. dominici, 4-141: quando mi partii
verde. i persiani lo hanno a vile, e sì lo portano nelle scarpe;
chi dice che è questa un'opra vile / pigli di pere cotte a dar
il corpo / vi rivolgevi in abito sì vile. ventura rosetti, i-159: poneti
, 2-7: io per me scuro e vile / son; lasso, e 'l
alla mostruosa tirannide della moltitudine la più vile e crudele. l'aurora, ii-470
, volubile, venale, ingrata, vile coi padre, sfrontata col figlio,
: di più robuste imprese, / vile, rifiuto il peso. 22.
che 'l roco mio dir non sembre vile / a le nove faconde, alme sorelle
ii-229: nacqui in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la
genitore, / cui turba di scroccon vile e importuna / le costole rodeva a
purpuri gare si è una vile cosa e abietta e dispetta persona: roffia
, / tanto più sempre per natura è vile. = var. aferetica di
e d'affanni e tradimenti, / vile umana grandezza, io t'abbandono.
lo prezo del fructo nasca da questo vile e piccolo campo. -per simil
con alquanti rossellini, uom matto e vile. 3. legno del corbezzolo.
egli è possibile che uno sia codardo e vile ma non traditore, e per lo
dalla qual rovina fu morta assai gente vile, che stava calcata sotto ed intorno
xx-vi-117: appresso tutti / negletto e vile e in rozzi panni involto, /
'l rubino appo loro è rozzo e vile. -sottoposto alle sole prime fasi
, volgare. chiabrera, i-ul-316: vile di stato infra i miglior negletto,
mal tessuti 'discorsi'dono troppo ignobile e vile potranno a ragion parere. giuseppe di
pascolarle, ma bensì rubacchiarsi il lor vile pascolo? -portare via i risparmi
/ già consumato il ghiaccio pigro e vile. caro, 3-889: tre volte /
vasta bensì, ma vecchia, inferma e vile / ca dente monarchia /
l'uomo e come egli è mai vile quando non gli si porge opportunità di salire
russa. brignole sale, 5-299: vile cortigiano a custodir i russa
a le mane de omini rusticali e di vile condizione. b. corsini, 1-4
xxxix-i-285: guarda che gente rusticana e vile / sparger cercava il sangue mio gentile!
/ - proprio di persona del volgo; vile. 1. nelli, iii-258
/ or da rustico amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son presa
/ per sua grandezza, di tenermi a vile. / ma tu, stico apparecchio
a me, che son rustico e vile. catzelu [guevara], ii-255:
magnificenza, anzi pare luogo rustico e vile. c. i. frugoni, i-b-160
/ e fuge la cosa rustica e vile, / e questo per modo di comedìa
135-3: un buon uomo, servendo un vile saccardo con uno dono d'una piccola
, ben saccente sermonando, / lo vile prò'e la noia gioiosa.
: l'uomo... è molto vile e molto lordo in sua concezione,
, armò tutti i saccomanni e gente vile del campo. spandugino, 165:
sacconi. -figur. quanto è vile e di poco pregio. iacopone,
la mia cognizione, / come so vile nato e pieno peccato. / de sopre
crusca]: non avea altro ch'un vile sac- concello di paglia. meditazione sulla
ond'ora il maggio m'è spiacente e vile. marino, i-469: là ardeva
e non già perché a guisa di vile artefice vendesse a prezzo le lodi, sacrificando
un posto di scabra fatica, di vile emolumento e di nessuna migliore speranza.
in ogni modo esso libro non è né vile né ingeneroso, e fu scritto con
ridurre il bersaglio e il sadismo al vile vento, già l'occhieggiavano come se
bono per non gli saggiare in cosa si vile. f. f. frugoni,
. pellico, 2-440: non più il vile saio di pescatore cinge i lombi del
padre, / cui né brama o timor vile / impedisce i brevi sonni.
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man di
nate alme dai lacci / d'un vile ozio sciorriansi; e di novelli / o
altre ho fatte / malvagità: son vile al tuo cospetto; / salva il parto
costui la ricchezza abbonda, ma il vile sangue gli è a vergogna. fiori di
uom gentile, / e trae di loco vile / uom che altier si fa per
spine, sanguinato e sputacchiato, di poipora vile vestito, con la canna in mano
che vestimenta: d'una brutta e vile pellicella, tutta sanguinosa. cavalca,
volgar., 1-1-184: mario, uomo vile e di bassa gente, crudele e
, in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada, zappando,
desideri. luigini, xlv-232: non in vile e sozzo, ma in gentile e
, che ce li dimanda, per una vile e sporca soddisfazione che ce n'è
. leopardi, 1-78: allor, vile e feroce, / serse per l'elle-
, 3-130: gli hammerfestini disdegnano la vile pietra di cui hanno dovizia, la verde
, con a'fazón nu da le vile, a magnare de bon pan, de
obedienzia. questa insupportabile, desdegnosa e vile sarcina repugna a ciascuno aito e degno
a niuno perdona et entra in ogni vile materia. castelvetro, 8-1-145: 1
'scopri l'uomo, dalli al vile, fuori l'ipocrita'che pareva assolutamente
scilla. oliva, 159: seme sì vile d'apparenza satollò qualsiasi ingordigia di popolaccio
fiamma, 1-145: era in villa fatto vile, stando sempre nel fango, come
/ e ne le mie ti mostri tanto vile / ch'io m'era mossa a fin
fiori. egneri, i-714: vile nell'aspetto è l'issopo, ma vigoroso
civettuole, lei... si reputava vile e bruttissima. de amicis, xii-329
diletti d'aver queste cose, tu, vile, sei debitore d'una cosa vile
vile, sei debitore d'una cosa vile, e se ti diletti di darle,
nel processo di sua querela si mostrò vile e sbigottito. longo, xviii-3-263:
comunemente l'origine da gente povera e vile. goldoni, x-955: i sbirri già
minchione; sciocco ed anche poltrone; vile; timido ». sbisciare, intr
. cavalca, ii-41: hanno a vile e in orrore gl'infermi e dveri
un manto infascia un corpo, ancorché vile, ma non iscabbia un animo, se
1-366: te fa minor d'ogni più vile ancella / tua turpe fiamma: appien
7-345: ecco sam-piero che diede una vile scafa e reti stracciate, ma e'diede
dell'oro, puoi tu così riputare vile l'uno come l'altro? filarete,
, pesce popo lare e vile. viani, 13-161: l'acque si
laude con abbondanza di perpetuo vituperio diventerei vile. 25. approfittare di una
pone le piante, scalpitando la loro vile condizione e dispregiando, sopra la vanità
tu sì ti lasci ingannare a uno vile pescatore e a uno scalvato e rinnegato.
malmantile, 5-54: 'scalzagatto': uomo vile, guidone. l. bellini, i-104
arti belle infinite che sono tenute a vile, come gli scalpellini che lavorano alle
non vò... perir qual vile in campo, / ma per disperazion pigliar
. astolfi, 1-61: sdegnando quel vile essercizio [del vasaio], per fuggire
secolo... prende il povero, vile et orrido abito delli frati dello scapuccino
né de tal senno fibre; / vile me sento ne le cose libre, /
ii-148: quest'abito sì povero e sì vile / in che lo vedi involto è
per le scarpette, idest per una vile cosa, perché tu hai apprezzato più
xviii-3-932: in oggi lo scarpinello più vile contrasterebbe l'onore della sua arte con
presente sì breve, sì scarso, sì vile e, privandosene per amor di dio
spesa nel vivere, vestiva un abito vile, abietto e lordo, e faceva la
mantenne e s'am- miliora, ché vile prò'e negligente vaccio e scarso largo fa
, vergato col nero inchiostro in un vile scartafaccio ove erano annotati i nomi di coloro
sguardi; / e se non parti affatto vile e inetto, / mandalo a un
il difensore] fare contrabatteria, vile o di irrigazione e di ingegneria idraulica,
'scegliticcio': la parte peggiore e più vile delle cose scelte. palazzeschi [in lacerba
maestro alberto, 99: nullo è che vile con ragion stimiate, / se non
malvagio perseguitato o ammazzato: inutile, vile, scellerato conforto. montano, 145
lo sentiremo ». -debole, vile. - anche sostant. francesco da
ogn'altra lode scema / e fosca e vile a suo fregio sarebbe.
