le malattie dello spirito'. alfieri, vii-54 : ahi! troppo io tacqui, o
miseria e colla superbia. alfieri, vii-54 : or sì, fratello, or sì
(un'opinione). cavalca, vii-54 : è tenuto di spegnere a suo potere
e 'l viso chino? boccaccio, vii-54 : io prego il mio fato e il
fiorini quattromiladugentocinquanta d'oro. guicciardini, vii-54 : se adunche non ci è altro
boccaccio, vii-54 : io farei quei begli occhi pietosi,
che piangono. bibbia volgar., vii-54 : or chi darà acqua al mio capo
delle gabelle del sale. guicciardini, vii-54 : bisogna che... [l'
han cavato le budella. fagiuoli, vii-54 : in questo che cavavasi la pelle
sperare, temere. cavalca, vii-54 : fa bisogno che s'immagini l'uomo
brilla nitidamente al sole. vivanti, vii-54 : delicate stille di sudore s'imperlano
di peccato. bibbia volgar., vii-54 : di male in male sono andati
redi, 16- martello vii-54 : giacché dunque io non vengo, le
come mignèlla beffato e schernito. fagiuoli, vii-54 : seco le mignelle / non
-rifl. cavalca, vii-54 : ciascuno si mortifichi e vinca la
le più stravaganti novità. foscolo, vii-54 : la novità viene dal desiderio di
si leverebbono infallanter. bembo, 10- vii-54 : se posdomane partirete, n. s
inginocchiò presso del conte. tozzi, vii-54 : vieni qui, presso a me.
fiscale di uno stato. cavour, vii-54 : quest'imposta avrebbe l'enorme difetto
capitolo di un testo. foscolo, vii-54 : la novità viene dal desiderio di persuadersi