l'acqua alla china. guicciardini, vii-58 : ma ognuno lascia andare l'acqua alla
piacevo sentivo grave colpa. moravia, vii-58 : vidi avanzarsi un ragazzo biondo,
metallico delle loro scarpe. moravia, vii-58 : una sera di tramontana, dopo
sbarbicate, sfumerebber combuste. alfieri, vii-58 : il trono / lasciargli vuoi di
di beffate spento avea. boccaccio, vii-58 : io el so, el qual già
son dissoluti, negligenzia. guicciardini, vii-58 : e'governi popolari...
, fiacco, molle. guicciardini, vii-58 : per l'ordinario [i governi popolari
-godere la beatitudine celeste. cavalca, vii-58 : dolendosi il diavolo, l'uomo essere
essere furiosi e veementi. guicciardini, vii-58 : e'governi populari in qualche impeto
mansuetudine inacerba? g. torti, vii-58 : è questa / l'ira d'ugo
quale uscire non sanno. cavalca, vii-58 : per invidia mali infiniti e discordie
falso al giovane innocente. cavalca, vii-58 : l'invidioso si rallegra ed è lieto
— figur. dante, vii-58 : sappia che l'entrar di lui si
attraverso un altro locale. serlio, vii-58 : la camera k... nella
volere che la guerra durasse. tozzi, vii-58 : sei capace di mettere questo sospetto
ridono alla spensierata. d'annunzio, vii-58 : muraglie colossali, corrose, morse
procurare danno ad altri. cavalca, vii-58 : per invidia vorrebbono molti perdere l'
kejl'omo apella mongibello. boccaccio, vii-58 : un'ora sola può sopravvenire,
volontà e dalla ria intenzione. cavalca, vii-58 : anche questo peccato è di
è meglio non parlarne nemmeno. moravia. vii-58 : scelse... una delle
giardini rivestir di foglie. boccaccio, vii-58 : chi che s'aspetti con piacer i
delle foglie appena spieghettate. idem, vii-58 : in un cortile un albero à