viva forza, per ambizioso ripicco, sulla vile miseria della sua carne. pavese,
che la necessità di lotta contro la vile quanto vessatona dominazione nazifascista si fa sempre
non peccherebbe: ciò sono la materia vile, l'operazione sozza, l'uscita
, 121: da questo popol meccanico e vile / che appena può schermirsi da'pidocchi
/ or da rustico amor, da vile amante, / da rozzo pastorei son
: veggendolo i fanciulli in abito disusato e vile, sì gli facevano schemi e molte
del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man di
/ e, ogn'altro paragon stimando vile, / prende con la natura illustre
fu pastor né fiera / cne di lui vile e dappoco / non si fesse scherzo
18. figur. abbassarsi a una condizione vile, degradante, umiliante. biffi
non rispondeva, « tu sei un vile! » schiaffai sul viso di quell'altro
seguendo la sua solita linea di condotta vile non saprà certo evitarci quest'ultimo schiaffo
, per il creditore, di tutta la vile masticata in quei tre o quattro giorni
bassa, oscura, povera, servile, vile schiatta: nato da famiglia modesta,
siena, ii-287: se una, di vile ischiatta e povera persona, si maritasse
, se tu sapessi la inutile e vile e schiavesca vita mia. -che
ben corto, coprendosi con una grossa e vile schiavina. marino, xii-535: le
tradiscione, / et a guisa d'un vile schiavoné / vendeo cristo e fecelo tormentare
il poeta comico possa schifare il parlar vile, menando per lo più in alco
, schifando el mio giudicio siccome di vile. compagni, 1-19: tanta baldanza
chiamata / e da'ricchi schifata come vile, 7 troppo se''n tua
, / schifevolmente ogn'altra tengo a vile. -con litote: in modo
peccaminosa; azione o comportamento perverso, vile, disonesto, vergognoso, crudele,
, per umazione o per un comportamento vile, disonesto o peccaminoso, per una
non riguarda né pon pensiero a cose vile né quelle degne, sì che dimostra
con la scopa. -miserevole, vile; di nessun valore o importanza.
a me non riesce di spiegare la vile e detestata introduzzione di gente tanto indegna
schifoserìa, sf. azione abietta e vile. slataper, 1-75: parlavano
voglie sodisfatte. 2. azione vile, spregevole. pavese, 8-168:
. v.]: 'schiumabrodo': cuoco vile. = comp. dall'imp
/ a lui piacer non poteo cosa vile, / giovene schivo e vergognoso in atto
per non bruttarlo de'schizzi della sua vile e sciagurata condizione, onde da capo
3. privo di senso morale; vile, corrotto, disonesto, malvagio,
i frati. goldoni, xiii-110: per vile diletto, uom sciagurato, / un'
ne'giovani, o marcirà in ozio vile ed ignobile o sarà in laide e biasimevoli
gli sta il basso conto e la maniera vile in cui sono avuti e colla quale
. fagiuoli, xiv-23: il secol vile e sciatto / che di chi studia
e gonfiati i demoni) tengano a vile. garimberto, 1-183: abbiamo discorso dell'
c'è la turba italiana, il volgo vile degli antichi vecchi e de'nuovi giovani
: quello sio- co, pugillanimo, vile, / che pensò fare sì fatto riparo
nate alme dai lacci / d'un vile ozio sciorriansi; e di novelli / o
verde. i persiani lo hanno a vile e sì lo portano nelle scarpe; lo
raggio / de la vostra virtù qual nebbia vile / sparve del crudo scita il fiero
lieve scoglio / di questa trista carne vile e frale. -aspetto esteriore di
scolorita, / sempre più fredda e vile, / la mia povera vita / muore
frontone', com'egli dice, uno scrittoraccio vile e da nulla, si sia scomodato
che sono ancora carnali e fievoli per la vile e per = nome d'agente
dolse alquanto, / chiamando l'opra sua vile e proterva, / poi che di
andrea da barberino, i-280: per una vile fe- mina non dovea rifiutare uno sì
mazzini, iv-6-268: questo nostro orribile vile governo, sebbene si prepari a seguirci
con gran confidenza in dio, conoscendovi vile e abbietta e l'istesso nichilo. f
tu di'ch'i'sono sconoscente e vile. -in relazione con un compì,
lei. -privo di valore, vile. dottori, 3-29: piega il
si sconviene in dosso a un uomo vile oro o argento, / che le pancaccie
e duro e per scoprire che non in vile e sozzo, ma in gentile e
pisa. baldini, 12-145: un vile scherano del misogino marganorre ha fatto loro
, oltre la credenza d'ogn'uno) vile e di te stesso scordevole riputato.
restiamo in mezzo ai rifiuti della vita vile. scorie di male scorie? ecco un
mi fanno girare e girare in una vile giostra a due paoli. -relegato
pareva. tasso, 6-37: anima vile, / che ancor ne le vittorie infame
l'anima gentile / ch'ogni altro piacer vile / sembrar mi fa. cicerchia,
]: 'scrafare': disprezzare, tenere a vile. e dell'uso vivente senese;
: noi, scribacchiatoli di mestiere, razza vile, non avendo nulla di vero o
scricciolo. 3. uomo pavido e vile. lippi, 11-29: non temete
dovessero schizzar frantumati sotto un pennino così vile. -intimo, interiorità.
ii-229: nacqui in alfea, né vile ebbi la cuna, / ché arrideva la
al genitore, / cui turba di scroccon vile e importuna / le costole rodeva a
somiglio? ditelo. - non meno vile, avete preferito di scrollarmi e di torcermi
l'empia scola / forza è chetristo, vile e reo si scopra, / e sia
2-7: io per me scuro e vile / son: lasso, e '1 vede
voglio raccontare molti, non tanto di vile lignaggio, quanto sconosciuti e scuri tra
fatto è il mondo assai più scuro e vile / che se le, scura e dispietata
son nato al mondo / da stirpe vile, inonorata e scura, / né siam
. parini, 1-xv-75: pari a vile / mima, il pudore insulti, /
, / sdegnai la vita boschereccia e vile. bellori, 2-230: professavasi egli
predicatori superbi, d'avere piccolo e vile popolo, anzi eziandio... alli
disapprova fortemente ciò che appare ingiusto, vile o immorale. dante, inf,
di presentargli le sdolcinate frutterelle del mio vile e non cul- tivato cervellaccio.
se non puoi andare per via piace- vile e sigura e la porta de la casa
brillante, o al contrario basso, vile, piccolo, secco, meschino, stravagante
di troppo lusso o con piaceri ai vile stima o con cumuli di abbominata ingordigia
crescano i tuoi figli, e non di vile / timor gioco o di speme.
