bene le sue provviste. moravia, vii-23 : la mattina, scendeva in cantina
lo stame...? idem, vii-23 : o misero mortale, / ove
? avete da darmene? alfieri, vii-23 : in mia reggia ei solo adunque /
non siam più per te. alfieri, vii-23 : pretesti ei mendicava, onde
a dire, quanto 'convivente'. boccaccio, vii-23 : [amor] dimostra el cuor
di formare l'adeguato. foscolo, vii-23 : si coacervarono in un vocabolo solo
più remoto angolo del globo. alfieri, vii-23 : l'aspre minacce, i dispettosi
allievi che fussero generosi. alfieri, vii-23 : e che? fors'egli, /
di compì, ogg. boccaccio, vii-23 : del suo regno el fa ministro e
dinanzi a suo signore. cavalca, vii-23 : quanto più crescono i doni [di
chiuder gli occhi a dormire. goldoni, vii-23 : seder comodamente certo è una cosa
suo. f. f. frugoni, vii-23 : non men punge la verità che
f. f. frugoni, vii-23 : la rosa per timor d'esser colta
mai più, punitelo. chiaro davanzali, vii-23 : io paura / non ho di
più vedere i turbin negri. goldoni, vii-23 : che casa maladetta! non san
lo più personificate). boccaccio, vii-23 : amor, che con sua forza e
: attribuirsi a merito. cavalca, vii-23 : quanto più crescono i doni, tanto
.. tiene dell'affettato. soldati, vii-23 : ella, allarmata, volle mostrarmi
colui che ra- pillo. idem, vii-23 : la rosa per timor d'esser colta
di sentire; intensamente. cavalca, vii-23 : avvenga che noi sentiamo in noi molti
gigli fa perdevano al paragone. goldoni, vii-23 : presto, presto, allestiamole la
cinque o più talari alpanno. sarpi, vii-23 : h conoscere perfettamente la grandezza d'
. f. f. frugoni, vii-23 : si rincontrano molti e molti ai
fosse utile a udire. boccaccio, vii-23 : amor... /..
(una voce). ifannunzio, vii-23 : nel coro i preti salmodiavano in
un colore). d'annunzio, vii-23 : san marco al mattino. le cupole
ufici dipendenti dal loro potere. milizia, vii-23 : la figura circolare ha..
né costumati né buoni. fagiuoli, vii-23 : ella fu cieca a'di lui tanti
un atteggiamento adescatorio. comisso, vii-23 : gli intermediari si fanno dietro solletiche-
d'amor sarèn ribelli? fagiuoli, vii-23 : e pur ella ragghiar sente somari,
i compiti, vagabondo? moravia, vii-23 : ti ammazzo sai, vagabondo,
contra lui si potesse levare. boccaccio, vii-23 : amor, che con sua forza