l'abbandono dei rampicanti. moravia, viii-31 : gli occhi molto grandi, di
lunghe e brieve dimore. sarpi, viii-31 : dato principio a questa esenzione,
boccuccia puntuta e carnosa. moravia, viii-31 : la bocca carnosa, fresca, ridente
venere tut- t'attomo. moravia, viii-31 : ella aveva le più belle spalle
cavalier chiede a consiglio. alfieri, viii-31 : il tuo crudel divieto, /
e tenerissimo di bocca. moravia, viii-31 : ella aveva le più belle spalle,
stringere fra le palme. moravia, viii-31 : ella aveva le più belle spalle
eretta con le gambe snelle. moravia, viii-31 : ella non era, come ho
stretti in brividi sommessi. moravia, viii-31 : ella non era... veramente
forma generosa dei suoi fianchi. moravia, viii-31 : il viso era bruno, con
al mondo un'anima gemella! ungaretti, viii-31 : covandosi a vicenda / le ingenue
ogni altro tramite gerarchico. sarpi, viii-31 : gli abbati e monachi...
che si è qui trasportata. parini, viii-31 : la risorta insubre atene / con
messi in perpetua prigione. sarpi, viii-31 : li vescovi alle volte, intenti
sfere ne'loro lumi. foscolo, viii-31 : fidandosi nella sua qualità di consigliere
, sostenitore; peroratore. foscolo, viii-31 : quest'apologià fu scritta in latino,
mica non morao. chiaro davanzati, viii-31 : eo raquistar non posso, /
blicate per corruttele. siri, viii-31 : non teneva... il detto
indipendenza dall'autorità vescovile. sarpi, viii-31 : li vescovi alle volte, intenti ad
stanno / nel sedere. fagiuoli, viii-31 : chi chiede ed ha la pretensione
della pietra molti sfarinano. milizia, viii-31 : cotta che sia la calce e
quel che ricerchiamo nel gesso. milizia, viii-31 : cotta che sia la calce e
sumini del suo reggimento. moravia, viii-31 : mi meravigliai periore in altezza
, un'emozione. pecchi, viii-31 : quella sua amarezza che all'improvviso sarebbe
di una città). boccaccio, viii-31 : egli [dante] giace in ravenna