. de pisis, 1-51: è la vile sega di una ignota malìa che mi
i-146: sperone, ahi quanto è cosa vile eindegna / fermar nel fango l'amorose brame
/ o ilión, come te basso e vile / mostrava il segno che lì si
fian di lullo i segni / spauracchio vile a'novatori industri; / e le armoniche
ix-734: io sospirar nonposso, non son vile a tal segno. batacchi, 2-141:
l'offeriscono / ad ogni prezzo più vile ed abietto. manzoni, pr.
vestito de una tonica e de uno vile mantello,... non avendo tecto
crudele dell'altro, ma molto è più vile bensì. mazzini, 32-360: un
, e l'amor mio non prende a vile, / seguite che l'aspetta /
: tuoso è proprio non seguitare la vile debolezza della plebe si potrebbe tenere il modo
inganno che per quelle ogni cosa tiene a vile. cavalca, 20-476: siate seguitatori
tutta perfezione. boccaccio, 1-i-428: di vile uomo è atto il lusingare! come
ond'io ben fragil petra oscura e vile / quasi gemma mirai con occhio insano
bruto / morìa ne'figli tralignanti, vile / fatto il suo gran sembiante, onde
ch'ella non era de la plebe vile. ciro di pers, 3-327: alessandro
anima gentile / ch'ogni altro piacer vile / sembiar mi fa. boccaccio, dee
lo fango tutto 'l giorno: / vile reman, né 'l sol perde calore;
passavanti, 181: come sia brutta e vile la materia seminale e del padre e
), sf. letter. persona vile e spregevole. poerio, 1-104
che l'ebbrezza creditore carducciano gli faccia quasi vile il guadagno e il piccolo onore d'
, / o qualunque animai uman più vile, / qui giù tra nui per sempiterno
, 2-39-38: per di vile cibo contento, e ad ogni fatica sostenere
per un piccolo prezzo e per una vile cosa. firenzuola, 2-283: al
parto, e non l'avere a vile, / con l'animo gentile / che
né sì quest'alma è neghittosa e vile / ch'anzi morir volesse ignobilmente /
e. gadda, 23-144: sono un vile, lo confesso, ma lei deve
fosse stata opera di gente malvagia o vile, una semplice iniquità, sarebbe stata
imperiale, veniva a far restar molto vile la reputazion et auttorità sua, non
: « chi manca al convegno è un vile! » aveva sentenzionato bonardi.
/ e fugge onne altro inetto studio vile. 5. insieme di persone
nave ritorna al mare insieme con la vile avarizia;... va a far
14-35: la necessità di lotta contro la vile quanto vessatoria dominazione nazifascista si fa sempre
l'orno in signoria / folle, vile, seng'ogne bontade. petrarca, 128-43
le). chiabrera, 1-iii-316: vile di stato, infra i miglior negletto,
, giaceva in un misero letticciuolo e vile,... disse: «
dome, / sì paventosa son tornata e vile, / che, quasi ad eco
ruscello rotto fra 'sassi è cosa vile, di nessun conto: egli è da
recandoti davanti alcuna proposizione o vulgare o vile, mentre tu ne aspettava alcuna dogmatica
persona crudele e, al tempo stesso, vile, infida, subdola (anche come
che il renucci dolente confessava della delazione vile più e più serpeggiante, e insolita
volgean! be troppo dimestica e vile; se di spondei, troppo dispetto
di meliloto puzzolente,... di vile serpentaria, di serpillo e di aro
tuoi divoti numeri risuona, / troppo vile è al tuo crin serto d'alloro.
quand'io diliverai loro e lor terre di vile e tommaseo [s. v
lungo servaggio. carducci, iii-1-508: questo vile or regno alterno il non servabil
chioma, or ch'a te fatta è vile? / raccorcierolla: al to
, dimmi: ètti paruto la persona miacosì vile? conoscimi tu per sì da poco.
baldi, i-27: quel poeta stim'io vile e leggiero / che con gli scherzi
di alcuna servitùdine o cosa laida o vile che gli convenga soffrire, che non
nodo, senza pensare alla mia qualità vile e popolaresca e ancora in servitùdine e
ragion sottile, / parve troppo esser vile / ponere in dilettanza nostra voglia. /
foi da xv iuor-2. locuz. sembrare vile alla settembreccia: essere ni de septembro
ne otto de secco, ch'e'sembra vile alla settembreccia. settemoro anche me.
1-165: uno scrittore latino eccellente, con vile e menzognera sfacciataggine, gratuitamente accorda la
alma... fia sì bassa e vile / ch'ai dolce sfavillar de'vostri
i disegni tuoi: ti struggi, o vile, / per desio d'esser servo
penne di fama; un'ani- muccia vile / può sfiatarvi le trombe e tarpar l'
da tutti gli altri, come fedifrago e vile. nievo, 796: avendo avuto
. volponi, 9-264: disonesta e vile è l'organizzazione economica, le cui
ncco sfondato, / non sipuole scordar che vile è nato. c. gozzi, ii-20
, immobile, in balìa del più vile sopravvissuto. -ant. ridotto allo
pavese, 8-105: valeva la pena esserecosì vile, per ottenere che cosa? altri squarci
bisogna servirlo anche in un esercizio così vile come quello di turcimanno d'amore: altra-
. botta, 5-320: aveva a vile le loquacità e le sfrenatezze dei democrati
occhio spregiai tutt'altro ed ebbi a vile. -odioso, spiacevole, sgradito
, in modo gretto e un po'vile e un po'ridicolo al salvagente sgonfiato
la politica diventa cavillosa, proditoria e vile, come la procedura dei giudizi in mano
si vanta di sgravar dio del governo vile e brigoso degli uomini e gli uomini
510: fu forza che lo sgridassi di vile e codardo. -fare oggetto d'imprecazione
un solo accento per movere un cor vile. -risolversi, appianarsi, trovare
, domestico, omo da pede, de vile lenaio, vedenno tanta crudelitate, sguainao
cose utile, - non sia cosa sì vile, / beato quel coraio - che
la mano breve, sibilando: « vile! ». fracchia, 42: «
stanno solitari in disparte; e il vile oltraggio di che più anni si cercò
, 3-130: gli hammerfestini disdegnano la vile pietra di cui hanno tanta dovizia,
spettacolo, o dio buono!, più vile edignobile può presentarsi... che.
ch'abbia pensato / rinaldo a farsi vile ed abietto; / pur di lui piglian
perché monta tomo in signoria / folle, vile e seng'ogne bontade. aretino,
, / abatta e disconfonda e faccia vile. filarete, 1-i-63: dall'altra
e signorile / saranno fatte serve sozze e vile, / perché percosse dal crudel coltello
, / la qual fa generoso un nato vile. boiardo, sonetti e canzoni,
/ per sua grandezza, di tenermi a vile. giovan ed eleganza architettonica e perfino con
e una rason che sii spietata e vile. r. roselli, lxxxviii-ii-417: terminata
/ il brutto adorna e dà grandezza al vile. manzoni, pr. sp.
