che è nostro presupposto. guicciardini, vii-56 : se adunque e'magistrati aranno minore
bollore, faceva da bordone. moravia, vii-56 : io spesso mi vergognavo, perché
. -sostant. guicciardini, vii-56 : a castigare uno gli uomini erano
, e lo imperio? guicciardini, vii-56 : se adunche e'magistrari aranno minore
e inutile, sciocchezze. goldoni, vii-56 : lasciam queste fandonie, parliam d'
anche qualche volta arrostita. tassoni, vii-56 : quest'acque inferiori non sono tutte d'
voglio ben che tu intenda. dante, vii-56 : dunque vostra salute ornai si mova
o cavolini di bruselle. soldati, vii-56 : meticolosamente separavo la mia vita con
elegante panegirico di pisone. d'annunzio, vii-56 : il campanile poggiato sul rudere dell'
ghiottornie d'ogni ragione. fagiuoli, vii-56 : so che l'offrir fagiuoli ell'è
o socrate o alcibiade. sarpi, vii-56 : sempre s'impara non accorgendosi,
son causa di quella. sarpi, vii-56 : la certezza della conclusione ridonda dalla
primitivo; primordiale. sarpi, vii-56 : il calore e tumido alimentare nell'animale
doglia. f. f. frugoni, vii-56 : quel timor è temperato che raffrena
rigidezza. f. f. frugoni, vii-56 : l'amor si propaggina con l'
conservarti vivo e sano. salpi, vii-56 : il calore e l'umido alimentare nell'
ed amico. g. torti, vii-56 : quante al cener muto / sacrar memorie
f. f. frugoni, vii-56 : certe piante traggono vigor e brio
tutto lo cor mi schianta. boccaccio, vii-56 : qualor mi mena amor dov'io
con le tue smorfie? moravia, vii-56 : soprattutto superava se stesso quando si
spacoerò la cominciata descrizione. sanudo, vii-56 : fo disputato certa materia, pur
vezzi e di moine. moravia, vii-56 : soprattutto superava se stesso [uando
, sm. cioccolatàio. casti, vii-56 : ditemi ancora se volete, o se