/ la pignatta che fuma. moravia, vii-30 : pelavo le patate, capavo i
machiavelli, i-1122: idem, vii-30 : ah! compi / l'impresa tu
a muovere romore nella terra. boccaccio, vii-30 : baldanzosa, lieta e sciolta /
d'auree fila contesta? alfieri, vii-30 : ecco eteócle; ah! compi /
dolore ch'ella vegga altrui. boccaccio, vii-30 : perché baldanzosa, lieta e sciolta
l'altro diviene al simigliante. boccaccio, vii-30 : tra questi estremi sto, né
colui ch'a morte vada. boccaccio, vii-30 : misero me, ch'io non
stare in solitaria spiaggia. goldoni, vii-30 : il cavaliere è fatto secondo il
della man nella scarpetta. tassoni, vii-30 : a proposito dell'uova, che s'
-letter. estro. fagiuoli, vii-30 : il vostro pennello ha certi istinti,
scontentezza, fastidio. cavalca, vii-30 : mostrare mal viso ai lodatori e lieto
sostant. bibbia volgar., vii-30 : dalla voce del cavaliere e del
opache, alcune vibrazioni. soldati, vii-30 : harry, come quasi tutti gli
allorché è alzata totalmente. soldati, vii-30 : cacciato fuori un coltello a molla
. -rifl. cavalca, vii-30 : quando il cuore è occupato da questo
studio le georgiche. d'annunzio, vii-30 : più in là -a destra -il
; sentiremo la musica. comisso, vii-30 : sotto ai portici, vi era il
eo non ò possanza. dante, vii-30 : se dir voleste, dolce mia speranza
empiono un cervello vuoto. settembrini, vii-30 : « l'ordinanza militare ».
-allestire, preparare. moravia, vii-30 : io allora cucinavo da solo; e
cagion de'miei sospiri. fagiuoli, vii-30 : il vostro pennello ha certi istinti
-celebre, famoso. comisso, vii-30 : era allora una passione per il popolo
amor leggermente il saetti. boccaccio, vii-30 : s'io ti vedessi. amor,
. f. f. frugoni, vii-30 : spellava non che scardassava i pecoroni
pene ch'ave travagliando. boccaccio, vii-30 : s'io ti vedessi, amor,
che 'ndamo tira. boccaccio, vii-30 : s'io ti vedessi, amor,