che tu mi gabbi e tieni a vile, / sì è la cosa ke farà
, xxxv-ii-574: me veggendo sì venuto a vile, / si mosse el segnorii -
ed ella ad altro tanto non fu vile. = dal provenz. senhoril 'signore'
unasignorona di quella fatta col figlio d'un vile zappaterra? arpino, 19-194: non
ciò ch'è brutto e ciò ch'è vile. s. maria maddalena de'pazzi
le lette da me intorno alla vile e dispetta condizione de'mortali. cronaca
del vescovo, anche se cieco e vile, i vescovi sottomessi al papa,
dice così?) / (notare il vile plurale simpatetico). idem, 9-125:
assunto un'aria leggermente infida e anche vile, e mentre in privato era umile,
scola, / madonna m'ha più a vile ch'un muscione; / ché l'
impedisce un solo progresso ci vile, spegne nel suo principio un numero infinito
* annunzio, iii-2-1098: -non meno vile, avete preferito di scrollarmi e di torcermi
sinistra parte voltato, da alcuni tenuto a vile, come se la malaugurosa cassandra,
nel petto profondo / a me una vile ambascia, / un desio sitibondo,
che l'oglo meo smagato e fatto vile / non ebbe la vista tanto setile /
barone guiscardi va dicendo che sei un vile e tu te ne stai qui rinchiuso a
: no; determinata un'impresa, credo vile l'uomo che la depone. settembrini
dalla malattia. 5. divenuto vile e abietto. bibbia volgar.,
8-36: sminuzzar lo volea la plebe vile. -assol. berni, 52-28
le quali concedeva sì smisuratamente che faceva vile l'autorità spirituale. -in enorme
corpo a seppellirlo, portando in uno vile mantelluccio, che s'avevano levato da dosso
in ver, tu'amanza mostrar vista vile. fatti di alessandro magno volgar.,
amor, non esser più pigro né vile / a riscaldar colei che sì me spolpa
inchiostro, / riuscendo snervato, basso e vile. f. f. frugoni,
: ben sarà quella mente bassa e vile, / ben sia quel cuor avolto nel
doveri indicarne, quali teorie di dritto così vile, come è la polvere, tanto si
diecine d'anni esposto, come corpo vile, alle esperienze d'ogni inquisizione,.
lo chiama eroe quand'è un soggetto vile; / generoso, ed è sordido e
15-240: il povero impiegatuccio, il vile soggetto della prepotenza del wanzer e eli
tanto gentile / che fuge omne cor vile / e sulo in pellegrino animo alberga
: nato [lucio petronio] in molto vile luogo, era pervenuto all'ordine di
d'essere stato solennemente mentitore, pensatamente vile! io. in attuazione di
d'animare coll'afflatto tuo sacrosanto un fango vile. -vissuto isolatamente, al di
che voi vincete perdendo, tenga a vile di trionfare di voi che trionfate di lei
goldoni, v-648: fiorindo è un uomo vile, nato di genitori plebei, sollevati
, 2io: come non fui mai vile adulato r della prospera fortuna, così
l'agricoltore tra di noi è il più vile della nazione: egli è una bestia
greca per simiglianti cagioni che questi fanno vile lo parlare italico e prezioso quello di provenza
si intende 1 grandi alberghi dove è vile la lingua italiana. = voce fr
vizio / caduto è in vita assai vile e sommersa. 9. caduto
spezzar possa, / sciolta da un nodo vile, un sesso iniquo, / che
e gentile cavaliere... di sì vile e vituperoso servigio non fosse contaminato.
che non pure una pubblica meretrice o una vile stiava arebbe potuto sopportargli. nardi,
dagli esteri stati, senza far altro vile contratto sopra il danaro, che noi comporta
arena le ingiurie che ricevevano da gente vile, in saldissimo marmo con indelebili caratteri i
potius carpiculum » che significava una scarpa vile o una ciabatta. giannone, 1-iv-203:
di avere ad alienare il suo a prezzo vile, per soprassoma dovrà pagare la tassa
sformato, immobile, in balìa del più vile sopravvissuto. carducci, iii-7-4: piuttosto
inattuali. codemo, 212: il vile oblìo del vecchio, sopravvissuto alla sua
di mangiare li sorcni o alcuno altro vile animale... valerio...
dizia, sordidezza, cosa vile e di niun prezzo, come propriamente
scarafaggio? passeroni, 1-250: il più vile ed importuno / animai ch'io mi
accaduto... come del più vile, del più sordido dei tradimenti.
eroe, quan- d'è un soggetto vile; / generoso, ed è sordido e
mercé, io sorgo da stato così vile e così vergognoso e così miserabile, e
marino, 1-18-57: la lepre vile in dubbio il corso move, / né
male a bono, e a parvissimo vile animo suo, che sotto vizi giacere e
: « voi mentite ch'io sia vile ». « tu menti ch'io abbia
d'ironia, l'arte comica divenne pura vile buffoneria. cicognani, iii-2-65: fu
vada a l'ab- braciare di piò vile e di sottano. -sostant.
1-236-5: l'oglo meo smagato e fatto vile / non ebbe la vista tanto setile
: bench'io sia tra 'dicitor più vile / che non sarebbe tra 'datteri
sodile), agg. ani basso, vile, spregevole. guinizelli, xxxv-ii-454
soctile, / obscura, fosca e vile, / et ène gran fantasia / tenere
[odoacre] col vino vomitò un sangue vile, che potea costar caro in un
, il quale riformerà il corpo nostro vile, assomigliandolo al corpo della sua chiarezza
tutti creatore, / nullo è che vile con ragion stimiate, / se non colui
(con valore aggett.): vile, spregevole, di infima categoria (
: udendo che con una sola ancella in vile abito andava cercando la carcere de'cristiani
gli dà la taccia / e lo predica vile e prepotente. alfieri, 5-26: ora
3-3-3: si va in cerca di prezzo vile e alle volte sozzamente si litiga d'
ii-105: è [la mosca] volatile vile e molesto, lo quale comunemente corre
si disse, il sozzo, il vile / lavor, che non ha garbo e
vita sua [del superbo] è più vile che 'l fango; anzi è
, contro la sua nobiltà corrotta e vile, la sua plebe spagnolescamente tranquilla e
lucia, 229: « è un vile birbante », interruppe la signora, «
avesse piùamazzata fiera e che il cane fusse vile, deve lassarlo mordere la testa e
sparolo; è un pesce picciolo e vile. = dimin., di
o fecondità, essendo un arbuscello sparuto e vile,... ma perché dovea
di chi malamente la pratica divenuta sì vile e sì sordida, sì sprez- zevole
proprio e si fece chiamar giasone con vile e barbaro piaggiamento ai tiranni della sua
, 4-121: il corpo umano è tanto vile e fetido, putrido e da poco
prima tragedia 'aiace mastigoforo', circostanza vile non meno che ridicolosa: più acconcio
/ indi riguardo il viver mio sì vile / e sì dolente, e che la
negozio benissimo incaminato. alfieri, 1-515: vile impostura ell'è. chi spender osa
li par, me spende / or vile or caro, or quale abiecto or grato
molto absentata l'affettata ignoranza e spenseramento vile. = nome d'azione da spensierare
se mantene e s'amigliora, cné vile prò'e negrigente vaccio e scarso largo fa
, normale ma feroce, incensurato ma vile. 5. non essere più
: ogni cosa che è spessa diventa vile per molto uso. ogni cosa che
il povero giovane per persuasioni d'un vile, plebeo et ignorante suo mastro è stato
l'ho trovato! non è luoco vile, fin dove stanno le femine a tre
.. /... ogni bisca vile, / ogni taverna e bettola
: la bottega ri- ducie a una vile tasca, e va per lo contado disprezzato
è più rosso, ma è più vile, percioche non ha quel splendore che ha
: il cuore nostro, che quasi vile presepio, spirava immondezze, ora che è
se forse non chiaro, almen non vile / delle muse cultor, me me che
fu lieve spirto, or ponderoso e vile. tasso, 13-i-681: un messaggier di
chiunque ha in cuore non l'interesse vile, ma lo spirito celeste della carità,
chiaro il suo splendeo / ben son vile ch'i'no scoteo / lo mio
l'anima innamorata non è vaga di vile o di popolaresca cosa, anzi è
nudo e poi vestito / di sì vile bestiale ed aspra spoglia, / m'ha
disgustoso, riprovevole; comportamento 0 azione vile e disonesta. caro, 12-i-226:
di infima condizione, di bassa levatura; vile, plebeo (una persona).
suffisso. 3. ant. vile, spregevole. sercambi, 2-ii-42:
amante. 2. umile, vile, meschino, miserabile. monti,
e qua più d'una donna anche più vile / la pretende di dama, ed
stile, / fuggitivo sprezzante d'ogni vile. d. battoli, 2-4-564: dell'
chioma, or ch'a te fatta è vile? / raccorcierolla: al titolo di
3-35: non si truova cosa niuna così vile e cosi sprezzata alla quale questi uomini
e il legnaggio suo è la più vile e la più sprezzata delle anime.
