proccurava alcuna coserella da mangiare. boccaccio, viii2- 116: nel mezzo dell'autunno.
nella padella e nel fuoco. boccaccio, viii2- 158: fattesi copriture di frondi di
ogni gran quantità di danari. idem, viii2- 240: altri s'ingegnano di riscuotere
, e quello dal giudizio. tassoni, viii2- 43: fate a mio modo,
son chiamati litigiosi e discoli. boccaccio, viii2- 249: non come tèrrei, ma
se gli sparga il sangue. tassoni, viii2- 7: l'opre de'poeti di
armato con li occhi grifagni. boccaccio, viii2- 50: gli occhi grifagni, se
per lo secco in colore. boccaccio, viii2- 6: alcuna cosa vi vedea,
salmi e laude di dio. boccaccio, viii2- 225: gl'« inni » son
che li umori soperchiano più. boccaccio, viii2- 255: la terza qualità degl'iracundi
egli predica con le parole. boccaccio, viii2- 134: essendo per mandato di priamo
sputo e feccia ed orina. boccaccio, viii2- 177: parendogli... che
/ di spirito profetico dotato. boccaccio, viii2- 264: certa cosa e che dante
sien su per le vie. boccaccio, viii2- 194: così come essi non furono
più che federigo imperatore volesse. boccaccio, viii2- 281: il mansueto ristrigne dentro con
a piccone e a scarpello. boccaccio, viii2- 128: come possiam noi credere che
e de le cose divine. boccaccio, viii2- 22: la sapienza è delle cose
avvocata singularménté sopra i peccatori. boccaccio, viii2- 149: avanti all'altre cose,
vada et ami e spiri. boccaccio, viii2- 226: la 'strozza'chiamiam noi quella
di cielo e di suolo. roberti, viii2- 72: i lapponi...
fosti, che seria lapidato. boccaccio, viii2- 120: in loro re sublimarono pigmaleone
. or gli eterni supplizi. boccaccio, viii2- 169: figurando essere corporee le cose