e finisce in nulla. foscolo, vii-210 : a noi, servi servorum, tranne
molte volte di più. foscolo, vii-210 : [il cesarotti] credeva in buona
dono della terza vita. foscolo, vii-210 : e perché la licenza chiama la tirannide
tribunal del suo governo. foscolo, vii-210 : e perché la licenza chiama
miserabil perdita della vista. marino, vii-210 : scusi la confidenza, perdoni all'ardimento
e familiarità con lui. marino, vii-210 : scusi la confidenza, perdoni all'
stanno su l'acqua. marino, vii-210 : ricordo a v. altezza che se
'dare la corda'. foscolo, vii-210 : e perché la licenza chiama la
che io mi ritrovo. foscolo, vii-210 : il cesarotti... credeva in
gioia a vederla camminare. moravia, vii-210 : la bionda dimenava i fianchi e
di un animale). tassoni, vii-210 : scintillava loro [ai gatti] il
ufficiale della dogana. sanudo, vii-210 : dixe se lo pevre fosse sopra de
e i papi susseguenti. foscolo, vii-210 : il cesarotti sortì veramente grandissimo ingegno
, riviste, ecc. foscolo, vii-210 : in gioventù fu... lodato
componimento letterario personificato. boccaccio, vii-210 : canzon, va palesando questo amore
si lasciava quasi governare. settembrini, vii-210 : quantunque egli fosse nuovo nelle cose
lor porgeva travaglio grande. marino, vii-210 : se apollo dona il caduceo a
in rada di livorno. massaia, vii-210 : la sera giungemmo aba rada di said
strascicando le consonanti fricative. comisso, vii-210 : la donna giovanissima pronunciavauna parola incomprensibile sibilata
il viso celato. boccaccio, vii-210 : canzon, va palesando questo amore,