... di fare comperare il più vile e '1 più sprezzato panno ch'
/ sdegnatrice d'ogni opra indegna e vile. forteguerri, 1-6: né sa [
altera / di mille amanti, or vile e non amata / qui mi convien ch'
rotta fra 'sassi, è cosa vile, di nessun conto; egli è da
pugna valente, / ché vuol nessun sia vile e negligente / a cui abbella buon
alla mensa reale fra 'convitati un vile banchettante... sproveduto di toga
: anche sotto un governo spurio è men vile il servire per forza che per elezione
. miloni, 1-409: vestito d'abito vile in contrasegno di pentimento, andò a
van promulgando et ingrandendo la loro condizione vile e ser berni, 18-54
van promulgando et ingrandendo la loro condizione vile e servile ». salvini, v-2-1-6
: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti.
cotal fuggea le piume e l'ozio vile. g. argoli, 58: or
. emet magistrati qualunque gente vile. 2. scrutatore in una
. non deve permettersi nemmeno alla più vile feccia del popolo: teatruccoli, istrioni
cv-210: abito per rondone da schiavo vile, e più uno staffilo de canapo
, ii-3-4: dal tartaro ignorante ogni più vile / bifolco contadin fu alter costretto,
, in toscana, dove lo più vile villano di tutta la contrada, zappando,
vana cosa, quanto misera, quanto vile sia li mondani onori con tanta stanzia
vana cosa, quanto misera, quanto vile sia li mondani onori con tanta stanzia
altamente / ch'io divenisse per temenza vile, / ma tratterò del suo stato
pover uomini siamo oggi condotti / in vile e basso stato, / ché le puttane
casa sì grasse, se sarai di vile condizione, come un altro di più istato
ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile. -sfarzo, pompa, vita
musso, 21: non è uomo sì vile né sì idiota, se non è però
, 69: mai fé bon frutto un vile stecco. tommaseo, 2-ii-370: ogni
sua forza lo sol ciò che li è vile, / stella li dà valore.
: ciò che suscita riprovazione o appare vile, spregevole, di nessun valore.
sterco (con valore aggett.): vile, spregevole. tortora, i-83:
vivanda di vermini? egli è molto vile e molto lordo in una sua concezione,
4. che è di animo vile e abietto, di infima levatura morale
che col suo nome stesso mostrava quanto era vile, mentr'era intitolata la stercoraria.
. 3. figur. spregevole, vile. alfieri, 5-152: che tai
ne circonda, / non fia più vile incarco o steril fronda. -per indicare
delizie del suo nobil parnaso e non vile e malamente stimmatizzato fra l'indegnità e
: voi posponete / ad una serva vile una signora / che vi stima cotanto e
e bene sommo ed eterno in breve e vile, che male inverremo a retto stimo
opra il pasto; a quei soltanto è vile, 7 che il duro irresistibile
e di bassa condizione, ma eziandio di vile e brutta stirpe. l. bruni
. 4. figur. spregevole, vile, indegno, moralmente corrotto. -con
e stonava quella povera prosa, quella vile prosa. oriani, x-4-29: il verso
nobile donna e l'operare sarebbe di vile e di lorda femina. d. bartoli
consistente in una ca- pannuccia coperta ai vile strame. pascoli, 995: torri bologna
. figur. la parte peggiore, più vile (o considerata tale) della società
dati, 1-6: quella moltitudine bassa e vile de'soldati al parlar di costui acconsentiva
],... sono ai materiale vile, in formato ridotto. nario
mondo: « sei vii, sei vile, sette volte vile'». d'annunzio
acuto). purché non sia né vile né turgido né le construzioni stravolte. d'
udendo che con una sola ancella in vile abito andava cercando la carcere de'cristiani e
quel ch'abbia pensato / rinaldo a farsi vile ed abietto. lorenzo de'medici,
il corpo / vi rivolgevi in abito sì vile. fagiuoli, ii-118: storpiando ci
, n-no: non vi è tanto vile donnicciuola innanzi a cui non si riveli l'
giovani sorveglianti. moravia, xi-487: vile: coi più forti di lui umile e
. locuz. essere da strofinacci: essere vile e spregevole. magalotti, 23-77
ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile... faranne fare vendetta per uno
, senza avvedersi che tanto il corso dalla vile moneta che la perdita e lo stronzaménto
, sbandeggiato, affisso alla portiera, vile cortigiano a custodir i russamenti dell'effeminato
cui tu stesso umile / misto alla ciurma vile / esercitasti 11 remo, / gode
; / fugge come nimico ogn'atto vile: / chi dunque dè cessar starli subbietto
iii-143: parvegli [al diavolo] cosa vile e una subiezione a riconoscere la grazia
ronzio è il diavolo subsannante la sua vile incitazione: o le ombre della notte,
(pur. subuòmini) letter. persona vile e spregevole, priva di dignità.
abbiate a male, / perché sia vile e non vaglia una succiola; / nascondo
aggiugnesse splendoreall'oro, sarebbe oscuro e più vile tenuto per la sucidezza che con lui
d'anima sucida, e di cuor vile. salvini, 6-14: quinci poi un'
. ant. natura, origine abietta, vile. liburnio, 75: ebbi credenza
, 772: maledici... il vile egoismo con cui son vissuto due anni
macchia. 2. infame, vile, pusillanime (in partic. come ingiuria
era fugq l'umiltà non era / vile. gobetti, 1-i-490: 'i doveri dell'
: or che riman dell'opera non vile? / un succedaneo alle diabeti / dei
in sé qualcosa di insoddisfacente, di vile e provvisorio. 7. trascorso senza
sua virtù s'amorza, / soppeditato come vile scorza. sanudo, xxiii-255: visto
l'esercito si supplisse e compisse di sì vile e rustica gente. b. davanzali
/ amico d'ozio e d'ogni cosa vile. ariosto, vli-318: or dal
la regina clitemestra e de egisto suscepta de vile adulterio. 2. scelto,
che le ardite sue adulazioni, per un vile liberto di augusto. 3
si misero, sì povero, sì vile, e morì sì svergognato.
