il mento / supplicando. idem, vii-24 : primo gorgia, che non poteva
con molto danno del fòro. alfieri, vii-24 : un re, dal trono /
aspirano alla massima felicità. foscolo, vii-24 : [gorgia] foggiò canoni d'eloquenza
sia lieve il suol. alfieri, vii-24 : un re, dal trono / cader
innalzano a un tratto. foscolo, vii-24 : [gorgia] foggiò canoni d'eloquenza
i sistemi di medicina. foscolo, vii-24 : insegnò [gorgia] antitesi a chi
servir questo lusinghier crudele! boccaccio, vii-24 : non è [amore], come
via di quattro cupolini. milizia, vii-24 : si potrebbe... ergersi tre
ivi del tutto incognita. foscolo, vii-24 : s'imparò ad insidiare la ragione e
epico e il drammatico. giordani, vii-24 : i drammatici francesi tanto si accostano
facondo fa l'uomo parere. boccaccio, vii-24 : amor fa con audacia l'uom
non pinto, ma vivo. boccaccio, vii-24 : non è, come altrui pinge
. tumultuoso, turbolento. guicciardini, vii-24 : di poi, se pure vi paressi
sua chiusa di cemento. moravia, vii-24 : il carro carico di pietre si
le menti salde ammollano. boccaccio, vii-24 : è di vera pace eterno scudo
che non lo può avere? dante, vii-24 : così e voi dovete / vie
vedi e sembianti manieri. boccaccio, vii-24 : onesta leggiadria, un cuor vezzoso,
in pianto meno. bibbia volgar., vii-24 : la voce è udita per le
martello nel mucchio di sassi. moravia, vii-24 : prese la frusta e menò al
i culmini de la maiella. comisso, vii-24 : si frange una criniera di pioggia
rari occhi di prati. comisso, vii-24 : il cielo si oscura, nereggia
soggettiva: risultare tollerabile. cavalca, vii-24 : gl'ipocriti e vani non si scuotono
massimamente a quelle degli occhi. sarpi, vii-24 : la talpa in quella pellicola che
, indurre in tentazione. cavalca, vii-24 : nella schiera de'vizi [la vanagloria
hanno perduto né perderanno. cavalca, vii-24 : più difficilmente perdiamo...
(lo sguardo). boccaccio, vii-24 : onesta leggiadria, un cuor vezzoso,
(il cielo). comisso, vii-24 : il cielo si oscura, nereggia pomellato
-invasare diabolicamente. cassiano volgar., vii-24 (90): i mali spiriti non
un metallo). boccaccio, vii-24 : amor è come gemma in or legata
quando cessasse di desiderare. rosmini, vii-24 : la sapienza e la virtù sono
figliate dalle rocce tutelari. comisso, vii-24 : un grande leccio distende la sua ombra
. -sostant. cavalca, vii-24 : gl'ipocriti, e vani non si