'1 più vii prezzo, il vin più vile. -ant. che trae in
, e da un denom. da vile (v.). sviliménto
più sarebbe, sendo come diciavate, vile; solo fatto il danaio per comperare le
, e da un denom. da vile (v.). svilitivaménte,
romano, 1-196: volle un tabarro de vile panno, fatto allo muodo pastorale campanino
per non bruttarlo de'schizzi della sua vile e sciagurata condizione, onde da capo a
lì cuore che ogni moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti. /
che per quelle ogni cosa tiene a vile. donato degli albanzani, ii-189: le
che tu podesse avere en predone el più vile esccudiere che carlo àne en sua esstalla
caro / e a te l'argento vile, / tienti, lettor gentile, /
, 129-24: forse a te stesso vile, altrui se'caro. poliziano, st
, insolente, prepotente con i deboli, vile con i forti, camuffato ridicolmente da
di pers, 3-150: insegna al vile ardir, tema a l'audace. vico
che si vanta di sgravar dio del governo vile e brigoso degli uomini e gli uomini
quali, tempo fu, avemmo a vile o in dispregio. carducci, iii-25-101:
mente, perocché la mosca è volatile vile ed immonda e inquieta molto. bestiario moralizzato
la rilevanza della sua disciplina non deventi vile. bembo, iii-257: egli si pare
. -tenere a schifo, a vile, a niente, per nulla, da
le creature di dio e tenendo a vile gli altri. niccolò da correggio, cvi-211
giudici, 8-64: perché tenere a vile il sorriso dell'astante / che appena scantonando
. varchi, 22-14: virtute a vile; in pregio vizio tiensi. de'mori
/ tien caro altrui chi tien sé così vile. grazzini, 51: sete di
ma non per questo vi tenete a vile. leopardi, 1077: la prima regola
cosa soctile, / obscura, fosca e vile, / et ene gran fantasia /
l'or e de partente / le vile e li casteli aves en tenimente. bonavia
, / stolta, lent'e oziosa, vile e lorda. = forma femm
, 1828: 'terranina': specie di corda vile, fatta di vecchie stoppe, ed
. poeno, 3-314: nel fango di vile terrestre desio / non cada l'ufficio
, la conoscenza, / che da la vile lor terrestre parte, / di estrame
in una maledizione al mare: « o vile, rendimi quello che mi hai ingollato
, iii-74: sei un tersite misero e vile, un'iro d'itaca, e ti
tien caro altrui che tien sé così vile. boccaccio, 9-81: già saliva
? / non ver di sapienzia è vile onni auro? / quale e quanto
e abbassata... dalla più vile gente che fosse al mondo, tesserando e
succedere. 5. in modo vile e pavido. benvenuto da imola volgar
efficienza delle reazio nime; vile (una persona, il suo carattere)
de'nobili col mettere indosso alla gente vile i panni di grana di san martino
e neghittosa / quando meglio il potea, vile noi fece? -attuato arbitrariamente e
. d'annunzio, ii-856: era un vile tirannèllo ingordo / quivi, nato d'
trasciza dignità; seguace, sostenitore politico vile e oppor nare a fondo
grandi aver distribuite a qualunque più povero e vile, e così aver tirato sopra i
l'instabil ruota, / da stato vile, e da ultima bassezza. / e
(chi 'l crederebbe?) il vile e picciol topo. redi, 1-24:
torma / nodrita di pensier malvagio e vile. mazzini, 1-17: in questo egli
campa? perché non esce di così vile e misera servitù? siri, 1-vi-711:
tossone: col motto, 'pretium non vile laborum'. metastasio, 1-iv-169: ieri il
tozzo di pane:, prezzo esiguo, vile, esageratamente basso in rapporto al valore
altri non pregiano, anzi hanno a vile! adr. politi, 1-63: trabene
: dovunque tracima il mito di un sesso vile e feroce, eversivo e astuto,
iii-293: in pompa e in ozio vile il verno intero / traduceano congiunti, e
). capuana, 15-230: questo vile sentimento si traduce in una perversione di
per fame traffico. -ridurre a vile merce di scambio; fare mercimonio di
: ritrovano jemsale al fine appiattatosi nel vile abituro d'una schiava, dove acciecato
incondizionatamente. iacopone, 35-19: più vile -è quello c'hai fatto: / darte
l'anima, che dal mortai mondo vile e povero e transitivo ascende a vedere la
brusoni, 9-212: voglio credere che vile invidia, ma bensì che nobile emulaziomio
trae al suo seguito il cortigiano, essere vile e necessario che segue pure ogni altro
: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti.
non oggi. / la madre un vile non mi fé. -ant.
socialisti prò e contro costa? e la vile volgarità dei trasformisti affaristi che trionfa?
, 6-i-221: non lo sarò [vile] mai d'innanzi agli uomini che vogliono
van promulgando e ingrandendo la loro condizione vile e servile. carducci, iii-14-223:
feccia del po polo più vile, / per lo meno sarà transteverino.
così la donna nostra fu umile, e vile si tenne e si trattò in tutte
risolvono; non impedisce il verno, non vile trattenimento di pace, assaltisi italia,
103: vedemo bella imagine facta con vile deta, / vasello bello et utile tracto
, / vasello bello et utile tracto de vile creta. deiminio, 382: il
; / tu mai d'un uom vile uno dio fatto. aretino, v-1-69:
si cusano tapini, quando da alcuna vile avversitade sono percossi, ponendo il pensiero loro
creato a fatti magni, / egli è vile belva nata in vii consiglio e
dal lai trans 'attraverso, oltre'e da vile. traviliare, intr. (travìlio
voglio macchiare questa onorata spada in così vile e plebeo sangue, che io ti vorrei
un triobolo. -per estens.: vile, spregevole. = deriv. da
che voi vincete perdendo, tenga a vile di trionfare di voi che trionfate di
e f. ant. persona spregevole, vile; mascalzone, impostore. bencivenni
conv., iv-xi-8: lo più vile villano di tutta la contrada, zappando,
sia morto -come gli ò profetato; / vile troante, a lato -bocchi torto.
torto. guittone, xxviii-22: 'l vile prò, parlador lo nescen- te,
. per estens. meschino, misero, vile. g. nobili, 37:
spine, sanguinato e sputacchiato, di porpora vile vestito, con la canna in mano
a suo modo purché non sia né vile né turgido né le construzioni stravolte.
tuttore, / a me, che vile tanto e debel soe, / come laudate
difendersi (con riferimento alla frase « vile, tu uccidi un uomo morto! »
palafreniere, contentavisi per quanto potrò questo vile ufficio, tanto indegno di gran principe,
conobbono che l'oncio del ventre non era vile, perché distribuisce e vivifica tutte le
, degrada la maggior parte di loro al vile stato di greggia. carducci, 1011
che tu puoi. moravia, xi-487: vile: coi iù forti di lui umile
... e divenuta una nazion vile, ignorante, falsa, ingannatrice. manzoni
. 2. condizione bassa, vile. dante da maiano, 1-4-14:
era fuga, l'umiltà non era / vile, il tenue bagliore strofinato / laggiù
fossi isbigottito, mi potrebbero tenere il più vile e 'l più unito uomo del
, autunno ventoso, lo grano né vile né caro, puoco vino, mortalità de
gli dice: « malvagio cavaliere, vile, codardo e ricredente, ove hai tu
vostro fiato, vendetele al prezzo più vile che potrete. brancati, 4-9: sai
non peccherebbe; ciò sono la materia vile, l'operazione sozza, l'uscita
alto re dispensasse i suoi maggiori favori nella vile persona d'un ragazzo schiavo, e
di lenti, che ruba con la più vile astuzia le pecore a labano, che
. goldoni, ix-263: ah fugge il vile, il traditor, né posso /
., 163-16: quella causa è appellata vile la quale è di picciolo convenente
vantata da la vostra dottrina come a un vile lodato per coraggioso, il quale resta
. vecòrde, agg. ant. vile, pusillanime. buti, 1-88:
presume di offendere un uomo inattingibile dal vile velenuzzo di quei vermi. =
: chi parla di tal guisa? un vile schiavo / forse, che adula con
tra noi si trascura come un cibo vile, viene ricercata e mangiata nella bassa
in mano è la ventola, istromento assai vile, non può negarsi, perché a
mano è la ventola, istromento assai vile, non può negarsi, perché,
, autunno ventoso, lo grano né vile né caro, puoco vino. ottimo,
, e non per ventoso animo e vile. -instabile, mutevole (la sorte
pretendendo la pietra con un'accusa così vile. -diagnosi o prognosi espressa da
il timor del biasimo per >ropno fatto vile, e questa è la 'verecondia'. monti
.. d'uno spirito flemmatico 0 vile e troppo verecondo, che si sentono oppressi
, nuove maniere; chi come uomo vile lo vuol dare alle verghe, chi
donna il macchia e 'l tiene a vile / quinci discaccia con perpetuo stile.
stato ch'eo sostegno, / a vile mi ne tegno / soffrendo vita tanto scura
mente. y persona spregevole, vile e abietta (anche come epiteto ingiurioso
sensibile. 6. figur. vile, spregevole. rapini, 27-386:
bassi. 3. tose. persona vile, spregevole (anche come ingiuria).
un che sia intenzionalmente, ed intensivamente vile, anco è un vescicóne, ricetto delle
, pedestri', che consistono in qualche vile 'azzion figurata', o 'cambiamento di vesti-
vestita... d'una brutta e vile pellicella, tutta sanguinosa; e questo
: queste son le tue doti, anima vile, / degne pur d'altra mitra
molte guise è fatta vana: / per vile cosa fassi diguarentare. felice da massa
non può godere della persona che, essendo vile, è reputata nobile, facendosi a
plur. di vilis (v. vile); è registr. dal d.
vigliaccata, sf. azione o comportamento vile e abietto di chi accetta per codardia
. 2. azione o comportamento vile, abietto di chi accetta le sopraffazioni
), con raccostamen- to paretimologico a vile. viglialàio (viglalàio),
per estens. compiuto o perpetrato in modo vile; abietto, nefando, riprovevole (
di idealità sincera, bieca adulazione o vile menzogna (uno scritto, un'affermazione)
. di vilis (v. vile). vigliatura, sf. agric
vogliono rituita per conseguenza la bassa e vile moneta, da cui facilmente a'viglietti
per essere fatta di metallo basso e vile) è detta da'francesi, spagnuoli e
nazioni 'viglióne'. = deriv. da vile. vigliuòlo1, sm. agric
i-1-377: nella causa la quale è di vile convenente, per cagione di trarrela di
con desianza. = deriv. da vile. vilare, intr. ant
per nobelire. = denom. da vile. vilato (pari. pass
ha el disiare, / co lo vile en sé vilare, / non vederne en
da walà 'reggere, governare'. vile (ant. ville), agg.
abundanza / faria l'orno ch'è vile esser valente, / ma della ordinata costumanza
non che a disnor mi tornerebbe d'ancider vile anima come la vostra, così m'
139: come son da lei tomo sì vile / ch'aena ardisco pur de farli onore
popolo di francia è sempre stato tenuto vile, da poco e quasi da niente nelle
fatti. gioia, 1-ii-271: l'uomo vile [tra gli spartani] non poteva
timore; / il pudor mi fa vile e prode l'ira. d'annunzio,
: io sono pusillanime, io sono vile; ho paura del dolore, voglio
, / non vo'però perir qual vile in campo. aretino, v-1-152: egli
vantata da la vostra dottrina come a un vile lodato per coraggioso. saluzzo roero,
. d'annunzio, ii-186: al vile trema lo stinco / nello schiniere di bronzo
alla lepre, che ella è il più vile e 1 più pauroso animale del mondo
cavalca, ii-21: il bestemmiatore è più vile e sconoscente che il cane, perciocché
tempo migliore; / forse a te stesso vile, altrui se'caro. poliziano,
fatica; / tu mai d'un uomo vile un dio fatto. giuliano de'medici
e onorato, / ho una figliuola vile e indegna del suo stato. amari,
tutti gli altri, come fedifrago e vile. viani, 19-557: per caratterizzare la
caratterizzare la ciurma, moltitudine di gente vile, basta squatemare i rapporti d'insubordinazione
schiavo vero e proprio, tremebondo e vile. -sostant. dondi,
altre volte però mi hai risposto. vile, a me? vile, a me
risposto. vile, a me? vile, a me? che ti ho chiesto
chiesto, io, perché sia un vile? -in espressioni ingiuriose.
, 1-14 (49): 0 vile furfante, non ti vergogni tu a usare
? c. gozzi, 1-547: vile! tu m'ami? manzoni, pr
(61): nel mezzo, vile meccanico: o ch'io t'insegno una
: bench'io sia tra 'dicitor più vile, / che non sarebbe tra '
ha il canto del belar d'un vile montone. fortis, xxiii-453: è
bellezza e tante meravigliose doti in persona vile? brusoni, 751: vincenzo olivo uomo
non si degna / rammentarsi di me vile ed abbietta. pascoli, 1-754: vedere
signorona di quella fatta col figlio d'un vile zappaterra? -sostant.
gran regno mosco, / soffrirete ch'un vile, un servo indigno / si usurpi
naaman fu principe grandissimo, avvengaché di vile essere fosse. lapo da castiglionchio, 8
che errore è adunque portare così molesto la vile origine, alla quale non è tolta
, li-1-304: quest'uomo benché di vile estrazione, è di alto sapere. s
per li rubaldi e gente minuta e di vile condizione. ??
costumi, si fosse abbassato a così vile ed abominevol vizio di rubare. dell'uva
cotal fuggea le piume e l'ozio vile. baldi, 309: la turba,
309: la turba, intenta al guadagno vile delle ricchezze, disprezza e non fa
: io non son capace di una sì vile adulazione. delfico, -201: le
: l'odio, il livor, la vile / e mal celata invidia, entro
, temendo di non mostrare la mia vile vita, mi pardo dinanzi da li occhi
tira e l'oltraggio / mi tenga in vile e sì noiosa vita. maffeo venier
, e molto più per la servitù vile in che sono tenuti, continuamente spogliati e
, e come discese si reputa alla vile condizion dei giumenti. -offensivo,
amor del suo dio, nel destinarla scherno vile de'suoi nemici, per man di
segnor del mondo, e'tue morto sì vile. 5. che appare privo
., 163-13: quella causa è appellata vile la quale è di picciolo convenente,
no, perché mi pareva arte troppo vile a quello che io aveva in animo.
per anche contezza, non istimò cosa vile il copiarlo da capo a fondo.
dimesso (un abito). -metallo vile: v. metallo1, n.
la quale soffera l'uomo di portare vile abito. dante, vita nuova, 9-3
bargellini, / e ciaschedun della moneta vile / valeva sei degli altri picciolini. giuseppe
ordinario e non trattabile a martello era vile rispetto all'oro, vi sarebbe egli
noi un genere prezioso, ma una vile derrata. tarchetti, 6-ii-517: questo giovine
preteso cristallo che m'imprigiona adesso è vile vetro. -con riferimento ad animali
martino, lxvi-1-195: li polpi è pesce vile e de non fame stima; cocilo
, 1-269: chi la cara cosa compera vile, questi ha buon partito. ricordi
, autunno ventoso, lo grano né vile né caro. passavanti, 175: inganna
ella fa le sue case preziose vendere vile e le altrui cose vili compera care.
p. cattaneo, 1-19: comprar vile e vender caro. -semplice,
7-9: è d'animo semplice e di vile cibo contento e ad ogni fatica sostenere
l'empia, che sia leggieri e vile e sottile. baldelli, 3-9: fra
altre mercatanzie, comperale quando sono in vile pregio e poco richieste, e non te
che al tempo della messe ne è vile il prezzo. fogazzaro, 2-20: quadri
avevano messe insieme, ricomprando a prezzo vile i beni in quel tempo sequestrati alle
87: l'addormentata musa mia, quantunque vile e dap- poca, al suon dello
vili, abominevoli e vergognose fanno la favella vile. v. borghini, 3-xx:
della lingua fosca / fatta la poesia vile e pedestre, / non più nobil matrona
bordello. leopardi, i-5: il vile di raro si dèe descrivere perché di raro
... o al contrario basso, vile, piccolo,... tutto fu
1-134: se uno fosse in uno luogo vile e potes- sene uscire e non uscisse
o ilión, come te basso e vile / mostrava il segno che lì si disceme
: sterile inculto loco, arido e vile / stato son sempre, or pingue e
a cui selvaggia è ogni altra e vile. carducci, ii-4-35: come puttana di
, 20-164: aspro contra li vizi e vile di vestimento, e in ogni virtude
in ordinanza futi ricchissimi vestiti et il più vile era vestito di veluto nero.
sua forza lo sol ciò che li è vile, / stella li dà valore.
, 48: chi sarà così vile e pusillanime, che non giudichi un vilissimo
dall'altra parte il corpo umano è tanto vile e fetido, putrido e da poco
/ a l'alma, mentre impiaghi il vile incarco; / opra in me,
. - avere, prendere, tenere a vile o tenere vile. non tenere in
, prendere, tenere a vile o tenere vile. non tenere in alcun conto,
ciel, che no l'aveano a vile, / ch'aveano in esso gran divozione
scalpitate co'piedi le ricchezze ed avutele a vile e disprezzatele, passarono con lieto e
nascosti a ciò che non sieno tenuti a vile. l. salviati, 11-49: la
quell'arte ai tempi nostri quasi prendano a vile. algarotti, i-vilt-63: i persiani
lo hanno [il color verde] a vile, e sì lo portano nelle scarpe
si chiuse ed ebbe il mondo a vile. beltramelli, iii-278: la sua professione
professione di uomo religioso era tenuta a vile dalle genti del mare. morante,
cosa che si odia e si tiene a vile. -ritenere una persona indegna di stima
iii-140: oggimai non mi voglio avere a vile, poiché iddio m'ha tanto caro
agevolmente, sì l'ha più a vile, e se con fatica, sì glie
ove per avventura non tengano a vile del paro i prìncipi tutti.
tutti. -essere, venire a vile, essere o divenire oggetto di scarsa
sono, dico, venuto loro sì a vile, che mi stimano a pena,
gioventù, cui l'or fu a vile. fogazzaro, 10-321: o non ti
non ti son le ricche mura a vile? -pensare vile verso qualcuno:
mura a vile? -pensare vile verso qualcuno: giudicarlo in modo sprezzante
[donna] non è chi pensi vile, / né può disiderar alcun di voi
. g. villani, i-iv-n-97: vile perisce chi a viltà s'appoggia. monosini
153: la povertà fa l'uom vile. idem, 316: spesso sotto
idem, 316: spesso sotto cubito vile / s'asconde un cuor gentile. idem
d'animo; vilipesa plebe, cioè vile. = deriv. da vile
vile. = deriv. da vile. vilétto, sm. tose
l'invidia. -atto, comportamento vile. fausto da longiano, iv-67:
appella brama. = deriv. da vile. vilìa, sf.
abandonai. = deriv. da vile. viliare, tr. (
inalzare. = denom. da vile. vilière, sm. ant.
non fare. = deriv. da vile. vilifìcaménto, sm. ant
, comp. da vilis (v. vile) e dal tema dei comp.
i negozi. = deriv. da vile. vilipendènza, sf. ant
, comp. da vilis (v. vile) e pendere 'giudicare';
di mediocrità col medio, di quasi vile coll'anulare e d'infima stima, disprezzevole
), tr. ant. tenere a vile, spregiare, non degnare di alcuna
. dal class, vilis (v. vile). villa, sf
, / e fuge la cosa rustica e vile: / e questo per modo di
ed è malvagio, non solamente è vile, ma vilissimo e degno d'ogni
loschiavo suo, e nel più brutto e vile de la magione, non serea fallo
vilmente? = comp. di vile. viltà (ant. vilità
-in senso concreto: atto, comportamento vile, gretto, che denota mancanza di
inesperienza d'una ragazza, è tre volte vile l'uomo che lo fa a mente
, deriv. da vilis (v. vile). viltanza (vilitanza),
: nella causa, la quale è di vile convellente, per cagione di trarla di
dal vilume. = deriv. da vile. vipistrèllo, v. vipistrello
l'ha violata non è de la vile condizione, come ha simulato sino a questo
. 3. detrattore, calunniatore vile e spregevole. f. f.
nibelungica olimpia non ci sa durare: un vile tradimento la rifà, di valchiria,
, / che nulla forza valse ad atto vile. lamenti storici, i-79: decretalista
disonore degni saran coloro che a così vile, infame, abietta e meschina arte
tu stesso umile / misto alla ciurma vile / esercitasti il remo, / gode
orribili vituperi. 4. azione vile e ingiusta; comportamento che causa disonore
moralmente sconveniente e deplorevole, scellerato, vile o, anche, peccaminoso, dissoluto
vicii carnai semper corre in $u a cose vile e pugolente. capellano volgar.,
parole s'assomiglia ad un pezzo di panno vile posto sopra una veste di broccato.
conversazione di l'aria non abbia tanto a vile il mio covacciolo ». bresciani,
mente, perocché la mosca è volatile vile ed immonda e inquieta molto.
della reai veste, esser menato attorno col vile e volgar abito di persia. dotti
sa mirar 52: col vulgo vile, ingrato, sciocco e ignaro, /
ne fu per simonia uno altro, di vile nazione, animoso in ro /
. monti, x-4-592: vedi quel vile / e de'grandi e degl'imi idol
no, che ucciderai / un ladro vile, un vii vuota pollai. =
, per non bruttarlo de'schizzi della sua vile e sciagurata condizione, onde da capo
birri, o zaffi sia per se stesso vile e infame,... nondimeno per
unico figliuolo, gerlando, fosse un vile zappaterra. moravia, xi-70. a giudicar
avvezzo. mamiani, 1-321: oh vile! oh miserando! oh cor di zeba
-de lui se rasciona, / con vile zona - te lega d'amore!
come s'io fossi un uom zotico e vile, / e studio invan di comparir
invar. region. persona timorosa, vile, pavida. dossi, 1-ii-919:
atteggiamento privo di iniziativa, subalterno, vile). p. nenni [
. canagliescaménte, avv. in modo vile, abbietto, profondamente ingiusto e disonesto
. la decrepitudinale la fa odiosa e vile nella sua replicazione. decréscita, sf
: un codardo psichiatricamente interessante, un vile, un marrano neurolabile. frutterò e
che si macchia di colpe infamanti; vile, spregevole (anche come epiteto ingiurioso
kuliscioff, cxlix-i-72: sai già come divento vile... senza volontà di dominare
saprei forse se ancora più ridicolo e vile, del borghesismo socialista. borghesista,
raccogliendo intorno a sé tutta la più vile canaglia perlustrava il piemonte al grido di
, sf. comportamento da canaglia; carattere vile, abietto. na camuffo2
. chi esercita un mestiere umile, vile, indecoroso. prudenzani, 6-59:
e trafficanti di ogni sorta di frattaglia vile. cipollòtto, sm. cipolla ancora
suoi diritti rivendicati, avea concepito il vile disegno di perderla con la fame.
più o men preziosa, più o men vile / materia e altezza del lor corno
. f. doni, ii-32: ah vile uomo, curafosse, forbitor di padelle e
. bruno, 3-868: gente sempre vile, servile, mercenaria, solitaria, incoomunicabile
dirsi mi dava dello scroccone, del vile, dell'ubbriaco e dell'ignorante.
voglio dire or gonfio, or basso e vile, creando e producendo lunaticamente parole che
, sf. comportamento, atto, discorso vile, violento, o disonesto, illecito
reso meschino, ridotto a essere giudicato vile, di nessun valore. c
, ii-2-222: calcando sotto i piedi il vile neoguelfismo... ha detto l'
grossi d'argento, la quale fu molto vile e corta, e chiamavasi penula,
un 'protodemocristiano', pusillanime e reazionario, vile con i forti e crudele verso i vinti
1-iii-757: plagiario, ladro di opinioni, vile, adulatore, strisciatore, camorrista,